MARINO CAVA DEI SELCI: E' ALLARME ZECCHE. I CITTADINI SI SENTONO ABBANDONATI DALLE ISTITUZIONI LOCALI

Marco Comandini (Segretario Idv Marino): "Aspettiamo una rapida risoluzione del problema da parte dell’amministrazione del “fare”.

 

Redazione

E’ allarme colonie di zecche in Cava dei Selci a Marino. A segnalare il fatto sono alcuni residenti di cui si è fatta portavoce Rita L. che parla del gravissimo problema “preso sotto gamba dalle autorità che fanno orecchie da mercante”. Le colonie di questi pericolosi insetti che possono portare alla morte, si concentrano a piazzale dello Sport: “mercoledì sera ne ho trovate 11 sul cane e una in casa – racconta Rita – il giorno seguente ho fatto presente l'accaduto all'assessore della Sanità e alla polizia municipale. In seguito cercando di capire come mai sul cane ci fossero tanti parassiti ho cominciato ad ispezionare il muretto e l'ingresso del condominio e me ne sono accorta la sera di venerdì: c'erano colonie immense ed ingestibili e con i condomini abbiamo dato fuoco e chiamato i carabinieri che hanno constatato la presenza effettiva di queste zecche. Nei giorni successivi, abbiamo continuato ad allertare le autorità che comunque hanno minimizzato il problema”. I singoli  condomini hanno fatto diverse disinfestazioni all'interno ed esterno del condominio, ma il problema persiste. La signora Rita informa anche del fatto che in più aziende che confinano col condominio le zecche sono presenti da tempo.

Marco Comandini, segretario Idv Marino attacca: “Cava dei Selci non è una zona di serie B da frequentare solo per le elezioni. Invasione di zecche a Piazzale dello Sport. Occorre intervenire e  presto. Da più parti ci arrivano segnalazioni di presenza massiccia di zecche a Cava dei Selci, non stiamo qui a rimarcare il problema sanitario essendo tali acari, portatori di malattie infettive e quindi pericolosissimi specie per i bambini ed anziani. Chiediamo quindi all’Assessore alla sanità del Comune di Marino quando sia stata fatta l’ultima disinfestazione a Cava dei Selci o se vista l’urgenza se ne possa programmare una in brevissimo termine stante  la preoccupazione di molti cittadini che ci hanno contattato giustamente preoccupati. L’area interessata è quella del Piazzale dello Sport, proprio dove tutti i mercoledi vi è un mercato ortofrutticolo, e proprio dove si parcheggiano le auto per andare ai locali della zona ed al parco. Chiediamo anche per quale motivo Cave dei Selci debba essere cosi trascurata nella cura del verde favorendo situazioni di questo tipo, non si possono chiedere aumenti di tasse e tariffe come la Tarsu per poi avere dei luoghi così sporchi e degradati da favorire il proliferare di tali animali portatori di malattie. Spero che l’Assessore ci dia e subito delle risposte concrete su cosa ha intenzione di fare, sottolineando poi che in questo periodo si svolge anche la rassegna Boville Estate e non vorremo poi dire “lo avevamo detto”. Aspettiamo una rapida risoluzione del problema da parte dell’amministrazione del “fare”.

Malattie da morso di zecca
Le zecche sono insetti parassiti che si insediano sotto la pelle, introducendo il rostro (la bocca) al di sotto dei primi tessuti cutanei e iniziano a succhiare il sangue.
Quasi mai sentiamo il morso sia perché la zecca in se non è un grande insetto ma anche perché, furba, la zecca emette una sostanza leggermente anestetica.
Una volta punti se non ci si accorge di nulla ci troviamo la zecca attaccata al corpo per un periodo che varia dai due ai sette giorni, durante i quali continuano a succhiare il nostro sangue da parassiti
Infine si staccano spontaneamente.
Quali sono i rischi.
I rischi sono causati da fatto che le zecche non sono parassiti solo con l’uomo ma si insediano anche nella pelle degli animali e alcuni di questi come uccelli, gli ungulati (cervi, caprioli, daini), piccoli roditori, pecore e capre, sono portatori di virus ed in particolare di una malattia pericolosa.
La Tbe (Tick borne encephalitis), nota anche come meningoencefalite da zecche.
Le zecche pungono questi animali e diventano portatrici del virus, contribuendo alla sua diffusione tra altre bestiole e anche nell’uomo.
Riguardo all’uomo , in circa il 70 per cento dei casi, l’infezione è asintomatica o si presenta con disturbi lievi, nell’altro 30 per cento, dopo alcuni giorni dal morso del parassita la persona accusa sintomi molto simili a quelli dell’influenza: febbre alta, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza.
La cosa peggiore è che dopo un paio di settimane tali sintomi tendono a degradare, regredire e così si pensa di stare bene, invece sta iniziando la seconda fase delle malattia, caratterizzata dalla ripresa della febbre. Nel 20-30 per cento circa dei casi possono comparire sonnolenza, stato confusionale, disturbi dell’udito, annebbiamento della vista, alterazione di gusto e olfatto, difficoltà di movimento e perfino paralisi, e tutto per colpa di un insetto come la zecca per così dire vampiro
La cura specifica per la Tbe (Tick borne encephalitis) non esiste si può solo prevenire attraverso un vaccino messo a punto i Austria. Si somministra in tre dosi con iniezione intramuscolare.
Anche in Italia troviamo il vaccino e ovviamente per tutti coloro che che per qualsiasi motivo entrano in frequente contatto con la natura: contadini, allevatori, campeggiatori, tecnici che lavorano in aree rurali, è consigliato vivamente.
In alcuni regioni italiane, come il Veneto, è possibile richiederlo presso gli ambulatori vaccinali ed è previsto il pagamento di un ticket.
Non è finita.
Un’altra malattia di cui sono portatori i piccoli roditori selvatici, ma anche in volpi, lepri e merli, è la Borreliosi di Lyme è dovuta alla Borrelia, un batterio che è presente in questi animali.
Qualche settimana dopo essere stati punti da una zecca nella zona compare un’eruzione cutanea di colore rosso, simile a una macchia che tende a espandersi, che di solito non causa prurito. Se non si interviene al più presto con la cura adatta, nel giro di qualche settimana o al massimo di pochi mesi, il batterio può diffondersi in tutto l’organismo, causando artrite, problemi cardiaci e neurologici. Si cura con antibiotici per 14-21 giorni.

 




NEMI, SUCCESSO PER IL PREMIO NAZIONALE DI POESIA DIANA NEMORENSIS

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Angelo Parca

Successo per la terza edizione del premio nazionale di poesia “Diana Nemorensis”, la sala del Castello Ruspoli gremita di partecipanti provenienti da tutte le parti d’Italia. Il concorso è promosso e organizzato dall’associazione culturale Aeneas. La premiazione, tenutasi in occasione della“Sagra delle Fragole”, è stata presieduta dal poeta e saggista Elio Pecora, presidente della giuria. Per imprevisti non ha potuto partecipare lo scrittore Paolo Di Paolo, componente della giuria. Le letture delle poesie sono state affidate all’interpretazione di Miriam Emili, mentre la video composizione è stata curata da Willi Becherelli. In allegato al presente articolo uno spezzone dell’intervento del poeta e saggista Elio Pecora. Inoltre, alcuni scatti con i soci fondatori, il presidente e l’artista Barsceglié autrice delle sculture esposte nella sala della premiazione e del premio del secondo classicificato.

Ecco i vincitori:

1° premio   "i sogni dei vecchi"  di Anna Maria Cardillo

2° premio   "Sotto un velo da sposa" di Nedda Mariotti

3° premio   "Segesta" di Antonio Giordano

Sono stati premiati per la sezione " Nemi e la poesia"

Davide toffoli con "All'ombra del sambuco"

Francesca Romana Mancino con  "Nemi e l'antico tempio".    

I premi

 1° classificato

 Week end per 2 persone in una città europea offerto dall’Agenzia di Viaggi

 “LAST MINUTE TOUR”

volo+hotel b/b 3 gg 2 nt in una capitale europea. Da prenotare non oltre i 60 gg dalla premiazione e da consumare entro l’anno 2012 con esclusione di periodi di alta stagione. Tasse aeroportuali e supplementi a carico del vincitore del concorso. Dettagli da definire presso ADV.

 2° classificato

Opera dell’artista IVANA BARSCEGLIE’

 3° classificato

 Volume storico offerto dalla libreria

 “THE BOOK” di Genzano di Roma.




ANGUILLARA – UDC “BANDO FARMACIA PONTON ELCE ENNESIMO BUCO NELL’ACQUA DI PIZZORNO”

“Una buona occasione per ritirare definitivamente il bando e trasformare la farmacia comunale di Ponton dell’Elce in un opportunità duratura per le casse comunali attraverso una gestione sana e trasparente”.

 

Redazione

“La mancata vendita della farmacia comunale di Ponton dell’elce – peraltro da noi annunciata da tempo – è l’ennesimo buco nell’acqua frutto dell’improvvisazione e del tirare a campare dell’Amministrazione Pizzorno”. Lo ha detto il Portavoce della locale Sezione UDC, Antonio Flenghi, alla notizia ricevuta dal Gruppo Consiliare, sulla mancata presentazione di offerte per l’acquisto della Farmacia comunale di Ponton dell’Elce.
“Alla luce di questo ennesimo procedere in modo confuso e improduttivo – ha commentato l’esponente centrista – la saggezza del buon amministratore dovrebbe prevalere e trasformare l’evento negativo in una chiara occasione per ritirare definitivamente il bando e trasformare la farmacia comunale di Ponton Elce, il cui bacino d’utenza è vasto, in un opportunità duratura per le casse comunali.
Non prendano in giro nessuno: ci vuole faccia tosta per sostenere che quei soldi servono per i debiti degli eredi Crucianelli, considerato che la somma dedicata è pari ad € 200.000 (su 1.300.000 circa del bando) e da versare alla fine del 2013.
Ora che l’Esa è in liquidazione e non ci sono più quozienti familiari da sfamare – rincara Flenghi –  rimaniamo convinti che attraverso una gestione sana e produttiva della farmacia, questa somma, nei diciotto mesi che rimangono, potrebbe essere accantonata dagli utili e alleviare tanto il debito quanto il malcontento diffuso della cittadinanza residente, che vede cancellare l’ultimo servizio nel quartiere.
Aspettiamo fiduciosi una revisione della politica di bilancio del primo cittadino – conclude Flenghi – la cui attuale prospettiva è quella di smantellare i pochi servizi di cui usufruisce Anguillara a favore del capitale privato, come del resto dimostra la nuova e scandalosa mappatura approvata alla chetichella dalla Giunta Comunale”.
 




ROCCA SANTO STEFANO, BOOM DI PRESENZE PER LA 25° EDIZIONE DELL'INFIORATA

A.P.

Grande partecipazione di pubblico alla  venticinquesima edizione dell’Infiorata di Rocca Santo Stefano (Roma), che si è svolta ieri in occasione della festa del Corpus Domini.  Durante la manifestazione, organizzata dal Comune con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio,  è stata anche  promossa, su iniziativa del parroco e della Protezione civile, una raccolta fondi in favore dei paesi dell’Emilia devastati dal terremoto. L’associazione Maestri Infioratori di Rocca Santo Stefano ha realizzato un tappeto floreale, lungo sessanta metri, in via Padre Pellegrino Ernetti. All’appuntamento religioso, che ha visto anche la presenza del vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Raffaele D’Ambrosio, hanno partecipato i gruppi infioratori di Gerano (Roma), Poggio Moiano (Rieti) e Torre del Greco (Napoli), oltre a gli sbandieratori di San Gemini (Terni).   “E’ stato un successo straordinario  – ha detto il sindaco di Rocca Santo Stefano, Sandro Runieri (Udc) –   a conferma delle grandi doti artistiche e capacità organizzative dell’associazione “Maestri Infioratori”,  che ogni anno regala all’intera comunità giornate di festa e di  grande visibilità ”.

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04/06/2012 ROCCA SANTO STEFANO, TUTTO PRONTO PER L'INFIORATA



LAZIO EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE CERCA 12 MILIONI, MA NE SPENDE 15 PER I VETTORI AEREI

[DELIBERA REGIONALE SU PROPOSTA DELLA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO – 15 MLN DI EURO PER "VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL LAZIO, ATTIVITÀ DI MARKETING, A MEZZO DI VETTORI AEREI."] Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; mso-ascii- mso-ascii-theme- mso-fareast- mso-fareast-theme- mso-hansi- mso-hansi-theme- mso-bidi- mso-bidi-theme-}

 

Parroncini: "Mattei ha infatti spiegato che mancano ancora 12 milioni di euro e che li vuole chiedere al governo, ignorando che sul decreto di commissariamento è scritto a chiare lettere che ce li deve mettere la Regione."

 

Alberto De Marchis

"Verba volant, i soldi pubblici pure. L’assessore all’Ambiente Marco Mattei stavolta la brutta figura l’ha fatta doppia, annunciando lo stanziamento di 6,5 milioni di euro per l’emergenza arsenico durante la riunione di una corrente di partito e dicendo che la Regione Lazio non ha fondi sufficienti per garantire a tutti l’erogazione di acqua potabile dal 1 gennaio 2013. – Dichiara in una nota il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, che prosegue – Ma restiamo ai fatti. Mentre dalle istituzioni, dalla Talete e da ogni parte politica piovono strali sull’operato della Regione in merito alla gestione dell’emergenza arsenico, Mattei ha pensato bene di diffondere la notizia dello stanziamento durante la convention precongressuale di un consigliere regionale del Pdl. Non lo ha neanche sfiorato l’idea che era di interesse pubblico e non di una corrente del suo partito. In quanto a comunicazione però non è l’unica gaffe. Mattei ha infatti spiegato mancano ancora 12 milioni di euro e che li vuole chiedere al governo, ignorando che sul decreto di commissariamento è scritto a chiare lettere che ce li deve mettere la Regione. La giustificazione? I soldi sono finiti. Sarebbe allora il caso di ricordare quali sono le priorità di questa giunta: solo pochi mesi fa una cifra superiore, 15 milioni di euro, veniva buttata su una non meglio specificata “valorizzazione del Lazio a mezzo di vettori aerei”. Proprio così: dobbiamo prepararci a prendere l’acqua potabile coi secchi perché i soldi pubblici hanno già preso il volo." Conclude la nota di Parroncini.

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10/06/2012 VITERBO CONVEGNO PDL: COMPATTEZZA E COESIONE PER COMBATTERE L'ANTIPOLITICA


 




ROMA, "AGRICOLTURA OGGI:LA CRISI LE RISORSE E LE PROPOSTE PER IL RILANCIO"

Redazione

 

On. Ugo Onorati, presidente commissione Bilancio Provincia di Roma

On. Aurelio Lo Fazio, assessore alle Politiche agricole della Provincia di Roma

On. Alessandro Forlani, membro commissione garanzia attuazione legge scioperi nel servizio pubblico della Camera dei deputati

David Granieri, presidente Coldiretti Provincia di Roma

Mirko Papetti, Direttore generale Gruppo Forma TEch

Giuseppe Lai, Biologo e nutrizionista

Michele Minnicino, Giornalista Regione Digitale News

VALMONTONE, DUE DONNE VENDEVANO FALSI BIGLIETTI MAGICLAND

Redazione

Avevano messo in piedi un sistema quasi perfetto per truffare la gente vendendo falsi abbonamenti del parco giochi "Magicland" di Valmontone (Roma). Due donne, una di Valmontone e l'altra di Cave, offrivano ad ignari acquirenti un abbonamento che, al prezzo di 60 euro, garantiva l'ingresso per due anni al parco giochi mentre l'abbonamento reale e' del costo di 90 euro all'anno. L'attivita' dei Carabinieri e' partita da alcune querele presentate presso la caserma di Valmontone, a seguito delle quali sono scattate le indagini che hanno consentito di accertare che i soggetti truffati sono alcune centinaia, per una somma raccolta di 20mila euro circa. Le due responsabili della truffa sono state deferite all'Autorita' Giudiziaria di Velletri per truffa.




ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.

ASL RM F al Comune di Anguillara 08.05.2012: "Il quantitativo del fluoro erogato nell’acqua del Comune di Anguillara supera abbondantemente non solo il parametro di legge fissato a 1,5 mg/l ma anche il Valore Massimo Ammissibile (2,5 mg/l)  al di sopra del quale il fluoro diviene pericoloso per la salute umana."

Emanuel Galea

Il 26 maggio scorso, su questo giornale è apparsa una richiesta, contenente cinque quesiti, rivolti al consigliere comunale con deleghe alla Salute e Sanità di Anguillara Sabazia Roberto Finocchiaro. L’articolo apparso in prima pagina si intitolava “Anguillara – La salute non è in vendita”.
Cinque quesiti allarmanti, posti da cittadini preoccupati che non ritengono di aver ricevuto una chiara informazione riguardo al tasso di arsenico e fluoro contenuto nelle acque dei loro quartieri. Ad oggi nessun riscontro da parte del consigliere Finocchiaro, ma i cittadini continuano ad attendere fiduciosi delle risposte.

Sul sito dell’ente si riporta sempre l’ordinanza del 28.01.2011 e per avere notizie aggiornate bisogna scorrere il sito fino in fondo per scoprire che l’acqua destinata al consumo umano proveniente dagli acquedotti di Colle Biadaro, Ponton dell‘Elce e Quarticciolo non sono conformi ai sensi del D.I.vo.(Decreto Legislativo
2 febbraio 2001, n. 31)  per il parametro. Si aggiunge infine la nota dell’Usl dell’08.05.2012  “ Il quantitativo del fluoro erogata nell’acqua del Comune di Anguillara supera abbondantemente non solo il parametro di legge fissato a 1,5 mg/l ma anche il Valore Massimo Ammissibile (2,5 mg/l)  al di sopra del quale il fluoro diviene pericoloso per la salute umana. Si raccomanda infine al Comune di emanare un’ordinanza di non potabilità ed in mancanza di questa  si renderà necessaria da parte della SIAN della Asl RmF  l’irrogazione di una sanzione amministrativa.

Davanti a questo richiamo il Comune si fa forte che già esiste l’ordinanza n. 9 del 28.01.2011.

Basterà?  Come arriverà l’informazione a chi non è collegato con internet? Per rendere un servizio alla cittadinanza ed in attesa che il consigliere responsabile del settore Salute e Sanità si decida a rispondere ai quesiti dei cittadini, questo quotidiano ha ritenuto opportuno pubblicare l’esito delle ultime analisi.
Per fare informazione a 360 gradi utile alla cittadinanza riportiamo in allegato il verbale delle analisi della ASL RMF dell’08.05.2012  che si può trovare anche sul sito ufficiale dell'ente, basta cercare un po’.

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COLLEFERRO, 30MILA EURO DALLA REGIONE PER IL PROGETTO "COLLEFERRO CITTA' SICURA"

E.G.

Prosegue il progetto comunale “Colleferro Città Sicura” avviato dalla Giunta comunale esattamente un anno fa. Con il nuovo finanziamento di 30.000 euro, appena erogato dalla regione Lazio, l’Amministrazione può infatti proseguire nell’impegno assunto con la popolazione di rendere più protetta e tutelata la vita cittadina. Dopo gli ulteriori punti di videosorveglianza nelle strade e nelle piazze, che si sono aggiunti a quelli già presenti in alcuni giardini pubblici, il progetto prevede l’ampliamento della presenza dei vigili urbani nelle strade ed il pattugliamento nelle ore serali. Già da questo mese viene introdotto un terzo turno di servizio della polizia municipale, una volta a settimana, dalle ore 17 alle 2, che si affiancherà ai due giornalieri già presenti nel corso di tutto l’anno. Durante il fine settimana, quando maggiore è la presenza dei cittadini nelle ore serali e notturne, si potrà perciò contare sulla presenza degli agenti ben oltre la mezzanotte, per i prossimi quattro mesi. Fermo restando, comunque, l’ulteriore incremento della presenza dei vigili per tutto il periodo estivo, a supporto delle manifestazioni del Comune che si terranno in quel periodo. “Sono già diversi gli interventi che facciamo e che rientrano nell’ambito di un progetto più esteso che riguarda tutta la città  – spiega il sindaco Mario Cacciotti – con il quale vogliamo mantenere e migliorare la sicurezza nel nostro territorio. Ringrazio, come sempre, l’assessore regionale Giuseppe Cangemi, per averci supportato con il primo contributo col quale abbiamo dato il via al progetto lo scorso anno e che continua a finanziarlo, avendo potuto constatare la validità del nostro piano”. Il progetto “Colleferro Città Sicura”, redatto dal Comando di polizia municipale, in generale prevede l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati, per la video-sorveglianza, una maggiore presenza dei vigili urbani e pattugliamenti mirati, soprattutto nelle aree commerciali e di aggregazione, come pub e simili locali, allo scopo di prevenire e reprimere le attività illecite. “Questa iniziativa – spiega la comandante Antonella Pacella – ci permette anche di raggiungere le zone periferiche poco controllate, con particolare attenzione ai nuovi insediamenti abitativi del IV Km, di via dei Larici, via Fontana dell’Oste. Inoltre è mirata non solo alla sicurezza dei cittadini ma anche alla salvaguardia e alla tutela dei beni comunali che si trovano sul territorio”.
 




RIETI, COTRAL: EMERGENZA COLLASSO

Chiesta questa mattina un'audizione urgente in Regione 

A.De.M.

“A fronte di quelli che ormai si presentano come problemi cronici nella provincia di Rieti, con il collega del Partito Democratico, Tonino D’Annibale, abbiamo richiesto questa mattina un’audizione urgente alla Pisana per affrontare la tematica dei disservizi della compagnia regionale dei trasporti Cotral. Senza ribadire il problema del deposito di Rieti e dell’inadeguatezza del servizio sul fronte delle corse e delle condizioni delle vetture, la settimana scorsa, nel Reatino, la compagnia ha dato per l’ennesima volta dimostrazione di quello che effettivamente può offrire ai pendolari: annullamento delle corse, ritardi eccezionali e disagi per cittadini che non sono potuti andare a lavorare o recarsi nei luoghi di studio. Tutto questo è inaccettabile e la situazione deve essere necessariamente chiarita per evitare il collasso definitivo della compagnia.”
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del Lazio, Mario Perilli.

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ROMA POST MALAGROTTA: I CITTADINI DEL PRESIDIO DI PIAN DELL'OLMO RISPONDONO ALL'ARTICOLO DI REPUBBLICA

"La verità viene, distorta, calmierata.. in modo da indirizzare il consenso nella direzione voluta. In questo, grave colpa hanno i giornalisti che da troppo tempo hanno rinunciato alla loro missione di ”testimoni obbiettivi dei fatti” in favore di una sudditanza più o meno piacevole nei confronti di chi li paga o ne innalza il lustro… L’informazione è potere e tutti i giorni, la maggior parte dei giornalisti, consegna questo potere nelle mani sbagliate.”

 

Gabriella Resse

“Voltafaccia, improvvisazioni, proteste il pasticcio della discarica di Roma” Questo il titolo dell’articolo di Repubblica a firma Francesco Merlo che ha suscitato non poche reazioni tra i cittadini che stanno presidiando il sito di Pian dell’Olmo.  “Mi scusi signor Merlo, – scrive un rappresentante del presidio permanente – ma non credo che lei parli con cognizione di causa, non so chi le passa le informazioni, ma i suoi commenti sembrano superficiali e denotano un’immotivata sferzante ironia nei confronti di una popolazione duramente provata da un anno di giusta lotta all’immorale illegalità di cui è pregno questo assurdo attacco al nostro territorio. Un territorio meraviglioso che a prescindere dai rilievi tecnici, solo un folle accosterebbe all’idea di polo industriale della ”monnezza “. La natura è ricca e lussureggiante e l’ambiente è uno splendido e variegato arazzo di flora e fauna di altissimo valore. Riano, nonostante l’estrema vicinanza con la capitale, poggia essenzialmente la sua economia su una logica di ordine locale (allevamento, agricoltura, turismo, piccoli esercizi ed immobiliare). Questo paventato pericolo discarica, ha messo il paese in ginocchio.., la gente ha perso il lavoro.., le agenzie immobiliari hanno chiuso.., così come diversi ristoranti ed attività… Per un paese così piccolo..la discarica significa morte certa, cancellazione dalle mappe, estinzione. Mi dica lei se questo è accettabile. Ma la cosa più grave è che le leggi ed i vincoli vengono allegramente disattesi, e poco importa se la prima casa è a 100 metri ed il primo centro abitato a 575, la cosa importante è trovare un buco da riempire che risolva i problemi di una capitale corrotta ed incapace che continua a spostare in provincia tutto ciò che considera “scarto”. La salute dei cittadini,sbandierata da una costituzione ormai violentata, diventa solo ”un fattore di attenzione in fase progettuale di una discarica” e non diritto inalienabile dell’essere umano.., così come il diritto al lavoro, in questo caso, sotterrato senza tanti complimenti insieme ai rifiuti. A nulla sono valsi i rilievi ed i dati tecnici portati all’attenzione dell’autorità e che non sono frutto dell’improvvisato aiuto di associazioni ambientaliste, ma che fanno invece riferimento a documentazione nota ed ufficiale delle varie autorità preposte al controllo e valutazione tecnica, geologica ed idrogeologica del territorio e che semplicemente ”viene ignorata” nostante l’importanza e la gravità delle criticità prese in esame negli studi delle autorità stesse.. Insomma se ci vogliamo prendere in giro ed appiattirci sul messaggio mediatico del nimby.. si faccia pure, la realtà è che il cittadino non ha nessuno strumento per difendersi, non la legalità, non la ragionevolezza e nel nostro caso neanche la politica. Infatti non essendo un’area interessante dal punto di vista politico, non essendo un bacino di voti appetibile, siamo anche stati gli unici, tra i famosi sette siti presi in esame dalla regione, a dover combattere da soli questa battaglia,e trovo quanto mai sconveniente puntare il dito contro i nostri 18 sindaci, solo perchè ”hanno osato” chiedere un incontro ed un chiarimento con il potere centrale alla vigilia di un disastro voluto sul loro territorio. La discarica sarà di tal quale, lo sappiamo tutti.. le favolette del rifiuto trattato che non puzza, raccontiamola ai nostri antenati degli anni 50, perchè nel 2012 la gente non è più ignorante in materia come poteva esserlo all’epoca. Ora, proprio in virtù della palese inaffidabilità dei politici, e non solo, anche delle istituzioni.. un cittadino per fidarsi dovrebbe essere lobotomizzato. Protestare e non ”rivoltarci” come dice lei, è la nostra unica cartuccia, perchè sembra ormai chiaro che al mondo d’oggi, l’unico tribunale che conta è l’opinione pubblica.. ed è proprio per questo che spesso e volentieri, la verità viene, distorta, calmierata.. in modo da indirizzare il consenso nella direzione voluta. In questo, grave colpa hanno i giornalisti che da troppo tempo hanno rinunciato alla loro missione di ”testimoni obbiettivi dei fatti” in favore di una sudditanza più o meno piacevole nei confronti di chi li paga o ne innalza il lustro… L’informazione è potere e tutti i giorni, la maggior parte dei giornalisti, consegna questo potere nelle mani sbagliate.”

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