NEMI TEMPIO DI DIANA, DOVE SI VA’? AL SITO ARCHELOGICO O ALL’AZIENDA AGRICOLA?

A. De. M.

Visitatori confusi da segnaletica “fai da te” che potrebbe indurre a visitare un azienda privata anziché il noto sito archeologico del Tempio di Diana a Nemi, dove sono attualmente in corso gli scavi archeologici da parte della sovrintendenza del Lazio. A parte i cartelli “fatti in casa”, che portano ad un azienda in attività reduce di un sequestro operato più di un anno fa in quanto non è risultata del tutto a norma, la segnaletica stradale risulta “mozzata” proprio nella parte della freccia: allora, dove si và? A destra o a sinistra? Difficile capirlo, soprattutto per i turisti, spesso dirottati altrove. 




ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI

Castri: “Se la discarica di Albano è gestita nel rispetto rigoroso dell’ attuazione della direttiva Europea in materia di discariche per rifiuti indifferenziati nonché del decreto Matteoli, ovvero del testo unico in materia ambientale, perché la Pontina Ambiente del Gruppo Cerroni ha negato l’accesso ai ricercatori e al naso-elettronico? Qual’è il timore della Pontina Ambiente srl? Non è interesse primario dell’azienda sgombrare il campo da ogni dubbio?”

 

Chiara Rai
I ricercatori del “Gruppo Sensori” dell’università Tor Vergata messi alla porta dalla società Pontina Ambiente, proprietaria della discarica di Albano. Queste indiscrezioni, trapelate dai corridoi della Asl RmH non vengono smentite dal professor Roberto Paolesse, ordinario di chimica a Tor Vergata che guida il gruppo di ricerca ed è anche l’inventore del cosiddetto “nasometro” strumento in grado di generare una mappa olfattiva della qualità dell’aria. “Spero si sia trattato di un semplice “difetto di comunicazione”. – Dice Paolesse –  I responsabili della discarica hanno detto e sostenuto più volte di non essere stati avvisati dalla Asl dell’ispezione. L’ispezione, difatti, non era concordata con la Pontina Ambiente. Spero, sinceramente che il problema si possa risolvere presto. Non vogliamo “stressare” la situazione. Credo sia interesse anche della stessa Pontina Ambiente srl sgombrare il campo da qualsiasi dubbio relativo alla presenza di molestie olfattive o, peggio, altro. Ripeto, spero che questa situazione si risolva presto”.  A dare notizia dell’alt al nasometro e ai ricercatori di Pontina Ambiente è il responsabile del Comitato “No Inc” Daniele Castri: “Se la discarica di Albano è gestita nel rispetto rigoroso dell’ attuazione della direttiva Europea in materia di discariche per rifiuti indifferenziati – dice Castri –  nonché del decreto Matteoli, ovvero del testo unico in materia ambientale, perché la Pontina Ambiente del Gruppo Cerroni ha negato l’accesso ai ricercatori e al naso-elettronico? Qual’è il timore della Pontina Ambiente srl? Non è interesse primario dell’azienda sgombrare il campo da ogni dubbio?”. Inoltre il gruppo di ricercatori, come sostiene Castri, ha sottoscritto un contratto di collaborazione tecnico-scientifica con la Asl RmH. Atto che conferisce ai ricercatori, quando accompagnati dai funzionari della Asl RmH in qualità di polizia giudiziaria come già avvenuto mercoledì scorso alla discarica di Roncigliano, il diritto dovere nonché la piena legittimità di svolgere tutte le indagini necessarie ed utili all’analisi della qualità dell’aria nei pressi del noto sito di smaltimento rifiuti dei Castelli Romani. Intanto Castri annuncia che nei prossimi giorni, esattamente 3,4 e 5 agosto daranno vita al “disc – camping”, ovvero allo stazionamento in campeggio nell’area della discarica. Una forma di protesta, ma anche un messaggio che sostanzialmente vuole dire “noi non abbassiamo la guardia”, diretto a quello che molti residenti vicino Roncigliano e componenti del comitato chiamano il “re dell’immondizia”. Immondizia che ha iniziato ad essere conferita in discarica nel lontano 1979, non a caso quello di Albano è il sito più antico di conferimento rifiuti italiano. Un’area di 80 ettari che, come d’accordi tra Asl e ricercatori di Tor Vergata, dev’essere passata al setaccio dal nasometro  con l’obbiettivo, riassunto bene dal professor Paolesse, di “verificare e misurare le molestie olfattive per procedere poi ad una serie di misure in continuo delle emissione olfattive generate dalla presenza dei rifiuti. Con l’ausilio del naso-elettronico riusciamo a definire quantitativamente e qualitativamente le caratteristiche chimiche della molestia olfattiva”. I ricercatori intendono, in seguito e auspicando in una risoluzione delle “incomprensioni” con la Pontina Ambiente, procedere a campionamenti gassomatografici per capire la tipologia specifica delle emissioni.  Intanto arrivano suggerimenti dal mondo dell’ambiente: Sergio Marchetti consulente di multinazionali del settore non esita a provocare gli amministratori locali rispetto alla poca informazione che viene data su impianti “made in Italy” capaci di differenziare il 100 per cento dei rifiuti a costo zero. “E’ possibile – sostiene Marchetti –  semplicemente utilizzando le nuovissime tecnologie che compongono un Complesso Ecologico Polivalente, il quale può lavorare da 100 a 7 mila tonnellate di rifiuti al giorno per ogni singolo impianto, che non richiede costi di costruzione, di conferimento, di gestione, né contributi pubblici, perché si “autoripaga” con la selezione del 100% dei prodotti che vende o lavora direttamente e in più non inquina, perché opera a freddo senza combustione”.

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24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI


 




ANGUILLARA, LA CITTADINA AL MICROSCOPIO: URGONO INTERVENTI MIRATI

Stando ai dati del quadro mensile “Tassi d’assenza/presenza del personale” che l’Ente pubblica sul suo sito sotto la voce operazione trasparenza, si ha l’impressione che l’organico amministrativo esistente ha abbastanza spazio da coprire altri incarichi. La deduzione si basa sul fatto che in certi mesi il tasso assenze raggiunge il picco del 47%. Dal quadro che viene presentato, a pieno regime il personale interno ha spazio per assolvere ad altri compiti.

 

Emanuel Galea

A pochi interessa che le entrate fisse del Comune di Anguillara, da euro 12.478.596,00 del 2005 hanno avuto una crescita debole e lenta. Nel 2011 sono riuscite a raggiungere appena euro 14.490.703,00. Un incremento modesto d’euro 2.012.107,00 in 7 anni. Le spese hanno viaggiato tra euro 12.968.236,00 del 2005, euro 15.503.205,00 del 2010 ed euro 15.078.361,00 del 2011.  L’andamento della spesa ha visto così una corsa al rialzo di euro 2.534.969,00 nel 2010 ed uno poco inferiore di euro 2.110.125,00 nel 2011. Si potrebbe attribuire l’incremento delle entrate in parte derivante dalla crescita demografica, così come l’aumento delle spese. Da precisare che l’incremento demografico è stato di 2609 residenti. Ma i conti non tornano. In sette anni, questi hanno apportato euro 771,22 cadauno alle entrate e apportato un incremento delle spese di euro 971,62 nel 2010 e di euro 808.709 nel 2011. Quello che si vuole rimarcare oggi, invece, è che le entrate fisse non riescono a coprire le spese certe. Si fa sovente ricorso ad espedienti contabili, anticipazioni ed esposizioni d’alienazioni da avvenire. I dati fissi non si spostano di una virgola e la situazione rimane stagnante e piuttosto comatosa. Nel 2005 la popolazione ad Anguillara contava 16.273 unità; nel 2011, secondo gli indici demografici elaborati dall’ISTAT ha raggiunto 18.882 unità.  Un incremento demografico di 2609. Un aumento della popolazione al quale corrisponde un incremento nelle spese e nessun sensibile miglioramento nelle entrate. Sarebbe interessante approfondire meglio per capirne le ragioni. A quanto finora esposto, si può fare ricorso ai classici indicatori finanziari. Per brevità abbiamo preso in considerazione l’anno 2011. La Pressione Finanziaria, vale a dire quello che ognuno di quei 18.882 residenti ha contribuito alle entrate del 2011 (tributarie ed extra tributarie) è stata mediamente per euro 699,80. L’Intervento regionale ed erariale, cioè i  trasferimenti regionali e quelli statali  rapportati alla popolazione sono  stati di appena euro 18,88. Situazione non florida, equilibri instabili e spazi per manovre molto limitate per non dire precluse. Le scelte dell’amministratore non possono che essere quelle impopolari. Miglior percorso che i governanti della cittadina possono percorrere sarebbe quello della massima chiarezza e trasparenza. Un’informazione costante e ben diffusa è l’unica via che può far digerire scelte amare e a volte rinunce, piuttosto che nuovi balzelli. In simili situazioni sprechi e spese azzardate gridano vendetta. La parola d’ordine dovrebbe essere “il rigore”.
Rigore,che non dovrebbe tradursi nell’inasprimento dell’imposizione di nuove imposte.  Rigore nel contenimento della spese,  oculatezza nelle scelte e monitoraggio continuo della situazione. La velocità di riscossione delle entrate non dovrebbe conoscere rallentamenti e tantomeno compromessi. Stando ai dati del quadro mensile “Tassi d’assenza/presenza del personale” che l’Ente pubblica sul suo sito sotto la voce operazione trasparenza, si ha l’impressione che l’organico amministrativo esistente ha abbastanza spazio da coprire altri incarichi. La deduzione si basa sul fatto che in certi mesi il tasso assenze raggiunge il picco del 47%. Dal quadro che viene presentato, a pieno regime il personale interno ha spazio per assolvere ad altri compiti. Per dirne una, potrebbe occuparsi della riscossione dei tributi al posto di Equitalia. Si risparmierebbero le provvigioni che vengono girate all’agenzia di recupero.  Riconquistati i giorni d’assenza, con il personale in esubero, stando ai dati che fornisce l’Ente, si potrebbe  organizzare un gruppo da affiancare all’ufficio legale del Comune per avviare una nuova politica  di mediazioni in sostituzione dell’attuale che genera tanti processi legali , costosi e che mettono a rischio l’Ente con la formazione  di debiti fuori bilancio. Dell’assunzione del dirigente che pesa sui conti per euro 240.000,00 già ne abbiamo parlato. Si potrebbe contemplare la sua revoca come quella di tanti incarichi professionali, consulenze ed affini. Andrebbe considerato un serio congelamento di tutte nuove assunzioni. In questo frangente urgono fondi per gli impianti necessari per risolvere il problema arsenico. Mettere Anguillara al riparo da condanne della Corte di Giustizia Europea, è un dovere degli amministratori. Ci sarebbero altri indicatori finanziari. Li tralasciamo per non appesantire oltre quanto fin’ora detto. Sia ben chiaro che quanto esposto non descrive che spese correnti. Volutamente abbiamo tralasciato qualsiasi accenno a quelle in conto capitale. Quali soluzioni?  Non è che ce ne siano tante. Una cosa è certa. Non si può aumentare ulteriormente il carico impositivo. Secondo il Rapporto Annuale Istat, il rischio povertà riguarda circa 7,5 milioni d’individui (il 12,5% della popolazione) e Anguillara non si può dire immune da questo trend. La soluzione pertanto va ricercata altrove.  Sfruttare intelligentemente le possibilità che offre il paese. Il turismo potrebbe essere una valida risorsa per questa cittadina. Un buon amministratore ha l’obbligo di sondare tutte le strade per valutare le risorse turistiche che il paese offre e cercare di sfruttarle con intelligenza. Se il Comune non ha i mezzi finanziari  per affrontare l’argomento dovrebbe rivolgersi all’iniziativa privata. Se poi i finanziatori privati locali non se la sentono di intraprendere le iniziative è doveroso da parte dell’amministratore cercare nuovi investitori del settore fuori dai confini comunali. Imperativo sapere cosa si vuole e come la si vuole. Il quando si sa, è sempre “da ieri”. Questi sono i sintomi di una crisi cardiaca della cittadina. Trascurandoli si rischia l’infarto. Con la buona volontà, la partecipazione di tutti e l’apporto disinteressato delle  sane energie, un certo successo non può mancare. La convalescenza forse sarà lunga, ma alla fine Anguillara ce la farà a non essere enumerata tra quelle città a rischio crac.

 




MARINO, CORDOGLIO PER LA MORTE DI ANGELO MERCURI

Redazione

Marino è in lutto per la morte di Angelo Mercuri che ieri, 23 luglio, all’età di 90 anni, è venuto improvvisamente a mancare. Residente a Roma, era cittadino emerito di Marino, città nella quale aveva le sue radici e che ha amato con tutto se stesso, profondendosi con grande impegno e passione nella custodia e trasmissione alle nuove generazioni della sua cultura e delle sue tradizioni.

«Prezioso testimone e interprete della cultura marinese – ricorda di lui il sindaco Adriano Palozzi – Mercuri è una grande perdita per la nostra comunità. Ambasciatore delle tradizioni del territorio, è stato uno dei più produttivi e pionieristici promotori e divulgatori della Sagra dell’Uva che, grazie alla sua profonda amicizia con il poeta romanesco Leone Ciprelli, ideatore della manifestazione nel 1925, ha contribuito a diffondere a tutti i livelli organizzandola direttamente negli anni ’50 sotto l’egida della ProMarino, la prima idea di ProLoco con Franco Vannutelli presidente. Dopo la morte di Ciprelli avvenuta a Roma nel 1953, Angelo Mercuri, custode del suo immenso archivio di scritti e opere, insieme al marmista Ciro Bardelloni volle portare la sua salma nel cimitero monumentale di Marino e far realizzare il busto bronzeo in suo onore presente all’interno della sede municipale di Palazzo Colonna».

Coetaneo e collaboratore del Servo di Dio Zaccaria Negroni, Mercuri è stato molto vicino all’amato vescovo Gaetano Bonicelli e all’insigne sacerdote e uomo di cultura don Giovanni Lovrovich.

Già attivo nella Tipografia Santa Lucia e molto vicino all’opera e al pensiero dei Discepoli di Gesù, è stato promotore e artefice di importanti mostre dal carattere storico-culturale e di contributi video e documentari storico-sociali realizzati per l’istituto Luce come «Marino sotto le bombe», proiettato il 2 febbraio scorso al Museo Civico Umberto Mastroianni in occasione della 68ma commemorazione del bombardamento della città avvenuto nel febbraio del 1944.

«Angelo Mercuri – dice Otello Bocci – era parte attiva di quel gruppo di persone che tanto hanno dato alla nostra comunità in termini di impegno in ambito sociale e culturale, promuovendone le tradizioni oltre i confini della territorialità. Un uomo che, con la sua opera, ha contribuito alla crescita culturale della nostra città, gettando le basi per un indissolubile ponte tra la comunità marinese e quella romana, creando i presupposti per un profondo rapporto di amicizia e collaborazione che ha rafforzato il dialogo tra le due realtà ed è stato, negli anni, da stimolo allo scambio di esperienze nei settori turistico e culturale. Un significativo e intenso rapporto che, in occasione di una recente edizione della Sagra dell’Uva, ha portato a Marino gli esponenti più eloquenti e rappresentativi delle tradizioni e delle canzoni romanesche degli ultimi 30 anni».

«Con commozione – conclude il sindaco – la città di Marino si stringe intorno ai figli Enrico e Renato e ai familiari tutti. Per ricordare un grande amico e testimoniare il senso di profonda gratitudine della comunità tutta nei confronti di un uomo dalle grandi doti umane che tanto ha contribuito alla crescita e alla promozione di cultura e tradizioni del nostro territorio».

L’ultimo saluto della città di Marino ad Angelo Mercuri verrà reso domani, 25 luglio, alle ore 11.30, nella Basilica Collegiata di San Barnaba con una cerimonia eucaristica officiata dall’abate parroco monsignor Pietro Massari.
 




ROMA, IL COMUNE BLOCCATO DAL CONSIGLIO DI STATO SULLA VENDITA QUOTE ACEA

Redazione

Il Comune di Roma non puo' procedere all'approvazione della delibera sulla vendita del 21% delle quote di Acea senza trattare i 23.000 circa ordini del giorno presentati dai consiglieri dell'opposizione. Lo ha deciso il Consiglio di Stato accogliendo le richieste avanzate da tre consiglieri comunali di opposizione Gianluca Quadrana (Lista Civica per Rutelli), Francesco Smedile (Udc) e Maria Gemma Azuni (Gruppo misto).  “Dopo l’ennesima sconfitta di Gianni Alemanno e del suo piano per svendere l’acqua pubblica il sindaco di Roma si dimetta e lasci a qualcun altro l’incombenza di rilanciare Roma e Acea. Grazie all’azione di Gianluca Quadrana, e dei consiglieri Azuni e Smedile le forze politiche democratiche hanno sconfitto l’ennesimo disegno speculativo per la svendita di un Bene Comune primario. Al sindaco consigliamo di prendersi un po’ di tempo per riflettere sulla lungimiranza delle sue decisioni”, lo ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo della Lista Civica Cittadini/e alla Regione Lazio.




ROMA CARABINIERI SAN PIETRO: ARRESTATE 15 PERSONE TRA CUI NOTO ESPONENTE CLAN CASAMONICA

Redazione

Gestivano una rete per il traffico di droga tra il Lazio e la Lombardia, autofinanziata attraverso furti, rapine, assalti a casse continue e danni a negozi. Il tutto con l'appoggio di camorra e 'ndrangheta. Sono 15 le persone arrestate dai carabinieri della compagnia di Roma San Pietro nell'ambito dell'inchiesta denominata 'Hasta la vista', partita nel 2009. In manette anche un noto esponente del clan Casamonica, garanzia di collegamento ad alcuni clan camorristici campani e cosche calabresi.




ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO

Ci siamo imbattuti nell’Associazione ‘Vita al Microscopio’ e di rimbalzo in una storia torbida e allucinante

Il video (in fondo all'articolo) con le dichiarazioni del dottor Montanari

 

Maria Lanciotti

Grazie alla breve nota informativa divulgata recentemente dal sindaco di Albano Nicola Marini sulla richiesta ufficiale per la caratterizzazione idrogeologica dell’area della discarica di Roncigliano presentata al Centro Nazionale Ricerca (Cnr) e la richiesta per l’aggiornamento dell’analisi epidemiologica alle Asl Rm H e Rm E, ci siamo imbattuti nell’Associazione ‘Vita al Microscopio’ e di rimbalzo in una storia torbida e allucinante. “Io so ma non ho le prove documentali” – nulla a che spartire con Pasolini se non la stessa ambientazione ambigua fra thriller fantapolitico e crasso noir – l’asserzione del dott. Stefano Montanari, titolare con la moglie dr.ssa Antonietta Morena Gatti del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena. Tanto per cominciare occorre far presente che si deve ai dottori Gatti e Montanari la scoperta della nanopatologia, che ha dato il via alla nuova disciplina medica che si occupa delle malattie provocate dalle polveri sottili e ultrasottili, inorganiche e non biodegradabili, che vanno dalle patologie cardiovascolari e neurologiche all’infarto alla tromboembolia polmonare e a numerose forme di cancro, fino ad aborti e malformazioni fetali. Una scoperta scientifica che come si può ben arguire andava a toccare interessi forti, dai più banali lavori odontoiatrici fino al business dei rifiuti e armi letali come quelle all’uranio impoverito. Pertanto il microscopio elettronico di cui disponevano i due ricercatori fu loro tolto, entra a quel punto in scena il personaggio Grillo (Beppe) che si offre per promuovere una raccolta fondi per l’acquisto di un nuovo apparecchio e lancia l’iniziativa a Modena durante il suo spettacolo. Il dott. Montanari opta per una onlus o fondazione alla quale affidare i fondi e alla quale, una volta acquistato, sarebbe stata intestata la proprietà dell’apparecchio, e si fa avanti un certo Carlo Bartolani che di sua iniziativa apre un conto dedicato presso la Banca Etica. Gli spettacoli di Grillo si arricchiscono delle incursioni dello scienziato che porta avanti inoltre conferenze divulgative a offerta, e tutto quanto arriva in cassa viene consegnato alla onlus di Bortolani senza che i diretti interessati – in totale buona fede – vengano messi al corrente dei movimenti bancari relativi. Finché, dopo un’accertata donazione di 50.000 euro arrivata da parte di un privato, la signora Marina Bortolani – avvocato e presidente della onlus – non poté fare a meno di dichiarare che la cifra raccolta era sufficiente per l’acquisto dell’apparecchio. Una volta saldato il debito del microscopio – che il costruttore aveva consegnato in anticipo sul pagamento, fidandosi della garanzia personale del dott. Montanari mentre la Bortolani che ne sarebbe divenuta proprietaria aveva rifiutato di aggiungere la sua – sembrò che le ricerche potessero riprendere e invece no.  Terminata la proficua raccolta fondi lo scienziato non interessava più a nessuno, anzi rappresentava una presenza scomoda. E qui andiamo nel terreno sdrucciolevole degli schieramenti politici in vista delle elezioni nel febbraio del 2008, capitolo che saltiamo a piè pari, salvo dire che anche Stefano Montanari vi fece la sua parte, un po’ sollecitato e certo allettato dalla possibilità di poter aver parola sui temi di Giustizia e salvaguardia dell’Ambiente, ma la sua discesa in campo (benché razionalmente senza alcuna possibilità di successo) a qualcuno e a molti non piacque, e stando alle affermazioni di Montanari a causa del problema ‘politico’ che rappresentava venne inserito in una certa lista nera. Nella primavera del 2008 i grillini fiorentini tentano una raccolta fondi per venire in soccorso ai due scienziati rimasti senza strumenti, si racimola qualche migliaio di euro, ma arriva una diffida e tutto ripiomba a quota zero. Intanto i due ricercatori, poveri in canna ma non arresi, continuavano a sfornare risultati notevoli dal punto di vista scientifico quanto mai imbarazzanti per il business sempre più gigantesco degli inceneritori e di quelle centrali dette ‘a biomassa’ che nonostante il termine altisonante sono e restano per legge comunissimi inceneritori di rifiuti che, grazie ad incentivi pubblici, stavano appestando tutta la nazione. A questi impianti mortiferi si andavano ad aggiungere i cementifici che bruciano monnezza le cui ceneri residue finiscono mescolate al cemento. Un giro pazzesco di decine di miliardi l’anno per questa ‘fabbriche di veleni’ che diventano il miele da succhiare per tanti pseudo imprenditori di stomaco buono e senza scrupoli. Analisi taroccate o eluse da parte degli enti che dovrebbero occuparsi della tutela dell’ambiente, sono un fattore che poco emerge e avvolto nelle nebbie complici. E fu così che ai nostri due eroi venne ancora tolto l’uso del microscopio, e fortuna che non si poteva togliere loro l’uso della vista e della ragione. A giugno del 2009 la signora Bortolani, la cui onlus era legalmente proprietaria del microscopio, informa con una raccomandata i dottori Montanari e Gatti di aver ‘donato’ l’apparecchio all’Università di Urbino, con il beneplacito di Grillo che avrebbe dato il dovuto risalto all’operazione. Il 22 gennaio del 2010, dopo tante battaglie perdute, i due scienziati si videro portar via l'apparecchio e chi s’è visto s’è visto. D’allora l’Università di Urbino portò avanti tanti proclami di ‘ricerche epocali’ fra cui la più importante risulta essere quella sugli Armadilli. Poi, dopo mesi di abbandono, il microscopio fu concesso dall’Università di Urbino in comodato d’uso gratuito all’ARPAM di Pesaro, a patto che non fosse utilizzato dagli scienziati del Nanodiagnostics. Una postilla veramente inquietante. Non potendo accedere allo strumento indispensabile per le loro ricerche, cosa resta da fare ai due scienziati? Informano, prima di tutto, e non è poco scontrarsi con la disinformazione organizzata e un popolo addomesticato e acritico. Hanno redatto il libro Nanopathology pressoché sconosciuto in Italia ma presente nelle biblioteche delle maggiori Università del mondo; scrivono tabella scientifici pubblicati da riviste internazionali; sono stati a capo di progetti di ricerca della Comunità Europea; sono stati relatori a Londra alla Camera dei Lord, alla NATO, alla FAO, all’OCSE, all’ISO e ad altri enti scientifici e tecnici a livello mondiale. Ora anche il dipartimento di Stato Americano e la CIA si stanno interessando ai loro risultati. Mentre qui le domande incalzano, logiche e spaventose: a chi sarà affidato il compito di eseguire le analisi richieste dal sindaco Marini su delega dei sindaci di bacino dei comuni che sversano i rifiuti indifferenziati nella discarica di Roncigliano nel comune di Albano Laziale? Perché gli scienziati Stefano Montanari e Morena Gatti non hanno accesso al microscopio, pur essendo titolari del laboratorio Nanodiagnostics di Modena? Perché ‘gli unici scienziati che forniscono dati veri su queste problematiche’ non sono stati i primi a essere interpellati? Perché Nicola Marini prima parte sparato per una direzione e poi fa altre pensate? suggerite da chi? E via discorrendo, in un crescendo di tensione che sta toccando ormai i picchi massimi, mentre cresce l’allerta.

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19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
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21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
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FRASCATI SKATING: VALENTINA CALICCHIO VICE-CAMPIONESSA D'ITALIA NELLA CATEGORIA CADETTI

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«Valentina è impronosticabile, è capace di tutto nel bene e nel male». Così il presidente del Frascati Skating Claudio Valente aveva anticipato la partecipazione di Valentina Calicchio ai campionati italiani svoltisi a Roccaraso. E in Abruzzo l'atleta tuscolana, che il 27 luglio compirà quindici anni, ha mostrato il suo “volto migliore” conquistando il titolo di vice-campionessa d'Italia nella categoria Cadetti. «Riconfermare il secondo posto dello scorso anno – dice l'allenatrice Anna Iannucci – è stato davvero un grande risultato. Sapevo che Valentina valeva almeno un piazzamento tra le prime cinque e speravo che potesse agguantare il podio. Questo risultato in pratica le dà la certezza di partecipare agli Europei che si svolgeranno in Portogallo dal 17 al 22 settembre». La Iannucci praticamente ha “messo i pattini” a Valentina visto che la segue da quando lei aveva cinque anni e mezzo. «Sono stati tre giorni di gara estenuanti – continua la Iannucci – e Valentina ha fatto una prestazione meravigliosa». Sprizza gioia, ovviamente, la neo vicecampionessa d'Italia. «Ci si sta bene sul podio e mi sto piacevolmente abituando – scherza la Calicchio -. Adesso speriamo di conquistare il podio anche agli Europei. La cosa più bella? E' stato vedere la mia allenatrice piangere di gioia. E' stata dura, ma ce l'abbiamo fatta». L'exploit della Calicchio non deve far passare in secondo piano gli ottimi piazzamenti ottenuti nella categoria Jeunesse da Lorenzo Costantini (settimo), Niccolò Campita (ottavo) e Simona Franci (decima). «Nel complesso è stata una kermesse dal bilancio davvero lusinghiero per noi» conferma il presidente Valente. Ma non c'è tempo per respirare che il Frascati Skating è già concentrato su un'altra avventura: sempre a Roccaraso in queste ore iniziano i campionati italiani Junior e Senior che si chiuderanno domenica. Per il club tuscolano in gara sei atleti. «Le prime a scendere in pista – racconta Valente – saranno le Junior Elisa Mari e Alessandra Franci. La prima si presenta senza grandi pressioni di risultato, la seconda è al primo anno con noi e va verificata in gara. Poi sarà la volta di Galassia Brunetti nel Solo Dance Internazionale categoria Assoluti: il suo obiettivo è quello di puntare ad un posto tra i primi otto con la conseguente convocazione in Nazionale. Tra i Senior avremo Dario Betti che punta a confermare il titolo dello scorso anno, Cristina Trani che vale almeno il podio e Noemi Da Mario che come la Brunetti cerca un posto tra i primi otto e magari la convocazione azzurra».




FRASCATI RUGBY: CITTÀ DI FRASCATI SSD, LA PRIMA SQUADRA AFFIDATA A COACH MICHELE CUTTITTA

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E' stato presentato alla squadra il nuovo staff tecnico delle squadre Senior del Rugby Città di Frascati. La novità sta nella “guida” della prima squadra che militerà nel campionato di serie B: non ci sarà più Gianni Panattoni, al suo posto è stato chiamato l'ex tecnico dell'Anzio Michele Cuttitta. «Cercavamo una persona seria, con esperienza e soprattutto fuori dall'ambiente frascatano – spiega il direttore sportivo Bruno Formicola -. Tra l'altro Cuttitta è un “secondo livello” e la sua carriera parla da sola». Il neo allenatore tuscolano, che sarà affiancato dall'assistente Luca Corona, ha espresso i suoi concetti alla squadra. «L'obiettivo è quello di lavorare tanto e duramente, ma sempre divertendosi – dice Cuttitta – e nel rispetto dei ruoli. Voglio vedere una squadra che non si arrenda mai, come d'altronde è nel dna del Frascati: da parte mia spero di poter mettere i ragazzi nella condizione di esprimere il notevole potenziale che hanno. L'accordo? E' nato tutto nell'ultima settimana, la società mi ha esposto un progetto importante di crescita e mi piacerebbe farne parte. L'obiettivo minimo è quello di migliorare la posizione dello scorso anno, ma voglio conoscere il gruppo a partire dal 20 agosto, giorno di inizio della preparazione». L'Under 23, invece, sarà seguita maggiormente da coach Giorgio Farina e dall'assistente Simone D'Agostino. Alla squadra hanno parlato anche l'amministratore delegato Emanuela Musetti e il vice-presidente Giorgio Rubini. «Cercheremo di mettervi nelle condizioni di giocare il più tranquillamente possibile – ha promesso la Musetti – e ci auguriamo una costanza di rendimento e di impegno da parte di tutti voi». «Il nostro intento è quello di crescere e arrivare a un ottimo livello organizzativo entro due o tre anni – ha ribadito Rubini -, ci rimboccheremo le maniche per far funzionare tutto nella maniera migliore possibile».




LATINA, RIFUTI NEL CANALE DELLE ACQUE MEDIE: INTERVENTO DI POLIZIA MUNICIPALE E PROTEZIONE CIVILE

Gli uomini della Polizia municipale di Latina e della Protezione civile del Comune, alla presenza anche dell’assessore alla Protezione civile, Gianluca Di Cocco, sono intervenuti ieri mattina nei pressi del canale delle Acque Medie, in zona Gionchetto a Latina. Sono stati effettuati specifici rilievi relativamente al materiale rinvenuto in quella parte del canale, rifiuti solidi scaricati in un ampio raggio. E’ stato quindi redatto un dettagliato verbale che verrà ora inoltrato alle autorità competenti. Della situazione è stato anche interessato il Servizio ambiente del Comune di Latina.  
 




MARINO RIFIUTI "DIGESTORE", IL CIRCOLO S.E.L. “FRATTOCCHIE” CHIEDE CHIARIMENTI PER ISCRITTO ALL’ASSESSORE PISANI

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“Il progetto, annunciato dall’assessore Pisani, della possibile realizzazione di un costoso impianto all’avanguardia per la gestione e il recupero di una parte dei rifiuti, il cosi detto Digestore, impone molte riflessioni e attenzione sull’intera filiera dei Rifiuti Solidi Urbani a Marino”.
Così il circolo SEL “Frattocchie” di Marino annuncia e rende pubbliche i propri approfondimenti e le richieste di chiarimenti, nel merito del progetto, già avanzate all’amministrazione di Palazzo Colonna, verso l’assessore Pisani.
“In seguito al V Convegno sui Rifiuti, tenuto dal “Gruppo di Presenza Mons. Grassi” a Frattocchie lo scorso 25 giugno 2012 – spiega la nota del circolo SEL -, si sono appresi nuovi elementi sul sistema di gestione attualmente vigente a Marino. Il Comune di Marino spende ogni anno 6.500.000 euro circa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il livello di differenziazione dei rifiuti solidi urbani (RSU), si attesta appena al 22% (plastica, vetro, carta, alluminio), mentre per legge già dovrebbe essere almeno al 65% entro la fine dell’anno. Gli stessi dati sopra citati, rivelano che il guadagno del Comune di Marino dalla vendita dei rifiuti – obbligo di legge ai sensi del D. Lgs. 152/06 e successive modifiche – risulta ancora pari a zero. Anche il materiale differenziato infatti (come sopra: plastica, vetro, carta e alluminio), dai cassonetti di Marino viene portato in discarica: pagando il trasporto, la separazione ed i costi di conferimento ad esso relativi. Insomma, un disastro!”
“L’Assessore Remo Pisani – prosegue la nota di SEL – ha annunciato durante la conferenza il progetto di un impianto di smaltimento dell’organico, da situare sul territorio comunale. Il “Digestore” – questo il nome dell’impianto – sarebbe, ha spiegato Pisani, un macchinario per la “digestione anaerobica”, che consta di un enorme serbatoio ove si tiene il materiale organico, privo di ossigeno, che ne trasforma l’emissione di decomposizione in energia elettrica o gas, destinando lo scarto alla produzione di compost – fertilizzante. Il costo dell’impianto è, sempre a detta dell’Ass. Pisani, di circa 3.000.000 di euro, e non sembra vi siano previsti elementi di combustione nell’impianto. Non si è detto molto altro. Per questo – conclude la nota del circolo SEL “Frattocchie di Marino –, in spirito propositivo ma certamente con la ferma volontà di conoscere nel dettaglio la proposta, abbiamo deciso di porre alcune precise domande all’assessore Pisani. Abbiamo chiesto (numero di protocollo 0038250, del 23 – 07 – 2012):
1.    chiarezza sui costi (di gestione e manutenzione, quanto di predisposizione dell’impianto: ad esempio quelli relativi all’immissione in rete del gas prodotto dal Digestore stesso) e sulla provenienza della totalità dei fondi necessari per la realizzazione dell’intero progetto;
2.    quali siano gli effettivi ritorni sociali, che chiediamo all’Ass. stesso di curare in maniera preminente: dal risparmio comunale e dei cittadini che potrà conseguirne (primo su tutti quello in bolletta, la TARSU che tutti i marinesi pagano e profumatamente), al guadagno effettivo per la comunità locale, in termini tanto di offerta di lavoro che derivante dalla vendita del prodotto finito (gas o energia elettrica, oltre al fertilizzante);
3.    quali siano i tempi di realizzazione del progetto, impegnandoLa sin da ora a presentare alla cittadinanza un “cronoprogramma” certo sulla realizzazione dell’impianto e della sua filiera;
4.    si vuole sapere con certezza se sono presenti o no impianti di combustione come componenti del macchinario, poiché in altri esemplari di Reattori di digestione anaerobica, in giro per l’Italia, se ne riscontra la presenza: un elemento necessario per valutare la sostenibilità ambientale dell’impianto stesso;
5.    da ultimo, ma non in ordine di importanza, è necessario sapere dove si ipotizza possa essere situato l’impianto: perché si faccia subito chiarezza sul fatto che questo non è un investimento “mascherato”, utile solo ad abbattere vincoli urbanistici per poi edificare e speculare sul mattone, bensì è pensato nel solo interesse della cittadinanza e dell’effettivo risparmio per le tasche dei marinesi.
“L’Assessore Pisani – sottolinea ancora la nota dei vendoliani di Marino -, in chiusura dell’incontro citato, ha annunciato l’apertura di un Bando comunale di 10 mln di euro, in arrivo dalla Regione Lazio sul settore dei rifiuti e utili verosimilmente a coprire i costi dell’investimento. Ha invitato altresì la cittadinanza e le forze politiche ed associative a presentare proposte sulla gestione RSU. È quanto il nostro circolo intenderà fare appena il Progetto verrà reso pubblico – hanno concluso i rappresentanti del circolo SEL “Frattocchie” di Marino –  prendendo parte al dibattito sulla sua utilità, su i costi e sulla reale necessità di una sua corretta e trasparente realizzazione e gestione”.