CIAMPINO, INCIDENTE MORTALE DI L.C. SU VIA DEI LAGHI, TESTIMONE IMMORTALATO DALLE TELECAMERE?

A.P.

Si trova in camera mortuaria all’ospedale di Albano L.C. il ragazzo morto in moto sulla via dei Laghi a Ciampino la scorsa notte. Ancora non si sa nulla sulla data e luogo dei funerali. Il trentaduenne L.C. lascia moglie e due figli. Nell’incidente non sarebbe coinvolto nessuno, il ragazzo avrebbe sbandato con la moto.
Nessuno coinvolto ma più di qualche indiscrezione lascerebbe trapelare una verità inquietante: G.B. il soccorritore riferisce che alcune telecamere avrebbero ripreso una macchina passare e fermarsi a fare benzina. Possibile che l’automobilista non abbia visto nulla? “Te ne accorgi – scrive il soccorritore – sei sceso per fare benzina c…o, ti è successo davanti”. Ritardi su ritardi dunque e polemiche sull’arrivo dell’autoambulanza che non sarebbe stato affatto tempestivo. E poi, purtroppo nessun nosocomio a Ciampino e la corsa disperata ad Albano dove L.C. è arrivato già morto. Un ragazzo e genitore troppo giovane per morire in questa maniera. 

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30/05/2012 CIAMPINO, RAGAZZO IN MOTO PERDE LA VITA SU VIA DEI LAGHI

 




ROMA CASILINA, QUATTRO RAPINE IN POCHISSIME ORE: ARRESTATO ROMANO

Redazione
 
Aveva messo a segno 4 rapine in pochissime ore, ma i Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno posto fine alle sue scorribande rintracciandolo e arrestandolo dopo pochi minuti dall'ultimo colpo. Si tratta di un 41enne romano già conosciuto alle Forze dell'Ordine che dalle 4.00 di ieri mattina e fino alle successive 16.30 aveva terrorizzato il quartiere Casilino. Nell'ordine, l'uomo aveva prima "ripulito" un bar sulla Palmiro Togliatti, quindi un laboratorio di pasticceria, per proseguire nel pomeriggio con l'assalto ad un'edicola, in piazza delle Iris, e ad una farmacia, sempre sulla Palmiro Togliatti. Il rapinatore, dalle prime ricostruzioni, avrebbe agito sempre armato di pistola e con il volto solo parzialmente travisato. I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina dopo aver raccolto le denunce e le testimonianze delle vittime, acquisite le immagini del circuito chiuso della farmacia, sono risaliti all'uomo. I militari dopo aver individuato il 41enne, dopo circa mezz'ora dall'ultimo colpo, lo hanno accerchiato e arrestato nonostante abbia provato ad opporre resistenza. Nelle tasche i Carabinieri oltre a trovargli il denaro contante, probabile provento delle rapine, hanno rinvenuto anche dosi di eroina. Per il rapinatore seriale si sono aperte le porte di Regina Coeli, dove si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.



LATINA TERREMOTO, DOPO L'EPISODIO IN EMILIA C'E' PAURA PER LE SCOSSE NEL LAZIO

I fenomeni sismici sono iniziati con frequenza da Luglio 2011

 

Angelo Parca

Sicuramente sarà tutto sotto controllo, ma dopo le continue scosse in Emilia non bisogna abbassare la guardia nel Lazio e soprattutto a Latina e provincia dove da mesi a questa parte si continuano a verificare scosse di terremoto a bassa intensità. Quello che sappiamo di certo è che raramente un terremoto si verifica con una sola scossa: infatti, le scosse si succedono a intervalli irregolari, per diversi giorni e talvolta per mesi. Si chiama periodo sismico il tempo durante il quale si registrano le scosse. Per chiunque si trovi nelle vicinanze di Tor Tre Ponti, c’è un appuntamento interessante presso la chiesa parrocchiale lunedì 11 giugno alle ore 19:30 dal titolo “Il terremoto, come comportarsi in caso di emergenza”.

Ma ricostruiamo gli ultimi accadimenti:

Alle ore 23:56 del 25 maggio è stato registrato un terremoto di M 2.4 pochi chilometri a Nord di Latina nel Lazio. La scossa è avvenuta ad una profondità ipocentrale di  5,1 Km ed è stata percepita da una parte della popolazione.

Gia negli ultimi mesi si erano verificati altri eventi di cui il più importante il 15 febbraio di M 3.8.

Il 15 febbraio scorso, il terremoto si è presentato in serata, nella pianura Pontina: alle 21.46 una scossa di magnitudo 3.8 ha fatto tremare la terra in particolare nelle zone di Latina e Frosinone . Il sisma è stato registrato dalle stazioni della rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ed è stato avvertito distintamente dagli abitanti delle zone interessate, che hanno intasato i centralini del 113 e dei vigili del fuoco per avere informazioni. Le scosse sono state avvertite fino alla zona sud di Roma, Castelli romani, Anzio, Velletri, Cisterna e anche in alcune zone della Capitale. Non ci sono stati feriti.

«Anche se Latina non è una zona ad alto rischio – ha spiegato Valerio De Rubeis, ricercatore sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, intervistato dal Messaggero – dobbiamo tener presente che l’Italia intera è una zona sismica. Dunque non c’è da meravigliarsi se avviene un terremoto di magnitudo 3,5. Certamente se fosse stato più intenso, sarebbe stato un evento in qualche modo anomalo e da approfondire». 

Questa sequenza di scosse, senza contare quelle più piccole e frequenti che si verificano nel territorio laziale tuttora non preoccupano particolarmente studiosi e istituzioni in quanto la magnitudo resta sempre piuttosto bassa.

Il 22 agosto del 2005 si verificò un sisma di magnitudo 4.5. Il sisma si verificò alle ore 14, con epicentro a 5 miglia dalla costa laziale. Lievi danni e crepe in alcune abitazioni di Anzio, Nettuno e dintorni. Molta paura per le migliaia di bagnanti che affollavano le coste, da Roma a Latina, che avendo avvertito molto forte la scossa in spiaggia, fuggirono per paura di un eventuale tsunami, essendo ancora vivo il ricordo del terribile maremoto asiatico di 9 mesi prima (26 dicembre 2004). La scossa fu ben avvertita anche a Roma e Frosinone. Nel 1971, stessa magnitudo provocò la distruzione di Tuscania.

Ricordiamo che il terremoto è un fenomeno naturale che si manifesta con un improvvisa, rapida vibrazione del suolo causata dal rilascio di una grande quantità di energia accumulata nel sottosuolo.

E ricordiamo che Latina è una zona classificata con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti. 

I centri sismici attivi che possono influenzare l’area sono:

– I Colli Albani;

– La Valle Latina;

– L’area del Fucino;

– La zona di mare aperto compresa tra Anzio e il Monte Circeo.

 I maggiori terremoti registrati nei Colli Albani sono datati 22 gennaio 1892 e 18 luglio 1899. Gli effetti del primo si sentirono nell’area dei monti Lepini con intensità pari al 5° della scala Mercalli, mentre quelli del secondo rimasero compresi tra il 4° ed il 5°.

 Difendersi è possibile.

Il rischio sismico, ossia la stima del valore del danno associato ad un evento sismico, è dipendente da tre parametri: pericolosità, vulnerabilità ed esposizione. Vediamo se e come si può intervenire su uno o su tutti e tre i parametri per modificare il rischio e intraprendere una corretta politica di difesa dai terremoti.

La causa prima dei terremoti risiede nei movimenti orizzontali e verticali della litosfera. A questo livello è da escludere qualsiasi possibilità di intervento a causa delle enormi valori di energia in gioco. Al momento l'uomo non è neanche in grado di controllare il rilascio di energia generata dalla rottura delle rocce e tanto meno controllare la propagazione delle onde elastiche. Quindi l'uomo non è in grado di diminuire la pericolosità sismica.

Ridurre l' esposizione, spostando tutta la popolazione, le costruzioni e le attività economiche in aree 'asismiche' o scarsamente sismiche, è una soluzione almeno poco ragionevole.

L' uomo è però in grado di realizzare costruzioni antisismiche, cioè progettate e costruite con accorgimenti tali da non farle crollare in occasione anche di terremoti molto forti. Inoltre ha messo a punto molte tecniche per rinforzare gli edifici costruiti senza l' adozione di criteri antisismici, rendendoli adatti a sopportare eventuali terremoti molto intensi. Quindi è in grado di ridurre la vulnerabilità delle costruzioni edificando o rinforzando gli edifici con criteri antisismici. Salvaguardando le costruzioni inoltre si evitano le vittime o se ne riduce il numero.  Difesa possibile, quindi l'uomo può ridurre il rischio sismico anche se non è in grado di intervenire sui meccanismi di generazione dei terremoti e di propagazione dell'energia che dipendono esclusivamente dai caratteri geologici e tettonici delle diverse porzioni di territorio. Basta che concentri le azioni di difesa intervenendo su quanto lui stesso produce (case, fabbriche, scuole, città …) riducendone la loro vulnerabilità ai terremoti.

Questa azione di riduzione del rischio è prevista dalle attuali norme italiane che per le aree dichiarate sismiche stabiliscono di progettare e costruire i nuovi edifici in modo da renderli resistenti alle sollecitazioni di un terremoto e, in caso di ristrutturazione dei vecchi edifici, di farlo con determinati criteri di difesa previsti dalle norme stesse.


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16/05/2012 LATINA, SOTTOSUOLO SOTTO STRETTA OSSERVAZIONE
26/04/2012 CASTELLI ROMANI, UNA SCOSSA DI TERREMOTO HA SVEGLIATO I RESIDENTI DI MARINO, LARIANO, ARTENA E VELLETRI
10/04/2012 LATINA, EVENTI SISMICI: MONITORAGGIO ALLA PRESENZA DEI TECNICI REGIONALI
28/03/2012 LATINA, INIZIA IL MONITORAGGIO DEI FENOMENI SISMICI
14/03/2012 LATINA, CONTINUANO LE SCOSSE DI TERREMOTO INIZIATE A LUGLIO 2011
12/03/2012 LATINA, ULTIMI EVENTI SISMICI, SI ESCLUDONO RISCHI MA CHIESTA INDAGINE ALL’ISTITUTO DI GEOFISICA
05/03/2012 PROVINCIA DI FROSINONE, TREMA LA TERRA
29/02/2012 TERREMOTO A LATINA, LE SCOSSE SONO INIZIATE A LUGLIO 2011
29/02/2012 LATINA TERREMOTO, PROSEGUONO LE SCOSSE INIZIATE A LUGLIO 2011
16/02/2012 LATINA, TERREMOTO NELLA PIANURA PONTINA



ANZIO, TERZA BANDIERA BLU. AL VIA LA CONSEGNA DEGLI STABILIMENTI BALNEARI DELLA CITTA' DI NERONE

Redazione

Martedì prossimo, 5 giugno, alle 10.30, presso la Sala Consiliare di Villa Corsini Sarsina, ad Anzio, il Comune consegnerà ufficialmente a tutti gli stabilimenti balneari della Città di Nerone la Bandiera Blu, ottenuta lo scorso 14 maggio. Anzio, è stata l'unica località in tutta la Provincia di Roma, ad ottenere l'ambito riconoscimento. "Come da tradizione – ha annunciato l'Assessore alle Politiche Ambientali, Patrizio Placidi – mercoledì 13 giugno, giorno di Sant'Antonio, Santo Patrono di Anzio, ci sarà poi l'alzabandiera collettivo che coinvolgerà gli oltre 50 stabilimenti balneari dislocati lungo i tredici chilometri di costa anziate". Si tratta della terza Bandiera Blu consecutiva per l'Amministrazione Bruschini e dell'ottava, in assoluto, conquistata dalla Città di Anzio tra il 2003 ed il 2012. "Come da tradizione – dice l'Assessore alle Politiche Ambientali, Patrizio Placidi – mercoledì 13 giugno, giorno di Sant'Antonio – Santo Patrono di Anzio, ci sarà l'alzabandiera collettivo che coinvolgerà gli oltre cinquanta stabilimenti balneari dislocati lungo i tredici chilometri di costa anziate. Puntiamo alla conquista della Bandiera Blu anche il prossimo anno e sono certo che l'apertura del secondo centro per il conferimento degli ingombranti e l'ampliamento della raccolta porta a porta sull'intero territorio risulteranno determinanti ai fini del punteggio". All'incontro del 5 giugno, durante il quale sono previsti gli interventi del Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, dell'Assessore alle Politiche Ambientali, Patrizio Placidi e dell'Assessore al Turismo, Umberto Succi, sono stati invitati tutti i rappresentanti degli stabilimenti balneari, degli alberghi e le testate giornalistiche attive sul territorio. Il Programma Bandiera Blu, Eco-label Internazionale per la certificazione della qualità ambientale delle località rivierasche si è affermato ed è attualmente riconosciuto in tutto il Mondo, sia dai turisti che dagli operatori turistici, come un valido eco-label relativamente al turismo sostenibile in località turistiche marine e lacustri. "Bandiera Blu" è condotto dall'organizzazione non-governativa e no-profit "Foundation for Environmental Education" (FEE). Tale Programma è operativo in Europa dal 1987; con l'inizio del nuovo secolo la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale con il Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) quindi, un Protocollo d'Intesa con l'Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), di cui è anche membro affiliato, per cui il Programma inizialmente europeo è stato esteso in 41 paesi in tutto il Mondo. L'obiettivo principale del Programma Bandiera Blu, è quello di promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l'attenzione e la cura per l'ambiente. I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell'ambiente.




CINETO ROMANO, 18MILA REPERTI ARCHEOLOGICI SEQUESTRATI E 5 PERSONE SEGNALATE ALLE PROCURE DI ROMA E TIVOLI

Redazione

Quasi 18.000 reperti archeologici sequestrati, cinque persone segnalate alle Procure della Repubblica di Roma e Tivoli per i reati previsti dal "Codice Urbani", una villa di età romana, una necropoli imperiale ed un santuario del popolo Equo scoperti: questo è il bilancio dell'operazione "Valerio Massimo", portata a termine dai militari del Comando Provinciale di Roma della Guardia di Finanza e che ha interessato una vasta area in località Cineto Romano (RM). Le indagini, condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Roma, sono state avviate grazie ad una mirata attività di intelligence e di controllo del territorio che ha permesso di individuare nel Comune di Cineto Romano (RM), in prossimità dell'antica Via Tiburtina Valeria, un sito presso il quale era stato abilmente occultato un sarcofago in marmo di età imperiale in procinto di essere trafugato. Le investigazioni successive al sequestro della cassa sepolcrale consentivano alle Fiamme Gialle di identificare in un primo momento tre soggetti ritenuti responsabili degli scavi abusivi i quali, nel corso di perquisizioni domiciliari, venivano trovati in possesso di numerosi reperti (steli epigrafe, segnacoli funerari, cippi miliari del sistema viario consolare) provenienti dalla Statio ad Lamnas, antico centro equo e poi romano posto a ridosso della Valle dell'Aniene, unitamente a copiosa documentazione che permetteva agli inquirenti di risalire ad altri due "tombaroli". Le indagini sono poi proseguite attraverso l'elaborazione e l'interpretazione di una serie di appunti contenuti in agende e taccuini sequestrati agli indagati, fino a ricostruire una vera e propria "mappa del saccheggio". Seguendo quest'ultima i finanzieri sono arrivati all'area dello scavo clandestino, che aveva già portato alla luce le prime testimonianze di una necropoli di età imperiale, di una villa rustica romana con annesso ambiente per la produzione e conservazione di derrate e di un santuario equo con cinta muraria, tutti situati nell'agro del Comune di Cineto Romano e sconosciuti fino a quel momento alla comunità accademica. I siti sono quindi stati oggetto di specifici scavi scientifici ad opera della Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio ed hanno consentito di restituire alla pubblica fruizione importanti testimonianze delle civiltà equa e romana. L'Operazione "Valerio Massimo", che prende il nome dal console romano che elevò al rango di "consolare" l'antica Via Tiburtina, si è conclusa con: la denuncia alle competenti Autorità Giudiziarie di 5 soggetti, responsabili a vario titolo dei reati di "Violazione in materia di ricerche archeologiche", "Impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato" e "Ricettazione"; il sequestro di 17.932 reperti archeologici (molti dei quali ritenuti di straordinario interesse) e di numerosi utensili da ricerca e scavo; la scoperta ed il sequestro di tre complesse strutture – una residenziale e due religiose – mai censite nei mappali della competente Soprintendenza.




ROMA IMPIANTO AMA DI VIA SALARIA: 20 MILA RESIDENTI CONVIVONO COL CATTIVO ODORE

Redazione

Lunga audizione in Commissione quest’oggi per il Comitato Cittadini Villa Spada e i rappresentanti dell’Ama a proposito dei cattivi e persistenti odori che provengono dall’impianto Ama di via Salaria 981. – lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Roberto Carlino dell’Udc – Il Presidente Dr. Adriano Travaglia ed i rappresentanti Daniele Poggiani, Salvatore Cangelosi e Maria Teresa Maccarone del Comitato Villa Spada hanno esposto alla Commissione i disagi che circa 20.000 cittadini della zona stanno vivendo da tempo a causa del persistente cattivo odore proveniente dall’impianto Ama. Chiedendo delucidazioni hanno avanzato la proposta di delocalizzare l’impianto se ulteriori interventi su di esso non dovessero risolvere il problema. Il Direttore Esercizio Impianti Ing. Fiscon, il Direttore Impianti Ing. Caminada ed il Consulente Tecnico Impianti Dott.ssa  Muraro, ribadendo la loro disponibilità a controlli ed ulteriori verifiche, hanno però garantito che l’impianto è perfettamente a norma, utilizza le migliori tecnologie disponibili attualmente e le emissioni odorometriche rientrano nei limiti. Le valutazioni sull’impianto sono state fatte anche in presenza dell’Arpa e della Procura della Repubblica che sta indagando sugli odori presenti nella zona. Sicuramente l’impianto rispetta effettivamente tutti i limiti di legge e personalmente ritengo che il cattivo odore, comunque percepito dalla popolazione, possa dipendere da molteplici fattori che possono influenzare la dispersione delle particelle odorose. E’ urgente individuare questi fattori, poiché il cattivo odore sta significativamente influenzando la vita quotidiana dei cittadini che hanno invece diritto ad avere garantite le migliori condizioni per le loro abitazioni. Con solerzia ho quindi richiesto sia all’Ama che al Comitato tutta la documentazione tecnica e scientifica che hanno raccolto in questi mesi, andando incontro anche alle osservazioni che i consiglieri Berardo, Bernaudo, Lucherini, Nobile e Storace hanno fatto. Aggiornerò questa audizione tra qualche settimana quando avremo un quadro approfondito del problema e, valutata accuratamente la situazione, si potranno proporre idee ed interventi che mi auguro potranno portare ad una rapidissima soluzione al disagio dei cittadini.




MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO

Redazione 

Nota di Bruno Astorre, Vice presidente del Consiglio regionale del Lazio

Centinaia di lavoratori del San Raffaele di Montecompatri sono senza stipendio da circa due mesi. Una situazione insostenibile, che mortifica una struttura importantissima per la sanità laziale, che, grazie al personale altamente qualificato, si sta affermando come centro d’eccellenza per la riabilitazione nei Castelli Romani. Ai lavoratori in protesta da giorni va tutta la mia solidarietà.

La Regione Lazio non stia a guardare: intervenga al più presto per risolvere questo problema ed effettui i trasferimenti necessari.

tabella PRECEDENTI:

12/05/2012 LAZIO REGIONE, LA POLVERINI NUOCE ALLA SALUTE?
14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA
20/03/2012 SAN RAFFAELE VELLETRI, LA CASSAZIONE CONFERMA IL SEQUESTRO DI 52 MILIONI AGLI ANGELUCCI
19/03/2012 SAN RAFFAELE VELLETRI, I LAVORATORI ASPETTANO IL VERDETTO DELLA REGIONE E MINACCIANO NUOVE MOBILITAZIONI
24/02/2012 MONTECOMPATRI NUOVA CLINICA SAN RAFFAELE. IL COLOSSO SANITARIO CASTELLANO
14/02/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE ECCO L'INTERA VICENDA. ADESSO SI ASPETTA LA BELLA NOTIZIA
25/01/2012 SAN RAFFAELE, PROCEDE LA VERIFICA
16/01/2012 SAN RAFFAELE VELLETRI, PROCEDE LA VERIFICA DELLA COMMISSIONE REGIONALE

 




PALOMBARA SABINA, L'AMMINISTRAZIONE INVITA CIOCCHETTI PER AFFRONTARE IL TEMA DELLA VARIANTE AL PIANO REGOLATORE

Redazione

Domani giovedì 31 maggio 2012, alle ore 17.30, presso la sala dell’ex Cavallino Bianco, Via Garibaldi, Palombara Sabina (RM). Il vicepresidente della Regione Lazio, ed esponente Udc, Luciano Ciocchetti interverrà al convegno sull’Urbanistica promosso dall’Amministrazione Comunale. L’invito a presenziare è stato rivolto dall’amministrazione comunale di Palombara Sabina all’On. Luciano Ciocchetti, Vice Presidente della Regione Lazio e Assessore all’Urbanistica nonché a Nelido Vallocchia, segretario amministrativo del coordinamento provinciale di Roma. Parteciperà al convegno anche l’On. Pietro Sbardella, consigliere regionale. Perla PDL sarà presente l’On. Francesco Lollobrigida, assessore regionale alle politiche della Mobilità.  Il tema affrontato sarà la Variante al Piano Regolatore Generale  lo dichiara Nelido Vallocchia già delegato all’Urbanistica del Comune di Palombara Sabina che con la precedente amministrazione comunale traghettò lo strumento urbanistico alla sua definitiva adozione implementandolo di ulteriori osservazioni. L’UDC nel convegno, avrà modo di proporre le tematiche di sviluppo  che interessano l’intero territorio circostante non trascurando i temi legati alla mobilità e all’ambiente. Altro tema sul tavolo del dibattito sarà quello sul Piano Casa approvato nell’agosto scorso dal Consiglio Regionale del Lazio su iniziativa dell’On. Luciano Ciocchetti.




LAZIO, APPROVATA LA LEGGE REGIONALE CHE DELEGA AI COMUNI IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE

Angelo Parca

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza (40 voti favorevoli, 6 contrari, una astensione) una legge che delega ai Comuni il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, previste per molti interventi edilizi. "Fino ad oggi – ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti – era la Regione ad esaminare le domande. Si tratta di una mole di lavoro enorme, quando sono stato nominato assessore erano oltre 6mila le pratiche in attesa. Abbiamo svolto un'azione importante per ridurre il tempo di risposta, adesso sono 2mila le domande in giacenza, ma non basta. Con il Piano casa le richieste sono addirittura in aumento. Con questa legge deleghiamo ai Comuni tutte le autorizzazioni sugli interventi minori. Ovviamente restano escluse le operazioni più importanti che implicano trasformazioni profonde del territorio. In pratica, con un'operazione strutturale, completiamo il percorso di delega ai Comuni delle competenze in questa materia". E' prevista la possibilità per i Comuni di istituire apposite commissioni composte da esperti per esaminare le richieste. I Comuni più piccoli potranno esercitare le nuove funzioni in forma associata. Alla Regione restano i poteri di controllo e di vigilanza. In caso di inadempienza può esercitare i poteri sostitutivi. Secondo Roberto Buonasorte (La Destra), relatore sulla legge, "con queste norme, in linea al principio del decentramento amministrativo, vogliamo snellire le procedure per favorire lo sviluppo in un settore, l'edilizia, che da solo rappresenta il 32 per cento del Prodotto interno lordo del Lazio. Diamo, insomma, risposte concrete ai cittadini e agli imprenditori che hanno bisogno di meno lungaggini burocratiche e più certezze". Nel corso del dibattito Marco Di Stefano (Pd) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo: "E' una legge che va nel senso che da sempre auspichiamo: trasferire le funzioni amministrative ai Comuni, per metterli nelle condizioni di dialogare direttamente con i cittadini". Favorevole anche il Pdl: Pier Ernesto Irmici ha spiegato che "si tratta di un passo in avanti verso la concezione di un'amministrazione moderna, in particolare per quanto riguarda i rapporti fra Regione e Comuni: un provvedimento indispensabile per rendere più semplice lo svolgimento delle pratiche e avvicinare i cittadini alle amministrazioni". Di diverso avviso Angelo Bonelli (Verdi) che ha espresso forti perplessità perché "con questo trasferimento si delegano le autorizzazioni su funzioni importanti per la protezione delle coste, sulle strutture turistiche, ad esempio, per non parlare degli interventi sulle varianti ai Piani regolatori e dei tagli delle superfici boscate. Si dà un via libera al rilascio di autorizzazioni in maniera selvaggia". Angelo Miele (Lista Polverini) ha rivendicato "le competenze dei sindaci e degli enti locali per quanto riguarda il paesaggio. Questa è una buona legge – ha dichiarato – questa è una bella giornata per tutta la Regione". Voto favorevole anche da Mario Mei (Api) e Antonio Paris (Gruppo Misto). Contrario Ivano Peduzzi (FdS). In apertura della seduta il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, aveva invitato l'aula a osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto nel Nord.

tabella PRECEDENTI:

29/05/2012 NEMI E CASTEL GANDOLFO, IL PARCO REGIONALE DEI CASTELLI CERCA UN TERRENO DA ALMENO VENTI ETTARI
24/05/2012 PARCO DEI CASTELLI ROMANI: SIM SALA BIM E RIAPPAIONO 1,8 MILIONI DI EURO… PER LA CURIA DI ALBANO
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA
10/05/2012 CASTELLI ROMANI, GIU' LE MANI DAL PARCO
27/04/2012 CASTELLI ROMANI, L'ENTE PARCO RINUNCIA A UN FINANZIAMENTO DI 2 MILIONI DI EURO
15/03/2012 PARCO DEI CASTELLI, MOBILITAZIONE DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ CONTRO RESTRINGIMENTO CONFINI
12/03/2012 CASTELLI CONFINI DEL PARCO REGIONALE, SEL INDICE MOBILITAZIONE PER GIOVEDI'
22/02/2012 PARCO CASTELLI ROMANI. COORDINAMENTO SEL: “SINDACI CENTROSINISTRA RESPINGANO PROPOSTA RIDUZIONE PERIMETRO PARCO AVANZATA DAL COMMISSARIO LIQUIDATORE”
13/02/2012 FILETTINO, MATTEI: INCONTRO IN REGIONE SU ACQUA SARA’ CON SINDACO



FIUMICINO, NASCE L'API

Redazione

“Accogliamo con soddisfazione la nascita a Fiumicino del gruppo di Alleanza per l’Italia, che conferma la crescita del partito sul territorio della provincia di Roma”: lo dichiarano, in una nota congiunta, il Presidente regionale del partito Mario Mei, il senatore di ApI Riccardo Milana e il  Coordinatore provinciale Filippo Lippiello.

 “La nascita di API Fiumicino, grazie al lavoro e all’impegno della coordinatrice Anna Cau, è un’altra ottima notizia per Alleanza per l’Italia – aggiungono Mei, Milana e Lippiello – che prosegue nel suo processo di crescita a livello locale e nazionale. In un momento storico come quello attuale, segnato dal disagio crescente dei cittadini verso la politica, l’adesione di tanti amministratori locali e di persone comuni al nostro movimento rappresenta un positivo segnale in controtendenza, nonché la conferma della bontà del nostro progetto”.

 




VITERBO, UN ALTRO MORTO SUICIDA PER COLPA DELLA CRISI

Redazione

Un'altra vittima della crisi economica. Un quarantacinquenne, venditore in un'azienda ceramica, si e' tolto la vita impiccandosi nel garage della sua casa.  L'uomo, sposato con due figli – uno giocatore degli allievi regionali dell'As Roma – ha lasciato una lettera di 4 pagine, in cui spiega i supi problemi economici e critica i provvedimenti del Governo che avrebbero aggravato pesantemente la crisi dell'azienda di cui era dipendente, mettendo a rischio il suo posto di lavoro.