ROMA, DELIZIE AL DE RUSSIE NEL GIARDINO DEGLI INNAMORATI

Redazione

Per il giorno degli innamorati c’è un classico che non tramonta mai: la cena a lume di candela. Se all’intimità dell’atmosfera unite anche la spettacolare cornice di un giardino ottocentesco e un menu firmato per l’occasione dal celebre chef Fulvio Pierangelini, non potete mancare all’appuntamento proposto da “Le Jardin de Russie”.
Recentemente rinnovato con un look sobrio ed elegante specificatamente creato dalla interior designer Olga Polizzi, il ristorante è ubicato all’interno dell’Hotel de Russie di Roma, in pieno centro storico, aperto ogni giorno a pranzo e a cena. Per il long week-end di San Valentino la proposta è quella di una cena sofisticata nel pieno rispetto della tradizione italiana. In apertura, il bar manager del de Russie, Massimo D’Addezio, propone il “Coup de coeur”, un welcome cocktail creato da una combinazione di champagne, crème de mures e liquore Saint Germain. L’itinerario culinario, con un menù a 95 euro a persona bevande escluse, prevede invece una doppia scelta tra antipasti, primi e secondi:  Insalata di Gamberi e Puntarelle, Salsa agli Agrumi o Tartare di Manzo con Carciofi e Crema alla Senape; Risotto, Fili di Zafferano con Ostriche, Asparagi e Tartufo Nero o Ravioli di Broccoletti con Burrata e Tartufo Nero; San Pietro Speziato con Verdure Caramellate o Tagliata di Fassone, Radicchio Tardivo, un Gioco di pepi. Per concludere in dolcezza la serata, la Crema Caramellata alla Violetta e Petali di Rosa ed il Biscotto Fondente al Cioccolato, Gelato al Frutto della Passione saranno le superbe tentazioni in grado di vezzeggiare i palati più raffinati.




E' BAGARRE TRA PALOZZI E ONORATI SULLA ZONA 167

Angelo Parca

Ai supplementari la bagarre tra Onorati e Palozzi sulla zona 167.

Ugo Onorati:

"Non mi piace fare il botta e risposta in genere, ma specialmente con un sindaco come Palozzi, che non usa rispondere alle contestazioni dei cittadini e soprattutto dei soci della 167, ma usa insultare – come è tipico del suo stile facinoroso – e addossare ad altri responsabilità che sono tutte sue dei colpevoli ritardi e delle inadempienze politico amministrative della sua maggioranza. Palozzi ancora continua a prendersela con i sindaci del dopoguerra. Ma che cosa ha fatto lui negli ultimi cinque anni? Non lo dice. Fa come Alemanno, la responsabilità non è mai la sua, è sempre degli altri che lo hanno preceduto. È come se si fosse insediato a Palazzo Colonna da una settimana. Non risponde se gli si chiede perché a via Costa Caselle il Comune (e non la Provincia di Roma), che era obbligato a fare le opere di urbanizzazione con i soldi degli oneri concessori, non ha fatto nulla. Non spiega perché i soci delle cooperative dovrebbero accollarsi due volte per avere quello che gli è dovuto. Non spiega perché ha chiesto aiuto alla Provincia di Roma e poi ha formalmente rifiutato quell’aiuto. Non spiega perché ancora non ha convocato da dicembre un Consiglio comunale sulla soluzione chiesta dal Consorzio e invocata dai soci. Troppe cose non spiega ai cittadini, ai soci, all’opinione pubblica.

 

Invece gli piace, a lui sì, confondere le idee alla gente. Con manifesti e con dichiarazioni insolenti e menzognere, dove si afferma che la Provincia di Roma avrebbe eseguito il lavoro della fognatura in via Costa Caselle non prima di due anni. Da chi l’ha sentito, visto che lui alla riunione non c’era? E come si permette di fare il processo alle intenzioni? Non c’è nessun rimpallo di responsabilità, perché non è compito della Provincia di Roma fare fognature, ma del Comune di Marino e dunque di Palozzi. E se il bando di gara è stato fatto dalla Provincia di Roma in soli due mesi (l’estate scorsa) e se la stessa Provincia di Roma era pronta ad aprire il cantiere entro dicembre è soltanto perché Zingaretti, l’assessore Vincenzi e il sottoscritto si rendono conto dei disagi mostruosi causati ai soci della 167 da cinque (sottolineo cinque) anni di inefficienza di Palozzi. Visto che il “compitino facile” di fare quella fognatura spetta per competenza al Comune di Marino, ci spiega Palozzi perché non è riuscito a farlo lui? Ci spiega che fine hanno fatto una valanga di milioni di oneri concessori che sono piovuti sulla sua amministrazione da un’urbanistica forsennata che mai si era vista negli ultimi sessanta anni. Vi risponderà che la gente ha dato ragione a lui perché ha vinto le elezioni. Ma a questo punto è lecito pensare che le bugie pagano a breve termine per una campagna elettorale, ma poi come diceva la Fatina a Pinocchio: hanno le gambe corte.

Certo che ci vuole rispetto per i cittadini e per i soci della 167. Cominciasse lui che è stato sindaco già per cinque anni a fare la persona seria, se ci riesce, una volta tanto. Dicesse finalmente ai cittadini e ai soci la verità: che i lavori per l’ampliamento del depuratore, senza il quale la rete fognaria serve a poco, dopo cinque anni stanno ancora a carissimo amico. A chi gli scrive i comunicati stampa vorrei dire di chiedere a Palozzi come stanno veramente le cose, almeno eviterebbe di scrivere castronerie. Se uscisse la verità su quell’intrico indecoroso che gira intorno alla 167 di Costa Caselle, potremmo scoprire che la più grossa “tromba di aria fritta” mai affacciatasi sulla scena politica di Marino è proprio Palozzi, così come è accaduto per la messa in sicurezza delle scuole, dove ci piove subito dopo straripetuti lavori di riparazione, come per il parcheggio di piazzale degli Eroi ecc. ecc. E se non riesce a guidare il Comune e il Cotral insieme, lasciasse perdere. Il vero mago delle tre carte è lui, cari signori, è lui!"

Adriano Palozzi:

Basta col gioco delle tre carte sulla zona 167. la nostra Amministrazione ha già sciolto il nodo ventennale che impediva di portare a compimento i lavori di edificazione nell’area, Zingaretti e i suoi, a partire da Onorati, come al solito, non sono riusciti a svolgere nemmeno un compitino di loro competenza quale è la realizzazione di un collettore fognario creando danni, confusione, polemiche e ritardi. Non si può più tacere. Ci vuole rispetto per cittadini come quelli di Costa Caselle, divenuti simbolo del diritto alla casa, negato loro per oltre due decenni da tutte le giunte succedutesi, compresa quella dell’allora sindaco Ugo Onorati (che in materia d’urbanistica rappresentò la più colossale tromba d’aria fritta della storia di Marino) e riconosciuto, come si doveva fare molto prima, solo dalla nostra Amministrazione comunale. Quest’ultimo impensabile quanto decisivo rimpallo di responsabilità in materia di servizi – va avanti il primo cittadino – è patetico e dimostra ancora una volta l’assoluta volontà di non collaborare al bene comune da parte di personaggi come Ugo Onorati e Nicola Zingaretti, politici di mestiere che ragionano solo sulla base delle appartenenze partitiche, dimenticando che nel mezzo ci sono i cittadini con le loro problematiche più che mai vive. E’ una autentica vergogna. Dopo aver già fatto scadere un bando e perso un finanziamento che era già in atto, credo fermamente, infatti che o le istituzioni, specie nella fase amministrativa, si mettono in testa il buon senso necessario a collaborare per il bene comune o altrimenti è inutile continuare a parlare di senso civico e dello Stato perché, come lasciano pensare certi atteggiamenti, non riescono a guardare oltre l’uscio della loro bottega di partito”. A maggior ragione, se così fosse, da loro non possiamo proprio accettare prediche. Il Comune da parte sua ha fatto tutto il necessario. In novembre c’è stato l’incontro in Provincia cui fa cenno Onorati durante il quale, tuttavia, proprio il rappresentante della giunta di Palazzo Valentini, assessore Vincenzi ha lasciato intendere che i tempi sarebbero stati oltremodo lunghi, almeno un paio d’anni, generando quindi ulteriori problemi di ordine sociale. E’ per questo che l’Amministrazione ha ritenuto necessario trovare soluzioni alternative assieme ai principali attori in campo, pensando che quei cittadini di Marino non meritavano di essere lasciati soli per molto altro tempo. Specie in questa storia e in questa fase dei lavori, praticamente completati. Avrebbe avuto, infatti, il sapore ridicolo di una ulteriore beffa che non avremmo mai voluto permettere. E’ per questo  che proprio in queste ore sono stati gli stessi cittadini, non solo della zona 167 ma anche dell’area Loggette di Marino a dimostrare buona volontà e voglia di collaborare con l’Amministrazione comunale creando una associazione alla quale ha aderito quasi la totalità di loro che si sta già occupando di porre la parola fine alla questione, quindi realizzare i servizi che mancano e con essi dare alla luce il sogno di tutte quelle famiglie di avere finalmente pronta la loro casa, auspicabilmente entro la fine dell’estate di quest’anno”.




ALIENAZIONE TERRENI AGRICOLI, DIECI ASSOCIAZIONI IN PRESIDIO A MONTE CITORIO

Redazione

Liberalizziamo il diritto d'uso, non la proprietà! Si potrebbe riassumere così il senso della manifestazione che questa mattina ha riunito in piazza Montecitorio, a Roma, quattordici associazioni e cooperative del mondo agricolo e ambientalista che contestano l'alienazione di un bene comune importante come i terreni agricoli e a vocazione agricola demaniali.

 

AIAB, ALPA, ARI, Campagna popolare per l'agricoltura contadina, Crocevia, Legambiente, Libera, Slow Food, Terra Nuova, Coop Agricoltura Nuova, Coop Carlo Pisacane, FederTrek, Associazione Michele Mancino, Equorete e Terra Terra si oppongono alla vendita dei terreni demaniali prevista dall'art. 66 del decreto Liberalizzazioni e dal Ddl di conversione del decreto, attualmente in discussione alla 10a commissione del Senato. Ma dalle associazioni arriva anche la proposta di una soluzione alternativa, più giusta, equa ed efficace: la concessione in locazione delle terre pubbliche.

 
Il presidio si è infatti concluso con l'invio ai Senatori delle Commissioni 9a e 10a del Senato, nonché al ministro Catania, di una proposta di emendamento al citato art.66 per trasformare la prevista alienzazione dei terreni demaniali in concessione in locazione.
 
Dare i terreni in affitto avrebbe il duplice vantaggio di promuovere l'accesso alla terra e lo sviluppo di nuove imprese agricole, dando così una risposta alla drammatica crisi occupazionale, e di garantire allo Stato una rendita costante nel tempo. Al contrario, vendere le terre pubbliche in un paese come l'Italia – che negli ultimi 10 anni ha perso 300mila ettari di superficie agricola e un terzo delle aziende del settore – porterebbe a una concetrazione della terra nelle mani di poche grandi realtà, senza innescare quindi un processo virtuoso di sviluppo economico, e rischierebbe di favorire anche il riciclaggio da parte della criminalità organizzata, che avrebbe un'occasione unica di usara le proprie disponibilità di liquidità per accaparrarsi i nostri terreni.
 
Visto il contenuto investimento di inizio attività, concedere i terreni demaniali in locazione permetterebbe, invece, di promuovere l'imprenditoria giovanile e l'ingresso di nuovi operatori nel settore, così come di garantire la sopravvivenza delle piccole realtà già esistenti nel settore.
 
Mirando a questi obiettivi AIAB, ALPA, ARI, Campagna popolare per l'agricoltura contadina, Crocevia, Legambiente, Libera, Slow Food, Terra Nuova, Coop Agricola Nuova, Coop Carlo Pisacane, FederTrek, Associazione Michele Manciano ed Equorete chiedono di bloccare l'inutile alienazione dei terreni agricoli demaniali prevista dal DLL attualmente in discussione alla 10a Commissione del Senato e di cambiare l'impostazione del testo basandosi sulla proposta di emendamento lanciata questa mattina da Montecitorio.

Proposta che ha tra i suoi punti principali la messa in valore, tramite contratti di affitto ad equo canone riservati a coltivatori diretti, con priorità a giovani singoli o associati ed ad iniziative di rilevanza sociale (agricoltura sociale), di tutte le superfici agricole oggi di proprietà pubblica.

 




CODACONS: IL MALTEMPO COSTA FINO A 315 EURO A FAMIGLIA

Redazione

Il maltempo che in questi giorni ha investito l'Italia costerà mediamente 165 euro a famiglia solo di spese vive, con punte fino a 315 euro per chi ha dovuto attrezzarsi per potersi muovere nella neve. Lo sostiene il Codacons, che ha calcolato come freddo, ghiaccio e neve influiranno sulle tasche dei cittadini.
"La maggiore spesa sarà determinata dell'incremento nel consumo di gas per il riscaldamento della casa – spiega il Presidente Carlo Rienzi – a cui vanno ad aggiungersi i rincari dei prezzi nel settore alimentare registrati in questi giorni e che si teme proseguiranno nelle prossime settimane. Chi ha dovuto munirsi di catene da neve per la propria automobile ha dovuto sostenere una spesa mediamente pari a 50 euro.
Per un totale di 165 euro a famiglia solo per maggiori costi vivi determinati dal maltempo. C'è poi chi ha dovuto acquistare scarpe adatte alla neve o stivali per se o per i propri figli: in tal caso la spesa per le calzature varia da 75 a 150 euro per ogni singolo paia di scarpe, e fa impennare il totale di spesa fino a +315 euro.




OSPEDALE DI SORA, POLVERINI IN VISITA

Redazione

La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, questa mattina si è recata a Sora dove ha prima visitato l'ospedale e poi un centro di accoglienza per l'emergenza maltempo. “La situazione è in evoluzione e va tenuta sotto controllo – ha detto Polverini in merito al maltempo – e dobbiamo capire cosa fare ancora per Sora e per le realtà circostanti. Stanno arrivando oltre 50 tonnellate di sale per la provincia di Frosinone ed è importante usarlo in modo appropriato, perché in questo momento è una risorsa preziosa e va sparso solo dopo aver tolto la neve, altrimenti va sprecato”.

Polverini ha ricordato che “ieri la giunta regionale ha deliberato lo stato di calamità naturale e siamo in contatto con il commissario Ue Tajani per valutare la possibilità per il Lazio di accedere al fondo di solidarietà Ue previsto per situazioni di calamità naturali”. La governatrice ha precisato che nella provincia di Frosinone sono ancora 9mila le utenze che risultano staccate, “ma stiamo lavorando per tentare entro stasera di riagganciarle, altrimenti useremo i gruppi elettrogeni. Inoltre, abbiamo inviato altri mezzi per liberare meglio le strade. Da ieri – ha concluso Polverini – siamo impegnati anche sul fronte dell'agricoltura e degli animali ".




TOR PIGNATTARA, EVACUATO PALAZZO PER VORAGINE IN STRADA

Redazione

Una grossa voragine si e' aperta ai piedi di un palazzo a Roma, nel quartiere di Tor Pignattara. Il marciapiede ha ceduto e dalla strada si intravedono i garage sotterranei dell'edificio. Le trenta famiglie del palazzo di sei piani in via Tarcento sono state evacuate. Dalle prime informazioni la voragine sarebbe di circa quattro metri e la causa potrebbe essere una perdita d'acqua. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia




CLINICA VILLA TUSCOLANA, EVASIONE DI 14 MILIONI DI EURO

Redazione

Avrebbe evaso il fisco per oltre 14 milioni di euro, omettendo di dichiarare ricavi derivanti dalla sua attività. Lo ha accertato la Gdf di Roma durante una verifica fiscale nella clinica Villa Tuscolana. Tre persone sono state denunciate a piede libero. L'amministratore della struttura, raggiunto telefonicamente da una segretaria, fa sapere di non essere a conoscenza di alcuna inchiesta. Increduli anche gli impiegati. Nella clinica sono ospitati una sessantina di pazienti, tutti lungodegenti tra i 70 e i 90 anni




EUR, UN CADAVERE NEL LAGHETTO

Redazione

Il cadavere di un uomo, un marocchino di 33 anni, e' stato scoperto nel laghetto dell'Eur, in via della Passeggiata del Giappone. A lanciare l'allarme e' stato un passante che ha visto il corpo galleggiare sull'acqua ed ha avvisato i carabinieri della compagnia Eur. Per il recupero sono intervenuti anche i vigili del fuoco. L'uomo, che aveva in tasca i documenti, e' risultato avere piccoli precedenti per droga. Il corpo, da una prima analisi, non presenta segni di violenza e gli investigatori propendono per la pista del suicidio




SORA, SCUOLE CHIUSE PER TUTTA LA SETTIMANA

Redazione

Con l’Ordinanza n.9917 del 7 febbraio 2012 il Sindaco Ernesto Tersigni ha disposto la sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado della Città di Sora per il giorni 8, 9, 10, e 11 febbraio 2012. La decisione è maturata in seguito all’avviso di condizioni meteorologiche avverse pubblicato dalla Protezione Civile del Lazio.
In base al bollettino si prevede il persistere di nevicate fino a quote pianeggianti per le prossime 24-36 ore in tutte le regioni del Centro Italia.




PROVINCIA DI ROMA, 31 COMUNI CHIEDONO DI ACCEDERE AL FONDO DI 700 MILA EURO

E.G.

Sono trentuno, al momento, i Comuni che hanno chiesto aiuto all'Assessorato alla Viabilità e al Dipartimento Viabilità, al fine di accedere al fondo di 700.000 euro stanziato dall’Amministrazione provinciale per affrontare i disagi provocati dalle precipitazioni nevose.

Sono: Gerano, Anguillara, Cervara, Arsoli, Saracinesco, Gorga, Bracciano, Tolfa, Palestrina, Rocca Priora, Zagarolo, Subiaco, MOnteflavio, Gallicano, Castel Madama, Mazzano, Genazzano, Ponzano, Artena, Valmontone, Allumiere, Sant'Oreste , Licenza, Vivaro Romano, Riano, Montorio Romano, Cerreto, Percile, Manziana, Colleferro, Trevignano.

''Un altro atto concreto – ha affermato il presidente dell’Amministrazione provinciale di Roma Nicola Zingaretti – per essere vicini ai Comuni e sostenerli dal punto di vista operativo in un momento così difficile ''.

''Al momento – ha proseguito Zingaretti – attraverso l'utilizzo di oltre 100 mezzi tra spargisale, spazzaneve e pale meccaniche, e grazie alla collaborazione con i volontari della protezione civile, le forze dell'ordine, i vigili del fuoco e l'esercito, sono state sgomberate dalla neve circa 600 km di strade, garantendo la percorribilità di oltre il 90% totale della rete provinciale”.

“Negli ultimi giorni infine – ha spiegato Zingaretti – sono state distribuite oltre 2.000 tonnellate di sale ai Comuni del territorio e altre 1.000 verranno messe a disposizione nelle prossime ore”.

“Chiaramente – conclude Zingaretti – il lavoro prosegue ininterrottamente per dare risposte al territorio, fronteggiare nel migliore dei modi una situazione meteo che rimane critica, e ritornare al più presto alla normalità''.




PROVINCIA DI ROMA: 1000 TONNELLATE DI SALE A DISPOSIZIONE DEI SINDACI DEL TERRITORIO

Redazione

In previsione del peggioramento delle condizioni climatiche nelle prossime ore, come rende noto il bollettino diramato dalla Prefettura di Roma, l’assessorato alla Protezione civile della Provincia di Roma ha messo a disposizione dei sindaci del territorio altre mille tonnellate di sale che saranno suddivise in quattro punti di raccolta: Tolfa (S.P. Braccianense Claudia Km 23 davanti al benzinaio Q8), Marano (S.R. Sublacense Km4), Velletri (ST. Pr. Appia Antica Vecchia km.6) e Vicovaro (Via Tiburtina località s. Cosimato uscita 24).

“E’ necessario mantenere a disposizione una adeguata scorta di sale da utilizzare per la viabilità pubblica, privata, anche pedonale, e per gli eventuali marciapiedi esterni” spiega in una nota l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile della Provincia di Roma, Ezio Paluzzi.

“E’ necessario inoltre – prosegue Paluzzi – effettuare azioni di manutenzione come il rifornimento di gasolio, con relative scorte; rimuovere la neve dai marciapiedi; liberare eventuali caditoie o tombini per agevolare il deflusso delle acque di fusione; prevenire la caduta dei rami degli alberi ed effettuare manutenzione e prevenzione sulle aree pubbliche: scuole, centri anziani, ospedali, ambulatori, mercati pubblici”.

“Ricordiamo ai sindaci la necessità di interventi operativi ed organizzativi da mettere in atto per la protezione dei cittadini e la salvaguardia del territorio. In primo luogo dotare le auto e i mezzi pubblici (polizia municipale, auto di servizio) di gomme da neve o catene, tenersi informati sulle previsioni e sulla evoluzione del tempo a scala locale, monitorare costantemente il territorio e le condizione dei cittadini e assicurarsi di riuscire a mantenere un contatto (telefonico, e-mail, fax) con gli altri organismi di Protezione civile”.

Per le emergenze la Sala Operativa della Provincia di Roma è in collegamento costante con tutti gli organismi competenti in materia di Protezione Civile, con una continua programmazione degli interventi necessari, è quindi sufficiente rivolgersi ai numeri: Protezione civile provinciale: 06 – 67662706 – 2720 – 2618; Polizia Provinciale 06/67662311- 675311; Numero Verde 800098729.