LAZIO REGIONE, IDV PRESENTERA' MOZIONE ALLA POLVERINI PER RITIRARE LE DELEGHE ALLA BIRINDELLI

A.P.

Sul caso dell’assessore regionale Angela Birindelli, l’Italia dei Valori presenterà una mozione per chiedere  alla presidente Polverini di ritirare le deleghe assegnate all’assessore. «Poichè i recenti fatti giudiziari mettono a repentaglio la credibilità e l’affidabilità dell’amministrazione regionale ci auguriamo – dichiara il segretario regionale Idv Vincenzo Maruccio – che la discussione della mozione venga calendarizzata al più presto, in quanto è interesse di tutti fare chiarezza sulla vicenda e fugare ogni dubbio. Chiederemo nella stessa occasione chiarimenti anche sull’assegnazione dell’appalto e sui costi degli allestimenti per lo stand del Lazio al Vinitaly, perchè anche in questo caso l’assessore pecca in scarsa trasparenza». I consiglieri del Pd, Giuseppe Parroncini e Mario Perilli in una comunicazione congiunta hanno dichiarato: “L’estenuante guerra in corso da oltre un anno tra l’assessore Pdl all’agricoltura Angela Birindelli e colui che l’ha scelta per l’incarico cioè il presidente Pdl della commissione agricoltura, Francesco Battistoni, oltre a interessare la magistratura sta massacrando l’agricoltura del Lazio. Sarebbe utile che entrambi lasciassero libero il campo. E sarebbe anche il caso che il Pdl si assumesse le proprie responsabilità. La faida in corso infatti è solo una brutta pagina delle lotte intestine e all’ultimo sangue tra le varie e numerosissime anime del Pdl viterbese. Non facciamo i giudici e non vogliamo intervenire in merito all’inchiesta giudiziaria in corso. La magistratura faccia il suo compito fino in fondo. Nel frattempo però è un dato di fatto che l’agricoltura di questa regione, i suoi coltivatori, le famiglie che vivono lavorando la terra, le imprese, sono ostaggio da due anni di questa Giunta e di questi personaggi. Per mesi la legge sulla tracciabilità dei prodotti è rimasta ferma al palo solo per le incomprensioni e i dissapori tra i due esponenti del Pdl viterbese. Le mancanze di comunicazione tra assessorato e commissione hanno creato sconquassi nel centrodestra e fatto mancare in aula il numero legale per tante, troppe sedute. Una legge votata all’unanimità in commissione è rimasta al palo per mesi ed è diventata terreno di scontro, specchio fedele delle guerre intestine e fratricide tra componenti locali del centrodestra. Peggio è successo per i fondi destinati alle fitopatie, alla lotta al cinipide del castagno e alla batteriosi del kiwi. Stanziamenti praticamente spariti per il 2012. Questa vicenda alla ‘Capuleti e Montecchi’, francamente, ci ha davvero stancato. Cos’ha intenzione di fare la Polverini, proseguire con il nulla? Fare al solito finta di niente?”




BRACCIANO, SUCCESSO DI PUBBLICO ALL'INCONTRO DI SABATO SCORSO ORGANIZZATO DA LIBERA E LEGAMBIENTE

A.P.

Un pubblico entusiasta ha accolto l’invito delle associazioni Libera e Legambiente, a Bracciano sabato scorso per parlare di “Territorio, diritti e legalità”. Davanti a circa 200 persone dei sei paesi del comprensorio intorno al lago e a 16 associazioni ambientaliste locali, si sono sollevati alcuni interrogativi scottanti sulla cementificazione del territorio, sul ciclo dei rifiuti, sulle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni nel Lazio. Numerosi i relatori, tra questi Antonio Turri, referente per il Lazio dell’associazione di don Ciotti, ha spiegato i meccanismi delle mafie locali, un fenomeno presente fin dagli anni ’70 e che è andato trasformandosi in mafia economica, mafia politica, fino alla mafia che spara. I figli di mafiosi sono ormai la seconda generazione cresciuta nelle migliori scuole; gli anni ’90 segnano gli  investimenti dei capitali in tutto il paese (130 miliardi il fatturato più altri 60/70 provenienti dalla corruzione) mentre, agli inizi del 2000, come risulta dai processi per associazione a delinquere di stampo mafioso, appaiono coinvolti anche cittadini con il ruolo di capi, nati in questa regione. Un fenomeno culturale, che contamina il potere, la società e l’economia diventando sistema. Ecco perché come cittadini, come persone e come associazioni, incalza Turri, “ci dobbiamo caricare della nostra responsabilità, il primo antidotto è la nostra carta costituzionale. I sindaci non sono i padroni delle città, ma amministratori pro tempore, sono i cittadini i proprietari delle loro città. Soltanto uniti si possono eliminare le mafie”. A Libera ha fatto eco Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, che ha insistito per mantenere  massima attenzione su quanto sta accadendo, sulle diverse inchieste aperte dalla magistratura, sul fenomeno dell’esodo dalla capitale previsto nei prossimi anni,  che sta condizionando le scelte urbanistiche del lago di Bracciano, del litorale Nord, dei Castelli.  In particolare, si sta discutendo su alcune zone verdi di maggiore pregio intorno al lago: 50 ettari di verde da trasformare in 125.000mc ad Anguillara, 60 ettari nel comune di Bracciano che potrebbero diventare attività sportive, ristoranti, aree giochi, e 40 ettari a Trevignano si trasformerebbero in 40.000mc di cemento. 
Enrico Fontana, giornalista noto per le battaglie con Libera e Legambiente ha insistito sulla scelta di vivere e difendere la legalità: ha fatto presente ai tanti giovani presenti e alle associazioni l’urgenza di impegnarsi tutti insieme: “chi amministra dovrebbe essere orgoglioso di avere cittadini come quelli di Bracciano, con la voglia di partecipare. Non ci sono isole felici, bisogna prevenire. Le mafie, approfittando delle crisi economiche, iniettano ingenti flussi finanziari, si comprano a pezzi  il paese e, attraverso l’economia delle imprese, si stanno comprando a pezzi anche la politica”. Tra i numerosi interventi, quello dell’urbanista  Corrado Placidi, che ha rilevato come la Regione Lazio si collochi al quinto posto nell’elenco negativo delle diciannove regioni italiane, con 80.427 edifici fantasma, e una percentuale del 7,43 per cento sul totale italiano. Mentre, le domande in sanatoria solo per i tre paesi del lago, dal 1985 al 2004 sono state 1.745 a Trevignano, 3.646 ad Anguillara e 2.516 a Bracciano. Alberto Spampinato presidente di Ossigeno, l’organizzazione a tutela dei giornalisti minacciati dalla criminalità e dalle mafie, ha deprecato le denunce mosse dall’amministrazione locale contro giornalisti e cittadini che avevano criticato alcuni cantieri edili di Bracciano, poi sequestrati dalla procura. Nel corso del lungo incontro, si è parlato anche di discariche e di ciclo della differenziata con Antonio Piras della rete Zero Waste Lazio e con Fabio Musmeci, ricercatore dell’ENEA. Tra le associazioni intervenute, Cristiana Mancinelli di Salviamo il Paesaggio ha ricordato il censimento richiesto in questi giorni a tutti i comuni d’Italia per conoscere gli edifici pubblici non utilizzati. Anguillara Bene Comune che ha posto l’accento sulla battaglia contro le mafie. Un documentario realizzato da Libera  che spiega la Quinta mafia, quella di carattere locale, fatta di potere gestito alla maniera delle mafie, ha concluso l’intensa giornata, che è stata suggellata con l’apertura di un presidio di Libera sul lago di Bracciano.

ALTRI tabella:

22/03/2012 BRACCIANO, DON CIOTTI E LEGAMBIENTE INCONTRANO ABITANTI E ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO


 




VITERBO, LOTTA ALLE LEUCEMIE, SMANTELLAMENTO DI EMATOLOGIA

E.G.

“L’iniziativa dell’Ail di questi giorni a Viterbo ha un significato ancora più grande: è urgente che la Asl garantisca locali idonei al reparto di Ematologia”. Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, ha portato la propria solidarietà all’associazione, presente nei punti di distribuzione delle uova di Pasqua per la campagna nazionale di sensibilizzazione.

“La lotta alle leucemie – dice Parroncini – sta attraversando un periodo difficile a causa dello smantellamento di Ematologia. Nelle ultime settimane c’è stato anche l’appello lanciato dal professor Franco Mandelli, una figura di grande rilievo che ha speso parole per la situazione di Viterbo”.

Di fronte all’indebolimento del reparto ci sono state le richieste della presidente dell’associazione, Patrizia Badini, insieme a quelle del dottori Marco Montanaro, primario di Ematologia a Belcolle. “Ma dalla Asl – continua – non c'è alcuna risposta. Eppure si tratta di istanze ragionevoli: servono locali idonei all’ospedale del capoluogo per continuare un lavoro che ha reso il reparto un'eccellenza a livello nazionale”.

Un reparto che da Montefiascone è stato spostato prima a Ronciglione, poi a Belcolle, “dove però – conclude Parroncini – sono disponibili solo due locali di degenza. La parte più qualificata, quella per la cura delle leucemie acute e per i trapianti di cellule staminali, non c’è e gli utenti sono costretti ad andare fuori provincia. Non bastano le rassicurazioni del direttore generale Adolfo Pipino: per la realizzazione del corpo A3 di Belcolle i tempi infatti non sono certi e i locali servono subito. La Regione Lazio? Per arginare questo scempio irragionevole ho presentato anche un’interrogazione, ma come al solito non ha risposto nessuno”.
 




FRASCATI INVESTE SULLE ENERGIE RINNOVABILI E SUL RISPARMIO ENERGETICO

A.P.

Si terrà mercoledì 28 marzo, nella Sala degli Specchi del Comune di Frascati, l’incontro pubblico organizzato dall’Ecosportello del Cittadino del Comune di Frascati.
Durante l’incontro un esperto del settore illustrerà ai cittadini le opportunità offerte dalle tecnologie e dalla legislazione attuale per l’utilizzo domestico delle energie rinnovabili per la produzione di energia (solare fotovoltaico) o di acqua calda (solare termico).
Verrà inoltre presentato e distribuito il primo volumetto della collana “I quaderni dell’Ecosportello” dedicato alle energie rinnovabili. Il quaderno oltre ad affrontare i temi dell’educazione ambientale e dell’energia (idroelettrica, solare, eolica, geotermica e da biomasse); prevede anche una parte dedicata alle scuole: schede didattiche e spunti per lavorare in classe sul concetto di energia e sue trasformazioni. “L’informazione ai cittadini va di pari passo con l’attività di educazione verso le nuove generazioni. Per questo si è pensato di realizzare questa prima pubblicazione per coinvolgere i ragazzi e sensibilizzarli sull’importanza del risparmio energetico e sulla potenzialità delle energie rinnovabili” – dichiara Paola Ramondo, Presidente dell’Associazione Terraverde e Responsabile del progetto Ecosportello
 




CIAMPINO AEROPORTO, TIMORI PER UNA POSSIBILE DELOCALIZZAZIONE DEGLI ABITANTI PER FAVORIRE L'AMPLIAMENTO ULTERIORE DEI VOLI

Redazione
 

Il Consigliere comunale di Marino Adolfo Tammaro si fa portavoce di numerosi cittadini che pongono alcune importanti domande sulla questione dell'ampliamento dei voli all'aeroporto di Ciampino.

Tammaro pone, in una lettera aperta indirizzata ai Sindaci di Ciampino e Marino, una serie di domande. Con l'auspicio di ricevere presto delle risposte dai diretti intyeressati da pubblicare sul nostro quotidiano, riportiamo il testo della lettera aperta.  

 

Gentili Sindaco di Ciampino Lupi e Sindaco di Marino Palozzi,
con la presente lettera aperta vorrei porvi importanti domande che da giorni stanno ponendosi molti degli abitanti della pianura di Marino e molti abitanti di Ciampino.
Anche in relazione ad incontri tenuti con lei Sindaco Lupi nelle scorse settimane, tra i movimenti dei Cittadini che da oramai 7 anni si battono per il rispetto della legge e la conseguente riduzione dei voli dell'Aeroporto di Ciampino, sono circolate informazioni nelle quali si paventa la possibilità che il Sindaco di Ciampino in riunioni tenute con ENAC abbia affermato la disponibilità ad una delocalizzazione degli abitanti della fascia della sua città limitrofa all'aeroporto. Stiamo parlando di oltre 1500 potenziali persone di Ciampino che potrebbero essere colpite da una vera e propria deportazione fatta al solo scopo di vanificare l'esito della Conferenza dei Servizi di Luglio 2010, che imponeva di assumere decisioni per riportare alla norma l'attuale situazione dell'aeroporto, riscontrata fuorilegge dalla Conferenza stessa.
Tutto questo per consentire all'ENAC di continuare nei suoi piani di ampliamento del Traffico aereo a Ciampino ed ignorando completamente il danno sulla salute di tutti gli altri Cittadini di Ciampino e Marino coinvolti da un ulteriore aumento dei voli.

Per evitare equivoci su un tema così importante come la tutela della salute dei Cittadini e per dare la possibilità di rispondere pubblicamente a lei, Sindaco Lupi, ma anche al Sindaco Palozzi, pongo le domande seguenti:

1.    E’ vero che il sindaco di Ciampino Lupi ha offerto a ENAC la possibilità di “delocalizzare” (significa spostare obbligatoriamente dalle loro case) i Cittadini dalle abitazioni più colpite di Ciampino (oltre 1.500 persone) e che questo può servire a ENAC per aumentare i voli?
2.    E' vero che ENAC e AdR invece di fare un piano per ridurre i voli ne hanno presentato uno che aumenterà moltissimo la dimensione dell'aeroporto e da subito il numero dei voli?
3.    E' vero che la prossima estate 2012 i voli a Ciampino saranno ogni 3 minuti, ignorando le leggi sull'impatto ambientale ed i risultati della Conferenza dei Servizi del Luglio 2010?
4.    E' vero che entro 3 mesi andranno via da Ciampino i voli militari e di Stato e l'aeroporto diventerà civile facendo ulteriormente diminuire le garanzie a tutela dei Cittadini?
5.    E' vero che voi Sindaci siete per legge i primi responsabili della salute dei Cittadini di Ciampino e Marino e che vi eravate impegnati nel vostro programma elettorale ad agire per far rispettare le leggi? Cosa avete fatto concretamente da quando siete stati eletti nel 2011?
6.    E' vero che ENAC ha autorizzato possibile l'aumento da 6 a 8 del  numero di aerei Ryanair con base fissa a Ciampino senza avvisare il comune di Ciampino, andando in direzione contraria alla conclusione della Conferenza dei servizi di Luglio 2010?

Gentili Sindaci,
non sfugge a nessuno che se un qualsiasi accordo nel senso della “delocalizzazione” fosse firmato la battaglia per la tutela della salute degli abitanti di Ciampino, Marino e X Municipio di Roma sarebbe irrimediabilmente persa. Persa definitivamente.

Insieme a tutte le migliaia di Cittadini coinvolti attendo le vostre risposte pubbliche.

Adolfo Tammaro
Consigliere Comunale a Marino, Movimento per il Cambiamento
 




LAZIO VINI, FEDERBIO: AL VINITALY IL BIANCODARCO, PRIMO FRASCATI SUPERIORE DOC SENZA SOLFITI

Redazione

Al Vinitaly sarà presente anche l’annata 2011 del Biancodarco, il primo Frascati superiore DOC senza solfiti prodotto nell’ambito del progetto “Sviluppo e trasferimento di sistemi innovativi di produzione per la qualità e salubrità al consumo di vini dei Castelli Romani – Applicazione combinata di prodotti enologici e tecnologie di vinificazione per limitare il contenuto di SO2 totale nei vini al consumo” promosso e realizzato da FederBio con il contributo della Regione Lazio e l’apporto scientifico dell’Università della Tuscia.

Il progetto ha studiato e sperimentato prodotti enologici e tecnologie di produzione e conservazione dei vini in alternativa alla SO2, in virtù della convinzione che la riduzione dei solfiti in vinificazione può rappresentare punto di forza per molte cantine, non soltanto biologiche. I solfiti, come noto, sono una sostanza allergenica e tossica per l'uomo.

I test e i protocolli di vinificazione indirizzati a ridurre il fabbisogno dell’SO2 nelle diversi fasi del processo, sono stati condotti con la consulenza tecnico-scientifica del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università della Tuscia e con la collaborazione di alcune realtà vitivinicole ricadenti nel comprensorio dei Castelli Romani.

Ecco la nascita del Biancodarco, il primo vino Frascati superiore DOC da agricoltura biologica ottenuto completamente senza l’aggiunta di solfiti, giunto con il 2011 alla seconda annata che sta confermando gli ottimi risultati gustativi del 2010. Il Biancodarco, prodotto da Agricoltura Capodarco, storica realtà del biologico nel Lazio, è nato da un processo adattato alla realtà della cantina e attento alla tempestività delle varie fasi di vinificazione. Tra le tecniche usate, la selezione delle uve, una pressatura soffice in presenza di CO2 (ghiaccio secco), l’inoculo con uno starter per l’avvio rapido della fermentazione, la stabilizzazione tartarica e la chiarifica a bassa temperatura e l’imbottigliamento in condizioni isobariche. Non sono state usate proteine animali in chiarifica, ma proteine vegetali da leguminose, per cui il vino è non solo “allergen free”,  ma anche adatto a consumatori vegetariani e vegani.

A Vinitaly il Biancodarco realizzato nel progetto promosso da FederBio è presente nello stand di Agricoltura Capodarco/Probio (l’associazione costituita, nel gruppo fondatore, tra gli stessi produttori biologici che partecipano alla Progettazione della Filiera nella quale si inserisce il progetto) presso il padiglione Regione Lazio.
 




MINTURNO ELEZIONI, IL CANDIDATO STEFANELLI FA APPELLO ALLA TRASPARENZA PER LA SCELTA DEGLI SCRUTATORI

Redazione

"Invochiamo l'adozione di una posizione unanime sui criteri di scelta degli scrutatori, secondo una logica che garantisca il massimo grado di trasparenza". Ad affermarlo è il candidato a sindaco per il Comune di Minturno Gerardo Stefanelli a seguito dell'incontro con il Commissario Prefettizio dottot Vincenzo Greco.

Con tale richiesta, Stefanelli intende lanciare un segnale forte a tutta la comunità di Minturno affinché sia garantito "il mantenimento dell'integrità e delle regole che presiedono il corretto svolgimento dei procedimenti elettorali, in vista delle prossime consultazioni amministrative di maggio".

Tra i temi emersi nel corso dell'incontro, il candidato a sindaco ha fatto presente al dottor Greco la necessità di vigilare sulla presenza ingiustificata di personaggi politici negli uffici comunali.

"Nostra preoccupazione – spiega Stefanelli – è quella che si generino possibili forzature di potere sulla base del clientelismo, che portino a macchiare le operazioni di voto e di scrutinio. Minando la stessa credibilità della macchina amministrativa. Preoccupazioni – fa presente – che nascono anche dal sentire comune, sulla base di segnalazioni poste ultimamente alla mia attenzione".

"La trasparenza – dichiara in conclusione Stefanelli – è uno dei nostri punti essenziali da cui ripartire per il rinnovamento della politica locale".

 




ROMA MISS ITALIA 2012, LA ROMANA VALENTINA DEL PRETE E' LA PRIMA CANDIDATA AL TITOLO

Redazione

Non è uno dei vari titoli in palio ma, comunque, Valentina Del Prete, 21 anni, romana residente all’Eur, studentessa universitaria a Tor Vergata (terzo anno di Biologia), è la prima candidata, diciamo così, al titolo di Miss Italia 2012, o la prima che si è messa in riga per vincerlo.

Perché tanta fretta?  «L’anno scorso avevo cominciato le selezioni provinciali, ma il mio programma di esami mi ha suggerito di rinunciarvi e mi sono ritirata. Ora, intanto, ho messo subito al sicuro l’iscrizione e mi preparo a fare la miss».

Alta 1,75, giocatrice nella formazione “Roma 12” di pallavolo, sport  che le piace fin da bambina, ha una sorella quindicenne, Lucrezia, già alta più di lei (1,83). Modella,  innamorata di viaggi e, in particolare delle escursioni a Londra, che adora, e a Madrid, Valentina punta però tutto sullo studio e sulla specializzazione in istologia dopo i primi tre anni della sua facoltà.

Ama la musica e il canto, come Stefania Bivone della quale dice: «ha una bellissima voce ed è un peccato che non sia  andata a Sanremo, fra i giovani.  Mi piacerebbe confrontarmi con lei in un’amichevole gara canora: chissà che qualcuno non riesca ad organizzarla». 




ARDEA ELEZIONI, PISO (PDL) SPINGE IL CANDIDATO BARDI: SI APRE LA BAGARRE NEL CENTRODESTRA

Redazione

Il coordinatore regionale del Pdl Vincenzo Piso non ha dubbi in merito al candidato sindaco di Ardea e avverte: “il Candidato a sindaco del pdl per le elezioni amministrative nel comune di Ardea e' Fulvio Bardi ed auspico un'ampia convergenza su questa candidatura. Pertanto, ogni uso diverso del simbolo oltre ad essere improprio non rappresenta le scelte operate dai vertici del partito".

E così Vincenzo Piso segretario regionale del Pdl, ufficializza Fulvio Bardi. Un’ufficializzazione ritenuta dalla maggioranza del gruppo  consigliere della Pdl, che hanno aggregato altri due partiti rappresentati in regione,  sulla cui  adesione al neo movimento capeggiato da Luca Di Fiori potrebbe essere messo in discussione se il simbolo viene definitivamente con un comunicato ufficiale assegnato a Fulvio Bardi.
Uniti a Bardi sono i due consiglieri Mauro Iacoangeli e Romolo De Paolis, antagonisti a Carlo Eufemi, e ad altri due consiglieri azzurri Bruno Cimadon e Ettore Antinucci. Intanto il capogruppo della Lista Eufemi, Gino Marcoccia commenta la frantumazione del partito di centrodestra: “Non capisco perchè i vertici romani ed in primis Vincenzo Piso vogliono portare alla sconfitta ed alla frantumazione la Pdl e con essa il centrodestra. L’imposizione di scegliere Bardi quale candidato a sindaco pur non avendo riunito attorno a se consiglieri, partiti e liste civiche, almeno tanto quante ne ha riunite Di Fiori come era da mandato che diceva che il sindaco sarebbe stato chi dei tre candidati Bardi, Giordani e Di Fiori avessero aggregato più simboli e liste civiche. C’è da chiedersi – continua Marcoccia –  cosa stanno facendo i referenti romani come Fabio Armeni, Francesco Lollobrigida,  Luca  Molcotti per mantenere unito il partito, quel partito incapace di presentare alla regione la propria lista, tanto che gli stessi sono stati nominati e non eletti e quindi con possibilità di essere sostituiti. Non voglio credere che hanno interessi su Ardea tanto da cercare  una spaccatura del Pdl e di tutto il centrodestra”.




LAZIO ALLARME CARCERI, A PASQUA LA MARCIA PER L'AMNISTIA. GUARDIA GIURATA SI SUICIDA A GUIDONIA

Redazione

La situazione del sovraffollamento nelle 15 carceri del territorio della Regione Lazio è molto grave. Ci sono oltre 6.500 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 4.600 detenuti. “Ci auguriamo che la Presidente della Regione Renata Polverini insieme a tutta la Giunta regionale – dicono i Consiglieri regionali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei –  voglia accogliere il nostro invito  a partecipare alla II Marcia per l’Amnistia, la Legalità e la Libertà che terremo l’8 aprile, il giorno di Pasqua, per le strade di Roma, e che stiamo promuovendo insieme a centinaia di personalità e organizzazioni impegnate sul fronte del rispetto dei diritti civili e umani. Ci auguriamo che la Regione Lazio partecipi a questo importante evento di dialogo e di proposta per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema considerato da troppi marginale e che riguarda il rispetto della vita di tutti".

E’ di due giorni fa, inoltre, lo spiacevole fatto accaduto a Guidonia: Una guardia giurata si è uccisa la scorsa notte con un colpo di pistola al cuore nella sua abitazione a Guidonia. Secondo quanto si è appreso dal sindacato Savip, la donna di 40 anni, stava chattando con un collega al quale avrebbe fatto intuire che voleva farla finita. L'uomo ha dato l'allarme ma quando i vigili del fuoco hanno sfondato la porta dell'abitazione per lei non c'era più nulla da fare. La guardia giurata che si è suicidata, aveva denunciato la solitudine del suo lavoro, la tristezza di trascorrere molte ore da sola «senza nemmeno la possibilità di parlare con qualcuno». Non solo, la donna critica l'organizzazione del lavoro, i turni sempre più faticosi, le difficoltà di un mestiere che pochi conoscono. Forse questo malessere l’ha portata fino al suicidio della scorsa notte.

Di recente il deputato del Pd, Pietro Tidei ha presentato una interrogazione parlamentare in merito alla situazione delle carceri in Italia e, più nel dettaglio, nel Lazio.

Testo integrale:
"Premesso che: intollerabile è la condizione di vita delle persone detenute costrette a subire gli effetti di un sovraffollamento mai visto nella storia del Paese; la popolazione carceraria è aumentata a livelli esponenziali e se la tendenza dovesse continuare a questo regime, avremo entro il 2012 circa 100.000 detenuti; la Corte europea dei diritti dell'uomo, con sentenza 16 luglio 2009, ha già condannato l'Italia per violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (divieto di tortura e delle pene inumane e degradanti), proprio a causa delle disumane condizioni di detenzione; vittima di questa situazione drammatica è lo stesso personale (educatori penitenziari ed agenti di polizia penitenziaria), ormai esasperato e come riportato da notizie di stampa, spesso fatto oggetto di aggressioni da parte dei reclusi; in questo momento le carceri della Regione Lazio vivono una situazione davvero drammatica e precaria, forse la peggiore di tutta Italia proprio come le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria hanno denunciato in questi giorni definendo gli istituti penitenziari laziali a rischio "implosione"; la carenza di personale complessivamente supera nel Lazio le 1000 unità con circa 400 agenti di polizia penitenziaria distaccati nei palazzi del potere romano: ciò ovviamente incide sulla gestione della sorveglianza interna, 6.500 detenuti mentre la capienza "tollerabile" è di 4.500 posti; a questo si aggiunge il taglio delle risorse per lo straordinario, le missioni e la manutenzione che influisce negativamente anche sulla popolazione detenuta; a Civitavecchia, Comune a Nord di Roma che ospita ben due istituti penitenziari la situazione carceraria si prospetta davvero drammatica: oltre 700 detenuti nei due istituti ed una carenza nell'organico di oltre il 30% che rende la condizione lavorativa degli agenti in servizio insostenibile anche sotto il profilo della sicurezza; sempre a Civitavecchia presso il nuovo complesso penitenziario di Aurelia sono presenti circa 600 detenuti con un decremento continuo, per pensionamento e trasferimento in altre sedi, del personale che conta solo 232 unità anziché le 342 previste dalla pianta organica del decreto elaborato dal Ministero della Giustizia nel 2001; analoga la situazione al carcere di via Tarquinia dove si trovano circa 120 ristretti ed il personale è di sole 52 unità anziché le 82 previste dallo stesso decreto; i sindacati a fronte di questo stato di totale abbandono accusano non solo il Governo ma anche l'amministrazione centrale per non aver proceduto alla nomina di un nuovo Provveditore Regionale determinando quindi la mancanza di un tavolo di confronto e una situazione di totale immobilismo; per le ragioni esposte in premessa, i sindacati di concerto con le associazioni del settore minacciano lo stato di agitazione del personale a livello regionale ed una manifestazione di protesta che si terrà probabilmente l'11 maggio a Roma davanti al dipartimento di Polizia Penitenziaria -: se l'On. Ministro intenda affrontare seriamente i problemi delle Carceri Italiane, ingiustificabili in un paese civile e democratico come l'Italia e con particolare attenzione l'emergenza che si sta creando nel Lazio, vera bomba pronta all'esplosione".




VITERBO PROCURA, ANGELA BIRINDELLI INDAGATA PER TENTATA ESTORSIONE E CORRUZIONE

Redazione

L’assessore all’Agricoltura Angela Birindelli è indagata dalla procura di Viterbo, con l' accusa di concorso in tentata estorsione e corruzione. La vicenda coinvolge anche due giornalisti de “L' Opinione di Viterbo”, che avrebbero redatto diversi tabella sull' ex assessore e consigliere regionale del Pdl Francesco Battistoni. Il politico, sentitosi diffamato, dopo l' estate, ha inviato un esposto al procuratore capo Alberto Pazienti, oltre ad una serie di querele contro il quotidiano. Gli accertamenti degli investigatori hanno messo in luce alcuni collegamenti tra il quotidiano e la Birindelli, la quale a mezzo di un provvedimento dello scorso giugno, ha stanziato un finanziamento di 18 mila euro. La polizia ha già effettuato due perquisizioni: una a Roma, presso l’assessorato all' Agricoltura, l' altra a Bolsena dove risiede la Birindelli. Gli agenti hanno sequestrato due computer. La Birindelli, ha da subito dichiarato l’intenzione di voler dimostrare l’estraneità ai fatti.
C’è anche un altro fatto: il direttore dell' Opinione di Viterbo Paolo Gianlorenzo, risulta essere il marito di Benedetta Ferrari, direttrice di «Europa Rurale», magazine dell' assessorato all'Agricoltura. Alcuni ex giornalisti del giornale hanno inoltre presentato un secondo esposto alla procura di Viterbo contro il loro ex direttore e contro Viviana Tartaglini, legale rappresentante della cooperativa che edita L' Opinione di Viterbo. Nella denuncia si parla di riunioni di redazione organizzate per colpire Battistoni e un altro consigliere viterbese, Piero Camilli. Battistoni era assessore all'Agricoltura che venne sostituito da Birindelli, indicata dal coordinatore provinciale e sindaco di Viterbo Giulio Marini, per questioni quote rosa. Battistoni e Marini, sono in competizione per il congresso viterbese del partito: il sindaco, per ricandidarsi, ha chiesto la deroga ad Alfano in quanto i due ruoli sono incompatibili e il consigliere regionale lo ha sfidato. ''Smentisco categoricamente'' qualsiasi ipotesi di un rimpasto della Giunta regionale: così il governatore Polverini dopo gli tabella di stampa sull'assessore all'Agricoltura Angela Birindelli, indagata a Viterbo per tentata estorsione e corruzione. L'inchiesta riguarda soprattutto 2 giornalisti dell'Opinione di Viterbo per alcuni tabella contro il presidente della commissione Agricoltura Francesco Battistoni, anch'egli del Pdl. L'assessore ha concesso al quotidiano 18 mila euro di per una campagna di comunicazione