CASTEL GANDOLFO ELEZIONI, UNA CHIACCHIERATA CON ALBERTO DE ANGELIS

Redazione


Alberto De Angelis, candidato a sindaco di Castel Gandolfo con la lista Insieme (Centrodestra) ha rilasciato un'intervista a L'osservatore laziale. Una chiacchierata sul programma

Buona visione.
 




NEMI ELEZIONI, GIOVANNI LIBANORI SU CORSE COTRAL A NEMI: "NON VOGLIO MERITI"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo da Giovanni Libanori membro del Cda Cotral e candidato con la lista civica "Uniti per Nemi" che sostiene la candidatura a sindaco di Alberto Bertucci.

L'osservatore laziale intende puntualizzare che nel precedente articolo che si riferisce all'incontro di Cocchi con Gasparri, Aracri e Palozzi, nella frase che dice ad litteram. "Il riferimento è indubbio che si rivolge nei confronti del membro del Cda Cotral, Giovanni Libanori (Udc) che ha attribuito i meriti delle soluzioni prese da Cotral all’avversario di Cocchi", oltre a ribadire che il riferimento è sempre rivolto a Giovanni Libanori, la redazione precisa che lo stesso Libanori non ha attribuito i meriti delle soluzioni prese da Cotral all'avversario di Cocchi, bensì ha attribuito tali meriti a se stesso (presente nella squadra di Bertucci) così come si evince dalla conversazione avvenuta su Fb tra lo stesso Libanori e altre persone tra le quali il candidato Cinzia Cocchi.

In allegato pdf pagina facebook di Giovanni Libanori in cui si parla di Cotral.

Ecco la nota di Libanori che pubblichiamo ai sensi dell'art. 8 della legge sulla stampa 47/1948

"In relazione all’articolo a sua firma (Chiara Rai) pubblicato oggi su “Il Tempo”, Le significo quanto segue:

“Da molto tempo a Nemi le corse festive di Cotral sono state soppresse, arrecando così notevoli disagi alla cittadinanza”.

Uno dei miei primi provvedimenti, dalla nomina di Consigliere di Amministrazione della Cotral, è stato quello di cercare di risolvere tale problematica. Ricordo che Nemi è servita dal deposito di Velletri così come da quello di San Giuseppe – Grottaferrata, di conseguenza ho coinvolto nell’ordine: i responsabili degli impianti, i responsabili dei bacini nonché il Direttore di esercizio.

 Finito l’iter  ho personalmente fatto preparare dall’Amministratore Delegato, Ing. Surace, una nota che chiedeva la reintroduzione dei turni festivi della Cotral a Nemi, indirizzata all’Assessore ai Trasporti Lollobrigida.

Mi sono recato personalmente dall’Assessore Lollobrigida il quale avallava tale mia iniziativa.

Solo dopo aver terminato l’iter burocratico necessario, ho informato il Presidente di Cotral Adriano Palozzi, il quale sia per i rapporti personali che lavorativi, e non ultimo per dare risposte concrete ai cittadini, faceva propria l’operazione.

Attribuisco le parole che il Presidente Palozzi ieri ha pronunciato a Nemi, solo ed esclusivamente a slogan elettorali, giacchè a Nemi è in corso la campagna per le amministrative che vede candidata Cinzia Cocchi del PDL, e non al voler sminuire il mio operato.

Come già da me detto durante la  manifestazione pubblica di sabato u.s. per la presentazione del mio candidato Sindaco Alberto Bertucci, non voglio meriti e non ho mai attribuito le soluzioni delle problematiche relative a Cotral al candidato Sindaco Bertucci, ho solo dato prova che se messo nella possibilità di lavorare posso dare risposte concrete per il nostro territorio. E, comunque, mi permetta di osservare quale curioso caso sia, la coincidenza tra la mia nomina nel CdA della Cotral e il ripristino delle corse festive a Nemi!

A tal proposito, Le significo che è stata recapitata  al Commissario del Comune di Ariccia, Dott.ssa Enza Caporale, una lettera per cercare di trovare una soluzione al fine di riaprire al transito dei mezzi Cotral il ponte Monumentale.

Come vede il mio lavoro oggi in Cotral è teso verso due obbiettivi: traghettare l’Azienda verso una stabilità economica, di cui oggi è carente, e  portare risultati concreti per il territorio dei Castelli Romani, territorio che personalmente mi sta molto a cuore, e non solo.

Mi auguro che Lei voglia prendere nella giusta considerazione le mie precisazioni e concedermi il diritto di replica, così come previsto dalla sua deontologia professionale."




NEMI ELEZIONI, MATTEI REPLICA AD ARACRI E PALOZZI E APPREZZA LA POSIZIONE DEL SENATORE GASPARRI

Redazione

Non si è fatta aspettare la replica dell'assessore regionale Marco Mattei, dopo l'articolo de L'osservatore laziale, rispetto alle dichiarazioni spese nei suoi confronti dagli esponenti del Pdl Gasparri, Aracri e Palozzi.

Ecco la nota:

"Riguardo la presentazione del candidato Sindaco della lista “Insieme per Nemi” ho apprezzato i toni pacati del Presidente Gasparri ma sono rimasto sbalordito dalle parole del sindaco Palozzi e dell'on Aracri sull'appoggio esclusivo del PDL alla lista in questione. In particolare è paradossale ascoltare gli strali lanciati da figure istituzionali così importanti nei confronti di iscritti al PDL che stanno concorrendo legittimamente nella competizione elettorale di NEMI. Voglio ricordare a questi illustri esponenti che il coordinamento provinciale e quello regionale del partito hanno deciso di non presentare il simbolo nei  Comuni al di sotto dei  10.000 abitanti, lasciando agli esponenti locali la libertà di costituire liste civiche di riferimento. Ritengo che Bertucci sia assolutamente nel giusto vista l'impossibilità di dialogo instauratasi a Nemi negli ultimi due anni. Questa chiusura ad un dialogo non deriva tanto dalla volontà reciproca dei candidati sindaci ma da queste intromissioni esterne, che come dice Aracri sembrerebbero di bottega, e che hanno portato alla impossibilità di correre con una sola lista civica ispirata al PDL stesso. Risulta ancor più paradossale ascoltare gli anatemi di PALOZZI ed Aracri nei miei confronti quando 12 mesi fa appoggiarono ufficialmente un candidato autodefinitosi di centro ad Ariccia contro il candidato a Sindaco che correva con il simbolo del nostro partito. In quell'occasione l'on Aracri, non nuovo a queste sortite, definì la dirigenza provinciale e regionale del PDL "venditori di tappeti". Ma la cosa più incredibile è che in fase di ballottaggio, quando il Popolo delle Libertà si apparentò con il loro candidato, proprio i loro candidati locali fecero un manifesto e appoggiarono il sindaco uscente del PD portandolo alla vittoria per 30 voti. Questi sono gli esempi di coerenza dell'inossidabile coppia Palozzi- Aracri. Probabilmente la scarsa conoscenza del territorio e la paura della sconfitta hanno portato ad usare parole fuori luogo per dirigenti di un grande partito come il PDL. Fortunatamente la pacatezza e l'esperienza politica del Presidente Gasparri hanno ricondotto la riunione nei giusti binari anche perché con il Presidente Gasparri stiamo sostenendo il candidato Sindaco e Capogruppo uscente del Pdl Raffaele Dalessandro, a Castel GANDOLFO,  e anche qui senza simbolo di partito ma con un movimento civico di riferimento del CentroDestra. Vorrei chiedere a Palozzi ed Aracri se anche a Castel GANDOLFO saranno presenti, visto che alcuni esponenti del Pdl stanno sostenendo la candidatura del capogruppo uscente dell'UDC…..oppure Comune che vai usanza che trovi?"

ARTICOLO PRECEDENTE:

20/04/2012 NEMI ELEZIONI, VERTICI PDL METTONO I PUNTINI SULLE “i” RIBADENDO IL SOSTEGNO A CINZIA COCCHI E PRENDONO LE DISTANZE DA MATTEI



LAZIO, IL CASO DI UN AVVOCATO E MAMMA DI 4 FIGLI CHE COMBATTE CON IL CONTRATTO "SEPTIES"

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell'avvocato Claudia B.

Lettera per la Dott.ssa Chiara Rai
Sono un avvocato di 40 anni che nel 2005 ha lasciato la libera professione ed ha accettato un’assunzione presso un’azienda ospedaliera romana con la sottoscrizione di un contratto ex art. 15 septies D.vo 503/92 s.m.i. quinquennale. Alla scadenza naturale del contratto (1.11.2010) lo stesso è stato prorogato, per due volte, in virtù delle norme regionali finalizzate alla stabilizzazione del personale precario delle sanità (nn. 4 e 27 del 2006). In virtù di tali norme e degli accordi sindacali successivi nelle more sono stati prorogati tutti i contratti a tempo determinato. Il 4 dicembre 2011 (nono mese di gravidanza) sono stata collocata in astensione obbligatoria per maternità ed il 3 aprile 2012, il giorno prima del mio rientro, ho ricevuto una comunicazione dalla mia azienda con la quale sono stata informata che il mio contratto non era stato prorogato come tutti gli altri non essendo pervenuta specifica deroga in tal senso dalla Regione Lazio e che lo stesso contratto , scaduto il 31.12.2011, è proseguito sino al 4 aprile 2012 solo in termini economici. La Regione Lazio il 29.12.2011 ha sottoscritto l’accordo per la proroga di tutto il personale a tempo determinato sino al 31.12 2012. Il 30.12.2011 la stessa Regione ha inviato una nota a tutti i direttori generali invitando gli stessi, nelle ipotesi di contratti sottoscritti ai sensi dell’art. 15 septies, a richiedere una deroga non esplicitando le motivazioni sottese alla discriminazione di tali contratti (a tempo determinato) rispetto a tutti gli altri a tempo determinato prorogati. A titolo meramente indicativo del caos regionale, lo stesso dirigente che ha inviato la predetta lettera del 30.12.2011, in una precedente comunicazione inviata alle aassll nel mese di novembre 2011, avente ad oggetto “precisazioni in merito al superamento del precariato”, ha chiarito che i contratti stipulati ai sensi dell’art. 15 septies sono considerati contratti a tempo determinato e che il personale assunto attraverso tale tipologia contrattuale deve considerarsi “personale precario”. Il direttore generale della mia azienda, sensibile e attendo a garantire il risparmio di denaro pubblico, ha immediatamente richiesto tale deroga con note del 4 gennaio e del 19 gennaio 2012 , ponendo a fondamento di tale richiesta diverse motivazioni tra cui la necessità di garantire continuità difensiva per l’azienda, nonché per evitare il ricorso ad avvocati esterni con duplicazione dei costi e comunque esborso di maggior denaro rispetto all’utilizzo di avvocati interni. In più il direttore nella richiesta inoltrata alla regione ha anche fatto presente che ben poteva essere applicato l’art.54 comma 2 lett c) del d.lvo 151/2001, legge a tutela della maternità, con il conseguente mantenimento in servizio della sottoscritta sino al compimento di un anno della bambina nata nel mese di dicembre 2011. Nonostante le numerose lettere e solleciti scritti e verbali la regione lazio non ha mai risposto al direttore generale. Durante questi anni ho dedicato tutta me stessa per dirigere diligentemente la struttura legale la cui responsabilità mi era stata affidata, non usufruendo per ragioni di servizio di gran parte dei giorni ferie previsti annualmente (accantonando in 6-7 anni quasi 100 giorni di ferie non godute) recandomi in ufficio e in udienza con l’influenza e quant’altro e non usufruendo di alcun beneficio legato alla maternità e alla prole se non l’astensione obbligatoria per maternità. Sono mamma di 4 figli e grazie al sacrificio profuso nel lavoro garantivo l’entrata principale per il sostentamento di tutta la mia famiglia. Ora mi trovo da un giorno all’altro senza lavoro, senza stipendio, e quindi non in grado di sostenere la mia famiglia,(mio marito è infermiere professionale quindi con uno stipendio che non arriva ai 1500,00 euro) e con degli impegni economici già da tempo pianificati, come ad esempio l’asilo nido della piccola di 4 mesi, che allo stato non so come rispettare, sono inoltre costretta a intraprendere un’azione giudiziaria d’urgenza per veder tutelati i miei diritti di lavoratrice e di mamma. Ma nell’attesa dell’esito del giudizio o qualora lo stesso non dovesse essere positivo una donna, mamma di 4 figli, che sette anni fa ha chiuso il proprio studio professionale, rinunciando a tutti i clienti, possibile che deve iniziare nuovamente tutto da capo, peraltro in un momento di crisi così evidente? Troppo spesso al telegiornale ogni giorno si sente di un suicidio a causa della difficoltà a guadagnare il necessario per sopravvivere, ma neanche questo mi potrei permettere per amore dei miei figli. Quanto è accaduto è ancor più assurdo per il fatto che la mia attività per anni ha fatto risparmiare una gran quantità di denaro pubblico!!!!!!!!!!
 




ARDEA, SABATO 21 APRILE PRESENTAZIONE DEL CANDIDATO SINDACO CRISTINA CAPRARO

Redazione

Sabato 21 aprile, in Largo Genova, Ardea, a partire dalle 17.00 le Liste “Italia dei Valori” e “Incontro Democratico” presentano il candidato Sindaco, Cristina Capraro. La serata si articola in momenti di spettacolo che si alterneranno con il dibattito politico. Quest’ultimo vedrà  gli interventi dei candidati delle due liste e del Sindaco sul programma nonché dei consiglieri regionali IDV Vincenzo Maruccio (segretario regionale del Partito), Claudio Bucci, Giovanni Loreto Colagrossi, Giulia Rodano, Anna Maria Tedeschi. La serata sarà moderata dall’attrice e conduttrice  Emanuela Tittocchia e vedrà la partecipazione di attori e cabarettisti quali Marco Cutillo (Zelig). "L’IDV donne Roma appoggia la coraggiosa candidatura di Cristina Capraro alla carica di Sindaco per Ardea alle prossime elezioni amministrative: le battaglie per la parità d’accesso all’impegno politico e per valorizzare il ruolo della donna, trovano nella sua candidatura un coronamento. " Lo dichiara Laura Segatori,  responsabile donne IDV Roma "Ardea è un territorio caratterizzato da logiche partitiche clientelari, collusioni con la malavita, abusivismo e degrado ed è necessario un rinnovamento. L’Italia dei Valori presentandosi con una candidatura giovane, lontana da qualsiasi legame con le precedenti amministrazioni, appoggiata solo da una lista civica, evidenzia proprio il cambiamento, la discontinuità rispetto al passato. " conclude Segatori.
 




TIVOLI, ASD ATLETICO: ALTRE ‘EVIDENTEMENTE NECESSARIE’ PRECISAZIONI ALLE PAROLE DELL’ASSESSORE CERRONI”

Redazione


Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'ASD Atletico Tivoli relativa le nuove dichiarazioni de'assessore Cerroni

“Abbiamo letto con attenzione le nuove dichiarazioni dell’Assessore Cerroni e veramente siamo scoraggiati dalle sue superficiali argomentazioni. Innanzi tutto siamo tutti contenti che per l’assegnazione del Ripoli vi sia stato un bando di gara, cosa che d’altronde è richiesta dalla legge, quindi non credo che nessuno abbia pensato che si potesse  fare in modo diverso. Non è il caso, quindi,  di vantarsi di qualcosa che è dovuto e non è lasciato ad alcuna “meritoria” decisione personale.  Ma quello che l’Assessore non vuole comprendere o che fa finta volutamente di non comprendere è il fatto che, come è stato impostato il bando, l’aspetto economico è prevalente in maniera determinante rispetto a quello sociale che in  questo caso è quello di permettere al numero più possibile di giovani e giovanissimi di divertirsi  stando insieme correndo dietro a un pallone, pesando il meno possibile sui bilanci familiari. E’ ovvio che il bando non preveda l’aumento delle tariffe, cosa che non può fare in quanto il costo della retta  è una scelta del gestore, ma sicuramente quello che il bando richiede economicamente è pesantissimo.   Bisogna ripetersi, sperando che l’Avv. Cerroni comprenda definitivamente.  L’offerta economica, che tra l’altro deve essere di 18.000 euro annui (se si vuol tentare di vincere la gara) è solo una parte dell’esborso complessivo a cui il vincitore sarà costretto. Infatti un altro ulteriore punteggio del 30% è legato agli investimenti che si faranno sull’impianto e che andranno ad aumentare il valore Ripoli che è, ricordiamolo,  comunque un bene comunale.  E’  una spesa notevolissima a fondo perduto che, come ho già detto in altre dichiarazioni,  dovrà essere suddivisa sugli iscritti della scuola calcio perché nessuno può affrontare personalmente tali costi. Quindi si tratta di un ulteriore costo, previsto nel bando e ovviamente ideato da chi l’ha redatto, che peserà anch’esso sul costo della iscrizione annuale.  Ancora nel punteggio conterà un ulteriore 20% di investimenti finalizzati ad ulteriori servizi e attività che anch’essi andranno ad aumentare a fondo perduto il valore complessivo del Ripoli. Anche in questo caso bisogna spendere a fondo perduto tanti soldi che non potranno non ricadere sul costo dell’iscrizione alla scuola calcio.  A questo punto mi sembra incontrovertibile che il bando di gara punti quasi esclusivamente (con un peso complessivo del 90%) su aspetti economici, che non potranno non pesare sulla determinazione delle rette. Spero che l’assessore comprenda, una volta per tutte, che nessuno è contro il bando di gara, ma siamo certamente contro le modalità contenute. 

tabella PRECEDENTI:

11/04/2012 TIVOLI, CAMPO RIPOLI: LA VERITÀ DAGLI OCCHI DI UN CITTADINO .
05/04/2012 TIVOLI, IL PRESIDENTE DELL'ASD ATLETICO FRANCO GABELLI COMMENTA LE DICHIARAZIONI DELL'ASSESSORE CERRONI



NEMI ELEZIONI, VERTICI PDL METTONO I PUNTINI SULLE “i” RIBADENDO IL SOSTEGNO A CINZIA COCCHI E PRENDONO LE DISTANZE DA MATTEI

Palozzi su dichiarazioni di Libanori: “qualcuno si vende impropriamente risoluzioni dei problemi di Cotral di cui io sono il presidente”

Video allegato all’articolo

Chiara Rai

Grande rappresentanza del Pdl per Cinzia Cocchi candidato a sindaco con la lista “Insieme per Nemi” sostenuta dal Pdl: il capogruppo dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, Francesco Aracri, membro della direzione nazionale del Pdl e Adriano Palozzi sindaco di Marino e presidente Cotral. Parole senza chiaroscuri quelle di Cocchi che ha precisato: “abbiamo il dovere di ricordare ai cittadini che chi si candida a sindaco deve essere al di sopra di tutto, persona pulita. Chi si è macchiato del grave tradimento firmando la mia sfiducia si è poi giustificato dicendo che Nemi era allo sbando – ha continuato Cocchi – ma da giugno dell’anno scorso molte cose sono peggiorate”. Poi, rivolgendosi al senatore Gasparri e agli altri esponenti politici ha detto. “dovete dare la possibilità a noi cittadini di credere nella buona politica. Voglio, inoltre, ribadire l’appoggio del Pdl alla mia candidatura si perché a volte quando si vedono dei rappresentanti politici che non so per quale motivo appoggiano un candidato rispetto a un altro occorre fare chiarezza: abbiamo un candidato appoggiato dall’Udc che però è appoggiato anche in parte da un esponente del Pdl. E così, dato il “La” di Cocchi, Gasparri, Aracri e Palozzi hanno speso parole dure e inequivocabili proprio nei confronti di quell’esponente del Pdl che anziché appoggiare Cocchi è intervenuto a sostegno di un altro candidato sostenuto dall’Udc. Di fatti nei giorni scorsi, l’assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei ha palesato il suo appoggio ad Alberto Bertucci, ex vicesindaco e tra gli attori principali della caduta della giunta Cocchi. “Il Pdl è tutto con Cinzia Cocchi – ha detto il sindaco Palozzi che ha definito Cocchi persona perbene alla quale è legato da stima e amicizia – quando qualcuno invece decide di sostenere una candidatura diversa, è proprio quel qualcuno che non è più nel Pdl perché il Pdl sta qui”. Palozzi non ha risparmiato parole neppure rispetto a qualcuno che si è venduto le vittorie di Cotral rispetto ai problemi di trasporti che interessano Nemi. Il riferimento è indubbio che si rivolge nei confronti del membro del Cda Cotral, Giovanni Libanori (Udc) che ha attribuito i meriti delle soluzioni prese da Cotral all’avversario di Cocchi (e rispetto a questa vicenda ci sono nutrite dichiarazioni di Libanori rivolte anche a Cocchi tramite Facebook): “qualcuno si vende impropriamente risoluzioni dei problemi di Cotral di cui io sono il presidente – dice Palozzi –  le soluzioni sono frutto di concertazioni destinate e devono essere destinate al bene della comunità e non per favorire singoli personaggi. In tal senso i percorsi intelligenti e positivi per Nemi verranno intrapresi con Cocchi”. Soltanto il 15 aprile, infatti, Libanori (candidato nella lista di Alberto Bertucci) ha scritto: “Risolto il problema delle corse festive Cotral a Nemi. Ecco gli orari: Genzano-Nemi 8,10 11,10 14,40 19,40. Nemi-Genzano 8,20 11,20 14,40 19,40. Capolinea piazza Pietro de Sanctis ( colombe) Fatti non parole…… e sempre dalla parte dei cittadini……. Cara Leonessa (rivolgendosi a Cocchi) come vedi il problema di Nemi lo conoscevo…… Salutiiiiiiii”. E poi ci sono altre innumerevoli affermazioni che spostano sullo stesso Libanori i meriti della soluzione adottata dall’azienda Cotral. Sulla stessa lunghezza d’onda Aracri che spende un commento per Mattei pur senza nominarlo: “Qualcuno ha fatto scelte diverse – ha detto Aracri – scelte di bottega e come dice il detto “Dio li fa e poi li accoppia”. Incisivo il senatore Gasparri: “C’è bisogno del nostro supporto in un momento di confusione, è adesso che bisogna ricordarsi di essere coerenti e con coerenza e nitidezza ribadiamo il nostro appoggio alla Cocchi”.




NEMI ELEZIONI, PONZO E VINCENZI CON LA OSMARI PER PARLARE DELLA VIA DEL LAGO

Vincenzi: "L’impegno della Provincia, di Zingaretti, dopo la sicura elezione del sindaco Osmari, sarà quello di  sostenere uno sforzo finanziario per ripristinare la strada grazie ad un idoneo interlocutore”

VIDEO ALLEGATO ALL'ARTICOLO

Chiara Rai

Un incontro quello di ieri pomeriggio per il centrosinistra che ha visto la partecipazione dell’assessore provinciale alla Viabilità Marco Vincenzi, del consigliere regionale Pd Carlo Ponzo e di Franco Medici, docente universitario de "La Sapienza"; tutti per tirare la volata a “Partecipazione democratica” guidata dall’insegnante Stefania Osmari. Si è parlato della riapertura della via del Lago, strada provinciale chiusa dal 2008 che collega il centro del paese con il lago. Vincenzi ha garantito che verrà riaperta la strada “grazie ad un prossimo positivo dialogo con la futura amministrazione che siamo sicuri sarà guidata da Stefania Osmari”. Un incontro dalle finalità inequivocabili: provare che la frana del 2008 è stata causata da una mala gestione della precedente amministrazione. Prima di arrivare a questo concetto, Stefania Osmari ha parlato di quanto intenda battersi per la tutela e valorizzazione del territorio e della necessità ed esigenza che il centro del paese diventi il salotto dei Castelli Romani. “La Provincia è con  noi – ha sottolineato l’insegnate candidata a sindaco – per cercare la soluzione insieme, una soluzione per risolvere una volta per tutte un problema che si trascina dal 2008 e nei confronti del quale non è stato fatto nulla. Nella questione sono coinvolti anche due privati perché la frana è partita da un terreno di un privato ricadendo su di un altro proprietario e riversandosi poi sulla strada”. Per Ponzo l’occasione che ha il centrosinistra di rimettere in piedi Nemi è imperdibile: “Abbiamo una grande opportunità – dice il consigliere regionale Pd – una grande bellezza paesaggistica oltre che idee e investimenti importanti per creare ricchezza e occupazione, pensando per esempio all’enogastronomia al rilancio dei prodotti locali. Possiamo effettuare una vera svolta puntando su investimenti mirati e che servano da volano per l’economia locale”. Ma ecco che Vincenzi affonda la lama delle responsabilità: “La frana è il risultato di un cattivo uso del territorio come dimostrato dal professor Medici – se non lo si mantiene in modo corretto quest’ultimo degenera. La storia di questa strada è una ferita inflitta a una comunità e sta alla capacità delle istituzioni cercare di risolvere i problemi il più rapidamente possibile. C’è stata, se vogliamo, anche una carenza di tipo culturale e politico è mancato il controllo e gestione delle corrette procedure. La Provincia ha un dovere di responsabilità di intervenire ma ha la necessità di una collaborazione con l’amministrazione, cosa che non c’è stata in passato. Ci deve essere un’assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione che obblighi gli interessati a fare degli interventi. L’impegno della Provincia, di Zingaretti, dopo la sicura elezione del sindaco Osmari, sarà quello di  sostenere uno sforzo finanziario per ripristinare la strada grazie ad un idoneo interlocutore”.




TARQUINIA, ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARACADUTISTI D’ITALIA

Angelo Parca

Da domani, venerdì 20 aprile 2012, fino a domenica 22, si svolgerà a Tarquinia (VT), nella sala del consiglio comunale, l’assemblea nazionale dell’associazione nazionale paracadutisti d’Italia. Da tutta Italia giungeranno i delegati delle sezioni Anpd’I che dovranno, tra l’altro, eleggere il nuovo presidente del sodalizio.
La scelta di Tarquinia non è casuale. Infatti, nel periodo 1940-1943 nacque e operò nella nostra città la prima scuola militare di paracadutismo, lasciando un segno indelebile nella storia nazionale e della cittadina etrusca. “Sono orgoglioso – dice Giulio Maria Ciurluini, presidente della sezione tarquiniese dell’Anpd’I – che il presidente nazionale in carica Giovanni Fantini abbia scelto proprio Tarquinia per celebrare la 65^ assemblea nazionale dei paracadutisti e ringrazio l’amministrazione comunale per il patrocinio. A Tarquinia – prosegue Ciurluini – grazie al sacrificio dei primi istruttori, alcuni dei quali sono diventati nel dopoguerra nostri concittadini, è sorta la prima scuola militare italiana di paracadutismo ed è nata la gloriosa Divisione “Folgore” che si coprì di gloria ad El Alamein. Mi inchino – conclude – davanti al sacrificio dei nostri eroi e assieme alla sezione che presiedo porgo un caloroso saluto ai paracadutisti impegnati nelle varie missioni di pace nel mondo e rivolgo un benvenuto ai delegati che partecipano all’assemblea nazionale.”
IL PROGRAMMA
Oltre ai normali lavori assembleari, la manifestazione prevede anche degli eventi pubblici:
venerdì 20 aprile 2012
ore 9.30 omaggio ai caduti presso il sacrario dei paracadutisti nel cimitero cittadino;
ore 10.30 sfilamento dei delegati dal palazzo comunale fino al monumento ai caduti in viale luigi dasti;
ore 12. Ritrovo presso l’aeroporto “A. Sostegni”, strada provinciale litoranea, per deposizione di una corona e l’effettuazione di lanci con tecnica caduta libera dei paracadutisti del 186^ reggimento;
Nel pomeriggio, ore 15, inaugurazione di un cippo monolitico da deserto donato dalla sezione di Piacenza, presso il monumento al paracadutista, quartiere madonna dell’olivo, via Aldo Moro.
sabato 21 aprile 2012
Sala grande della biblioteca, barriera San Giusto, mostra di documenti e fotografie sulla storia del paracadutismo.
 




ROMA. VENDE I GIOIELLI DELLA MADRE E POI SIMULA UNA RAPINA. ARRESTATO DALLA POLIZIA 19ENNE ROMANO.

Redazione

Ha chiamato il “113” denunciando una rapina a mano armata mentre era solo in casa. Agli  agenti giunti sul posto ha raccontato di essere stato derubato da due uomini armati di pistola, con passamontagna e accento dell’est-Europa, che si erano presentati con la scusa di dover consegnare una raccomandata.
I malviventi, a dire del ragazzo, cercavano del denaro, ma lui, non avendo altro, gli ha consegnato i gioielli della madre. Il racconto del giovane non ha però convinto i poliziotti. Qualche contraddizione e qualche particolare della ricostruzione delle fasi della rapina hanno insinuato dei sospetti negli investigatori, oltre al fatto che, prima di chiamare la Polizia, il giovane avesse invece avvisato la zia e la madre. Gli agenti del Commissariato Spinaceto, diretto dalla dr.ssa Francesca Manti, hanno sviluppato le indagini anche facendo dei controlli ai negozi “Compro Oro” della zona al fine di rintracciare i gioielli, qualora fossero stati rapidamente “piazzati”.
Nel corso di una delle verifiche, gli agenti hanno “chiuso” il cerchio, scoprendo la reale versione dei fatti. E’ bastata qualche domanda ed una verifica sui registri del negozio dove vengono annotate le transazioni degli oggetti ed i poliziotti sono riusciti a far luce sulla vicenda. Il giovane, alcuni giorni prima, aveva portato i gioielli sottratti alla madre al negozio sotto casa, ricavandone una somma di circa 1.200 euro. La ricevuta di pagamento e la copia del documento d’identità del giovane acquirente, regolarmente registrato, sono state la prova del raggiro che lo stesso credeva di aver messo a segno ai danni della madre.
La “ricostruzione” dettagliata fornita nella denuncia è risultata così una macchinazione per “mascherare” la sottrazione dei gioielli. Il ragazzo, 19enne romano, è stato denunciato per ricettazione, procurato allarme, simulazione di reato e falso ideologico.
 




LAZIO, REGIONE: RAGGIUNTO CHIARIMENTO SU PROVVIDENZE MALATI PSICHICI

Redazione

“Si è arrivati a un chiarimento definitivo sulla questione delle provvidenze per le persone con sofferenza psichica”.  Lo comunica in una nota l’Assessorato Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, in merito all’incontro che si è svolto tra i tecnici dell’assessorato regionale e i direttori generali delle Asl del Lazio. “Al termine della riunione – continua la nota – è stato raggiunto il pieno accordo, mettendo fine alle preoccupazioni riguardanti il futuro delle azioni a sostegno dei malati psichici sul territorio, anche nella fase di passaggio al nuovo regolamento regionale”.
“Durante l’incontro – continua la nota – i tecnici dell’assessorato hanno illustrato ai direttori generali le linee guida per la programmazione sociale a livello distrettuale, nelle quali sono garantite le risorse necessarie per la continuazione del servizio in favore dei disagiati psichici. In particolare, è stato comunicato ai direttori generali che le Asl dovranno concordare con i distretti socio-sanitari le risorse da destinare alla sofferenza psichica sulla base degli effettivi bisogni del territorio. Mentre la Regione, a tutela dei disagiati psichici, verificherà la presenza nella programmazione della spesa dei singoli distretti degli interventi in loro favore”.
“I direttori generali – aggiunge la nota – hanno apprezzato lo sforzo dell’assessorato tanto per la razionalizzazione del sistema, che permette una maggiore integrazione con gli altri interventi pianificati a livello distrettuale, quanto per l’ottimizzazione degli stanziamenti. In particolare, si sono impegnati a concordare con i distretti la spesa in favore delle persone con sofferenza psichica e a fornire agli uffici dell’assessorato le rendicontazioni sulle annualità pregresse, così da recuperare ulteriori risorse da riprogrammare in favore di chi ha bisogno”.