REGIONE, INCONTRO UDC E CISL PER RIMETTERE IN MOTO L’ECONOMIA LAZIALE, PUNTANDO SULL’ACCESSO AL CREDITO

Redazione

In vista della seduta straordinaria del Consiglio regionale in programma mercoledì 18 aprile sull’emergenza occupazionale e sulla crisi delle imprese nel Lazio e della fiaccolata silenziosa in programma alle ore 20 dello stesso giorno al Pantheon, che vedrà riunite per la prima volta 24 organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e del sistema imprenditoriale, su richiesta dell’Udc del Lazio si è svolto oggi, nella sede regionale della Cisl, un incontro tra il capogruppo Udc Francesco Carducci e il capo della segreteria Udc alla Pisana Pietro Giubilo e il segretario generale regionale della Cisl Tommaso Ausili unitamente alla Segreteria del sindacato. Al termine dell’incontro, i rappresentanti dell’Udc e della Cisl hanno convenuto sulla necessità di impegnarsi affinché, nell’ambito delle rispettive competenze, si possa favorire la realizzazione di un patto per il lavoro, lo sviluppo e la valorizzazione del sistema delle imprese che metta intorno ad uno stesso tavolo istituzioni, forze politiche e organizzazioni sindacali e datoriali per rimettere in moto l’economia laziale, puntando sull’accesso al credito, sulla realizzazione delle infrastrutture strategiche, sul sostegno alla ricerca e sul riordino e la razionalizzazione del sistema delle società e delle agenzie regionali. In vista dell’assestamento di bilancio inoltre, su richiesta dei pensionati della Cisl, Carducci ha assunto l’impegno di chiedere in sede istituzionale che si inverta la tendenza a ridurre le risorse per i più deboli, a partire dagli oltre 220 mila cittadini del Lazio non autosufficienti.




NEMI ELEZIONI, VIDEO INTERVISTA A BEATRICE FAINA CANDIDATO SINDACO LISTA PENSIERO CIVICO – SEL

Redazione

Beatrice Faina, candidato a sindaco a di Nemi con la lista "Pensiero Civico" sostenuta da Sel ha rilasciato una intervista a L'osservatore laziale. Una chiacchierata sul programma e su alcune vicende che hanno interessato direttamente "Pensiero Civico".

Buona visione.




LAZIO UNIVERSITA', AZIONE UNIVERSITARIA (PDL): TASSARE LE BORSE DI STUDIO E' PURA FOLLIA. GOVERNO TECNICO E' CONTRO LA CRESCITA

Redazione

"Non possiamo credere che questo Governo, che dice di voler rilanciare il Paese e di voler puntare sulle giovani generazioni, non solo non stia realizzando nessun atto concreto in loro favore ma per giunta sia così folle da applicare una tassa sulle borse di studio e sugli assegni di ricerca degli specializzandi e dei dottorandi che versano già in condizioni molto peggiori che nel resto d'Europa. E' l'ennesimo atto di irresponsabilità di un governo che continua a chiedere sacrifici alle classi che più sono ritenute a rischio e continua a sbattere le porte in faccia alle nuove generazioni" è il duro attacco del Coordinatore Nazionale di Azione Universitaria Andrea Volpi che dichiara che il movimento "sostiene a pieno giovani medici e a ricercatori che in questi giorni stanno conducendo una battaglia giusta e del tutto condivisibile contro un provvedimento incomprensibile che toglie loro quei diritti acquisiti per merito e competenze".


"Nel Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari siamo sempre attenti alla situazione dei ricercatori e in particolare degli specializzandi di medicina, varie volta come Azione Universitaria, anche nelle legislature precedenti, ci siamo occupati di cercare soluzioni ai loro disagi poiché ci rendiamo conto della funzione fondamentale che questi ragazzi svolgono per il buon funzionamento del sistema sanitario nazionale. L'idea di tassare le borse di studio è semplicemente inconcepibile, come possiamo fare crescere e rilanciare l'economia del nostro Paese se non investiamo nella ricerca e se vessiamo i giovani ricercatori che restano in Italia con una tassazione ingiusta? Tra l'altro lo scorso 23 febbraio è stata approvata all'unanimità una mozione per aumentare a 16.000 € la soglia per l'esenzione dalle tasse delle borse di studio, evidentemente il Ministro Profumo, che tanto si dice attento ai diritti degli studenti, non ha minimamente preso in considerazione questa audizione". Lo dichiara Mimmo Paternoster Membro del Consiglio Nazionale degli Studenti per Azione Universitaria.


"Il previsto aumento della tassazione sulle borse degli specializzandi – spiega Mattia Kolletzek Dirigente Nazionale e responsabile per l'area medica di Azione Universitaria – va a toccare una categoria che è già vessata da un'imposizione fiscale eccessiva dovendo già versare un elevato carico retributivo alla cassa ENPAM sommata alla tassazione generale. Inoltre, inutile negarlo, gli specializzandi di Medicina vengono spesso caricati di responsabilità e compiti che non sono ascrivibili alle loro funzioni ma che dovrebbero essere svolti soltanto dai medici di ruolo, senza che sia riconosciuta alcuna tutela o alcun compenso differenziato. Infatti il contratto degli specializzandi prevede una retribuzione indipendente dal tempo e qualità di lavoro del singolo, le ore in più passate in ospedale quindi sono ore di lavoro gratuito".




ANZIO – LAVINIO CRISI OCCUPAZIONE, 40 LAVORATORI DELL'AZIENDA PAOLO BOLICI A RISCHIO LICENZIAMENTO

Redazione

"Non c’è mai fine al peggio…. la Fillea Cgil e la Filca Cisl di Roma  lanciano l’allarme sulle condizioni finanziarie e di prospettiva occupazionale dell’Azienda Paolo Bolici di Anzio-Lavinio.
L’azienda “Paolo Bolici” è specializzata in rifacimenti d’interni di navi da crociera e alberghi, impegnata su tutti i mercati internazionali e  impiega circa 40 dipendenti.
“Siamo preoccupati da ciò che sta accadendo e potrebbe accadere all’azienda “Bolici Paolo” di Anzio- Lavinio, visti i continui ritardi, addirittura di mesi, nei pagamenti degli stipendi, delle 13° mensilità e, di anni dei versamenti dovuti ai fondi previdenziali integrativi”.
Questa la dichiarazione comune dei Segretari Provinciali Gianni Lombardo della Fillea Cgil e Nicola Capobianco della Filca Cisl, che continuano:
“L’azienda tramite il suo ormai ridotto Management, continua ad ostentare certezze puntualmente smentite dai fatti il giorno dopo.
I lavoratori oramai in Cassa Integrazione da anni, vedranno scadere la stessa nel mese di Giugno 2012 e tutto lascia presagire ad un licenziamento collettivo, stante l’attuale situazione di stallo.
La crisi finanziaria in cui è piombato il mondo globalizzato, certo ha condizionato un sistema economico di per sé già debole, facendo emergere tutte quelle inefficienze che per troppo tempo sono rimaste sopite, protette da un contorno che garantiva tutti, ma allo stesso tempo, ha evidenziato la scarsa capacità manageriale di aziende, che come la stessa Azienda “Bolici Paolo” hanno inteso negli anni proseguire nella  strada di poca concertazione e troppo autoritarismo, sfociata in realtà aziendali incomprensibili e inaccettabili.
Il rischio di un’eventuale chiusura è palpabile ed è forte la preoccupazione per il futuro occupazionale dei lavoratori interessati, i quali a breve rischiano di andare a rimpinguare il già folto numero dei disoccupati”.
Fillea Cgil e Filca Cisl di Roma  intendono non arrendersi a un destino che sembra segnato e nei prossimi giorni chiederanno un incontro al Sindaco del  Comune di Anzio, nel tentativo estremo di trovare quelle garanzie occupazionali che ad oggi la Bolici Paolo sembra non voler e non poter garantire.


 




ROMA, CAMPUS BIO MEDICO PROMOSSO DA ABBRUZZESE

Redazione

“Ottimizzazione della gestione sanitaria, assistenza al massimo livello, una struttura che rende merito e concretizza quella ‘centralità’ del paziente che anche il pubblico deve avere come obiettivo”. Così Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio, ha commentato la visita di questa mattina al Campus Biomedico di Roma.
“Si tratta di un polo ospedaliero e universitario di primissimo livello e che dà lustro all’intera regione. Con il suo flusso di circa 7000 persone al giorno che comprende spesso anche moltissime richieste di trasferimento da altri ospedali, il Campus Biomedico – ha puntualizzato Abbruzzese – si dimostra all’avanguardia non solo per le professionalità dei team medico-infermieristici che vi operano, ma anche per la capacità di saper coniugare l’attività prettamente privata con quella convenzionata con il servizio sanitario nazionale”.
“Sono rimasto particolarmente colpito dei progetti sui quali stanno lavorando congiuntamente i laboratori delle facoltà di medicina e di ingegneria biomedica, nel campo delle protesi agli arti  e in quello delle biotecnologie – ha continuato Abbruzzese. E’ la scienza che lavora e opera per l’uomo e per la quale, con ammirazione e orgoglio, ho voluto esprimere al prof. Arullani, presidente del Campus, grande soddisfazione”.
“La nostra regione ha a disposizione un patrimonio di conoscenze nel campo scientifico che la sanità cattolica ha saputo sapientemente organizzare. Il Campus ne è dimostrazione. Di questo voglio ringraziare tutto il Board, estendendo i miei auguri e ringraziamenti a Papa Benedetto XVI nella ricorrenza del suo 85/emo compleanno, ricordando come egli, proprio all’indomani della sua elezione al pontificato, volle significare quanto ‘Non vi sia conflitto tra la Provvidenza di Dio e l’impresa umana’-  ha concluso Abbruzzese.




CECCANO ELEZIONI, IL PDL PRESENTA LA LISTA: NOTI ESPONENTI POLITICI CON RUSPANDINI

Redazione

<E’ giunta l’ora di cambiare. E’arrivato il momento di restituire a Ceccano la dignità di una città vera, città che oggi non è più per colpa di decenni di disamministrazione del centrosinistra. E’ ora che Ceccano e la sua popolazione inizino un percorso di rinascita. Obiettivi che solo con la vittoria di Massimo Ruspandini potranno essere centrati. Io, che di Ceccano sono amico da sempre, ne sono certo. Il Pdl ne è convinto. Per questo siamo qui, per questo lo sosterremo senza risparmio di energie>.

Così si è espresso ieri stamattina l’eurodeputato del Pdl Alfredo Pallone in occasione della presentazione ufficiale dei componenti la lista del Pdl svoltasi presso “L’Infinito caffè”. Un “battesimo” di alto profilo, avvenuto alla presenza dei big del partito: oltre al parlamentare europeo, infatti, c’erano anche il vicepresidente della Commissione regionale Lavoro Annalisa D’Aguanno, i commissari Adriano Roma e Alessandra Di Legge, oltre, ovviamente, al candidato sindaco Massimo Ruspandini e ai 16 candidati del Pdl ceccanese.

<La svolta – ha proseguito Pallone – è davvero vicina. I cittadini di Ceccano hanno compreso che solo con Ruspandini la città può risorgere. Questa voglia di cambiamento si sente nell’aria, si respira tra la gente, come dimostrato anche dalla straordinaria adesione al progetto di Massimo che, unico tra i cinque candidati, è riuscito a mettere in campo ben otto liste, fra cui diverse “civiche” ed una, davvero preziosa, composta di sole donne. Ceccano deve cambiare passo: il fallimento dei vecchi amministratori è sotto gli occhi di tutti, basti pensare al Palasport miseramente crollato per la neve, alle incompiute, al degrado urbanistico, alla mancanza di un’identità di città. E poi – ha concluso Pallone – non dimentichiamo che l’attuale sindaco di Ceccano non è mai venuto a bussare in Europa per avere i fondi, che pure c’erano, necessari a creare sviluppo e occupazione, laddove oggi più che mai occorre lavorare in sinergia con gli altri Enti>.

E proprio sul concetto di “filiera” si è soffermata Annalisa D’Aguanno: <Nell’attuale fase economica – ha evidenziato il consigliere regionale del Pdl – è indispensabile interloquire con tutti i soggetti in grado di aiutare economicamente i comuni a realizzare i propri progetti. In tal senso sono sicura che, una volta eletto sindaco,  Massimo Ruspandini saprà sfruttare al meglio questa chance mettendo a frutto gli ottimi rapporti che ha con la Provincia, la Regione e il Parlamento europeo, come del resto dimostra la nostra presenza qui, oggi, al suo fianco. Personalmente – ha proseguito la D’Aguanno – sono orgogliosa dell’ottimo lavoro che Massimo ha fatto e sta facendo, come assessore provinciale e come candidato Sindaco. Il Pdl l’ha sostenuto e lo sostiene, certi che solo lui sia in grado di centrare una vittoria storica e, subito dopo, di risollevare le sorti di una città massacrata da decenni di pessima gestione del centrosinistra. Con lui ci sono ben otto liste che rappresentano tutta la società civile, trasversali, motivate e fra queste una parola in più voglio spenderla per la lista “Donne per Ceccano”, vero fiore all’occhiello della coalizione. Quanto ai veleni – ha sottolineato l’onorevole – lasciamoli agli altri: noi continuiamo a parlare di programmi>.

Adriano Roma e Alessandra Di Legge hanno messo in risalto <l’entusiasmo crescente intorno a Ruspandini e alle liste che lo sostengono>, ma anche <la necessità di impegnarsi a fondo fino all’ultimo giorno di campagna elettorale per conquistare una vittoria ormai a portata di mano>.

Infine il candidato sindaco: <E’ un momento storico per Ceccano e il centrodestra – ha esordito Massimo Ruspandini – abbiamo schierato la coalizione più forte di sempre, la migliore, l’unica davvero nuova e capace di imprimere la svolta alla città, mentre Ceccano ha la straordinaria chance di gettarsi alle spalle decenni di cattiva amministrazione e di rinascere. Noi pensiamo al recupero dell’ex Annunziata e dell’ospedale di via Morolense e diciamo basta con i lampioni e l’asfalto elettorali. La città ha tanti problemi e tante sofferenze e merita di più. Più di un Palasport che si sbriciola sotto la neve mentre i fienili restano in piedi. Stiamo entrando in zone prima “blindate”, dove oggi ci accolgono con entusiasmo, e questo è il segno più chiaro della voglia di cambiamento. La vittoria è ad un passo, possiamo farcela al primo turno ma se vinciamo al secondo andrà bene ugualmente. Perché con noi non vincono solo Ruspandini e il centrodestra ma vince tutta Ceccano>.

 

 

I NOMI DEI CANDIDATI DEL PDL:

Caligiore Roberto; Tiberia Fiorella; Del Brocco Riccardo; Massa Antonio; Peruzzi Domenico; Savy Roberto; Speranzini Francesco; Mastrilli Bruno; Mingarelli Lorenzo; Campoli Antonio; Pizzuti Luca; Carlini Domenico; Leo Marika; Leo Giuseppe; Micheli Marco; Tomassi Antonio.




VITERBO PROVINCIA, AL VIA IL NUOVO PIANO DI VALORIZZAZIONE DEI BENI IMMOBILIARI DELLA PROVINCIA

Redazione

Una scelta politica precisa, assunta dalla maggioranza di Palazzo Gentili in collaborazione con la commissione consiliare competente. La decisione di dare il via al nuovo piano di valorizzazione dei beni immobiliari di proprietà della Provincia di Viterbo, licenziato qualche giorno fa dalla giunta e in attesa di passare attraverso la legittimazione del consiglio provinciale, si fonda proprio su una diffusa volontà di non danneggiare ulteriormente il territorio a seguito del decreto “Salva Italia” del Governo Monti, che trasforma l’istituzione provinciale limitandone rappresentatività e funzionalità.

Ventisette immobili di proprietà dell’Ente, quindi, verranno messi in vendita o alienati previa sdemanializzazione. Ad illustrare tutte le novità del piano questa mattina nella sala consiliare di Palazzo Gentili, ci hanno pensato il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, il vicepresidente Paolo Equitani, gli assessori al Patrimonio, Andrea Danti, e all’Edilizia scolastica, Giuseppe Fraticelli, insieme ai capigruppo di maggioranza Gianluca Mantuano (Pdl), Francesco Bigiotti (Udc) e Marco Torromacco (Lista Meroi presidente).

“Ringrazio innanzitutto la commissione competente e gli uffici per il lavoro fatto su questo nuovo piano – afferma il presidente Meroi -, realizzato soprattutto per superare una duplice difficoltà. Da un lato, infatti, c’è l’esigenza di far fronte a una difficilissima situazione economica, comune a tante pubbliche amministrazioni, legata al taglio dei fondi da parte della Regione e dei Ministeri; dall’altro, la nostra forte opposizione alla possibilità, una volta terminata l’esperienza della Provincia, che una qualunque società pubblica possa avocare a sé i beni di proprietà dell’Amministrazione. Questa sarebbe infatti una vera sciagura, perché parliamo di un patrimonio dei cittadini della Tuscia il cui valore deve assolutamente restare sul territorio, e che noi non abbiamo alcuna intenzione di lasciarci scippare”.

Le norme in materia di alienazione di beni di proprietà pubblica prevedono che i proventi delle vendite vengano riutilizzati per investimenti. “Lavoriamo a questo progetto da mesi – aggiunge il presidente, che ha illustrato nel dettaglio l’elenco dei ventisette beni in dismissione -, in collaborazione con le amministrazioni locali e con le realtà presenti sul territorio. E’ chiaro che tuteleremo il diritto di prelazione di chi già occupa questi immobili e che calcoleremo adeguatamente le migliorie fatte su queste strutture negli anni”. Gli esempi principali sono la cantina didattica di Bagnoregio, affidata al Comune, la casa cantoniera di Spinicci, dal 1986 in uso alla Comunità Mondo Nuovo di Tarquinia, e la caserma dei carabinieri di via della Pace a Viterbo. “Non intendiamo provare il capoluogo di un presidio di sicurezza – chiarisce Meroi – ma siamo certi che con l’Arma troveremo una soluzioni che incontri le esigenze di tutte le istituzioni coinvolte”.

“Appena si è insediata questa Amministrazione – sottolinea l’assessore Danti – ci siamo messi subito al lavoro per cercare di fare un quadro generale sulla situazione patrimoniale dell’ente. Una ricerca che ci ha portato a conoscenza di situazioni particolari, con la presenza di strutture inutilizzate, come l’ospedale psichiatrico, per le quali la Provincia pagava importanti cifre per la manutenzione senza poterle utilizzare. Vogliamo assolutamente chiudere questa operazione il prima possibile, e proprio per cercare di accelerare i tempi abbiamo deciso di realizzare un progetto-obiettivo per i nostri uffici”. L’assessore Fraticelli ha poi evidenziato la stretta connessione che lega il piano delle alienazioni con il futuro del liceo scientifico “Paolo Ruffini” di Viterbo. “Questa Amministrazione – ha spiegato – preso atto dell’impossibilità di poter rendere fattibile il progetto di realizzazione di una nuova sede, ha deciso di percorrere una strada alternativa capace comunque di rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione scolastica. Questa risposta passa attraverso l’ampliamento dell’immobile già in nostro uso situato in via Cesare Pinzi. I nostri uffici hanno già avviato tutte le procedure tecniche per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni di carattere urbanistico. Grazie alle risorse che ricaveremo dal piano delle alienazioni, potremo concretizzare l’intervento e accorpare così tutte le classi del ‘Ruffini’ in un’unica e prestigiosa sede”. L’assessore Equitani ha, inoltre, chiarito la situazione della ex colonia di Bolsena. “Per sistemare quell’immobile ci vorrebbero dieci milioni di euro – afferma -, ma a disposizione, tra finanziamenti della Regione e della Provincia, arriviamo ad un milione. Impiegarlo in una ristrutturazione parziale sarebbe come buttare via i soldi, perciò abbiamo deciso di vendere la struttura e di impiegare il ricavato in altre opere importanti per Bolsena, come per esempio l’incubatoio ittico”.

Incassato l’ok unanime della commissione consiliare che si è occupata del piano, anche i capigruppo di maggioranza hanno espresso parere favorevole sul progetto. “Stiamo dimostrando che la Provincia non è un ente inutile – spiega Mantuano -, al di là dei decreti del Governo che aboliscono la rappresentanza democratica. Fare buona politica, amministrare bene in favore del territorio senza colore politico e con costi minimi oggi si può, e il taglio agli emolumenti operato dalla legge 78 del 2010 lo dimostra. Qualcuno ci chiama alchimisti, io credo solo che si stia facendo squadra in maniera ottimale”. “Quella che presentiamo oggi è un’operazione positiva non solo sul piano economico – aggiunge Bigiotti – visto che permette a molti edifici di tornare in vita a seguito di ristrutturazioni, e di essere nuovamente utilizzati dalla cittadinanza. Esempio ne è la cantina didattica di Bagnoregio, ciò che per molti anni è stato un ecomostro adesso, con il passaggio al Comune, potrà di nuovo tornare a disposizione della società”. Soddisfatto anche il capogruppo Torromacco. “Ringrazio il presidente Meroi, l’assessore Danti e gli uffici del settore Patrimonio per l’ottimo lavoro svolto- aggiunge -, auspicando che con altrettanta celerità si possano portare a compimento le alienazioni e avere così risorse vive da reinvestire sul territorio per aiutare i cittadini di questa provincia ad affrontare i problemi legati alla crisi economica”.

In conclusione, il presidente Meroi lancia un’idea sull’impiego di parte dei fondi derivati dalla vendita degli immobili. “Ho molto apprezzato l’intervento del prefetto Scolamiero sulla nuova caserma dei Vigili del Fuoco sulla Cassia Nord – dichiara -, per la quale i finanziamenti per ultimare il secondo lotto non sono arrivati né probabilmente arriveranno. Si tratta di una struttura che non è di proprietà della Provincia, ma che la Provincia potrebbe contribuire a terminare, evitando così un secondo ospedale psichiatrico. Credo sia una possibilità da valutare – conclude -, anche perché in questo modo potremmo recuperare la caserma ‘Garofalo’ e dar via così, insieme al Comune e all’Università della Tuscia, alla realizzazione della cittadella della cultura, naturale completamento del complesso di Santa Maria in Gradi”.
 




GAETA, INAUGURAZIONE AREA MUSEALE DI MONTE ORLANDO

Redazione

“Domenica mattina abbiamo finalmente visto le potenzialità del nostro notevole patrimonio storico-architettonico, che attraverso un importante lavoro di recupero è stato restituito alla pubblica fruizione”.

 Esprime così la sua soddisfazione l’Assessore alla Cultura Salvatore Di Ciaccio in merito all’inaugurazione dell’area museale di Monte Orlando che ha visto un’ottima partecipazione di cittadini e turisti.

 “L’inaugurazione della Polveriera Carolina e del Museo Ferdinando ha attirato centinaia di visitatori che sono stati accolti dai tecnici incaricati dei lavori di restauro che hanno spiegato nel dettaglio la storia e gli interventi attuati – aggiunge l’Assessore – Di sicuro impatto la Polveriera Carolina che, dopo anni di abbandono che avevano determinato la copertura del pavimento da parte di piante ed alberi, adesso si presenta in tutte le sue caratteristiche architettoniche ad eccezione della volta andata distrutta nello scoppio del 1939. Nei mesi successivi sarà adibita a vivaio ed orto botanico delle specie autoctone del Parco. La visita è poi proseguita nel Museo Ferdinando, all’interno del quale c’è un allestimento storico e naturalistico, oltre che una sala multimediale adatta anche per le conferenze. Anche qui i tecnici e l’associazione che ne curerà l’apertura e la gestione hanno dato una serie di informazioni ad un pubblico molto interessato”.

 “Abbiamo inaugurato questi siti solo dopo l’affidamento della gestione, individuata tramite bando pubblico, che permetterà a tutti sin dal prossimo fine settimana di poter visitare questi luoghi all’interno dell’area protetta di Monte Orlando. Al tempo stesso stiamo creando i presupposti per lo sviluppo di un’imprenditoria culturale e competenze specifiche, nella speranza che Monte Orlando possa diventare un attrattore culturale – prosegue Di Ciaccio – Purtroppo ad oggi, al di là delle belle promesse, il Parco Regionale ancora non è riuscito ad intervenire sul fronte del turismo storico e naturalistico ed i luoghi sono ancora scarsamente frequentati”.

 “La passeggiata, accompagnata tra l’altro da sole e temperatura mite, è proseguita fino al Museo in allestimento presso la Polveriera Trabacco che dovrebbe essere aperto entro giugno. Anche qui tante persone, oltre che il sito, hanno apprezzato l’imponente fortificazione borbonica ed un panorama mozzafiato – conclude l’Assessore alla Cultura – Al termine di questa bellissima giornata è stato servito un aperitivo a base di prodotti tipici del nostro territorio (olive, alici, marzolino e salsiccia) altro elemento di forza della nostra storia e tradizione”.

 




NEMI ELEZIONI, IL GRILLO PARLANTE IRONIZZA SULLA CAMPAGNA ELETTORALE

Angelo Parca

Nel leggere una nota del Pd di Nemi L’osservatore laziale intende soffermarsi sulle modalità con le quali vengono messi in luce fatti che ha sollevato il nostro quotidiano e rispetto ai quali il partito che sostiene la candidatura a sindaco di Stefania Osmari utilizza un appropriato linguaggio nonché un giudizio condivisibile: Le “prospettive, iniziative e obiettivi – recita un estratto della nota nel punto in cui si riferisce al candidato indagato dalla Magistratura sono –  irrimediabilmente compromessi in termini di credibilità e di immagine. Sarà l’iter giudiziario a dare la rappresentazione esatta di ciò che è accaduto”.


A  tal proposito, invece, di pizzicotti, frecciatine, metafore e messaggi da “gossip”, dai quali L’osservatore laziale prende comunque la distanza, che sempre più spesso s’introducono in un contesto serio come quello della campagna elettorale ci piace sottoporre ai lettori un testo in versi diffuso per il paese da un ironico “grillo parlante” che lascia intendere come il clima di sfiducia nell’attuale politica potrebbe prendere il sopravvento qualora non si inizi a spostare l’attenzione dell’elettorato su temi prettamente corrispondenti al programma politico di ciascun candidato. Dopo la breve parentesi ironica regalataci dal grillo parlante che alleghiamo all'articolo, si riporta la nota del Pd in maniera integrale.  

Ecco la nota:
Questo semplice sostantivo ha iniziato a ronzarci nella mente leggendo le recenti esternazioni dei rappresentanti di due liste di schieramento opposto che, paradossalmente, sono gemellati da una medesima logica comunicativa e politica.

Per entrambi, l’urgenza dell’autopromozione attraverso una politica urlata che attinge a piene mani nelle pastoie di una informazione da far west in cui, chi spara per primo, si ritiene abbia il miglior posizionamento nel “mercato dei voti” (ormai l’uso distorto delle tecniche di marketing è approdato anche in terra nemese…).

Da un lato, assistiamo sconcertati e preoccupati alla deriva di una politica e di una gestione della cosa pubblica che ha avuto come migliore risultato quello di far scattare l’intervento della Magistratura a tutela di Nemi e di noi cittadini. Tuttavia, non riteniamo degno di uno schieramento serio infierire, soprattutto in questo momento, su un evento che ha colpito e colpisce un avversario politico le cui prospettive, iniziative e obiettivi sono, a nostro parere, irrimediabilmente compromessi in termini di credibilità e di immagine. Sarà l’iter giudiziario a dare la rappresentazione esatta di ciò che è accaduto e su questa vicenda vorremmo sospendere ogni ulteriore giudizio, ben sapendo che gli elettori di Nemi hanno compreso che con una politica così non c’è alcuna speranza per nessuno.

Dall’altro, siamo nuovamente tirati per la giacchetta su questioni pretestuose che evidenziano nervosismo e perdita del senso di realtà da parte di qualche esponente di spicco della lista “Pensiero Civico”. Chi ha vissuto in prima persona la stagione del progetto di costruzione di uno schieramento progressista e di sinistra a Nemi può documentare, carte alla mano, come la diaspora che si è aperta all’interno della nostra area politica sia stata creata unilateralmente da chi – per motivi ancora ignoti ai più – ha trovato più “utile” costruire una propria lista come prodotto da lanciare nel mercato della politica. Scelta ovviamente legittima ma di sapore berlusconiano che, purtroppo, oltre ad aver arrecato un danno ad una progettualità alla quale noi credevamo, ha ammorbato e ancora ammorba il clima dei rapporti tra i nostri schieramenti.

I nemesi devono sapere che questi scambi lasciano il tempo che trovano, oltre a rappresentare una forma di narcotico ad un dibattito serio che non deve scendere di livello. Per questo ci appelliamo a chi davvero guida “Pensiero Civico” affinchè utilizzi il miglior farmaco a disposizione per sedare rabbie e fraintendimenti di chi, attraverso questo degnissimo schieramento, cerca una forma di riscatto e di visibilità personali.

Per favore: lasciamo le “corti” alla destra e “pensiamo civicamente”, cioè a favore della collettività e non di una politica “gossippara” e scandalistica di cui i nemesi sono stufi.

 
 




ROCCA PRIORA RACCOLTA DEI RIFIUTI "PORTA A PORTA", IN ARRIVO LE COMPOSTIERE DOMESTICHE

Redazione

Sono arrivate le compostiere richieste dal Comune di Rocca Priora in vista dell'avvio della raccolta differenziata. Si tratta di 1098 compostiere, fornite dalla Provincia di Roma, di cui 860 da 300 litri e 238 da 600 litri. "Questo è solo un primo passaggio – ha dichiarato l'assessore ai Lavori Pubblici, Carmen Zorani – che ci avvicina sempre più alla raccolta differenziata. Ora dobbiamo iniziare il secondo passaggio con la delibera per la costituzione dell'albo dei compostatori". Tutti i cittadini che faranno richiesta e utilizzeranno una compostiera potranno essere ricompresi in tale albo. 


E' previsto dal regolamento in corso d’adozione, uno sgravio diretto per i cittadini che faranno uso della compostiera, con la possibilità di una riduzione della la tassa sulla nettezza urbana, in una percentuale che è ancora allo studio dell'Amministrazione comunale.


L'assessorato sta anche provvedendo a redigere un vademecum che spieghi nei dettagli qual'é il funzionamento di una compostiera e quali rifiuti possono esservi immessi. Di certo si sa che i rifiuti da smaltire sono soprattutto quelli "umidi" a cui vanno aggiunti gli scarti da potatura che, in un territorio come quello di Rocca Priora, costituiscono una buona fetta dei rifiuti che vanno a finire nei normali cassonetti. E' utile sottolineare infine, che dalla compostiera uscirà fuori un fertilizzante naturale che potrà essere direttamente utilizzato per scopi agricoli.




LATINA, DI GIORGI INCONTRA IL NUOVO COMANDANTE PROVINCALE DEL CORPO FORESTALE

Redazione

Il Sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, ha ricevuto questa mattina in Comune il nuovo comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, Ing. Filadelfo Maglitto. Un incontro cordiale in cui il Sindaco ha dato al nuovo comandante il benvenuto a nome della città, augurando un proficuo lavoro.
Toccati in sintesi anche i vari temi di interesse ambientale inerenti il territorio cittadino, con il Sindaco che ha ribadito la particolare attenzione che l’amministrazione comunale intende riservare alla sostenibilità ambientale, fornendo massima disponibilità per attività sinergiche finalizzate alla tutela e salvaguardia del territorio.