FROSINONE ELEZIONI, PRIMARIE PER SCEGLIERE IL CANDIDATO PDL

Redazione

Le primarie del Pdl fanno il primo 'test' nazionale a Frosinone con una sfida a cinque per decidere il candidato a sindaco alle prossime elezioni comunali in programma a primavera. Si vota domani, per l'intera giornata, per scegliere il candidato chiamato a contrastare il sindaco uscente del Pd ,Michele Marini, alla guida del capoluogo ciociaro da ben quattordici anni. La contesa interna al Pdl mette di fronte Nicola Ottaviani, Ombretta Ceccarelli, Giovanni Palazzi, Onofrio Evangelisti e l'ex assessor Ettore Ferrara.
 




MONSIGNOR RAFFAELLO MARTINELLI OSPITE D'ECCEZIONE DEL ROTARY CLUB CASTELLI ROMANI

Chiara Rai

Un prete può fare politica? La Chiesa condanna gli evasori di tasse? “La bellezza di un prete è quella di essere superpartes, come la fontana del villaggio che da acqua a tutti indistintamente. Sia che ci si presenti con un bicchiere d’acqua che con una tanica, la fontana soddisfa tutti”. Una serata organizzata da Luigi Caporicci,  presidente del Rotary Club Castelli Romani, venerdì sera, dove il dialogo aperto ha fatto da padrone con un ospite molto gradito: Il Vescovo di Frascati Mons. Raffaello Martinelli. Sua eccellenza ha presentato una serie di slides, sul tema: “Cristo sì, Chiesa no”, evidenziando anche alcune criticità che caratterizzano anche la sua diocesi: “C’è la fila per fare la comunione ma i confessionali sono vuoti”. Il vescovo di Frascati ha deciso di insistere e rafforzare l’attesa dei fedeli ai confessionali, tanto da mettersi a disposizione, proprio lui, ogni giovedì dalle 17 alle 19 nella cattedrale frascatana: “Da quando sono arrivato in diocesi ho detto a tutti di restare almeno due ore al giorno al confessionale – racconta Martinelli – e quando mi hanno detto che a confessarsi non va quasi nessuno, io ho risposto di rimanere e pregare nell’attesa”. Martinelli ha fatto un breve escursus di quella che è stata la tendenza generale degli ultimi anni delle persone rispetto all’approccio alla chiesa, dagli anni ’60 quando lo slogan era “Cristo sì, Chiesa no”, agli anni ’90 con “Spiritualità sì, religione no” per arrivare al 2000: “Il 2000 è un po’ l’anno del fai da te – dice Martinelli – anche se è bene non generalizzare, ma la mia è una semplice constatazione che ovviamente non condivido. Si tende a crearsi una religione a proprio piacimento”. Eppure la chiesa è ancora una grande casa che esorta tutti a riprendere nuova fiducia verso il cammino della santità. “I mezzi di purificazione sono i sacramenti – ha detto il Vescovo – e la chiesa, come intesa da Paolo, è un organismo vivente in continua conversione. Perciò, potremmo cercare di avvicinarci ancora di più alla luce di Dio certi di esserci almeno confessati, di presentarci più “puliti” senza le polveri che abbiamo trascurato, sicuri di essere privi di peccato.
 




MARINO, LA SALA LEPANTO: UN SOGNO "RED CARPET" MULTIMEDIALE

Chiara Rai

A Marino ancora si aspetta il museo multimediale del cinema che sarebbe dovuto sorgere nella sala comunale Lepanto, al centro della città e ai piedi di palazzo Colonna.  L'apertura era stata annunciata già nel 2008, questo perché i lavori sono stati affidati d'urgenza con procedura negoziata senza pubblicazione di bando pubblico. A distanza di quasi quattro anni, la porta è chiusa e la procedura d’urgenza ha creato spese in più, lavori ancora non completati e tempi biblici di attesa. Nel 2008 la giunta Palozzi approva il progetto preliminare presentato dalla Cd Project Srl per 430 mila euro. Dopo quasi due anni,  i lavori vengono consegnati alla Ari Srl per 304 mila 510 euro. La Ari srl vince con un ribasso del 4,15 per cento. Invece, se la gara fosse stata affidata con bando pubblico, senza ricorrere all’urgenza, il ribasso d’asta sarebbe stato circa del 28,93 per cento, con un risparmio per le tasche dei cittadini di circa 80 mila euro anziché 12 mila. Oltre il mancato risparmio, pure la beffa, perché purtroppo la Ari Srl cede il ramo d’azienda alla Ostara Srl e, dopo quattro mesi, va in liquidazione. E sale l’attesa del famigerato museo multimediale. A risollevare la questione del triste destino della sala Lepanto sono stati l’ex consigliere d’opposizione Sandro Caracci,  il segretario Idv Marco Comandini e l’attuale consigliere d’opposizione Adolfo Tammaro. “Non è la prima volta che il Comune ricorre alla procedura d’urgenza – ha detto Caracci – già nel 2010 l'autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (Avcp) ha evidenziato criticità riferite a questa consueta modalità.  In cinque anni, il Comune, ha affidato lavori per oltre 5 milioni di euro con il carattere d’urgenza”. E Comandini incalza: “Chiediamo spiegazioni sul perché la sala sia ancora chiusa – dice il segretario Idv – e perché i lavori non sono continuati con la Ostara Srl, destinatario del ramo d’azienda della fallimentare Ari srl”.  Commenti anche dal consigliere d’opposizione Ugo Onorati: “Sono almeno 5 anni che non abbiamo più una sala pubblica e poi, che c’entra il cinema con Marino: Di certo non ci saranno pezzi da museo, ma forse un archivio con locandine da cinema o lettere perché sono almeno quattro anni, che paghiamo come Comune, in forma di noleggio, circa 20 mila euro l’anno per questo materiale, ad un personaggio che ruota attorno al mondo del cinema”. Per Tammaro il metodo dell’urgenza ancora una volta sarebbe stato usato male: “Il risultato ottenuto è inverso: le spese aumentano e la sala è chiusa”. Intanto l’assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio De Santis non risponde al telefono. Eppure giorni fa ha dichiarato alla stampa locale che la sala verrà presto ultimata e che hanno rifatto la gara d’appalto e aggiudicato i lavori ad una nuova ditta. Speriamo bene.
 




GAETA, CASERMA DEI CARABINIERI, PROSEGUE L’ITER AMMINISTRATIVO

Redazione

È stato pubblicato nei giorni scorsi l’avviso della procedura per l’esecuzione dei lavori della nuova Caserma dei Carabinieri da realizzarsi totalmente con capitale privato.

“Il confronto positivo e propositivo con l’Arma dei Carabinieri ha consentito di portare avanti l’iter per l’esecuzione della nuova Caserma in maniera chiara e relativamente rapida grazie anche alla collaborazione del personale del Settore Lavori Pubblici. L’area in cui sorgerà la Caserma si trova all’incrocio tra Via Garibaldi e Via Bachelet e si estende per circa 4mila metri quadrati, mentre l’importo complessivo dell’opera si aggira intorno ai 5 milioni di euro tutti a carico della parte privata che vedrà ripagato il suo sforzo economico mediante la riscossione del canone di locazione, nella doverosa sinergia, prevista dalla normativa, tra l’Ente Locale e il Ministero competente – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Cosmo Di Perna – L’Amministrazione Raimondi non ha fatto mancare il suo appoggio per cercare di risolvere una delle tante situazioni che si trascinano a Gaeta da molti anni e che finalmente si sta avviando verso la soluzione tanto auspicata. Siamo rammaricati del fatto che, purtroppo, anche questa grande opera è stata in parte strumentalizzata politicamente da inutili allarmismi. È molto importante, infatti, dotare la Città di Gaeta di un presidio logistico e strategico per l’Arma che sia il più moderno e adeguato così da consentire ai Carabinieri, che operano meritoriamente per la nostra sicurezza, per le Istituzioni Democratiche e le esigenze della collettività, di lavorare al meglio con tutte le necessarie strutture in maniera integrata con il tessuto urbano cittadino valorizzando la doverosa sinergia tra Enti dello Stato che cooperano concretamente nell’interesse generale”.

“È un’opera che non si è mai fatta a Gaeta nonostante se ne parlasse da tempo. La nostra volontà è chiaramente espressa da questi atti: vogliamo che la Compagnia e il Comando dei Carabinieri restino a Gaeta perché rappresentanto un presidio di legalità fondamentale affinché si possa sviluppare l’economia legata al turismo e non solo – dichiara il Sindaco Antonio Raimondi – Infatti, dobbiamo considerare, in un discorso più ampio, la presenza delle altre forze dell’ordine (Polizia di Stato, Polizia Municipale, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto) che collaborano tra di loro per la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Allo stesso modo stiamo lavorando, e siamo a buon punto, per risolvere anche la questione della nuova sede del commissariato di Polizia. Tutti i nostri sforzi sono tesi a garantire alla nostra città tutta la sicurezza di cui ha bisogno affinché questa sia un parametro di grande valore per il suo sviluppo economico”.
 




CIVITAVECCHIA: APPROVATO IL PIANO UTILIZZO DEGLI ARENILI, A BREVE IL BANDO PUBBLICO

Redazione

E' stata resa nota questa mattina all'Aula Pucci, l'approvazione del PUA di Civitavecchia, Piano Utilizzo degli Arenili, da parte della Regione. Il Sindaco Gianni Moscherini e l'Assessore al mare, demanio e patrimonio Andrea Pierfederici hanno ufficializzato la Delibera numero 543 del 18 Novembre 2011 con la quale la Regione ha accettato il piano per le coste comunali.

"Siamo stati bravi – commenta il Sindaco Gianni Moscherini – a muoverci con i tempi giusti. Abbiamo fornito il PUA comunale in anticipo e quindi, ora che la Regione ci ha autorizzato, possiamo direttamente procedere con gare pubbliche e le relative concessioni, che verranno rilasciate prima dell'estate. La differenza rispetto a quelle passate sta nel fatto che queste concessioni saranno demaniali e non stagionali in modo da rendere più stabile lo sviluppo dei nostri bellissimi angoli di mare. Alcune spiagge naturalmente saranno lasciate libere".

Grande soddisfazione anche per l'assessore al mare, demanio e patrimonio Andrea Pierfederici. "Dopo l'approvazione del nostro PUA, possiamo a breve partire con le gare e quindi con le concessioni che, come ha detto il sindaco, permetteranno di gestire gli arenili tutto l'anno, non più solamente nella stagione estiva. Prima di questo, entro due settimane, organizzeremo un incontro all'aula Pucci con le imprese per illustrare i progetti e le diverse zone di sviluppo della nostra costa".




REGIONE LAZIO, ANNALISA D’AGUANNO: “CON LA RIFORMA DEL WELFARE PIÙ TUTELA PER LE VITTIME DI VIOLENZA E PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE SVANTAGGIATE”.

Redazione

Agevolare l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, fornire sostegno alle vittime di violenza e alle madri in condizioni di disagio e riservare massima attenzione alle cosiddette nuove dipendenze o dipendenze comportamentali, su tutte il gioco compulsivo.
Questi alcuni degli obiettivi della nuova legge regionale n. 226 del 2011, più in generale finalizzata ad una radicale riforma del welfare laziale attraverso una rimodulazione del sistema di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali e socio-assistenziali nella regione che pone la famiglia e la persona al centro degli interventi e che introduce strumenti in grado di tutelare le fasce sociali più deboli.
Tutti problemi, quelli ricordati in apertura, che anche in provincia di Frosinone, come hanno recentemente confermato i dati della Asl e delle associazioni di volontariato, stanno assumendo dimensioni ogni giorno più allarmanti.
Tematiche molto delicate, quindi, sulle quali il consigliere regionale Annalisa D’Aguanno ha concentrato la propria attenzione in sede di “Commissione regionale al lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e sociali”, organismo di cui è vicepresidente e che giovedì scorso (26 gennaio) ha ripreso l’esame del nuovo complesso normativo, in corso da alcune settimane, giungendo all’articolo 25.
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E proprio l’onorevole D’Aguanno ha presentato un emendamento specifico alla proposta di legge, puntualmente accolto, grazie al quale è stato ottenuto l’inserimento ufficiale delle vittime del “gioco compulsivo” tra i destinatari degli interventi sociali. Inoltre, in virtù di altri emendamenti è stato ottenuto l’inserimento delle cooperative sociali tra i soggetti che potranno erogare i servizi per l’avviamento lavorativo delle persone svantaggiate e, nella seduta di giovedì, l’inserimento della formazione dei volontari, con il supporto dei centri di servizio per il volontariato del Lazio istituiti nella regione, tra le funzioni e i compiti delle Province.
L’esame della proposta di legge riprenderà nelle prossime settimane.
 




QUESTORI E PREFETTI DI ROMA E LATINA: NO AL CORTEO CON TRATTORI, AUTOTRENI E ALTRI MEZZI PESANTI DA LATINA A ROMA PREAVVISATO PER IL 30 GENNAIO

Redazione

Motivi di ordine e sicurezza pubblica, mobilità ed economia delle singole realtà locali sono alla base dei provvedimenti adottati nelle ultime ore dal Questori di Latina Alberto Intini e dal Questore di Roma Francesco Tagliente rispetto all’iniziativa preavvisata e pubblicizzata dal movimento Dignità sociale per il 30 gennaio,  con l’impiego mezzi pesanti (tra cui anche trattori), che, in segno di protesta rispetto alle recenti scelte governative di settore, andrebbero a creare notevoli disagi alla circolazione.

In particolare i promotori hanno rappresentato l’intenzione raggiungere la Capitale con trattori, autotreni e altri mezzi di trasporto, partendo dalla strada statale Pontina altezza Migliara 47 (località San Donato) in provincia di Latina, per poi, attraverso la via Cristoforo Colombo, approdare al Circo Massimo a Roma.

In virtù dei rischi legati all’ordine pubblico ed alla mobilità delle due province del Lazio, il Questore di Latina e il Questore di Roma hanno vietato lo svolgimento della manifestazione preavvisata, anche in relazione all’annunciato utilizzo dei trattori ed altri mezzi pesanti, che verrebbero in questo modo utilizzati con modalità d’impiego difformi rispetto a quelle previste dalle normative vigenti.

All’iniziativa i promotori hanno invitato a partecipare anche manifestanti di altre province, tra cui Frosinone e Campobasso.

Non escludendo l’ipotesi che, nonostante i divieti adottati dai Questori di Roma e Latina, l’iniziativa possa comunque richiamare l’arrivo frammentato nella Capitale di mezzi pesanti e agricoli, anche a piccoli gruppi, per poi concentrarsi al Circo Massimo o in altro punto della città, il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha adottato un’ordinanza di necessità e di urgenza con la quale prescrive il divieto di circolazione sul territorio dell’intera provincia di Roma dal 30 al 31 gennaio di tutte le macchine agricole, nonché per tutti gli altri mezzi pesanti e veicoli commerciali destinati al trasporto degli stessi, ad eccezione dei soli veicoli adibiti al trasporto merci. Il provvedimento è stato adottato al fine di evitare che le modalità della manifestazione preavvisata possano tradursi nella compromissione dell’ordine pubblico, nonché dei diritti dei cittadini e degli operatori economici, che, a causa dei prevedibili disagi, sarebbero impossibilitati a muoversi sui predetti territori, anche generando rischi per la sicurezza stradale.

Analogo provvedimento d’urgenza è stato emesso dal Prefetto di Latina Antonio D’Acunto con la prescrizione del divieto di circolazione sul territorio dell’intera provincia di Latina, per il giorno 30 gennaio, di tutte le macchine agricole, nonché per tutti gli altri mezzi pesanti e veicoli commerciali destinati al trasporto degli stessi, ad eccezione dei soli veicoli adibiti al trasporto merci. Il provvedimento è stato adottato al fine di evitare che mezzi agricoli e pesanti possano confluire alla manifestazione preavvisata e vietata dal Questore in località San Donato, determinando la compromissione dell’ordine e della sicurezza pubblica e generando rischi per la sicurezza stradale.

Al riguardo equipaggi di tutte le Forze e Corpi di polizia impegnate sul territorio delle due province, monitoreranno il traffico veicolare, adottando i provvedimenti del caso in presenza di violazioni dei predetti provvedimenti interdittivi, con il conseguente ritiro della carta di circolazione ed il sequestro degli stessi veicoli.

 




ALLARME EROINA KILLER

Redazione

Gli uomini della squadra mobile temono che a Viterbo potrebbe essere  arrivata una partita di eroina killer dopo il ricovero con urgenza all'ospedale di Belcolle di quattro giovani per sospetta overdose. Prima si sono sentiti male due ragazzi già noti come tossicodipendenti, poi sono seguiti altri due incensurati.  Sono due casi distinti, casi gravi ma nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita.
 




RIETI, PIANO SCUOLA: UNA TEMPESTA IN UN BICCHIERE D’ACQUA

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Moreno Imperatori

"Credo che questa Città sia destinata all’estinzione per inettitudine della classe dirigente.
La Città ha mille problemi, a cominciare dalla mancanza di uno sviluppo socio economico che possa garantire in primis l’occupazione, e cosa facciamo?, ci dedichiamo “anima e core” ad una questione che riguarda di fatto se un plesso scolastico reatino faccia riferimento ad un dirigente scolastico anziché ad un altro. 
 
Si perde un solo posto di lavoro in un caso o nell’altro? NO
Gli studenti possono scegliere qualsiasi istituto reatino? SI
La viabilità cittadina verrà disarticolata in un caso o nell’altro? NO
Le famiglie verranno penalizzate in un caso o nell’altro? NO

Tutto fa parte dell’attività amministrativa, ma credo che questa volta, si sia alla presenza di una tempesta in un bicchiere d’acqua.

Credo altresì che si tratti di una questione minimale, se vogliamo campanilistica e magari di prestigio tra dirigenti, insegnanti ecc, e anche, occorre dirlo, di strumentalizzazione politica, viste anche le prossime scadenze elettorali.

Minacce di ricorsi al TAR, manifestazioni di genitori e studenti a loro volta, secondo me, strumentalizzati, e cosi via.

Propongo una sana competizione sportiva tra i dirigenti scolastici interessati, scelgano loro lo sport, bocce, atletica o magari se sono particolarmente arrabbiati anche la boxe va bene tutto, ma per favore, i problemi sono ben altri!"

 




RAGGIRA ANZIANA E LE RUBA RISPARMI SOTTO MINACCIA,DENUNCIATA

Redazione

L'aveva adescata a Largo Chigi, spacciandosi per assistente sociale ed offrendole un tetto ed un posto dove dormire. Da benefattrice, pero', ben presto la donna, 54 anni, si e'trasformata in aguzzina costringendo la pensionata 73enne a darle tutti i suoi risparmi sotto la minaccia di calci e pugni. Una disavventura durata due settimane e conclusasi verso la fine di dicembre, quando l'anziana e' riuscita ad allontanarsi e a denunciare l'accaduto alla polizia. L'aguzzina e' stata denunciata in stato di liberta'.
 




SABBIA NELL'ACQUA A ROMA, CARLINO: "PRONTI A CABINA DI REGIA"

Redazione

Audizione in commissione Ambiente sul problema della "sabbia nell'acqua potabile" che affligge alcune zone della Capitale. Stesso fenomeno è stato segnalato dai cittadini a Fiumicino e di altri centri serviti da Acea Ato 2, i cui presidente, Sandro Cecili, e direttore di esercizio, Alessandro Zanobini, sono stati ascoltati oggi pomeriggio alla Pisana. Alla seduta – chiesta dal consigliere Angelo Bonelli (Verdi) – ha partecipato anche Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, associazione che ha presentato in proposito un esposto al Garante regionale del Servizio Idrico Integrato. "Siamo pronti a promuovere una cabina di regia sulla questione" ha dichiarato il presidente della commissione Ambiente Roberto Carlino (Udc) al termine dell'audizione.

Sandro Cecili ha specificato che sono state ricevute una settantina di segnalazioni, più un'altra cinquantina provenienti dalle Asl. Dai prelievi effettuati dalla stessa Acea, di cui è stata depositata documentazione agli atti della commissione Ambiente, è emerso che da un lato la qualità dell'acqua è idonea al consumo umano ("L'acqua è sicura" ha ribadito più volte Cecili), dall'altro nei molti casi di prelievo la materia rossastra in corrispondenza dei filtri dei miscelatori di rubinetti è risultata essere carbonato di calcio, un deposito calcareo analogo a quello che si forma negli scaldabagno. Non si tratta, dunque, di sabbia. Sono in corso monitoraggi per comprendere le ragioni del fenomeno che riguarda condotte servite dall'acquedotto del Peschiera e delle Capore, i quali risultano nel loro tracciato fino a Roma immuni dal fenomeno. Nessun pozzo – sempre a detta di Acea – viene utilizzato per alimentare il servizio e quindi è stato escluso che la cosiddetta "sabbia" possa essere stata pompata.

"Dobbiamo provare a mettere insieme tutte le segnalazioni, mapparle da un lato per tranquillizzare la popolazione – se tutto è a posto – dall'altro per trovare le cause e le soluzioni al problema" ha chiesto Lorenzo Parlati a nome di Legambiente. Il direttore Zanobini ha rassicurato sulla potabilità dell'acqua e ha manifestato disponibilità a collaborare, come sta già avvenendo con la Asl Rm C. "Questa commissione – ha tenuto a sottolineare il presidente Carlino – è disponibile a fare da punto di riferimento, perché l'acqua è un bene prezioso per tutti". Daniela Valentini (Pd) ha chiesto di fare i maggiori sforzi per comprendere le cause e una sede di monitoraggio che metta insieme tutti i soggetti coinvolti, e non solo dell'Acea. Numerosi chiarimenti tecnici sono stati richiesti da Angelo Bonelli, che ha evidenziato come Acea abbia un know how adeguato – su tempistica e cause del fenomeno.