LAZIO, IMMOBILISMO AGRICOLTURA : PERILLI (PD) SOSTIENE COLDIRETTI

Angelo Parca

“In merito allo stato di agitazione e alla protesta annunciata da Coldiretti, non posso che concordare con quanto lamentato. Da mesi, ormai, sui banchi della Regione e della Commissione  Agricolttura ci sono questioni irrisolte sulle quali, sia in qualità di vicepresidente di minoranza, sia come membro del gruppo del Pd, stiamo facendo una battaglia. Dal prezzo del latte all’immobilismo dell’Arsial, agenzia che è stata volutamente messa in condizioni di non operare dalla maggioranza di centrodestra, aspettiamo risposte concrete e non annunci come, per esempio, quelli fatti nei mesi sulla legge della tracciabilità, una legge  sicuramente buona per l’intero settore che è stata approvata grazie al voto della minoranza, che ha garantito il numero legale, e che ora, a quanto pare, è stata svuotata di risorse nell’assestamento di Bilancio. Con Coldiretti abbiamo condiviso molte battaglie e anche questa volta sono pronto a sostenere politicamente molti dei principi e dei fatti rivendicati”




TARQUINIA, MINNITI (POLO DI CENTRODESTRA) “NON SI FACCIA DEMAGOGIA SULL’ OSPEDALE. SÌ A STRATEGIE COMUNI PER DIFENDERE NOSOCOMIO CITTADINO.”

A. De. M.

“Le polemiche tra il sindaco Mazzola e una consigliera comunale sono perfettamente inutili.” Lo dichiara Cristiano Minniti, consigliere comunale di opposizione della lista “Polo di Centrodestra”. “Sono polemiche sterili – prosegue Minniti – non si può e non si deve fare demagogia su certe tematiche delicate e complesse come la salute dei tarquiniesi e il funzionamento dell’ospedale cittadino. Invece di beccarsi sui giornali con i consiglieri dell’opposizione – sostiene Minniti – il Sindaco convochi subito la commissione dei capigruppo in modo che il problema sia affrontato insieme da tutte le forze politiche, senza steccati e senza sterili polemiche, per arrivare a una posizione congiunta da porre all’attenzione della Regione Lazio. Bisogna capire che chi assume queste decisioni vuole proprio che noi a livello locale ci dividiamo, e vuole approfittare di queste divisioni per danneggiare il nostro territorio. Non dobbiamo cadere in questa trappola. Per questo chiedo al Sindaco di convocare i consiglieri comunali e disegnare una strategia comune, che è la posizione più responsabile nei confronti dei nostri cittadini, ed è quella che ci consentirà di difendere nel miglior modo il nostro ospedale e i suoi servizi, che per noi sono beni preziosissimi. Ribadisco – conclude Minniti – anche l’esigenza, come avevamo detto in campagna elettorale, di spostare l’attenzione sulle eccellenze delle professionalità che operano nel nostro ospedale e sulla prevenzione, concentrando in quel senso gli investimenti.”
 




LARIANO, DONNA AGGREDITA IN STRADA DA PITBULL

Il pitbull è stato immobilizzato dai Carabinieri di Lariano non prima che questi riuscisse a mordere anche un militare

 

Redazione

Una donna di 50 anni e' stata aggredita in strada da un pitbull lasciato incustodito, e versa ora in gravi condizioni all'ospedale di Velletri. E' successo a Lariano, vicino Roma. La donna passeggiava con il suo cagnolino, quando e' stata aggredita dal pitbull che, rimasto solo in casa, era riuscito a liberarsi e a raggiungere la strada. Il cane della donna e' morto, mentre la 50enne e' stata ripetutamente azzannata, senza che i passanti che hanno assistito alla scena riuscissero a liberarla. Sono dovuti intervenire i Carabinieri di Lariano, che hanno finalmente immmobilizzato il pitbull, non prima che questi riuscisse a mordere anche un militare. La donna ha riportato lesioni gravi, ed e' ricoverata in codice rosso. Nulla di grave invece per il carabiniere aggredito. I proprietari del pitbull saranno denunciati.




ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.

Marini: "Prima di procedere ad ulteriori iniziative legali è indispensabile dimostrare, in linea preventiva e in maniera scientificamente inappellabile, lo stato di sofferenza dell’area e la conseguente impossibilità ad ospitare un impianto di incenerimento. La caratterizzazione idrogeologica e l’analisi epidemiologica rappresentano, quindi, le azioni fondamentali e propedeutiche ad un eventuale ricorso al giudice nazionale"

 

Redazione

La conferenza dei sindaci dei Comuni di bacino che sversano nella discarica di Roncigliano ha stabilito una linea unica di intervento per continuare la battaglia contro la costruzione dell’inceneritore, autorizzato dal Consiglio di Stato, e per la salvaguardia dell’intera area. Come prima azione si effettuerà la caratterizzazione idrogeologica del sito e la sua eventuale bonifica. Decisione che i Comuni hanno preso a tutela della propria cittadinanza, nonostante la competenza di tale atto spetterebbe alla Regione Lazio in quanto la falda interessa almeno cinque Comuni. «Abbiamo ragione di ritenere – afferma il sindaco Nicola Marini – che i dati che emergono dalle analisi dell’ARPA Lazio relativamente allo stato di salute della falda siano assolutamente preoccupanti. Pertanto abbiamo proposto alla conferenza dei sindaci la caratterizzazione idrogeologica dell’area, passaggio fondamentale questo per capire esattamente quello che sta succedendo al di sotto della discarica. E su questa linea abbiamo trovato l’unanime appoggio delle amministrazioni presenti». Associate alle azioni di carattere squisitamente tecnico, come la caratterizzazione idrogeologica, è necessario ed indispensabile conoscere lo stato dell’area circostante la discarica in termini epidemiologici. Per questo, si è decisa la stesura di un documento per richiedere alla ASL l’aggiornamento dello studio epidemiologico dell’area, con lo scopo di evidenziare eventuali situazioni anomale a salvaguardia della salute dei cittadini e in linea con la recente decisione da parte della Asl di posizionare una “nasometro” vicino alla discarica, cioè uno strumento che rileva l’eventuale inquinamento ambientale. «Prima di procedere ad ulteriori iniziative legali – continua Marini – è indispensabile dimostrare, in linea preventiva e in maniera scientificamente inappellabile, lo stato di sofferenza dell’area e la conseguente impossibilità ad ospitare un impianto di incenerimento. La caratterizzazione idrogeologica e l’analisi epidemiologica rappresentano, quindi, le azioni fondamentali e propedeutiche ad un eventuale ricorso al giudice nazionale». Relativamente alla possibilità di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea, Albano ha illustrato le motivazioni per le quali gli avvocati incaricati dal Comune hanno sconsigliato tale azione. Mancherebbe il presupposto fondamentale, ovvero la violazione “grave” della normativa comunitaria ad opera di un’applicazione erronea di una norma nazionale. Questa violazione “grave” potrebbe essere rappresentata dalla mancanza della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) all’interno dell’iter autorizzativo dell’impianto, ed è proprio questa l’ipotesi che i legali stanno continuando a valutare per il ricorso alla Corte di Giustizia Europea. A conclusione della riunione, i Comuni hanno recepito la richiesta dei Comitati di realizzare uno striscione contro l’inceneritore da affiggere nelle rispettive sedi Municipali.

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22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI




SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"

"Per carenza di personale infermieristico, l’azienda RM H non è in prospettiva in grado di sopperire alla mancanza di personale visto che la Regione nonostante puntuali sollecitazioni non intende rispondere alle richieste della Direzione della ASL RM H"

"Lentamente, ma inesorabilmente ritardando i rinnovi dei contratti e non predisponendo un adeguato turn-over del personale nella ASL RM H, la Regione Lazio ha avviato nei fatti la progressiva consunzione delle strutture sanitarie fino a che a l’ultimo dipendente, non resterà che chiudere la porta."

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Sel Lazio Welfare-Lavoro

 

"Il piano di rientro sanitario, gestito dal Commissario Renata Polverini, sul territorio dei Castelli Romani, con una popolazione di oltre 400.000 assistiti, continua a produrre ulteriori disagi. Dopo l’ennesima sentenza del TAR Lazio che definisce immotivata la scelta di spostare dal San Raffaele di Velletri alla sede di Montecompatri un significativo numero di posti accreditati a danno del Distretto H5, giunge l’ennesimo piano di accorpamento di alcuni reparti dei principali nosocomi dei Castelli.

E’ il caso della pediatria di Anzio-Nettuno che, anche se temporaneamente scongiurata la chiusura estiva, evidenzia come, per carenza di personale infermieristico, l’azienda RM H non è in prospettiva in grado di sopperire alla mancanza di personale visto che la Regione nonostante puntuali sollecitazioni non intende rispondere alle richieste della Direzione della ASL RM H. Situazioni analoghe, al limite del rischio chiusura, della pediatria e ostetricia di Velletri e Marino e di punte di eccellenza come la radiologia interventistica. 
Questi sono gli effetti dei tagli lineari voluti dalla Polverini che nei prossimi mesi potrebbero portare anche i PO di Albano, Frascati, Marino, Genzano e Velletri a subire ulteriori processi di accorpamento e/o chiusura di reparti, il tutto non per una riduzione di domanda, ma per la carenza cronica di personale su una pianta organica largamente sottoutilizzata e un autentico esercito di personale con contratti di lavoro a termine (tempo determinato e a progetto) più adeguatamente indicato con il termine PRECARIO.

Ancora una volta questo conferma che la massiccia precarizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego e in particolare nel settore sanitario rende precario tutto il sistema ben al di sotto degli standard minimi stabiliti dalla legge. Come si vede quindi al di là delle previsioni stesse del Piano Sanitario, lentamente, ma inesorabilmente ritardando i rinnovi dei contratti e non predisponendo un adeguato turn-over del personale nella ASL RM H, la Regione Lazio ha avviato nei fatti la progressiva consunzione delle strutture sanitarie fino a che a l’ultimo dipendente, non resterà che chiudere la porta. Per queste ragioni il Coordinamento Sanità di SEL Regionale e Castelli dell’Area Metropolitana di Roma chiede fin da ora che gli oltre 300 contratti a temine per personale medico e infermieristico in scadenza nei prossimi mesi siano oggetto di una accurata pianificazione dei rinnovi a garanzia della qualità dei servizi gestiti dalla ASL RM H. "
 




ROMA, METRO B1: ASCENSORE BLOCCATO CON PASSEGGERI A FERMATA LIBIA

Redazione

Un ascensore della nuova stazione Libia della linea B1 della metro di Roma – inaugurata 10 giorni fa – si e' bloccato stamani con all'interno 12 persone. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e ambulanze. I pompieri hanno fatto uscire i passeggeri, tra cui c'erano due cardiopatici.

Tutti sono risultati in buone condizioni. Il guasto all'ascensore e' avvenuto mentre nella capitale e' in corso lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale indetto dai sindacati di base. (Fonte Ansa)
 




NEMI, M5S HA CONSEGNATO LA RICHIESTA DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE IL MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO

Redazione

Luca Bellini del Movimento 5 Stelle di Nemi fa sapere di aver protocollato già da 2 giorni la richiesta di apporre sulla facciata della sede comunale il banner contro la costruzione dell'inceneritore di Albano.

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22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
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28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
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08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI



FRASCATI, ILLUSTRATO IN GIUNTA IL PIANO RELATIVO ALLE ALIENAZIONI DEGLI IMMOBILI COMUNALI DI VIA FELICE FERRI

Iacono:"A Frascati vengono portati a compimento progetti immaginati già diversi anni fa, sulla base di impegni assunti con i cittadini nel programma elettorale e che mi hanno visto impegnato in un continuo ed ininterrotto dialogo con tutti i cittadini, in primo luogo con quelli interessati a questa iniziativa".

 

Redazione

In Giunta l’Assessore al Patrimonio e demanio e Vice Sindaco Piero Iacono ha illustrato il Piano relativo alle alienazioni del secondo lotto di immobili del Comune ad uso residenziale riguardante, secondo programma, gli appartamenti di via Felice Ferri. Il provvedimento segna un altro fondamentale traguardo raggiunto dall’Amministrazione Comunale e fa seguito alle altre importanti determinazioni assunte dal Comune di Frascati nell’ambito del Piano di miglioramento e di valorizzazione del patrimonio residenziale comunale, quali l’approvazione del Regolamento per la cessione degli immobili ad uso residenziale, l’eliminazione di tutte le situazioni di degrado, la realizzazione dei nuovi alloggi, la prossima ultimazione dei lavori del cantiere di via Ianari, volto alla ristrutturazione di un immobile esistente ed alla realizzazione di nuovi alloggi.

Tale realizzazione anticipa quanto il Governo ha di recente presentato per la valorizzazione/alienazione del patrimonio immobiliare pubblico e tiene conto della delega conferita al Governo dal Parlamento in materia di spendig review, che si pone l’obiettivo di dare risposte durature alle necessità di riduzione del nostro debito pubblico. L’indirizzo è chiaro. Da un lato si pensa alla creazione di veri e propri sistemi integrati, in grado di coniugare l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa in ambito nazionale e locale, congiuntamente con l’efficacia della stessa in relazione ai bisogni della collettività. Dall’altro ci si preoccupa del mantenimento/valorizzazione del patrimonio del comune e dell’ottimizzazione della utilizzazione degli immobili di proprietà pubblica anche al fine di ridurre i costi di gestione delle amministrazioni pubbliche senza disperdere un valore di proprietà consolidato.

Il Piano delle alienazioni/valorizzazioni del comune nella direzione della riduzione del debito pubblico è disciplinato dal regolamento per la cessione degli immobili comunali. Inoltre il Consiglio Comunale ha stabilito che il 50% delle entrate derivanti dalle alienazioni venga destinato alla realizzazione di nuovi immobili da adibire ad edilizia residenziale pubblica ed il restante 50% alla riduzione dell’indebitamento.

«Tale piano, dopo l’avviato iter di vendita delle case di via Fausto Cecconi – afferma il Vicesindaco ed Assessore al Patrimonio Piero Iacono – prosegue il percorso iniziato con la delibera del dicembre 2008, votata dal Consiglio Comunale di Frascati all’unanimità. L’attenzione verso l’edilizia residenziale pubblica qui a Frascati è in controtendenza con quanto accade nelle grandi città ed in gran parte del nostro Paese, dove i centri urbani perdono abitanti ed in alcuni casi ne hanno meno che nella metà del secolo scorso. A Frascati vengono portati a compimento progetti immaginati già diversi anni fa, sulla base di impegni assunti con i cittadini nel programma elettorale e che mi hanno visto impegnato in un continuo ed ininterrotto dialogo con tutti i cittadini, in primo luogo con quelli interessati a questa iniziativa».

 




ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO

Redazione

Nelle prossime ore, a Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano Laziale, si terrà una nuova conferenza dei sindaci del “bacino di Roncigliano” (ovvero dei Comuni che sversano i propri rifiuti indifferenziati nella discarica omonima) sul tema: Inceneritore dei Castelli Romani, VII invaso e caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica. A tal proposito, il Movimento 5 stelle di Albano e l’Associazione Differenzia-Ti di Cecchina – già promotrici, le scorse settimane, dell’iniziativa di collocazione su balconi e finestre di striscioni di contrarietà alla costruzione dell’inceneritore – hanno depositato al Sindaco Nicola Marini la richiesta di apporre sulla sede comunale due mega-banner di contrarietà alla costruzione dell’impianto di incenerimento ed a favore della raccolta differenziata porta a porta, della riduzione, del riciclo e del riuso: un banner da sistemare sull’ingresso principale (lato Piazza della Costituente), l’altro su Via Appia . La stessa richiesta è stata depositata, contestualmente, anche a tutti gli altri comuni del bacino che interverranno alla conferenza. Speriamo, ora, che la richiesta venga accettata. Prosegue nel frattempo, per le strade e tra i cittadini dei Castelli Romani, la pacifica iniziativa di protesta: uno striscione per dire no all’inceneritore. (Per prenotazione degli striscioni, Facebook: Uno striscione per dire no all’inceneritore. Cell, Emiliano: 334-7608049.)

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22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI


 




ROMA, GIU' LE MANI DA CINECITTA'.

Comandini (Idv): "Occorre fermare questo scempio e restituire cinecittà al suo ruolo. Diamo un bel calcio ai poteri forti che stanno distruggendo l'Italia."

 

Alberto De Marchis

Oltre 200 lavoratori di Cinecittà hanno manifestato ieri 21 giugno contro la possibile esternalizzazione e delocalizzazione di una parte delle attività degli studios. L’appuntamento in piazza di Cinecittà dove il corteo si è diretto poi al piazzale sul retro dello storico ingresso degli studi. Una bara con un manichino raffigurante un lavoratore è stata poggiata vicino la scenografia de “Il Casanova” di Federico Fellini. Il piano industriale presentato a metà maggio da Italiana Entertainment Group, proprietaria degli studios, tra i cui azionisti  ci sono Luigi Abete e Aurelio De Laurentis, prevede infatti la cassa integrazione per alcuni dipendenti e lo spacchettamento della maggior parte di loro in due società. Circa 60 tra addetti alle scenografie e allestimenti si vedrebbero quindi  esternalizzati negli studi ex De Laurentis sulla via Pontina. Gli addetti alla post produzione invece verrebbero “affittati” per tre anni al colosso americano Deluxe.
I sindacati confederali però non ci stanno. E sostengono che questa operazione celerebbe la volontà di “svuotare gli studi” per poi successivamente dare inizio ad un progetto di riconversione di parte della struttura. I piani di Ieg prevederebbero anche la costruzione di un centro fitness, una beauty farm e un hotel a fianco dei teatri di posa. Una scelta in direzione di un parco a tema del cinema. “Siamo contrari al piano industriale presentato da Ieg, mette a rischio la stabilità di 250 famiglie, dentro a questo progetto noi leggiamo la volontà di smantellare gli studi, – dichiara Alberto Manzini, segretario generale Sic-Cgil che prosegue affermando – La proprietà dice di voler realizzare opere che valorizzano Cinecittà ma è singolare che si pensi prima a cementificare con palestre e hotel e poi alle produzioni cinematografiche”. Il senatore Pd Vincenzo Vita, presente ieri insieme ai  lavoratori, ha sollevato la questione a Palazzo Madama e al Ministero dei Beni Culturali. “Qui rischiamo di assistere ad un arrembaggio edilizio che smantella in un colpo solo Cinecittà-Istituto Luce per affittarla, senza la garanzia per i lavoratori”. Marco Comandini segretario dell'Italia dei Valori di Marino presente al sit in insieme alla sezione del X Municipio dell'Idv ha dichiarato: "Occorre fermare questo scempio e restituire cinecittà al suo ruolo. Diamo un bel calcio ai poteri forti che stanno distruggendo l'Italia." Oggi pomeriggio 22 giugno è in programma un incontro tra la proprietà e i sindacati per tornare a parlare del piano industriale. Per il prossimo 25 giugno invece è stata programmata un’assemblea di lavoratori e movimenti all’interno degli studi.

TESTO DEL VOLANTINO DISTRIBUITO IERI DURANTE LA MANIFESTAZIONE


CINECITTÀ CHIUDE
I vertici di cinecittà hanno messo in atto tutta una serie di operazioni di spacchettamento delle attività degli studios, con la complicità ed il tornaconto di altre aziende del settore. L’affltto di tutto il ramo d'azienda della post produzione alla multinazionale Deluxe italia e Deluxe Digital Rome; il trasferimento del personale delle costruzioni scene sulla società cinecittà allestimenti tematici, di nuova costituzione; la cessione dei lavoratori dei mezzi tecnici a Panalight Studios; la dichiarazione di esubero per il personale con professionalità senza ricollocazione sul mercato, faranno di cinecittà una scatola vuota. nessuno più cura che sia rispettato quanto prescritto dallo stato ai tempi del contratto di privatizzazione – “che l’attività prevalente degli stabilimenti sia quella cinematografica” -, mentre il marchio cinecittà viene utilizzato per altri business, attraverso altre società, in contesti che nulla hanno a che fare con il cinema (parchi tematici e naturalistici, outlet commercial! ed eventi museali). soprattutto, tutto questo  avviene senza alcuna tutela dei lavoratori e delle loro professionalità, minando l’equilibrio esistente presso società quali Deluxe che in buona parte assorbiranno questo personale, riducendo drasticamente le possibilità di formazione, riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori tutti. I lavoratori non ci stanno.  Perche' il dottor Luigi Abete e i soci abbandonano gli interessi del cinema e dell'audiovisivo italiani, impegnandosi in altre attività estranee al settore, mentre, allo stesso tempo, i manager di cinecittà ricevono importanti incarichi istituzionali, quali quello di direttore generale del Festival del Cinema di Roma? Perchè non viene permesso al sindacato e alle parti sociali di entrare nel merito di questi accordi tra aziende, permettendo di capire quali prospettive esistono per il futuro dei lavoratori coinvolti? Perché si continua a negare l’esistenza di un piano industriale? Perché la mala gestione di cinecittà dovrebbe impattare sulla realtà di altre aziende, quali Deluxe, limitando le possibilità di mantenimento del posto di lavoro a tanti altri lavoratori? Per quale motivo si deve rinunciare ad una realtà produttiva e culturale sul territorio di  Roma e del Lazio, in grado di produrre un numeroso indotto di lavoro, solo perché si e' deciso di perseguire business diversi, senza valutare l'opportunità di lasciare spazio a chi volesse rilanciare gli stabilimenti? Perché cinecittà, 74 anni dopo la sua fondazione, deve essere ridotta ad un marchio commerciale per parchi gioco e per un museo che ne ripercorra le glorie passate, minando
per sempre il suo futuro? salviamo cinecittà salviamo  il lavoro! . .  
 




MARINO S. MARIA DELLE MOLE, PIAZZA SCIOTTI: E' ALLARME DEGRADO

Comandini (Idv): "Si nota sporcizia diffusa ed ovunque, e ci è venuto spontaneo fare un'altra riflessione, e cioè che: se la città fosse pulita, con degli addetti a spazzare, avrebbero di certo segnalato essi stessi e subito quello stato di pericolo, abbiamo quindi un doppio danno per gli abitanti di S.Maria."

 

Angelo Parca

"Nonostante l’amministrazione Palozzi, sia solita autodefinirsi “del fare”, troppo spesso notiamo che potrebbe esser meglio  etichettata come “del trascurare”. – Dichiara in una nota Marco Comandini segretario dell'Italia dei Valori di Marino, che evidenzia alcune situazioni di pericolo per i cittadini e per i bambini che l'amministrazione comunale ad oggi non avrebbe risolto. La nota prosegue – L’illuminazione di Piazza Sciotti infatti versa per quello che ne sappiamo noi da alcune settimane in condizioni pessime e pericolose, con i cittadini costretti nel tentativo di evitare il peggio, ad adoperarsi o meglio arrangiarsi con dei pezzi di cartone per coprire portafari scoperti che rimangono alla portata di bambini. Situazione questa che di certo non puo’ essere una soluzione nonostante la buona volontà dei nostri concittadini che debbono ingegnarsi per supplire ad un amministrazione inefficiente. Portafari dove passa corrente elettrica,  a portata di qualunque mano, è una situazione a rischio troppo grande per non poter essere evidenziata, e proprio per questo occorre intervenire celermente. Nello scattare foto, abbiamo poi notato sporcizia diffusa ed ovunque, e ci è venuto spontaneo fare un'altra riflessione, e cioè che: se la città fosse pulita, con degli addetti a spazzare, avrebbero di certo segnalato essi stessi e subito quello stato di pericolo, abbiamo quindi un doppio danno per gli abitanti di S.Maria. Pertanto chiediamo all’amministrazione comunale di rimettere a norma e di ripulire Piazza Sciotti e non solo nel giorno delle commemorazioni, perché questo stato di cose preoccupa ed  offende tutti i cittadini sotto tutti i punti di vista, una Piazza tra l’altro rifatta in pochi anni per due volte e costata molto. Speriamo non si scada nella solita retorica politica e che all’istante si rimetta in sicurezza la Piazza.
Marco Comandini Segr.IdV Marino"

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