NORMA, CITTA' ISOLATA: CADONO ALTRI MASSI

Redazione

Crollano ancora massi dalla parete rocciosa della via Norbana, a Norma: la città resta isolata e così anche le scuole. Ieri mattina, mentre gli operai del Comune e della Provincia stavano cercando di mettere in sicurezza il tratto della provinciale dove la scorsa settimana si era verificato un crollo, altri massi hanno ceduto finendo sulla strada. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito. Poco prima del crollo, sulla Norbana era appena passato un pullman. Al momento, quindi, la cittadina di Norma si può raggiungere solo passando da Cori ed "è difficile ipotizzare – ha detto il sindaco, Sergio Mancini – quando potremo riaprire la strada".
 




CISTERNA AMIANTO, ALTRI MORTI. LA PROCURA APRE NUOVO FASCICOLO

Redazione

Morti per la presenza di amianto all'interno della ex Goodyear di Cisterna. Il sostituto procuratore Gregorio Capasso apre un nuovo fascicolo d'inchiesta, per 4 nuovi casi di ex operai morti nel 2011 a causa del cancro, malattia contratta – secondo l'inchiesta, la terza avviata contro la multinazionale – per essere stati a contatto con le sostanze cancerogene presenti all'interno dell'azienda di pneumatici.




ROMA CRIMINALE, TASSISTA UBRIACO ACCOLTELLA UN AUTOMOBILISTA

Redazione

Un tassista di 33 anni, sotto effetto dell'alcol, ieri sera ha accoltellato un automobilista durante una lite per viabilita'. E' accaduto verso le 22 di ieri a Roma. Il tassista e' stato arrestato dalla polizia per lesioni aggravate ed e' indagato in stato di liberta' per guida in stato di ebbrezza. Ad intervenire sono stati gli agenti del commissariato di Tor Pignattara. L'automobilista e' stato soccorso e, da quanto si apprende, non corre pericolo di vita.




MARINO SANTA MARIA DELLE MOLE GHIACCIO, IL CONSIGLIERE CHIAPPA: "MI VERGOGNO DI CIO' CHE STA ACCADENDO"

A.P.

Si pattina ancora a Santa Maria delle Mole dove i disagi del maltempo e i disservizi d'acqua attanagliano ormai da giorni il quartiere. Un messaggio onesto e al contempo duro, che lascia trasparire una insoddisfazione personale e condivisa rispetto alla gestione di questa emergenza, arriva dal consigliere Gianni Chiappa che si rivolge ai cittadini e ai tanti elettori che l'hanno votato: "A tutti gli amici e cittadini – scrive Chiappa –  in qualità di consigliere comunale e quindi di amministratore della nostra città, chiedo scusa per i continui disagi ormai da tre giorni che noin tutti cittadini subiamo per le lastre di ghiaccio a parco Lupini. Essendo il consigliere più votato a Santa Maria delle Mole, mi vergogno di ciò che sta accadendo. Spero vivamente che almeno i responsabili , o perlomeno chi ha contatti con Acea, faccia un esame di coscienza e si assuma tutte le responsabilità. I cittadini e noi tutti abbiamo bisogno di risolvere questi problemi e non altri".




SAN FELICE CIRCEO ELEZIONI, SCHIBONI E PETRUCCI: I DUE GRANDI RIVALI.

C.R.

San Felice si prepara ad una dura campagna elettorale. Sul piatto due candidati di grande esperienza.

Giuseppe Schiboni (Pdl) è in corsa per la poltrona di primo cittadino. Dunque, il sindaco Vincenzo Cerasoli non si ricandiderà alle prossime elezioni: "Ho preferito non presentarmi ma restare comunque al servizio della squadra. – ha detto il sindaco – Ci siamo confrontati tra di noi e alla fine abbiamo deciso che era il momento di far scendere in campo Giuseppe Schiboni, punto di riferimento per tutta l'amministrazione".
 

Altro candidato a a primo cittadino è il presidente CONI Gianni Petrucci sostenuto dall’Udc, dal Movimento “Città Nuove” della Polverini, alcune associazioni locali come “Terra di Circe” ed esponenti della classe dirigente di San Felice Circeo, come Egidio Calisi e Eugenio Saputo, in testa a un costituendo gruppo civico . “Sono almeno 17 anni – ha detto Petrucci –  che il Circeo è amministrato dalle stesse persone, che non voglio offendere. Ma se oggi ci fosse un referendum sul cambiamento, avremmo già vinto, perché la gente del Circeo ha voglia di cambiare. Al Circeo ci sono le bellezze naturali, la cultura, il turismo, la gioia di vivere. Ma la città vive solo due mesi l’anno. Insieme agli amici che mi sostengono vogliamo cambiare questa mentalità, dobbiamo avere la forza di creare negli abitanti del Circeo, di Borgo Montenero e di Mezzomonte il coraggio di cambiare”.
 




SMALTIMENTO DELL’AMIANTO, ANTONIO PARIS INTERVIENE SULLA POLEMICA LEGATA ALLE RIPERCUSSIONI DEL PROCESSO ETERNIT SULLA REGIONE LAZIO

Emanuel Galea

“Il 25 Gennaio scorso, con l’approvazione del mio Ordine del giorno, la Giunta Regionale si è impegnata a stanziare fondi per lo smaltimento dell’amianto. Se questo non è un segnale ditemi voi cos’è. Che i soldi non ci sono non lo dice la Polverini ma ce lo dicono dall’ Europa fino a Monti passando per ogni Ente del nostro Paese." Questo quanto dichiarato da Antonio Paris capo gruppo del Gruppo Misto in Regione in merito alla polemica legata alle ripercussioni del processo eternit  sulla Regione Lazio. Paris ha inoltre dichiarato: "che la Regione Lazio registrasse un disavanzo considerevole nel bilancio è storia non un' opinione della Polverini. Ma che questo ci abbia impedito di iniziare a capire come affrontare questo problema, no non ci sto a sentirlo dire!. Sono proponente di una proposta di legge per far dotare il Lazio di un Piano Regionale per affrontare il problema amianto come previsto dalla legge nazionale dal lontano 1992. Da allora diversi sono i governi che si sono succeduti a guidare la nostra Regione e nessuno ha fatto niente a riguardo. La Polverini penso potrà essere attaccata, solo, se a fine legislatura non avrà fatto nulla in merito a questo problema. Sulla questione mappatura è ovvio che sia la Polverini sia chiunque sieda in Consiglio Regionale è a conoscenza dell’ ottimo lavoro svolto dalla ASL di Viterbo nel cercare di realizzare un archivio dove contenere gli edifici e le abitazioni contaminate da questo materiale è, tuttavia, da evidenziare che il lavoro svolto dall’ istituto è di carattere unicamente archiviativo, “limitandosi” cioè a registrare le denunce di Enti, scuole o di comuni cittadini che spontaneamente vi si rivolgono. Il lavoro che bisogna intraprendere, e credo che a quello si riferiva la Polverini, deve essere invece un vero e proprio censimento da attuare sul territorio da parte di istituti preposti all’ individuazione degli edifici e delle abitazioni in cui l’amianto è stato utilizzato e non, come avviene ad oggi dove le richieste vengono archiviate a seguito di segnalazioni da parte di terzi. Sulla questione smaltimento , anche qui i miei colleghi sanno che in fase di discussione del Piano Rifiuti un mio emendamento che l’Assessore farà rientrare nel regolamento d’indirizzo risolve definitivamente il problema smaltimento in sicurezza dell’Amianto. Questo, grazie ad un manufatto che è stato brevettato in Italia: il Prebox".

 




VELLETRI SAN RAFFAELE ECCO L'INTERA VICENDA. ADESSO SI ASPETTA LA BELLA NOTIZIA

Chiara Rai

Il destino della clinica San Raffaele di Velletri dipende dalla valutazione della commissione regionale. Con oggi (14 febbraio) dovrebbe essersi conclusa la verifica presso la struttura in via Dei Laghi da parte della commissione, la quale dovrà stilare una valutazione per permettere alla Regione di decidere se ripristinare  o meno l’accreditamento. “La commissione ha svolto varie sedute plenarie – dice il presidente del Gruppo Carlo Trivelli –  e noi ci siamo messi doverosamente a disposizione nel fornire tutta la documentazione richiesta e necessaria ai fini della valutazione. Quella di ieri, dovrebbe essere stata l’ultima giornata per la commissione a Velletri e credo che sia soddisfatta sotto il profilo di acquisizione dei dati e di materiale e quindi in grado di esprimere le proprie valutazioni, in tutta autonomia, che mi auguro siano obiettive e serene”. C’è tanta speranza da parte di tutti affinché il San Raffaele possa riaprire. Persino Bruno Ruscio il dipendente diventato ormai la bandiera della lotta per la difesa della struttura, si dice positivo sull’esito dell’intera vicenda: “L'impressione che traspare è ottimista – dice Bruno – onestamente abbiamo tutte le carte in regola e non credo che una clinica all’avanguardia come questa possa restare chiusa, abbiamo tanta fiducia in un esito positivo da parte della Regione”. Il calvario per dipendenti, Gruppo e malati del San Raffaele di Velletri, che vantava l’accreditamento di 402 posti letto, ha inizio il 22 giugno scorso quando la Regione ha disposto il provvedimento di revoca. Da giugno, la Regione ha prorogato ancora il termine di chiusura al 15 dicembre. E in seguito ha sottoscritto con il Gruppo un accordo attuativo del decreto regionale 62, che prevede l’impegno della Regione a riesaminare il provvedimento entro trenta giorni a decorrere dalla deposizione dell’istanza di revoca da parte della proprietà. Il San Raffaele ha depositato l’istanza il 30 ottobre. La verifica si è fatta attendere oltretempo. Intanto si sono alternate innumerevoli manifestazioni e sit in da parte dei lavoratori, di tutti i veliterni, delle istituzioni e del sindaco Fausto Servadio. Bruno Ruscio è salito su una gru, per giorni, al freddo in segno di protesta. Il 24 novembre si è tenuto un altro vertice convocato dal Prefetto di Roma Pecoraro, in occasione del quale la Regione ha rinnovato il suo impegno. Durante il periodo natalizio si è persino tenuto un consiglio comunale in clinica dove è stata votata all’unanimità una mozione di richiesta di una ulteriore proroga di chiusura in attesa che si completino le verifiche . Con l’anno nuovo, la commissione regionale ha finalmente iniziato l’attesa verifica strutturale e adesso che pare aver finito il suo compito, tutti aspettano la bella notizia.

 




BORSE DI STUDIO REGIONALI “VUOTE” PER GLI STUDENTI UNIVERSITARI

Redazione

Il tempo passa ma le criticità restano, tenaci. Al di là delle parole, il mondo dell’istruzione e della formazione continua a restare l’ultima tra le ultime preoccupazioni di questo esecutivo regionale.
È di oggi, infatti, la notizia che una buona parte degli studenti universitari del Lazio titolari, per l’anno accademico in corso, di borsa di studio regionale (i cosiddetti “sotto condizione”) non hanno ancora ricevuto la prima rata; rata che doveva essere erogata entro fine dicembre. Motivo? A Laziodisu non ci sono i soldi necessari per poter effettuare il pagamento, dalla Regione non sono arrivati; e non si tratta di bruscolini, stiamo parlando di oltre 2 milioni di euro.
Si tratta, certo, solo di una parte dei borsisti ma chi glielo va a spiegare a questi ragazzi – di cui molti sono pendolari o fuorisede e che devono pagare le tasse universitarie, l’affitto, gli abbonamenti dei mezzi pubblici eccetera – che devono aspettare, portare pazienza che poi tutto, forse, si aggiusterà? Cosa faranno, diranno al padrone di casa che deve aspettare un attimo?
Ma soprattutto, cosa intende fare la Regione? Istituire un sistema ufficiale di cambiali, di pagherò, che gli studenti potranno dare, che so, al Cotral o all’Atac, in attesa che arrivino i soldi veri? Oppure si deciderà, una buona volta, a rispettare le scadenze, prendendo atto finalmente che dietro tutti i provvedimenti sulla formazione non ci sono solo statistiche ma c’è la vita delle persone e ci sono studenti cui, di fatto, si nega il diritto di studiare?
Da rappresentanti dei cittadini quali siamo, ci piacerebbe sapere dall’assessore Sentinelli se è così che questa amministrazione intende il sostegno al diritto allo studio o se sia il caso di cambiare registro…
 




OLIMPIADI, ALDO FORTE, ASSESSORE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA REGIONE LAZIO: “PIU’ CHE STATISTA, MONTI RAGIONIERE”

E.G.

“Una grande opportunità persa per il Lazio e per il paese”. Così in una nota l’assessore della Regione Lazio Aldo Forte, sulla decisione del Governo Monti di non sostenere la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020.

“Su Roma 2020, – aggiunge Aldo Forte – più che da statista Monti si è mosso da ragioniere. Mi sfuggono le ragioni che hanno portato al no. Credo che l’Italia continui ad avere le carte in regola, molto più di altri paesi che sono in corsa. A cominciare dalla Spagna, che di certo non vive una situazione economica più brillante della nostra, fino all’Azerbaijan”. “Un’occasione persa – conclude Forte – prima ancora di arrivare sui blocchi di partenza”.

 
 




MALTEMPO, POLVERINI INCONTRA PARTI SOCIALI

Angelo Parca

Si è svolto oggi, presso la sede della Regione Lazio, un incontro voluto dalla presidente, Renata Polverini, con tutte le parti sociali del Lazio per fare il punto sulle conseguenze dell’emergenza maltempo che ha colpito il Lazio.

Alla riunione hanno partecipato rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Legacoop, Confcooperative, Coldiretti, Confindustria, Federlazio, Confartigianato, Confesercenti, Cna, Confcommercio, Confagricoltura, Agci, Cia.

Oltre alla presidente erano presenti anche gli assessori al Bilancio, Stefano Cetica; ai Lavori Pubblici, Luca Malcotti; all’Ambiente, Marco Mattei; ai Trasporti, Francesco Lollobrigida; alle Attività Produttive, Pietro di Paolo; al Lavoro, Mariella Zezza e all’agricoltura, Angela Birindelli.

La presidente Polverini ha ricordato come “il tavolo di oggi si affianca a quello già avviato con il comparto agroalimentare, per fare un primo bilancio insieme a tutte le rappresentanze sui danni provocati dal maltempo e sulle misure che la Regione ha già intrapreso e intende adottare”.

Polverini ha ribadito alle parti sociali come “il Lazio abbia subito le conseguenze di una rete infrastrutturale inadeguata come ha dimostrato il black out che ha riguardato nella nostra regione oltre 150mila utenze o le linee ferroviarie che sono rimaste bloccate. Occorre un intervento per modernizzare gli asset infrastrutturali e solleciteremo anche il governo affinché intervenga”.

“Le Regioni – ha aggiunto Polverini – hanno ottenuto un incontro con il governo, che avevo chiesto con forza, e abbiamo avuto assicurazione sulla copertura economica per gli interventi che abbiamo sostenuto durante i giorni dell’emergenza neve. Mi farò inoltre portavoce della richiesta al governo affinché intervenga anche per sospendere il pagamento delle tasse e dei contributi previdenziali da parte delle imprese”.

Nel corso dell’incontro, sono state illustrate alle parti sociali le iniziative già avviate dalla Regione ed è stato chiesto di fornire osservazioni e indicazioni sulle ulteriori problematiche emerse a causa del maltempo.

Le Direzioni regionali competenti hanno provveduto, già nei giorni scorsi, ad avviare le procedure per prorogare i termini dei bandi regionali o di altre scadenze relative ad obblighi di rendicontazione, che fossero ricomprese nel periodo dell'emergenza neve, in modo da assicurare a tutti i soggetti interessati di poter partecipare agli avvisi od ottemperare agli oneri di rendicontazione previsti dalle norme regionali, nazionali e comunitarie.

Per quanto riguarda in particolare l’agricoltura è già stato avviato il confronto sulle emergenze legate non solo alle attività commerciali ma anche sui rischi di salute degli animali. La Regione è già in contatto con gli uffici dell’Unione europea per valutare una rimodulazione dei finanziamenti per reperire risorse economiche da destinare alle aziende colpite all’emergenza maltempo. Inoltre, è stata già avviata una proroga di venti giorni della rendicontazione delle attività svolte e delle spese sostenute nei progetti rientranti nel Piano di Sviluppo Rurale.

Riguardo invece le attività produttive, la Regione Lazio si è già attivata per valutare come intervenire attraverso i Confidi. Ieri, inoltre, si è svolto un incontro tra i tecnici regionali e quelli comunitari, a Bruxelles, al fine di attivare le procedure per la richiesta delle sovvenzioni del Fondo europeo di Solidarietà.

“La Regione Lazio – ha detto Polverini – è stata la prima regione a promuovere questa istanza e si è messa a disposizione anche delle altre regioni, per fornire eventuale assistenza nella formulazione delle relative richieste”.

Venerdì prossimo è previsto un nuovo incontro con le parti sociali per illustrare il primo pacchetto di interventi che sarà portato all’esame della Giunta.

 




OLIMPIADI, A.DI TOMMASO(PSI): ALEMANNO FALLISCE, PENSAVA CHE LE OLIMPIADI ERANO UN GIOCO DA RAGAZZI

E.G.

“Menomale che Monti ha la testa sulle spalle e non appoggia la richiesta di Alemanno di chiedere lo svolgimento delle Olimpiade 2020 a Roma. Il rapporto tra costi certi e incerti benefici per la crescita e lo sviluppo, sono solo alcune delle riflessioni che hanno condizionato la posizione del premier. Non poco peso ha certamente avuto la diffidenza, molto diffusa, sull’affidabilità dell’amministrazione comunale, che non è stata superata neppure dalla disponibilità bipartisan a lavorare per la riuscita dei giochi.”ha dichiarato il segretario del PSI di Roma Atlantide Di Tommaso.

“ Come si può solo pensare di affidare all’amministrazione Alemanno la gestione di un evento di tale portata. Roma è alla berlina dell’intero mondo. L’incapacità amministrativa di questo sindaco e della sua giunta è derisa da tutti i tg internazionali. Se pochi fiocchi di neve hanno portato l’intera città alla paralisi e al caos, se la criminalità rimane padrona del territorio, non oso immaginare che sarebbe accaduto con le Olimpiadi. Una occasione persa della quale Alemanno dovrà rispondere ai romani.” conclude Di Tommaso.