BRACCIANO: IN PROGRAMMA MARZO DONNA

A.P.

Prendono il via il 1° marzo prossimo a Bracciano le iniziative di Marzo Donna, la manifestazione in rosa organizzata dal Centro Donna comunale gestito dall’Associazione Pandora onlus. Seminari, incontri,  libri ed un’importante mostra di manifesti storici sulla violenza contro le donne.
Si rivolgono a donne disoccupate e inoccupate i seminari formativi di orientamento. Molto articolato il programma. Si va dalle modalità per fare impresa a consigli per i colloqui di selezione, dal marketing di se stessi al mobbing. L’iscrizione ai seminari è libera.
Calendario incontri:
•    Giovedì 1° marzo 2012 ore 10-13 – Comunicazione efficace – A. De Petris
•    Giovedì 15 marzo 2012 ore 10-13 – Negoziazione e pensiero positivo – A. De Petris
•    Sabato 17 marzo 2012 ore 10-13 – Essere donna e fare impresa – D. Bardini
•    Giovedì 22 marzo 2012 ore 10-13 –  I principali contratti di lavoro – S. Simoncini
•    Sabato 31 marzo 2012 ore 10-13 – Opportunità della rete – M. La Posta
•    Giovedì 5 Aprile 2012 ore 10-13 Seminario formativo: Curriculum e colloquio di selezione A. De Petris
•    Giovedì 19 aprile 2012 ore 10-13 Seminario formativo Marketing di sé stessi A. De Petris
•    Giovedì 3 maggio  2012 ore 10-13 Seminario formativo Stress lavoro correlato e mobbing.

L’8 marzo 2012 per la Giornata Internazionale delle Donne alle 18 presso la sala conferenze dell’archivio storico comunale in piazza Mazzini 5 si tiene la inaugurazione della mostra “No alla violenza contro le donne”.
In esposizione i 30 manifesti finalisti della gara europea indetta da UNRIC – Centro regionale di Informazione delle Nazioni Unite per una campagna di comunicazione contro la violenza sulle donne. All’inaugurazione interviene l’Associazione Forma Liquida, l’assessora alle Politiche di Genere del Comune di Bracciano Paola Lucci e l’Associazione Pandora. La mostra resterà aperta fino al 22 marzo con i seguenti orari: martedì e giovedì 15.30-18.30.

Il 10 marzo 2012 alle 16.30 in aula consiliare presentazione del libro “Il riccio e la castagna” di Marta Leri.

Tra le iniziative del Centro Donna Comunale il 29 aprile 2012 si tiene La Festa del Baratto e del Riciclo presso il giardino comunale in via Cavour dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 a cura della Banca del Tempo e con il contributo della Bracciano Ambiente spa. (info www.bdttrovailtempo.it).

Per informazioni:  CENTRO DONNA MARTEDÌ E GIOVEDÌ DALLE 10 ALLE 12 E LUNEDÌ E VENERDÌ DALLE 16,30 ALLE 18,30 – TEL. 342 5156291 –donnepandora@tiscali.it
 




REGIONE; ABBRUZZESE: CONSEGNATO CONTRIBUTO STUDI AL PICCOLO SIMONE VALENTE

Angelo Parca

Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, e quello dell’Associazione degli ex consiglieri, Enzo Bernardi, hanno consegnato questa mattina alla signora Stefania Giannattasio, vedova del sergente maggiore Roberto Valente, ucciso in Afghanistan il 17 settembre 2009, un contributo economico per gli studi del figlio Simone.
“Ho accolto – ha affermato Mario Abbruzzese – con grande favore quest’iniziativa per ribadire la vicinanza della Regione Lazio a Stefania ed al piccolo Simone, e con loro simbolicamente anche a tutte le famiglie dei nostri caduti in missione. Famiglie che, in alcune occasioni, si trovano ad affrontare la durezza della perdita senza l’ausilio ed il supporto delle Istituzioni, la cui latitanza molto spesso si estrinseca con la mancata garanzia dei benefici previsti dalla vecchia legge 336. Proprio per stigmatizzare simili mancanze e per garantire il rispetto non solo a parole, ma con comportamenti coerenti – dei valori essenziali che stanno alla base della Repubblica – l’associazione degli ex consiglieri e questa presidenza del Consiglio hanno deciso di fare la propria parte facendosi promotori di questo pegno sincero di gratitudine. Un gesto, questo contributo agli studi, che riafferma però la volontà dell’istituzione regione di sostenere il piccolo Simone nel suo percorso di formazione, che gli auguriamo possa essere rapido e pieno di grandi soddisfazioni.
Concludo – ha chiosato il presidente dell’Assemblea regionale, Abbruzzese – ringraziando in maniera sentita il presidente Bernardi, il segretario Romano e la consigliera Rauti per il prezioso supporto che hanno fornito ai nostri uffici nell’organizzare questo evento. Il mio plauso va dunque a loro, con l’ auspicio sincero che simili occasioni di vicinanza e di sostegno alle famiglie dei nostri militari possano istituzionalizzarsi, garantendo la maggior attenzione possibile anche a tanti altri ragazzi ed a tante altre famiglie che hanno perso i propri cari in missione”.
 




FROSINONE PD, SI DIMETTE IL SEGRETARIO CRISTOFARI. SCALIA (PD): "LO INVITO A RITIRARE DIMISSIONI"

Redazione

Si sfalda ancora il centrosinistra a Frosinone? Il segretario del Pd di Frosinone, Fabrizio Cristofari, si è dimesso ieri. "Ci sono molti partiti a sinistra – ha detto l'ex segretario – non resto qui a guardare un partito che si fa male. Cristofari, che lascia dopo 3 anni, aveva ricevuto la sfiducia dalla mozione “Cambia l’Italia” corrente d’area democratica che fa riferimento all’europarlamentare Francesco De Angelis.

Vicinanza arriva dal consigliere regionale Pd Francesco Scalia:

“Esprimo la mia solidarietà al dott. Fabrizio Cristofari e lo invito a ritirare le proprie dimissioni da Segretario del PD di Frosinone. Abbiamo bisogno a Frosinone di un partito unito che, insieme ai propri alleati, sappia velocemente presentare ai cittadini la propria proposta di governo per la prossima consigliatura. Non possiamo, infatti, permettere al centrodestra, dopo aver distrutto la Provincia, di “occupare” anche il comune capoluogo. Peraltro, la vicenda da cui sono scaturite le dimissioni del Segretario non merita un atto di tale portata. La Commissione di Garanzia non ha fatto altro che ristabilire a Frosinone la legalità regolamentare, prevedendo due seggi per le primarie -come impone, appunto, il regolamento delle stesse- e non un solo, confinato nella sede del Partito. Una scelta che ha favorito una più ampia partecipazione alla consultazione e che, quindi, dovrebbe essere condivisa da chiunque abbia a cuore un partito aperto e competitivo”.




GENZANO RACCOLTA RIFIUTI "PORTA A PORTA", AL VIA IL CENSIMENTO DELLE UTENZE

Redazione

In vista del futuro avvio del servizio di raccolta differenziata, sta iniziando in questi giorni l’attività di censimento delle utenze da parte della Società Vivagroup, incaricata dal Comune di Genzano. I responsabili dell’attività intervisteranno i gestori delle attività commerciali e i rappresentanti condominiali per acquisire informazioni utili all'avvio e l'organizzazione dei nuovi servizi di raccolta differenziata porta a porta (tipo di rifiuti prodotti, posizionamento dei contenitori, comunicazione di esigenze particolari). si invitano tutti i soggetti coinvolti alla massima collaborazione in quanto le informazioni raccolte saranno preziose in fase di avvio dei nuovi servizi, soprattutto per prevenire problemi logistici e organizzare al meglio tutte le attività. I responsabili del censimento sono riconoscibili da un tesserino con fotografia, timbro del Comune e firma del sindaco di Genzano.




ANGUILLARA: UN COMUNICATO STAMPA CHE NON SPIEGA NIENTE

Emanuel Galea

"L'Amministrazione comunale ha chiuso ieri, venerdì 17 febbraio 2012, l'accordo transattivo con i signori Crucianelli evitando così il dissesto finanziario per il Comune.  La richiesta di 1.300.000 euro circa è stata transata a 1 milione d’euro, il Comune così non solo ha chiuso un contenzioso che durava da anni, ma ha anche risparmiato appunto, circa 300.000 euro".  Questa la prima parte del comunicato che si legge andando sul sito del comune di Anguillara, che prosegue dicendo che il dissesto avrebbe colpito i servizi e creato disagi alla comunità. Concludendo che ora l’amministrazione guarda al futuro con maggiore serenità .Ringrazia poi tutti quanti si sono prodigati per raggiungere quest’importantissimo risultato.
Molti cittadini di Anguillara, che dopo questo comunicato non hanno appreso nulla rispetto a quello che sapevano prima, vogliono sapere quale sia la vera situazione finanziaria dell’ente. Se il solo importo di 300 mila euro avrebbe provocato il dissesto finanziario. "La controversia con i signori Crucianelli è nata da una politica improvvisata delle giunte passate – racconta un residente, che prosegue – ora l’amministrazione ha il dovere di spiegare ai cittadini come mai 300 mila euro rischiavano di provocare il dissesto finanziario, mentre 1 milione di euro rimasti da pagare fanno guardare con maggiore serenità al futuro".
I cittadini aspettano risposte concrete per guardare anche loro con maggiore serenità al futuro.
 




PENSIONATI AGEVOLAZIONI, CONTO CORRENTE GRATIS PER ASSEGNI FINO A 1.500 EURO

Redazione

Ci sono buone notizie per i pensionati. Adesso bisogna vedere, nel concreto, se le procedure delle banche o delle poste al riguardo saranno automatiche o prevedono ruvidi iter per ottenere la gratuità. intato, il conto corrente gratis riguarda i pensionati che hanno un assegno fino a 1.500 euro. E' quanto prevede un emendamento dei relatori al dl liberalizzazioni presentato questa mattina in commissione al Senato.
 




IL CONSIGLIERE PROVINCIALE UGO ONORATI TORNA NELL'ITALIA DEI VALORI

Redazione

Il consigliere provinciale Ugo Onorati, fino a ieri componente del Gruppo Misto, torna nel gruppo dell’Italia dei Valori, partito con il quale è stato eletto. Lo hanno annunciato il segretario regionale Idv, Vincenzo Maruccio, e lo stesso Onorati, dai microfoni di Radio Città Futura.

“Diamo il bentornato a Ugo Onorati  – ha detto Vincenzo Maruccio – che rientra ufficialmente in un  partito che cresce e si candida sempre di più come forza di governo. Negli ultimi anni, nel Lazio così come in tutta Italia, il partito è cresciuto, non solo numericamente. Oggi è rappresentato sul territorio con sindaci e consiglieri in ogni assemblea. Ha sedi territoriali e circoli in ogni città e sta completando la sua trasformazione da partito di protesta a partito di proposta. A Giugno, per esempio, presenteremo una  piattaforma con cinque idee da sottoporre ai cittadini e sulle quali ragionare in vista delle Comunali di Roma.”

“Tre anni fa avevo abbandonato il gruppo in provincia  – ha detto Onorati – ma sono rimasto collegato con il partito e con la sua attività. Tre anni fa ci aspettavamo un maggiore ascolto e una migliore organizzazione di partito. Oggi rientro perché in questi ultimi due anni il partito si sta organizzando, aprendo e radicando sul territorio.  ”

 




SIGMA – TAU MANIFESTAZIONE, DIPENDENTI OCCUPANO LA PONTINA

Redazione

Pontina occupata questa mattina in direzione di Roma. Attorno alle 10.30 gli operai dell'azienda farmaceutica "Sigma Tau" – da settimane in presidio permanente davanti al piazzale dello stabilimento – hanno messo in atto una protesta estrema, occupando la careggiata Nord della Pontina. Le forze dell'ordine, per evitare problemi di sicurezza ed ordine pubblico, hanno dovuto chiudere la 148 per circa un'ora. L'azienda farmaceutica Sigma Tau di Pomezia, un colosso dell'industria di settore, sta giocando una partita dura con 569 lavoratori, alcuni già in cassintegrazione. Le auto hanno ripreso a circolare attorno alle 11.30. I manifestanti, comunque, sono ancora sul posto.




SEL A WALTER: PERCHE' REGALARE MONTI ALLA DESTRA?

Redazione

Domanda di Sel a Walter Veltroni:

"Perchè, si chiede Walter Veltroni, dovremmo regalare Monti alla destra? E magari anche Passera o qualcun altro (potremmo aggiungere noi)? Se Veltroni si pone una domanda del genere significa che le sue idee si sono ulteriormente confuse negli ultimi tempi. La risposta – semplice, lineare – che si affaccia nella mente di tante e tanti di noi, nella sua non si affaccia: e cioè che non si tratta di regalare nulla a nessuno, e che ognuno viene valutato per quel che propone e fa. Che Monti non possa essere un esponente della sinistra o del centrosinistra a me pare chiaro dalle ricette che usa e dal taglio liberista che molte di esse hanno. A Veltroni, no".




MALASANITA' ECCO LA BEFFA. I DANNI SONO ALL'ONOR DI CRONACA

Chiara Rai

La sanità è ancora al centro del mirino. Donne in barella legate con lenzuola e casi di malasanità sono all'ordine del giorno. Ormai sembra quasi che i casi umani, vittime di un sistema sanitario profondamente corrotto, non siano più casi umani ma appaiano come appendici di un mercato speculativo inarrestabile. Ma occorre fermarsi un attimo e provare a capire cosa c’è dietro una frase che rischia di diventare banale e demagogica come “sistema sanitario corrotto”. Sul come si arrivi a parlare del business delle case farmaceutiche partendo dall’attuale situazione sanitaria nazionale e, nel nostro caso laziale, è pari a mettere assieme pezzi di un puzzle di migliaia di metri quadri. La cosa sconcertante è che quei pezzi di puzzle che alimentano spese e introiti siamo proprio noi cittadini. Iniziamo col dire che la spesa farmaceutica è una componente importante della spesa sanitaria: nel 2010 il mercato farmaceutico è stato pari a oltre 26 miliardi di euro, di cui il 75 per cento rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale ed erogato prevalentemente attraverso le farmacie pubbliche e private (classe A-SSN) (circa il 50 per cento). I farmaci del sistema cardiovascolare, con oltre 5 miliardi di euro, sono in assoluto i farmaci più utilizzati, con una copertura di spesa da parte del SSN di oltre il 93 per cento. La spesa relativa ai farmaci erogati attraverso le strutture pubbliche (ospedali, Asl, Irccs, ecc.), pari a 7 miliardi di euro, rappresenta oltre un quarto della spesa complessiva per farmaci in Italia nel 2010. Nel 2010 l'ammontare complessivo del ticket (derivante sia dalla quota di compartecipazione pagata dal cittadino sui farmaci equivalenti sia dal ticket fisso per ricetta) è stato pari a 998 milioni di euro (+15,7 per cento rispetto al 2009). Nel 2010, seppur con alcune variazioni in termini di esenzioni e/o di quota fissa, il ticket per ricetta è stato riconfermato anche per il Lazio.

Cosa accade nel Lazio?

Nei primi nove mesi del 2010, la spesa farmaceutica del territorio Lazio lorda si è attestata ad oltre 1 miliardo di euro in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+1,3%), in crescita anche gli altri indicatori di prescrizione: ricette +4,4%, ticket +8,4%, spesa a carico SSN +2%. La spesa lorda pro capite regionale è stata pari a 183 euro con un valore massimo di 204 euro nella ASL Roma A e minimo di 168 euro nella ASL Roma G. Se si considera la popolazione pesata, la ASL che presenta la spesa più elevata è Latina (191 euro) mentre quella con valori più contenuti è Rieti (173 euro). Rispetto al valore medio nella regione, la ASL di Latina fa rilevare la variazione di spesa più elevata (poco più del 4%), mentre nelle province le variazioni negative più rilevanti sono rappresentate dai valori di Rieti, Viterbo e Roma D.

Il consumo del cittadino del Lazio

I farmaci cardiovascolari e gastrointestinali assorbono da soli oltre il 60% del totale delle prescrizioni, entrambe le categorie presentano un aumento in confronto al 2009 (rispettivamente +3,5% e +8,2%). Dunque a tutta birra per le case farmaceutiche che spendono anche milioni di euro in campagne pubblicitarie a tappeto per farmaci che calmano il nervoso dell’intestino, per farmaci a base naturale che allietano le nostre agitate notti, per farmaci che mettono il vestitino nuovo alle vene varicose. E se è vero che l’utilizzo dei farmaci equivalenti è in aumento ( nei primi nove mesi del 2010 la spesa lorda è aumentata del 17% rispetto allo stesso periodo del 2009 di 58,3 euro pro capite pari al 32% della spesa totale con un’ampia variabilità fra le ASL: un minimo di 53,9 euro pro capite della ASL Roma E a un massimo di 61,4 euro nelle ASL di Frosinone e Latina), è altrettanto vero e sacrosanto che purtroppo stiamo diventando tutti vittime della corsa al medicinale anche quando godiamo di ottima salute. Siamo cioè vittime del “disease mongering” che non è altro che la prassi di marketing che negli ultimi anni ha consentito alle case farmaceutiche di crescere in utili e nuovi brand. Come spiega Gianfranco Domenighetti, docente di Comunicazione ed economia sanitaria presso l’’Università della Svizzera italiana, “l’’importante non è riuscire a vendere più medicine ai soliti malati, ma sensibilizzare la gente a nuovi consumi nel nome di una presunta attenzione alla salute”. E ancora Silvio Garattini, direttore dell’’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano aggiunge: “Questa idea di curare i sani è solo l’’ultimo atto di una strategia che inizialmente è partita allargando artificialmente la platea dei malati. Non è un caso che i valori-soglia considerati un tempo normali per la glicemia, il colesterolo o la pressione arteriosa siano stati progressivamente abbassati: per ognuno di questi aggiustamenti, è cresciuto a dismisura il numero di persone cui prescrivere medicinali”.

Allora, con queste premesse (cresce il ricorso a farmaci e crescono i "malati non malati”” e intanto la sanità e i servizi al malato si affossano), come possono ingrassarsi e mangiarsi tutto il piatto le case farmaceutiche? Per tutto il piatto intendo dire che ai dipendenti e ai ricercatori non restano neppure le briciole. Come? E’ qui entra in ballo il mordi e fuggi dei gruppi esteri che prendono finanziamenti e poi scappano dall’’Italia. Invitalia, l’’agenzia per l’’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’’impresa che agisce per conto del governo e fa capo al ministero dello Sviluppo economico ha reso noto che dal 2006 al 2011 le imprese estere (o italiane, ma controllate da investitori esteri) hanno preso incentivi per 111,3 milioni di euro, con punte di 35,3 milioni nel 2009 e 30,9 milioni nel 2010, mentre nel 2011 i finanziamenti sono scesi a 12,3 milioni di euro.

Questi sono soltanto i fondi erogati dallo Stato centrale, ai quali vanno poi aggiunte le risorse dell'Unione europea e i finanziamenti delle singole regioni o province autonome. Il Monitoraggio economia e territorio (Met), basandosi su dati del ministero dello Sviluppo, del Miur (Ministero dell'istruzione università e ricerca) e delle Regioni fa sapere che al 2010 sono stati sborsati ancora 2,7 miliardi di euro (fondi statali, regionali e di Province autonome).

Ciò significa che in media un’’azienda su quattro in Italia, dunque non solo le multinazionali, si prende soldi a fondo perduto che spesso non servono a finanziare la ricerca o azioni di riqualificazione della produzione, ma vengono sprecati in operazioni di bassa produttività e alto profitto. E oggi è a onor di cronaca il caso Sigma Tau di Pomezia, vicino Roma. Il meccanismo è proprio questo si sono presi i soldi per poi fuggire o delocalizzare. Per gli ispettori della tasse l'azienda farmaceutica avrebbe spostato i profitti nelle casse di una consociata nel paradiso fiscale di Madeira. E intanto 570 lavoratori sono a rischio licenziamento. La procedura sospetta si chiama “Transfer pricing” e consiste in un trasferimento illecito di valore da una società del gruppo a una consorella estera che pagherà le tasse “agevolate” al posto della prima. Gli ispettori hanno quantificato in 11,55 milioni di euro i minori ricavi che la Sigma Tau ha contabilizzato in Italia evadendoli al fisco. Il ministro Passera e il suo passato da banchiere c’entra e come in tutta questa storia. Fu Banca Intesa, infatti a finanziare, con 300 milioni di euro, l’’acquisto delle attività statunitensi legate alle malattie rare della Enzon, acquisto che ai lavoratori è parso proprio l’’avvio di uno spostamento all’’estero, negato dall’’azienda. Banca Intesa possiede il 5 per cento di Sigma Tau Finanziaria Spa. E non è tutto, il paradiso fiscale di Madeira lo stesso da cui (ne hanno scritto Mario Gerevini sul Corriere della Sera e Vittorio Malagutti sul Fatto Quotidiano e ne ha parlato Presa Diretta) la famiglia Passera ha fatto rientrare una consistente liquidità, superiore a 10 milioni. Andiamolo a spiegare ai dipendenti in cassa integrazione o ai ricercatori che hanno ricercato e scoperto e adesso si trovano con un pugno di mosche in mano.




LANUVIO ELEZIONI, LA LISTA DI GALIETI VARA UN CODICE ETICO PER I FUTURI AMMINISTRATORI

Redazione

Se non altro le premesse sono buone.

Ecco la nota del candidato sindaco Luigi Galieti:

Nel propormi come candidato Sindaco della nostra Città desidero rendere esplicito il mio impegno, e quello di tutti gli appartenenti alla Lista Civica, ad agire secondo principi di correttezza e trasparenza nel predisporre, illustrare e discutere, con la cittadinanza e con tutti coloro che ne avranno interesse, il programma di governo del Paese. Il principio fondamentale che intendiamo seguire è quello di non anteporre mai interessi personali, di individui o di gruppi a quelli della collettività. Si replicherà che tale affermazione è una ovvietà. Probabilmente si tratta di una ovvietà solo in via teorica, poiché la pratica della politica in Italia ha troppo spesso dimostrato che l’interesse collettivo in più di un’occasione è stato posposto ad interessi personali. Nella realizzazione di tale obiettivo saremo aiutati dal fatto di essere sganciati da apparati di potere, che troppo spesso condizionano l’attività della politica anche a livello locale.
 
I principi cui il Candidato Sindaco e tutti gli appartenenti alla Lista Civica dovranno attenersi sono i seguenti:
•             l’azione della Lista Civica, sin da ora e durante la campagna elettorale, sarà pragmatica e realista;
•             a tal fine la Lista Civica impronterà la campagna elettorale su un programma contenente impegni realizzabili alla luce delle disponibilità di cassa del Comune, e pertanto non verranno promessi alla collettività opere e servizi privi della necessaria copertura finanziaria;
•             non accettare finanziamenti o risorse o favori da nessuno, se finalizzati a ottenere favori o risorse a spese dell’apparato pubblico;
•             non promettere favori finalizzati a ottenere appoggio nella campagna elettorale e voti nelle elezioni;
•             non promettere cariche, favori, risorse o aiuti dopo l’elezione in cambio di aiuti di qualsiasi natura, anche finanziaria;
•             essere disponibili a farsi carico dei problemi e delle necessità della comunità impegnandosi, in caso di elezione a Sindaco del candidato Luigi Galieti, ad affrontarli secondo i principi enunciati nel paragrafo seguente;
•             divieto assoluto per tutti gli iscritti simpatizzanti ed elettori della lista, sia durante la campagna elettorale sia successivamente, qualunque sia l’esito elettorale, ad utilizzare la denigrazione e l’attacco personale nei confronti degli avversari politici;
•             Tutti gli appartenenti alla lista civica impegnati nella campagna elettorale avranno come strumento utile durante la campagna elettorale solo la dialettica politica che dovrà essere attinente ai programmi elettorali.
•             fair play nei riguardi degli altri candidati.
 
Il codice etico del Sindaco e dei consiglieri eletti              
 
In caso di successo elettorale, il Sindaco, gli assessori ed i consiglieri eletti avranno il dovere di improntare la propria azione politica ai seguenti principi:
•             affrontare la soluzione dei problemi specifici con regole chiare, trasparenti e condivise al fine di garantire diritti e non privilegi;
•             garantire la difesa degli interessi della comunità senza subire condizionamenti e cedere alle richieste di colleghi, strutture, associazioni e organizzazioni varie che abbiano sostenuto in campagna elettorale la lista civica ed i suoi candidati;
•             non condizionare l’attività e le scelte in funzione di una successiva campagna elettorale di conferma o di future attività esterne;
•             non anteporre, e nemmeno confondere, interessi personali o di familiari, amici, singoli e gruppi a quelli dell’amministrazione;
•             concepire la carica elettiva con spirito di servizio nella consapevolezza della temporaneità delle stessa e capire che tale carica costituisce uno strumento finalizzato al miglioramento della qualità della vita di una comunità e non di singoli e gruppi di potere;
•             l’eletto deve ricordarsi di essere un cittadino temporaneamente impegnato in un ruolo politico organizzativo;
•             l’indennità di carica deve essere decorosa ma non sproporzionata rispetto al ruolo di primus inter pares e tale da diventare possibile motivazione alla candidatura.
 
Nel caso della elezione a Sindaco di Luigi Galieti, fermi i principi sopra indicati, il Sindaco e tutti gli appartenenti alla lista civica si impegnano a realizzare un codice etico al quale dovranno fare riferimento tutti gli amministratori (Sindaco, assessori e consiglieri comunali). Tale  Codice Etico sarà approvato nella prima seduta utile del Consiglio Comunale e sarà il parametro di riferimento del comportamento della squadra di governo e dei consiglieri eletti. Nel rispettare quanto è previsto dalle leggi vigenti, non possiamo trascurare il valore aggiunto che deriva dalla accettazione di una serie organica di considerazioni etiche. Un Codice Etico è un punto di riferimento necessario per definire norme di comportamento che un buon amministratore si propone di adottare nelle relazioni interne ed esterne, ove non interviene la legislazione nazionale. Il Codice Etico non è un regolamento ma è un insieme di linee-guida ispirate a principi di correttezza, imparzialità e trasparenza. Temi quali il conflitto di interessi, il nepotismo, purtroppo palese in numerose amministrazioni locali, l’azione amministrativa dei politici locali troppo spesso condizionata dai vertici di partito con i conseguenti favori a singoli o gruppi di poteri, impongono la formulazione di regole che indirizzino l’azione amministrativa, i rapporti con la società civile, per la tutela degli interessi della collettività.