ARA COELI, INVASIONE DEI SIRIANI ALLA LORO AMBASCIATA A ROMA. DODICI ARRESTI

Redazione
 
Una gruppo di attivisti siriani hanno scavalcato le mura dell'ambasciata del loro Paese, in piazza dell'Ara Coeli, e hanno manifestato all'interno del perimentro della sede diplomatica. E' accaduto intorno alle 5. Sul posto la polizia che li ha bloccati. Secondo quanto si è appreso, protestavano contro la situazione politica in Siria e in particolare contro l'uccisione di alcuni minori. Tre manifestanti sono stati fermati all’esterno nell’immediatezza dei fatti, mentre gli altri 9 sono stati bloccati mentre tentavano di allontanarsi da un ingresso secondario dell’edificio. I 12 cittadini siriani, tutti residenti in Italia, sono stati accompagnati alla Digos. A conclusione dei riscontri del caso sono stati arrestati e sottoposti al giudizio per direttissima.



LANUVIO FUTURA SI MUOVE

A.P.

Domenica 12 Febbraio alle ore 10,00 con partenza da P:zza C.Fontana, i promotori della lista “LANUVIO FUTURA”, in lizza per le prossime elezioni amministrative locali – nata dell'unione tra i cittadini del Comitato Civico Lanuvino “Passo dopo Passo” ed il Circolo di Sinistra Ecologia Libertà Lanuvio – invitano tutti i cittadini lanuvini a partecipare alla prima assemblea pubblica “in movimento”, per parlare in modo nuovo di politica, di amministrazione e di territorio. Assieme al candidato Sindaco Piero Rovigatti, e a diversi esperti e appassionati di storia, natura e paesaggio, la passeggiata, snodandosi, tra sentieri e strade nascoste, per circa 4 Km, approderà a Monte due Torri, nel territorio di Genzano, ottimo punto d'osservazione del territorio lanuvino, oltre che straordinario sito archeologico e medievale, da tempo inaccessibile e alienato all'uso comune. La passeggiata "critica", pensata per scoprire in spirito conviviale e amichevole, punti di forza e punti di debolezza del territorio, è solo il primo appuntamento di un denso programma di altre "assemblee in movimento", che oltre a far conoscere il territorio e le sue criticità, permetteranno ai cittadini di visionare e toccare con mano anche le notevoli, e spesso trascurate potenzialità di buono sviluppo socio economico, e di buona occupazione, che attraverso una adeguata tutela e una responsabile valorizzazione, il territorio lanuvino è ancora in grado di offrire. Le idee, per i prossimi incontri, sono quelle di percorrere, partendo dalla straordinaria via Astura e transitando per l'antico ponte Loreto, il periplo della ex-Cava di basalto, sequestrata recentemente dalla magistratura, per riscoprire il legame tra le antiche pietre della strada romana e il luogo da dove vennero estratte, e per proporne un destino più sostenibile, e più credibile in senso economico e sociale. A piedi o in bicicletta, i prossimi appuntamenti riguardano il Centro Storico, i numerosi e poco praticati siti archeologici, storici e naturalistici, i nuclei rurali delle grandi tenute che caratterizzano l'unicità e la straordinarietà del paesaggio rurale lanuvino; le molte aziende agricole, convenzionali e biologiche, assieme, per contrasto, alle grosse aziende commerciali sulla Nettunense, e ai tanti nuclei di insediamento sparso, camminando o pedalando lungo le tantissime strade di campagna e i sentieri naturali oggi quasi abbandonati del nostro territorio. Sarà anche un modo di osservare i fattori critici del territorio – la scoperta di fossi senza manutenzione ed esposti al rischio idraulico, spesso segnati da scarichi illegali, di illegalità diffusa e di abusivismo – mettendo assieme anche, memorie, valori e qualità, saperi e sapori del nostro ancora splendido territorio. Nel corso di ogni incontro itinerante, ogni partecipante potrà lasciare traccia delle sue riflessioni, considerazioni e proposte, attraverso schede e materiali conoscitivi di base (mappe, schede storico critiche, ecc.) che di volta in volta gli verranno consegnati alla partenza e che costituiranno per LANUVIO FUTURA prezioso materiale su cui costruire il proprio programma. Per maggiori dettagli su Facebook: Comitato Civico Lanuvino “Passo dopo Passo”




IN RICORDO DEI MARTIRI DELLE FOIBE E DEGLI ESULI DI ISTRIA, FIUME E DALMAZIA

Redazione

Ricordare è un atto politico. Una scelta per il futuro del nostro popolo.
Sono passati appena 65 anni da quel triste giorno piovoso in cui l’Italia, firmando il Trattato di pace, perdeva per sempre l’intera regione dell’Istria. Solo 65 anni nei quali per troppo tempo si è fatto finta di nulla, si è provato a dimenticare questo frammento di storia troppo triste e pesante per le spalle di un paese in ginocchio, lacerato al suo interno da una guerra civile durata molti anni oltre la sua fine ufficiale.
Eppure la storia di una regione perduta per sempre è anche la tragedia del suo popolo: diviso fra chi trovò una fine atroce gettato ancora vivo nella profondità delle foibe e chi, centinaia di migliaia, scelse di abbandonare dalla sera alla mattina le proprie terre e i propri beni per cercare rifugio in un’Italia che non seppe accogliere questi suoi figli fedeli, e che anzi li guardò sempre con diffidenza quando non con disprezzo.
Il “Comitato 10 Febbraio”, che per la giornata di oggi organizza decine di commemorazioni in tutta Italia, ha come scopo proprio quello di aiutare i più giovani a non dimenticare. E per non dimenticare è fondamentale che i più giovani studino la storia del nostro popolo con le sue luci e le sue ombre, con le contraddizioni e le vergogne, perché è proprio agli studenti di oggi che è dato il compito di non dimenticare mai più e di riattaccare le pagine strappate dal grande libro della storia nazionale.
La Giornata del Ricordo è un paradosso. Per ricordare la propria storia il nostro popolo ha bisogno di giornate istituite per legge, di celebrazioni ufficiali finalizzate a sconfiggere quello che è il pericolo peggiore: che si dimentichi ciò che è stato. Per questo ricordare è un atto politico, cioè un atto rivolto al bene della “polis”: perché solamente attraverso il ricordo della nostra storia, della storia dei nostri padri e dei nostri nonni, del bene e del male fatto e ricevuto, solamente attraverso il mantenimento vivo della memoria della nostra comunità nazionale sarà possibile prometterci che mai più nessun popolo subirà nell’indifferenza e nell’ostilità dei suoi fratelli, quello che ha subito il popolo giuliano.
Comitato 10 Febbraio




FOIBE, A ROMA STRISCIONI CHE OLTRAGGIANO VITTIME

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; mso-ascii- mso-ascii-theme- mso-fareast- mso-fareast-theme- mso-hansi- mso-hansi-theme- mso-bidi- mso-bidi-theme-}

A.P.

“Anche quest’anno in occasione del Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, siamo costretti ad assistere all’ennesima provocazione negazionista da parte della sinistra radicale romana.  Ignoranti in cerca di visibilità hanno esposto a Roma, in zona San Lorenzo, uno striscione che recitava ‘Foiba: Come te nessuno mai’.” E’ quanto dichiara in una nota il Presidente della Giovane Italia di Roma, Cesare Giardina che aggiunge: “ Dopo il riconoscimento del Governo nel 2004, che ha istituito ufficialmente  questa Giornata, finalmente è stata dato un giusto riconoscimento ai tanti che morirono durante la seconda guerra mondiale e nel primo dopoguerra, per la sola colpa di essere italiani. Figli della nostra Italia, uccisi due volte: prima dalle mani di Tito e poi da quelle dei loro connazionali che per oltre 50 anni hanno eliminato questa triste pagina dai libri di storia. – continua Giardina –  Purtroppo mi trovo costretto in questo momento di emergenza neve, a chiedere uno sforzo al comune di Roma per affrontare un altra emergenza, l'emergenza stupidità e di andare a rimuovere questo vergognoso striscione per ricordare a questi soggetti che a Roma non c'è spazio per rigurgiti negazionisti.”
 




ROCCA DI PAPA NEVE: PASQUALE INVITA I CITTADINI A IMPUGNARE LA PALA

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin-top:0cm; mso-para-margin-right:0cm; mso-para-margin-bottom:10.0pt; mso-para-margin-left:0cm; line-height:115%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; mso-ascii- mso-ascii-theme- mso-fareast- mso-fareast-theme- mso-hansi- mso-hansi-theme-}

E.G.

Il sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia si rivolge ai suoi cittadini da facebook: "In questo momento di particolare difficoltà per via delle continue e abbondanti precipitazioni nevose, tutti i cittadini sono chiamati a un gesto di partecipazione civica, sgomberando dalla neve gli accessi alle proprie abitazioni o negozi, e zone attigue". Per fortuna che il primo cittadino non ha invitato i residenti della rocca a montare in sella agli spargisale.




GIUNTA POLVERINI, IMPEGNO PER NON ABBANDONARE I DISABILI

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin-top:0cm; mso-para-margin-right:0cm; mso-para-margin-bottom:10.0pt; mso-para-margin-left:0cm; line-height:115%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; mso-ascii- mso-ascii-theme- mso-fareast- mso-fareast-theme- mso-hansi- mso-hansi-theme-}

Angelo Parca

Qualcosa si è mosso, dopo  l’articolo di ieri 9 febbraio pubblicato su  l’Osservatore laziale “DISABILI ABBANDONATI DALLA GIUNTA POLVERINI, L'ACCUSA DI ESTERINO MONTINO” in cui il capogruppo del Pd regionale Esterino Montino e il Consigliere Pd in Regione Giuseppe Parroncini in una nota comune hanno denunciato una grave situazione di insolvenze della Giunta Polverini. Insolvenze che stanno mettendo in ginocchio molte associazioni e case famiglia che si occupano di cure e assistenza ai disabili. L’associazione Orchidea che da diversi anni gestisce due presidi: la Comunità Alloggio “San Vincenzo” a Proceno e un centro diurno ad Acquapendente, che versa in una situazione economica gravissima, verrà quindi finalmente dall'assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, il quale ha dichiarato: “La Giunta Polverini è tutt'altro che indifferente alle difficoltà che stanno vivendo le strutture. La situazione della casa famiglia 'Orchidea', purtroppo, non è un caso isolato. È il frutto di un più generale ritardo nei pagamenti che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione. Una situazionedebitoria che in alcuni casi risale addirittura alla fine del 2005. Parliamo di 5 miliardi di mandati emessi e non pagati. Si tratta di un gap pesante, che stiamo colmando nonostante le difficoltà di cassa e l'impossibilità ad accedere ad altri prestiti. Comprendo le grandissime difficoltà e va il mio apprezzamento a quanti finora hanno garantito l'assistenza ai sette disabili gravi di Proceno. Nell'incontro della prossima settimana cercherò di approfondire ulteriormente la vicenda con i responsabili dell'associazione. L'impegno della Regione per scongiurare la chiusura della casa famiglia – conclude l'assessore Forte – c'è come c'è sempre stato". Immediata la risposta dei due esponenti Pd che hanno evidenziato che non si tratta di una questione politica ma bensì di concrete criticità da affronatare tempestivamente. “Il fatto che l’assessore regionale alle politiche sociali Aldo Forte abbia sentito l’esigenza di convocare i rappresentanti dell’associazione Orchidea per la prossima settimana –  dicono i due esponenti Pd in una nota stampa inviata a l’Osservatore laziale – è un’ottima notizia e certifica tutte le buone ragioni della nostra circostanziata denuncia lanciata ieri. Al netto delle questioni politiche rimane il fatto che una quindicina di disabili adulti, alcuni orfani e con gravi handicap, rischiano di non avere più neppure il credito per fare la spesa nei supermercati. Lasciando da parte le polemiche sollevate da Forte – concludono –  ci permettiamo semplicemente di evidenziare come le morosità non pagate dalla Regione Lazio, circa 400mila euro, risalgono al 2010 e 2011, ovvero sono ascrivibili totalmente e inconfutabilmente a ritardi e insolvenze causate dalla Giunta Polverini. Sia chiaro, se può servire a sbloccare mandati di pagamento urgenti e necessari a pagare viveri, riscaldamento e bollette della luce, saremmo anche pronti ad assumerci responsabilità non nostre. Purché i centri di Proceno e Acquapendente possano continuare a svolgere la loro indispensabile funzione sul territorio”. L’assistenza ai disabili è uno dei precisi doveri di ogni società civile, quando ci troviamo di fronte a fatti di associazioni che assistono i più deboli e che non hanno neppure i soldi per fare la spesa o per pagare la bolletta della luce, allora si dovrebbe immediatamente smettere di fare propaganda politica e agire subito. Per evitare il peggio.




MONTECOMPATRI, UNA MORTE CHE SI POTEVA E SI DOVEVA EVITARE

72 1024x768 Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; mso-ascii- mso-ascii-theme- mso-fareast- mso-fareast-theme- mso-hansi- mso-hansi-theme- mso-bidi- mso-bidi-theme-}

Redazione

Alfredo Marcellini, 58 anni, è morto ieri folgorato da 20.000 volts in un cantiere edile di Montecompatri. Un’altra morte bianca che si poteva evitare e che il Segretario della Fillea-Cgil Pomezia-Castelli, Gianni Lombardo, non esita a definire ‘assurda’: “Bastava rispettare alcune minime regole di sicurezza per far continuare a vivere Alfredo e invece, come succede sempre più spesso, la salute e la vita degli operai non è stata valutata come degna di attenzione. Mi chiedo dove erano il direttore dei lavori ed il responsabile della sicurezza, ma soprattutto mi chiedo: possibile che chi aveva redatto il piano operativo di sicurezza non abbia visto l’alta tensione?” “Vorremmo sapere” continua Lombardo “se questi professionisti della sicurezza lo avevano visto il cantiere o avevano fatto come al solito il copia e incolla di un altro POS, cambiando semplicemente l’indirizzo. Inoltre, il titolare dell’impresa, che è il maggiore responsabile, quel piano di sicurezza lo aveva letto? Questa morte si doveva e poteva evitare. Chi ha sbagliato, spero ne paghi le conseguenze”.




MALTEMPO, ROMA: ARRIVANO A 6 I MORTI PER IL FREDDO

Redazione

Una donna di nazionalità romena di 42 anni, romena, e' stata trovata morta questa mattina a Roma, nel quartiere Eur. La clochard potrebbe essere morta per il freddo: e' stata trovata all'interno di una grotta naturale dove aveva trovato riparo per la notte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Villa Bonelli. Con la clochard morta oggi salgono a sei i morti per freddo nel Lazio.




PRIMAVALLE, ARRESTATO IL BOSS DI VIA ANDERSEN

Redazione

E' stato arrestato Raffaele Mazza, 46 anni, considerato il boss del clan di via Andersen, a Primavalle. Mazza, seppur braccato, durante l'irruzione degli agenti ha tentato di scappare dalla finestra del suo bunkeri. Era pronto a difendersi: indossava una cintura militare con coltelli e proiettili. A proteggerlo oltre i due fidati nipoti anche un sistema di telecamere.Aveva gambizzato un uomo per una banale lite di un parcheggio. Poi si era rifugiato in una villa bunker a Riano Flaminio, alle porte di Roma.




COMMISSIONE SANITA', AL VIA LEGGE REGIONALE SULLO STALKING

Redazione

Ha preso il via, questa mattina, in commissione Sanità l'iter della proposta di legge regionale "Misure per prevenire e contrastare l'insorgenza e la diffusione dello 'stalking'" con un primo voto sul titolo espresso all'unanimità. L'esame nel merito, con i relativi emendamenti, è stato previsto per la prossima seduta. Il testo, come illustrato dai proponenti Claudio Bucci (Idv) e di Isabella Rauti (Pdl), punta ad istituire servizi antistalking nelle Asl, con lo scopo di garantire adeguate misure di sostegno a chi sia vittima di questi soprusi e di avviare progetti miranti anche al recupero degli autori. Previsti un "Osservatorio regionale" per il monitoraggio del fenomeno e la stipula di protocolli di intesa ad hoc con autorità giudiziarie e autorità pubbliche per definire un iter di azione per contrastare il fenomeno. "A livello regionale c'è bisogno di dare una risposta allo stalking" ha detto Bucci. Rauti ha affermato che, se approvata, questa legge "consentirebbe di segnare un percorso di civiltà".

La presidente della commissione Sanità, Alessandra Mandarelli, ha espresso plauso all'iniziativa della 'proposta di legge sullo stalking', specificando però la necessità di renderla meglio compatibile, anche dal punto di vista terminologico, con la legge nazionale – che all'art. 612 bis codice penale prevede l'istituzione di questo reato – la quale risulta essere materia riservata allo Stato. E la stessa necessità di compatibilità vale con le norme in materia di competenza sulla sicurezza, che non è in capo alle Regioni.

Inoltre, nell'ottica di rendere ancora più efficace ed efficiente il contenuto della proposta, la presidente ha dichiarato: "Ritengo sia opportuno indirizzare e portare la materia dello stalking verso un approccio multidisciplinare che vada nel senso della prevenzione e della tutela, integrandosi con i servizi socio-sanitari già presenti e funzionanti sul territorio. In questa senso, dunque, lo stalking va affrontato in un ambito di medicina territoriale, affidando le strutture esistenti e costituende alle competenze dei distretti socio-sanitari, piuttosto che esclusivamente alle Asl". "Questa indicazione – ha aggiunto Mandarelli – inoltre, è in linea con le direttive del piano di rientro, che predilige, in un'ottica di appropriatezza delle cure e di approccio alla soluzione dei problemi, la medicina territoriale a quella ospedaliera, come pure le soluzioni multidisciplinari – comprensive di prevenzione, cure domiciliari e soluzioni ambulatoriali – ad una risposta prettamente ospedaliera e sanitaria".

Lidia Nobili (Pdl) ha anticipato l'intenzione di proporre un allargamento dei servizi antistalking anche in Comuni e Province. Ha invece auspicato un iter rapido di approvazione Enzo Foschi (Pd), anche se si è detto preoccupato per i costi, temendo uno stop in sede di commissione Bilancio. Stesse preoccupazioni sono emerse anche dall'intervento, pur sempre favorevole alla proposta Bucci-Rauti, di Raffaele D'Ambrosio (Udc). Emendamenti sono stati annunciati dalla stessa Rauti, che ha accolto il suggerimento di Giulia Rodano (Idv) circa l'opportunità della indicazione da parte dell'Agenzia di sanità pubblica di linee guida ad uso degli operatori per individuare correttamente i casi di stalking.

Hanno partecipato alla seduta Giuseppe Melpignano (Lista Polverini), Andrea Bernaudo (Pdl), Francesco Battistoni (Pdl), Rocco Berardo (Lista Bonino Pannella) e Giuseppe Celli (Lista civica cittadini/e).

 

 




MONTECOMPATRI CANTIERE EDILE, OPERAIO MUORE FOLGORATO

Redazione

Incidente mortale sul lavoro alle porte di Roma. Un operaio di 58 anni è morto a Montecompatri, in località Laghetto, alle porte di Roma. L'uomo, che lavorava in un'impresa edile ed era originario del comune di Cave, stava lavorando alla costruzione di un capannone: è rimasto folgorato da una scarica elettrica provocata da un contatto tra alcuni cavi elettrici e un'impastatrice. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Colonna.