EMILIA ROMAGNA: IL SIGNOR TERREMOTO

"il gotha del pensiero sostenibile, della trasparenza delle operazioni e la tracciabilità dei fondi, lontani dalla confusione sulle donazioni che allontana il donatore per una regione “cuore anche dell’economia italiana” spiega Zadro a L'osservatore laziale."

 

Daniela Zannetti

Ripensare, ricostruire, ripartire. Ferrara dopo l’emergenza si interroga sulla ricostruzione con gli strumenti di Agenda 21, i progetti partecipati, la sostenibilità, la Carta di Ferrara del 2000. Al “Signor Terremoto” come titola l’inno di solidarietà di Carlo Lucarelli letto in apertura “per chiamarci non basta una parola sola: Emilia Romagna, ce ne vogliono almeno due; e anche un trattino per unirle, e poi non bastano neanche quelle. Perché siamo tante cose…”, l’assemblea generale del Coordinamento Agende 21 italiane (500 enti locali) convocata e riunita dal presidente Emanuele Burgin, il 6 luglio a Palazzo Paradiso presso la sede della Biblioteca comunale di Ferrara, inizia i lavori di “emiliani brava gente”:  la Tavola rotonda voluta ed ideata dall’instancabile Rossella Zadro, assessore all’ambiente di Ferrara. Lei  introduce il sindaco di Assisi Claudio Ricci, Stefania Pezzopane ex presidente della provincia dell’Aquila, Diego Carpanedo, ingegnere e senatore con le esperienze della ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del ’76. Vale a dire, assieme, le facce contrastanti dei terremoti italiani. E poi Nazareno Gabrielli di Banca Etica, Riccardo Luna, giornalista ideatore del social network “Protezione civica”, un progetto di story telling e Simona Arletti, assessore alla protezione civile di Modena per conto di Graziano Del Rio, sindaco di Reggio Emilia, Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara e Alfredo Peri, assessore regionale ai Trasporti.

Una coppia di Ginko biloba ombreggia ospiti e relatori nel giardino, dove si svolge l’evento, anche se in tarda giornata un temporale spezzerà il timbro del caldo di questa terra che testimonia e conferma l'interesse ai processi partecipativi e innovazione anche nella gestione di eventi drammatici come un terremoto; “questa terra che non è soltanto un luogo, un posto fisico dove stare, ma è soprattutto un modo di fare e vedere le cose…”. La convinzione di un altro modo, non la fretta di accedere a fondi, ricostruire e dimenticare, piuttosto quello di un ”popolo con abitudine di relazione e un modo di lavorare” – come dice il sindaco Tagliani.
Insomma il gotha del pensiero sostenibile, della trasparenza delle operazioni e la tracciabilità dei fondi, lontani dalla confusione sulle donazioni che allontana il donatore per una regione “cuore anche dell’economia italiana” spiega Zadro a L'osservatore laziale. A rischio d’infiltrazione mafiosa, scalabile dalla malavita. “Meglio il prestito etico connaturato all’economia concreta e non finanziaria – precisa nell’intervento Gabrielli – la filantropia dei beni relazionali e di un sistema di solidarietà”.  E’ la parola chiave, assieme al monitoraggio dei fondi: “autorizzati è meglio – dice Alfredo Peri – in Regione, collettore e garante, sono arrivati  di 27 milioni (30 %dei fondi privati per l’Emilia e Ferrara, solo il 4% dei fondi a Mantova, figlia di un terremoto minore). Fondi da destinarsi alla ricostruzione, anche se ogni comune, nella sua autonomia, ha sviluppato una propria azione”: adozione di comuni, finanziamenti o indirizzo delle imprese (Modena), Reti civiche e Patti dei Sindaci (Copparo), accordi internazionali con i paesi di provenienza degli immigrati, il 50-60% degli sfollati in tenda sono Marocchini e Tunisini  e sono stati fatti rientrare nei loro paesi, torneranno alla ripresa del lavoro (Crevalcore). O Idee alla portata di tutti, insomma, come la maglietta della solidarietà “Nessuna scossa fermerà il nostro Cuore” (che acquisto e indosso). Il parmigiano “scosso” servito anche al break, prima della sessione pomeridiana coi tre Barcamp: tecnica di brainstorming, con tags e clouds, tra le realtà partecipanti per la stesura di un manifesto d’intervento di cui la Zadro garantisce una diffusione pronta.
Hanno idee, testa e saranno pronti: scuole (23 scuole messe in sicurezza, solo due con gravi lesioni), attività produttive (attenzione alle infiltrazioni illecite e uso di cemento povero) centri storici (da riconquistare al quotidiano e alla riqualificazione urbana)  e cultura e comunicazione di qualità (sostegno e cittadino informato).  

Non si può certo dimenticare l’impatto psicologico di una terra che non ha mai smesso di tremare dal 20 maggio a oggi. La testimonianza fondamentale, un urlo di rabbia,  concedeteci l’espressione, tra il ridere e il piangere, è quella di Stefania Pezzopane – ”31 mila aquilani ancora fuori dalle abitazioni , la sottostima di 8 miliardi per la ricostruzione del capoluogo.  Basta questo per capire – sostiene Pezzopane – come denari, donazioni, nel caso dell’Aquila la Protezione Civile fu il collettore delle donazioni, e Decreti, superfetazioni legislative che ingabbiarono la ricostruzione del Centro storico, e le New Town del Presidente immobiliarista, hanno reso, della ricostruzione dell’Aquila,  un modello non esportabile”.
Una case history da considerarsi svantaggiato tra i modelli, se di modello si può  parlare, anche se leggere i volti di un dramma sia obbligo di ogni italiano che di una terra ad alta sismicità è amministratore e usufruttuario, perché non dovrebbero esistere terremotati di serie “A” e “B”, obnubilati da case noemi.
Lungimiranza e fortuna. Il “diktat” di Claudio Ricci, all’epoca del terremoto assessore all’Urbanistica, è questo tipo di somma – “Un piano armonico di piccoli ma interventi certi su Umi, unità minime di intervento e con le priorità dirette dei Sindaci, una normativa snella e la semplificazione delle procedure”. Modello per eccellenza, e la prima Protezione civile, quella di Zamberletti, per il Friuli. Carpanedo è chiaro ed ha una memoria di ferro: “Mille morti, tre mila feriti il 6 maggio del ’76, magnitudo 6,5 con 18mila abitazioni distrutte, 75 mila edifici danneggiati e 18 mila posti di lavoro persi. Sono necessarie idee di lungo corso nei dibattiti, non delle New Town, per ricostruire quanto più come era e dove era”. “Anche perché – spiegano i ricercatori universitari al barcamp –  il substrato geologico della pianura è vivo, respira e con questo bisogna,  in ogni caso, fare i conti.
 




TARQUINIA, TUTTO PRONTO PER LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA "CIN'E' CUCINA E… FANTASIA"

I film in programmazione: 10 luglio "Brigadoon" di Vincente Minnelli (1954) / 17 luglio "Miracolo a Milano" di Vittorio De Sica (1951) / 24 luglio "La rosa purpurea del Cairo" di Woody Allen (1985) / 31 luglio "Respiro" di Emanuele Crialese (2002) / 7 agosto "Il favoloso mondo di Amélie" di Jean-Pierre Jeunet (2001) / 14 agosto "Sogno di una notte di mezza estate" di Michael Hoffman (1999) / 21 agosto "Fantasmi a Roma" di Antonio Pietrangeli (1961) / 28 agosto "La vita è meravigliosa" di Frank Capra (1946)

Angelo Parca

A Tarquinia è tempo di cinema. Si svolgerà dal 10 luglio al 28 agosto la rassegna cinematografica “Cin’è Cucina e… Fantasia”, ideata da Dino Alfieri, Pino Moroni e Piero Nussio e organizzata dall’associazione La Lestra con il patrocinio dell’assessorato alla cultura. Nove serate all’ex mattatoio comunale per rievocare celebri film, incentrati sul tema del fantastico. La formula sarà sempre la stessa: alle ore 20 una leggera cena buffet a offerta, cui seguirà alle ore 21.30 la proiezione gratuita. La prima pellicola in programma, il 10 luglio, sarà Brigadoon di Vincente Minnelli (1954), storia di due turisti americani che capitano per caso in un misterioso villaggio in Scozia. Il 17 luglio sarà la volta di Miracolo a Milano di Vittorio De Sica (1951), racconto di un ragazzo orfano, Totò il Buono, che fa amicizia con dei barboni e li porterà verso un felice paese immaginario. Il 24 luglio arriverà La rosa purpurea del Cairo di Woody Allen (1985), con protagonista un personaggio di un film che esce dalla pellicola e ricambia l’amore per lui di un’appassionata spettatrice. La manifestazione proseguirà il 31 luglio con Respiro di Emanuele Crialese (2002), storia di una donna dallo spirito libero, vittima della depressione ma piena di fantasia che vince la sua battaglia contro mentalità chiusa degli abitanti dell’isola di Lampedusa. Il 7 agosto viaggio ne Il favoloso mondo di Amélie di Jean-Pierre Jeunet (2001), con una candida cameriera che dedica il suo tempo a esaudire i desideri di tutti quelli che conosce, riuscendo a far felice anche se stessa. Il 14 agosto sarà Sogno di una notte di mezza estate di Michael Hoffman (1999), film dove si intrecciano in un bosco tre storie amorose, tra fate ed elfi e una compagnia di attori che prepara una rappresentazione. Il 21 agosto notte con i Fantasmi a Roma di Antonio Pietrangeli (1961), che ha per protagonisti gli spettri di una nobile e antica famiglia romana, morti di morte violenta, alle prese con gli ultimi rampolli del casato e con gli abitanti del vicino quartiere di Piazza Navona. Il 24 agosto sarà proiettata la pellicola La leggenda di Bagger Vance di Robert Redford (2000), storia di un grande giocatore di golf, tornato traumatizzato dalla prima guerra mondiale, aiutato a ritrovare la fiducia e a vincere un torneo da un misterioso personaggio. Il cartellone si concluderà il 28 agosto con La vita è meravigliosa di Frank Capra (1946), vicenda di un bravo padre di famiglia che, in una crisi di sconforto, vuole gettarsi nel fiume ma, aiutato da un angelo, torna sui suoi passi e, con il sostegno della famiglia e degli amici, risolverà i suoi problemi.




ROMA, IDA FERRI LA SCUOLA DI MODA PIÙ ANTICA D’ITALIA: UNA SPERANZA PER I GIOVANI IN CERCA DI OCCUPAZIONE

Alberto De Marchis

Dagli anni ’30 del tailleur morbido stile Chanel alla linea ad A di Dior che fa capolino sulle passerelle a metà secolo. E poi la maglia metallica firmata negli anni ’60 da Yves Saunt Laurent, tanto innovativa quanto insostenibile per la modella che la indossava e che svenne in passerella per via del peso eccessivo. A raccontare ottantacinque anni di moda artigiana in passerella è stata oggi, nell’ambito delle sfilate di AltaRomaAltaModa, la scuola romana Ida Ferri che vanta il primato assoluto di scuola di moda più antica d’Italia. Dalla sua nascita a oggi, la scuola ha formato circa 20mila allievi: il 75% ha trovato sbocco nel mondo del lavoro nel quale operano soprattutto microimprese che marciano in controtendenza rispetto a una disoccupazione che in Italia lascia a casa un giovane su tre. Secondo la Cna di Roma, che ha elaborato la banca dati Excelsior, in Italia le imprese della moda artigiana sono per il 53% sotto i 9 addetti e negli ultimi tre anni hanno aumentato le loro previsioni di assunzione passate, dal 2009 al 2011, dal 2,35 per mille al 4,21 per mille. Tendenze che potrebbero aumentare, considerando che 4 aziende su 10 dicono di avere difficoltà a reperire giovani aspiranti sarti artigiani a cui sono disposti a dare un lavoro qualificato e sicuro. Sul totale dei contratti, ben il 40,6% è infatti a tempo indeterminato, il 52,2% a tempo determinato e il 6,2% è sotto forma di apprendistato. Quasi un occupato su 10 ha meno di 24 anni. Sei su 10 sono maschi. In questo scenario, la scuola di moda Ida Ferri dà un futuro. Il successo della sua lunga storia è conseguito grazie all’attenzione al virtuosismo creativo, che ben si fonde con la manualità artigiana, e alla formazione dei giovani allievi che nella scuola ripercorrono tutte le fasi di produzione manuale: dal disegno alla realizzazione. Un metodo che permette all’allievo di crescere prendendo padronanza dell’arte del taglio e del cucito e di tutti gli strumenti del mestiere.Sulla passarella di AltaRomaAltaModa gli allievi hanno ripercorso a ritroso gli stili che hanno caratterizzato i diversi decenni del secolo scorso. Epoche di massimo prestigio per i Maestri della Moda che hanno ispirato i modelli: Valentino, Fernanda Gattinoni, Sorelle Fontana, Lancetti, Sarli, Ungaro, Yves Saint Laurent, Givenchy, Dior, Chanel. Non icone artistiche a se stanti, ma stili e modelli interpretati in chiave pragmatica, riletti per vestire la donna contemporanea e spendibili oltre le passerelle. I modelli di Ida Ferri sono frutto di un alto lavoro artigianale di studio di tessuti pregiati, ricami e finiture interamente fatte a mano. Dettagli che conferiscono agli abiti uno stile Haute Couture, ma allo stesso tempo permettono di essere indossati nella vita di tutti i giorni. “La scuola Ida Ferri testimonia che l’artigianato può essere uno strumento per superare questo momento difficile per l’economia” ha detto Lorenzo Tagliavanti, direttore della Cna di Roma. “Grazie ad AltaRoma la scuola Ida Ferri ha un futuro e i giovani una passerella di prestigio per esprimersi” conclude Tagliavanti.
 




LAZIO S.S., ZARATE ALLA RICONQUISTA DEI BIANCOCELESTI

Redazione

Mauro Zarate vuole riprendersi la Lazio. L'attaccante argentino è tornato nella Capitale dopo un anno affatto brillante all'Inter, dove ha giocato in prestito. Se 'Maurito' riuscisse nel suo intento, allora ecco che i biancocelesti non avrebbero bisogno di tornare sul calciomercato per acquistare un'altra punta. Anche perchè proprio nella giornata di oggi sono giunte notizie non troppo buone per la Lazio sul fronte Burak Yilmaz. Sull'attaccante del Trabzonspor si è fatto avanti anche il Lokomotiv Mosca con un'offerta molto allettante sia per il calciatore che per il club. A questo punto però il presidente turco vuole aspettare il 10 Luglio prima di prendere una decisione definitiva sul futuro di Yilmaz che ad oggi oscilla tra Lazio, Lokomotiv e Galatasaray.




ROMA, RITIRO TECNICO E POI…PRIMA AMICHEVOLE DELLA STAGIONE

Redazione

La domenica giallorossa in ritiro è salutata da una splendida giornata e dall’arrivo a Brunico e dintorni di un discreto numero di tifosi, che oggi pomeriggio in gran parte assisteranno alla prima uscita ufficiale della Roma targata 2012/13.
Sveglia alle 8, colazione entro le 8,30 e poi alle 9 già tutti al centro sportivo pronti per scendere in campo alle 9,30 in punto.
L’allenamento è stato incentrato interamente sulla parte tecnica, una novità finora per la nuova Roma zemaniana. La sessione, infatti, dopo un breve riscaldamento muscolare è proseguita con esercitazioni tecniche con il gruppo spesso diviso in due a lavorare nelle due metacampo.
Tutti in campo tranne Dodò, che come nei giorni precedenti ha continuato il suo differenziato in palestra.
Dopo le due consuete ore di allenamento, tutti a rinfrescarsi nelle piscine di acqua fredda e poi via con i pulmini in albergo, pronti per il pranzo delle 13.
Il nuovo appuntamento è per oggi pomeriggio, dove alle 17,30 andrà in scena la prima amichevole della stagione: la Roma affronterà infatti una Rappresentativa Locale presso il centro sportivo di Riscone.

 




ROMA TOR PIGNATTARA, UOMO TENTA IL SUICIDIO DOPO LITE FAMILIARE PROVANDO AD "APPENDERSI" ALLA GRATA DI UN CANCELLO

Redazione

“Utilizzando” la cinta dei pantaloni stava cercando di togliersi la vita.

L’episodio è avvenuto ieri sera intorno alle ore 21:00, in uno stabile limitrofo al Commissariato di Polizia di Torpignattara, quando un uomo ha cercato di “appendersi” alla grata di un cancello.

“Scena” notata dall’Agente di Polizia in servizio di vigilanza interna presso la sede del Commissariato, che immediatamente è accorso, avvertendo contestualmente via radio anche la Volante di zona.

Il poliziotto è arrivato giusto in tempo per evitare “il peggio”.

Infatti l’uomo, un 41enne di nazionalità peruviana, si era appena stretto la cinta intorno al collo legandola ad una estremità ad un grata di un cancello.

“Abbranciandolo”, l’agente è riuscito a sollevarlo e spostarlo, per poi immediatamente allentare la “stretta” al collo.

L’uomo soccorso, accompagnato negli uffici del Commissariato in attesa di un medico per verificarne le condizioni fisiche, ha raccontato ai poliziotti di essere esasperato dalle continue liti familiari decidendo di farla finita.

Dopo aver avvertito sua moglie e altri familiari, l’uomo è stato riaccompagnato a casa; mentre per l’agente di Polizia intervenuto sono state necessarie cure mediche per una lesione al polso della mano rimasta “incastrata” per qualche secondo tra la grata e l’uomo.

 




ROCCA PRIORA, STRETTA DI MANO TRA IL COMUNE E L'ASSOCIAZIONE CARABINIERI IN CONGEDO

Redazione
 
E' stata inaugurata, di recente, presso l'aula consiliare di Palazzo Savelli l'attività della locale sezione dell'Associazione Nazionale dei Carabinieri in Congedo.
Alla presenza di un folto pubblico, il sindaco Damiano Pucci, l'assessore Daniele Pacini e il presidente della locale sezione dei Carabinieri in Congedo, il maresciallo Michele Dargenio, hanno salutato la presenza del comandante dei Carabinieri del Gruppo Frascati, il colonnello Rosario Castello e del capitano della Compagnia, Giuseppe Iacoviello, nonché del comandante della locale stazione dei Carabinieri, Maresciallo Michele Davanzo, del coordinatore della protezione civile e del comandante della polizia municipale. Presenti anche il presidente della sezione dei Carabinieri in Congedo di Monteporzio Catone e il presidente della sezione di Anzio-Nettuno.
L'occasione è stata propizia per ribadire il prezioso ruolo svolto dalla forze dell'ordine e il valore sociale del volontariato al loro supporto. Il sindaco, nel consegnare la divisa ufficiale ai membri dell'associazione, ha sottolineato come il mettersi a disposizione della propria comunità possa costituire un esempio anche per altri cittadini.
Piena la soddisfazione del colonnello Castello  che ha fatto rilevare quanto sia  importante una collaborazione del genere per garantire la sicurezza dei cittadini e del territorio. 
Al termine della cerimonia è stata fatta la visita alla nuova sede dell'associazione messa a disposizione dal Comune presso via degli Olmi.



FRASCATI TRAGEDIA FAMILIARE, 29NOVENNE ACCOLTELLA LA MADRE PER TRE VOLTE: ORA LA DONNA E' RICOVERATA IN PROGNOSI RISERVATA

Redazione

E’ stata l’ennesima lite tra madre e figlio, avvenuta ieri sera a Frascati, a “sfociare” nel ferimento della donna.

Sono state 3 le “coltellate” inferte dall’uomo, 29enne, nei confronti della madre in seguito ad una violenta lite, le cui cause sono in corso di accertamento da parte degli investigatori del Commissariato di Frascati.

Il fatto è accaduto ieri sera intorno alle ore 20, quando è giunta una segnalazione al “113” di una persona ferita.

Ad avvisare la Polizia era stata una vicina di casa che, dopo aver sentito le urla della donna, era uscita dalla sua abitazione per andare a vedere cosa fosse successo; sulle scale ha incontrato la vittima che, sanguinante, chiedeva aiuto.

Al loro arrivo gli agenti, oltre alla donna ferita immediatamente soccorsa dal personale del 118, hanno trovato in terra soltanto il coltello sporco di sangue utilizzato dal figlio per il ferimento; l’uomo era invece fuggito.

Immediate indagini da parte degli investigatori del Commissariato di Frascati, hanno consentito nella notte di rintracciare il 29enne, che nel frattempo si era nascosto a casa di uno zio.

Seminudo e in stato di shock, l’uomo si trovava all’interno di una camera, seduto su un letto; nascosti, gli agenti hanno trovato un paio di jeans con evidenti tracce ematiche, riconducibili all’aggressione nei confronti della madre.

G.S, 29enne già noto alle Forze di Polizia, è stato accompagnato negli uffici del Commissariato, e dopo ulteriori accertamenti è stato arrestato per il reato di tentato omicidio e condotto presso il carcere di Velletri.

La donna, non in pericolo di vita, è ricoverata in ospedale con prognosi riservata.

 




FRASCATI, A SCUOLA DI CUCINA CON L'AMICO DEL CUORE…UNA JULIENNE DI HASHISH E IN CREDENZA…UN ROTOLO DI EURO

Redazione

Utilizzava la cucina come laboratorio per tagliare hashish, ma l'attività di pusher si è bruscamente interrotta nella tarda serata di ieri, quando i Carabinieri della Stazione di Frascati hanno fatto irruzione in un appartamento della cittadina dei castelli romani. A finire in manette, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati un 43enne frascatano già noto alle forze dell'ordine ed un 45enne di Guidonia Montecelio.
Il blitz dei Carabinieri è scattato dopo aver registrato, nei giorni scorsi, un insolito via vai di piccoli pusher e di noti tossicodipendenti della zona dall'abitazione nella quale il 43enne viveva da solo. Durante la perquisizione i militari hanno sequestrato oltre 70 grammi di hashish, bustine di cellophane, materiale per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione e, ben nascosti tra i barattoli della cucina 1.170 Euro. Per il cuoco-spacciatore ed il suo amico del cuore si sono aperte le porte delle celle di sicurezza della locale caserma in attesa della direttissima. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate all'identificazione dei canali di spaccio che i due rifornivano con la loro attività.




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GAETA E SPERLONGA, IMBARCAZIONE IN AVARIA: SALVATE TRE PERSONE

Redazione  

Nel corso della notte, sono giunte alcune segnalazioni dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Gaeta a quella della Questura di Roma, per la localizzazione di un’imbarcazione in avaria in un tratto imprecisato del Tirreno.

Sono subito iniziate le operazioni, che hanno consentito poco dopo di  localizzare il natante, un’imbarcazione di 6 metri con tre persone a bordo, 9 miglia al largo di Sperlonga.

Sono pertanto immediatamente iniziate le ricerche nella zona individuata da parte della Guardia Costiera, che dopo qualche ora è riuscita a rintracciare l’imbarcazione e trarre in salvo gli occupanti.