NEMI ELEZIONI, "PENSIERO CIVICO" – SEL: CANDIDATI "FRESCHI" E PROPOSITIVI

Redazione

Ecco i candidati della lista “Pensiero Civico” sostenuta da Sel che porta come candidato sindaco la farmacista di Nemi Beatrice Faina.

 

Beatrice Faina

Azzurra Marinelli

Claudio Colazza

Luigi Middei

Paola Bianchi

Debora Pesoli

Marta Borile




NEMI ELEZIONI, "UNITI PER NEMI": CANDIDATI RADICATI E VOLENTEROSI

Redazione

Ecco i candidati della lista civica "Uniti per Nemi" sostenuta dall'Udc che propongono Alberto Bertucci a sindaco:

Alberto Bertucci
Giovanni Libanori detto Nanni
Frison Elio
Ibba Gianni
Leonardi Valentina in Girvasi
Palazzi Edy
Pazienza Pietro
 

"Una lista di persone radicate sul territorio e con tanta voglia di mettersi al servizio dei cittadini", il commento a caldo di Giovanni Libanori (Udc).




SANITA' CASTELLI, IL DIRETTORE SANITARIO DELLA ASL RMH VITTORIO AMEDEO CICOGNA E' DIMISSIONARIO

Redazione

Amedeo Cicogna ha detto di essere dimissionario e non dimesso – ha detto il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini – e si può capire anche il perché, fermo restando che sarà il diretto interessato a dare spiegazioni. Perché? Perché ormai la situazione della sanità sta diventando insostenibile. Fatto gravissimo è che fino ad oggi la Regione non ha autorizzato la proroga di quattro precari. E quattro precari, nella condizione in cui ci troviamo, fanno saltare i pronto soccorso di Albano e Velletri. Senza contare l’imminente accorpamento dei reparti di pediatria, ginecologia ed ostetricia di Genzano e Marino con ripercussione anche su Amzio. Domani cosa succederà? Non sono più assicurati i servizi essenziali, è una continua emergenza che pesa sui cittadini che trovano più risposte, sui medici che svolgono questo lavoro e soprattutto sul direttore sanitario del distretto RmH, perché se succede qualcosa le denunce arrivano al direttore sanitario che non è in grado, non per sua volontà, di garantire sicurezza e servizi minimi.  C’era un piano di ristrutturazione aziendale che è stato attuato – aggiunge Gabbarini –  ma per poter espletare questi servizi rimasti c’è bisogno di un minimo di personale garantito.  La Regione permettesse almeno che funzioni ciò che ci è rimasto. Se soltanto verrà compiuto un ulteriore accorpamento – conclude Gabbarini –  che significa chiusura degli ospedali,  scendiamo in piazza e sarà rivolta di sindaci e civili. Ormai è diventato difficile avere degli interlocutori, gli amministratori eletti sono diventati tecnici”.

tabella PRECEDENTI:

02/04/2012 CASTELLI SANITA', LA REGIONE NON RINNOVA I CONTRATTI IN SCADENZA PER I PRONTO SOCCORSO. SI PREPARA LA RIVOLTA.
27/03/2012 CASTELLI SANITA' CAPOLINEA, INIZIA LA RIVOLTA!
26/03/2012 CASTELLI ROMANI SANITA', CAPOLINEA.



NEMI ELEZIONI, "INSIEME PER NEMI" TRA ESPERIENZA E GIOVENTU': ECCO I CANDIDATI

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Ecco la lista dei candidati di "Insieme per Nemi" sostenuta dal Pdl che propone a sindaco Cinzia Cocchi.

Cinzia Cocchi

Biaggi Alessandro

Casadei Giorgio

Cavaterra Stefano

De Santis Daniela

Marianecci daniela

Zingales Calogero detto Gero

La presentazione della lista "Insieme per Nemi" si terrà sabato prossimo alle 17 presso il bar dei Pini




ARICCIA ELEZIONI, RINVIATO IL GIORNO DEL GIUDIZIO

Redazione

Ancora tarda ad arrivare il giorno del giudizio per la politica di Ariccia. Oggi il Consiglio di stato ha rinviato al 17 Aprile l'udienza per la decisione nel ,merito che riguarda l'accogliemento o meno della riforma della sentenza del Tar, emanata in seguito al ricorso dell'ex candidato a sindaco Roberto Di Felice e di Enrico Indiati. Dunque c'è ancora da attendere. L'ex sindaco Emilio Cianfanelli e gran parte della sua squadra avevano chiesto due sospensive: il provvedimento monocratico cautelativo  che è stato respinto formalmente e il provvedimento collegiale per motivi gravi e irreparabili. Quest'ultimo verrà discusso il 17 aprile, quando verrà emessa la sentenza riguardante anche il ricorso presentato da Giorgio Fabi. E' chiaro che il rinvio può significare, ma questa è soltanto una deduzione, che sia la "gravità" che l'"irreparabilità" appellate non sono così impellenti da non essere rimandate.

 

ALTRI tabella SULL'ARGOMENTO :

03/04/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL GIORNO DEL GIUDIZIO
27/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, UN ALTRO "NO" DAL CONSIGLIO DI STATO PER GLI EX AMMINISTRATORI DI CIANFANELLI
22/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL CONSIGLIO DI STATO DICE NO A EMILIO CIANFANELLI
19/03/2012 ARICCIA COMMISSARIATA, IL VICEPREFETTO ENZA CAPORALE SI OCCUPERA' DELL'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE ARICCINA
16/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI: "RICORREREMO IN CONSIGLIO DI STATO, LE IRREGOLARITA' RIGUARDANO LA MANCATA NOMINA DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE 15"
16/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, DI FELICE: "CIANFANELLI E' IN POLITICA PER DIFENDERE GLI INTERESSI, QUESTI SI' VERI, DEI PROPRI FIGLI"
15/03/2012 ARICCIA, ELEZIONI TAR. GIOVANNI LIBANORI ESPRIME LA MASSIMA SODDISFAZIONE PER LA SENTENZA
15/03/2012 ARICCIA, ELEZIONI TAR. SI TORNA ALLE URNE
15/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, LIBANORI: " CIANFANELLI INFLUENZATO DAL TEURGO OTELMA"
15/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI A LIBANORI: "LIBANORI JUNIOR SI PRENDE TROPPO SUL SERIO"
12/03/2012 ARICCIA, IL TAR ANNULLA LA PROCLAMAZIONE A SINDACO DI EMILIO CIANFANELLI
11/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, IL SINDACO: IRREGOLARITA’ SOLO FORMALI”



RIETI, RITEL DICHIARA FALLIMENTO, INTERVENGA LA POLVERINI

Redazione

Ieri pomeriggio alle 18, i lavoratori della Ritel e i rappresentanti sindacali del territorio si sono ritrovati nella piazza centrale di Rieti per tenere un’assemblea e riportare l’attenzione della città sulla vertenza. Durante l’incontro è stato chiesto alle istituzioni di firmare un esposto alla Procura per accertare le responsabilità che hanno portato a questa situazione e, come sollecitato dalle parti sociali e dal segretario provinciale del Partito Democratico, Vincenzo Lodovisi, è necessario affrettare i tempi che sembrano essere ulteriormente precipitati dopo la dichiarazione di fallimento dell’azienda dove lavoravano oltre 200 dipendenti. “Per queste motivazioni ribadiamo l’importanza di una realtà che rischia di cancellare il futuro di moltissime famiglie e per la quale, dopo mesi e mesi di trattative che non hanno portato a nulla di concreto – dichiarano in una nota Esterino Montino, e i Consiglieri regionali Mario Perilli e Tonino D’Annibale – evidenziamo la necessità di riconvocare in tempi brevissimi il tavolo di crisi ministeriale. Alla governatrice Polverini la nostra richiesta e l’appello di un intero territorio di farsi interprete delle istanze ormai note per imporre al Governo e ai partners industriali un’agenda stringente in grado di sostenere la ripresa produttiva dello stabilimento.” Concludono.

Vincenzo Lodovisi, segretario provinciale del Pd di Rieti, sulla questione scrive una nota a Esterino Montino:

Caro Esterino,
è di questi giorni la notizia della messa in liquidazione dello stabilimento Ritel di Rieti decretata dal Tribunale.
Il fallimento della Ritel rappresenta un momento di grave sconfitta in primo luogo per i lavoratori ma anche per tutti coloro che in questi anni hanno profuso impegno per  far avverare  un progetto di riconversione e rilancio di uno stabilimento di  rilevanti potenzialità, già sede di attività per multinazionali quali  Alcatel e Telettra.
Un progetto,  condiviso dalle istituzioni locali, in primis la Provincia di Rieti,  che in questi anni sono state al fianco dei lavoratori , ma sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico che in questa maniera ha assunto impegni nei confronti del territorio affinché il comparto dell'elettronica non risultasse depotenziato.
Preoccupa il fatto che il fallimento di Ritel possa rappresentare il culmine di un declino del settore.  Per questo riteniamo necessario non rassegnarsi agli eventi, pur nella straordinaria difficoltà del momento, e battersi ancora per trovare una soluzione alternativa per i lavoratori. Crediamo che la Governatrice della Regione Lazio in questa fase abbia la possibilità di evitare che la vertenza RITEL sia solo una riga nell'elenco delle innumerevoli crisi industriali del Paese e d'imporre al Governo ed ai partners industriali un'agenda stringente in grado di sostenere la ripresa produttiva dello stabilimento di Rieti. Consapevole della attenzione per i problemi di questo territorio, testimoniato proprio in questi giorni, e della capacità politica di individuare percorsi utili alla risoluzione di vertenze complesse, ti chiedo di voler intervenire nei confronti della Regione affinché vengano soddisfatte le attese dei lavoratori e delle rispettive famiglie. Sono certo che non lascerai inascolata tale richiesta.
 

Vincenzo Lodovisi, segretario provinciale del Pd di Rieti, sulla questione scrive una nota a Mario Perilli:

Caro Mario,
le notizie di queste ore che investono la Ritel sono fonte di straordinaria preoccupazione. Sono convinto peraltro che un'iniziativa della Regione, nella persona della Governatrice del Lazio, possa assicurare la soluzione a breve  della vertenza, come auspicato da lavoratori e sindacati, ad evitare che la situazione scivoli su un terreno irrecuperabile. E' sensazione diffusa che  un intervento del nostro capogruppo in Regione possa essere di ausilio nell'auspicata iniziativa. Di seguito la nota che, sono certo,  vorrai rimettere sul tavolo di Esterino con ogni sollecitudine. Con la consueta stima

 




ROMA RACCOLTA DIFFERENZIATA, C'E' CHI DICE NO…

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“Sulla raccolta differenziata a Roma si è formato uno partito del no che rema contro il raggiungimento degli obiettivi fissati dalle normative europee e nazionali: il partito è composto dal Sindaco di Roma Alemanno, dalla presidente della Regione Polverini e dal Commissario straordinario Pecoraro”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Consigliere di Sinistra ecologia e libertà alla Regione Lazio. “Il trio – spiega Zaratti – manifesta scetticismo sulla proposta avanzata dal ministro Clini, che ha voluto invece richiamare ciascuno alle proprie responsabilità istituzionali per un nuova gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio in linea con l’Europa”.
“Ma se non si rompe il cortocircuito del sistema arcaico della raccolta dei rifiuti, impostato ancora sul sistema duale e sul conseguente conferimento in discarica – conclude Zaratti – l’esito non potrà che essere quello di replicare altre discariche come Malagrotta. Ed è per questo che le resistenze manifestate fin qui dal partito del no di Alemanno, Polverini e Pecoraro sono ingiustificate e hanno come diretta conseguenza quella di far perdurare il sistema di monopolio della gestione dei rifiuti a Roma”.
 




MARINO SANITA', SI SMANTELLA LA STRUTTURA IN VIA COSTA BATOCCHI

Redazione


Riceviamo dall'Idv Marino e pubblichiamo:

"E’ passato un anno dalla promessa dell’apertura del pronto soccorso, dalla venuta della Polverini in elicottero ad inaugurare il nulla, mentre i cittadini pagano caramente i disservizi e le mancate promesse, ed è il caso di dirlo, materialmente proprio sulla loro pelle. Sono passati mesi in attesa che si sappia quando la Polverini farà un nuovo decreto per poter aprire il pronto soccorso, e nel frattempo i marinesi che avevano un fior di ospedale devono vagare per la provincia in cerca di adeguata assistenza. E da qualche giorno apprendiamo anche dello smantellamento della struttura in Via Costa Batocchi, con i servizi trasferiti a Ciampino, l’unico a salvarsi sarà forse il solo Consultorio, ci chiediamo allora quale sia la logica che impedisca ai cittadini marinesi che gli sia garantito degnamente il diritto alla cura, che almeno si parli chiaro. Ci chiediamo perché dall’amministrazione non abbiamo letto un solo rigo al riguardo, dove sono quelli che tagliavano nastri? Quelli che promettevano in campagna elettorale che avrebbero garantito servizi sanitari adeguati? Non leggiamo neanche un rigo di protesta. Prendere il 61 per cento significa poi anche rispettare le promesse elettorali, altrimenti si chiama inganno, e la vicenda sanitaria a Marino ha tutte le caratteristiche del “grande Bluff” che oramai è stato scoperto dai marinesi, che aspettano fatti concreti, e non silenzi o bugie."
 




ALBANO, DA OGGI IN VIGORE IL REGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE POPOLARE

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In vigore da oggi ad Albano Laziale il regolamento per la partecipazione popolare. Con questo atto il Comune di Albano diventa una delle poche realtà nazionali dotate di uno strumento che permette ai cittadini di partecipare alle scelte che la propria Amministrazione adotterà e che riguardano la collettività. Da oggi i cittadini di Albano avranno a disposizione strumenti come le petizioni, le proposte, le consulte delle associazioni, i forum, le assemblee cittadine, i referendum propositivi. Tutti questi strumenti avranno, come risultato, la formulazione di “intenti” a cui l’Amministrazione dovrà dare riscontro in tempi fissati e con le modalità di “pari dignità”. Ovviamente tutto dipenderà dall’uso responsabile dello strumento popolare e dal reciproco rispetto dei ruoli. Un fatto è certo: chi vorrà partecipare da oggi ha lo strumento operativo e, in questo senso, è un cambiamento epocale che stravolge la cultura e pratica consolidata della “delega deresponsabilizzata” che ha caratterizzato la gestione esclusivamente partitocratica della “cosa pubblica” con il rischio, più volte accertato, che diventasse “cosa nostra”. Da oggi, almeno ad Albano e ne va dato atto all’amministrazione Marini e a tutto il Consiglio Comunale è un’altra storia … Una bella storia.
 




TIVOLI, IDV PRESENTA MOZIONE PER RITIRARE IL BANDO IN REGIME DI AUTOTUTELA IMPIANTO SPORTIVO COMUNALE RIPOLI

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"Si continua a mettere mano nelle tasche dei cittadini, – così, attraverso una nota dichiarano il consigliere Federico Colia e il segretario Riccardo Reali – nella vicenda che vede messo a bando l’impianto sportivo comunale Ripoli come se fosse un investimento imprenditoriale che mira solo al guadagno, e questa volta prendendosela con tanti ragazzi che ogni giorno praticano sport in questa città. Fare un bando a queste condizioni (canone altissimo e criteri prettamente economici che non tengono adeguatamente conto dell’esperienza sportiva) significa andare contro l’atto di permuta della signora Bulgarini del 1936 che cedeva l’impianto solo alle società tiburtine dilettantistiche con l’unico scopo di promuovere l’attività sportiva locale, significa inoltre, a nostro avviso, per seguire fini diversi da quelli appositamente regolamentati in consiglio comunale, – proseguono i due esponenti dell’Italia dei Valori – ma soprattutto significa, verosimilmente, aumentare l’iscrizione alle scuole calcio e al settore giovanile almeno di 200 euro a ragazzo, con conseguente penalizzazione soprattutto per quelle famiglie che vorrebbero far praticare il calcio a più di un figlio. E’ evidente che in questo momento di crisi economica un’ulteriore penalizzazione delle famiglie da parte del Comune, per risolvere le situazioni di difficoltà economica dell’Amministrazione a scapito della funzione sociale dello sport, non è accettabile. Proprio mentre, da un lato, si festeggia lo Sport in piazza con la grande partecipazione dell’Amministrazione, promuovendo l’attività sportiva come strumento formativo, dall’altro lato si sfrutta lo sport per fare cassa a danno della cittadinanza.Per evitare questa scellerata situazione, – concludono i rappresentanti dell’IDV – e anche per evitare che l’amministrazione vada incontro a possibili contenziosi, dovuti alla gestione nell’emissione del bando da parte dell’assessore Cerroni, come partito abbiamo presentato una mozione che invita il Sindaco a ritirare il bando in regime di autotutela.
 

 




RIGNANO ABUSO SU BIMBI, RICHIESTI 12 ANNI DI RECLUSIONE PER TUTTI GLI IMPUTATI

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Si è quantificato il tempo di reclusione per gli attori del terribile incubo che ha avvolto la scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio: una richiesta di condanna a 12 anni di reclusione per tutti gli imputati. Lo ha chiesto il pm Marco Mansi che ha concluso la requisitoria nel processo a Tivoli sui presunti abusi sessuali avvenuti ai danni di 21 bimbi nell'anno scolastico 2005-06.

Le richieste di condanna riguardano, in particolare, le maestre Silvana Magalotti, Marisa Pucci, Patrizia Del Meglio, il marito di quest'ultima Gianfranco Scancarello (autore tv) e la bidella Cristina Lunerti, accusati, a vario titolo, di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza.

Secondo la ricostruzione dell'accusa i piccoli sarebbero stati sottoposti "ad atti di sevizia e crudeltà", nonché ad assistere o partecipare ad atti a sfondo sessuale, dopo averli portati fuori dalla "Olga Rovere" in orario scolastico. L'inchiesta culminò il 24 aprile del 2007 con l'arresto di sei indagati sulla base di un'ordinanza emessa dal gip Elvira Tamburelli. Il tribunale del Riesame capitolino, il 10 maggio successivo, ne dispose la scarcerazione. La decisione fu confermata dalla Cassazione. Nel corso delle indagini furono svolti anche due incidenti probatori: uno vide coinvolti i minori presunte vittime di abusi, uno riguardò i numerosi oggetti sequestrati. Il primo in particolare riguardò l'acquisizione delle dichiarazioni dei bambini, previa valutazione della loro idoneità a testimoniare. I piccoli, pertanto, non hanno dovuto testimoniare nel corso del processo.