VITERBO PROVINCIA, CHIUSA LA VITORCHIANESE AL KM 1,3 PER CIRCA DIECI GIORNI

Redazione

Con l’ordinanza numero 19 del 2012, la Provincia di Viterbo ha disposto la chiusura provvisoria al traffico della provinciale Vitorchianese al chilometro 1,3 con effetto a decorrere dalle ore 8 del 10 aprile fino al termine dei lavori. Un provvedimento che si è reso necessario per consentire ad una ditta privata la realizzazione dell’attraversamento stradale interrato del collettore fognante di raccolta e smaltimento delle acque chiare per la nuova lottizzazione Colleverde – Peep.

“Considerando che si tratta di un cantiere stradale – ha spiegato l’assessore provinciale ai Lavori pubblici e Viabilità, Gianmaria Santucci – occorrerà aspettare almeno 8-10 giorni per permettere al calcestruzzo di solidificarsi al meglio. Ci siamo assicurati che la ditta che svolgerà i lavori rispetterà i termini previsti per far sì che si producano meno disagi possibili per i fruitori della strada”.

Allo stesso tempo palazzo Gentili ha individuato dei percorsi alternativi: “Il traffico lato Bagnaia-Vitorchiano – ha aggiunto Santucci – potrà essere dirottato sulla statale 675 Umbro Laziale; mentre quello lato Viterbo-La Quercia sulle provinciali Ortana e Acquarossa (direzione Vitorchiano e Umbro Laziale). Il traffico locale fino al Km 1,3 sarà consentito solo ai residenti e ai proprietari  dei fondi”
 




NEMI ELEZIONI, FABRIZIO FONDI (PDL) SCRIVE A L'OSSERVATORE LAZIALE

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo una lettera scritta dal coordinatore del Pdl di Nemi Fabrizio Fondi al direttore de L'osservatore laziale

Caro Direttore,
quale coordinatore del Circolo PDL di Nemi mi sento in dovere di fornire ai lettori ed ai cittadini alcune doverose precisazioni, alla luce dei recenti avvenimenti mediatico-giudiziari che hanno riguardato e che riguardano il Candidato Bertucci.
1) La notizia giornalistica della iscrizione di Bertucci, dell’Arch. Miglietta e di altri due signori, nel registro degli indagati, delle perquisizioni disposte nei loro confronti, della ipotizzata consumazione di un reato gravissimo per un amministratore pubblico (turbativa d’asta) sono suffragati dalla pubblicazione di un documento che, a quanto mi è dato comprendere, non è segreto e che da molti mesi è in possesso dei quattro indagati. Ciascuno di essi lo ha sino ad oggi tenuto gelosamente nascosto e forse solo adesso ha deciso di farlo conoscere all’opinione pubblica.
Sono il primo a non dimenticare il diritto che ha ciascun cittadino di essere considerato innocente fino alla condanna, ma, vivaddio!, caro Bertucci, se è vero che sei stato scagionato, prosciolto, assolto, fai tu, pubblica il documento che lo attesta: non è difficile ad un comunicatore come te, che so, ingigantirlo su di una vela, metterlo a fianco dei manifesti con la coppa del mondo o con gli illustri personaggi dello spettacolo che, a tuo parere, come narri con le immagini, hanno illustrato la tua azione di governo come assessore.
2) E’ singolare, e lo dico come fondatore sin dal 1999 del gruppo “INSIEME PER NEMI”, che Bertucci, dopo essere stato per sette anni (gli ultimi due anche da vice-Sindaco) assessore con delega alla scuola, all’ambiente ed alla agricoltura, già da un anno abbia cominciato la sua personale campagna elettorale, affermando ai quattro venti che Nemi è nell’abbandono più completo e nello sfacelo.
Domanda ovvia, ma lecita: ma in questi sette anni Bertucci dove è stato? In quale limbo politico-amministrativo si è collocato?  Sembra che si sia destato solo dopo il ritiro delle deleghe di assessore.  Se così è, così non può funzionare!
3) La cosa pubblica, il Comune, l’amministrazione di un Ente impongono comportamenti ben diversi da quelli di una azienda privata. Ci sono regole, procedure, paletti, passaggi obbligati (anche io sono stato per tanti anni consigliere Comunale, sia di opposizione e sia di maggioranza) che impongono prudenza e conoscenze.
E non scorciatoie o, peggio, furbizie.
Le conseguenze possono essere gravi, sia per la Comunità Cittadina e sia per gli stessi amministratori che, poi, pagano di persona.
Prendiamo per esempio, e non a caso, le scelte urbanistiche degli anni ’80 di Canterani e del suo gruppo dirigente.
Le conseguenze nefaste di quelle varianti azzerative a ripetizione, non seguite dalla corretta osservanza della normativa che imponeva di proseguire negli iter approvativi, arrivano oggi, dopo 20 anni!
Oggi il Comune di Nemi sta aspettando con trepidazione la sentenza (è imminente!) con la quale il TAR del Lazio quantificherà il danno per il quale ha già emesso sentenza definitiva di condanna.  Saranno € 500.000,00 (nella migliore delle ipotesi)?  Saranno € 2.500.000,00 (come chiede la società attrice)?  Saranno sempre troppi e, quel che è peggio, ricadranno anche sulle persone di quegli amministratori che seguirono Canterani, in quanto la Corte dei Conti in certi casi non perdona nessuno ed agisce di conseguenza.
E’ certo che i cittadini di Nemi non si vorranno ritrovare, magari tra 20 anni, nella stessa drammatica necessità di leccarsi le ferite delle leggerezze e delle imprudenze di Bertucci.
4) Bertucci, nella sua autodifesa, apparsa su di un quotidiano, afferma che il PDL provinciale avrebbe fatto tutto il possibile per mantenere l’unità del gruppo, mediando le diverse posizioni.
CIO’ NON E’ MAI AVVENUTO! Ed è il frutto di pura fantasia, se non di palese menzogna!
Bertucci, dal 2004 al 2009 è stato nel gruppo, anche quale assessore, in quote UDC.
E’ sempre stato dell’UDC e come tale ha ricoperto la carica di Vice – Sindaco dal 2009 al 2011.
Che cosa ha a che fare con il PDL.? Dice che si è tesserato: ma si possono avere in tasca le tessere di due partiti?
Ma è mai possibile militare in un partito e cercare adesioni e tessere per un altro partito?
Questo genere di confusione non giova alla credibilità della Politica, soprattutto in un  momento delicato come questo, nel quale si avverte il bisogno di aria pulita, di trasparenza, di onestà e di legalità.
Comunque ho il dovere ed il piacere di chiarire che il PDL di Nemi e, quello provinciale appoggiano, senza riserve e senza infingimenti, la candidatura di Cinzia Cocchi e di nessun altro.
Questa scelta peraltro nota a tutti gli iscritti ed ai simpatizzanti è già stata resa nota durante una recente e pubblica assemblea e verrà ribadita in campagna elettorale fino  a quando sarà necessario.
5) Libanori imperversa su facebook locale e, lo dico con rispetto per la persona, fa caricatura di se stesso quando impreca come il Gladiatore, quando usa un linguaggio e motti della destra roboante che, se espressi da una persona politicamente coerente e seria, potrebbero anche essere seri, nel caso concreto sono scimmiotterie politicamente penose e velleitarie, veramente da fumetto!
Grazie gentile direttore della ospitalità!
                FABRIZIO FONDI
            Coordinatore PDL – Circolo di Nemi
 




TARQUINIA ELEZIONI, BATTISTONI (PDL) SOSTIENE MINNITI CHE HA PRESO LE DISTANZE DAL PDL

Redazione

Una nota del Pdl di Tarquinia fa capire chiaramente il clima elettorale che coinvolge la città viterbese. Una defezione che pesa o una insubordinazione di poco conto?

Ecco la nota:

“E’ stata veramente una sorpresa aver visto il consigliere regionale Battistoni del Pdl al battesimo della lista civica che sostiene Minniti alle elezioni amministrative per il Comune di Tarquinia.

 Pensare infatti che Battistoni è stato eletto alla Regione Lazio con i voti del Popolo della Libertà ed ora, ignorando completamente la presenza di una lista Pdl, si schiera dalla parte di alcuni fuoriusciti dal partito è veramente inconcepibile.

 Al di là del gesto, per il quale se ne assumerà tutta la responsabilità politica, Battistoni dovrebbe ricordare che alle elezioni per la provincia di Viterbo, in cui concorse come presidente, perse proprio perchè alcuni dei soggetti che oggi va a sponsorizzare gli fecero mancare il loro sostegno.

 Il Pdl di Tarquinia prende comunque atto di tale comportamento, quantomeno inopportuno e contrario alle regole statutarie del partito, con la consapevolezza che certe prese di posizione sono contro chi gli ha consentito di arrivare alla carica di consigliere regionale”.




TIVOLI, CAMPO RIPOLI: LA VERITÀ DAGLI OCCHI DI UN CITTADINO .

Redazione

Dopo l'articolo de L'osservatore laziale del 5 aprile "TIVOLI, IL PRESIDENTE DELL'ASD ATLETICO FRANCO GABELLI COMMENTA LE DICHIARAZIONI DELL'ASSESSORE CERRONI"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Lollo, residente di Tivoli, che commenta le dichiarazioni di Gabelli.

"In relazione alle dichiarazioni rilasciate dal sig. Gabelli inerenti il bando di gara per l'aggiudicazione del Campo Ripoli di Tivoli, esse mi hanno fatto letteralmente sobbalzare sulla sedia. Chiunque, a Tivoli, ha potuto toccare con mano come stanno davvero le cose, a cominciare proprio dal bando di gara che affidò il campo nel 2006 ! Una gara di cui lo stesso Gabelli si dichiarava vincitore prima ancora dell'apertura delle buste !! Gara che non ha comportato in questo quinquennio il pagamento di un solo euro di affitto da parte di chi ha avuto il campo in gestione e, cosa clamorosa, le utenze elettriche ed idriche sono rimaste a carico del Comune stesso (e quindi di noi cittadini !!). Vi parlo da genitore che, per necessità logistiche, ha affidato il proprio figlio alla società del signor Gabelli e che ha visto in quel campo le più sgradevoli malefatte, sia organizzative che etiche. La mia presa di posizione che sfocia in questa nota non è figlia di un colore politico, di una antipatia o rancori personali o di una appartenenza a chissà quale lobby, ma è la naturale reazione che ogni cittadino ed ogni utente del campo Ripoli dovrebbe avere di fronte a tali dichiarazioni. Fare informazione è la cosa più bella del mondo. Rendere tutti partecipi di ciò che accade sulla Terra è il mestierre che ho sempre sognato di fare, così come immagino sia per voi. Ma approfittare dei mass media per divulgare falsità o farsi propaganda è una cosa sgradevole, così come lo era molti decenni fa e lo è stato a tuttoggi per fini politici.E di questo il sig. Gabelli è stato abile protagonista. Bisognerebbe far sapere ai cittadini di Tivoli che stiamo pagando NOI le utenze di Gabelli… da 5 anni a questa parte…  Senza parlare degli aspetti sportivi, morali e comportamentali che in questi 5 anni sono stati messi da parte in favore dello sporco dio ( volutamente minuscolo ) DENARO. Purtroppo gli hanno tolto il giocattolo… ed ora sta usando tutti i mezzi pur di gettare fango su chi verrà al suo posto, senza nemmeno sapere chi sia visto che il bando è ancora aperto…. Io spero solo che, chiunque verrà incaricato di gestire il Campo Ripoli, lo faccia finalmente per il bene della comunità, dei nostri bambini e della nostra bellissima città e che il vento di cambiamento che soffia nella nazione coinvolga anche la nostra piccola città nella speranza che essa torni ad essere un bene di tutti e non un pozzo da cui attingere per apportare ricchezza agli amici degli amici. Nel ringraziarvi per aver accoolto il mio sfogo, vi invio il mio più sincero in bocca al lupo per il futuro. Buon lavoro a tutti voi, ragazzi. Lollo."
 

tabella PRECEDENTI:

05/04/2012 TIVOLI, IL PRESIDENTE DELL'ASD ATLETICO FRANCO GABELLI COMMENTA LE DICHIARAZIONI DELL'ASSESSORE CERRONI



ALBANO, 26 MOTIVI PER DIRE NO ALL'INCENERITORE

Redazione

Questo sabato si terrà un corteo alle 15:30 ad Albano con partenza da piazza Mazzini

Il Coordinamento contro l'Inceneritore di Albano intende ricordare ai cittadini i 26 punti presentati nel 2009 alla Regione Lazio. Punti che spiegano la contrarietà all'inceneritore:
 

1- L'impianto proposto dal Co.E.Ma brucerebbe il Cdr, (combustibile da rifiuti) consistente in materiali come
carta, plastica, legno, che invece sono riciclabili al 100% ;
2- Per raggiungere le temperature di esercizio l'impianto ha bisogno di utilizzare 10mila tonnellate di carbon-coke all'anno;
3- La combustione genera inquinanti di natura diversa: ossidi di azoto, zolfo, diossine, furani, nanoparticelle tossiche. Non esistono filtri per trattenere le polveri sottili (cosiddette Pm3);
4- Consuma quantità d'acqua non compatibili con le risorse del territorio, già in dissesto idrogeologico;
5- Richiede ulteriori discariche: siti di stoccaggio speciali per rifiuti altamente tossici (i residui della combustione ed i filtri per le polveri grossolane);
6- Impiega il brevetto Thermoselect, sperimentato in Ue in due impianti, entrambi chiusi dalla Magistratura;
7- Il rilascio di inquinanti comprometterebbe i marchi Doc e Dop locali e la vocazione agricola dell'area, nonchè tutta la produzione tipica enogastronomica a denominazione “ Colli Albani ” ;
8- I venti trascinerebbero le polveri fino a 7 Km di distanza, interessando un abitato di 250mila persone;
9- Sorgerebbe a ridosso di vari insediamenti abitativi. A 200 metri dal centro, a 600 dalle scuole locali;
10- Verrebbe costruito a breve distanza dal Policlinico dei Castelli, il cui progetto è stato già messo in gara, e per il quale già sono stati stanziati fondi;
11- Contraddice le indicazioni del Piano Paesaggistico che classifica il sito come zona agricola di pregio;
12- Non tiene conto della sismicità dell'area, né rispetta la normativa regionale sulle distanze dall'abitato;
13- Raggiungendo temperature di esercizio di circa 2.000 gradi, l'impianto è incluso tra quelli pericolosi di prima categoria;
14- Brucerebbe 160mila tonnellate di Cdr l'anno, il doppio di quanto prodotto dai comuni dell'ambito territoriale;
15- Produrrebbe una quantità irrisoria di energia elettrica, funzionale solo a riscuotere truffaldinamente i Cip 6 e i Certificati Verdi;
16- Non deriva da una scelta di piano di Governo ma è frutto dell'offerta di un privato (Manlio Cerroni) interessato al suo personale profitto;
17- Il progetto,e la realizzazione dell'impianto sono privi di gara d'appalto;
18- L'iter autorizzativo è stato forzato sospendendo l'efficacia della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale);
19- La Conferenza dei Servizi non ha tenuto conto delle posizioni degli Enti Locali e della ASL;
20- Incomberebbe su una discarica già sanzionata dalla Magistratura per provato inquinamento delle falde;
21- La documentazione consegnata dall' ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) sullo stato delle falde acquifere fornisce dati non coerenti;
22- Il raffreddamento ad aria non ha riscontro nella letteratura scientifica né giustificazione tecnica plausibile;
23- Comprometterebbe irreversibilmente la vocazione agricola e turistica del territorio dei Castelli Romani;
24- E' stato violato ogni corretto rapporto con la cittadinanza, inteso come partecipazione e coinvolgimento;
25- Raccoglie l'unanime ostilità di cittadini, enti Comunali, Asl e di diverse categorie produttive;
26-E' una proposta che graverà sulle tasche dei cittadini. Le conseguenze dell'inquinamento saranno sia ambientali che sanitarie;
 




GENZANO ISTRUZIONE, OTTO STUDENTI DEL VAILATI ALLA SELEZIONE NAZIONALE DEL PARLAMENTO EUROPEO GIOVANI

Redazione

Oggi alle 11 presso la sala Consiliare del Comune di Genzano di Roma, il Sindaco Flavio Gabbarini e l’Assessore All’Educazione e Istruzione Patrizia Mancini, incontreranno otto studenti del Liceo Scientifico “G.Vailati”  che parteciperanno alla XXIX Selezione Nazionale del Parlamento Europeo Giovani,  che si terrà a Piacenza tra il 12 e il 16 Aprile 2012. Il progetto iniziato due anni fa, e portato avanti dalle Insegnanti Maria Rosaria Viscogliosi e Sabrina Minucci, ha visto i ragazzi Valentina Avagliano, Marco Fiormonti, Alessandro Giannini, Francisco Goio, Edoardo Palumbo, Eleonora Paoli, Silvia Piantedosi, Armela Shurdha, superare brillantemente le due preselezioni, grazie alla produzione di due risoluzioni scritte in Italiano, Inglese e Francese, riguardanti argomenti di attualità politica, economica e sociale, sul modello di quelle del Parlamento Europeo, tutti qualificandosi, con grande vanto del Dirigente Scolastico Prof. Stefano Bianchi, tra i primi dodici Istituti d’Italia, residenti nei blasonati capoluoghi di provincia tipo Milano, Torino, Trieste, Como, Pordenone, Lecce. Ai partecipanti verrà dato l’augurio dell’Amministrazione Comunale, per una auspicabile vittoria che li vedrà finalisti direttamente nella sede del Parlamento Europeo di Bruxelles.




ORIOLO ROMANO, ALLARME GAS TOSSICI E DEGRADO AL PARCO DELLA MOLA, SITO DI INTERESSE COMUNITARIO

Redazione

«Lo stato di degrado che sta raggiungendo l’area è inaccettabile: il Comune faccia subito qualcosa». A lanciare l’allarme è Stefano Gasperini, coordinatore della locale sezione UDC di Oriolo, che è stanco di vedere il Parco della Mola così trascurato.
E’ con questo accorato appello che si pone nuovamente all’attenzione della cittadinanza e dei movimenti per l’ambiente lo stato “di salute” dell'area verde più bella dell’intero comprensorio dei monti sabatini ad un passo da Roma Capitale, un grande polmone di ossigeno, ricco di vegetazione, ridotto oggi ad un letamaio.
Un parco abbandonato – non se ne capisce il motivo – da oltre due anni. Era frequentatissimo d’ estate dai ragazzi, perché con la sua vasta area verde e le piscine di acqua solfurea costituiva una valida alternativa ai pomeriggi passati in casa. Purtroppo con la legislatura Carones-Bevilacqua, è stato abbandonato al suo destino, ai vandali, all’incuria, al degrado. E’ come se fosse stato cancellato dalle piantine del Paese. Non esiste più.
Sfortunatamente è l’amara fotografia di questo sito naturalistico, che attende un recupero che non arriva mai; divenuto un coacervo di rami e sterpaglie, rifiuti di ogni tipo, recinzioni divelte con le magnifiche vasche che sono un ricordo lontano, soppiantate da una palude melmosa. Uno squallido spaccato del livello di degrado che un parco possa raggiungere, il tutto all’interno di un’area proposta come sito di interesse comunitario a livello europeo.
Una situazione triste, indegna di un paese civile – ricorda Stefano Gasperini – proprio in un paese come Oriolo dove spesso si organizzano eventi sull’ambiente … forse quello degli altri territori.
La follia di abbandonare un’area verde di tanta rara bellezza si è aggiunta alla follia degli amministratori locali che hanno preteso a tutti i costi, tanto pagano i cittadini, la “ricostruzione” del mulino costato circa duecentomila euro, realizzando una cattedrale nel deserto con il risultato di un’enorme spreco di denaro pubblico.
Come succede di solito in Italia, l’amministrazione comunale ha già iniziato lo scaricabarile delle responsabilità addebitando la colpa dello scempio, in primis all’equipe di geologi voluta dalla giunta regionale dell’ex Presidente Marrazzo ed in seconda battuta al Prefetto di Viterbo colpevole di essersi sincerato della situazione.
Il problema però non è esclusivo del Parco della Mola – riferisce Gasperini – ma di tutte le aree verdi del Comune lasciate in abbandono. Con l’arrivo della primavera, i cittadini vorrebbero uscire per andare nei parchi, ma ad Oriolo sembra quasi un’utopia considerando che oltre al parco della Mola anche gli altri giardinetti pubblici del territorio si trovano nelle stesse misere condizioni e la tanta agoniata villa Altieri rimane chiusa.  C’è da chiedersi se gli amministratori locali siano mai venuti a toccare con mano lo stato di degrado.
Oriolo Romano non è né Barcellona, né New York ma è doveroso assicurare ai cittadini dei semplici spazi aperti, sicuri e puliti in cui i bambini e gli adulti possano distrarsi in tranquillità, trascorrendo ore di spensieratezza. E visto che questi spazi esistono – il coord. dell’UDC – chiede che vengano tutelati e salvaguardati da degrado e inciviltà. Tutto qua.
Alla coscienza dell’amministrazione comunale – Stefano Gasperini – fa un appello: ridate agli oriolesi, il Parco della Mola, quel luogo suggestivo che incanta ed attira i turisti dove svagarsi ed abbandonarsi alla natura! Ridate ai bambini la possibilità di giocare all’aria aperta.  E’ un loro diritto ed è un vostro dovere garantirglielo
 




MARINO, VIA UN PEZZO DELLA SQUADRA DI PALOZZI: SI DIMETTE IL CONSIGLIERE PDL CHIAPPA

Angelo Parca

Una defezione inaspettata, un fulmine a ciel sereno per l'amministrazione Palozzi che dichiara, attraverso il coordinatore del Pdl di Marino, che non si sarebbe mai aspettato che il consigliere azzurro Chiappa potesse rassegnare le dimissioni. Ma a l'osservatore laziale questo stupore risulta strano, perché Chiappa il suo malessere lo ha trasmesso chiaramente. Stufo di farsi additare come amministratore inerte, forse, Chiappa è arrivato all'apice di una vicenda che si trascina da tempo. Il 15 febbraio scorso fu lo stesso consigliere a palesare chiaramente il suo malessere: non sapeva che dire di fronte ai giorni che passavano e al ghiaccio che continuava a dominare a Santa Maria delle Mole, una frazione in quel momento trascurata. E fu Chiappa a dire a gran voce: "Mi vergogno di ciò che sta accadendo". Ecco che si arrosisce e si fanno spallucce quando un consigliere comunale della squadra di Palozzi non riesce a gestire neppure un emergenza (non perché sia rimasto inerte) e lancia un allarme che purtroppo tarda ad arrivare. Probabilmente quello dello ghiaccio a Santa Maria delle Mole, è solo la punta di un iceberg, probabilmente Chiappa, che non intende perdere la faccia con il suo elettorato ha preferito dimettersi. Intanto questa piccola crepa potrebbe preludere a ad un malessere più allargato. Chissà. Nel frattempo si riporta il rossore e lo stupore per la notizia delle dimissioni di Chiappa.

“Esprimo profondo rammarico per le dimissioni di Gianni Chiappa dal Pdl di Marino e dal relativo gruppo consiliare”. È quanto dichiarato dal coordinatore del Popolo della Libertà di Marino Fabio Silvagni all’indomani della lettera protocollata dal consigliere comunale Gianni Chiappa lo scorso 5 aprile per rassegnare le dimissioni dal partito. “La mia amarezza e quella del partito – prosegue Silvagni – si fa grande quando leggo che Chiappa dichiara che politicamente c’è stato uno squilibrio tra le liste che oggi sostengono l’Amministrazione Palozzi e che non c’è la volontà di far crescere una nuova generazione giovane locale. Chiappa sa bene che tutti noi Moderati, e in primis anche lui, ci siamo impegnati sempre affinché ogni lista e partito della nostra colazione trovasse la giusta rappresentanza nel governo del paese. La decisione di Chiappa giunge inaspettata e personalmente la ritengo incomprensibile perché né io né tanto meno il sindaco Palozzi abbiamo mai messo a freno le sue iniziative, anzi, il nostro intento è stato sempre quello di ascoltare le esigenze sue e quelle di tutto il gruppo consiliare da me rappresentato, ragione per cui non vedo per quale motivo debba parlare in questi termini. Con Chiappa abbiamo condiviso un percorso politico che parte dalle elezioni amministrative del 2006 ed è proseguito per cinque anni fino alla rielezione di Adriano Palozzi a sindaco di Marino. Sarebbe un peccato disperdere quanto di buono prodotto in questi anni, il sostegno e la fattiva collaborazione che Chiappa ha saputo dare con efficacia e trasparenza al nostro partito. Per questo e tanti altri motivi – conclude Silvagni – lo invito a un ripensamento e a continuare la sua militanza nel Pdl di Marino che vorrebbe significare un contributo e sostegno importanti da parte sua sia dal punto di vista amministrativo che politico”. 

tabella PRECEDENTI:

15/02/2012 MARINO SANTA MARIA DELLE MOLE GHIACCIO, IL CONSIGLIERE CHIAPPA: "MI VERGOGNO DI CIO' CHE STA ACCADENDO"



VITERBO, ARSIAL IMPEGNATA NELLA RICERCA DI NUOVE TECNICHE PER ABBATTERE DELLA META' I COSTI DELLE CARCIOFAIE

Redazione

Con una tecnica innovativa per la produzione di piantine di carciofo messa a punto per dimezzare i costi a carico dei coltivatori e due campi catalogo realizzati nelle aziende sperimentali dimostrative di Cerveteri e Tarquinia per studiare e migliorare le varietà di piante, l’Arsial sarà la protagonista della seconda giornata del Simposio internazionale sul carciofo organizzato a Viterbo dall’Università degli Studi della Tuscia e dall’Enea con il patrocinio dell’Ishs (Società internazionale di Scienze per l’Orticoltura). Il convegno, che si è aperto oggi con una sezione scientifica presso l’Università della Tuscia, proseguirà infatti domani proprio nelle due aziende dell’Arsial dove sono state allestite specifiche prove dimostrative. “Una vetrina molto importante per studiosi ed operatori in arrivo dall’Europa, dal Nord Africa e dagli Stati Uniti che ci rende orgogliosi di mostrare i risultati raggiunti nella sperimentazione”, ha spiegato il presidente dell’Arsial Erder Mazzocchi. “L’Agenzia è infatti impegnata da tempo nella messa a punto di una tecnica per la produzione di piantine di carciofo finalizzata all’abbattimento dei costi di impianto delle carciofaie fino al 50% grazie all’utilizzo di moderne tecnologie di moltiplicazione del materiale vivaistico. Inoltre”, ha aggiunto, “i nostri tecnici puntano ad ottenere un carciofo romanesco da seme, mentre nei due campi catalogo fervono le attività di analisi e studio dei singoli cloni e delle varietà propagate via seme per massimizzare la qualità dei prodotti. Ma tra i  nostri obiettivi”, ha concluso, “c’è anche la realizzazione di una sinergia operativa con il Consorzio di Tutela del Carciofo Romanesco Igp per il rilancio della coltura sia in agricoltura convenzionale sia in agricoltura biologica”.
 




LATINA, EVENTI SISMICI: MONITORAGGIO ALLA PRESENZA DEI TECNICI REGIONALI

Redazione

Facendo seguito a quanto annunciato nella recente seduta straordinaria del Consiglio comunale, convocata dal presidente Nicola Calandrini per una sessione tecnico-scientifica inerente le scosse di terremoto che si sono registrate da luglio ad oggi nel territorio comunale, questa mattina (10 aprile)  il direttore nazionale del Centro Terremoti, che dipende dal Centro nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dott. Giulio Selvaggi, unitamente ai geologi della Regione Lazio, Antonio Colombi e Fabio Meloni, responsabili dell’Ufficio Geologico e Sismico della Regione, e al presidente del Consorzio industriale Roma-Latina, Luigi Torelli, sono stati ricevuti in Comune dal Sindaco Giovanni Di Giorgi. L’incontro è avvenuto nell’ambito delle azioni previste per effettuare un apposito monitoraggio attraverso la escavazione di un pozzo nella zona interessata. Successivamente i tre tecnici, il presidente Torelli e il presidente del Consiglio comunale, Nicola Calandrini, hanno effettuato un sopralluogo in località Pantani d’Inferno per una verifica tecnica su alcuni pozzi di proprietà del Consorzio industriale. Uno di tali pozzi, infatti, dovrà poi essere utilizzato dai geologi per sondare in profondità il terreno nella zona interessata, al fine di procedere ai necessari approfondimenti e reperire informazioni utili a monitorare il fenomeno in corso. Il sopralluogo ha avuto esiti positivi, con l’individuazione di un pozzo adatto allo scopo; i rilievi tecnici continueranno, comunque, nella giornata di giovedì. “Stiamo lavorando per dare corso a quanto stabilito nel recente Consiglio comunale – ha detto il presidente del Consiglio Nicola Calandrini – Questo percorso, come ho già affermato, portato avanti da tecnici altamente qualificati serve non a rassicurare, non ad allarmare ma ad informare in modo scientifico la comunità di cosa sta accadendo nel territorio. Ringrazio ancora  i tecnici della Regione per il lavoro che stanno svolgendo e come amministrazione garantiamo grande attenzione a questi fenomeni”.

ALTRI tabella:

28/03/2012 LATINA, INIZIA IL MONITORAGGIO DEI FENOMENI SISMICI
14/03/2012 LATINA, CONTINUANO LE SCOSSE DI TERREMOTO INIZIATE A LUGLIO 2011
12/03/2012 LATINA, ULTIMI EVENTI SISMICI, SI ESCLUDONO RISCHI MA CHIESTA INDAGINE ALL’ISTITUTO DI GEOFISICA
05/03/2012 PROVINCIA DI FROSINONE, TREMA LA TERRA
29/02/2012 LATINA TERREMOTO, PROSEGUONO LE SCOSSE INIZIATE A LUGLIO 2011
16/02/2012 LATINA, TERREMOTO NELLA PIANURA PONTINA


 




TARQUINIA, 1 MILIONE DI EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE DI TARQUINIA LIDO

Redazione

E' stato sbloccato 1 milione di euro per la riqualificazione di Tarquinia Lido. L’Amministrazione Comunale, nell’ambito del piano regionale degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale, ha ottenuto i fondi per interventi di viabilità e arredo urbano e per il recupero delle aree degradate. Tre i progetti previsti: il primo riguarderà la riqualificazione del lungomare da via delle Nereidi alla foce del fiume Marta, per un tratto di 500 metri, con la creazione di un marciapiede, di una pista ciclabile, di aiuole e parcheggi e con l’installazione dell’illuminazione pubblica; il secondo interesserà il recupero delle due zone situate tra viale Mediterraneo e via dei Tritoni e tra viale di Porto Clementino e via Axia; il terzo prevede l’asfaltatura delle strade più dissestate e il ripristino dei marciapiedi più danneggiati.