ROMA, INCENDIO DOLOSO ALLA SEDE DI SEL

Redazione

In via Prenestina 286b: nella notte di sabato, un incendio ha distrutto il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Villa Gordiani. E’ di natura dolosa, confermano gli i investigatori ai responsabili del partito di Vendola. «Il circolo di Sinistra Ecologia Libertà Villa Gordiani è stato distrutto questa notte da un incendio di origine dolosa», denunciano Daniele Leppe, coordinatore municipale di Sel, Celeste Buratti responsabile del circolo Villa Gordiani e Giancarlo Torricelli segretario di Sinistra Ecologia Libertà di Roma area metropolitana.

Solidarietà da parte della Regione:

“Condanno il vile ed ignobile atto incendiario che ha voluto colpire la sede Sel di Villa Gordiani. Questo, purtroppo, rappresenta un pessimo segnale su quanto ci sia ancora da lavorare in termini di rispetto delle più elementari regole di convivenza civile. Esprimo tutta la mia solidarietà ai vertici regionali e ai militanti di Sinistra Ecologia Libertà. Le Istituzioni sono e saranno sempre unite nel contrastare chi continua ad alimentare simili forme di violenza. Il mio auspicio è che i responsabili vengano al più presto individuati ed assicurati alla giustizia”. Lo afferma in una nota Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio.

“Esprimo ferma condanna per il grave atto ai danni della sede di Sel a Villa Gordiani, ai cui dirigenti va la mia solidarietà. Mi auguro che le forze dell’ordine individuino quanto prima i responsabili”. E’ quanto dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.

 

 

 

 

 



SIAMO TROPPO STUPIDI NOI O SONO TROPPO SFACCIATI LORO?

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Emanuel Galea

Da quello che sta emergendo, il caso Luzi non è che la punta di un iceberg. E non si può certo dire che i fatti erano sconosciuti. Tutti sapevano, tutti tacevano.Il guasto è stato voluto, cercato, votato da una pletora di deputati. Il marcio sta in un emendamento introdotto nel cosiddetto decreto mille proroghe 2006.  In parole povere quest’emendamento ha esteso i rimborsi anche ai partiti sciolti, sospesi oppure inglobati da altri partiti. Questo emendamento di cui nessuno parla costa agli italiani 500 milioni di euro che escono dalle casse dello Stato e arrivano in quelle delle formazioni politiche “defunte” che non sono nemmeno più rappresentate in parlamento.

Nel triennio 2008-2010, oltre i 16 milioni d’euro della Margherita che sono balzati alla cronaca grazie al fatterello Luzi, quelli percepiti dalla creatura di Berlusconi sono ammontati a 36 milioni di euro. Mentre Alleanza Nazionale ha incassato 18 milioni di euro per il periodo 2009-2010. Ci vuole poco per esaminare la lista dei fondi e scoprire che Alleanza Nazionale, Margherita e Democratici di Sinistra prendono ancora i soldi. Spesso nelle cronache s’incontrano fatti che hanno qualche somiglianza con i fatti fin qui esposti, come quello di una donna che ha continuato per quasi tre anni ad incassare la pensione del papà deceduto, più l’indennità d’accompagnamento. Per la donna 1.800,00 euro in più al mese piovuti dal cielo come i rimborsi dei parlamentari. Occorre però notare una differenza:  la donna è stata denunciata e ha dovuto restituire il maltolto, mentre i parlamentari stanno ancora al loro posto e continuano ogni anno a portare il bottino  nelle casse dei propri partiti.

Ma non finisce tutto qui. Secondo la Corte dei Conti altri partiti, vivi e vegeti, avrebbero ricevuto più di quello che hanno speso.  Ma questa è vecchia storia.

Qualche deputato se la prende e si ribella. Giudica lo scontento generale come antipolitica becera. Dice che non tutti i parlamentari sono disonesti, non tutti sono ladri. Dichiarazioni condivisibili. Solo che ci sembra che la maggioranza dei parlamentari non appartenga a questa specie ormai in via d’estinzione, altrimenti lo stato delle cose si sarebbe cambiato da un pezzo in parlamento.

A questi parlamentari che non ci stanno ad essere enumerati tra i disonesti ed i parlamentari sorpresi con le mani nella marmellata, diamo dei semplici dati e ci piacerebbe tanto sapere come hanno reagito alla vergogna.

Il 2008 è stato l’anno d’oro per i partiti defunti. Ecco i dati per rinfrescare la memoria:

Terza rata del rimborso per le politiche del 2006, valore 99,9 milioni di euro

Prima arata del rimborso per le politiche del 2008 , valore 100,6 milioni di euro

Quarta rata del contributo avuto per la regionale del 2005, valore 41,6 milioni di euro

Quinta rata del rimborso per le europee del 2004, valore 49,4 milioni.

 

 Cos’altro aggiungere? I fatti sono così eloquenti che ogni ulteriore parola è superflua. O tutti gli italiani sono stupidi o loro hanno la faccia fatta di altra pelle.




FRASCATI, GRAVE LA CONDIZIONE DELLE PALAZZINE ATER

Redazione

L'allarme arriva dalll'inquilino Maurizio Ceccacci che ci scrive: "Comunico che presso le palazzine A.T.E.R. in Frascati in Via Luigi Zambarelli 3 alla Scala A e B dai cornicioni e dai balconi si stanno staccando pericolosissimi pezzi di intonaco che cadono nel cortile sottostante dove giocano bambini e dove c'è il consueto passaggio di persone per l'accesso alla propria scala di pertinenza. Faccio presente all'Ater Provincia di Roma, che sarà responsabile per qualsiasi danno subito e subente da tale mancata manutenzione. Sono intervenuti nella giornata di ieri – prosegue Ceccacci –  i vigili urbani di Frascati i quali hanno transennato tutti i balconi, vista la pericolosità". La famiglia Ceccacci si rivolgerà a Striscia La Notizia se entro tre giorni l'Ater non darà loro una risposta.




NEMI SCUOLA, I BAMBINI DIGIUNANO. MARINELLI (SEL) COMMENTA SU FB DICHIARAZIONI COCCHI: "E' FACILE FARE DEMAGOGIA"

C.R.

Si accende la polemica sulla questione della mensa scolastica di Nemi. Dopo le considerazione dell'ex sindaco Cocchi su FB, che L'Osservatore Laziale ha ritenuto voler pubblicare. Arriva secca la risposta, senza dubbio "politica", dell'esponente Sel Azzurra Marinelli che ribatte sempre su Fb: "Facile fare demagogia quando l'amministrazione Biaggi/Cocchi ha la piena responsabilità politica delle terribili condizioni attuali della scuola di Nemi. Per 12 anni, dico 12 anni le politiche scolastiche sono state fatte in maniera estemporanea e grossolana, senza attenzione alle regole, al buon senso e alle reali necessità delle famiglie e dei bambini. La scuola è stata ed è tutt'ora ostaggio di chi si vuole mettere in mostra facendo politica da cortile!| ecco la vera tristezza!!".

Ma intanto il problema della ditta che fornisce cibo non gradito ai bambini rimane e L'osservatore Laziale intente ricordarlo. L'affidamento del servizio è stato aggiudicato lo scorso 22 dicembre 2011.  C'è stata una gara pubblica (criterio del ribasso) alla quale, purtroppo, non ha partecipato la ditta con sede a Genzano la quale ha fornito i pasti nel periodo subito precedente la gara.  




LATINA AMBIENTE: LA SFIDUCIA ALL'A.D. BERTUCCELLI E' SCELTA COERENTE DELL'AMMINISTRAZIONE

Redazione

La posizione assunta dall’amministrazione comunale con la sfiducia all’amministratore delegato della “Latina Ambiente S.p.A.”, Valerio Bertuccelli, seguita al decreto ingiuntivo di € 800.000,00 nei confronti della società e della cui esistenza si è venuti a conoscenza in ritardo e solo per vie informali, si pone in perfetta coerenza con il percorso intrapreso da questa amministrazione fin dal suo insediamento, ristabilendo il giusto rapporto all’interno della società.

Tenendo presente come obiettivo prioritario l’interesse della città e dei cittadini, sono state intraprese tutte quelle azioni volte a migliorare la qualità del servizio, razionalizzare i costi e arrivano alla diminuzione del PEF.

Tutto questo è stato perseguito tramite un nuovo rapporto impostato con la società “Latina Ambiente S.p.A.”,  in cui il Comune di Latina ha inteso esercitare il suo ruolo di socio di maggioranza, agendo senza pregiudizi, nella massima trasparenza e lasciando sempre aperta ogni soluzione.

Il primo passo in tal senso è stato il riassumere la bollettazione e il passaggio a Tia2, passaggio consentito a livello legale ed atto dovuto visto l’atteggiamento della società aveva creato danni ai cittadini. Assodata, invece, l’impossibilità di procedere  allo scioglimento della società, in quanto i pareri dell’avvocatura affermano che tale atto non è supportato da sufficienti elementi di diritto, con il rischio di creare danni alle casse del Comune e quindi dei cittadini, l’amministrazione ha continuato nel suo percorso di massima trasparenza e di confronto, addirittura convocando in aula nel corso del Consiglio comunale l’AD della società e il socio di minoranza, cosa mai verificatasi in passato. In quella che era la sede più opportuna di discussione ed analisi, l’opposizione non è intervenuta facendo mancare il proprio contributo, un silenzio incomprensibile salvo poi prendere posizione sulla stampa avanzando teorie fantasiose sullo scioglimento del rapporto tra Comune e Latina Ambiente. Infine, a conferma di un percorso coerente e trasparente, l’amministrazione non ha esitato a chiedere  la sfiducia dello stesso AD, alla luce della scoperta della esistenza del succitato decreto ingiuntivo. Da qui la predisposizione degli atti per convocare una assemblea della “Latina Ambiente S.p.A.”, per fare chiarezza su questa vicenda. E’ evidente che al di là di tali teorie fantasiose dell’opposizione l’unica cosa inconfutabile è che sono stati e sono tutt’ora i fatti a parlare per la nostra azione, portando tra l’altro come atti concreti e a dimostrazione di questo percorso la diminuzione del Pef 2011 di circa due milioni di euro con conseguente  riduzione delle bollette 2011.

E’ una linea, questa, comune al Sindaco e all’intera maggioranza che intendono continuare a tenerla nei riguardi della “Latina Ambiente S.p.A.”, per garantire l’interesse dei cittadini fuori fa ogni polemica e posizione strumentale o di chi cerca di farne faziose battaglie politiche.




NEMI SCUOLA, I BAMBINI DIGIUNANO. EX SINDACO COCCHI SU FB: "NON SI RISPARMIA SUL PASTO DEI BAMBINI, CI VUOLE PIU' CUORE"

C.R.

Arriva un commento totalmente condivisibile da parte dell'ex sindaco Cinzia Cocchi in merito all'articolo apparso su L'Osservatore Laziale "Nemi scuola, bambini disgustati dalla mensa". L'ex sindaco ha detto la sua su Facebook e il nostro quotidiano ha ritenuto di pubblicare il suo commento: "E pensare che l'affidamento per la refezione scolastica è stato dato per tre anni – scrive cinzia Cocchi – come la mettiamo con il rincaro dei prezzi dei generi alimentari? E' vero, il costo per le famiglie non è aumentato, come si temeva, ma come si può pensare di risparmiare risorse sul pasto dei bambini? Bisognerebbe solo metterci più cuore quando si prendono certe decisioni….non bastano solo i pezzi di carta!"




LAZIO, CHIUDONO I MANICOMI CRIMINALI. IGNAZIO MARINO PD: "PASSO STORICO, LA DATA E' IL 31 MARZO 2013"

Redazioni

Così il senatore Pd Ignazio Marino,presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale: Il Senato ha approvato da poco la riforma. La Camera l’ha confermata con il voto di fiducia del 9 febbraio sul decreto legge sulle carceri: gli ospedali psichiatrici giudiziari chiuderanno il 31 marzo 2013. E’ evidentemente un passo storico.I tempi perché le Regioni approntino soluzioni alternative agli attuali manicomi criminali, possono apparire stretti. Ma troppo lunghi sono stati gli ultimi trent’anni, passati da molti a tentare di illuminare quel cono d’ombra lasciato dalla legge voluta da Franco Basaglia nel 1978. La cosiddetta 180, fondamento dei moderni metodi di cura psichiatrica in Italia, non aveva infatti sciolto il nodo dell’assistenza e della tutela delle persone che, ammalate di patologia psichiatrica, avevano commesso un reato. Trent’anni che diventano più di ottanta, se si guardano le fotografie sbiadite che ritraggono il ministro della Giustizia Alfredo Rocco mentre inaugurava uno dei primi manicomi criminali italiani nel 1925.In questi ultimi giorni su questo provvedimento sono state dette falsità irresponsabili che mirano a generare allarme pubblico. Si vuole gettare discredito su questa riforma e ingannare i cittadini affermando che saranno messi in libertà criminali e serial killer.Al posto degli Opg sorgeranno veri ospedali da 30 o 40 posti letto, dotati di tutta l’attrezzatura per l’assistenza ai pazienti, con infermieri, medici, psichiatri. Non è stata sottovalutata affatto la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini, per cui all’esterno dei centri di cura la sorveglianza sarà assicurata dalla polizia penitenziaria. Basterebbe leggere la norma per rendersene conto. Questa riforma sarà finanziata con 273 milioni in due anni, di cui 180 destinati alla realizzazione dei nuovi luoghi di cura e 93 all’assunzione di personale qualificato.Negli attuali Opg, secondo i dati della commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario, ci sono circa 1.400  persone di cui più di 900 riconosciute ancora pericolose per sé e per gli altri: saranno loro ad essere trasferite nelle nuove strutture. Altre 500 circa, invece, sono ritenute non più socialmente pericolose e hanno il diritto di uscire ma, di fatto, non riescono a varcare la soglia dell’Opg, dove alcuni sono chiusi contro la legge anche da trent’anni, veri ergastoli bianchi. Non hanno un posto dove andare e continuano ad aspettare che lo Stato, la Regione o il Comune si ricordi di loro e li accolga in una struttura.Per loro deve valere un principio essenziale, affermato dalla Corte costituzionale: le esigenze di tutela della collettività non possono mai giustificare misure tali da recare danno alla salute del malato, quindi la permanenza negli ospedali psichiatrici giudiziari che aggrava la salute psichica dell’infermo non può proseguire. Queste persone dovranno essere dimesse e assistite sul territorio dai dipartimenti di salute mentale. Parliamo di meno di venticinque persone, in media, per Regione. Non è una missione impossibile, ma se tale si dovesse rivelare per alcune Regioni, lo Stato interverrà, individuando una soluzione per ciascun paziente.Ecco cosa vuol dire chiudere gli Opg. Una sanità degna di questo nome e la garanzia di una sorveglianza esterna, nel pieno rispetto della comunità e delle vittime dei folli autori di reato. Questa non è una riforma “per i criminali”, come qualche senatore della Lega ha urlato. È una riforma per tutti noi, per riconoscerci in uno Stato che offre il rispetto che chiede. Perché la malattia mentale non resti uno stigma del quale avere paura.




LAZIO MALTEMPO SOTTO CONTROLLO. E A ROCCA PRIORA IL COMANDANTE RECUPERA I MEDICINALI PER IL PAESE

Redazione

Nel Lazio, alle porte di Roma, questa mattina, il comandante dei carabinieri di Rocca Priora e' intervenuto per recuperare, con un mezzo fuoristrada dell'arma, le scorte di medicinali per la farmacia del paese. Nella serata di ieri, i carabinieri del nucleo radiomobile di Frascati hanno provveduto a consegnare un farmaco salvavita ad un anziano rimasto isolato in casa a causa dell'abbondante nevicata in localita Testa di Lepre. I carabinieri stanno operando anche in altre località isolate: San Silvestro nel comune di Montecompatri, Genazzano, Olevano Romano, Cave, Monte Compatri, Grottaferrata, Subiaco, Arsoli, Cervara di Roma, Gerano, Cerreto, Affile, Bellegra.




FIUMICINO, FERMO VOLI. 200 PERSONE A TERRA DA 12 ORE

Redazione

In tilt l'aroporto di Fiumicino. A causa del maltempo 60 voli, tra arrivi e partenze, sono stati soppressi all'aeroporto di Fiumicino, dove 200 passeggeri, diretti in Brasile, sono bloccati da circa 12 ore. Lo scalo romano cerca comunque di tornare operativo con tutte e tre le piste funzionanti per i decolli e gli atterraggi. I mezzi spazzaneve, infatti, hanno lavorato per tutta la notte per rimuovere neve e ghiaccio formatisi sulle piste e lungo le vie di rullaggio. Tuttavia si registrano ancora ritardi con punte di 60 minuti




CELLERE, UOMO PUNTA COLTELLO ALL' ASSESSORE E LO TRASCINA IN UNA GROTTA: "NON HA TOLTO LA NEVE"

Redazione

Ha sequestrato, picchiato e insultato per ore l'assessore comunale ai lavori pubblici di Cellere, un paesino del Viterbese perche' non aveva provveduto a ripulire le strade dalle neve. Protagonista un uomo arrestato dai carabinieri che hanno dovuto camminare a piedi nella neve per raggiungerlo, in quanto le strade erano bloccate.

Quando i militari lo hanno bloccato, stava trascinando l' assessore, con le mani legate e un coltello puntato alla schiena, in una grotta, dove aveva deciso di lasciarlo




COLLEFERRO, MEGASCHERMO IN PIAZZA ITALIA PER ASSISTERE AL LANCIO DEL VEGA

Redazione

Lunedì 13 febbraio, alle 11 (ora italiana) dalla base spaziale di Kourou nella Guyana francese verrà effettuato il lancio del razzo vettore Vega. “Un giorno importante per tutta la comunità colleferrina – dice in proposito il sindaco Mario Cacciotti -, lungamente atteso, che giunge al culmine di un intenso lavoro che da anni l’Avio porta avanti nella nostra città, grazie alle capacità di tutti i suoi collaboratori. E tra questi annoveriamo, e lo dico con orgoglio, i nostri concittadini, i quali rappresentano il meglio delle qualità dei colleferrini: impegno, professionalità, ingegno e spirito di sacrificio”. Proprio in considerazione dell’eccezionalità dell’evento, l’Amministrazione comunale ha deciso di far sistemare un megaschermo in piazza Italia, sotto il palazzo comunale, per dare modo ai cittadini di assistere in diretta al count down e al lancio nello spazio. Questo primo volo del Vega, infatti, è l’atteso completamento di un ambizioso programma condotto dall'ESA e dai suoi partners, tra cui l’Agenzia Spaziale Italiana ASI e l'Agenzia Spaziale Francese CNES, nell’ultimo decennio. La missione qualificherà il sistema Vega nel suo complesso, dimostrando, in particolare, le prestazioni del veicolo e i servizi di carico utile in volo. “Vega – spiegano dall’Esa – sta quindi per dotare l'Europa di un accesso allo spazio sicuro, affidabile e competitivo per portare satelliti di osservazione della Terra in orbita, che andrà ad affiancarsi ai vettori Ariane 5 e Soyuz completando la famiglia di lanciatori europea”.

“Nato e in gran parte realizzato nello stabilimento Avio di Colleferro, il Vega è un progetto dell’eccellenza italiana e colleferrina delle cui origini non si parla abbastanza – dice ancora il sindaco Cacciotti – Pochi sanno, infatti, del ruolo importantissimo che la nostra città riveste in questo piano. A prescindere dal risultato del lancio stesso, che naturalmente ci auguriamo sia quello atteso, questo fatto è rilevante per tutto quello che sottende. Perché è il risultato di una ricerca e di un lavoro capillare, svolti dai nostri uomini, ingegneri e tecnici, in un campo di enorme rilievo per il futuro dell’umanità, per i risvolti più immediati che potrà avere nell’economia nazionale ed europea”.

“Vega – spiegano dall’Avio – è il nuovo lanciatore europeo sviluppato in ambito ESA (Agenzia Spaziale Europea), per trasferire in orbita polare (700 km) satelliti fino a 1500 Kg, tipicamente a uso istituzionale e scientifico, osservazione della Terra e monitoraggio dell’ambiente. Avio ha un ruolo fondamentale in questo programma, nato dagli studi dei suoi ingegneri dello stabilimento di Colleferro (Roma) negli anni Novanta. Avio, tramite la società ELV costituita nel 2000 con l’Agenzia Spaziale Italiana (70% Avio, 30% ASI) proprio per gestire il nuovo programma, è prime contractor del lanciatore e coordina 40 aziende di 12 Paesi. Ad Avio, già leader europeo per la propulsione spaziale a solido, viene riconosciuto quindi dall’Europa un ruolo da sistemista. L’Italia diventa così uno dei 6 Paesi al mondo in grado di realizzare un lanciatore completo: la produzione di Vega è realizzata per il 65% in Italia presso gli stabilimenti del Gruppo Avio a Colleferro”.