GENZANO, DA OGGI SPRAY E MANETTE IN DOTAZIONE ALLA POLIZIA LOCALE

A.P.

Continua l'impegno dell'Amministrazione comunale nella riorganizzazione del servizio di Polizia locale, dopo l'assunzione dei sei agenti per il periodo estivo e l'arrivo del nuovo Comandante. Da oggi la Polizia locale di Genzano ha infatti in dotazione due nuovi strumenti: manette e spray antiaggressione. Oltre a questo, però, di fondamentale importanza è la formazione specifica sulle tematiche della sicurezza e auto-protezione, grazie ad un corso tenuto nella mattina di venerdì 6 luglio presso la palestra della scuola De Santis dal dott. Ivano Leo, Funzionario capo reparto della Polizia Locale di Roma Capitale.
 
Nel corso della mattinata gli uomini del Comandante Bussinello hanno dunque potuto svolgere attività pratica e teorica sull'uso dei mezzi di contenzione dello spray antiaggressione, al fine di fronteggiare eventuali problematiche che si possono verificare nel corso del servizio, soprattutto nelle ore serali, e di dare maggiore tranquillità agli operatori oltreché un intervento qualificato in ausilio del cittadino che ne possa richiedere l'intervento a protezione della pubblica incolumità.
"C'era bisogno di una maggiore qualificazione del personale – ha affermato il Comandante Giulio Bussinello –  sulle tematiche correlate all'auto-protezione e alla possibilità di intervenire con competenza in situazioni che richiedano una adeguata preparazione, il tutto in favore di un migliore servizio del cittadino che vede nella Polizia Locale sempre più un punto di riferimento in ambito locale".
 
"La nostra attenzione nei confronti della sicurezza dei cittadini e della tutela del personale è massima. È molto importante che gli agenti abbiano ora degli strumenti, quali lo spray urticante e le manette, che possano tutelarli nei casi di maggiore emergenza – ha detto il Sindaco Flavio Gabbarini –. Quello che ho potuto notare durante il corso di formazione è stata la grande professionalità del dottor Ivano Leo che ha spiegato al personale come utilizzare tali strumenti e come comportarsi in casi particolari, instaurando un dialogo con l'interlocutore, con autorevolezza ma mai con arroganza".
 




VITERBO, SI AVVIA VERSO LA CONCLUSIONE LA POSIZIONE DEI LAVORATORI PRECARI DELLA PROVINCIA

Il presidente Marcello Meroi interviene a chiarire, in maniera definitiva, la questione che ha riguardato la proroga dei contratti ai lavoratori precari della Provincia di Viterbo, in seguito alle polemiche che si sono succedute in questi ultimi giorni.

 

Angelo Parca

“Dopo un lungo ed approfondito dibattito – spiega Meroi – la posizione dei precari si sta avviando versa la conclusione. La questione ha riguardato in particolar modo 35 posizioni da tempo attive nell’Ente mediante contratto di lavoro di natura interinale, per poter far fronte a croniche carenze di personale.
Il problema si stava trascinando dal dicembre 2011. La Giunta provinciale – ricorda il Presidente –  in una fase di grandissima incertezza finanziaria, aveva prorogato gli stessi contratti sino al 31 marzo 2012, per poi procedere, con l’approvazione del bilancio, ad un’ ulteriore proroga fino al 30 giugno. Si è quindi proseguito nel percorso amministrativo, maturando la decisione di avvalersi di graduatorie interne al fine di trasformare i rapporti di precariato in contratti di lavoro subordinato a tempo determinato; pertanto, in sede di approvazione dello schema di bilancio preventivo 2012, la Giunta ha dato mandato alla Direzione generale di analizzare le procedure per l’attivazione delle selezioni ed ha incaricato i dirigenti dei vari settori, di proseguire sino alla data del 30 giugno i contratti interinali al fine di garantire la continuità dei servizi.
“La Direzione – spiega ancora Meroi – ha rilevato la necessità di apportare modifiche al regolamento di accesso ed ha quindi  redatto una proposta di rettifica; le rettifiche sono state definite in sede di conferenza dei dirigenti nelle sedute del 29 marzo e 12 aprile ed approvate nella seduta del 17 aprile; sono state altresì confrontate con la parte sindacale in più sedute, approvate e sottoscritte nell’ultima seduta del 17 maggio; sono state infine illustrate nel corso di apposite riunioni della maggiorana tenutesi il 24 e il 31 maggio e nelle riunioni dei capigruppo dell’11 e 18 giugno.
La Giunta, nella seduta di ieri 5 luglio 2012, ha preso atto del testo presentato dalla Direzione riservandosi di definirlo ed approvarlo entro il corrente mese di luglio per poter attivare i relativi bandi nei primi giorni del mese di agosto; nel contempo ha provveduto a prorogare i contratti interinali sino al 30 settembre, data entro la quale dovrebbero svolgersi le selezioni pubbliche.

In sede politica – conclude infine il presidente – l’Udc, tramite il proprio segretario provinciale, ha richiesto di poter valutare eventuali modifiche ed integrazioni al regolamento per attivare procedure idonee alla migliore organizzazione delle selezioni. Fra le forze di maggioranza con grande senso di responsabilità, si è quindi raggiunto un accordo per poter addivenire in tempi rapidi alla condivisione del testo regolamentare e definire così il percorso legato alla purtroppo annosa, ed assai complessa, vicenda dei precari”.
 




TIVOLI VILLA ADRIANA, REALIZZAZIONE DI EDIFICI RESIDENZIALI PER 122MILA METRI CUBI

Colagrossi (Idv): Un brutto colpo per l'immagine turistica del Lazio e della città di Tivoli. Anche il turismo – conclude Colagrossi – e non solo l'edilizia, rappresenta una voce importante del PIL regionale, ma Ciocchetti sembra non saperlo, dimenticando di essere l'Assessore all'Urbanistica della Regione Lazio e non l'assessore al cemento".

 

Alberto De Marchis

"Si tratta di un progetto legittimo, che, grazie al lavoro congiunto di Comune, Regione e ministero, rispetterà pienamente Villa Adriana". Queste le conclusioni dell'assessore regionale all'Urbanistica, Luciano Ciocchetti al termine della lunga relazione nell'audizione sulla lottizzazione Nathan, prevista a Tivoli, nella zona di Villa Adriana. Un'audizione congiunta della commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Roberto Buonasorte (La Destra) e della commissione Ambiente, presieduta da Roberto Carlino (Udc), che hanno ascoltato  le associazioni dei cittadini, il Comune di Tivoli e l'ufficio Unesco del ministero dei Beni culturali. In sintesi, si tratta di un progetto in attuazione del piano regolatore del 1973, che prevede la realizzazione di edifici residenziali per 122mila metri cubi. Per le associazioni e i comitati dei cittadini ci sono numerosi passaggi amministrativi che violano i vincoli paesaggistici che esistono sull'area. Al contrario, sia il Comune di Tivoli che Ciocchetti in una dettagliata relazione, hanno ribadito la piena legittimità "di un'opera che parte dagli anni '80 e ha attraversato anche un lungo contenzioso amministrativo". L'assessore all'Urbanistica ha spiegato, inoltre, che proprio per rispettare la cosiddetta "buffer zone", la zona cuscinetto intorno a Villa Adriana, stabilita dall'Unesco che nel 1999 ha dichiarato il complesso "patrimonio dell'umanità", sarà realizzato un orto botanico, in un'area di 70 ettari che saranno ceduti al Comune. Il consigliere Angelo Bonelli (Verdi), che aveva richiesto l'audizione, ha invitato l'assessore a prendere una iniziativa politica per tutelare l'area e a chiedere l'intervento del ministro per i Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi. Secondo Pier Ernesto Irmici (Pdl), il Comune e la Regione "dovrebbero occuparsi della riqualificazione dell'intera area, compromessa nel passato da un'edificazione intensa e di bassa qualità.

 "Ancora una volta l'assessore Ciocchetti si è distinto per difendere più gli interessi dei costruttori che del territorio e del paesaggio, in barba ai dettami costituzionali e alle leggi regionali che assegnano alla tutela del paesaggio un ruolo di primaria importanza nello stabilire l'interesse generale". Con queste parole, in una nota,  il consigliere regionale e segretario provinciale IDV Giovanni Loreto Colagrossi commenta l'esito dell'audizione tenutasi il 5 luglio nelle commissioni congiunte Ambiente e Urbanistica del Consiglio Regionale sulla discussa Lottizzazione Nathan che prevede l'edificazione di 180.000 mc a ridosso della Villa Adriana a Tivoli. "Non voglio entrare nel merito della pur discutibile procedura amministrativa adottata, a questo penseranno i giudici – prosegue Colagrossi – ma affermare, come fa Ciocchetti, che si tratta di un progetto legittimo che rispetterà pienamente Villa Adriana sembra una forzatura non accettabile. Villa Adriana fa parte del Patrimonio Unesco e questo organismo ha espresso forti perplessità sul progetto, tanto da minacciare seri provvedimenti. Un brutto colpo per l'immagine turistica del Lazio e della città di Tivoli. Anche il turismo – conclude Colagrossi – e non solo l'edilizia, rappresenta una voce importante del PIL regionale, ma Ciocchetti sembra non saperlo, dimenticando di essere l'Assessore all'Urbanistica della Regione Lazio e non l'assessore al cemento".

 




GENZANO, IL COMUNE CHIEDERA' LA TUTELA DEL BENE… SBCR PUNTA ALL'UTILIZZO.

Gabbarini: “Mettiamo in rete tutte le ricchezze del territorio perché non esiste la “cultura di Genzano” ma si può e si deve ambire una rete culturale di ampio respiro ai Castelli Romani"

[INTERVENTO FLAVIO GABBARINI SINDACO DI GENZANO]

[INTERVENTO TELEFONICO DI GIORGIO BATTISTELLI]

[INTERVENTO MASSIMO PRINZI PRESIDENTE SBCR]

 

Chiara Rai
Il Comune di Genzano chiederà a proprie spese la custodia di Villa Lusi con l’obiettivo di un futuro acquisto affinché venga garantita l’utilità pubblica del bene che ha l’ambizione di diventare un polo culturale di riferimento dei Castelli Romani. Questa la strada che si vorrà intraprendere all’unanimità, col benestare dei sindaci dei 17 Comuni castellani, rispetto alla  proprietà del senatore Lusi, ex del Pd ed ex tesoriere della Margherita accusato di aver distratto oltre 20 milioni di euro dai fondi del movimento derivanti dai rimborsi elettorali e per il quale il tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Se ne è parlato ieri nella biblioteca comunale di Genzano che ospita, peraltro, la sede del consorzio bibliotecario dei Castelli (Sbcr) che come ha ricordato il neo presidente Massimo Prinzi e poi il direttore Ester Dominici è l’unico che gestisce l’area integrata per conto della Regione. Prinzi ha puntualizzato che il consorzio chiede l’utilizzo e non la proprietà della villa di Genzano per farne un polo culturale. Appello, tra l’altro, in linea con lo stesso presidente dell’Api, Francesco Rutelli che ha dichiarato l’intenzione di “recuperare il maltolto e destinarlo a finalità pubbliche e sociali”. Eppure non sarà più la ex Margherita a decidere in merito, ma i liquidatori da essa nominati a seguito del suo scioglimento. Villa Lusi, infatti, è sottoposta a sequestro penale e ancora non è rientrata nel patrimonio della Margherita. Pertanto i liquidatori dovranno decidere una destinazione coerente con le istruzioni vincolanti ricevute dall'assemblea di scioglimento de La Margherita, che ha previsto la restituzione allo Stato di eventuali sopravvenienze. Per cui l’intenzione da parte del Comune di Genzano di chiederne la custodia è un’operazione più che fattibile. “Mettiamo in rete tutte le ricchezze del territorio – ha detto il sindaco genzanese Flavio Gabbarini – perché non esiste la “cultura di Genzano” ma si può e si deve ambire una rete culturale di ampio respiro ai Castelli Romani e lo si può fare anche perché abbiamo le strutture e i beni adatti a creare un vero e proprio polo di riferimento che darà al territorio una speranza di crescita grazie alla diffusione della cultura. Se pensiamo che Genzano possiede a un passo l’uno dall’altro il parco comunale, il palazzo Sforza Cesarini, il parco Sforza, la biblioteca e il teatro”. L'attore e autore teatrale Ascanio Celestini, il critico d’Arte e giornalista Philippe Daverio, i cantautori Giovanna Marini e Simone Cristicchi, il compositore Giorgio Battistelli, sono tra  i primi  sostenitori eccellenti dell’appello del Consorzio Sbcr che chiede la villa di Genzano, indebitamente acquistata dall’ex senatore Lusi con fondi della Margherita, per farne un polo culturale. Tra le altre innumerevoli adesioni di esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, anche gli scrittori Enzo Lavagnini, Paolo Di Paolo, Aldo Onorati, Clara Sereni; i docenti universitari Alessandro Portelli (Sapienza), Umberto Gentiloni (università di Teramo), Fabio Fabbri (Roma 3), Angelo D’Orsi (università di Torino); lo storico Ugo Mancini. Firmatari dell’appello gran parte delle associazioni dei Castelli Romani, assieme a Aib, Associazione Italiana Biblioteche; Lega delle Autonomie locali Lazio; Fuis, Federazione Unitaria Italiana Scrittori; Unione Nazionale Scrittori e Artisti – Uil; Sindacato Nazionale Scrittori – Cgil; Sindacato Libero Scrittori Italiani – Cisl; Culturarte Commission; Umbria Vision Network.
Tra i video la telefonata in diretta con  il noto compositore Giorgio Battistelli
 




LAZIO, NASCE IL PORTALE DELLA RIFORMA AGRARIA

Erder Mazzocchi: "Quando abbiamo ipotizzato, solo due anni fa, con Cinecittà Luce la realizzazione del portale non avevamo la percezione di poterlo realizzare in tempi così brevi."

Battistoni: "La riforma rappresenta un passato che non possiamo dimenticare. Ha, infatti, segnato l’inizio di un cambiamento profondo dell’agricoltura della nostra regione, portandola a quello che è oggi."

 

Redazione

Agristoria.it, un portale dedicato alla Riforma agraria, presentato ieri giovedì 5 luglio nel corso di una conferenza stampa nei locali dell’Enoteca regionale Palatium. E’ il frutto di una collaborazione tra Arsial, Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio e Cinecittà Luce che ha permesso di mettere on-line, a disposizione degli utenti della rete, un patrimonio iconografico di enorme valore artistico e documentale composto di oltre 30 mila scatti, di cui oltre 22 mila appartenenti al fondo fotografico dell’Agenzia, e circa 20 ore di filmati. Si ricostruisce così, grazie alle immagini, una pagina importante ma poco conosciuta della nostra storia recente. Quella della riforma agraria degli anni ’50, che tanto profondamente ha inciso sull’assetto strutturale e paesaggistico di ampie porzioni del territorio rurale del nostro paese, modificando radicalmente le condizioni di vita e di lavoro di vasti strati di popolazione rurale.
Si parte dal Lazio, con l’ambizione di estendere progressivamente a tutta Italia, attraverso le immagini, la ricostruzione di questo intervento di portata epocale, quale fu in realtà l’opera di riforma fondiaria. Quando abbiamo ipotizzato, solo due anni fa, con Cinecittà Luce la realizzazione del portale – dichiara Erder Mazzocchi, presidente di Arsial, nel presentare l’iniziativa – non avevamo la percezione di poterlo realizzare in tempi così brevi. L’impegno delle strutture dedicate al progetto e le professionalità coinvolte ci hanno permesso di superare le aspettative. Oggi, il portale degli audiovisivi della riforma è un fatto compiuto, anche se è solo un embrione di quello che contiamo di sviluppare in futuro, con l’estensione a tutta Italia della rappresentazione iconografica di quel fenomeno così particolare e incisivo che fu, di fatto, la riforma degli anni ’50. Ma anche – continua Mazzocchi – per dare voce ad un’esperienza unica nella storia recente di questa regione e di questo paese, un esempio che deve servire da guida e da stimolo per le nuove generazioni, come solo la memoria, specie se efficacemente documentata, è in grado di fare”. “Uno strumento che si affianca e valorizza ulteriormente quanto già documentato da Arsial attraverso la mostra fotografica dell’anno passato, in occasione della celebrazione del 60° anniversario della Riforma Fondiaria.” E’ il commento di Francesco Battistoni, Presidente della Commissione agricoltura della Regione Lazio, intervenuto alla presentazione del portale. “La riforma – ha sottolineato Battistoni – rappresenta un passato che non possiamo dimenticare. Ha, infatti, segnato l’inizio di un cambiamento profondo dell’agricoltura della nostra regione, portandola a quello che è oggi”. “Grazie ad Erder Mazzocchi che, insieme alla struttura di Arsial e con la preziosa collaborazione di Cinecittà Luce e della Sopraintendenza archivista del Lazio, è riuscito a documentare le tappe più significative della nostra storia agricola, evidenziando quanto sia forte e radicato nel territorio il valore storico ed economico della campagna”. Ha detto Battistoni, aggiungendo: “L’agricoltura rappresenta un immenso patrimonio antico che insieme a noi ha attraversato secoli e cambiamenti, rinnovando la sua veste, e che grazie ad organismi come Arsial assume caratteri innovativi e rivolti al futuro del settore”. E, a conclusione, le dichiarazioni degli addetti ai lavori. Donato Tamblè, soprintendente per i beni archivistici del Lazio, oltre a lodare l’iniziativa unica nel suo genere, ha voluto richiamare l’attenzione sulla molteplicità e la ricchezza delle fonti archivistiche che documentano la storia agricola della nostra regione, auspicando per il futuro un lavoro di raccordo tra le istituzioni che detengono i “serbatoi” della memoria, per far sì che questo ingente patrimonio sia messo a disposizione della collettività, attraverso gli strumenti più efficaci che oggi è possibile utilizzare. Di una ricostruzione di particolare efficacia, tanto da “impressionare” – ha parlato invece, a proposito delle immagini contenute nel portale Patrizia Cacciani, direttore della mediateca Luce. “Mi ha impressionato il racconto sociale che ne scaturisce, l’espressione dei volti dei protagonisti, quasi a comporre un archivio familiare”. E ha concluso dicendo che un simile patrimonio deve essere necessariamente messo a disposizione della didattica, a documentare una pagina di storia, tuttora poco conosciuta.
 




CASTEL GANDOLFO APPELLO AL PAPA: "CONFIDIAMO AFFINCHE' METTA UNA BUONA PAROLA CONTRO L'INCENERITORE"

Riceviamo e pubblichiamo da Maria Lanciotti

Anche quest’anno papa Benedetto XVI ha preferito passare le sue vacanze estive a Castel Gandolfo, rinunciando alla montagna. Meglio il palazzo apostolico ai Castelli Romani, piantato in cima a una collina da cui si domina lo spazio circostante fino al mare, con la bellezza dei luoghi che fa innalzare il pensiero all’idea magnifica di Dio, creatore e signore di tutte le cose, visibili e invisibili. Sulla tavola del pontefice arrivano esclusivamente prodotti freschi e genuini, rigorosamente biologici, provenienti dalla adiacente fattoria agricola che rifornisce l’intera Citta del Vaticano cui giungono anche piante e fiori coltivati nei giardini papali. La sera papa Ratzinger suona al pianoforte i suoi autori preferiti, e le note di Bach, Mozart e Beethoven si espandono nel circondario inondandolo di fede.

Da secoli i Castelli Romani godono di questo privilegio, offrire ristoro ai Vicari di Cristo e ai servitori della Chiesa, ma negli ultimi tempi la sofferenza dei luoghi sembra proiettarsi anche sulla residenza papale come un’ombra che avanza. La minaccia è pesante e non risparmia il palazzo pontificio al pari della più umile abitazione del territorio castellano. Avremmo voluto sentire la voce di papa Ratzinger, che per tutti trova una santa parola, esprimersi in favore di una popolazione che da anni vive sotto l’incubo di un inquinamento che si fa sempre più grave, mentre progetti atroci aleggiano nell’aria rendendola ancora più irrespirabile e i bambini non ce la fanno più nemmeno a giocare, e stentano pure a studiare sotto la cappa puzzolente della mega discarica di Roncigliano che spezza il respiro. E ciò non basta ancora. C’è un amabile signore, padre e nonno felice, che coltiva con inesausta passione il progetto infernale che coronerebbe la sua lunga e fortunata carriera di imprenditore dedito alla malagestione dei rifiuti. Si chiama Manlio Cerroni, è molto religioso e ama le locuzioni latine, tratte in particolare dal Vangelo secondo Matteo.  La sua massima aspirazione, cui non rinuncerà cascasse il cielo, è impiantare nei Castelli Romani l’inceneritore più grande d’Europa, fetido e orrendo monumento alla caparbia stoltezza umana. Il Santo Padre potrebbe forse metterci una buona parola, per evitare un tal scempio fine a se stesso. E chissà che non decida di farlo guardando dalle sue finestre ciò che va scomparendo, come il Lago Albano, l’aria salubre e le coltivazioni di vigneti e uliveti sacrificati agli innumerevoli invasi della discarica, e immaginando quanto di peggio potrebbe accadere: la concretizzazione del sogno del Cerroni – testa di un serpentone aggrovigliato – con la costruzione del gassificatore della peggiore specie, che potrebbe partire da un giorno all’altro bruciando in un momento il mito dei Castelli Romani.

ARTICOLO DI INTERESSE:

05/07/2012 ALBANO INCENERITORE, CERRONI SCRIVE A SOTTILE UNA LETTERA PRIVATA E… INVITANTE



SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!

Redazione

Il 4 luglio mattina, dalle ore 11.30 alle ore 12.00, alcune decine di lavoratori del San Raffaele hanno sfilato dal nosocomio del San Raffaele al portone di entrata del Comune di Monte Compatri, invitando il Sindaco Marco De Carolis a ricevere una delegazione di manifestanti.

“A questo gioco fatto di precarietà e di incertezza  – spiega il primo cittadino Marco De Carolis, – il Comune e i lavoratori del San Raffaele di Monte Compatri non ci stanno. La delegazione che ho ricevuto ha tutte le ragioni. Chiediamo a questo punto che l’Asl territoriale metta nelle condizioni la Soc. Tosinvest di pagare gli stipendi dei lavoratori del San Raffaele di Monte Compatri. Sono molto preoccupato sia per eventuali problemi di ordine pubblico, sia per l’incertezza del futuro di questi dipendenti. Stiamo pur sempre parlando di un nosocomio all’avanguardia che ha fatto dell’esperienza e della professionalità il suo biglietto da visita migliore. Senza dimenticare, infine, del volano economico che sta rappresentando per l’intera area dei Castelli Romani”.




GROTTAFERRATA BY NIGHT, NEGOZI APERTI IN CENTRO

Redazione 

L’associazione Commercianti di Grottaferrata in collaborazione con la Pro Loco di Grottaferrata e il patrocinio del Comune di Grottaferrata organizza “Grottaferrata by night”.

Due serate, sabato 7 e sabato 14 luglio in cui i negozi di via Domenichino, via Gregorio di Tuscolo e Corso del popolo rimarranno aperti fino a mezzanotte; a far da cornice allo shopping sotto le stelle, musica e tanti artisti che esporranno le loro opere sia nei negozi che nelle vie.

Soddisfatto l’assessore alle Attività Produttive Giovanni Guerisoli: «Grottaferrata si anima offrendo le proprie vie allo spettacolo degli artisti che espongono le loro opere;  è perfettamente coerente con l’ambizione che ha la cittadina di essere un centro culturale che unisce le opere dell’ingegno alla capacità di proporre la qualità dei propri prodotti autoctoni nell’auspicio di rilanciare, nell’epoca della massificazione generale i prodotti di nicchia del nostro territorio.

Se la manifestazione risponderà, come mi auguro, alle aspettative potremo lanciare fin d’ora la possibilità di ripeterla per tutto il mese di agosto, gli artisti e i pittori che sono interessati a questa iniziativa, possono mettersi in contatto con l’amministrazione comunale o la pro loco».

 




ROCCA DI PAPA, PER TUTTO LUGLIO E AGOSTO C'E' IL MERCATO CONTADINO A KM 0

Redazione

Per tutto il mese di luglio e agosto Rocca di Papa ospiterà il ’Mercato del Contadino’ dei Castelli Romani, organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune, in collaborazione con l'Associazione KM0 e la Provincia di Roma.

 Il mercato contadino è caratterizzato dalla filosofia della filiera corta, un’occasione unica per acquistare prodotti nostrani, dove i produttori del territorio vendono direttamente al consumatore, senza intermediari, il meglio della loro produzione stagionale: frutta, verdure, mozzarella di bufala, pane fragrante di Lariano, vino, carne genuina, formaggi e ricotta di pecora, lumache, olio extra vergine, miele, fiori e piante a km0 e tanti altri prodotti alimentari, rigorosamente senza OGM.

Il primo appuntamento è previsto per domenica 8 luglio al parco comunale dei Campi d’Annibale. Tra gli espositori locali che parteciperanno al mercato contadino ci saranno “La perla bianca”  con prodotti di bufala, “Il polentone” con vino, olio e miele, “Il biscottiere” con pane, dolci e pizza e la Pro loco con uno stand di prodotti tipici e materiale divulgativo della città.

 




ROCCA PRIORA, I CITTADINI SI MOBILITANO CONTRO L'EMERGENZA IDRICA

Redazione
 
Si è svolta mercoledì 4 luglio presso il Ministero delle Infrastrutture la riunione richiesta con urgenza dal sindaco di Rocca Priora, Damiano Pucci,  in merito alla carenza idrica estiva sul territorio comunale.
Presenti, oltre al sindaco di Rocca Priora, il commissario per l'Emergenza Idrica dell'Acquedotto Simbrivio, l'ingegnere Massimo Sessa, il presidente  di Acea-Ato2, l'ingegnere Sandro Cecili, il direttore Esercizio Impianti di Acea-Ato2, l'ingegnere Alessandro Zanobini e l'ingegnere Massimo Paternostro della Segreteria Tecnico Operativa.
Il sindaco ha rappresentato il disagio della comunità di Rocca Priora a fronte dell'aggravarsi dei disservizi legati alla fornitura idrica e richiesto una maggiore tempestività di intervento al gestore. Oggetto di richiesta sono stati anche una preventiva informazione agli utenti, un potenziamento del numero verde e la programmazione di interventi per risolvere la cronica mancanza d'acqua in alcune zone dei Piani di Caiano durante il periodo estivo.
Acea-Ato2 ha illustrato, a sua volta, le cause del disservizio avvenuto tra giovedì 21 e domenica 24 giugno scorsi, assicurando che il guasto al pompaggio è stato risolto. I rappresentanti di Acea inoltre, nell'assicurare una maggiore rapidità di intervento e di preventiva comunicazione all'utenza, hanno avuto modo di spiegare la situazione generale e lo stato di operatività delle principali fonti da cui si approvvigiona la zona di Rocca Priora e dei Castelli Romani, evidenziando alcune criticità.
Di fronte alle necessità della stagione estiva è assolutamente necessario invitare gli utenti ad un corretto uso dell'acqua potabile, evitando sprechi e utilizzando sistemi di accumulo di acqua piovana per uso irriguo.
Il sindaco, forte anche del mandato ricevuto dal Consiglio Comunale, che recentemente ha trattato la questione,  ha avuto  modo di sottolineare come sul territorio gruppi di cittadini si stiano organizzando per intraprendere azioni collettive contro il gestore, anche con il sostegno dell'ente locale, di fronte al ripetersi dei disservizi.



LATINA, ROCCA MASSIMA: LE INIZIATIVE ESTIVE ANNO 2012 ED IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITA' DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE.

Tomei: "L' idea di creare un gruppo di aggregazione giovanile nasce da una precisa riflessione, afferma il Sindaco A. Tomei: dal fatto cioè che uno dei problemi principali della società moderna è la scarsità, al di fuori del contesto scolastico, di stimoli formativi attraverso i quali gli adolescenti ed i giovani non solo imparino dei valori positivi, ma soprattutto possano mettere in pratica le loro qualità (o esprimere le loro potenzialità)."

 

Redazione

Il Gruppo giovanile GR "Giovani di Rocca Massima" offre agli adolescenti e  giovani la possibilità di socializzare con gli altri elementi del gruppo e di svolgere numerose attività all'aperto,  (sport, turismo  giovanile, partecipazione attiva agli eventi culturali di Rocca Massima, Informagiovani, Eurodesk, Laboratori educativi e didattici).
Il metodo seguito infatti per condurre il gruppo "Giovani di Rocca Massima"  si basa sull'apprendimento esperienziale,  in collaborazione con le Associazioni culturali che da anni operano sul territorio, grazie al quale gli adolescenti ed i giovani costruiscono le proprie conoscenze, acquisiscono abilità e fanno propri i valori che utilizzeranno per tutta la vita, traendoli direttamente dall'esperienza diretta, in questo caso nelle attività del CAG – Centro di Aggregazione Giovanile. Le attività prevedono un programma molto ricco con l’ideazione di una serie di corsi come: corso di decupage, riciclo e creatività,  corso di lingua inglese, ripetizioni e potenziamento scolastico, corso di informatica di base , corso di web marketing, corso di canto, corso di recitazione, corso di ginnastica dolce, corso di educazione civica. Le manifestazioni estive arricchiscono il programma estivo di Rocca Massima con escursioni naturalistiche nello splendido paesaggio rocchigiano, gite fuori porta, torneo di calcetto, giochi popolari. Inoltre è nel programma del Gruppo giovanile continuare ad intrattenere e potenziare i rapporti finora instaurati con i Centri di Aggregazione giovanile dei Comuni limitrofi, al fine di scambiare buone prassi e promuovere le attività giovanili, attraverso i canali del web, facebook e newsletter.
A breve l’Amministrazione comunale doterà il Gruppo giovanile anche di un portale web interamente dedicato alle iniziative giovanili, uno strumento a 360° utile a conoscere le diverse opportunità che Rocca Massima è in grado di offrire e a far discutere di giovani e delle tematiche legate al loro mondo, di quello che fanno loro per Rocca Massima e di quello che fa Rocca Massima per loro. L' idea di creare un gruppo di aggregazione giovanile nasce da una precisa riflessione, afferma il Sindaco A. Tomei: dal fatto cioè che uno dei problemi principali della società moderna è la scarsità, al di fuori del contesto scolastico, di stimoli formativi attraverso i quali gli adolescenti ed i giovani non solo imparino dei valori positivi, ma soprattutto possano mettere in pratica le loro qualità (o esprimere le loro potenzialità). La società attuale non permette ai ragazzi di usufruire di spazi propri dove incontrarsi, coltivare interessi diversi, scoprire e seguire nuove passioni.  Questa mancanza sfocia spesso in comportamenti scorretti, non solo verso la natura, verso cui nasce il rifiuto o l'indifferenza, ma anche verso la società, ad esempio con comportamenti di bullismo e violenza verso i più deboli. Con questo programma, l’Amministrazione comunale sta cercando di ispirare  alle nuove generazioni un modello di società, basata sulla socializzazione attraverso il rispetto delle regole e delle diverse realtà  sociali e culturali presenti sul territorio, con le quali intraprendere un percorso di collaborazione e condivisione delle attività e delle manifestazioni, nell’ottica di “lavorare tutti insieme” per il BENE COMUNE di Rocca Massima. Il Sindaco si dice molto soddisfatto dei risultati ottenuti, in soli quattro mesi di lavoro, e ringrazia le Associazioni culturali che stanno rispondendo con molto interesse alle proposte del Gruppo Giovanile e gli operatori del Tavolo Adolescenti e Giovani, che con serietà ed impegno stanno raggiungendo questi ottimi risultati.