COTRAL CRISI, DI STEFANO: "LA REGIONE DEVE AL COTRAL MILIONI DI EURO. SENZA QUESTI SOLDI PARLARE DI STRATEGIE E PIANI INDUSTRIALI È ACCADEMIA…”

Riceviamo e pubblichiamo

Nota del consigliere regionale Marco Di Stefano

Trovo condivisibili le preoccupazioni del consigliere regionale Pietro Sbardella rispetto all’attuale situazione certo non facile dell’azienda Cotral, evidenziata anche dall’allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali regionali e dalle rappresentanze aziendali.

Ritengo però anche che, rispetto alla richiesta di una nuova dirigenza e della messa in atto di un nuovo piano industriale, sia prioritario trovare una soluzione rapida alla gravissima situazione finanziaria dei crediti che il Cotral vanta nei confronti della Regione Lazio. E non si tratta di cosa da poco: sono infatti stati superati di gran lunga i 500 milioni di euro di crediti e, nonostante la società abbia un contratto “in house” che la garantisce, questa si trova costretta a utilizzare strumenti finanziari per far fronte alle esigenze aziendali. Cosa che ha un prezzo, anche parecchio alto, se è vero, come è vero, che gli oneri finanziari del Cotral, dovuti alla mancanza dei pagamenti da parte della Regione Lazio, sono esplosi dal milione di euro del 2009 agli oltre 20 milioni nel biennio 2010-2011… Per non parlare, poi, delle somme non incassate da vari enti locali, Regione compresa, per la remunerazione del personale dell’azienda che è comandato e distaccato presso di loro…

Credo, quindi, che, prima di parlare di strategie, i consiglieri regionali di maggioranza dovrebbero dire in che misura l’amministrazione di centrodestra da essi sostenuta intende far fronte ai suoi obblighi ed erogare le somme dovute all’azienda Cotral. Senza questi fondi discutere di strategie e piani aziendali è pura accademia e non rende neanche merito all’azione di risanamento che l’attuale Cda ha cominciato da alcuni mesi.




CAPRANICA, AL VIA DOMANI SERA I FESTEGGIAMENTI CON LE MUSICHE DI PUCCINI

Redazione

Al via i festeggiamenti in onore della confraternita della Madonna delle Grazie

E' previsto per domani sera alle 21 il concerto del coro "Orazio Vecchi" diretto dal maestro Alessandro Annibali. Per l'occasione, il coro ha messo insieme alcune opere sacre del compositore lucchese, come il Kyrie, il Sanctus e l'Agnus Dei tratti dalla Messa di Gloria del 1880 e il Salve Regina del 1883.

Melodie solenni, canti luminosi, dolcezza e grazia celestiale si intervalleranno in un crescendo di tensione drammatica. Il concerto si svolgerà alle 21 nella chiesa di Santa Maria. La direzione e' affidata al  maestro Alessandro Annibali, la voce soprano  e' quella di Carmela Maffongelli,  il tenore e' Maurizio Ceccarelli,  il baritono e' Alessio Quaresima Escobar e al pianoforte c'e' Manlio Pinto.

Il "Coro Orazio Vecchi" fondato nel 1978 e' un complesso a cappella diretto sin dalla sua fondazione dal maestro Alessandro Annibali. Si propone come obiettivo lo studio della letteratura polifonica classica e contemporanea. Nel 1991 ha eseguito, presso la basilica di San Eustachio a Roma, un programma medievale  incentrato sulla "Messa di Barcellona". Tra le altre cose, nel 1996 il coro ha preso parte al dramma sacro del XII secolo "Echi Gotici-Ludus de Antichristo" con la regia di Daniele Valmaggi, replicato poi al Festival del Teatro Italiano di Terracina. Nel 1999 il coro ha collaborato con l'università "La Sapienza" di Roma in occasione dell'inaugurazione del primo nucleo espositivo del Museo della Matematica. Il coro "Orazio Vecchi" negli ultimi anni ha partecipato a sei edizioni del Festival dei due mondi di Spoleto. Nel 2011 in occasione del 150esimo anniversario dell'Unita' d'Italia, il coro ha preparato un programma composto dai cori d'opera più rappresentativi dell'epoca risorgimentale (Bellini, Donizetti,Rossini e Verdi), eseguendo il programma a palazzo della Provincia di Roma, a palazzo Massimo, alle terme di Diocleziano, a palazzo delle Esposizioni e al MacRo di Testaccio.

Alessandro Annibali, nato a Roma ha studiato pianoforte, direzione di coro e composizione presso il conservatorio musica di "Alfredo Casella" de l'Aquila. Si e' diplomato sotto la guida di Fausto Razzi, Ermanno Pradella e Francesco Molfetta. Nel 1978 ha fondato l'associazione di Polifonia rinascimentale e barocca. Collabora con  i compositori Boris Porena, Caludio Anguillara, OlivierWehlmann.
 




CIAMPINO CAMPO NOMADI LA BARBUTA, LA CASSAZIONE SOSPENDE LA SENTENZA SUL PIANO NOMADI: IL CANTIERE PUO' RIAPRIRE

Redazione
 
“Apprendiamo la notizia secondo la quale la Corte di Cassazione, come affermato dal Sindaco di Roma, avrebbe sospeso la sentenza sul Piano nomadi, consentendo la riapertura del cantiere per portare a termine i lavori presso il Campo Nomadi La Barbuta. Come più volte dichiarato e ribadito di recente all'Amministrazione capitolina nel corso dell'incontro tenutosi a Tor de Cenci, – afferma il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi – restiamo fermamente convinti dell'inadeguatezza di quel sito”.

Diversi milioni di euro per la costruzione di un “pseudo villaggio attrezzato” per 650 rom, tanto è costato e ancora costerà al Comune di Roma il campo rom, che sorge sul territorio del X° Municipio, su una necropoli romana, all’interno del cono di volo dell’Aeroporto Pastine, e dunque al confine con Ciampino.

“Condividiamo la battaglia legale portata avanti dall'Associazione '21 Luglio' e dall''Asgi' contro il Comune di Roma, sostenendo l’illegittimità del campo per le condizioni ambientali inadeguate ad ospitare persone e per il profilo discriminatorio di un piano nomadi che, di fatto, si limita a trasferire un gruppo di persone in base alla provenienza etnica”.

“Siccome la legge, fino a prova contraria, è uguale per tutti, mi sembra opportuno a questo punto rivolgere, a nome dell'Amministrazione comunale, un appello al Ministro Cancellieri affinchè siano rispettate le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno dato ragione al Comune di Ciampino ai fini dell'ottenimento degli atti amministrativi relativi al Piano Nomadi. Mi chiedo come mai, a distanza di mesi, tali atti non siano stati ancora resi disponibili per conoscere le motivazioni per cui sono stati spesi milioni di euro per realizzare un campo che – conclude il Sindaco Lupi – marginalizza ancor di più un problema di viva attualità sociale”.

 



GENZANO. LITE PER VIABILITA’ DEGENERA IN SPIETATA AGGRESSIONE: ARRESTO PER TENTATO OMICIDIO

Redazione 

Un acceso diverbio per motivi di viabilità all’origine di un’ aggressione avvenuta ieri sera a Genzano, durante la quale un uomo di 34 anni è finito in ospedale in gravi condizioni.

Sono passate da poco le 5 del pomeriggio, quando una telefonata al 113 ha segnalato un’aggressione in atto in via Colle Fiorito.

Quando gli agenti del Commissariato di zona sono arrivati sul posto hanno trovato l’uomo ancora  a terra con evidenti segni di percosse.

Soccorso in ospedale il malcapitato è stato ricoverato e sottoposto a cure mediche mentre i poliziotti hanno avviato le indagini per cercare di ricostruire i fatti e rintracciare gli aggressori.

Raccolte alcune testimonianze sul posto, gli investigatori si sono orientati subito verso 2 fratelli della zona con i quali la vittima, si è poi accertato, aveva avuto una lite 2 giorni prima, per motivi legati alla viabilità stradale.

Le ricerche effettuate dai poliziotti hanno permesso di rintracciare nella tarda serata di ieri, J.C.,e S.C., romani, rispettivamente di 25 e 30 anni.

Messi di fronte agli elementi di prova raccolti nei loro confronti dagli investigatori, non hanno potuto far altro che confermare il loro coinvolgimento nell’aggressione avvenuta in via Colle Fiorito.

Subito dopo, J.C., ha anche condotto gli agenti presso un laboratorio dove lavora e dove aveva riposto l’oggetto contundente usato per l’aggressione.

Terminati gli accertamenti, J.C., autore delle percosse è stato arrestato per tentato omicidio aggravato, mentre S.C., che durante il pestaggio lo aveva spalleggiato, è stato denunciato per lo stesso reato.




RIFIUTI CAPITALE, IL TAR LAZIO INTIMA AL MINISTERO DI FORNIRE I RILIEVI SU CORCOLLE

Redazione

Sulla questione rifiuti della Capitale si muove il tribunale amministrativo. Il Tar del Lazio ha infati ordinato al ministero dell'Ambiente di depositare i rilievi ritenuti ostativi alla realizzazione nell'area di Corcolle, della nuova discarica per lo smaltimento dei rifiuti della Capitale. L'azione fa seguito all'accoglimento di una richiesta dell'avvocato Giancarlo Viglione, che assiste il proprietario dei suoli. L'udienza è stata aggiornata al 20 giugno, ma l'avvocato Viglione ha annunciato che ne chiederà l'anticipazione se il Ministero dell'Ambiente depositerà a stretto giro i rilievi, che sono già stati elaborati




ROMA E PROVINCIA, UTILIZZIAMO LA BICI?

Redazione

Quanto tempo guadagna un auto che si sposta in città rispettando il vincolo dei 50 all'ora piuttosto che un limite più basso a 40 kmh o addirittura a 30 kmh? Praticamente niente. Tutto il vrumm vrumm, le brusche accelerate appena c'è un tratto di strada libero, la guida aggressiva, non fanno diminuire in maniera significativa i tempi di percorrenza su un ordinario itinerario urbano. E' questo il risultato più evidente di tre bici versus tre auto, la singolare sfida tra veicoli organizzata a Roma da #salvaiciclisti, Legambiente e Fiab in occasione dell'uscita del libro No Bici (Ediciclo Editore).

Su un circuito di circa sette chilometri l'auto teoricamente più veloce (quella che rispettava l'attuale limite imposto dal Codice della Strada per i centri urbani) ha impiegato 26.30 minuti. Quella che viaggiava simulando un limite di 40 all'ora è arrivata in 26.50 minuti. Mentre la più lenta (limite a 30 all'ora) ha accusato un ritardo dalla prima di meno di un minuto. 50 secondi in meno per l'esattezza che, oggettivamente, non cambiano la vita di nessuno, ma di vite possono salvarne tante. Ogni anno, infatti, nei centri urbani muoiono travolti dalle automobili oltre 250 ciclisti e circa 700 pedoni ed è evidente che, qualunque sia la dinamica di un incidente stradale, è la velocità a determinare la gravità degli esiti. Statisticamente muore il 70% deipedoni e dei ciclisti investiti a 50 kmh, mentre la pericolosità in caso di incidente a 30 kmh è più che dimezzata.

Peraltro nei Paesi dove personalizzazioni e Zone 30 sono più diffuse, svariati studi dimostrano che la velocità ridotta e uno stile di guida misurato – senza grandi sacrifici in termini di tempo per i conducenti – oltre a ridurre le emissioni di gas di scarico e il rumore, produce una diminuzione del traffico, del numero e della gravità degli incidenti e fa aumentare l'uso di mezzi “lenti”, come la bicicletta, perché gli utenti della strada non motorizzati si sentono più sicuri, di veicoli a motore.

A propositi di mezzi lenti. Le tre biciclette in gara sono state tutte più veloci delle tre auto gentilmente messe a disposizione di Roma Car Sharing, nonostante la sfida sisia svolta tutta all'interno di una Zona a traffico limitato e dunque (almeno in teoria) il più basso livello di congestione rispetto ad altre zone della città avrebbe dovuto favorire le quattro ruote. Invece i tre ciclisti sono arrivati in 11.30 minuti, in 11.50 minuti e in 12.30 minuti, con uno scarto dunque di ben 15 minuti sui mezzi a motore.

 I risultati di questo semplice esperimento realizzato a Roma ma replicabile in tantissime altre città italiane dovrebbero far scattare una riflessione nelle amministrazioni locali e anche nel Governo nazionale: ha senso mantenere limiti di velocità a 50 kmh che non offrono grandi benefici in termini di medie di percorrenza e che fanno sì che le auto possano mantenere un andatura capace di provocare centinaia di morti ogni anno?

E proprio questa è la richiesta di #salvaiciclisti, Legambiente e Fiab: moderare la velocità dei veicoli a motore in ambito urbano per la sicurezza di chi si sposta a piedi e in bici (e anche di chi si sposta coi mezzi a motore) e anche perché rendendo palese la lentezza degli autoveicoli è più semplice promuovere una tipologia di mobilità alternativa.




CASTELLI ROMANI, GIU' LE MANI DAL PARCO

Habitat naturalistici sono in pericolo come le famose Piagge di Nemi e il Vallone tempesta, il Monte Artemisio, il Bosco del Cerquone, i campi di Annibale, gli scopiglieti dei pratoni del Vivaro, il lago Albano e quello di Nemi.

Il Commissario Matteo Mauro Orciuoli in vari convegni e incontri pubblici  ha promesso una riduzione della perimetrazione del Parco. Queste azioni ledono fortemente gli interessi della collettività dei Castelli Romani

 

Redazione

Nota del Comitato per il Parco dei Castelli Romani:

"Dopo due anni di Commissariamento del Parco Regionale dei Castelli Romani i risultati sono ormai evidenti: cancellazione del lavoro svolto negli ultimi anni per migliorare l’immagine e le attività del Parco, annullamento di qualsiasi attività che promuova la green economy locale e il turismo sostenibile ai Castelli Romani; diminuzione sostanziale delle attività di promozione del territorio come ad esempio “Cose mai Viste” (Programma di visite guidate ed escursioni); rinuncia ad importanti finanziamenti regionali ed europei.

Inoltre il Commissario in vari convegni e incontri pubblici  ha promesso una riduzione della perimetrazione del Parco. Queste azioni ledono fortemente gli interessi della collettività dei Castelli Romani che ormai ha capito che solo attraverso un’economia sostenibile può esserci la creazione di posti di lavoro stabili e non in mano a pochi poteri forti. La cementificazione del territorio non da sufficiente lavoro e taglia le gambe al futuro dell’area. 

Chiediamo quindi le dimissioni del Commissario straordinario del Parco e l’insediamento di una amministrazione ordinaria che inizi a far decollare finalmente le attività sia di difesa del territorio sia di promozione di una economia sostenibile per i Castelli Romani.

L’atto particolarmente grave è che la carica di Commissario dovrebbe svolgere solo le attività ordinarie mentre si assume l’incarico di de-finanziare il Parco, quindi alla diminuzione delle attività di difesa dell’ambiente, e ridurre la perimetrazione che sono invece azioni fortemente straordinarie e contro gli interessi pubblici.

Ricordiamo infatti che il Parco dei Castelli Romani è stato fortemente voluto dalla sua popolazione che con una proposta di legge regionale lo ha di fatto creato. Ora l’azione del Commissario lede gli interessi della collettività, della difesa delle risorse idriche e del suolo a vantaggio solo della speculazione edilizia.

I soldi cui il Commissario ha rinunciato, cosa di per se già grave in questo periodo di crisi economica, potevano servire a risolvere i problemi del settore della selvicoltura del castagno e promuovere la difesa del patrimonio boschivo, difendere la fauna e la flora in pericolo come la popolazione di lupi o poiane e le varie essenze vegetali, promuovere il turismo sostenibile, tutelare le falde idriche e il lago di Nemi e il lago Albano, controllare gli abusi edilizi e il sorgere delle micro e macrodiscariche, avviare misure a sostegno del’economia sostenibile e altre cose molto importanti per il nostro territorio.

Allo stato di degrado ambientale contribuiscono piccoli e grandi scempi come la costruzione nata a pochi passi dalla Zona Umida della Doganella o ai palazzoni intorno al lago Albano. E’ un danno immenso agli ecosistemi dei Castelli Romani già così degradati dalla forte urbanizzazione e dai danni causati dall’inquinamento. Le aree naturali da proteggere sono, ad esempio, l’area della Doganella che è stata inserita, insieme all’adiacente bosco del Cerquone, nella lista europea dei siti naturali di importanza comunitaria grazie alle specie animali e vegetali presenti.

Altri habitat naturalistici sono in pericolo come le famose Piagge di Nemi e il Vallone tempesta, il Monte Artemisio, il Bosco del Cerquone, i campi di Annibale, gli scopiglieti dei pratoni del Vivaro, il lago Albano e quello di Nemi. Tutto questo patrimonio è inserito nel perimetro del Parco Regionale dei Castelli Romani e in questi anni solo la legge istitutiva del Parco e la sua perimetrazione ha impedito la cementificazione del cuore verde dei Castelli Romani, dove sono ancora presenti animali e piante preziose che, con il loro ciclo vitale, difendono il suolo e le falde idriche così provate dallo sfruttamento dell’ambiente. Nel territorio del Parco vivono ancora lupi, poiane e altri importanti animali oltre a una flora con una biodiversità pari ad un quinto di quella nazionale."

 

tabella PRECEDENTI:

27/04/2012 CASTELLI ROMANI, L'ENTE PARCO RINUNCIA A UN FINANZIAMENTO DI 2 MILIONI DI EURO
22/02/2012 PARCO CASTELLI ROMANI. COORDINAMENTO SEL: “SINDACI CENTROSINISTRA RESPINGANO PROPOSTA RIDUZIONE PERIMETRO PARCO AVANZATA DAL COMMISSARIO LIQUIDATORE”
27/01/2012 CASTELLI ROMANI, ALLARME ESPANSIONE EDILIZIA. ITALIA NOSTRA: PRESENTATO RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO


 




ROCCA DI PAPA, BOCCIA VOLA A BRUXELLES

Redazione

Il sindaco Pasquale Boccia, nell’ambito delle iniziative promosse dal movimento “Insieme per l'Europa", una rete di gruppi e associazioni, religiosi e non, che da 10 anni è tesa a favorire la riconciliazione, la pace e la fraternità nel continente europeo, prenderà parte all’evento internazionale che si terrà a Bruxelles sabato 12 maggio.
Dopo il successo dei due grandi eventi tenutisi a Stoccarda, nel 2004 e nel 2007, il movimento tornerà a riunirsi quest’anno in un maxi evento cui prenderanno parte oltre 1000 partecipanti provenienti da tutta l'Europa e centinaia di comunità e associazioni, che condividono i valori dell’apertura e del dialogo con tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’Europa e il suo ruolo di responsabilità nel mondo.
La manifestazione di Bruxelles, sarà trasmessa via satellite in tutto il continente, per far conoscere l’impegno e la presenza attiva del movimento nel mondo sociale e politico europeo a favore di un progetto di un’Europa solidale, inclusiva.
Martedì 8 maggio scorso, presso la sala degli Specchi del Comune di Frascati si è svolta la presentazione, da parte del sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso congiuntamente al sindaco Pasquale Boccia, della manifestazione 'Siamo il cambiamento – Be the change', che si svolgerà sabato in piazza San Pietro, in concomitanza con l’evento di Bruxelles, che vedrà l’alternarsi dei vari gruppi e movimenti con testimonianze, canti, giochi, interviste e il collegamento via internet tra le città coinvolte nell’iniziativa, come parti costitutive di un unico evento organizzato contemporaneamente in diversi paesi.
“Nell’ambito del messaggio e delle iniziative portate avanti dall’associazione ‘Città per la Fraternità’ – spiega il sindaco Pasquale Boccia – , non potevamo non raccogliere come comunità l’invito di ‘Insieme per l’Europa’, condividendone i valori e le aspirazioni verso una svolta a favore dell’Europa dei popoli”.
 




FROSINONE, L’ECCELLENZA DEL CONSERVATORIO CELEBRA L’APERTURA SERALE DEI MUSEI VATICANI

11 maggio, 25 maggio, 8 giugno, 22 giugno, 6 luglio, ore 21.00 Città del Vaticano, Musei Vaticani

 

Angelo Parca

Uno scenario prestigioso e suggestivo farà da palcoscenico alle note del Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone. Il Salone Raffaello, la Sala dei Pontefici e le Terrazze della Pinacoteca presso i Musei Vaticani, infatti, saranno teatro di una rassegna di cinque importanti appuntamenti musicali a cura dell’Istituto ciociaro. L’iniziativa “La Musica ai Musei Vaticani”, maturata all’interno del progetto “Che c’è di Bello?”, animerà le aperture serali dei Musei con concerti rivolti ai turisti e ai residenti che vorranno visitarli. La rassegna concertistica, curata dai docenti e dai giovani professionisti del Conservatorio di Frosinone, darà, quindi, all’edizione 2012 di “Che c’è di Bello?” una connotazione prettamente musicale che spazia dal classico al contemporaneo.  Un’occasione dallo straordinario valore artistico e musicale, dunque, in grado di coniugare le suggestioni e la bellezza dei capolavori dei Musei con le sonorità e le orchestrazioni delle eccellenze del Conservatorio “Licinio Refice”, offrendo al pubblico uno spettacolo unico per intensità e coinvolgimento.  Protagonista del primo appuntamento, venerdì 11 maggio alle ore 21.00 presso il Salone Raffaello, sarà la musica di Vivaldi e di Bach eseguita ed interpretata dall’Ensemble Barocco del Conservatorio “Refice”. In programma il Concerto in Sol minore P. 360 per flauto, oboe, violino, fagotto e basso continuo e il “Domine Deus” dal Gloria RV 589 di Vivaldi e il Concerto Brandeburghese n. 5 in Re maggiore BWV 1050 per flauto, violino, clavicembalo e basso continuo di Bach.  Una collaborazione dall’alto valore formativo e culturale, quella instauratasi tra le due Istituzioni, un’intesa volta ad offrire occasioni per una fruizione artistica totale, fatta di immagini, suoni, ritmi e colori, che ampli lo spettro del dialogo fra le arti in vista di un coinvolgimento completo del visitatore in un’esperienza emozionante e di rara bellezza. I Musei Vaticani, inoltre, offriranno agli studenti dell’Istituzione musicale del Conservatorio di Frosinone un percorso formativo che prevede una visita guidata della Pinacoteca, con particolare attenzione alle raffigurazioni di strumenti musicali nel corso dei secoli XIV-XVIII, nonché dell’Appartamento Borgia e della collezione d’Arte Moderna (CARM).  L’iniziativa è stata accolta con orgoglio dal Presidente, dott. Tarcisio Tarquini, e dal Direttore del Conservatorio di Musica “Licinio Refice”, il M° Antonio D’Antò. Quest’ultimo ha voluto esprimere viva soddisfazione per l’avvio di questa importante collaborazione:  “La comunione di idee e di valori artistici ha agito da impulso per la nascita di questo dialogo con i Musei Vaticani; una collaborazione che rende onore all’attività ed all’impegno profuso dal nostro Istituto nella promozione di realtà musicali che abbiano nei giovani i loro protagonisti principali. La disponibilità dimostrata dai Musei Vaticani ad accogliere progetti orientati in tal senso ha consentito che ci venissero aperte le porte di un’Istituzione punto di riferimento internazionale per le Arti e la Cultura. Offrire ai giovani musicisti dell’Istituto da me diretto l’occasione di esibirsi in un teatro simile è per me motivo di grande onore ed orgoglio, un’opportunità unica per coniugare musica e scenari artistici di inestimabile valore. Ringrazio, pertanto, la dirigenza dei Musei Vaticani che ha voluto renderci attori principali di questi cinque importanti eventi musicali”.
 




LANUVIO ELEZIONI, SEL EVIDENZIA PRESUNTI ERRORI DI TRASCRIZIONE PREFERENZE. CONTEMPLATO EVENTUALE RICORSO

Riceviamo e pubblichiamo

Sinistra Ecologia Liberta Lanuvio alle recentissime elezioni comunali è stata promotrice, in tempi non sospetti, di un progetto politico innovativo nel programma e nel metodo, che ha portato alla costituzione prima di un comitato di cittadini “Passo dopo Passo” (che ha condiviso il progetto) e poi della lista civica “Lanuvio Futura”. Nella lista c'erano tra gli altri due iscritti del Circolo locale di SEL Come si sa, la lista dal punto di vista del risultato non ha avuto un gran successo, dovuto, nell'insieme ed in sinergia, ad un programma elettorale particolarmente innovativo, centrato sui beni comuni, alla scarsità di risorse economiche e soprattutto al fatto che il candidato Sindaco era una figura praticamente sconosciuta nel territorio. Quando il risultato elettorale è scarso, risulta facile ed istintivo concentrare l'attenzione sulle poche
preferenze espresse. Nella sezione n. 6 a Lanuvio, (dove votavano i due candidati iscritti SEL e quindi in simpatica competizione sulle preferenze espresse, dati gli amici in comune), ci si è accorti,verificando i successivi dati ufficiali, che questi dati non riportavano correttamente il numero esatto delle preferenze espresse, verificate e messe sui registri dagli scrutatori, riguardanti uno dei due candidati consigliere, puntualmente accertate sul posto, durante lo spoglio anche dal rappresentante di Lista. Delle 13 preferenze ne sono risultate soltanto 1 (una) ora, non è che questo cambi nulla alla lista, nessun consigliere eletto comunque, nessuna conseguenza politica. Ma ci domandiamo se questo fosse accaduto ad un'altra lista, dove per pochi voti non è stato eletto un consigliere?
Trattasi certamente di un mero errore di trascrizione nei verbali dei dati dei registri. Non si è comunque operato con accuratezza e correttezza, complice la stanchezza e magari la particolare concitatezza del momento, dovuta alla diffusione dei dati, che davano la vittoria ad un nuovo Sindaco.
Comunque il fatto, anche se non eclatante, ha una sua rilevanza. Stiamo consultando i nostri avvocati, per verificare se questo evento possa avere conseguenze superiori alla semplice attribuzione o meno delle preferenze espresse e non riportate sui verbali. Nel qual caso agiremo con gli opportuni ricorsi,altrimenti resterà semplicemente il rammarico per quanto accaduto, auspicando che resti un caso isolato.
Da quanto avvenuto, abbiamo imparato che occorre una presenza costante dei rappresentanti di lista, ruolo forse un po troppo da noi sottovalutato, che riveste invece una fondamentale importanza nel controllo dell'operato sia dei Presidenti di Seggio che degli scrutatori (a cui va, tutta la nostra stima) e di tutte le operazioni di voto.
Fabrizio Agostinelli
Presidente Sinistra Ecologia Libertà Lanuvio




ANGUILLARA, PIZZIGALLO E LISTA CIVICA PRESENTANO ORDINE DEL GIORNO SU RISCOSSIONE ALTERNATIVA AD EQUITALIA

Redazione

«Porre fine a quella che sta diventando una vera e propria emergenza nazionale e, al più presto, realizzare una modifica radicale nella riscossione dei tributi per far sì che i casi di ingiustizia sociale non si verifichino più». Così i consiglieri della Lista Civica “Per Anguillara – Pizzigallo Sindaco”hanno presentato l’ordine del giorno, ai sensi dell’art. 37 del Regolamento del Consiglio Comunale, sulla riscossione in alternativa ad Equitalia.

«Occorre – spiegano i consiglieri – instaurare fin da subito un rapporto “più umano” con la cittadinanza, soprattutto in questa fase in cui la gente attraversa momenti economicamente negativi e quindi, in molti casi, se si ritarda a pagare un tributo, spesso viene fatto per mancanza di disponibilità e non per cercare di fare i furbi. La nostra istanza parte proprio dalla drammaticità di alcune situazioni e dalla ricerca di una risposta che dia maggiori garanzie di vicinanza ai cittadini. Per questo siamo dell’avviso che sia necessario rivedere profondamente il modo di riscuotere i tributi. Non si può affrontare la questione degli insolventi come se fossero dei numeri. Sono delle persone che stanno gestendo problemi seri nella loro vita. Allora, è per questo che si devono pensare a soluzioni differenti. Del resto – aggiungono i consiglieri – l’applicazione di interessi incredibili in più rispetto agli importi dovuti e la chiusura dello Sportello di Bracciano hanno creato situazioni di disagio per tutti i cittadini di Anguillara e del comprensorio lacustre».

«Ma occorre anche precisare che lasciare in anticipo Equitalia, non deve però essere accomunato allarivolta fiscale dichiarata da una serie di Comuni contro l’Imu. Non vogliamo la disobbedienza fiscale – chiariscono Antonio Pizzigallo e Christian Calabrese – ma soltanto riappropriarci del rapporto con il cittadino e ricostruire un rapporto equo e solidale con le diverse situazione di disagio che si vanno creando. Infatti – concludono i consiglieri – si fa spesso del terrorismo sui piccoli commercianti e le famiglie che non riescono a pagare, soprattutto quando arrivano cartelle esattoriali che sono più o meno dovute e subiscono modifiche successive ai primi accertamenti. Gli organi preposti alla riscossione dovrebbero recuperare un po’ di umanità verso questi cittadini, commercianti o artigiani in difficoltà, che sono pur sempre persone e non spersonalizzate società di capitale».