SANITA’, RODANO (IDV): “DA CONSIGLIO DI STATO ENNESIMA BOCCIATURA DEL DECRETO 80”

Redazione

“Ennesima bocciatura per il decreto 80: a un anno e mezzo dalla sua emanazione, il piano di Renata Polverini è ancora materia di indagine ai tribunali. La sospensiva del Consiglio di Stato riconosce infatti piena legittimità e credito alle ragioni dei sette Comuni del Lazio che contestano la chiusura dell’ospedale di Bracciano”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori e vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio. “Del resto” continua Rodano “le notizie che si susseguono di ora in ora attestano il fallimento inconfutabile della gestione commissariale di Renata Polverini. E i disagi non sono affatto circoscritti o isolati, ma si ripercuotono di territorio in territorio: le difficoltà del Sant'Andrea sono legate anche alla decisione del depotenziamento di Bracciano. Se si vuole far uscire il sistema dalla confusione, dalla paralisi, dal sovraffollamento di cui abbiamo letto in questi giorni la revisione del decreto 80 è ormai indifferibile”.

“Le scelte sbagliate possono e devono essere riviste: in primis in Consiglio Regionale e in Commissione Sanità e poi in sede di tavolo tecnico con il nuovo governo” conclude Rodano. “Non serve a nulla ricevere approvazione per le cura di tagli e chiusura se poi il paziente, ovvero il sistema, muore per asfissia”.
 




LAZIO SANITA', IL FALLIMENTO DEL DECRETO POLVERINI

Chiara Rai

Il decreto 80 del 30 settembre 2010 tanto contestato fa acqua da tutte le parti. I casi di decesso, aggravio delle condizioni di salute, attese estenuanti ai pronto soccorso, mancanza di barelle e posti letto nei punti di prima emergenza, infarti mal gestiti e parti di fortuna, liste d’attesa per visite specialistiche, acuzie in tilt, manifestazioni e sit in con persone su tetti e gru in segno di protesta sono episodi all’ordine del giorno.

Il Lazio vale da solo oltre il 50 per cento del debito sanitario nazionale. Anche il 2011 si chiude con un disavanzo non coperto di 75 milioni,  come ha denunciato il segretario regionale della Cgil del Lazio. A conclusione il saldo negativo tra entrate e uscite nel 2011 sarà lo stesso di quello del 2010. Pertanto il disavanzo economico annuo in sanità è ormai “cristallizzato”: circa 1.400 milioni pari al 14% delle entrate, e che la Regione è obbligata a farvi fronte con l’aumento dell’addizionale IRPEF, dell’IRAP e con proprie risorse di bilancio.

Oltre a questo c’è da dire che la Regione si è avvantaggiata di maggiori entrate dal Fondo sanitario nazionale in ragione dell'aumento della popolazione. A Bracciano si lotta per tenere in vita l’ospedale, il Consiglio di Stato che ha sospeso la sentenza del Tar apre un margine di speranza affinché si possa evitare un declassamento che rischia di mietere altre vittime. I cittadini rischiano sulla propria pelle. Ai Castelli Romani, intanto che si attende il Nuovo Ospedale che arriverà a cifre stratosferiche, perché 500 milioni non basteranno per tagliare realmente il nastro, la sanità è in ginocchio e sono stati buttati altri soldi per agevolare le campagne elettorali. A Marino i lavori del pronto soccorso mai conclusi sono una fotografia di altri soldi impiegati per un punto di prima emergenza che avrebbe dovuto radere al suolo quello di Frascati, ma anche lì il Tar non ha permesso che il decreto 80 cancellasse la storia della sanità frascatana. E’ un vero flop in tutti i sensi. Non si è risparmiato e si sono fatti dei gravi danni. Le proposte del Commissario Polverini per la famigerata riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale, si fondano sulla suddivisione “geografica” del territorio in 4 Macro Aree:

I° macroarea

Comune Roma – Asl RmA (Municipi I,II,III,IV dove sono stati tagliati 295 posti letto),

Provincia di Roma – Asl RmG (Monterotondo, Guidonia,Tivoli,Poli Subiaco, Palestrina, Colleferro dove dono stati tagliati 349 posti letto e chiusi 2 ospedali), Provincia Frosinone – Asl FR (taglio  di 302 posti letto e chiusi 8 ospedali), Roma (mun. III) Policli. Umberto I° (tagliati 105 posti letto)

II° Macroarea

Roma – Asl RmB (municipi. V,VII,VIII,X taglio di 5 posti letto)

Roma (municipio I) A.O. S Giovanni (taglio di 73 posti letto)

Roma – Asl RmC (municipi. VI,IX,XI,XII taglio di 270 posti letto)

Provincia di Roma-Asl RmH (Frascati, Albano, Ciampino,Velletri tagliati 446 posti letto e chiusi due ospedali)

Roma (municipio X) A.O. U. Tor Vergata (aumentati 46 posti letto)

Roma (VII) pol. Camp. Bio Medico (aumentati 20 posti letto)

Roma (XI) IRCCS Santa Lucia (tagliati 146 posti letto)

Roma (XII) I.F.O. (tagliati 53 posti letto)

III° Macroarea

Comune Roma – Asl RmD (municipi XIII,XV,XVI Comune di Fiumicino tagliati 372 posti letto)

Roma (XVI) A.O. S Camillo Forlanini (aumento di 25 posti letto)

Provincia di Roma-Asl RmH (Anzio e Pomezia, tagliati 113 posti letto)

Roma (XVI) IRCCS Spallanzani (tagliati 10 posti letto)

Roma (XVI) IRCCS S. Raffaele Pisana (tagliati 93 posti letto)

IV° Macroarea

Roma IDI (tagliati 93 posti letto)

Comune Roma – Asl RmE (XVII,XVIII,XIX,XX tagliati 595 posti letto)

Provincia di Viterbo – Asl VT tagliati 226 posti letto e chiusi 3 ospedali

Roma A.O. S. Filippo Neri (tagliati 42 posti letto)

Roma (XIX) policlinico Gemelli (tagliati 158 posti letto)

Roma (XX) A.O S. Andrea (aumentati 24 posti letto)

Provincia di Rieti – Asl RI (tagliati 82 posti letto e chiuso 1 ospedale)

Provincia di Roma – Asl RmF (Civitavecchia,Cervetri,Bracciano, Fiano tagliati 48 posti letto e chiuso 1 ospedale)


Da questo quadro si capisce chiaramente che ad essere penalizzate sono le province. E si fa avanti un modello di ospedale distrettuale che lascia il tempo che trova perché sono una sorta di vecchia guardia medica col vestitino nuovo di zecca.

Di seguito il bollettino degli ospedali che in queste ore, mentre si parla, vivono momenti difficili da raccontare e difficilmente raggiunti da un'assidua cronaca mediatica. 

Ho evitato di fare distinzioni tra le varie sfumature dell’ospedale distrettuale di II livello (ci sono i tipi A, B, C, ma la musica non cambia per gli acuti penalizzati e per tutte quelle specialistiche rase al suolo. 

Santissimo Gonfalone Monte Rotondo ospedale distrettuale di II livello e dista 27 km da Tivoli

Angelucci Subiaco ospedale distrettuale di II livello e dista 43 km da Tivoli

Santissimo Salvatore Palombara Sabina ospedale distrettuale di II livello

Giovanni Battista Zagarolo Poliambulatorio specialistico

Spolverini di Ariccia ospedale distrettuale di I livello

Cartoni di Rocca Priora Poliambulatorio specialistico 10 km da Albano

Padre Pio di Bracciano ospedale distrettuale di II livello a 51 km da Civitavecchia

Civile di Anagni ospedale distrettuale di II livello a 18 km da Colleferro

Pasquale del Prete Pontecorvo ospedale distrettuale di II livello a 44 km da Frosinone

Civile di Ceccano assistenziali e finalità sociali

Ferrari di Ceprano assistenziali e finalità sociali

Riabilitativo Ferentino assistenziali e finalità sociali

Santa Croce Arpino finalità sociali

Della Croce Atina finalità sociali

In memoria dei Caduti Isola Liri Hospice

Sezze ospedale distrettuale di II livello

Gaeta ospedale distrettuale di II livello (sono già chiusi gli acuti)

Minturno ospedale distrettuale di II livello (sono già chiusi gli acuti)

Regina Margherita (Roma) ospedale distrettuale di II livello

Paraplegici Ostia rimane riabilitazione per mielolesi

Acquapendente ospedale distrettuale di II livello

Monte Fiascone ospedale distrettuale di II livello

Ronciglione ospedale distrettuale di II livello

Marzio Marini Magliano (Rieti) ospedale distrettuale di II livello

Grifoni Amatrice ospedale distrettuale di II livello

E i nuovo ospedali? Secondo il PSR approvato con DC87/2009 la loro costruzione è bloccata, eppure nel caso del nuovo ospedale dei Castelli, pare che il cantiere proceda e anche la Regione ha confermato di recente la sua intenzione di prosecuzione.

Nuovo Ospedale dei Castelli ad Ariccia :La realizzazione del progetto è subordinata alle dinamiche di pianificazione in accordo con il Ministero della Salute

Nuovo Ospedale del Golfo a Formia: E’ stato tolto il riferimento alle modalità di finanziamento per la costruzione, chedovrà avvenire entro 5 anni.

Nuovo Ospedale della Valle del Tevere a Monterotondo: Non è più prevista la sua costruzione.

 

Il fatto grave è che non vengono quantizzati i risparmi conseguenti alle riconversioni e si continua a parlare di trasferire attività di acuti ma non si dice dove come giustamente ha affermato Giorgio Cerquetani, del dipartimento sanità CGIL Roma Lazio che ha raccolto questi e tanti altri dati. Tutte le specialità sono concentrate a Roma. Manca inoltre una valutazione delle emergenze. Si riducono le rianimazioni in periferia quando patologie emergenti come l’infarto trovano soluzione positiva se si interviene in pochi minuti, altrimenti aumentano del 60% le mortalità. L’ospedale di distretto deve essere correlato con ospedali di riferimento sufficientemente vicini. Ma neanche a parlarne. E’ essenziale calcolare la popolazione di riferimento indici ISTAT aggiornati e 1.01.2009 come fa il piano di riordino. Occorre realmente girarsi ad uno gli ospedali, parlare con i sindaci, ascoltare e valutare le reali necessità e vocazioni del territorio in base a superficie e popolazione e bacino d’utenza. Occorre sì tagliare, ma con criterio.
 




FROSINONE, GUARDIA DI FINANZA SCOPRE INGEGNOSA FRODE FISCALE

Redazione

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Frosinone ha portato alla luce una frode fiscale perpetrata da una cooperativa di trasporti, realizzata attraverso l’indicazione nella dichiarazione dei redditi di costi non veritieri derivanti da fatture per operazioni inesistenti emesse da una società romana.
Le fiamme gialle ciociare, nel corso di una complessa ed articolata attività di verifica fiscale svolta nei confronti di una cooperativa operante nel settore del trasporto di merci su strada, con sede nel capoluogo, hanno scoperto un ingegnoso meccanismo di utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti ed indebite compensazioni d’imposta, riuscendo a recuperare a tassazione circa 25 milioni di euro ai fini delle imposte sui redditi, a constatare violazioni all’IVA per circa 5 milioni di euro e violazioni all’IRAP per circa 1 milione di euro. Sono state accertate,  inoltre,   responsabilità penali nei confronti del legale rappresentante della cooperativa, deferito alla competente Autorità Giudiziaria per  reati tributari previsti dal D.Lgs.  74/2000 (evasione fiscale e utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti).

L’attività di Polizia Economico-Finanziaria ha consentito di appurare che l’amministratore della cooperativa verificata, con l’intento di rendere quanto più redditizia possibile l’attività, aumentando fittiziamente i costi di gestione,  ha fatto ricorso a vari “accorgimenti” e “stratagemmi” di natura contabile che gli hanno consentito di ottenere rilevanti vantaggi di natura fiscale in capo alla medesima cooperativa. Nello specifico, è stato rilevato che la cooperativa in trattazione, per evadere le imposte sui redditi e l’IVA, abbatteva i ricavi mediante la contabilizzazione di costi fittizi derivanti da fatture totalmente false emesse da una cooperativa di Roma, che ha avuto la funzione di vera e propria cartiera: tale termine, infatti, è utilizzato per indicare le imprese che esistono solo sotto il profilo formale e non sostanziale, in quanto, di fatto, non operano sul mercato per assoluta mancanza della struttura operativa idonea a produrre, fruire o prestare i relativi beni e servizi.

Tali imprese fungono esclusivamente quale strumento delle organizzazioni dedite alle frodi fiscali e si limitano all’emissione di fatture false per operazioni inesistenti al fine di generare costi fittizi ed I.V.A. a credito, a favore delle società destinatarie delle fatture stesse, nel caso di specie la cooperativa di Frosinone.
Nell’ambito dell’attività investigativa, inoltre, è stato rilevato che la cooperativa verificata aveva a sua volta emesso fatture per operazioni inesistenti nei confronti di altre società con sedi a Frosinone, il cui operato è tuttora al vaglio degli inquirenti.




BRACCIANO DISCARICA, DOCUMENTO SHOCK SU DISCARICA CUPINORO. FLOP DELLA DIFFERENZIATA

Redazione

L'associazione Salviamo Bracciano mette in luce il dietro le quinte dell'attuale situazione dei rifiuti a Bracciano.

Ecco la nota dell'Associazione:

E’ stato scoperto un documento riservato, del 23 novembre scorso, con il quale la Bracciano Ambiente (società pubblica di proprietà del Comune di Bracciano)  offre alla Regione Lazio di “…sviluppare altre volumetrie di discarica per un valore attuale stimato per difetto di circa 1.200.000 mc; tale volumetria aggiuntiva servirà al conferimento dei sowalli dell’attività di trattamento dei rifiuti, ove necessario prodotti anche in ambito provinciale e regionale… “.

Mentre il sindaco propone alla Regione Lazio diraddoppiare la discarica,  a distanza di qualche giorno, il 1° dicembre scorso, Bracciano si sveglia tappezzata di manifesti della Bracciano Ambiente e del Comune, con frasi del tipo ”abbiamo fatto centro!”, inneggianti al raggiungimento dell’obiettivo “differenziata 100%”. Ma nella realtà era soltanto sparito qualche vecchio cassonetto, sostituito con alcuni contenitori colorati per la differenziata.

Nulla era cambiato, perché la  raccolta è ferma al 25%. Il Comitato Rifiuti Zero del Lazio, ha così annullato l’atto di impegno sottoscritto dall’amministrazione comunale e scrive al sindaco: “Ci riferiamo alla pessima scelta di procedere alla realizzazione di un impianto di selezione per la produzione di CD.R. da destinare ad incenerimento, invece di prendere in considerazione la realizzazione di un impianto di selezione ma per il riciclo e recupero dei materiali derivati dalla frazione secca, che avrebbe attivato una filiera industriale veramente sostenibile ad impatto zero. Così come appare anomalo il progetto di ampliamento della discarica di Cupinoro, che pure dovrebbe vedere un dimensionamento limitato ad una previsione di esclusione del talquale e quindi una riduzione volumetrica almeno pari la metà del conferimento attuale. Alla luce di tutte queste considerazioni appare a noi chiaro che l’apposizione della tua firma, senza che si sia fatto alcun passo concreto negli impegni presi, è per noi e per i cittadini di Bracciano un fatto grave che dimostra in questo caso la distanza trai buoni amministratori che onorano gli impegni presi e gli altri. Riteniamo quindi annullato l’atto di impegno sottoscritto con la tua Amm.ne”.




LATINA, TERREMOTO NELLA PIANURA PONTINA

Angelo Parca

Una scossa di terremoto è stata avvertita nella serata di ieri verso le 21.46 a Latina e provincia. Epicentro del sisma la pianura pontina. I sismografi dell'Ingv hanno registrato una scossa di intensità pari a 3,8 di magnitudine. Non si registrano al momento danni a persone o cose, solo tanta paura per i residenti. Segnalazioni del sisma anche sulle pagine facebook di molti cittadini, ecco alcuni tra i post: Manuela: "un boato e il divano che ballava… spavento". Daniela: "bella scossetta!!! ma ho provato di molto peggio vi assicuro che non e' stato nulla!!!"  Mihaela: "mamma mia che paura.. 2,5km da casa mia".

 

 




SABAUDIA ABUSIVISMO EDILIZIO, CONSIGLIERE PD SCHIAFFEGGIATO DA UN IMPRENDITORE

Redazione

Aveva denunciato un abuso ed e' stato aggredito nei corridoi del municipio di Sabaudia, in provincia di Latina. Un consigliere comunale di Sabaudia, Franco Brugnola, capogruppo del Pd e presidente della commissione trasparenza, e' stato schiaffeggiato da un imprenditore edile della provincia di Latina. Il consigliere aveva segnalato qualche giorno prima una violazione del regolamento edilizio relativa a una palazzina in costruzione a Sabaudia. A Sabaudia il Pd sta infatti portando avanti una battaglia contro la cementificazione




BRACCIANO LICEO IGNAZIO VIAN: AL VIA LA COGESTIONE FINO A SABATO 18 FEBBRAIO

A.P.

Fino a sabato 18 febbraio, al Liceo Ignazio Vian di Bracciano, si terranno tre giorni di cogestione: un’opportunità per sperimentare una didattica alternativa e puntare sull’approfondimento di tematiche nuove rispetto a quelle delle materie curriculari. Attraverso un capillare sondaggio rivolto a tutti gli studenti del liceo, i rappresentanti d’istituto hanno rilevato la volontà, quasi unanime, di sperimentare una modalità alternativa di fare lezione, attraverso la formula della cogestione. Per questo motivo abbiamo elaborato un progetto che, proposto al collegio docenti, è stato approvato con molta difficoltà. Ciò non ci ha scoraggiato, ma anzi, ci ha stimolato a modificare e perfezionare la nostra proposta.
Ottenuta l’approvazione, ci siamo concentrati sui contenuti che avremmo voluto discutere e approfondire attraverso le molteplici modalità comunicative che noi giovani preferiamo: il cinema, la stampa, la musica e il confronto diretto con gli esperti.
Abbiamo deciso di proporre attività creative come il teatro o l’approfondimento di modalità espressive corporee e tecniche di meditazione, coinvolgendo professionisti che volentieri hanno messo a nostra disposizione le loro competenze.
Affronteremo tematiche di attualità importanti cercando di stimolare e promuovere un confronto costruttivo e democratico.
Da oggi fino a sabato, quindi, il liceo Vian diverrà un laboratorio di idee e di creatività attraverso, il quale vorremmo dimostrare che la scuola può rappresentare un luogo a disposizione dei ragazzi, non solo per apprendere le materie curriculari, ma anche per discutere e ampliare la nostra conoscenza e la nostra capacità critica.




BRACCIANO OSPEDALE PADRE PIO, FORSE SI SALVA

Angelo Parca

Sulla "riconversione dell'ospedale Padre Pio di Bracciano il Consiglio di Stato vuole vederci chiaro. Concessa oggi dal Consiglio di Stato, a seguito del ricorso depositato questa mattina dal Comune di Bracciano, la sospensiva della sentenza del Tar del Lazio 9949/2011 RG 127/2011 emessa il 20 dicembre 2011 che rigettava la richiesta di annullamento del Decreto 80 del Piano di Riordino Ospedaliero del Lazio avanzata da sette Comuni. Una nuova udienza è stata fissata per il 9 marzo prossimo. Lo comunica il sindaco di Bracciano Giuliano Sala."La notizia comunicata nel pomeriggio dai nostri legali – commenta Sala – mi pervade di una grande contentezza. E' un altro risultato della nostra battaglia che vuole contrastare la sanità come delineata dalla Polverini, una sanità che vorrebbe lasciare senza un ospedale un territorio con oltre 130mila abitanti con un continuo incremento demografico. L'emergenza neve di questi giorni – sottolinea il sindaco di Bracciano – ha dimostrato come il Padre Pio resti un presidio fondamentale per dare risposte alla salute dei cittadini. Come avrebbero potuto i pazienti che sono stati condotti al Padre Pio essere trasferiti, con l'impraticabilità delle strade per molte ore, in ospedali vicini? Le immagini mostrate in televisione dell'ospedale San
Camillo, dove addirittura i pazienti erano poggiati a terra – osserva ancora Sala –  mettono poi in risalto una cronica congestione dei nosocomi romani e delineano un triste ritorno al passato, con una sanità che non mette al centro la persona e la sua dignità. Auspichiamo – dice ancora Sala – che il 9 marzo il Consiglio di Stato, dopo questa sospensiva, sappia riconoscere appieno le nostre ragioni e allontanare per sempre lo spettro della riconversione dell'ospedale Padre Pio di Bracciano".
 




IDV: LICENZIAMENTO MASCHERATO PER SETTANTAMILA LAVORATORI

Redazione

"L'Italia dei Valori esprime rammarico e seria preoccupazione per la mancata approvazione dell'emendamento all'art.6 del decreto Milleproroghe presentato al Senato mirato a far rientrare nel regime derogatorio tutti i lavoratori previsti dagli accordi individuali e collettivi sottoscritti entro il 31 Dicembre 2011". Lo affermano in una nota congiunta il segretario regionale dell’Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio, la responsabile del dipartimento regionale Lavoro e Welfare dell’Idv, Alessandra Tibaldi e il responsabile regionale del Trasporto Aereo, Carlo Galiotto.

"La deroga al nuovo regime pensionistico introdotto con la riforma Fornero avrebbe esteso alle decine di migliaia di lavoratori esclusi dal testo del Milleproroghe, tra cui i 5000 di Alitalia, i 386 di Agile ex Eutelia, i 2000 di Poste Italiane e a tante migliaia di lavoratori oggetto di procedure ancora aperte, consentendo di scongiurare il rischio di un futuro senza lavoro, senza stipendio e senza pensione".

“In queste ore i senatori dell’IDV attendono di conoscere il testo del maxi-emendamento che Monti porterà al Senato e su cui il Governo chiederà la fiducia. Se non saranno previste piene tutele per tutti i lavoratori a rischio, Italia dei Valori esprimerà un voto contrario e farà vivere le ragioni di questi lavoratori anche fuori dalle sedi istituzionali”  concludono gli esponenti dipietristi .

 




ASSENTEISMO IN CONSIGLIO REGIONALE, ABBRUZZESE: "ATTEGGIAMENTO DA IRRESPONSABILI, OGGI IN DISCUSSIONE LEGGE SULLA TRACCIABILITA'"

Redazione

“È un atteggiamento da irresponsabili”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese commentando la mancanza del numero legale oggi in Assemblea. “Se si viene chiamati a rappresentare un’area come il Lazio in un momento particolare del Paese – non partecipare all’assemblea legislativa rende irresponsabili i non presenti. I consiglieri regionali tutti devono rispettare di più le istituzioni con la presenza in Aula e lavorando per il bene del Paese. Oggi c’è in discussione la legge sulla tracciabilità. Un provvedimento che noi vogliamo difendere con determinazione e che è molto richiesto dagli imprenditori del settore. Le continue assenze della maggioranza possono creare problemi di immagine alla maggioranza stessa che ha il dovere di garantire il numero legale. Io non so se ci sono problemi politici in maggioranza – conclude Ambbruzzese -, ma spero che le assenze siano dovute a imprevisti. Di certo non c’è problema politica su questa legge della tracciabilità”.




STUPRO DELLA RAGAZZA DI TIVOLI, INDAGATO MILITARE AVELLINESE

Redazione

Tre giovani militari, due campani e un aquilano, e una ragazza fidanzata dell'aquilano sono i sospettati del presunto stupro della giovane di Tivoli, uno di questi è stato iscritto sul registro degli indagati. La ragazza è ancora ricoverata in stato di shock e con gravi ferite all'ospedale San Salvatore dell'Aquila, avvenuto al di fuori della discoteca Guernica, nel comune di Pizzoli, nella notte tra sabato e domenica scorsi. Un militare è indagato per stupro. La Procura della Repubblica de L'Aquila ha iscritto nel registro degli indagati il giovane militare originario di un paese della provincia di Avellino. Sul militare in servizio presso il 33° reggimento di artiglieria terrestre "Aqui" dell'Aquila, si erano accentrate le attenzioni degli inquirenti fin dal primo momento e su di lui si ipotizzano i reati di violenza sessuale e lesioni gravissime. Il militare è stato trovato con la camicia e le mani sporche di sangue. Il giovane, durante la deposizione come persona informata sui fatti, ha prima negato tutto e poi, messo alle strette, ha confessato il rapporto sessuale difendendosi però con il fatto che la vittima fosse consenziente, con un racconto definito pieno di contraddizioni.  I ragazzi sono stati bloccati da due buttafuori e dal gestore del locale mentre stavano lasciando la discoteca a bordo di una macchina subito dopo il ritrovamento della studentessa che era svenuta seminuda in mezzo la neve e in mezzo a una pozza di sangue per le gravi ferite riportate nelle zone genitali. La svolta alle indagini è stata data dalla denuncia della madre della giovane che fa parte di una famiglia molto stimata nel Lazio, considerato che la giovane studentessa ancora in stato di shock non ricorda quanto accaduto, perché si è svegliata in ospedale, e non può essere sentita dagli investigatori.
Sull’auto, di proprietà del militare aquilano, sono stati rinvenuti reperti di sangue e altro materiale che è al vaglio dei Ris di Roma. Il gip ha anche convalidato il sequestro di alcuni indumenti tra cui la camicia sporca di sangue che era indossata dal militare di stanza all’Aquila e originario della provincia di Avellino. Questa mattina in Procura è stata sentita come persona informata dei fatti l’amica del cuore della giovane studentessa tiburtina che sabato sera era uscita in sua compagnia, ma che aveva lasciato il locale, secondo quanto si è appreso, un’ora prima della chiusura della discoteca. Per permettere ulteriori rilievi nel locale, la discoteca è stata chiusa su provvedimento del questore dell’Aquila per 10 giorni.