TUSCOLO PARCO ARCHEOLOGICO, COSA MANGIAVANO NELLA ROMA IMPERIALE DEL TUSCOLO?

A.P.

È partita la nuova campagna di scavo archeologico a Tuscolo condotta dalla Scuola Spagnola di Storia e Archeologia , che da anni ha avviato il progetto Tusculum, per il recupero e la valorizzazione della città antica (romana e medievale). Una campagna che sarà divisa in due periodi di scavo, il primo dal 9 al 20 luglio per riprendere poi dal 10 fino al 28 settembre 2012. Le ricerche archeologiche saranno focalizzate principalmente nella zona della rocca per dare risposta alle importanti testimonianze emerse dalla campagna di scavo nel biennio 2008/2009 e nello stesso tempo per intraprendere una nuova fase progettuale che punti a diverse discipline aprendo nuove prospettive di ricerca e di studio. Titolo del nuovo progetto che ha preso avvio con la  campagna di luglio e che durerà per i prossimi cinque anni è “Tusculum in epoca medievale: territorio, paesaggio, economia e società”.

“Una campagna di scavo innovativa che permetterà l’acquisizione di numerosi dati – dichiara il Presidente della Comunità Montana Giuseppe De Righi – necessari per capire l’evoluzione della città antica nel corso del tempo, indagando anche sui particolari come l’alimentazione degli abitanti del Tuscolo nel periodo della Roma imperiale. L’avvio di queste nuove ricerche ma soprattutto i risultati all’avanguardia – conclude De Righi –  segnano un altro passo importante e decisivo per l’istituzione del Parco Archeologico di Tuscolo.

L’obiettivo della scuola spagnola è di arricchire il progetto Tusculum attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie ormai assolutamente necessarie per completare le ricerche. Gli archeologi spagnoli hanno infatti acquisito i dati dell’ Ente Spaziale Europeo ed in collaborazione con l’Università di Pescara stanno creando una nuova base cartografica digitale dell’intero sito indispensabile per il censimento delle emergenze archeologiche, delle tecniche edilizie utilizzate e degli eventuali reperti conservati.

Alle attività archeologiche condotte sotto la direzione scientifica della Scuola Spagnola, rappresentata sul campo dalla dott.ssa Valeria Beolchini, collaborano i giovani archeologi della cattedra di archeologia medievale dell’Università di Roma Tor Vergata e il Gruppo Archeologico Latino “Latium Vetus”, che fin dalla prima campagna spagnola realizzata nel 1994 fornisce un aiuto prezioso per un proficuo svolgimento delle attività di scavo. Altre collaborazioni avviate con enti spagnoli: Laboratorio di Archeobiologia del CCHS-CSIC (Centro di Scienze Umane e Sociali) di Madrid, Università del País Vasco, Università di Alicante).

Gli interventi di scavo previsti per questa nuova campagna rientrano nell’obiettivo di musealizzazione dell’area archeologica coerente con il progetto di apertura del sito al pubblico e con la creazione del Parco Archeologico Culturale di Tuscolo che da anni la Comunità Montana sta portando avanti.

Novità importante è che per la prima volta partecipano attivamente all’operazione anche i Comuni di Monte Porzio Catone e Montecompatri con supporti logistici di assistenza agli archeologici di notevole importanza.

“E’ per me motivo di orgoglio avere assunto la carica di direttrice del Progetto Tusculum – dichiara Leonor Peña-Chocarro Vicedirettrice dell’Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma-CSIC e Direttrice del Progetto Tusculum – che dal 1994 costituisce il progetto istituzionale della Scuola Spagnola di Storia e Archeologia a Roma. L’avvio di questa nuova campagna archeologica è la conferma del rapporto di straordinaria collaborazione che nell’arco di questi anni si è venuto a costruire fra l’istituzione scientifica che rappresento e  l’XI Comunità Montana, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e il Gruppo Archeologico Latino “Latium Vetus”, enti che anche in tempi economicamente difficili come quelli che stiamo attualmente attraversando hanno continuato a credere e sostenere le nostre ricerche, consentendoci di trovare nuove soluzioni e alternative che hanno reso possibile la prosecuzione dei lavori di ricerca a Tuscolo. Ci auguriamo – prosegue Leonor Peña-Chocarro – che questa nuova fase del progetto che abbiamo appena inaugurato consenta di esplorare e approfondire aspetti della ricerca che fino ad oggi sono rimasti sconosciuti, restituendoci informazioni preziose per poter ricostruire la vita quotidiana degli antichi abitanti di Tusculum: è nostro obiettivo infatti riuscire ad avere maggiori informazioni su come vivessero, quale fosse la loro alimentazione, che rapporto avessero con l’ambiente circostante, obiettivo che ci proponiamo di realizzare utilizzando moderne tecnologie di analisi (archeobotaniche, faunistiche, geoarcheologiche, palinologiche, antracologiche ecc.).

 




MONTE COMPATRI, RIDATECI L'ACQUA….!

Alberto De Marchis

Ancora un'altra giornata a secco per i cittadini di Monte Compatri che per l'intera giornata hanno dovuto subire disservizi d'acqua, dopo la grave carenza delle scorse settimane. Il fax urgente di quest’oggi inviato da Acea Ato2 ha aperto un’altra brutta giornata per la Comunità di Monte Compatri. “Si comunica – si legge nel fax – che si potrebbero verificare abbassamenti di pressione con probabili mancanze di acqua nelle zone servite dal serbatoio di San Silvestro”. “Ci stiamo quasi abituando a passare un’estate con l’acqua a singhiozzo – spiega il primo cittadino Marco De Carolis. – Stiamo parlando di un bene primario fondamentale nel periodo più caldo dell’anno. Danni a condutture ormai vecchie ce ne possono essere ma, come sempre, ci aspetteremmo da parte di Acea comunicazioni con qualche ora o giorni di anticipo. Speriamo che anche questa disavventura passi in fretta”.




ANGUILLARA , BIANCHINI IL 4 GIUGNO 2012: “LA PISCINA COMUNALE APRIRA’ PER IL PERIODO ESTIVO.” DI QUALE ANNO?

Come diceva sempre qualcuno “non capisco e non m’adeguo”.  Rimane sempre il dubbio. Perché certi consiglieri fanno sentire forte la loro voce mentre altri si accontentano di fare semplice arredo nella sala consiliare?

 

Emanuel Galea

Lo scorso 4 giugno il vice sindaco di Anguillara Silvio Bianchini, ha rilasciato una delle solite dichiarazioni di rito, quelle per intenderci, che gli amministratori locali rilasciano prima di andare in ferie per la pausa estiva. “Il Comune di Anguillara, dopo mesi di trattative e incontri, ha acquisito la piscina realizzata per i mondiali del 2009. – Si leggevano le dichiarazioni del vice sindaco su un quotidiano dell’hinterland. E ancora – Nel giro di alcune settimane  si completeranno i lavori di ripristino dovuti ad alcuni danneggiamenti e si procederà all’allaccio alla rete elettrica. – Bianchini proseguiva nel discorso – La volontà dell’Amministrazione è quella di attivare la piscina per il periodo estivo, dando così la possibilità ai cittadini di fruire di questo bellissimo complesso sportivo. – Le dichiarazioni giungevano poi a conclusione – Con questo atto, l’Amministrazione Pizzorno salva il finanziamento Provinciale per la copertura della piscina.   


Come tutti sappiamo, “acquisito” significa ciò che si è acquistato o che è divenuto proprio, pertanto la dichiarazione di Bianchini  è da intendersi che il Comune, dopo lunghe trattative è riuscito ad acquistare la piscina realizzata per i mondiali del 2009.

Iniziamo col fare un po’ di chiarezza: La piscina è nata con delibera della Giunta Minnucci nel 2005. E con un fine preciso, quello pubblico. Lo stesso Emiliano Minnucci, attuale Capogruppo Pd in Provincia di Roma, in una nota dell’8 luglio 2009 pubblicata da un quindicinale dichiarava: “Anguillara ha finalmente una piscina pubblica. Si spezza, dunque, un pluridecennale monopolio privato, e questo grazie all'intervento concreto delle istituzioni. – Minnucci dichiarava inoltre – L’opera è troppo importante per metterla al centro di beghe politiche di bassa lega. – Terminando la nota con una raccomandazione ben precisa – Adesso, voglio dirlo al nuovo Sindaco, si garantisca il fine pubblico della piscina: una gara vera per la gestione dell'impianto, che si fondi su una delibera che stabilisca i prezzi massimi per l'utenza. In modo particolare occorre riservare una quota di accessi gratuiti ai bambini di famiglie in condizioni di reale disagio materiale ed economico.” Osserviamo quindi che sarebbe stato più giusto che Bianchini parlasse di riappropriazione anziché affermare “il comune ha acquisito”. Sarebbe poi interessante oltre che doveroso nei confronti dei cittadini sapere a cosa sono state dovute le lunghe trattative. E’ ormai un luogo comune, ad Anguillara, che le gestioni affidate dall’Amministrazione comunale a terzi portano spesso e sovente problemi di coordinamento. Un giorno, forse, qualcuno ne spiegherà i motivi alla cittadinanza. Riguardo il fatto che la piscina fu realizzata per i mondiali del 2009 le opinioni sono divergenti. Non si trovano conferme a sostegno della tesi di Bianchini. Addirittura alcune polemiche mettono in dubbio la funzionalità della struttura per gare nazionali. Ma fuggiamo dalle beghe e seguiamo fiduciosi il monito di Minnucci.
Resta il fatto che da quando è nata, questa piscina è stata aperta al pubblico, sì e no due o tre volte. E passata l’euforia iniziale è stata anche questa seppellita nel “silenzio civico” di cui abbiamo parlato in un altro articolo, sempre su questo quotidiano. (ANGUILLARA ASSOCIAZIONISMO: L'URLO STRAZIANTE DEL SILENZIO del 2 luglio 2012) Purtroppo il tempo non deforma solamente la memoria, è capace di usurare qualsiasi struttura che cade in disuso. La piscina comunale, passato il suo giorno di gloria è diventata “ferro vecchio”. Oggi riemerge il discorso del milione di euro, finanziamento della Provincia di Roma, a disposizione e che verrà sbloccato non appena si inizieranno i lavori di copertura. Tecnici ed esperti valutano questa cifra molto al di sotto del fabbisogno per la copertura. Altri rilevano la necessità d’interventi da manutenzione straordinaria alle pompe di svuotamento.
Sono cose tecniche e intendiamo lasciarle quindi ai tecnici. Ci interessa la dichiarazione perentoria del vice sindaco perché la troviamo temeraria. Bianchini assicura che in poche settimane riuscirà a riparare tutti i danneggiamenti e promette di riaprire la struttura per quest’estate. Precisiamo per chiarezza che da quando Bianchini ha fatto questo discorso, 4 giugno, è già passato quasi un mese e mezzo e l’estate procede spedita verso l’autunno.  E’ lecito, dunque, avere dei dubbi sull’effettiva riapertura al pubblico della piscina per quest'estate. Sembra che la promessa di Bianchini sia destinata a diventare una delle tante voci senza che se ne possa assistere alla realizzazione. Nel discorso del vice sindaco osserviamo inoltre un altro passo importante.  Come fa a reperire i fondi per riparare i vari danneggiamenti della struttura. Pochi o tanti che siano, si sa benissimo, il Comune non ha disponibilità da stanziare per quest’opera o affini. Bianchini, pertanto, dovrebbe spiegare, ai suoi cittadini, dove troverà i fondi necessari. E le spese del personale ed i costi d’esercizio della piscina? Qualcuno potrebbe asserire che la piscina si speserà da sola con i ricavi provenienti dai clienti.

Questo sarebbe il principio giusto. E’ proprio qui nasce però una contraddizione. Non si può applicare questo principio per la piscina e nel contempo ritenerlo a priori non applicabile per la gestione del Museo Neolitico. 

Come diceva sempre qualcuno “non capisco e non m’adeguo”.  Rimane sempre il dubbio. Perché certi consiglieri fanno sentire forte la loro voce mentre altri si accontentano di fare semplice arredo nella sala consiliare?

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27/02/2012 ANGUILLARA, EMILIANO MINNUCCI RISPONDE ALLE QUESTIONI SOLLEVATE DALL'OSSERVATORE LAZIALE
24/02/2012 ANGUILLARA: COME GUARDARE CON SERENITA’ AL FUTURO?

 




LAGO ALBANO, MARCO MATTEI E' INTERVENUTO… SUBITO CON 5O MILA EURO

Chiara Rai

Il degrado, la mancanza di sicurezza e l’incuria sul lago Albano di Castel Gandolfo hanno le ore contate. L’assessorato regionale all’Ambiente Marco Mattei ha stanziato 50 mila euro al Parco regionale dei Castelli destinati alla messa in sicurezza degli arenili del lago, ivi compresa la tanto attesa bonifica. Una grande notizia per lo splendido bacino dei Colli Albani in sofferenza dal 2007 quando la Procura di Velletri ha messo i sigilli a più di 15 esercizi balneari. I gestori furono dichiarati “abusivi” perché negli anni si sarebbero accaparrati illecitamente pezzi di demanio facendovi sorgere opere non autorizzate quali pontili, piscine, box in legno, cabine. E’ chiaro, che quelle opere non potranno più tornare a occupare un sito naturale protetto di interesse comunitario nonché zona a protezione speciale, la cui competenza ricade sulla Regione e interessa il Parco dei Castelli Romani. In questi giorni un tam tam di incontri e telefonate tra l’assessore regionale Marco Mattei, il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi e il commissario del Parco Matteo Mauro Orciuoli per risolvere definitivamente la questione. E al momento la boccata d’aria di 50 mila euro servirà a rimettere in piedi gli arenili in completo stato di abbandono. “Mi fa molto piacere – ha detto il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi – che insieme al Parco e alla Regione si stia risolvendo l’annosa questione degli arenili. Intanto, ho anche parlato con il legale che sta curando la vicenda dei contenzioso tra gli ex gestori e la Regione affinché verifichi la possibilità di poter dare in temporanea concessione le aree dissequestrate agli ex gestori in attesa che venga approvato il Pua e che si risolva definitivamente la questione”.  Di fatti, oltre alla vicenda dei sequestri ci sono anche i contenziosi giuridici tra gli ex gestori e la Regione, in quanto i primi negli anni non avrebbero versato regolarmente i canoni delle concessioni degli arenili sfruttati. Così, l’unico documento che rimane pubblico, almeno per il momento, è il Burl  – bollettino ufficiale della Regione – del 28 marzo dello scorso anno dove vengono pubblicati i nomi dei richiedenti la concessione di demanio, circa una ventina di nominativi che corrispondono perlopiù agli storici gestori degli stabilimenti gandolfini. Molti dei quali, oggi, si arrangiano con il lavoro, in attesa di non essere più etichettati come “abusivi”. Perche, di fatto, chi ha sempre tenuto pulite le spiagge come gioiellini sono proprio gli ex gestori che attendono un cenno dall’alto per poter tornare a svolgere la loro attività nella legalità.

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04/07/2012 CASTEL GANDOLFO, IL SANTO PADRE SI AFFACCIA SUL DEGRADO… REGIONE TOC TOC… SERVE UNA BONIFICA… SUBITO!



LATINA, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ARMANDO CUSANI CONDANNATO A DUE ANNI DI RECLUSIONE NON SI DIMETTE

Alberto De Marchis

Condannato a due anni di reclusione per abusivismo edilizio Il Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, non si dimette e annuncia che ricorrerà in appello contro la sentenza sugli abusi a Sperlonga all’Hotel Grotte di Tiberio. “Continuerò a svolgere il mio dovere al servizio del bene comune: sono, infatti, fermamente convinto che quando lavoriamo per gli altri, diventiamo persone migliori.- Dichiara Cusani, che prosegue – Questa esperienza personale ha rafforzato in me il desiderio di migliorare, la convinzione di sempre e l'impegno a consolidare i valori intorno ai quali ritengo debba costruirsi ogni vita umana: la verità, la libertà, la giustizia e l'amore. Per questo non intendo tradire la fiducia accordatami, né declinare al mio impegno verso la Provincia, per questa Provincia, nell'interesse dei cittadini di questa Provincia. E nel proseguire con rinnovato vigore il mio mandato, non posso non ringraziare tutti coloro che in questo cammino, non sempre lastricato di buone intenzioni, hanno voluto esprimermi la propria solidarietà ed amicizia, con parole, messaggi, mail, non ultimo il Presidente del Consiglio provinciale, dei Capi Gruppo e di tutti i Consiglieri che mi hanno accordato il loro attestato di stima ascoltandomi in aula. Al pari, ringrazio chi al contrario mi ha manifestato il proprio dissenso, sino a chiedermi le dimissioni, rappresentando, per me, il pluralismo, una ricchezza del nostro ordinamento, destinato però a fallire il suo compito nel momento in cui alla virtù dell'obbiettività, si sostituisce tout court la solidarietà ideologica. – Il Presidente conclude le dichiarazioni – Questa occasione resta per me un momento proficuo di crescita e confronto, di riflessione nell'ascolto anche di coloro che hanno il diritto di dissentire e criticare le mie scelte ed il mio operato in quanto resto convinto sostenitore del pluralismo delle idee ispirato alla reciproca tolleranza, certo di trovare ragione nella giustizia e nel mio impegno responsabile di perseguire ancora con competenza ed il rigore morale che ho sempre perseguito, soluzioni di sviluppo ed occasioni di crescita per questa nostra Provincia.”




COMANDO GENERALE ARMA DEI CARABINIERI, SARA' CORRETTO IL TESTO OMOFOBO SUL MANUALE PER CONCORSO MARESCIALLI

Filippo Ascierto (Pdl): non si monti un caso per una "parola su un manuale datato nel tempo. L'Arma è sempre stata riferimento di tutti i cittadini, facendo rispettare sempre i diritti delle persone e ha dimostrato ogni giorno di essere dalla parte delle vittime dei reati e fermamente contro crimini e abusi di ogni forma".

 

Redazione

Un errore che sarà corretto. Così il comando generale dei carabinieri definisce il testo del manuale per il concorso di marescialli dell'Arma che inserisce l'omosessualità tra le principali degenerazioni sessuali accanto all'esibizionismo, al feticismo, al sadismo, al masochismo, all'incestuosità, alla necrofilia ed alla zoofilia.


Paola Concia ed Emanuele Fiano hanno definito "inaccettabili e vergognose" le parole del manuale e chiesto al ministro della Difesa "di attivarsi presso il Comandante dei Carabinieri per l'immediato ritiro di quel testo che non fa onore al lavoro di rispetto e tutela che l'Arma svolge da sempre nel nostro Paese".

A stretto giro la reazione del Comando generale, che ammette un "errore materiale nella revisione del testo", causato da "un modulo risalente nel tempo e superato" e fa sapere di aver "immediatamente disposto la formale abrogazione del modulo e la conseguente correzione della pubblicazione".
"L'Arma dei Carabinieri – sottolinea il Comando – è in prima linea nella difesa di tutti diritti, come testimoniano concretamente sia le quotidiane attività sul territorio per garantire i cittadini da ogni forma di discriminazione e di violenza, sia i programmi di insegnamento per tutto il personale, ove trovano ampio risalto i diritti umani e la loro assoluta tutela". Nella mattinata di ieri 11 luglio, il Comandante generale dell'Arma Leonardo Gallitelli "ha avuto modo di chiarire l'increscioso equivoco all'on. Paola Concia nel corso di una conversazione telefonica".

A difesa dell'Arma è intervenuta il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. "Noi – puntualizza – siamo severissimi e stigmatizziamo qualsiasi discriminazione, quindi anche questi passi del manuale. Ma bisogna fare attenzione a non usare questo come accusa verso l'Arma". Fornero riferisce quindi di aver sentito a riguardo il "comandante generale. Questo non è l'atteggiamento dei carabinieri", l'omofobia "non è tollerata all'interno dell'Arma", conclude.

Soddisfatta per la precisazione del Comando l'ex ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna. "Ero certa – spiega – che la definizione di 'degenerati' riservata agli omosessuali in un manuale distribuito ad aspiranti Carabinieri fosse frutto di un errore, certo non banale o poco grave. L'Arma ha dato una risposta pronta e giusta ritirando il manuale e ribadendo la sua vocazione di sempre".

Duro un altro esponente del Pdl, Alfonso Papa, secondo cui "degenerati sono coloro che hanno compilato il manuale per il concorso. L'equiparazione dell'omosessualità alla zoofilia o alla necrofilia è cosa che non fa ridere e che pare tanto più grave perché inserita non in una barzelletta scherzosa, ma negli atti ufficiali di un manuale da concorso pubblico che andrebbe perciò ritirato".

Un altro esponente del Pdl, Filippo Ascierto, ex carabiniere, invita invece a non montare un caso per una "parola su un manuale datato nel tempo. L'Arma è sempre stata riferimento di tutti i cittadini, facendo rispettare sempre i diritti delle persone e ha dimostrato ogni giorno di essere dalla parte delle vittime dei reati e fermamente contro crimini e abusi di ogni forma".


E' la seconda volta in pochi giorni che l'Arma finisce sotto accusa per omofobia. In precedenza polemiche erano scoppiate per le dichiarazioni del vicecomandante generale dei carabinieri, Clemente Gasparri, che nel corso di una lezione alla Scuola Ufficiali, aveva definito "non pertinente allo status di carabiniere" l'ammissione di essere gay.

 

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29/06/2012 CARABINIERI, COMELLINI (PDM): A GENERALE GALLITELLI: LA DISCIPLINA NON PUO' AVERE DUE PESI E DUE MISURE.
28/06/2012 CARABINIERI, PDM: MINISTRO SOSPENDA DAL SERVIZIO GENERALE GASPARRI.
23/06/2012 CARABINIERI, COMELLINI (PDM): DA GEN GASPARRI AFFERMAZIONI DI INAUDITA GRAVITA' SEGNALE DI UNA MILITARITA' PERICOLOSAMENTE “DEVIATA”.


 




ATAC, DENUNCIA IN PROCURA CONTRO ATTI VANDALICI SU METRO A

Redazione

Questa mattina alle 7 circa, alcuni ignoti hanno vandalizzato le macchine emettitrici biglietti e i box del personale presso la stazione metro A di Arco di Travertino verniciandole con bombolette spray. Inoltre i vandali hanno danneggiato gravemente i validatori dei biglietti, ostruendoli con la colla, con la conseguenza che sono stati resi inservibili. Tali atti vandalici hanno creato gravi disagi ai viaggiatori, oltre a provocare un rilevante danno economico all'azienda, che sarà costretta a ripulire le superfici imbrattate e a sostituire tutti i validatori resi inservibili. Di conseguenza Atac presenterà a stretto giro un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica contro ignoti per i danneggiamenti subiti e i disservizi, mettendo a disposizione dell'autorità giudiziaria tutto il materiale audiovisivo ripreso dalle telecamere di stazione. Nel condannare tali atti che penalizzano gravemente il trasporto pubblico, Atac auspica che i viaggiatori collaborino con l'azienda per identificare e isolare i pochi facinorosi i cui atti finiscono col ripercuotersi gravemente sul diritto alla mobilità di tutti.

 




ROMA, VENERDI' 13 LUGLIO IL CONCERTO STRAORDINARIO DEL MAESTRO D’ANTÒ, DIRETTORE DEL CONSERVATORIO DI FROSINONE AI MUSEI VATICANI

Angelo Parca

La serata sarà dedicata alle romanze del compositore Francesco Paolo Tosti ed alla vocalità da camera di Refice, Rossini e Verdi; un repertorio a metà tra sacro e profano, eseguito con pianoforte e voce, a lambire i versi di alcuni tra i più influenti poeti italiani del ‘900, tra cui Gabriele D’Annunzio.  Un invito alla partecipazione rivolto personalmente al Direttore D’Antò come attestato di stima e di compiacimento per il successo di una manifestazione che ha goduto di un grande riscontro di pubblico e di critica; allo stesso tempo, il chiaro intento di coinvolgere idealmente tutto il Conservatorio “Refice” che per sineddoche si identifica e si esprime nella persona del suo Direttore. L’evento, quindi, si presenta come il giusto finale che celebra la chiusura di un percorso che le due Istituzioni hanno seguito assieme secondo linee guida ed obiettivi formativi e culturali comuni e condivisi, base della buona riuscita di ogni iniziativa che intenda concentrare le sue energie sulla qualità dell’offerta e sull’attenzione alla domanda culturale del pubblico.  “La Musica ai Musei Vaticani” ha portato molti giovani musicisti del Conservatorio ad esibirsi nel museo più visitato della penisola (oltre 5.000.000 di visitatori all’anno), innalzando palcoscenici unici sorretti esclusivamente dalla maestosità e dalla bellezza delle sale dei Musei, trasformate per l’occasione nel luogo ideale per una fruizione artistica totale.Importante l’aspetto formativo curato dalla responsabile culturale del progetto, la dott.ssa Ala Botti Caselli, che ha coinvolto gli allievi dell’Istituto in visite guidate ad hoc, creando percorsi specifici volti a stimolare il naturale interesse dei giovani musicisti per la storia, le opere e le raffigurazioni di carattere musicale, dalla Grecia classica all’epoca rinascimentale.  Soddisfazione ed orgoglio sono stati espressi dal Direttore del Conservatorio, il M° Antonio D’Antò:  “La Musica ai Musei Vaticani è una delle iniziative più importanti cui il Conservatorio abbia mai preso parte. Abbiamo fortemente voluto e lavorato per questo progetto, trovando massimo sostegno da parte della direzione dei Musei che ci ha coinvolto, ascoltato e seguito con ammirevole partecipazione e disponibilità. Siamo stati i primi ad aprire questo spazio musicale all’interno del contenitore “Che C’è di Bello” dedicato in passato ad altre forme d’arte ma non alla musica. Questo ci riempie di orgoglio e rappresenta un successo per il nostro Conservatorio. La qualità musicale espressa dai nostri allievi è stata d’eccellenza ed a loro vanno i miei complimenti così come ai docenti che hanno curato i vari eventi. Grazie a tutti loro ed ai magnifici scenari offerti dai Musei Vaticani abbiamo potuto realizzare dei concerti davvero unici. Chiudere questa collaborazione con una mia esibizione è certamente una grande gratificazione personale ma ancor di più lo è poter rappresentare il Conservatorio di Frosinone in un’occasione prestigiosa come questa”.  Dello stesso segno le parole del Presidente del Conservatorio “Refice” Tarcisio Tarquini:  “Il Conservatorio di Frosinone si dimostra ancora una volta una macchina dinamica che trova nei giovani il suo motore e la sua spinta propulsiva. Ringrazio, pertanto, i Musei Vaticani che ci hanno consentito di esprimere questa nostra propensione, un valore in cui crediamo molto e verso cui orientiamo tutta la nostra attività. Agire d’intesa con le altre Istituzioni è sempre stata una nostra priorità: La Musica ai Musei Vaticani è la dimostrazione di come la cosa pubblica, se amministrata secondo criteri che ne valorizzino le risorse migliori, a partire dai giovani, può vivere dell’operosità e del dinamismo spesso associati esclusivamente al settore privato. Da ultimo, un doveroso ringraziamento al Direttore D’Antò che è riuscito a concretizzare questo bellissimo progetto di collaborazione e che nell’evento di chiusura avrà modo di esibirsi in rappresentanza dell’intero Istituto”.

tabella PRECEDENTI:

10/05/2012 FROSINONE, L’ECCELLENZA DEL CONSERVATORIO CELEBRA L’APERTURA SERALE DEI MUSEI VATICANI


 




TERRACINA, SCHIUMA MARRONE E ALGHE IN MARE: IL COMUNE DIFFIDA IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO DELLA BONIFICAZIONE DELL'AGRO PONTINO

Redazione

L'assessore all'ambiente Loreto Maragoni ha inviato una lettera di diffida al presidente del Consorzio della Bonificazione dell'Agro Pontino per il riversamento in mare del materiale accumunato presso le griglie dei canali di competenza dell'Ente.

"Negli ultimi giorni – afferma l'assessore Loreto Maragoni – diverse sono state le segnalazioni giunte in Comune da parte di turisti e cittadini che lamentavano la presenza di "schiuma marrone e alghe" nel tratto di mare compreso tra l'Hotel, l'Approdo e il fiume Sisto; fatti evidenziati anche dalla stampa locale che creano grave nocumento all'economia turistica e al decoro della Città di Terracina.
Per tale ragione questa mattina ho inteso diffidare il Consorzio della Bonificazione dell'Agro Pontino, perché se tali accadimenti si dovessero verificare anche in futuro l'Amministrazione comunale di Terracina si vedrà costretta a segnalare i gravi inconvenienti, anche igienico sanitari, alla Procura della Repubblica e ad adire le via legali per la richiesta di risarcimento del danno ambientale, commerciale e all'immagine turistica della Città.
Vorrei rilevare – termina l'assessore Maragoni – come l'Amministrazione comunale sul tema ambientale stia perseguendo, seppur faticosamente, strade virtuose per consegnare ai cittadini un luogo migliore dove vivere o trascorrere una tranquilla vacanza, e non saranno di certo vicende di questo tipo a fermare il cammino intrapreso".
La lettera, per conoscenza, è stata inviata anche al Prefetto di Latina e all'assessore all'ambiente della Regione Lazio.




CROCE ROSSA, COMELLINI (PDM): "BENE STOP COMMISSIONI SENATO E CAMERA SU RIORGANIZZAZIONE E SULLE RICHIESTE DI CHIARIMENTI A PRESIDENTI SCHIFANI E FINI. PREVALE NOSTRA RICHIESTA LEGALITA'."

Comellini: "La riorganizzazione della Croce Rossa deve quindi, necessariamente, passare da una gestione ordinaria e non da quella commissariale o dalle decisioni, o imposizioni, o interessi di natura politica."

 

Angelo Parca

"Ieri l'ufficio di presidenza della 12^ Commissione (Igiene e sanita') del Senato ha incaricato il presidente della Commissione, senatore Tomassini, di richiedere al Presidente del Senato indicazioni sull'atto di governo 491 (riorganizzazione della Croce Rossa), valutando che la delega il Governo l'abbia esercitata fuori dai termini previsti dalla legge. L'ufficio di presidenza ha inoltre deciso di non incardinare il provvedimento a meno che il Presidente Schifani non lo imponga, motivandolo con ragioni istituzionali e con precedenti o ragioni legalmente valide, perché gli esempi e le prassi citate dal governo non sono state ritenute valide" – Dichiara in una nota Luca Marco Comellini Segretario del Partito per la tutela dei Diritti di Militari e Forze di polizia (Pdm). La nota prosegue – Oggi invece è stata la volta della XII^ Commissione (Affari sociali) della Camera a decidere di richiedere al Presidente Fini chiarimenti sulla questione del termine entro cui il governo avrebbe dovuto esercitare la delega per l'emanazione del medesimo decreto legislativo. La Commissione ha tuttavia deliberato di procedere con la discussione nel merito dello schema di provvedimento sottoposto al suo parere con l'eccezione della deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, segretario della medesima Commissione, che alla luce di quanto fino a oggi emerso nel dibattito ha dichiarato "di non voler parteciapre ai lavori della commissione sull'atto di governo 491 fino a quando il Presidente della Camera non avrà fornito una risposta in merito alla situazione di illegalità che è in atto a causa della perenzione del termine per l'esercizio  della delega da parte del Governo. Sulla questione sono convinto che prevarranno fatte prevalere le ragioni della legalità, del diritto e dei diritti come ho espressamente chiesto ai Presidenti Schifani e Fini lo scorso 2 luglio, con una lettera che gli stessi hanno partecipato ai presidenti delle Commissioni parlamentari interessate sull'atto di governo 491. Non posso comunque fare a meno di invitare il Ministro Balduzzi a procedere al ritiro dell'atto 491 e a dare piena e puntuale attuazione all'Ordine del Giorno (9/4865-AR/10 – Farina Coscioni) con cui il Governo si è impegnato a far eleggere gli organi statutari della Croce Rossa entro lo scorso 1 giugno, perché, a nostro avviso, l'indispensabile riorganizzazione dell'Associazione deve essere decisa dai soci, dai volontari e dai lavoratori civili e militari che ne sono i legittimi proprietari.- Comellini conclude – La riorganizzazione della Croce Rossa deve quindi, necessariamente, passare da una gestione ordinaria e non da quella commissariale o dalle decisioni, o imposizioni, o interessi di natura politica." 

tabella PRECEDENTI:

10/07/2012 PARTITO PER LA TUTELA DEI DIRITTI DI MILITARI E FORZE DI POLIZIA: "GIU' LE MANI DALLA CROCE ROSSA" LA PAROLA AL SENATO
29/06/2012 CROCE ROSSA, "QUANDO IL GATTO NON C'E' I TOPI BALLANO"
26/06/2012 CROCE ROSSA, COMELLINI (PDM): CONSIGLIO DEI MINISTRI RISPETTI "ITER" PER EMANAZIONE DECRETI.
20/06/2012 LAZIO, PARTITO PER LA TUTELA DEI DIRITTI DI MILITARI E FORZE DI POLIZIA: "GIU' LE MANI DALLA CROCE ROSSA"
05/06/2012 ROMA CROCE ROSSA, COMELLINI (PDM): INACCETTABILE COMPORTAMENTO ANTISINDACALE DA PARTE MILITARE DEL CORPO. INTERVENGANO ISTITUZIONI


 




LAZIO SANITA' SPENDING REVIEW, L'IDV PRESENTA UNA MOZIONE IN REGIONE: CHE LA POLVERINI S'IMPEGNI AL MASSIMO PER ELIMINARE I NUOVI TAGLI PREVISTI AL SSN

Redazione  

L’Italia dei Valori ha presentato oggi, in Consiglio regionale, una mozione riguardante la spending review e le sue implicazioni su enti locali e sistema sanitario regionale. Nel documento si impegna la presidente Polverini ad operare in tutte le sedi al fine di eliminare i nuovi tagli previsti al SSN, a partire dalla riduzione per almeno 2 miliardi di euro delle spese per l'ammodernamento dei sistemi d'arma, nei prossimi due anni. Inoltre la mozione chiede di sottoporre al governo la necessità di porre fine al commissariamento, per restituire alla Giunta e al Consiglio regionale la pienezza decisionale. La mozione chiede anche l’avvio di una discussione nella commissione e nel consiglio regionale per affrontare su basi nuove l'impegno di ristrutturazione del sistema sanitario del Lazio. Infine si chiede alla Presidente Polverini e alla Giunta di ripensare le scelte commissariali attuate e da attuare, che hanno aggravato in questi anni la situazione del sistema sanitario regionale, a partire dal criterio delle quattro macroaree – in particolare in rapporto alla riduzione dei posti letto – fino alla revisione delle scelte di chiusura degli ospedali e dei reparti.

“Dopo anni di gestione commissariale impermeabile e opaca, sarebbe un importante segnale se si procedesse alla discussione urgente di questa mozione – hanno detto a margine della presentazione Vincenzo Maruccio e Giulia Rodano, capogruppo e consigliere regionale dell’Italia dei Valori – Il coinvolgimento dell’opposizione in questioni così decisive per il già pericolante sistema sanitario regionale, è bene che avvenga in un pubblico Consiglio regionale, nel quale si possano discutere approfonditamente i cardini del problema: esattamente quelli – concludono gli esponenti Idv – che abbiamo indicato nella nostra mozione.”