VELLETRI, BRUCIA IL MONTE ARTEMISIO

Dalle prime ore di questa mattina in volo due Canadair e un elicottero della Regione Lazio, con centinaia di sganci, e sul posto i volontari della Protezione Civile, Forestale e Vigili del Fuoco. I volontari «Mai visto nulla del genere»

Redazione

Dalle prime ore di questa mattina in volo due Canadair e un elicottero della Regione Lazio, con centinaia di sganci, e sul posto i volontari della Protezione Civile, Forestale e Vigili del Fuoco. Il coordinamento è affidato al Corpo Forestale di Velletri. L'incendio è stato sicuramente doloso, innescato in diversi punti da mani esperte per creare un grosso danno ambientale. La fuliggine e il fumo arriva nelle abitazioni sottostanti. Al momento la Protezione Civile regionale ci informa che il fuoco si estende su 4 fronti per un totale di due km. «Mai visto nulla del genere». Questo il laconico commento di uno dei giovani caposquadra della Protezione Civile di Velletri nell'informarci, mercoledì sera, di una serie di vasti incendi scoppiati sul Monte Artemisio. Uno dei focolai nei pressi del rifugio della Forestale.  «L'incendio che ha devastato il bellissimo versante veliterno del Monte Artemisio è l'ennesimo atto di una tragedia che si ripete puntualmente ogni anno, in occasione dell'estate e della crisi idrica che colpisce il territorio in questa stagione» hanno commentato in una nota Andrea Tupac Mollica e Sergio Andreozzi, rispettivamente Coordinatore di Sel per l'area Castelli-Litoranea-Valle del Sacco ed Assessore ai Beni Comuni di Velletri per la formazione di Vendola. «La natura dolosa dell'incendio, che ha avuto più inneschi contemporanei – ha spiegato Andreozzi – sembra indicare, e non sarebbe certo la prima volta, la pista di un qualche interesse privato che vuole degradare questa meravigliosa facies ambientale del nostro territorio per realizzarne un tornaconto». «Si tratta di un gesto vile e crudele – continua Mollica – che non solo devasta l'ambiente, ma mette anche a repentaglio la vita dei cittadini e di coloro che intervengono per domare le fiamme: Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, cui va il ringraziamento di noi tutte e tutti». «In una situazione di così conclamato rischio ambientale e per l'incolumità dei cittadini, la risposta deve essere forte ed ampia – hanno concluso –. Le istituzioni si attivino senza indugi per individuare i colpevoli, aumentare i controlli e per inserire immediatamente questa area incendiata nel Catasto Comunale delle Aree Percorse dal Fuoco. Così come vuole la legge, sulle aree inserite nel catasto scattano speciali norme di tutela, tra le quali il vincolo di inedificabilità decennale, che mette al riparo il sito incendiato dalle mire degli speculatori edilizi». (Fonte Ansa).




ROMA, GIU' LE MANI DALLA CROCE ROSSA: LA NOTA DI LUCA MARCO COMELLINI (PDM) SUL PD

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Luca Marco Comellini Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm)

Che il governo aveva toppato la scadenza della delega sul riordino della Croce Rossa e che si era inguaiato è ormai palese. Noi del Pdm lo avevamo detto fin dall’inizio di questa vicenda denunciando la persistente illegalità della sua azione già dalla fine dello scorso mese di maggio. L’impasse su cui è scivolato il Governo, a seguito del mio intervento del 2 luglio sui Presidenti Fini e Schifani, ha determinato uno stallo della discussione proprio sul punto del termine della delega, che di rimando ha poi coinvolto le commissioni parlamentari, Affari sociali (Camera) e Salute (Senato), che ne hanno investito nuovamente i Presidenti delle Camere chiedendogli lumi sulla materia.

Insomma un “io lo dico a te, tu lo dici a lui  che poi lo ridice nuovamente a me”, come se gli staff di fini giuristi di cui si circondano i presidenti delle commissioni e dei due rami del Parlamento non siano stati capaci di leggere semplicemente quello che dispone la legge. Ma è leggendo i resoconti proprio delle commissioni interessate che poi ci si rende conto dell’esistenza della solita “trattativa sottobanco”, che rende evidente come PD abbia offerto il suo aiuto al Governo per toglierlo dall'impiccio presentando un emendamento in cambio di aggiustamenti al decreto legislativo.

Il classico e italico modo di gestire le cose: “Io faccio una cosa per te, tu una per me”. E la legalità dove la lasciamo? Mica siamo al mercatino! Qui si parla di una associazione storica che è stata distrutta dagli interessi politici bipartisan con decenni di squallidi commissariamenti. Qui si parla del futuro dei servizi che vengono svolti dai soci e dai volontari della Croce Rossa a vantaggio di tutta la collettività, dai suoi dipendenti civili e militari. Qui si parla di un gruppo di potere che vuole mettere le mani sull’ingente patrimonio dell’Associazione, smembrandola. Qui si parla di oltre 180 milioni di finanziamento pubblico che dovrebbero finire in una fondazione assieme a tutto il patrimonio immobiliare della Croce Rossa.

Quando la partitocrazia si è resa conto che noi del Pdm con i parlamentari Radicali potevamo rischiare di vincere la nostra battaglia di legalità – per la seconda volta consecutiva -, condotta sul rispetto delle norme e quindi del termine entro il quale il Governo avrebbe dovuto esercitare la delega per mettere le mani sulla Croce Rossa (30 giugno 2012), ecco che sono arrivati i colpi dei “cecchini”. Il primo colpo-emendamento è partito dalla commissione Affari sociali della camera ad opera della deputata Miotto (PD), per fortuna (o per
coscienza) subito dichiarato inammissibile per estraneità alla materia:
voleva infilare la proroga del termine scaduto dentro il decreto-legge di proroga degli organismi del Ministero della salute (la CRI non è parte del ministero, è un ente vigilato) ma ha soltanto dimostrato scarsa mira attirandosi la giusta protesta delle Organizzazioni sindacali.

Fallito il primo sciocco tentativo ecco che invece il colpo mortale alla legalità arriva proprio dentro l’Aula del Senato, dal senatore Ceccanti, anche lui manco a farlo apposta del pd. Il suo emendamento 1.0.109, presentato all'ultimo minuto in Aula al disegno di legge di conversione del decreto legge 79 del 2012 (Vigili del fuoco), è stato approvato dall'Assemblea. Cosi facendo il termine per l'esercizio della delega al Governo per riorganizzare la Croce Rossa, prevista dalla legge n. 183 del 2010 e scaduto il 30 giugno scorso, a meno di una cancellazione della modifica apportata da parte della Camera, sarà prorogato al 30 settembre prossimo quando la legge di conversione del predetto decreto-legge entrerà in vigore.

Evviva il Partito Democratico che con l'emendamento a firma di Ceccanti, ignorando il richiamo del Presidente della Repubblica del 23 febbraio scorso in merito alla sentenza n. 22 del 2012 della Corte costituzionale in materia di decretazione d'urgenza, ha voluto sanare una illegalità con un'altra ancora peggiore e incostituzionale, prorogando un termine estraneo alla materia del decreto-legge e comunque scaduto, sancendo così di fatto la sua ormai profonda distanza dai lavoratori e l'assoluta vicinanza a coloro che voglio solo mettere le mani sul patrimonio della Croce Rossa Italiana. In ogni caso, fino a quando la legge di conversione del decreto-legge n. 79 del 2012 non sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, le Commissioni parlamentari continueranno ad operare nell'illegalità determinata da un termine scaduto.

Mentre la partitocrazia fa scempio della legalità, a noi non resta che appellarci, anche per questi fatti, al Presidente della Repubblica che certamente, se non troppo preso dalle questioni palermitane, vorrà tenere fede al contenuto della sua lettera inviata ai presidenti delle Camere lo scorso 23 febbraio: Presidente questa volta faccia rispettare i principi della decretazione d’urgenza e rinvii alle Camere ogni tentativo di aggirare la legalità che le viene sottoposto. Per una volta tanto ascolti la richiesta di legalità che le rivolge un cittadino, lo faccia nell’interesse del paese.

tabella PRECEDENTI:

14/07/2012 SALUTE, COMELLINI (PDM): SCADUTA DELEGA PER RIORGANIZZARE LA CROCE ROSSA, BALDUZZI NE PRENDA ATTO
13/07/2012 CROCE ROSSA, DI BIAGIO (FLI): LA NOTA SULL'INTERPELLANZA DISCUSSA IN AULA CON IL MINISTRO BALDUZZI
11/07/2012 CROCE ROSSA, COMELLINI (PDM): "BENE STOP COMMISSIONI SENATO E CAMERA SU RIORGANIZZAZIONE E SULLE RICHIESTE DI CHIARIMENTI A PRESIDENTI SCHIFANI E FINI. PREVALE NOSTRA RICHIESTA LEGALITA'."
10/07/2012 PARTITO PER LA TUTELA DEI DIRITTI DI MILITARI E FORZE DI POLIZIA: "GIU' LE MANI DALLA CROCE ROSSA" LA PAROLA AL SENATO
29/06/2012 CROCE ROSSA, "QUANDO IL GATTO NON C'E' I TOPI BALLANO"
26/06/2012 CROCE ROSSA, COMELLINI (PDM): CONSIGLIO DEI MINISTRI RISPETTI "ITER" PER EMANAZIONE DECRETI.
20/06/2012 LAZIO, PARTITO PER LA TUTELA DEI DIRITTI DI MILITARI E FORZE DI POLIZIA: "GIU' LE MANI DALLA CROCE ROSSA"
05/06/2012 ROMA CROCE ROSSA, COMELLINI (PDM): INACCETTABILE COMPORTAMENTO ANTISINDACALE DA PARTE MILITARE DEL CORPO. INTERVENGANO ISTITUZIONI


 




COLLEFERRO, RACCOLTA SANGUE CONSULTA SPORT: OLTRE 50 DONATORI

A.P.

Ottimo risultato per la prima giornata di raccolta sangue organizzata dalla Consulta dello Sport, in collaborazione con la Protezione civile e il Comando dei Vigili del fuoco, che ha visto in poche ore oltre 50 donatori. Patrocinata dal Comune, l’iniziativa si è svolta nei locali dell’ex Konver, in via degli Esplosivi, particolarmente idonei allo scopo, secondo il parere degli stessi addetti ai lavori, i medici e il personale dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma a cui le donazioni erano destinate. Soddisfatti, dunque, gli organizzatori Paolo Pelacci, Emanuele Galati e Gianni Chiarucci, che hanno preannunciato di voler continuare con altre giornate simili facendo diventare questa pratica di grande solidarietà un appuntamento fisso perlomeno annuale. Durante la manifestazione, che si è svolta nell’arco della mattinata, i donatori di ogni età (andavano dai 19 anni – il minimo per donare è 18 anni – agli ultracinquantenni) sono stati anche allietati da un gruppo di volontari dell’associazione nazionale Onlus Medici Clownterapia, di cui esiste una sede anche a Colleferro. A tutti è stata offerta una ricca colazione, generoso omaggio di un commerciante locale.
 




RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH

L’analisi approfondita in corso sul “comparto aria” di Roncigliano, s’aggiungerà,  a seguito dell’importante iniziativa avviata dal Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini (e dagli altri nove sindaci di bacino), all’avvio della caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica di Albano (comparto acqua di falda e suolo), nonché alla richiesta d’un nuovo studio epidemiologico dell’area.

 

Alberto De Marchis

Ieri mattina, 18 Luglio,  tre funzionari della Asl Rm-H e quattro tecnici del “Gruppo di Ricerca Sensori” guidati dal Prof. Paolesse, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università di Tor Vergata, hanno proceduto ad un’ispezione “non concordata” all’interno della discarica per rifiuti indifferenziati di Roncigliano (Cecchina di Albano Laziale). Discarica, come noto, di proprietà della Pontina Ambiente del gruppo del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio Cerroni. Alcuni mesi fa, difatti, come ricorderete, a seguito dell’entrata in funzione del VII invaso della discarica di Albano (distante dalla prima abitazione appena 178,5 metri), la qualità dell’aria nei quartieri di Roncigliano, Villaggio Ardeatino, Cancelliera e Montagnano subì un peggioramento tale da causare numerosi episodi di malore tra i residenti, riscontrati anche dai locali pronto soccorsi. La Asl Rm-H di Albano ha ritenuto necessario ed improcrastinabile  l’avvio d’uno studio approfondito sulla qualità dell’aria nei pressi del noto sito di smaltimento di rifiuti dei Castelli Romani. I tecnici del “Gruppo di Ricerca Sensori” hanno proceduto, prima di tutto, ad un’analisi generale del “respiro del vento” (così l’hanno definito) con l’ausilio dell’anemometro: strumento utilizzato per misurare velocità e direzione dell’aria. Subito dopo, mediante il “sistema olfattivo artificiale” – nella versione mobile, chiamato volgarmente nasometro – sono seguiti numerosi campionamenti d’aria sia all’interno sia nell’area immediatamente limitrofa alla discarica. “Questo nasometro, nella versione mobile – dichiara uno dei tecnici – arriva direttamente dal Kennedy Space Center di Cape-Canaveral. E’ stato utilizzato, difatti, dagli scienziati della Nasa, fino allo scorso aprile, nel corso dell’ultima missione spaziale cui ha preso parte anche l’astronauta italiano Roberto Vittori. I sensori  erano localizzati proprio all’interno dei locali della Stazione Spaziale Internazionale per monitorare la qualità dell’aria respirata degli astronauti: rappresentano, al momento, quanto di meglio esiste nel campo scientifico e tecnologico.” L’analisi approfondita in corso sul “comparto aria” di Roncigliano, s’aggiungerà,  a seguito dell’importante iniziativa avviata dal Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini (e dagli altri nove sindaci di bacino), all’avvio della caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica di Albano (comparto acqua di falda e suolo), nonché alla richiesta d’un nuovo studio epidemiologico dell’area. “Dati scientifici, questi, siamo certi, – dichiara Daniele Castri referente legale e membro del Coordinamento “No Inc” –  che ci permetteranno di rendere ancora più efficace, in sede giudiziaria ed amministrativa, la vertenza contro l’inceneritore dei Castelli Romani e contro il VII invaso.” Castri conclude poi: “Nessuno posi la prima pietra!! Il 3, 4 e 5 Agosto – presso la bellissima vigna all’ingresso di Villaggio Ardeatino posta proprio davanti il terrapieno del VII invaso –  si terrà la terza edizione del Dis-Camping: pranzi e cene, dibattiti, proiezioni, mostre e musica per dire no all’inceneritore dei Castelli Romani, no al VII invaso ed a favore della raccolta differenziata porta a porta, della riduzione, del riciclo e del riuso dei rifiuti solidi urbani.”

ARTICOLI PRECEDENTI:

23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI


 




ROMA, BLOCCO DEI GRANDI CANTIERI PUBBLICI E ULTERIORI APERTURE DI CASSA INTEGRAZIONE

Angelo Parca

Nonostante che Roma Metropolitane, il 21 dicembre 2011, abbia sottoscritto il contratto con il consorzio che si è aggiudicata la gara per la realizzazione del prolungamento della linea metropolitana B, da Rebibbia a Casal Monastero ad oggi nessuno in città è in grado di annunciare con certezza la data di avvio di quei cantieri. Nonostante la copertura finanziaria, derivante da una specifica delibera del CIPE emanata il 4 gennaio 2012, ad oggi nessuno è in grado di prendere un serio e certo impegno sulla data di avvio dei cantieri per la realizzazione della tratta T3 della metro C riguardante il tratto San Giovanni – Colosseo. “Siamo costretti ancora una volta a lanciare questo grido di allarme in merito agli appalti per le nuove linee metropolitane della città di Roma, in un momento gravissimo della tenuta dei livelli occupazionali nel settore edile”. Queste sono le dichiarazioni del segretario generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio, Roberto Cellini, che continua: “Nonostante gli annunci e i proclami, sono i fatti che ci preoccupano e verso i quali richiamiamo al proprio senso di responsabilità la giunta capitolina e tutte le forze politiche, per la pronta soluzione dei problemi. I cantieri per il prolungamento della metro B non possono iniziare a lavorare visto il caos amministrativo che abbiamo riscontrato nella procedura di gara. Soltanto il 9 Maggio u.s. è stato annunciato l’avvio della conferenza dei servizi, la quale si è riunita due volte, in data 18 giugno e 6 luglio. Ad oggi non si conoscono le conclusioni, ma durante i lavori è emerso un fatto sconcertante. La Regione Lazio ha fatto notare agli uffici tecnici di Roma Capitale che i terreni sui quali è previsto il nodo di scambio di Casal Monastero sono gravati da un vincolo di inedificabilità derivante da un vincolo paesaggistico esistente da oltre 20 anni. E’ emerso inoltre che anche un terreno esistente sull’area di Rebibbia, denominato Area 4, non può costituire oggetto di valorizzazione immobiliare, in quanto interessato da una recente costruzione. Nel frattempo nulla è stato fatto per avviare le procedure di alienazione del terreno denominato “Pietralata”. Tutto ciò determina un buco, nel piano finanziario elaborato dal consorzio vincitore, di oltre 100 milioni di euro. Se qualcuno non prende impegni certi e veloci per il ripianamento della voragine economica, creatasi per l’eccesso di approssimazione e dilettantismo di chi ha avviato e governato il progetto di prolungamento della linea metropolitana, i lavori non potranno mai iniziare. E mentre aspettiamo, nel settore edile registriamo la sistematica decimazione di posti di lavoro”. Continua ancora Roberto Cellini: “Nonostante l’approvazione della delibera CIPE per la copertura finanziaria dei lavori per la tratta San Giovanni – Colosseo, ad oggi la Corte dei Conti non ha ancora emesso il suo parere e quindi anche questi cantieri indispensabili per la città non hanno certezza di avviarsi, ammesso che il consorzio metro C, abbia ancora la volontà e l’interessa ad aprirli. Chiediamo all’amministrazione capitolina di attivarsi al più presto, con capacità e volontà, affinché i tempi necessari alla Corte dei Conti per esprimersi siano i più veloci possibili. Sarebbe ingiustificabile per il sindaco Alemanno, se a Settembre il consorzio metro C, dovesse avviare una nuova procedura di licenziamento di tutta la sua forza lavoro!”

ALTRI tabella:

09/05/2012 ROMA METRO C BOCCIATURA CORTE DEI CONTI, ALBERTI (FDS): "IL COMUNE RINUNCI"
07/05/2012 ROMA CAPITALE: 24 EX DIPENDENTI DELLA INTERMETRO, IN ATTESA DI RICOLLOCAZIONE, OCCUPANO L’ASSESSORATO ALLA MOBILITÀ.
01/03/2012 ROMA METRO C: MORTE CEREBRALE PER IL LAVORATORE DI 26 ANNI

 




MARINO BACCO JAZZ FESTIVAL, COMANDINI (IDV): “COME PUÒ L’ASSESSORE RIMANERE AL SUO POSTO? DIMISSIONI O RIMOZIONE SONO UNA LOGICA CONSEGUENZA”

"Con quale animo altre Associazioni a conoscenza di quest’episodio potranno recarsi a Palazzo Colonna e come potranno considerare gli interlocutori comunali seri ed affidabili, se questi sono i comportamenti e proprio con una Sagra dell’uva alle porte."

[LETTERA ASSESSORE OTELLO BOCCI INDIRIZZATA ALL'ASSOCIAZIONE BACCO JAZZ DEL 20 GIUGNO 2011]

[LETTERA DEL DIRIGENTE VINCENZO MONTENERO DEL 25 GENNAIO 2012]

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Italia dei Valori di Marino riguardo la vicenda Bacco Jazz

"Se nella vicenda “Bacco Jazz festival” come sembra, leggendo tutte le cronache dei giornali, l’avvocato difensore dell’istituzione comunale asserisce che  l’assessore Bocci abbia promesso soldi a titolo personale, e che comunque sembra abbia usato, carta e logo comunale con tanto di timbro e firma, quindi carta intestata, se ne traggano anche e subito le debite conseguenze, e cioè che si è fatto di una carica un uso distorto, non consentito e non in linea con il ruolo ricoperto che deve essere di assoluta trasparenza e correttezza, e rispettoso delle normative, tale da non provocare grave nuocimento ad associazioni e cittadini. Pertanto delle due l’una:  o si è agito in nome del Comune autorizzando una spesa senza averne la facoltà o si è agito per conto proprio con mezzi, strumenti e prerogative non consone. In entrambi i casi l’errore sembra grave ed evidente. A meno di una terza via che il Sindaco o il diretto interessato dovrebbe spiegare ai cittadini e che ad oggi a distanza di mesi non hanno ancora fatto. Pertanto la vicenda giudiziaria giustamente proseguirà il suo corso, ma va da sé che la vicenda politico-amministrativa assume contorni gravi e grotteschi, sulla quale la maggioranza ha messo la testa sotto la sabbia. Ci chiediamo come si possano in questa maniera, con leggerezza, ricoprire incarichi delicati quanto importanti, ma ci domandiamo soprattutto perché il Sindaco non abbia rimosso e subito l’Assessore, perché comunque e da qualunque lato si veda questa vicenda, riteniamo che ci siano stati errori gravi e responsabilità precise. Ci domandiamo poi con quale animo altre Associazioni a conoscenza di quest’episodio potranno recarsi a Palazzo Colonna e come potranno considerare gli interlocutori comunali seri ed affidabili, se questi sono i comportamenti e proprio con una Sagra dell’uva alle porte.
IdV Marino
Comandini Marco"

tabella PRECEDENTI:

18/07/2012 MARINO CAUSA BACCO JAZZ, IL COMUNE DA ADDOSSO AL SUO ASSESSORE. L'APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE: OTELLO BOCCI… DIMETTITI!
18/05/2012 MARINO, CASO BACCO JAZZ: IL COMUNE SI AFFIDA A UN LEGALE.
14/05/2012 MARINO, FISSATA L'UDIENZA BACCO JAZZ
20/03/2012 MARINO, BACCO JAZZ, IL RITORNO… DAVANTI AL GIUDICE
15/03/2012 MARINO, BACCO JAZZ, ARRIVA UNA LETTERA UFFICIALE DEL COMUNE: NON C'ERANO I SOLDI PER PAGARE LA MANIFESTAZIONE
18/01/2012 L'ASSESSORATO ALL'AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO CONCEDE IL CONTRIBUTO AL BACCO JAZZ FESTVAL
12/01/2012 MARINO, L'IDV CHIEDE CHIARIMENTI AL SINDACO: LA SALA LEPANTO E BACCO JAZZ FESTIVAL
10/01/2012 IL COMUNE DI MARINO NON PAGA IL BACCO JAZZ FESTIVAL


 




CIAMPINO, CARABINIERI E POLIZIA LOCALE BLOCCANO TRAFFICO DI FRUTTA "LOW-COST"

Redazione

A Ciampino Carabinieri e Polizia Locale hanno portato a termine,nel corso della mattina di ieri 18 luglio, una operazione congiunta a tutela del consumatore, iniziata nel corso della notte, che ha visto interrompere il commercio di diverse decine di quintali di frutta e verdura priva di tracciabilità, di dubbia provenienza e, in parte, potenzialmente nociva per la salute, che avveniva tra Roma, Ciampino ed i Castelli Romani.  L’attività investigativa è nata quando, nel corso delle ultime settimane, le forze dell’ordine hanno notato un insolito intensificarsi del transito di camion di frutta e verdura per le strade cittadine, in particolar modo in orario serale o nelle primissime ore del mattino. Tale intensificarsi del transito non è sfuggito agli occhi degli agenti che hanno deciso di operare nella scorsa notte, aspettando i furgoni ad un posto di controllo attivato nella principale piazza cittadina. Dall’esame è emersa la presenza di notevole quantità di merce senza tracciabilità (oltre 50 quintali, di cui poco meno del 25% circa era giustificata con fatture di acquisto all’ingrosso, per le quali è in corso la verifica alla fonte), oltre a diverse qualità di funghi privi di certificazione medica.  Dalle verifiche è emerso che tutta la merce era stata acquistata presso il Centro Agroalimentare C.A.R. di Roma ed era poi destinata alla vendita al consumatore presso le frutterie “low-cost” site nei quartieri a sud-est della Capitale e dei Castelli Romani. Tutta la merce era messa in vendita a prezzi molto bassi, con evidente concorrenza sleale nei confronti dei commercianti che acquistano regolarmente frutta e verdura con fattura. Nei confronti dei trasgressori, oltre al sequestro della merce, sono state elevate sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro. Immediatamente dopo il sequestro, le forze di Polizia hanno disposto la verifica sulla qualità della merce. Dopo aver provveduto alla distruzione sul posto di quella deteriorata e di quella potenzialmente nociva, tutta la restante frutta e verdura è stata interamente destinata in beneficenza all’associazione “Appha onlus” di Ciampino, gestita da Don Baldassarre, che l’ha a sua volta divisa nel corso della mattina di oggi tra gli ospiti del centro, la mensa dei poveri della Caritas e le numerose famiglie bisognose che quotidianamente si rivolgono alla stessa.
 




RIETI, LA PROTEZIONE CIVILE LANCIA UN APPELLO ALLA POPOLAZIONE: SALVAGUARDIAMO IL PATRIMONIO BOSCHIVO

Alberto  De Marchis

Dopo i gravissimi danni causati dall'incendio che ha interessato il territorio di Fara in Sabina la scorsa settimana, ed i continui focolai che si susseguono in tutta la provincia di Rieti, alimentati dal caldo torrido e dal vento di questi  giorni, dalla Protezione Civile arriva un richiamo alla popolazione per chiederne la collaborazione. “Faccio appello alle coscienze di quanti frequentano le nostre montagne in questi giorni di vacanze estive – sottolinea Crescenzio Bastioni, responsabile del C.E.R. di Rieti – perché è dovere di tutti salvaguardare il patrimonio boschivo, e laddove si presenti un’emergenza è necessario avvertire tempestivamente”. "A tale scopo invitiamo ogni cittadino a farsi egli stesso vedetta durante i propri spostamenti quotidiani, supportando l'opera di monitoraggio svolta dai volontari della Protezione Civile, segnalando al numero verde 1515 del Corpo Forestale dello Stato ogni avvistamento di colonne di fumo o situazioni sospette da cui possano svilupparsi incendi, permettendo così l'avvio tempestivo delle operazioni di intervento di spegnimento, per il quale anche pochi minuti possono essere decisivi ad evitare danni maggiori. Un comportamento virtuoso e di alto profilo civico a cui tutti possono ottemperare facilmente, con grande vantaggio per la tutela e la salvaguardia del verde di Rieti caratterizzato dalla forte presenza di aree boschive, alla cui tutela e difesa – conclude Bastioni – devono concorrere non soltanto le Istituzioni preposte ma anche il cittadino.




ROMA, SAMUELE PICCOLO: INTERROGATORIO DI GARANZIA SVOLTO QUESTA MATTINA NEGLI UFFICI DEL GIP FILIPPO STEIDL.

Redazione

''Non so assolutamente chi abbia finanziato la mia campagna elettorale. Non so da dove arrivino quei soldi, io mi limitavo a fare attivita' politica''. Così Samuele Piccolo, l'ex vicepresidente del consiglio comunale di Roma, nell'interrogatorio di garanzia svolto questa mattina negli uffici del gip Filippo Steidl. Il padre Raffaele avrebbe affermato che la responsabilita' dell'attivita' illecita e' da ricondurre al figlio Massimiliano. (Fonte Ansa)

13/07/2012 ROMA ARRESTO PICCOLO, MASINI (PD): CITTA' UMILIATA DA QUESTIONE MORALE
13/07/2012 ROMA, SCANDALO COMUNE, BONESSIO (VERDI): "ALEMANNO DIMETTITI…SUBITO!"
13/07/2012 ROMA, BUFERA SUL COMUNE DI ROMA: AI DOMICILIARI IL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO….ARRESTATI ANCHE IL PADRE E IL FRATELLO


 




SE NON VOGLIAMO DIVENTARE UN RIFIUTO GETTIAMO CHI CI INCENERISCE

Chiara Rai

Uno sfogo, ogni tanto, ci vuole. La speranza dello sfogo è che qualcuno che ha potere e maggiore incidenza d’intervento raccolga queste parole e non le getti a mare come un qualsiasi sacchetto di plastica che sta togliendo ossigeno ai fondali e sta definitivamente cambiando assetto agli ecosistemi. La regione Sicilia è sull’orlo del default economico, per dirla d’effetto“ ha fatto il botto”. La lettera di Monti non lascia spazio a dubbi: Palazzo Chigi intima l’uscita di scena del governatore Raffaele Lombardo che, nonostante le gravissime rilevazioni della Corte dei Conti e il volume di residui passivi cresciuti da 5 a 7 miliardi di euro e nonostante quasi tutti i saldi fondamentali di bilancio presentino valori negativi, resta aggrappatissimo alla sua poltrona e non la molla con la scusa che “qualcuno da Roma gli avrebbe chiesto di restare”. Ma chi sarebbe quel pazzo che mentre la voragine siciliana sta fagocitando il nostro Paese, insieme alle atre regioni con i conti in rosso, chiede a un Lombardo di rimanere in Sicilia? O lo stivale si è capovolto, oppure stiamo finendo ammassati come i 58 miliardi di bicchieri di plastica e 200 miliardi di bottiglie di acqua minerale che ogni anno buttiamo in mare, forse senza pensare che le bottigliette di plastica possono rimanere nell'ambiente per mille anni, così come le buste di plastica, le lattine di alluminio e gli oggetti in polistirolo. E per mille anni ci porteremo sul groppone dei mostri che inquinano irreversibilmente il nostro ecosistema. Ma che ci frega, adesso che è estate ci facciamo i giri in barca in superficie e d’inverno lucidiamo i nostri scafi per prendere il largo battendo bandiera panamense, quando l’opportunità ci si presenta davanti. L’estate è bella, ci si scopre, si fa il bagno, ci si abbandona alla spensieratezza. Ma l’estate è anche silente, sinuosa e lascia libere le menti più macchinose e pianificatrici di agire indisturbate. Mentre i rifiuti ci fagocitano, mentre le Regioni succhiano i nostri soldi come aspirapolveri impazzite, mentre si sotterrano e dissotterrano fusti tossici (sport che piace ai politici per cavalcare l’onda dei consensi a discapito dei veri ideali e concrete preoccupazioni che muovono i cittadini), mentre l’idea che gli inceneritori possano sostituirsi a un modus vivendi che purtroppo non ci appartiene (perché altrimenti non saremmo a questo punto), mentre il servizio di raccolta “porta a porta” diventa un lancio mediatico per le amministrazioni locali….si leva uno sfogo che intende dire basta ad una politica riciclona che però adotta gli inceneritori per incapacità amministrativa. Basta all’inerzia fagocitante di quelle che abbiamo ancora il coraggio di chiamare autonomie…decentramenti governati da poche punte di diamante e da tanti corvi che si buttano a capofitto sulla carne umana appena macellata.    




NEMI, SOLDI COMUNITARI BUTTATI AL VENTO: DOVE SONO GLI ULIVI DAI QUALI SI SAREBBE PRODOTTO L'OLIO DOP?

Tra i nomi sul cartello libera e spontanea l’associazione mentale di due personaggi, un po’ come Stanlio e Olio, un po’ come Bonnie e Clyde….saltano all’occhio e nessuno ce ne voglia: Alberto Bertucci e Gianpaolo Miglietta oggi ancora più legati da un caso penale che li vede imputati per turbativa d’asta e frode nei pubblici incanti.

 

Redazione

Dove sono gli ulivi? Una distesa desertica senza gli auspicati ulivi tanto decantati nel 2008 dall’assessorato all’agricoltura del Comune di Nemi. L’allora assessore Alberto Bertucci, oggi sindaco, ne fece un vero e proprio cavallo di battaglia: “pianteremo gli ulivi per far rinascere la valle del lago”. I bei fusti, fruttificando, avrebbero prodotto olio di prima qualità e l’obiettivo di Bertucci era conseguire una certificazione Dop. Come questo terreno ce ne sono almeno una ventina. Il progetto rientra nel Piano di Sviluppo Rurale e ha beneficiato di fondi europei per almeno 200 mila euro. Sui Psr i controlli vengono fatti anche dopo 5 anni, peccato che si troverà poco o niente eccetto il fatto che sono stati distratti dei fondi comunitari. E poi, la domanda sorge spontanea: di chi è il terreno sul quale è piantato il cartello?

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