VITERBO OSPEDALE ACQUAPENDENTE, PARRONCINI: "C’È L’OK DEL CONSIGLIO A DISCUTERNE IN COMMISSIONE SANITÀ”

A.P.

“Un piccolo passo avanti per l’ospedale Acquapendente, su cui finalmente si sono accesi i riflettori del consiglio regionale”. Il consigliere del Pd, Giuseppe Parroncini, commenta così la decisione all’unanimità arrivata stamattina alla Pisana di portare in commissione Sanità la discussione sul distretto sanitario montano Alta Tuscia, con Acquapendente capofila.

“Vista la drammaticità della situazione – dice Parroncini – oggi in consiglio abbiamo ottenuto l’anticipazione della discussione sulla mozione da me presentata che punta all’istituzione del presidio montano. Dopo un ampio dibattito, si è deciso di approfondire l’argomento in commissione Sanità. Per quanto ci riguarda si tratta di un’apertura positiva, che auspichiamo porti al più presto al risultato invocato ormai da mesi: basterebbe infatti predisporre gli appositi regolamenti speciali previsti dal decreto 82/2010 della Polverini, che riconosce la specificità dei territori montani, compreso quello Alta Tuscia nella provincia di Viterbo”.

Per Acquapendente e tutta la zona nord del Viterbese significherebbe migliorare decisamente una situazione che, allo stato attuale, è diventata insostenibile. “La nascita del distretto sanitario montano Alta Tuscia – continua – tra le altre cose garantirebbe la presenza del pronto soccorso nel presidio ospedaliero e la chirurgia con interventi in day surgery, one day surgery ed eventualmente week surgery”.

“Auspichiamo che la presidente della commissione, Alessandra Mandarelli – conclude Parroncini – convochi al più presto la seduta, perché stringere i tempi ormai è un imperativo. Intanto la disponibilità a discutere del problema per noi è un segnale positivo: significa la presa di coscienza da parte della maggioranza che quanto sosteniamo da tempo ha basi più che solide”.
 




BRACCIANO TORNA L’INIZIATIVA “NON ARENIAMOLI, NON IMBOSCHIAMOLI”

Redazione

Torna a Bracciano l’iniziativa “Non areniamoli, non imboschiamoli”

Una due giorni per liberare l'arenile del lago di Bracciano e il bosco di S Celso dai rifiuti abbandonati. L’assessora all’Ambiente Paola
Lucci: “L’evento vuol essere un gesto simbolico, dal quale poi pianificare le operazioni stagionali di mantenimento degli standard di decoro degli arenili, predisponendo azioni di raccolta straordinaria con rastrellamento delle spiagge e garantendone un controllo costante”.

Torna il 23 e 24 marzo a Bracciano l’iniziativa “Non areniamoli,non
imboschiamoli”: Due giorni per liberare l'arenile del lago di Bracciano e il bosco di S Celso dai rifiuti abbandonati.
“La seconda edizione dell’iniziativa “Non areniamoli,non imboschiamoli”
– sottolinea l’assessora all’Ambiente del Comune di Bracciano – proseguendo sulla scia dello scorso anno,  ribadisce  l’importanza dell’educazione ambientale, con la consapevolezza della necessità di aumentare il livello della  coscienza ambientale e del senso civico per il rispetto del nostro territorio. Promotorici le Istituzioni – commenta ancora Lucci – che traducono in azioni le linee programmatiche dei propri mandati, coinvolgendo  scuole,  associazioni e cittadinanza tutta, nella raccolta straordinaria dei rifiuti abbandonati lungo le spiagge del  Lungolago Argenti  e di Santo Celso con l’attiguo sottobosco. L’evento vuol essere un gesto simbolico, dal quale poi pianificare le operazioni stagionali di mantenimento degli standard di decoro degli arenili, predisponendo azioni di raccolta straordinaria con rastrellamento delle spiagge e garantendone un controllo costante”.
“L’interazione in questo progetto degli Enti promotori,  Comune di Bracciano, Bracciano Ambiente spa, Parco regionale di Bracciano e Martignano, Consorzio Lago di Bracciano, con il sostegno della Protezione Civile e del BioParco di Roma,  ha  creato – conclude l’assessora – delle sinergie che  contribuiranno ad avere un  migliore mantenimento e fruibilità delle nostre realtà ambientali".

Programma:
Venerdì 23 dalle 9,30 alle 12,00 lungolago G Argenti Sabato 24 dalle 9,30 all3 13,00 e dalle 14,00 alle 16,00 presso lungolago di S Celso (in caso di maltempo sarà posticipato al 30 e 31 marzo)
 




ROMA RIFIUTI, VALENTINI (PD): “MOZIONE PER NO A DISCARICA MONTI DELL’ORTACCIO”

Redazione

“Abbiamo presentato una mozione urgente in Consiglio regionale per impegnare la Giunta a esprimere la propria contrarietà all’ ipotesi di una nuova discarica nel sito di Monti dell’Ortaccio”. E’ quanto ha dichiarato Daniela Valentini consigliera regionale del PD e componente della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i popoli. “Vogliamo scongiurare – spiega – la possibilità di nuove proroghe per la discarica di Malagrotta e la scelta di Monti dell’Ortaccio come nuovo sito. Una zona che ha già subito pesantemente i danni della megadiscarica di Malagrotta e dove sono presenti impianti e stabilimenti che hanno compromesso la qualità della vita e la salute dei cittadini di questo territorio”. “Non si può continuare – conclude – con questa politica confusa e incerta che non fa altro che danneggiare i cittadini e l’ambiente. Il tempo dei tentennamenti è finito ora occorre agire in maniera rapida e decisa, perché non possiamo permettere che Roma venga catapultata nell’emergenza rifiuti”.
 




NEMI ELEZIONI, CINZIA COCCHI E’ IL CANDIDATO SINDACO DELLA LISTA CIVICA “INSIEME PER NEMI” E DEL PDL

Redazione

Con l’ingresso della primavera scende in campo ufficialmente Cinzia Cocchi, quale candidato a Sindaco di Nemi. Una candidatura condivisa all’unanimità da tutti i componenti della lista civica “Insieme per Nemi” e sostenuta dal Popolo delle Libertà.  

Dunque l’ex primo cittadino Cinzia Cocchi, la prima donna Sindaco eletta per amministrare Nemi nel 2009 con il plebiscito di ben 662 voti, ha nuovamente accettato di candidarsi con maggiore carica ed energia, pronta a rimettersi al servizio della comunità pur consapevole di quanto questo compito sia difficile e impegnativo. 

Cinzia Cocchi è un candidato che non ha bisogno di tante presentazioni: è una nemese, è stata per anni Consigliere, Amministratore e poi Sindaco. In lei i cittadini hanno sempre riconosciuto doti e caratteristiche inconfutabili quali la passione, la disponibilità, l'onestà e il disinteressato impegno da sempre profusi per Nemi.

“Ci sono e sono pronta a mettermi al servizio dei miei cittadini – esordisce Cinzia Cocchi – dico “miei” perché non ho mai staccato quel cordone ombelicale che mi tiene così legata alla mia gente e al mio paese che ho avuto l’onore di governare. Ma purtroppo non sono riuscita a portare a termine il mandato per colpa del tradimento dell’ex vicesindaco Bertucci e dell’ex presidente del consiglio comunale Libanori , i quali, mossi dalla sete personale di potere, hanno preferito far cadere la giunta e lasciare che Nemi venisse commissariata, anziché risolvere i problemi e dare risposte alle aspettative dei cittadini. Ciò, ha impedito alla coalizione di portare a compimento quanto progettato. I prossimi cinque anni consentiranno di lavorare senza pastoie, senza infingimenti e senza quei ritardi provocati da una dialettica interna asfissiante e senza prospettive utili per la comunità. Mi sento garante – conclude Cinzia Cocchi – di una politica limpida e senza chiaroscuri. Posso vantarmi di lavorare con una squadra di amici che i cittadini conoscono bene”.

“Le pulizie di pasqua le abbiamo già fatte con più di un anno di anticipo – dice il segretario Pdl Fabrizio Fondi – adesso siamo pronti a rimetterci al servizio della comunità con una squadra compatta, rodata e pronta a lavorare per il bene di Nemi. Facciamo un in bocca al lupo al nostro candidato Sindaco Cinzia Cocchi, la persona giusta che con trasparenza, passione, lealtà e dedizione ed esperienza riuscirà ad apportare grandi ed importanti benefici a Nemi”.

 




CONSIGLIO REGIONALE, CAMBIO DI GUARDIA NEL PDL: SI DIMETTE DI GIORGI E POI ENTRA LILLI

Redazione

Lillia D'Ottavi, detta Lilli, è da ieri consigliere regionale del Lazio. Subentra nel gruppo del Popolo della libertà a Giovanni Di Giorgi, dimessosi lunedì scorso.
Nata a Roma 54 anni fa, ma residente a Latina dall'età di sei anni, farmacista, tre figli, D'Ottavi era la prima dei non eletti nella lista del Pdl della circoscrizione di Latina alle elezioni regionali del 2010, dopo il subentro di Romolo del Balzo a Claudio Fazzone avvenuto subito dopo la proclamazione degli eletti.
Giovanni Di Giorgi si è dimesso perché incompatibile con la carica di consigliere regionale dopo l'elezione a sindaco di Latina, avvenuta nel maggio del 2011, ma sulla quale pendeva un ricorso al Tar per presunti brogli, respinto nei giorni scorsi. Lunedì scorso era prevista anche l'udienza innanzi al giudice civile del Tribunale di Latina, scaturita da un'azione popolare promossa dai consiglieri del Pd del Comune pontino per far sì che il sindaco rimuovesse l'incompatibilità. Non vi è stato bisogno del pronunciamento del giudice perché il ricorso è stato ritirato a seguito della formalizzazione delle dimissioni di Di Giorgi dal Consiglio regionale.
A Di Giorgi sono stati rivolti ringraziamenti e apprezzamenti per la sua attività in Consiglio da parte del vicepresidente Raffaele D'Ambrosio (Udc), che oggi ha presieduto l'Aula in apertura di seduta. Lo stesso D'Ambrosio ha invitato i consiglieri presenti a osservare un minuto di raccoglimento per le vittime della strage di Tolosa di due giorni fa, dove in una scuola ebraica sono stati uccisi un uomo e tre bambini. Subito dopo il Consiglio, sempre su invito del vicepresidente, ha espresso solidarietà e vicinanza ad Alberto Musy, consigliere comunale di Torino, vittima stamane di un attentato in cui è rimasto ferito gravemente da un colpo di pistola.


 




REGIONE, APPROVATA LEGGE CHE CONSENTE ALLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI DI ACCEDERE AI FINANZIAMENTI REGIONALI

Redazione

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, con 37 voti a favore e uno contrario, la proposta di legge dell'assessore Teodoro Buontempo che aggiorna le norme su requisiti e modalità per l'iscrizione al Cruc – Comitato regionale degli utenti e dei consumatori – e che, con una norma transitoria, interviene anche sui finanziamenti pubblici, prorogando i termini di scadenza di due bandi.
E' stato lo stesso Teodoro Buontempo a illustrare le finalità e gli obiettivi di questo provvedimento. "Con questa legge si rimuove l'irragionevole limitazione per le associazioni costituite dopo il 1991 a far parte del Cruc e, quindi, ad accedere ai finanziamenti regionali. Una correzione necessaria alla legge n. 44 del 1992".
Secondo quella norma, infatti, potevano essere iscritte al Cruc, e quindi esprimere un rappresentante, solo quelle associazioni costituite da almeno un anno dall'entrata in vigore della legge del 1992. Il nuovo requisito per l'iscrizione sarà quello di avere almeno un anno di vita, fermo restando l'altro requisito della costituzione senza fini di lucro. La modifica ha rilevanza perché secondo la legge del 1992 possono accedere ai finanziamenti pubblici solo le associazioni rappresentate nel Cruc.
Per questo motivo, la legge approvata oggi contiene anche una norma transitoria che interviene su due bandi pubblici attualmente in corso, prorogandone i termini di scadenza in modo da poter far partecipare anche le associazioni di utenti e consumatori non ancora iscritte al Cruc, che però abbiano già presentato domanda di iscrizione non respinta o che lo facciano entro 30 giorni dalla entrata in vigore della nuova legge. Da quella data, il Presidente della Regione avrà 15 giorni di tempo per nominare, con proprio decreto, i nuovi rappresentanti nel Cruc. A quel punto, entro 20 giorni dall'adozione del decreto, la Giunta, con propria deliberazione, provvederà a riaprire i termini per la presentazione dei progetti volti ad ottenere i benefici economici previsti dai due bandi, "purché – si legge nella proposta – tale riapertura sia compatibile con la tempistica prevista dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico".
Il relatore di maggioranza, Stefano Galetto (Pdl), ha ricordato che il provvedimento era passato all'unanimità in commissione Affari istituzionali, di cui è presidente.

“Ho espresso voto favorevole alla proposta di legge oggi in discussione, che sana una situazione pregressa consentendo alle associazioni di poter svolgere appieno le proprie funzioni di organismi per la promozione dei diritti dei consumatori, ma ora c’è necessità di impegnarsi per una riforma organica della materia”: lo dichiara, in un comunicato, Mario Mei, Capogruppo di Alleanza per l’Italia alla Pisana.

“La legge attuale infatti – aggiunge Mei – a venti anni di distanza ha delle palesi carenze. La crisi economica e la crescita dell’esigenza di  trasparenza sollecitano interventi di tutela che, nell’attuale legislazione regionale, sono del tutto insufficienti. A tal proposito ho presentato una proposta di legge che tenta di colmare questo vuoto legislativo e che consente di intervenire, oltre che sulla qualità dei prodotti e la sorveglianza sui prezzi, anche  nei riguardi dei  nuovi settori quali i diritti alla trasparenza delle procedure amministrative, alla efficienza ed economicità dei servizi e al  loro miglioramento  mediante il rispetto di standard di qualità”.

“La proposta di legge inoltre pone l’accento sulla promozione di scelte di consumo consapevole, sulla facilitazione dell’accesso al settore creditizio, sulla tutela del diritto alla salute, sulla tutela e promozione dei beni comuni e degli interessi economici e giuridici del consumatore. Ha come ambizioso obiettivo – conclude Mei – quello di promuovere la cooperazione tra le istituzioni, sostenere l’associazionismo libero tra i consumatori e gli utenti, garantendo al maggior numero di persone la partecipazione ai benefici della vita associata. Con queste finalità, pertanto, si rivede il sistema attuale per consentire una più incisiva capacità di intervento dell’associazionismo che è andato acquisendo un ruolo sempre più importante e pervasivo”. 
 




ROMA, OMICIDIO VIA POMA. I PERITI NOMINATI DALLA CORTE D'ASSISE: "NON SI TRATTA DI MORSO LA FERITA SUL SENO"

Redazione

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Non e' riconducibile ad un morso la ferita individuata sul capezzolo sinistro di Simonetta Cesaroni, uccisa con 29 coltellate il 7 agosto del 1990 in via Poma a Roma Le tracce biologiche individuate sul corpetto di Simonetta Cesaroni, , identificano ''con certezza la presenza di almeno tre soggetti maschili''. Questo quanto risulta dagli esami condotti dai periti nominati dalla corte d'assise d'Appello per chiarire le cause della morte della ragazza. . Il morso era stato uno degli aspetti chiave per la condanna in primo grado dell'ex fidanzato della Cesaroni  condannato  a 24 anni di reclusione con l'accusa di omicidio volontario.




GENZANO, RIPRISTINATA LA FERMATA ALLA STAZIONE SAN GENNARO

Redazione

A seguito della delibera del consiglio comunale di Genzano e grazie alla stretta collaborazione tra il capogruppo del Popolo della Libertà, Fabio Papalia, e del capogruppo della Lista Barbaliscia Arnaldo Melaranci con l’Assessore regionale al trasporto pubblico, Francesco Lollobrigida, verrà ripristinata la fermata a San Gennaro per i treni in partenza da Roma. In una nota il capogruppo consiliare e coordinatore Pdl, Fabio Papalia: “Ringraziamo il Presidente della Regione Renata Polverini ed in particolar modo l’assessore regionale al trasporto pubblico Francesco Lollobrigida per quest’intervento da tempo atteso dai cittadini non solo di Genzano.
Era necessario un intervento in quanto erano diversi i disagi che i pendolari erano costretti a subire a causa della mancanza di questa fermata. Ci siamo da subito interessati nel risolvere questo problema e l’assessore, del Popolo della Libertà, Francesco Lollobrigida con la sua disponibilità ed il suo intervento ha dato una chiara risposta ed un importante segnale ai cittadini genzanesi.”
 




ROMA ELEZIONI, FRANCESCO STORACE INVITA GIANNI ALEMANNO A RIFLETTERE SULLE AMMINISTRATIVE DEL 2013

Redazione

Francesco Storace segretario nazionale de LA DESTRA, invita nuovamente il Sindaco di Roma a una seria riflessione sulle amministrative che si terranno il prossimo anno.

Ecco quanto dichiarato oggi da Storace:

"Mi piacerebbe capire che cosa frulla nella testa di Alemanno ogni volta che gli fanno leggere un sondaggio. E’ evidente che non si rende conto della realtà. A Roma, con lui, si perde e di brutto. E poi, anche se fosse vincente, non interpreta una politica che possa piacerci, quindi non potremmo votarlo. Se bastasse vincere per fare le alleanze, ci dovremmo chiedere perché abbiamo rinunciato a votare Dc per mezzo secolo…
Eppure, il sindaco insiste. E periodicamente sbandiera i gagliardetti del terzo millennio, i sondaggi appunto, e con quelli scatena i suoi cantori.
Invece Alemanno dovrebbe prendere atto che ha il dovere di costruire una strada diversa, se davvero tiene al centrodestra della Capitale e più in generale del Paese.
Non c’e’ nessuno che scommetta un solo soldo bucato che il Pdl da solo sia sufficiente, come nel 2008, a vincere le comunali del 2013. Il primo ad ammetterlo e’ proprio lui, che non a caso si da’ il compito di allargare la coalizione. All’Udc e anche a noi, che a Roma siamo stati avanti al partito di Casini sia alle comunali 2008 (tremila voti in più come candidato sindaco e mille come lista) e alle regionali 2010 (1000 voti di lista in più anche allora). Ovvero, senza La Destra finisce in malo modo.
Per avere i voti de La Destra bisogna cambiare candidato sindaco. L’ho detto ai ventimila del 3 marzo, non c’e’ una sola ragione per cambiare idea. E siccome nessuno vuole mortificare Alemanno, sia lui a fare il lavoro di ricerca della rosa di candidati da proporre alle forze politiche: non avremmo nulla in contrario a che la proposta venga dal sindaco. Che deve solo capire che non si può capeggiare un monocolore con la stessa leggerezza con cui si possa guidare una coalizione diversa. Anche perché, ad esempio, a me non andrebbe affatto di dover rispondere delle scelte di un’amministrazione che mi ha visto all’opposizione.
Riponga i sondaggi il sindaco, dunque, e se permette anche le ambizioni. Alemanno ha comunque un’intelligenza che può servire al suo partito a livello nazionale. Se vuole che dopo di lui non venga la sinistra, la strada da percorrere gliel’abbiamo indicata. Con maggiore sincerità di quanti ogni giorno fingono di tifare per lui."




ROMA ANTISEMITISMO, STATO DI MASSIMA ALL'ERTA

A.P.

Dopo i fatti di Tolosa, che hanno visto morire svariate persone tra cui bambini a colpi d’arma da fuoco di un folle, a Roma la vigilanza nei luoghi  legati alla comunità ebraica è stata incrementata, anche tenendo conto della pubblicazione su internet di una lista antisemita contenente 163 nominativi. Questo quanto stabilito dal questore Francesco Tagliente, dopo un incontro con la comunità ebraica e aver ricevuto una circolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza inviato a prefetti e questori. I livelli di guardia sono altissimi nei “siti d’interesse” che vengono monitorati continuamente dalle forze dell’ordine con particolare attenzione ai luoghi di culto e alle scuole ebraiche. Gianni Alemanno ha dichiarato: "E' inaccettabile che sulla rete circolino liste che incitano all'odio xenofobo, al razzismo e all'antisemitismo. Dopo la terribile strage di Tolosa non si possono piu' pronunciare solo parole di solidarieta' e di circostanza ma occorre agire per attivare tutti gli strumenti utili a combattere questi crimini sul web, a partire da una normativa di livello internazionale, tanto piu' necessaria in quanto molti di questi siti vengono registrati all'estero. E' una iniziativa di cui l'Italia e Roma Capitale devono farsi portatrici nel quadro di un impegno concreto che ci viene richiesto anche dalla Giornata mondiale contro il razzismo che sara' celebrata domani".




LAZIO RAZZISMO, ASSESSORE FORTE: “ACCORDO CON UNAR CONTRO LE DISCRIMINAZIONI NEL LAZIO’

Redazione

“Una collaborazione permanente per rilevare, combattere e prevenire ogni forma di discriminazione nel Lazio”. Questo l’obiettivo dell’accordo della durata triennale siglato tra  Assessorato Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio e Unar – Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. A comunicarlo in una nota l’assessore regionale Aldo Forte in occasione della Giornata mondiale contro il razzismo.

“Oggi – ha dichiarato l’assessore regionale Forte – creiamo i presupposti per intervenire in maniera sinergica e sistematica sui casi di discriminazione che si registrano nel Lazio. I recenti fatti di Firenze e Tolosa ci ricordano che non possiamo abbassare la guardia. Le istituzioni hanno il dovere di prevenire comportamenti xenofobi e discriminatori, di educare al rispetto delle diversità e all’uguaglianza dei diritti. L’accordo con l’Unar va in questa direzione. Vuole essere un segnale forte per affermare che la Regione è contro ogni forma”.

 L’accordo prevede l’impegno a definire e promuovere iniziative congiunte di sensibilizzazione e di informazione sui temi dell’antidiscriminazione, con particolare riferimento alle scuole e al mondo giovanile, attraverso il coinvolgimento delle associazioni. Altro punto dell’accordo, la creazione di un coordinamento della rete territoriale regionale degli enti e delle associazioni di settore per valorizzare la capillare diffusione e la condizione di prossimità alle potenziali vittime di discriminazioni, nonché per monitorare il fenomeno con particolare riguardo anche ai media locali.

 “L’Unar – ha dichiarato il direttore dell’Unar Massimiliano Monnanni – è molto grato all’assessore Forte per aver voluto sottoscrivere un accordo per molti versi fondamentale, volto alla costituzione di una efficace rete regionale contro le discriminazioni razziali. La Regione Lazio si rende così protagonista di un cambiamento culturale che pone anche le comunità migranti e i loro diritti inalienabili al centro dell’interesse delle politiche sociali, ai fini di una integrazione effettiva, solidale e responsabile”.