ARICCIA OSPEDALE CASTELLI, PIU’ CHE LA PRIMA PIETRA I CITTADINI VOGLIONO ESSERE CURATI ORA

Chiara Rai

E’ mancato soltanto un lungo tappeto rosso adagiato sopra le zolle di terra smossa per evidenziare la passerella politica calcata la mattina del 30 marzo in occasione della seconda “posa della prima pietra” dell’ospedale dei Castelli, ribattezzato, in più occasioni, “ospedale fantasma”. Stesso fotofinish del 6 marzo 2010, quando lo “struscio politico” si avviava verso il palco a baldacchino dove vi salirono sopra l’allora vicepresidente della Regione Esterino Montino, Bruno Astorre (Pd), il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli e il direttore della Asl RmH Alessandro Cipolla. Di questi volti ieri, si sono riproposti Astorre, Cipolla e Cianfanelli che nel frattempo ha perso la fascia ed è rimasto tra il pubblico senza salire sul podio. In pole position la presidente della Regione Renata Polverini e gli assessori regionali Luca Macotti e Marco Mattei e i sindaci di Albano e Marino. Al posto di Cianfanelli, il commissario prefettizio Enza Caporale insediatasi da pochi giorni a seguito della sentenza del Tar che ha annullato le operazioni elettorali di Ariccia. I volti, certamente più tesi rispetto a due anni fa, nel riproporre un ritornello che agli occhi dei cittadini appare ai limiti del ridicolo. Non c’era la stessa banda musicale del 2010, ma solo una musica new age di sottofondo che ha scandito i vari interventi minacciati dall’ombra di una sanità castellana giunta ormai al capolinea. Mille e 8 giorni è il tempo che rimarrebbe per il completamento di un travaglio iniziato 13 anni fa. Sessantacinque milioni è l’importo di appalto del primo lotto su un totale di 120 milioni di euro. In mezzo alla terra, uno splendido plastico, quello sì terminato, che fa capire l’imponenza dell’ospedale: tre piani con 285 posti letto tra cui 260 degenze, 59 day hospital, 20 solventi, 8 sale operatorie e 3 sale parto. Quasi la metà dei posti letto dell’altro sogno da realizzare in “project financing” denominato “policlinico dei Castelli” arrivato alla soglia di decollo sotto la giunta Storace. Poi più nulla, arrivò il centrosinistra e l’iter fu riavvolto in favore del Nuovo ospedale, inteso come struttura pubblica. E malgrado le aspettative dei fautori di questo secondo progetto, secondo indiscrezioni, l’opera potrebbe essere un prodotto misto pubblico-privato. E quindi si saranno persi 13 anni e si sarà ritornati all’idea primordiale partorita dal centro destra. Anche perché, come si può pretendere di spendere milioni e milioni (perché è chiaro che si supererà il tetto di 120 Mln) di euro con una sanità del Lazio commissariata a causa di circa 1,7 miliardi di debiti che hanno portato ad un piano di razionalizzazione irragionevole agli occhi dei cittadini. Anche oggi hanno parlato di un’opera, lo dissero allora e l’hanno ripetuto oggi, senza colori politici come ha sottolineato Astorre, “ma doverosa nei confronti della popolazione locale. Adesso – ha aggiunto il consigliere Pd –  dopo le operazioni di rilievo archeologico e la bonifica per liberare l'area da ben 400 residui bellici, inizia la costruzione e speriamo che la Regione riesca a prorogare il direttore dei lavori affinché possa rimanere sul cantiere”. Polverini ha sottolineato il fatto che si da concretezza a un opera rimasta per troppo tempo in sospeso, “ci sono stati problemi seri – ha detto la governatrice –  nella gestione del rapporto tra la Regione, che è commissariata in ambito sanitario, e i ministeri vigilanti. La mia amministrazione ha cercato di portarlo avanti e oggi si apre la fase operativa di una struttura all’avanguardia”.  Purtroppo c’è una considerazione, in tutta questa storia, che non può essere tralasciata. Purtroppo, mentre si aspetta la futura struttura all’avanguardia i pronto soccorso nei nosocomi castellani hanno toccato il fondo. Bloccate le assunzioni, scaduti i contratti. Alcuni ospedali, come Ariccia, ridotti addirittura a contenitori e snaturati della loro mission: la riabilitazione dei malati di polio e post polio. Purtroppo nonostante questo ennesimo grande clamore, ne dovrà passare di acqua sotto i ponti prima di vedere la struttura in funzione. E sinceramente il pensiero vola a tutti quei cittadini che in questo momento si trovano in attesa da ore di essere assistiti, ai malati che vengono trasferiti a destra e a manca perché gli ospedali scoppiano. Alle donne in gravidanza che presto non sapranno più in quale ospedale del distretto RmH potranno partorire in serenità. Alle persone in barella nei corridoi, ai famigliari in lacerante attesa.  Significative a riguardo le parole del sindaco di Genzano Flavio Gabbarini: “Il fatto positivo è che c’è sinergia tra Asl e Regione nell’attuazione di questo primo lotto. A quanto ci è dato sapere il cantiere durerà mille e otto giorni – dice Gabbarini –  speriamo non mille e ottocento. Comunque, che siano 4, 5, o 10 anni, la Regione deve fare uno sforzo e assumere a tempo indeterminato le persone che hanno il loro contratto in scadenza al fine di mantenere, perlomeno, il livello minimo di efficienza e di sicurezza nei servizi”. Anche il direttore sanitario Asl RmH Amedeo Cicogna ritiene positiva questa ripresa d’iniziativa: “E’ senz’altro un obbiettivo a cui dobbiamo tendere – ha detto Cicogna – per razionalizzare la sanità del territorio. E’ un evento importante che mi auguro sia decisivo per quanto riguarda la continuità dell’opera. Purtroppo, attualmente, siamo in una situazione di gravissima sofferenza, i servizi hanno risentito del blocco delle riassunzioni e se non ci sbrighiamo a fare l’ospedale, rischiamo, paradossalmente, di non avere più personale da metterci dentro”.

 

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: MARCO MATTEI ASSESSORE ALL'AMBIENTE REGIONE LAZIO

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: LUCA MALCOTTI ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI REGIONE LAZIO

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: VITTORIO AMEDEO CICOGNA DIRETTORE SANITARIO ASL RMH

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: EMILIO CIANFANELLI EX SINDACO DI ARICCIA

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: FLAVIO GABBARINI SINDACO DI GENZANO

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: GIOVANNI LIBANORI ESPONENTE UDC CASTELLI ROMANI

L'OSSERVATORE LAZIALE VIDEO INTERVISTA A: PIERLUIGI FORTINI ESPONENTE PDL ARICCIA

 




SERMONETA GIORNATA ECOLOGICA, RACCOLTI 25 QUINTALI DI RIFIUTI

Redazione

Sono 25,75 i quintali di rifiuti raccolti sul territorio di Sermoneta nel corso della II Giornata Ecologica organizzata dall'Amministrazione Comunale di Sermoneta in collaborazione con le associazioni locali. “Si tratta di un risultato straordinario che da una parte mette in risalto l'ottimo lavoro svolto dai volontari, ma dall'altra va a sottolineare un malcostume ancora presente tra i cittadini, quello dell'abbandono selvaggio di rifiuti”, spiegano il Sindaco Giuseppina Giovannoli ed il delegato all'Ambiente Mauro Battisti, che ringraziano tutti i partecipanti all'iniziativa: Associazione Nazionale Carabinieri di Sermoneta, Protezione Civile di Sermoneta, Comitato di Borgo Tufette, Comitato di Doganella, Consiglio dei Giovani, Cacciatori Naturalisti Lepini, Federazione Italiana Caccia, Ass. Libero di Volare, Associazione Sermoneta Cultura e Divertimento, Ass. Ambientale Vear, Ass. Canoisti Naturalisti, Ass. Giovanile Caracupa e decine di famiglie che hanno voluto partecipare alla manifestazione, armati di volontà e di amore per il territorio. Degli oltre 25 quintali, ben 15,65 sono stati avviati al riciclo, una percentuale del 60,7%, un 10% in più rispetto alla prima edizione della giornata ecologica. Di questi rifiuti fanno parte il multimateriale (650 kg), legno (120 Kg), frigoriferi (120 kg), materiale ferroso (50 kg), pneumatici (385 kg), ingombranti (140 kg), un televisore (20 kg), 50 kg di vernici e ben 80 litri di olio minerale che, qualora fosse stato disperso nell'ambiente, avrebbe procurato seri danni. A questi vanno aggiunti eternit, inerti e guaine che andranno bonificati in un secondo momento e con un aggravio di spesa non indifferente per le casse comunali. Sorprese sono arrivate anche dalle strade a ridosso dell'Oasi di Ninfa e dai fiumi che attraversano Tufette, dove l'Associazione Canoisti naturalisti hanno “pescato” una barca semi affondata, una finestra ed anche il parabrezza di un motorino.
La giornata ecologica è stata concentrata a Tufette, Centro Storico, Doganella e Sermoneta Scalo. “Il risultato straordinario di questa iniziativa – aggiungono il Sindaco e il delegato all'Ambiente – è stata possibile grazie alla collaborazione di tanti volontari che hanno sostenuto la manifestazione. Come Amministrazione saremo impegnati nei prossimi mesi ad un controllo sempre maggiore del territorio, per prevenire il formarsi di discariche a cielo aperto che, è bene dirlo, sono state scoperte su strade di passaggio intercomunali”. Ricordiamo che presso l'Ecocentro comunale è possibile conferire GRATUITAMENTE ogni tipo di rifiuto. L'ecocentro si trova in via Codacchio (zona industriale, vicino Piattaforma Del Prete) ed è aperto il martedì dalle 14 alle 17 ed il sabato dalle 7 alle 12. Informazioni allo 0773/30153.
 




VITERBO PROVINCIA, LE CONSIGLIERE DI PARITÀ MARIA ANTONIETTA RUSSO E GIOIA MARIA SCIPIO SI PRESENTANO

A.P.

Prima uscita ufficiale dopo la nomina del Ministero del Lavoro per le due nuove consigliere di parità della Provincia di Viterbo, l’avvocato Maria Antonietta Russo (effettiva) e l’avvocato Gioia Maria Scipio (supplente). Questa mattina le due consigliere, nominate il 18 gennaio 2012 (con decreto pubblicato il 4 febbraio 2012) dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari opportunità Elsa Fornero, si sono presentate ai rappresentanti delle istituzioni, degli enti locali e delle associazioni, in un incontro organizzato nella sala conferenze “Franco Bendetti” di Palazzo Gentili.

“Il nostro obiettivo è quello di lavorare insieme, all’insegna della trasversalità e a prescindere dalle singole appartenenze – spiega Maria Antonietta Russo, avvocato esperto di diritto del lavoro, dopo aver illustrato nello specifico il ruolo che l’ufficio delle consigliere di parità ricopre riguardo la promozione, il controllo e il coordinamento delle iniziative riguardanti le pari opportunità -,  visto che per altre attività possiamo trovare spazi differenti e comunque diversi da questo ufficio. Intendiamo dar vita ad una rete territoriale funzionale al superamento delle distorsioni che si verificano soprattutto nel mondo del lavoro, utilizzando anche i canali comunicativi che oggi ci offrono le nuove tecnologie e coinvolgendo tutti i soggetti competenti in maniera di tutela e promozione delle pari opportunità”.

L’avvocato Russo ha già ricoperto il ruolo di consigliera di parità in passato, mentre per l’avvocato Scipio, anche lei esperta di diritto amministrativo e di diritto del lavoro, si tratta della prima esperienza. “Affronteremo questo impegno insieme, io e la consigliera Russo – spiega -, impegnandoci senza restare ancorati allo schema un po’ tradizionale che vuole le pari opportunità intese solo come discriminazioni di genere nei confronti delle donne. La nostra sarà un’azione congiunta, aperta e pronta a recepire le istanze del territorio, in stretta relazione con le varie realtà della nostra provincia. Organizzeremo incontri, momenti di confronto che ci possano essere utili per esaminare i problemi e trovare positive soluzioni ad essi, mettendo anche a disposizione di tutti la nostra competenza di legali”.

“Io e l’avvocato Scipio abbiamo un mandato da portare a termine insieme, e chiediamo la collaborazione del territorio per organizzare iniziative che puntino all’attuazione dei piani triennali per le pari opportunità e per prevenire azioni discriminatorie, specie nel mondo del lavoro – aggiunge la Russo -. E’ indispensabile coordinare le attività, perché da fare c’è tanto e credo che insieme tanto possiamo fare, cercando di superare l’idea purtroppo diffusa della marginalità delle pari opportunità”.

“Metteremo a punto un programma di iniziative sul territorio e con il territorio – conclude la consigliera Scipio – così da avviare un’azione sinergica tangibile. La consigliera di parità non deve restare un organo formale distante dalla realtà”.

Qui di seguito i contatti e i recapiti delle consigliere di parità della Provincia di Viterbo:

Maria Antonietta Russo: tel. 0761 313495
Gioia Maria Scipio: tel. 0761 313495
Piazza Mario Fani 2, 01100 Viterbo
Telefono segreteria: 0761 31-3225 – Fax segreteria 0761-313786
e-mail: consiglieraparita@provincia.vt.it sito internet: www.provincia.vt.it
Apertura al pubblico dell’ufficio: le consigliere di parità ricevono tutti i giorni per appuntamento dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle 16,30.
 




LATINA, COMMERCIO: DEROGA AL RIPOSO SETTIMANALE

Redazione

In seguito alle continue richieste di deroga al turno di riposo settimanale pervenute agli uffici comunali da parte di commercianti e titolari di esercizi di vendita al dettaglio per il mese di aprile, anche in relazione alle festività pasquali, e nel rispetto delle normative in materia disposte dalla Regione Lazio, il sindaco di Latina ha disposto di concedere la facoltà a tutti gli esercizi commerciali di vendita al dettaglio su area privata nel Comune di Latina, regolarmente autorizzati, di derogare all’obbligo di chiusura del turno settimanale previsto dalle leggi e dalla normativa locale vigenti in materia, per il mese di aprile 2012, fermo restando l’obbligo del rispetto di mantenere gli orari giornalieri di vendita, già regolamentati. Il provvedimento ha come obiettivo anche quello di incentivare il settore commerciale già penalizzato dalla contrazione dei consumi per la crisi economica, offrendo, inoltre, ai cittadini un servizio più efficiente e in linea con la domanda anche in considerazione delle festività pasquali.   

 




BRACCIANO, VIA RUGGERI DIVENTA A DOPPIO SENSO E SI CONGIUNGE CON LA VIA BRACCIANESE

Redazione

Lunedì 2 aprile alle ore 10 a Bracciano verrà inaugurato e aperto alla circolazione stradale il completamento di via Mariano Ruggeri. La nuova strada mette in collegamento la Braccianese con la nuova rotatoria realizzata all’incrocio tra via Mariano Ruggeri, via Carlo Marchi, via Prato Giardino e via Salvo d’Acquisto. Via Ruggeri, che non disponeva finora di un congiungimento diretto con la Braccianese, diviene così una via a doppio senso di circolazione. L’intervento è destinato a snellire la circolazione della zona e fornisce un percorso alternativo agli automobili diretti a Manziana  per uscire dal centro cittadino di Bracciano.
 




CAPRANICA, CHINOTTO NERI. IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VITERBO MEROI CHIEDE CHIARIMENTI ALL’ASSESSORE REGIONALE DI PAOLO

Redazione

Il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, ha nei giorni scorsi inviato una richiesta all’assessore alle Attività produttive della Regione Lazio, Pietro Di Paolo, per chiedergli notizie in merito agli esiti dei contatti avuti con la società IBG spa, proprietaria dello stabilimento Chinotto Neri di Capranica.

“Ho fatto avere all’assessore Di Paolo la delibera numero uno del consiglio comunale di Capranica del 20 gennaio 2012 – spiega il presidente -, con cui l’Amministrazione chiedeva a me, in quanto presidente della Provincia, alla presidente della Regione Lazio e agli assessori regionali al Lavoro e Attività produttive, di collaborare con il Comune di Capranica per risolvere la grave situazione venutasi a creare con il trasferimento della produzione e del marchio Chinotto Neri presso la sede di Buccino, in provincia di Salerno”.

“E’ necessario adoperarsi in ogni modo per tutelare le maestranze del nostro territorio rimaste improvvisamente senza occupazione – continua il presidente Meroi -, con un preavviso di solo un mese, in un momento in cui la crisi economica rende difficilissimo il reinserimento del personale disoccupato nel mondo del lavoro. So che l’assessore Di Paolo si è interessato personalmente della vicenda e che ha avuto diversi colloqui con i vertici della società IBG spa – conclude -, e mi auguro perciò che a breve si possa conoscere l’esito, spero il più possibile positivo, di questi incontri, in modo da avere un quadro più chiaro di questa delicata situazione”.
 




MONTALTO DI CASTRO ELEZIONI, PAOLA PERUZZI INCONTRA I RAPPRESENTANTI DELLE PRINCIPALI CATEGORIE SOCIALI ED ECONOMICHE

Redazione

Paola Peruzzi, candidata a Sindaco per Montalto di Castro, ha avviato giovedì passato – nei locali di San Sisto – gli incontri con le principali categorie sociali ed economiche del territorio che si concluderanno il 24 aprile prossimo.

La candidata del centro-sinistra, supportata da tutti i componenti della sua lista “Primavera”, ha affrontato il primo tema: sociale e sanità. In questo incontro è stato reso anche merito al lavoro di rilevamento, studio e sintesi sui servizi e i bisogni della cittadinanza, fatto con metodo e grande professionalità dai giovani uomini e donne della locale sezione del Partito Democratico nell'arco dell'ultimo anno e mezzo.

Una lavoro – con indagine, analisi e soluzioni – che ha investito tutti i settori economici e sociali del territorio, composto da oltre 400 pagine, che verrà, in seguito alle elezioni, reso pubblico e dal quale sono risultati la maggior parte degli interventi che compongono il suo programma politico-amministrativo per i prossimi cinque anni.

I presenti hanno ascoltato le idee programmatiche, raccontato la propria esperienza individuale  nello specifico settore e contribuito, con l'apporto di idee e progetti, ad arricchire il piano di lavoro.

Una atmosfera di grande partecipazione ha contraddistinto questo incontro pomeridiano, nel quale volontari e professionisti di cooperative sociali, associazioni, fondazioni, hanno potuto apprezzare  le doti umane, organizzative e le grandi capacità professionali e politiche di Paola Peruzzi e dei suoi candidati.

Il prossimo appuntamento si terrà a Pescia Romana, al Centro Anziani in Viale dei Pini, martedì 3 aprile, alle 17,30. Questa volta si aprirà un “tavolo” su Scuola e Cultura, settori per i quali il programma di mandato della lista “Primavera” ha idee estremamente innovative e attente ai bisogni e alle richieste dei giovani. Invitiamo dunque tutte le categorie interessate a partecipare.
 




ROMA – CAPITALE, ROBILOTTA (SR – PDL): "DECRETO DELUDENTE, ROMA RESTA COMUNE"

Redazione

"Nonostante gli sforzi compiuti dalla Commissione La Loggia – dice il coordinatore dei “Socialisti Riformisti del PdL” e già Consigliere regionale del Lazio Donato Robilotta –  il decreto su Roma è una mezza delusione perché non risolve competenze, finanziamenti, status..

Per quanto riguarda le competenze solo adesso ci si è accorti che non poteva essere una legge dello Stato a trasferire funzioni amministrative nelle materie di competenza della Regione, come sono quelle del governo del territorio.

Per i finanziamenti c’è di fatto un rinvio alla determinazioni dei costi della Capitale mentre viene abrogata la legge speciale su Roma Capitale.

Per quanto riguarda lo Status, nonostante la previsione di Capitale, Roma era e resta un comune, sino a quando dovesse essere costituita la Città Metropolitana, e continua ad avere gli stessi poteri di un comune da mille abitanti, e resta assoggettato alle norme del Testo Unico degli enti locali.

Il legislatore, poi, non ha sciolto l’altro nodo fondamentale che è quello dei confini, per cui oggi la Capitale è un ente territoriale dentro gli attuali confini di Roma ma domani, diventando Città Metropolitana, potrebbe avere la stessa estensione dell’attuale Provincia, creando un problema territoriale per la stessa Regione.

Tutto questo perché lo strumento scelto, quello della legge statale, era sbagliato.

Mi auguro che se si riapre il cantiere delle riforme, così come pare, si possa affrontare con la modifica Costituzionale il nodo della Capitale, che come le altre capitali Europee, deve avere lo status di Città- Stato a partire del potere principale che è quello legislativo".




POMEZIA, PROROGA DI 6 MESI DELLA CASSA INTEGRAZIONE DEI LAVORATORI DIMA

Redazione

    La FILLEA-CGIL la FILCA-CISL e la FENEAL-UIL territoriali, unitamente alle ex RSA della DIMA COSTRUZIONI SPA in fallimento, esprimono tutta la loro soddisfazione per il verbale di proroga di ulteriori 6 mesi di CIGS sottoscritto, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il giorno 22 marzo c.a.

    Nell’incontro abbiamo potuto registrare nuovamente la volontà espressa dal Curatore Fallimentare Dott. Francesco Rocchi, già peraltro espressa negli incontri con le OO.SS. precursori allo stesso, il quale si sta impegnando in prima persona per cercare di ricollocare i lavoratori DIMA presso il nuovo soggetto che ora ha l’affidamento dei lavori.

    All’uopo faceva inserire nel verbale la seguente dichiarazione: “Il fondo immobiliare chiuso Diafora 1, cui sono state conferite le attività immobiliari su cui devono essere effettuate lavorazioni, è gestito dalla società SGR Raetia SPA la quale ha sottoscritto con la Dima Costruzioni Spa un accordo in forza del quale Dima Costruzioni Spa è stata nominata General Contractor per i lavori relativi all’esecuzione delle iniziative immobiliari conferite al fondo.

    Il curatore ha altresì dichiarato che successivamente alla dichiarazione di fallimento della Dima Costruzioni Spa, non potendo più la Dima Costruzioni effettuare direttamente dette lavorazioni e avendo comunque interesse alla loro esecuzione in quanto quotista del Fondo Immobiliare per effetto delle iniziative allo stesso conferite, sono in corso di definizione trattative con la SGR Raetia SPA, che prevedono che tali lavori vengano eseguiti mediante assorbimento dei dipendenti Dima da effettuarsi da parte del nuovo appaltatore o attraverso l’affitto di rami d’azienda ove individuabili oppure attraverso assunzione diretta da parte del soggetto chiamato ad eseguire i lavori.

    Il curatore ha altresì, precisato che l’interesse al riassorbimento da parte del nuovo appaltatore è determinato dalla convenienza economica di mantenere le strutture già presenti nei cantieri e il personale ad esse adibito.

    In particolare al riguardo il Curatore ha dichiarato che ad oggi SGR Raetia SPA, relativamente ai lavori da effettuare prioritariamente, ha individuato nel CONSORZIO OUR COMPANY il soggetto cui affidare detti lavori e che tale consorzio ha manifestato la volontà di eseguirle alle condizioni sopra esposte.

    Si è convenuto su richiesta delle OO.SS. di programmare un incontro con il Curatore Fallimentare, con la contestuale presenza dell’appaltatore, per definire gli aspetti legati alla ricollocazione al lavoro degli ex dipendenti Dima Costruzioni Spa”. 




CASTEL GANDOLFO ELEZIONI, GASBARRA A SOSTEGNO DI MILVIA

Chiara Rai

Ieri pomeriggio il centrosinistra gandolfino ha ufficializzato la scesa in campo di Milvia Monachesi candidato sindaco sostenuto dal Pd, Sel, Idv, Repubblicani Castellani che si riconoscono nella lista civica “Arcobaleno”. A tirare la volata a Milvia Monachesi è intervenuto il segretario regionale Pd Enrico Gasbarra.

Gasbarra, un fiume in piena a sostegno di Monachesi ha detto, sostanzialmente, che il centrosinistra dev’essere il nocciolo duro di qualsiasi alleanza, “dobbiamo conquistare i cittadini sfiduciati del centrodestra, e qui a Castel Gandolfo i cittadini possono ritenersi fortunati perché hanno avuto 10 anni di buon governo di centrosinistra la cui prosecuzione, adesso, spetta a Milvia Monachesi”. Gasbarra ha poi fatto cenno alla condotta dell’ex vicesindaco Paolo Gasperini, pur senza nominarlo, affermando di non riuscire proprio a capire come chi ha fatto parte di una squadra così coesa e sana, possa allearsi con chi l’ha combattuto per anni, “scegliere il sindaco – ha aggiunto Gasbarra – è un po’ come mettersi in casa qualcuno per cinque anni”.

“Tanta gente è sfiduciata – ha detto il candidato sindaco Milvia Monachesi – perché c’è un malessere nei confronti della politica. E’ importante, invece, far capire alle persone che la politica è una cosa sana e dovrebbe essere intesa anche come servizio al cittadino. L’alternativa non è credibile, perché sfocia nel desiderio di onnipotenza del singolo. Io, credo fermamente che le scelte debbano essere partecipate e la politica debba giocare il ruolo di garante di valutazioni condivise. In questo senso, la venuta dell’onorevole Gasbarra mi inorgoglisce e mi fa sentire parte di un progetto più ampio. Il fatto che il segretario regionale del Pd sia qui, è importante perché significa anche che se avrò bisogno di chiedere contributi per Castel Gandolfo, saprò di ottenere una risposta. Ecco, rimanere fuori dalla politica significa isolamento e non è affatto una scelta vincente".
 




LAZIO CASO NOMINA ADRIANO PALOZZI PRESIDENTE COTRAL: LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI?

Angelo Parca

Sulla vicenda dell’incompatibilità alla presidenza del Cotral di Adriano Palozzi, lo scorso 17 Gennaio il Capogruppo e Segretario regionale dell’Idv in Regione Vincenzo Maruccio insieme ai Consiglieri Claudio Bucci, Giovanni Loreto Colagrossi, Giulia Rodano e Anna Maria Tedeschi hanno presentato un interrogazione a risposta scritta, la n. 691, al Presidente del Consiglio della Regione Lazio Mario Abbruzzese.

Nell’interrogazione vengono esposte a chiare lettere le motivazioni che rendono incompatibile la carica di Adriano Palozzi alla presidenza del Cotral, interrogando quindi il Presidente Polverini e l’Assessore alle Politiche della Mobilità e del Trasporto Pubblico Locale Lollobrigida sui seguenti punti:
1)    Quale sia il decreto che ratifica la nomina a Presidente di Cotral Spa di Adriano Palozzi
2)    Se intendano adottare provvedimenti atti a sanare tale situazione di incompatibilità
3)    In caso di risposta affermativa, quali siano tali misure


La Legge
L’incompatibilità è stabilita al comma 21 art. 4 della Legge 148/2011 che recita:
“Non possono essere nominati amministratori di societa' partecipate da enti locali coloro che nei tre anni precedenti alla nomina hanno ricoperto la carica di amministratore, di cui all'articolo 77 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, negli enti locali che detengono quote di partecipazione al capitale della stessa societa'.”


I motivi dell’incompatibilità:
Il Sindaco marinese, nel 2008 è stato eletto nel Consiglio Provinciale di Roma rimanendo in carica come Consigliere fino al 26 novembre 2009.
La Provincia di Roma, al momento della nomina a Presidente Cotral di Palozzi, era azionista di Cotral SpA.
Pertanto ai sensi della Legge 148/2011 è evidente l’incompatibilità di Adriano Palozzi tra la carica di Presidente Cotral e quella di Consigliere della Provincia di Roma precedentemente ricoperta, in quanto ambedue avvenute entro i tre anni stabiliti dalla Legge.

Ad oggi, dopo quasi tre mesi dall’interrogazione dell’Idv  tutto tace. Ad oggi sul sito della Regione Lazio non è dato sapere quali siano gli stipendi e i gettoni riservati ai componenti del Cda Cotral, con buona pace della trasparenza. Ad oggi gli unici dati certi sono che Adriano Palozzi è il Presidente del Cotral nonostante la Legge non lo consenta, che Domenico De Vincenzi ex Presidente è ora il vice Presidente, che Vincenzo Surace è l’Amministratore Delegato, che Giovanni Libanori e Paolo Toppi sono Consiglieri d’amministrazione e che gli ultimi dati sugli stipendi riservati alle cariche dell'azienda di trasporto risalenti al 2010 erano di euro 105.300,00 annui per il Presidente, di euro 126.000,00 annui per l’Amministratore Delegato, di euro 63.000,00 annui per il vice Presidente e di euro 41.400,00 annui per ognuno degli altri membri del cda.     
I cittadini restano fiduciosi che la Legge è uguale per tutti e vogliono sapere, nel caso il Sindaco Presidente venga destituito dalla carica Cotral, che fine faranno tutti i soldi degli stipendi, gettoni, rimborsi e quant’altro eventualmente previsti dal momento della nomina ed eventualmente già intascati in funzione di una carica che secondo la Legge non si poteva affidare. 

ALLEGATI:

1) INTERROGAZIONE IDV DEL 17 GENNAIO 2012

2) PAGINA INTERNET REGIONE LAZIO / SOCIETA' PARTECIPATE / COTRAL SPA STAMPATA IN DATA 29/03/2012

 

tabella SU STESSO ARGOMENTO:

16/01/2012 COTRAL: ESPLODE IL CASO SULLA PRESIDENZA PALOZZI
17/01/2012 IDV MARINO SOTTOLINEA ASPETTO ETICO MORALE DEL DOPPIO INCARICO DEL SINDACO DI MARINO
18/01/2012 PALOZZI INTERVIENE SU INCOMPATIBILITA' DA PRESIDENTE COTRAL E L'IDV GLI RICORDA LA LEGGE
14/03/2012 GIOVANNI LIBANORI, DA NEMI AL COTRAL PASSANDO PER ARICCIA
29/03/2012 MARINO CASO NOMINA PALOZZI AL COTRAL, IDV A LIBANORI: "PRIMA DI APRIRE BOCCA E DARGLI FIATO SI LEGGA LA LEGGE 148/2011 ART 4 COMMA 21"