ANGUILLARA, EMILIANO MINNUCCI RISPONDE ALLE QUESTIONI SOLLEVATE DALL'OSSERVATORE LAZIALE

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Chiara Rai / Emanuel Galea

Puntuale il consigliere Provinciale Emiliano Minnucci ha risposto alle domande de L’Osservatore Laziale. Un plauso a lui che comunque non si è sottratto dal rispondere e comunicare, cosa che all’amministrazione di Anguillara ancora risulta alquanto ostica.

Il Capogruppo Pdl Stefano Paolessi, a seguito della partecipazione del segretario del Partito Democratico locale, Rita Camilli, ad una riunione dei Comitati Istituzionali dell’Accordo di Programmi per i Servizi Sociali, sta chiedendo le dimissioni del consigliere Pierluigi Mochi  e annuncia che vuole investire il Prefetto di Roma , allegando tutta la documentazione necessaria. Qual è la sua opinione al riguardo?

Questa è una di quelle polemiche che non vale neanche la pena commentare. Comunque la mia opinione è semplicemente questa:  Rita Cavilli è una figura di altissima professionalità  che ha avuto sempre un ruolo primario in materia. Che poi sia anche segretaria del circolo Pd non credo che sia così rilevante perché la costituzione ammette l’adesione al partito e mi sembra che la Cavilli non abbia preso decisioni in merito ne si è assunta alcuna responsabilità, ma ha soltanto avuto un ruolo amicale nei confronti di un amministratore, dando un aiuto gratuito e un contributo di idee in una sede in cui per l’appunto si  confrontavano idee. Credo che questo sia un ruolo apprezzabile da parte dell’amministrazione e credo anche che vada ringraziata la dottoressa Cavilli che gratuitamente ha offerto un sostegno. Stiamo parlando di una polemica che è follia unica, magari si sarebbe preferita la partecipazione di un marziano con richiesta di migliaia di euro come consulenza! Non discutiamo delle “pinzellacchere” come diceva Totò.

Un’agenzia ANSA del 3 agosto 2011 che riporto tale quale: “Dalla provincia di Roma arriva un contributo per la Via Anguillarese” (Euro 350.000,00). In quell’occasione lei aveva rilasciato la seguente dichiarazione:   “grazie alla sensibilità del presidente Nicola Zingaretti e dell’assessore Antonio Rosati, il comune potrà procedere alla realizzazione di rotatorie e marciapiedi utili a garantire la sicurezza e a migliorare la viabilità e il decoro urbano.” L’osservatore laziale aveva pubblicato al riguardo il 30 gennaio un  articolo (VIA ANGUILLARESE, ZINGARETTI PAGA E IL COMUNE ANCORA NON FA I LAVORI) che richiama alla memoria questa agenzia. Che spiegazione si sente di dare ai cittadini che aspettano sempre la messa in sicurezza di questa arteria?

Oggi sono iniziati i lavori e penso che questa sia la prima notizia che vada data ai cittadini. Forse l’amministrazione dovrebbe comunicare un po’ di più, e lo stesso suggerimento vale anche per chi si occupa d’informazione. L’opera è già appaltata, ci sono degli operai al lavoro e oggi c’è anche una breve sul Messaggero. Da consigliere provinciale ho chiesto che venisse dato corso al finanziamento. I lavori sono iniziati all’altezza del semaforo di via Angullarese, nella località chiamata dagli anguillarini il “Pignetto”. Quel che è certo, è che senza il nostro contributo i lavori non sarebbero mai partiti e ricordo che sono stati avviati dalla nostra amministrazione, già allora sbloccammo questo finanziamento regionale, che in un primo momento fu bloccato (Nel 2008 la regione Lazio aveva concesso un finanziamento di quest’opera per 550mila euro, vincolato dal cofinanziamento al 50 per cento con il comune di Anguillara) dall’allora ministro Tremonti, ma che poi fu recuperato e integrato dal finanziamento provinciale di 350 mila euro. Sul fatto dico che è tempo di fare un lavoro a pancia a terra e condivido la linea dell’attuale amministrazione che è quella di evitare le polemiche sterili. E’ bene pure che la stampa locale incalzi un po’ l’amministrazione nello stimolare maggiore comunicazione con i cittadini. Personalmente ritengo l’attuale giunta degli ottimi amministratori e quindi è pure giusto che rendicontino giorno dopo giorno, mese dopo mese il loro operato senza però cadere nella politica degli annunci, ma rimanendo, come già fanno, nella concretezza dell’operato. Devo dire che ho trovato assurda la polemica scatenata dall’unico consigliere Pdl e dai due dell’Udc, che evidenziava il fatto che fosse un demerito dare un contributo provinciale. Si è detto anche che la Regione si opporrà a questa partecipazione provinciale! Non è così. La regione ti dice io ti dò il 50 per cento e  l’altro 50 per cento lo trova il Comune. E’ stata ancora una volta una polemica sterile a fianco di un amministrazione che ha ben lavorato e probabilmente poco comunicato. Invece c’è un’opposizione che ha poco lavorato e fatta molta polemica. Ritengo che il tempo per la polemica e propaganda debba finire, serve invece una convergenza.

Sulla sua pagina Facebook, in riscontro al nostro articolo del 26 febbraio (ANGUILLARA, UNA GIUNTA CHE ARRANCA), fra l’altro lei ha detto: “Oggi non è tempo di chiedere ulteriori servizi, ma di pretendere la difesa ed il rafforzamento dell'ospedale Padre Pio.” Lei non crede che le due cose possano e debbano camminare insieme? Mi spiego. Condividiamo la ristrutturazione del Padre Pio, tuttavia nel frattempo la cittadinanza non può rimanere sguarnita da una assistenza di pronto soccorso, perché “ l’ambulatorio pubblico, comprensivo dei prelievi del sangue” non supplisce alla postazione di “pronto soccorso”. Lei davvero è convinto che l’ambulatorio, che osserva orari d’ufficio, basterebbe per qualsiasi emergenza?

Dovremmo farne due, anche dieci di pronto soccorso ad Anguillara. Il problema è capire quello che è oggettivamente raggiungibile. Il mio è un approccio pragmatico alla questione e oggi mi sembra che chiedere un pronto soccorso anziché battersi tutti insieme per il Padre Pio, sia una dispersione di energia che non porterebbe a risultati. Parliamoci chiaro, nessuno aprirà mai un pronto soccorso ad Anguillara, mentre bisogna stare uniti e compatti e procedere nella mobilitazione complessiva dei cittadini per difendere una struttura nuova come il Padre Pio, dove si sono spesi milioni di euro. Il Padre Pio deve restare assolutamente a servizio del nostro territorio. Dall’altra parte deve continuare il processo di rafforzamento di un presidio sanitario ad Anguillara che sicuramente necessita di nuove figure professionali, oggi assenti. Deve necessariamente realizzarsi il decentramento sanitario anche nel Lazio. Il tema della troppa ospedalizzazione è vero, servono più strutture di ausilio, ma ripeto bisogna battersi per una risposta immediata che ha poco a che vedere con una richiesta di un pronto soccorso ad Anguillara, è un gran sogno!

Sempre sulla sua pagina Facebook, in riscontro al nostro articolo del 26 febbraio (ANGUILLARA, UNA GIUNTA CHE ARRANCA), lei, giustamente ha ricordato di aver dato al 118 una nuova sede, portando la copertura h24. Il medico di guardia non può rispondere a tutti i casi che spesso necessitano visite specialistiche. Il 118 è abilitato unicamente a trasportare l’indigente a Bracciano. Per altri lidi il paziente è costretto a pensarci per conto proprio. Le sembra giusto tutto questo o forse tutto può essere ovviato se il Comune rafforzasse la postazione del 118 (trasformandola in un vero Pronto soccorso funzionante) e fare in modo che l’ambulanza porti il paziente al presidio più vicino e a secondo il malore lo dirotti al presidio più idoneo?

La competenza del Comune è di mettere a disposizione una sede mentre è l’Ares 118 (Azienda regionale emergenza sanitaria) che deve prendere decisioni nel merito. Personalmente sò con certezza che in alcuni casi si và già a Roma. Ho assistito ad un trasporto diretto all’ospedale Gemelli, naturalmente la scelta dipende dalla valutazione del 118. Questo già accade oggi. Quello che può fare il Comune, se già non l’ha fatto, è chiedere che i propri cittadini siano assistiti il meglio possibile garantendo quello che c’è e soprattutto lottando per tenere aperto l’ospedale di Bracciano. Ribadisco il fatto che noi dobbiamo batterci per questo tema centrale della difesa dell’ospedale. Io a mio tempo, ad esempio, mi sono battuto per il trasferimento delle poste e a proposito sarebbe pure ora che l’ufficio postale sia aperto anche di pomeriggio. Tornando al 118 quindi, non credo che il Comune possa fare null’altro che avere contatti con l’Ares per migliorare il servizio e penso che già li abbia. Non dimentichiamo che parliamo di un territorio che paradossalmente aumenta di abitanti e perde di servizi, per questo è auspicabile in un momento simile che ci sia una sorta di dialogo costruttivo tra amministrazione e forze politiche.

Lei della  cittadella del sociale ha dichiarato che oggi è funzionante a servizio di decine di ragazze e ragazzi disagiati. Non capisco cosa intende precisamente per “funzionante”. Nell’articolo del 26 febbraio (ANGUILLARA, UNA GIUNTA CHE ARRANCA)  si evidenziava che il progetto originale prevedeva ben altro. Non ci saranno decine e decine. Ci sono però dei disagiati, ma la struttura non offre nient’altro che uno spazio. Fuori il prato incolto e niente altro. Ad opera completa doveva servire i cittadini con servizi medici vari. La struttura consiste in un manufatto incompleto. Secondo lei, la Cittadella è destinata a rimanere così? Quali sono i progetti nel prossimo futuro?

La struttura funziona. C’erano più sedi ridotte male e mal conservate. Abbiamo dato assieme alla cooperativa Ceos una struttura nuova e dobbiamo farla diventare un centro residenziale. La cittadella nasceva come ambulatorio e centro per diversamente abili con piscina. Il primo lotto è stato fatto e i ragazzi sono stati portati via da sedi inadatte adesso dobbiamo costruire un secondo passo. Per la palestra interna c’è un progetto preliminare ma credo non si possano prendere impegni in questo momento, di fronte a una nota condizione drammatica della finanza generale. Devono andare a regime le opere che abbiamo. La cittadella, adesso, ha una funzione autonoma già col primo lotto abbiamo una struttura che funziona. In merito al prato incolto è giusto che il Comune intervenga, però non si possono prendere impegni per come si poteva fare 5 anni fa. Oggi è cambiato il mondo. Come Provincia adesso non si può perché la situazione generale della spesa pubblica non ce lo permette.  Per la cittadella questo ragionamento non dovrebbe esistere, dovrebbe esserci una deroga così come per le scuole. Queste situazioni dovrebbero far riflettere il Governo. Riguardo la scuola e la viabilità la Provincia è bloccata dal patto di stabilità e alla lunga c’è un deterioramento delle strutture. Questo per significare che su alcuni settori non si può risparmiare, questo è il mio appello rivolto al Governo. Quindi, riepilogando, dobbiamo mettere a regime quello che c’è, dobbiamo finire la piscina comunale c’è 1 milione di euro  a disposizione per il completamento. Credo che al riguardo ci sia un problema di cofinanziamento che spetta al Comune. Comunque la cittadinanza attende l’opera, al riguardo vorrei lanciare uno stimolo all’amministrazione affinché si completi.

Si è parlato di dissesto finanziario scongiurato, secondo lei come stanno veramente i fatti?

Si è parlato di un vecchio debito che si è certificato solo adesso sulla base di un esproprio per l’area 167 delle case popolari questa causa si è protratta per decenni. I giudici negli ultimi anni stanno dando sempre più ragione ai proprietari delle aree. L’amministrazione ha ben condotto la transazione. Nel Lazio l’80 per cento dei comuni sono sull’orlo del dissesto finanziario, quest’anno non si riescono a chiudere i bilanci.




GENZANO AREE VERDI: SERVIZI IN CAMBIO DI PUBBLICITA'

A.P.

Valorizzare le aree verdi pubbliche presenti all’interno di rotonde stradali o in punti strategici della città: questo l’obiettivo ultimo del bando pubblicato dal Comune di Genzano per l’individuazione di sponsor privati che, in cambio di un ritorno pubblicitario, avranno il compito di curare e mantenere queste aree. Gli spazi individuati dall’Amministrazione comunale, che manterranno comunque la funzione ad uso pubblico, sono undici: la rotatoria tra via Longo e via Generale Lordi, quella tra via Longo e via Silvestri, tra via San Carlino e via Lombardi e quelle di piazza Salvo D’Acquisto, piazzale Cina e piazza Dante. Inoltre, oggetto del bando, che scadrà il prossimo 26 marzo, sono le aree verdi di piazzale Brennero, l’area del monumento De Gasperi, piazza Frasconi, le fioriere di corso Gramsci e l’area all’incrocio fra via Achille Grandi e via San Carlino, anche se, viene precisato nel bando, saranno accolte proposte per la sponsorizzazione di ulteriori aree, fioriere o aiuole.
“Un piccolo passo verso la creazione della città giardino – ha dichiarato il Sindaco Flavio Gabbarini – un modo per mantenere puliti e ordinati alcuni spazi verdi della nostra città, garantendo al tempo stesso visibilità alle aziende che se ne occuperenno. Continueremo su questa strada – ha concluso il primo cittadino – continueremo a puntare sulla valorizzazione di Genzano, sul miglioramento degli spazi pubblici, sul rispetto dell’ambiente”.
 




MONTE PORZIO CATONE, ACCORDO CON ATER PER LA COSTRUZIONE DI NUOVI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Angelo Parca

L’Amministrazione di Monte Porzio Catone, nell’interesse delle fasce più deboli della popolazione monteporziana, nell’intento di arginare le principali problematiche di questi tempi di crisi, incontra il presidente dell’ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) Massimo Cacciotti e pianifica l’edificazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Durante l’incontro, avvenuto lo scorso 23 febbraio, erano presenti il Presidente dell’ATER accompagnato dalla Dott.ssa Panerai e il Sindaco Luciano Gori con il Segretario Comunale la Dott.ssa Ziello ed il responsabile dell’Area economico-finanziaria Angelo Sabatini.
Già l’edificazione di 12 alloggi pubblici è stata pianificata; inoltre, è intenzione dell’Amministrazione Monteporziana destinare una parte delle cubature previste per le cooperative (in base alla legge 167) all’ATER per la realizzazione di altri 14 alloggi pubblici.  A tal proposito è stato previsto un altro incontro che avverrà il prossimo 1 marzo alle ore 15,00.
Si dichiara soddisfatto il Sindaco Luciano Gori: “la spesa per l’affitto rappresenta la principale voce in uscita nell’economia di una famiglia, la casa rappresenta un sostegno concreto soprattutto in questo periodo economico particolarmente difficile per le famiglie”.
Oltre l’edificazione di nuovi alloggi il Sindaco Gori si è occupato e preoccupato di evidenziare le problematicità sorte negli edifici ATER già esistenti: “il Presidente Cacciotti – spiega il Sindaco Gori – oltre ad impegnarsi per la realizzazione dei nuovi alloggi ha dato disponibilità ad intervenire per la manutenzione dei vecchi alloggi ATER e delle relative aree pubbliche. Possiamo ritenerci soddisfatti dell’incontro; infatti, se è vero che queste mansioni spettino all’ente gestore dell’immobile, spesso gli interventi non vengono effettuati e le conseguenze ricadono sulla popolazione locale, mettendo in grande difficoltà gli Amministratori del territorio che sono i primi referenti dei cittadini.”
È nata una buona sinergia tra Comune di Monte Porzio Catone ed ATER, ne beneficeranno i cittadini, quelli più deboli, e questa è un’altra bella storia scritta dall’Amministrazione guidata da Luciano Gori.
 




ALBANO LAZIALE, NAPOLITANO NOMINA REMO GIORGI CAVALIERE DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Redazione

Il dottor Remo Giorgi viene insignito della più importante e prestigiosa onorificenza della Repubblica Italiana. Su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al cittadino albanense il titolo di “Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana” per benemerenze acquisite grazie al suo impegno nel sociale.

Giorgi da tempo si prodiga per i portatori di handicap e ha sostenuto finanziariamente orfanotrofi ed associazioni Onlus schierate in prima linea per la ricerca su malattie rare. Ad Albano Laziale è conosciuto anche l'impegno politico di Remo Giorgi essendo segretario cittadino dell'Italia dei Valori e Consigliere comunale. «È un onore per me ricevere questa onorificenza dal Presidente Napolitano – dichiara a caldo – gran parte delle attività che ho condotto e che mi sono state riconosciute le ho svolte nel silenzio e lontano dai clamori perché non amo la pubblicità. Se ognuno di noi dedicasse una piccola parte del suo tempo a fare qualcosa per gli altri – conclude Giorgi – vivremmo in una comunità più equa e solidale, senza barriere né egoismi».

A Remo Giorgi giungono le congratulazioni da parte di tutta l'amministrazione comunale di Albano Laziale con il Sindaco Nicola Marini che esprime tutta la sua soddisfazione verso «un professionista serio, una persona per bene che non si è mai risparmiata nel porgere il proprio aiuto a chi ne avesse bisogno».




FERONIA AREA LUDICA, PARCO GIOCHI ANCORA CHIUSO LASCIATO AL VANDALISMO

Redazione

Dopo mesi dalla fine dei lavori, il parco giochi è ancora chiuso, lasciato alle intemperie e al vandalismo, con seri problemi di incolumità e sperpero di denaro pubblico.
Si apra l'area in tempi rapidi o i cittadini procederanno autonomamente.

L'associazione Culturale Feronia, a nome di tutti i cittadini del quartiere, chiede l'immediata apertura dell'area ludica per bambini realizzata ormai da diversi mesi e lasciata abbandonata al degrado e al vandalismo notturno di chi, vedendo il posto chiuso e inutilizzato, deturpa un bene che appartiene alla collettività. I cittadini, bambini in primis, non sono più disposti ad aspettare, per cui se l'area non dovesse essere resa fruibile nei tempi di una settimana, procederanno autonomamente all'apertura.

La situazione attuale, infatti, è quella di un'area ludica – costata la bellezza di 50mila euro – in mano al degrado, al deterioramento e al vandalismo, sotto gli occhi dei tanti bambini della zona che con le loro mamme ogni giorno giungono al parco sperando di trovare finalmente il cancelletto aperto e, delusi, si trovano a dover scavalcare la rete pur di utilizzare lo spazio e i giochi in esso presenti, con un evidente rischio per l'incolumità delle madri e dei loro figli.
Gli amministratori non possono più chiedere alla collettività di attendere ancora, basta con le promesse fatte solo per rimandare quanto doveva essere fatto da mesi, se non da anni. L'area è stata realizzata con soldi pubblici ed è doveroso impiegarli a beneficio dei cittadini.

Tante parole sono state spese nel corso degli anni dagli amministratori municipali e comunali sul parco giochi, prima con la promessa della realizzazione dell'area – che è arrivata dopo un lustro dal finanziamento – e ora con la promessa di renderla fruibile il prima possibile. Ancora una volta, i cittadini devono fare i conti con la lentezza della macchina burocratica e soprattutto col poco interesse da parte delle amministrazioni competenti di dotare la collettività di uno spazio dove i bimbi possano giocare in sicurezza e lontano dai pericoli.

Uniti si vince e si continuerà a vincere per difendere Parchetto Feronia e i beni comuni dalla speculazione, per affermare modelli più sostenibili del vivere la città, per pretendere il rispetto dei propri diritti, per chiamare le istituzioni alle proprie responsabilità!




BRACCIANO, IL SINDACO SALA: "NON C'E' ALL'ORIZZONTE UNA PROPOSTA NUOVA DI GOVERNO. VOGLIONO SOLO ELIMINARE IL NEMICO"

Redazione

"Adesso parlo io", si chiama così la riflessine postata dal sindaco Giuliano Sala sul blog diario di un candidato:

"L’ex vice sindaca, ha affermato, non appena uscita dalla maggioranza dopo quattro anni e nove mesi,  che era partita la macchina del fango contro di lei.

E' vero – scrive Sala – è partita la macchina del fango, ma il bersaglio da colpire sono io.

Sedicenti ambientalisti, comitati che vogliono salvare il paesaggio e che auspicano non si costruisca più, nemmeno dove il Piano regolatore lo prevede.

Giustizialisti dell'ultima ora che condannano a prescindere… solo gli altri però.

Un personaggio che ha svolto il ruolo di assessore in amministrazioni da me guidate e che oggi dichiara di rappresentare il cambiamento.

Consiglieri d’opposizione che affermano di difendere i cittadini a suon di denunce, ma che in verità difendono… un solo cittadino e per di più un abusivista seriale.
Cosiddetti "uomini di sinistra" pronti a fare battaglie sul ciclo dei rifiuti senza avere una proposta alternativa seria, che hanno occupato ruoli importanti grazie alla politica, in provincia e nei comuni del territorio e che sicuramente non hanno lasciato nessun segno tangibile del loro "pensiero" e delle loro autodichiarate "capacità".
In ultimo senatori della repubblica che soffrono di protagonismo e lo ricercano presentando improbabili e menzognere interrogazioni parlamentari su cantieri sequestrati nel nostro comune, senza forse nemmeno conoscere la strada per arrivare a Bracciano, figuriamoci se ne conoscono le problematiche, le caratteristiche e le bellezze.

Questo è il modo utilizzato per colpire colui che non si riesce ad "eliminare" con il consenso degli elettori e si cerca di demolire a suon di attacchi e di vergognose calunnie.

Un attacco  concentrico e meticoloso che vede in campo donne che mascherano le proprie ambizioni con gli ideali,  ma soprattutto uomini di scarsa affidibilità politica e umana  e di dubbia  capacità istituzionale, che tentano per l'ennesima volta di essere eletti consiglieri o di tentare la sorte per occupare lo scranno più alto del comune.

Ma io mi sento interiormente forte, non perchè lo sia veramente, ma perchè mi nutro del rispetto di tanta gente che mi vuole bene e che mi apprezza, perchè sono circondato da donne e uomini che mi affiancano quotidianamente e disinteressatamente nell'azione politico-istituzionale, persone meravigliose che mi hanno sempre dato il loro sostegno e la loro solidarietà, perchè ho una famiglia che mi sostiene e mi sprona nei momenti difficili e giosce con me  per le soddisfazioni della vita, perchè la mia coscienza non mi scalcia mai per ricordarmi che sto uscendo dalla rettitudine morale, perchè ho messo a disposizione la mia persona e le mie modeste capacità per dare a Bracciano dignità morale, governabilità negli anni e riconoscimento  incondizionato di tutte le istituzioni del comprensorio, dopo periodi molto bui.

E la mia forza è la consapevolezza che gli elettori sapranno considerare, al momento della scelta elettorale, le persone delle quali si possono fidare per amministrare la loro cittadina, soprattutto perchè non si vede all'orizzonte una proposta nuova di governo per Bracciano, ma solo una ipotetica alleanza che decide prima quali siano le poltrone da occupare, una volta eliminato non l'avversario politico, ma il nemico".




ALBANO POLITICA, APPELLO DI FLI A MODERATI E RIFORMATORI: "SERVE UN PATTO PER ALBANO"

C'è fermento tra i moderati di Albano che non si sbilanciano su pronostici che riguardano il futuro della giunta Marini.

Ecco la nota di Andrea Titti (Fli Albano Laziale)

Non abbiamo partecipato al valzer delle verifiche, non siamo bravi con il pallottoliere ne siamo maghi. Per questo non ci avventuriamo nei pronostici sulla sopravvivenza della giunta in carica: il 28 febbraio è prossimo e ogni curiosità sarà a brevissimo soddisfatta. La posizione di Futuro e Libertà ad Albano in merito all'operato dell'amministrazione di centrosinistra in carica è noto e chiaro a tutti, lo si può leggere in ciascuno dei nostri interventi pubblici, nella nostra azione quotidiana sul territorio, nel nostro percorso di coerenza e linearità, politico e personale. L'interesse generale della nostra Città, il bene comune della comunità di Albano è il nostro obiettivo, ecco perchè ci sforziamo di guardare oltre, al 29 febbraio ed a tutti i giorni, i mesi e gli anni che seguiranno, consapevoli che la politica non è fatta esclusivamente di personalismi e posizionamenti ma di azioni concrete e visibili per accrescere il benessere, la qualità della vita e lo sviluppo di un territorio e di chi vi abita. Il male della politica è l'eterna inconcludenza ed improduttività, per cui ci si diletta in eterni balletti di parole e numeri, non sempre legati al reale ma spesso all'immaginario, mentre è l'ora dei fatti e delle risposte per Albano. Non si può più procedere di verifica in verifica, ma è il tempo che i simili si mettano assieme. Gli uomini e le donne di buona volontà, che condividano valori e programmi, in qualsiasi degli attuali contenitori oggi esistenti si trovino, si uniscano nel realizzare ciò che per i politicismi fino ad oggi non è stato possibile. Ci rivolgiamo a tutti i moderati e riformatori. In certi momenti occorre coraggio, forse un pizzico di incoscienza, tipica degli spiriti liberi e forti, di quei giovani troppo spesso ai margini delle scelte che contano, per questo motivo noi auspichiamo, ed in tal senso lavoreremo, alla nascita ad Albano, ancor prima che altrove magari, di un nuovo soggetto politico, che nelle forme strutturali più consone, si candidi a produrre un disegno di riassetto e rilancio del territorio, fatto di scelte chiare e condivise. Non possiamo assistere all'immobilismo degli apparati, poichè questi ultimi non sono più adeguati ai nostri tempi, non riuscendo a stare al passo con la crisi e la società. Le sfide sono tante e tali per cui gli attuali partiti non servono più a risolvere problemi ma sono essi stessi parti del problema. Proponiamo da qui un "Patto per Albano", dal quale sorgano proposte condivise sui problemi, atte a risolverli e non a trasformarli in argomenti di propaganda per i soliti politicanti.




APRILIA, MORTO IL SINDACO DOMENICO D’ALESSIO

Redazione

E’ morto il sindaco di Apirlia, Domenico D’Alessio. Il primo cittadino era stato ricoverato sabato al Policlinico di Tor Vergata dopo un malore e , a quanto si apprende, ieri pomeriggio era stato sottposto ad un intervento d’urgenza al cuore, operazione dalla quale non si è più ripreso.
La notizia del decesso è arrivata ieri sera intorno alle 22 e ha fatto rapidamente il giro della città. Il vicesindaco Antonio Terra, avvertito si è immediatamente recato a Roma.
D’Alessio aveva 63 anni aveva vinto a sorpresa le ultime amministrative con una lista civica.
 




ROMA MILITANTI: "E TORNEREMO EUROPA… LO PROMETTIAMO A TE"

Angelo Parca

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“Se mille son le storie che il vento porta via, questa è la nostra storia, generazione mia. Venuti dall'inferno col fuoco nelle vene innalzeremo al cielo le nostre catene. E torneremo Europa… lo promettiamo a te. Europa torneremo uniti per te.” Così iniziava una delle canzoni scritte dagli Amici del vento tra la metà degli anni ’70 e i primi ’80 tornata in auge nelle giornate del 25 e 26 febbraio con lo slogan "è tempo di tornare, il mondo ha bisogno dell'Europa, l'Europa ha bisogno di te"  che ha visto riunirsi a Roma i militanti delle destre europee per il  primo incontro internazionale dedicato a Mikis Mantakas, lo studente greco di destra assassinato nel 1975. Mikis Mantakas militava nel FUAN da appena due mesi e venne ucciso il 28 febbraio 1975, a 23 anni, davanti alla sezione dell’allora Movimento Sociale Italiano di via Ottaviano a Roma, durante  un assalto alla sezione. Del suo omicidio furono accusati i militanti di Potere operaio Alvaro Lojacono e Fabrizio Panzieri. I due sparano verso l'ingresso del palazzo appostati alla sinistra del portone. Mantakas, asserragliato nell'edificio con altri ragazzi, venne fatto uscire dalla portiera dello stabile da un altro ingresso del palazzo, posto direttamente su piazza Risorgimento, al civico 24; con un altro coetaneo, corse quindi verso lo spigolo dell'edificio per recuperare il controllo dell'ingresso, armato di una cintura stretta in pugno, ma svoltato l'angolo venne preso in piena fronte da un colpo calibro 38 sparato da Alvaro Lojacono giratosi di scatto verso i due militanti missini accorrenti. Dopo due ore di agonia, Mantakas muore alle 18,45 in punto. Non è quindi affatto una casualità che il primo incontro sia stato organizzato a Roma, il cuore politico dell'Italia, il cuore di quella politica corrotta che – come si legge nello spot su you tube – "dovrà rispondere davanti al popolo europeo di tradimento, ora che il loro mondo vacilla scosso dalla crisi che il sistema stesso ha generato".  A organizzare tutto nei minimi particolari è stato il Movimento sociale per l'Europa (Mse), formazione oggi ospitata nell'ex sezione del Msi del quartiere Prati. A loro è spettato fare gli onori di casa ai rappresentanti delle destre europee: i francesi di Troisième Voie (Terza via), i greci di "Patria Hellas", i belgi di "Euro-Rus" e una delegazione di "Corsica Patria Nostra".  Ci sono stati tutti ad annunciare che la destra c'è ed è intenzionata a darsi da fare per riportare rigore tra le fila della politica europea.




ROMA ARRESTATO ENRICO NICOLETTI L'EX CASSIERE DELLA BANDA DELLA MAGLIANA

Redazione

I carabinieri hanno notificato a Enrico Nicoletti, considerato l'ex cassiere della Banda della Magliana, un ordine di carcerazione di sei anni per pene residue. Nicoletti ha detto di avere un malore ed e' stato portato all'ospedale di Tor Vergata, dove e' rimasto fino alla scorsa notte. Poi e' stato accompagnato in carcere. ''Sono vecchio. Non voglio morire in carcere', ha detto Nicoletti davanti alla sua abitazione a Roma nei primi momenti dopo il suo arresto da parte dei carabinieri.

Enrico Nicoletti, nato nel 1936 a Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone, aveva abbandonato del tutto il ruolo defilato che si era scelto, per quanto tutt’altro che defilato fosse il ruolo che gli riconoscevano anni di indagini, processi e richieste di condanna (alcune arrivate e passate anche in giudicato). Nicoletti è passato agli annali della cronaca giudiziaria italiana come il cassiere della banda della Magliana




ANGUILLARA, UNA GIUNTA CHE ARRANCA

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Emanuel Galea

Ad Anguillara non è la prima volta che la giunta, nata promettendo trasparenza e partecipazione, si  nasconde dietro un tombale silenzio per non manifestare il suo imbarazzo. In questo ultimo periodo  la squadra del sindaco Pizzorno si trova sotto assedio a causa delle recenti accuse di Stefano Paolessi, capogruppo Pdl della cittadina lacustre. In sintesi la vicenda contestata riguarda il fatto che il consigliere con delega ai servizi sociali Pierluigi Mochi, dovendo presiedere ad una riunione istituzionale del comitato della Provincia di Roma per gli “Stati Generali del Welfare” si è portato appresso Rita Camilli segretario del Pd locale. La Camilli, che senza alcun dubbio è sicuramente un’autorità nella materia del welfare in quella riunione è stata una outsider e per questa ragione, sia il capogruppo consiliare del Pdl Stefano Paolessi che il portavoce dell'Udc Antonio Flenghi, stanno chiedendo a gran voce le dimissioni del consigliere Mochi. La vicenda avrà senza meno il seguito che merita. E il fatto testimonia un gestione improvvisata della cosa pubblica che necessiterebbe invece di una pianificazione programmatica. E questi comportamenti non portano certo l’attuale amministrazione a rendersi credibile agli occhi della cittadinanza. La classe politica locale si sta avvitando intorno a questi episodi, mentre occorrerebbe affrontare bel altre problematiche di interesse collettivo. La cittadinanza ancora aspetta che si metta mano a degli  interventi come quelli evidenziati nel precedente articolo del 24 febbraio (ANGUILLARA: COME GUARDARE CON SERENITA’ AL FUTURO? ) dove avevamo raccolto le testimonianze di alcuni cittadini che facevano riferimento ad una impellente necessità di una struttura di pronto soccorso degna di questo nome, riportando fatti di  cronaca relativi a degli episodi a dir poco vergognosi avvenuti in questi ultimi giorni, episodi che non dovrebbero mai accadere in quella che definiamo società civile. A dare riscontro all’articolo in questione non è stato certo il comune che non concede risposte ai suoi cittadini. Ma il consigliere provinciale ed ex primo cittadino di Anguillara Emiliano Minnucci, che sulla sua pagina Facebook    ha dichiarato: "condivido le preoccupazioni, come ho già denunciato da tanto tempo. Tuttavia vorrei fare alcune puntualizzazioni. Oggi non è tempo di chiedere ulteriori servizi, ma di pretendere la difesa ed il rafforzamento dell'ospedale Padre Pio. – Il consigliere ha inoltre dichiarato – "in secondo luogo, mi sembra doveroso ricordare, non per mia personale vanagloria, ma per onor di verità, che durante la mia amministrazione: 1) abbiamo aperto un vero ambulatorio pubblico, comprensivo dei prelievi del sangue; 2) abbiamo avviato la cittadella del sociale, oggi funzionante a servizio di decine di ragazze e ragazzi disagiati; 3) abbiamo dato una nuova sede al 118, portando la copertura h24."  E’ molto triste, specialmente per i cittadini, ricevere delle precisazioni in dialetto politichese, soprattutto quando si parla di salute. “Nessuno ha messo in discussione l’ambulatorio pubblico che non ha nulla a che fare con un pronto soccorso. – Dice Massimo un residente del luogo che prosegue –  Così come è vero che il 118 ha la copertura  h24.. Occore però precisare che il percorso dell’ambulanza è obbligatoriamente: da Anguillara a Bracciano Padre Pio”. Conclude il cittadino.  Sembrerebbe quindi che contrariamente a quanto voluto precisare da Minnucci "oggi non è tempo di chiedere ulteriori servizi" molti residenti ritengono che proprio ora è il momento di chiedere non “ulteriori” ma “un servizio di pronto soccorso” perché ad Anguillara questo servizio è inesistente, almeno fino a che non si ristrutturerà nel vero senso del termine il presidio di Bracciano. “La Cittadella Socio Sanitaria? Il consigliere sa benissimo che ad oggi non esiste e più che cittadella è una porzione di manufatto piazzato nel bel mezzo di un prato incolto che ospita una 20ina di persone diversamente abili – afferma la residente M.P.  – la struttura è incompleta e priva delle attrezzature di cui al progetto originale. E comunque a prescindere da tutto, allo stato attuale la Cittadella Socio Sanitaria con il servizio di “pronto soccorso” non ha niente a che spartire”.
I cittadini quindi rinnovano l’appello agli amministratori responsabili perché nelle loro mani è stata affidata Anguillara. Anche se gli stessi nutrono scarsa fiducia in una risposta. Infatti ancora si aspetta di conoscere dove sono finiti i 350mila euro, contributo della Provincia di Roma per la via Anguillarese che da anni attende interventi di messa in sicurezza. (VIA ANGUILLARESE, ZINGARETTI PAGA E IL COMUNE ANCORA NON FA I LAVORI articolo del 30 Gennaio)
L’amministrazione non risponde e la gran vetrata comunale della trasparenza si è completamente opacizzata.