ANGUILLARA: LA GRANDE DISTRIBUZIONE IGNORA LA PROPRIA CLIENTELA

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Emanuele Galea

Brutta figura ad Anguillara Sabazia, per gli esercenti la grande distribuzione. Sono diversi e sembrano ignorare che il loro benessere dipende soprattutto dal consumatore residente in Anguillara. Il giorno dopo la nevicata ed il giorno dopo ancora, nessuno di questi grandi distributori si è adoperato per facilitare l’ingresso nei propri punti vendita alla propra clientela. Neve nei piazzali antistanti e ancor peggio passaggi ghiacciati. Eppure sarebbe bastato mandare due dipendenti con due pale ed un tubo d’acqua per aprire un piccolo passaggio dalla strada fino all’ingresso. E invece no. Si sono sentiti a posto gettando qualche pugnetto di sale su quella neve ormai ghiacciata.  Ma la grande distribuzione di Anguillara ignorando completamente i disagi sopportati dalla propria clientela ha lasciato che proseguissero gli spettacoli pietosi di vecchiette o donne con i bambini che cercavano di districarsi  in mezzo alle lastre di ghiaccio nel tentativo di guadagnare l'ingresso. La pubblicità non si fa solamente con i depliants ed i manifestini. I grandi magazzini d’Anguillara hanno perso un’occasione per farsi una vera pubblicità.




ANGUILLARA SABAZIA, DUE GRANDI ASSENTI: PROVINCIA E REGIONE

E.G.

Mentre si legge delle tante lamentele contro amministrazioni comunali varie che non hanno brillato certo per efficienza nell'affrontare l’emergenza neve. Ad Anguillara Sabazia il Comune ha saputo governare l’emergenza nel modo migliore che mezzi e uomini permettevano. In quest’emergenza si notano due grandi assenze: Provincia di Roma e Regione. I soccorsi di Provincia e Regione sono partiti in forte ritardo e sono già stati motivo di diverbi con il sindaco di Roma.  Di fronte ai gravissimi disagi affrontati dai residenti capitolini e degli altri comuni laziali, ad Anguillara non può non esprimersi che soddisfazione per come sono state condotte le cose.




PD CASTEL GANDOLFO, ANCHE NUTILE SBATTE LA PORTA E SE NE VA

Chiara Rai

Terza clamorosa uscita di scena per il Pd gandolfino: Tiziano Nutile, consigliere comunale con delega alle politiche giovanili ha prima riconsegnato la sua tessera Pd e poi ha restituito la delega amministrativa. Evaso ogni dubbio sulla grande spaccatura del Partito Democratico: da una parte i giovani e rivoltosi che ad uno ad uno stanno lasciando la barca “democratica” e dall’altra le vecchie guardie che assistono in finestra alla defezione. Tre dimissioni in pochi giorni. Paolo Gasperini, l’ex vicesindaco che lasciato sia il partito che la poltrona. A ruota libera l’ha seguito il capogruppo di maggioranza in consiglio Andrea Marroni che condivide il pensiero dell’amico Gasperini. E ieri è toccato al ventinovenne Nutile, ormai ex segretario dei giovani democratici adottato dal Pd a soli 24 anni. I tre dissidenti volevano contribuire a portare una ventata di rinnovamento per ripartire con idee nuove. Ma sono stati, a loro dire, isolati dai veterani. Ora, il candidato ufficiale del Pd è Milvia Monachesi, sostenuta dal sindaco Maurizio Colacchi, che non ha dovuto neppure affrontare le primarie perché Gasperini è uscito prima. “Si era venuto a creare uno schieramento unitario contrario alla mia persona – dice Gasperini – quindi non mi è sembrato il caso di andare a fare il tiro al piccione alle primarie che io stesso ho chiesto fin dall’inizio e che poi si sono trascinate fino all’ultimo momento utile per controllare la situazione politica di tutto il Comune”. Il Pd ora non sembra avere partiti di centrosinistra che lo appoggino e l’Idv, di fatto non ha rappresentanti. “Ho lasciato per mia decisione personale – aggiunge Nutile – per un malessere che nasce da un atteggiamento ostruttivo del partito che anziché spronare la crescita, sotterra la democrazia, ormai di democrazia c'è rimasto solo il nome sulla tessera”. Tiziano alle ultime elezioni è stato il secondo degli eletti, ha cercato con tutte le sue forze di crescere: "L'intenzione del partito – dice Nutile – non è di far crescere le persone, perché alla prima questione che sollevi o osservazione che fai, finisci per andare sulle scatole a tutti. Io vengo da Pavona di Castel Gandolfo, e mi sono battutto da sempre per dare un giusto equilibrio tra i diritti di Pavona e quelli di Castel Gandolfo centro, ho sempre detto che Pavona ha bisogno di una classe dirigente politica. Ma Pavona non ha mai avuto un sindaco o un vicesindaco, è sempre stata messa in un angolo. Io credo negli ideali delle persone e ritengo che i candidati delle liste debbano entrare nel partito. Non sono arrogante,  anzi sono sempre stato fin troppo disponibile.  E' arrivato il momento di tirare dentro la società civile con dei valori e principi e non guardare più alla convenienza, alle persone manovrabili. All'antidemocrazia dico basta e lo dico dopo aver vissuto sulla mia pelle un malessere nauseante che tarpa la voglia di costruire il futuro per i giovani che verrann. Il mio progetto non sarà col partito democratico di adesso, e non è escluso che esca dalla porta e prima o poi rientri dalla finestra".

IL TESTO INTEGRALE DELLE DIMISSIONI DI TIZIANO NUTILE

al segretario del Partito Democratico

di Castel Gandolfo  Carlo Ghenzi

 

Caro Segretario, ti scrivo perché ho deciso di restituire la tessera del Partito democratico e quella dei Giovani Democratici.

Una scelta non facile che nasce dall’esperienza di quest’ultimo periodo e dai dubbi crescenti sulla capacità del nostro circolo di proporsi come forza riformista e innovativa, come si era proposto al momento della sua fondazione.

Il Pd aveva un’obiettivo ambizioso al quale avevo aderito con entusiasmo e che ora faccio fatica a riconoscere in questo partito, in numerosi ambiti. Dalle posizioni ambigue su importanti temi etici e valoriali, ma soprattutto alle posizioni in quegli ambiti più cruciali per la crescita di Castel Gandolfo: è venuto a meno il coinvolgimento di una società civile libera e indipendente dai legami e dagli interessi politici ed economici, non c'è stato nessun rinnovamento della classe dirigente all'interno del Direttivo del Circolo, ma solo la collocazione di personaggi già visti e rivisti a seconda del loro grado di fedeltà alla persona e non ai valori.

Mi chiedo ancora se fosse stato poi così necessario fare tanto rumore sul ricambio generazionale quando è sufficiente guardare chi sta ancora in cabina di regia per capire che, in fondo, non è cambiato niente.

Inneggiare al cambiamento, all’idea di una società e di una politica nuova serve a poco se manca il coraggio di intraprendere fino in fondo le azioni necessarie a realizzare queste idee.

Sartrè diceva che noi siamo quello che facciamo. Sono le nostre azioni che ci definiscono, stare a discutere su ciò che ci piacerebbe essere serve a poco: la gente ci giudicherà per quello che abbiamo fatto. E di quello porteremo la responsabilità. 

Mi trattengo dall'essere troppo critico perchè infondo il nostro circolo non è un caso isolato come si suol dire "una mosca bianca", ma il tassello di un puzzle di un Partito Democratico Nazionale che si sta sgretolando.

Ho saputo che nell'ultimo Direttivo i ben pensanti del nostro circolo, quelli che passano la giornata a contare i piccioni della piazza, hanno reagito difronte alla scelta del Vice Sindaco Gasperini, quella di restituire la tessera, come gli inqusitori dell'800. Qualche ex AN del nostro circolo, ricordando i bei tempi, forse un goccino di olio di ricino a Gasperini l'avrebbe fatto bere volentieri.

Con grossa delusione ho appreso che molti membri del circolo hanno accusato noi giovani di non aver fatto niente per il partito, di non essere stati presenti in questi anni insomma di non essere uomini di partito, e questo mi rammarica molto.

Io ho avuto la fortuna di avere un buon esempio di uomo di partito dentro questo circolo, una figura da cui imparare, e con il quale ho condiviso molte delle iniziative fatte, questa figura è Fausto Di Bernardini, forse l'ultimo compagno rimasto a Castel Gandolfo.

Mi addolora molto sentire queste menzogne, perchè personalmente non ho mai smesso di lavorare nel partito e per il partito, e te caro Segretario lo sai benissimo quanti sacrifici ho fatto, quanti manifesti, volantini, banchetti e iniziative varie… sempre presente.

Allora vorrei chiederti a questo punto, dove erano i compagni quando nell'ultima festa dell'Unità rimasi solo per due notti a sorvegliare la piazza con le attrezzature? le mattine successive era Gasperini che mi portava la colazione! Non il compagno ex Forza Italia ..sia chiaro!!

Dove era il partito quando organizzai il memorial Fabrizio De Andrè? nelle prime file a rappresentare il partito e le istituzioni c'era il Capo Gruppo Marroni e il Vice Sindaco Gasperini.

Chi ha premiato i ragazzi con le borse di studio messe a disposizione da me con la delega alle Politiche Giovanili? (e in collaborazione con il Consiglio dei Giovani fondato sempre dal sottoscritto)  toccava al Sindaco ma per cause sconosciute non venne e al suo posto c'era Gasperini, per correttezza ricordo che nella sala c'era anche il Capo Gruppo Marroni e l'ex Segretario Fiordalice ma nessun altro compagno!

Mi fermo qui perchè come disse una volta il compagno Di Bernardini <> ..ma in questo caso gli altri per non dirmi bravo, davanti all'evidenza dei fatti hanno preferito strappare tutti i manifesti affissi sulle pareti del circolo, quelli delle iniziative organizzate da me.. praticamente con questo gesto hanno voluto cancellare la storia..un pò come la notte dei Cristalli a Berlino, quando i Nazzisti bruciarono nelle piazze migliaia di libri. ( è questo il Partito Democratico caro Carlo? di democratico secondo me è rimasta solo la scritta sulla tessera!)

La mia generazione se andiamo avanti così rischia di subire il furto più tremendo… quello del futuro caro segretario, e io non ci sto.. ricordatevi che noi giovani se una cosa ci appartiene o ce la danno O CE LA PRENDIAMO!!

Questo paese non è un' eredità che ci lasciano i nostri padri ma un prestito che ci fanno i nostri figli.. è così che voglio vedere Castel Gandolfo, un paese in prestito da conservare da migliorare e da tutelare per le generazioni future. 

Per quanto mi riguarda non voglio portare la responsabilità delle scelte che sta facendo questo partito che in larga parte non condivido e sulle quali non ho avuto e non ho possibilità di incidere in alcun modo. Per questo ho deciso di restituire la mia tessera e la nomina di Segretario dei Giovani Democratici.

 


 

 

 

 

 

 




ELEZIONI CASTEL GANDOLFO, GASPERINI IN FINESTRA A GUARDARE I COCCI DEL PD

C.R.

Paolo Gasperini ex vicesindaco di Castel Gandolfo vorrebbe creare una lista civica che trovi l’appoggio di partiti di buona volontà e di persone volenterose per partire, tutti insieme, dalla base. Una volontà rinnovatrice che punti ad un’apertura che invece è stata negata a Gasperini stesso dal suo ex partito: “C’era la volontà di apertura a una nuova partecipazione dalla base per un vero rinnovamento – dice Gasperini – ma ciò, è stato visto negativamente dal partito e quindi si è fatto di tutto per isolare una componente di giovani che si era creata un anno e mezzo fa. Abbiamo chiesto le primarie che però sono state trascinate fino all’ultimo momento utile soltanto per controllare la situazione politica di tutto il Comune, non solo del Pd. Si era venuto a creare uno schieramento unitario contro la mia persona e sinceramente di andare a fare il tiro al piccione alle primarie, proprio non mi andava”. Di commenti sul Pd, Gasperini non ne fa poi molti: “Il Pd appare isolato – aggiunge l’ex vicesindaco – non vedo partiti di centrosinistra che lo appoggiano e l’Idv, di fatto,  non ha neppure rappresentanti. Comunque – conclude Gasperini – resto in finestra a guardare quello che sta succedendo, c’è una chiara defezione dal Pd che forse porterà ad un respiro più ampio di vedute e di obiettivi condivisibili”.




MALTEMPO, RENATA STRIZZA L'OCCHIO ALL'EUROPA… PER I FONDI

Redazione

Ci sono comuni della nostra regione come Rocca Priora o come i comuni della provincia di Frosinone che si trovano in gravissime difficoltà, in alcune località non arriva corrente elettrica e la situazione di alcuni paesi è di totale isolamento. Molti cittadini nelle prossime ore non potranno permanere nelle proprie abitazioni e il rischio che possano esserci altre precipitazioni nevose è ancora alto. Vi sono stati gravi danni per l’agricoltura in tutto il Lazio, il ghiaccio ed il gelo stanno attanagliando migliaia di persone e danneggiando molte attività commerciali. Opportuno e tempestivo, quindi, l’intervento del Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani con la Presidente della regione Renata Polverini, in costante mobilitazione per fronteggiare l’emergenza, sono certo che le procedure per l’erogazione di fondi europei di solidarietà per le calamità naturali andranno a buon fine, e saranno indispensabili per riparare i danni causati da questa calamità naturale. Così in una nota il consigliere Andrea Bernaudo dopo un sopralluogo a Rocca Priora effettuato insieme al consigliere Carlo De Romanis ed un gruppo di volontari.




MALTEMPO, PSI E IDV CRITICI SULLA GESTIONE DELLA REGIONE.

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Angelo Parca

“L’incompetenza e l’improvvisazione con cui la Regione Lazio ha affrontato l’emergenza neve, dati i precedenti, non stupisce. Vivere isolati senz’acqua e senza luce, a cinque giorni dalle prime nevicate, come si trovano ancora comuni del frusinate e della provincia di Roma, il sublacense in particolare, non può più essere tollerato.” ha dichiarato il capogruppo del PSI Luciano Romanzi. “La Polverini, come Alemanno, ha fatto tilt. Le previsioni meteorologiche annunciano nuove nevicate. Nessuno può rimanere fermo preoccupandosi unicamente di diramare comunicati, ridicoli e spesso non veritieri, tesi a salvare solo la propria immagine politica. La Regione Lazio, la Provincia di Frosinone, la Protezione Civile chiariscano ed informino  subito se sono state  hanno predisposto tutti i necessari interventi per riparare i vecchi e prevenire nuovi drammi. Ancora una volta nei territori la prima risposta è venuta dagli amministratori locali che insieme a tanti volontari, senza televisione, senza dichiarazioni e senza aiuti hanno occupato le prime file dei soccorsi.” ha concluso Romanzi. Non sono mancati i commenti anche da parte di Vincenzo Maruccio capogruppo e segretario regionale dell'Italia dei valori, il quale ha dichiarato: “La presidente Polverini vorrebbe ribaltare il disastro della protezione civile regionale addirittura in un trionfo mediatico. Da venerdì ci sono decine di comuni isolati, senza luce, acqua e gas. Tutti i sindaci del frusinate, del reatino e della provincia di Roma denunciano l’assenza di soccorsi e stanno facendo il possibile con le proprie forze. La Presidente ha pensato bene, però, di dispensare consigli come quello di uscire di casa con le scarpe adatte e di stare attenti a non scivolare. Paradossalmente, l’unica consolazione è che le decine di migliaia di persone ancora isolate non possono accedere alla rete, non possono guardare la tv e non possono leggere i giornali, altrimenti sarebbero imbufaliti da cotanta propaganda. Nonostante le loro bugie i fallimenti del centrodestra al governo ormai sono sotto gli occhi di tutti."




22.600 UTENZE ANCORA SENZA LUCE E ACQUA

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Redazione

''Abbiamo ancora 22.660 utenze nel Lazio disalimentate. Parliamo di persone che sono senza luce ed acqua''. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. ''Sono ancora circa 15 mila utenze a Frosinone e 7 mila a Roma e provincia. Questi sono i dati avuti nel mio aggiornamento alle 7 di stamane''. Polverini si e' detta dispiaciuta per i disagi della popolazione e ha ammonito che ''non bisogna abbassare la guardia'' in vista delle nuove nevicate previste nel weekend. ''Stiamo facendo il massimo''




CIAMPINO E MARINO, RIAPRONO SCUOLE E UFFICI PUBBLICI

Redazione

Il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi, avvisa la cittadinanza che per il giorno 7 febbraio 2012 è prevista la riapertura di tutti gli istituti scolastici, pubblici e privati di ogni ordine e grado e degli uffici pubblici.

A seguito dei numerosi interventi effettuati questa mattina dai tecnici dell'Amministrazione comunale, in sinergia con Ambi.en.te. e con i volontari della Protezione Civile Locale, tutti gli ingressi delle scuole della Città risultano essere agibili e pertanto, in assenza di particolari problematiche, l'ordinanza di oggi non verrà prorogata.Si precisa però che, qualsiasi variazione dovesse pervenire dal Prefetto della Provincia di Roma, sarà prontamente comunicata sul sito internet www.comune.ciampino.roma.it, e diffusa attraverso la newsletter ed i social network istituzionali.

Scuole e uffici aperti anche nella città della sagra dell'uva: «Marino è oggi facilmente percorribile, non si registrano particolari disagi sul territorio. L’intervento tempestivo dell’Unità di Crisi, dei volontari e di alcuni agricoltori che con i loro mezzi sono scesi in strada per far fronte alle conseguenze della forte precipitazione nevosa, è stato determinante ai fini del veloce ripristino della percorribilità nei punti nevralgici della città» ha dichiarato il primo cittadino Adriano Palozzi.




GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO: DELIBERATO LO STATO DI CALAMITA' NATURALE

Redazione

La giunta regionale del Lazio ha deliberato lo stato di calamità naturale. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. "Poi tutti insieme – ha aggiunto – potremo decidere di chiedere lo stato di emergenza, che a oggi ha solo l'Abruzzo, che è in ben altra situazione". Polverini ha aggiunto: "abbiamo attivato ditte private e questo naturalmente è possibile se c'é lo stato di calamità naturale, ma non potevamo fare diversamente''.(




MARINO, FERMATO GIOVANE DALLA POLIZIA LOCALE

Redazione

LATINA, SULL'ORLO DI CHIEDERE UNA DEROGA SUI RIFIUTI? IL MONITORAGGIO DEI VERDI

Redazione

"Ad oggi ancora non si hanno notizie in merito alla volontà dell'amministrazione comunale di Latina, di voler partecipare a due bandi pubblici in scadenza, per aumentare la raccolta differenziata e ridurre la quantità di rifiuti. Uno, quello regionale, scade lunedi 13 febbraio, mentre quello provinciale la settimana successiva. Ci auguriamo che il Comune si adopererà per parteciparvi, e non far perdere questa importante possibilità ai cittadini di Latina". Lo dichiarano Antonietta Pagani e Oreste Polito, dei Verdi di Latina.

"Il Comune di Latina dovrebbe raggiungere entro la fine dell'anno l'obiettivo minimo di legge del 65% di rifiuti differenziati anziché l'attuale 32% circa, così come previsto dalla Comunità Europea, un obiettivo auspicabile, visto il danno economico per le famiglie e le aziende alle prese in questi giorni con il pagamento di salatissime e a volte incomprensibili bollette TIA che sarebbero sicuramente più basse, anche per il danno ambientale. Il disagio dei cittadini che da anni devono convivere per esempio con la discarica e il relativo inquinamento ambientale (delle falde acquifere, della puzza, dei camion), estetico poteva e doveva essere attenuato o eliminato, già da tempo, con una raccolta differenziata degna di questo nome. Sui danni finora compiuti – concludono Pagani e Polito -, ci penseranno gli organi competenti. Ci auguriamo invece che l'attuale amministrazione faccia la sua parte. Oltre alle analisi e ai sondaggi sui rifiuti tossici interrati invitiamo il Comune a partecipare ai 2 bandi pubblici per aumentare la raccolta differenziata e a ridurre la quantità dei rifiuti".

Sulla vicenda il presidente regionale dei Verdi, Nando Bonessio ha aggiunto: "Temiamo che a Latina si stia ripetendo lo stesso scherzo che hanno fatto al Comune di Roma, ovvero, che si stia per chiedere la deroga al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2012. Si tratta di una possibilità prevista dal vergognoso modo con cui l'Italia ha recepito la direttiva europea sulla percentuale di differenziata da raggiungere entro il prossimo anno; la possibilità data ai comuni di chiedere deroghe al Ministero dell'Ambiente, previo parere delle Regioni, di fatto tradisce spirito della direttiva comunitaria. Se il Comune di Latina non parteciperà ai due bandi per aumentare la differenziata saremmo d'avanti ai due indizi che fanno una prova, ovvero la prova che non si ha alcuna intenzione di aumentare la differenziata e diminuire i rifiuti, ma che si vuole proseguire sulla strada dell'incenerimento e delle discariche".