LAZIO, PIANO CASA: APPROVATE LE MODIFICHE ALLA LEGGE

Redazione

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, ha approvato con 37 voti a favore e uno contrario la proposta di legge che modifica il cosiddetto "piano casa". L'opposizione ha abbandonato l'aula per protesta, con l'eccezione del consigliere Rocco Berardo (Lista Bonino). Le nuove norme, aveva spiegato l'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti, sono state concordate con il governo, dopo l'impugnazione di parte della legge di fronte alla Corte costituzionale. La votazione è arrivata dopo tre giornate di discussione. Mentre si stavano votando gli emendamenti, la Giunta regionale ne ha presentato uno sostitutivo dell'intero testo, facendo decadere tutti gli emendamenti depositati. L'opposizione, con gli interventi di Esterino Montino (Pd), Claudio Moscardelli (Pd), Marco Di Stefano (Pd), Luigi Nieri (Sel), Rocco Berardo (Lista Bonino), Fabio Nobile (Fds), Claudio Bucci (Idv), Angelo Bonelli (Verdi), Giuseppe Rossodivita (Lista Bonino), Filiberto Zaratti (Sel), Annamaria Tedeschi (Idv), Giuseppe Celli (Lista civica), Luciano Romanzi (Ps) ha duramente protestato parlando di "delegittimazione del Consiglio regionale", di "sospensione della democrazia", di "maggioranza prepotente, che cerca di mascherare le tensioni interne". Il consigliere Rodolfo Gigli (Udc) si è dissociato dalla procedura adottata dalla Giunta e non ha partecipato alla seduta. Nella sua replica l'assessore Luciano Ciocchetti ha ricordato che "la democrazia ha due facce: quella del dibattito, ma anche quella delle decisioni. Va trovato un equilibrio. Questo provvedimento andava approvato con urgenza. Avevamo un impegno assunto con il ministero degli Affari regionali, di votare entro la fine di luglio, per evitare il giudizio della Corte costituzionale. Questa è l'urgenza, non della Giunta, ma di tutto il Consiglio regionale. Di fronte a oltre 445 emendamenti presentati complessivamente, abbiamo scelto di seguire questa strada, per rispettare gli impegni presi". La maggioranza ha difeso questa scelta. Angelo Miele (Lista Polverini) e Francesco Storace (La Destra) hanno spiegato che "si tratta di un argomento molto sentito, di una legge importante, che aveva bisogno di precisazioni" e hanno manifestato soddisfazione per "il lavoro svolto dalla Giunta".
Subito dopo l'approvazione del subemendamento di giunta la discussione è ripresa sui 250 ordini del giorno presentati dai gruppi di opposizione, di cui soltanto 9 giudicati dal presidente del consiglio "atti di indirizzo alla giunta" e dunque da discutere prima della votazione finale sulla proposta di legge ai sensi dell'articolo 69 del regolamento del Consiglio regionale. Anche su questo si è registrato il dissenso dell'opposizione: il consigliere Rossodivita ha annunciato "una denuncia penale per abuso di ufficio nei confronti dei responsabili di questa decisione". Il presidente Abbruzzese ha ribadito la legittimità della sua scelta. Infine, poco prima dell'una del mattino, la votazione finale.

Le modifiche più rilevanti al piano casa

– Viene rafforzato il ruolo del ministero dei Beni culturali nella procedura stabilita per superare contrasti circa l'effettiva esistenza di beni sottoposti a vincolo paesaggistico, rispetto alle perimetrazioni contenute nel Ptpr.
– Vengono chiariti la data di entrata in vigore della legge (28 agosto 2008) e il termine di applicazione (31 gennaio 2015).
– Viene eliminata la parte relativa alle concessioni in sanatoria ottenute tramite silenzio-assenso.
– Viene specificata la necessità del nulla osta preventivo dell'ente gestore nel caso di interventi che ricadono in aree protette.
– Viene specificato che i programmi integrati di riqualificazione urbana e ambientale, previsti dal piano casa, sono interventi volti alla valorizzazione del territorio.
– Viene eliminata la parte relativa alla possibilità di realizzare impianti sportivi nelle aree naturali protette.
– Vengono precisate le norme sulle opere di urbanizzazione secondaria e sul rispetto degli standard urbanistici.
– Viene previsto un regolamento redatto dalla giunta per disciplinare l'housing sociale.
– Viene reso meno oneroso il passaggio alla proprietà piena per i soci delle cooperative assegnatari di alloggi costruiti in diritto di superficie.
– Viene introdotta la possibilità di chiedere una nuova localizzazione dell'intervento per le cooperative a cui i comuni non hanno assegnato le aree su cui edificare nuove "167".
– Viene introdotta la possibilità per gli enti religiosi di finanziare la realizzazione di edifici di culto attraverso la costruzione di strutture residenziali, commerciali, direzionali, turistiche o per servizi, per una volumetria pari a quella delle opere religiose fino a un massimo di 3mila metri quadrati, su terreni di proprietà dell'ente stesso.
– Viene modificata la norma sulle modalità di assegnazione delle case popolari, limitatamente a roma capitale, in maniera da favorire l'esaurimento delle vecchie graduatorie anche in presenza di nuovi bandi.
– Viene precisato che, per quanto riguarda i comuni costieri, le aree liberate dai programmi di demolizione e ricostruzione sono destinate alla fruizione pubblica del litorale.
– Vengono chiarite le norme che regolano gli interventi su edifici destinati a servizi socio-assistenziali.
– Vengono modificate le norme sui cambi di destinazione d'uso che saranno possibili non solo sull'intero edificio, ma anche per parti di esso, sono esclusi teatri e cinema.
– Vengono inseriti anche gli "tabella 11" fra le aree in cui è possibile applicare il piano casa, ma in questo caso non è possibile la cosiddetta "monetizzazione" degli standard urbanistici.

 




FIUMICINO DUE, LEGAMBIENTE: NO A SPECULAZIONE, SUBITO VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

A. De. M.

“ Non scherziamo: benissimo i pannelli solari, i prati che si vedono nei disegni e gli altri interventi di risparmio delle risorse, ma di 'green' il raddoppio dell'aeroporto di Fiumicino ha ben poco -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Non siamo contrari al potenziamento delle attività di un aeroporto intercontinentale come quello di Roma, che certamente deve essere più efficiente, ma prima di tutto l'attività va riportata nelle norme, dal momento che Arpa Lazio ha più volte verificato come il rumore sia fuorilegge. La seconda preoccupazione riguarda i 1.300 ettari di suolo agricolo che saranno trasformati in piste, piazzali, depositi, parcheggi, ma anche hotel, uffici, businnes center, negozi. Una enorme speculazione edilizia, con un ulteriore beffa, visto che i terreni agricoli, per quanto si capisce, sarebbero espropriati per diventare edificabili con i soldi degli aumenti delle tariffe aeroportuali e quindi dei cittadini. Non ci risulta nemmeno che l'approvazione del contratto di programma permetterebbe queste scelte: quel documento approva le attività dei prossimi cinque anni e queste annunciate hanno scenari ben più lunghi. Basta annunci, allora, chiediamo lo stop a qualsiasi speculazione e una seria e approfondita valutazione di impatto ambientale del progetto, oltre che una valutazione ambientale strategica, cose che al momento non risultano nemmeno ancora consegnate al competente Ministero dell'ambiente, dove ancora deve essere rilasciato il parere per il completamento di Fiumicino sud.”  Legambiente Lazio ricorda come la 'Relazione Tecnica Monitoraggio Acustico' di Arpa Lazio evidenziava, nel mese di aprile, che attorno all'aeroporto di Roma Fiumicino i livelli di rumore sono costantemente elevati, con superamenti dei limiti di legge sia diurni che notturni in una delle centraline e valori, nei “coni di volo”, appena al di sotto del limite di legge nelle altre.
 




CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO: VIA I SIGILLI A CINQUE AREE CHE TORNANO ALLA REGIONE

Marco Mattei: "Essenziale per riaffidare gli arenili è seguire una linea condivisa con Comune e gestori"

Milvia Monachesi: "Auspico che questa annosa situazione di degrado si risolva quanto prima"

 

Chiara Rai

Cinque aree demaniali sul lago Albano a Castel Gandolfo sono state finalmente dissequestrate dalla Procura e restituite alla Regione, che di fatto ha la gestione materiale degli arenili che sono di proprietà del demanio. Una buona e soprattutto concreta notizia, dopo tante parole, degrado, immondizia e nuovi sequestri che hanno tenuto sulle peggiori pagine di cronaca il lago dove si affaccia la residenza estiva del Papa. A seguire l’iter giudiziario che ha portato, al momento, al dissequestro di cinque aree su circa una decina è  l’avvocato Giuseppe Petrillo  legale incaricato dalla Regione. Questi ampi pezzi di spiagge, con un minimo di capienza di un centinaio di posti l’una e che si trovano in posizione centrale rispetto al lungolago Albano,  facevano riferimento ad ex gestori, da decenni operanti a Castel Gandolfo, alcuni dei quali hanno tutt’ora in corso procedimenti penali. Per altri invece i procedimenti si sono già risolti.   Lo splendido bacino dei Colli Albani è sostanzialmente in sofferenza dal 2007 quando la Procura di Velletri ha messo i sigilli a più di 15 esercizi balneari. I gestori furono dichiarati “abusivi” perché negli anni si sarebbero accaparrati illecitamente pezzi di demanio facendovi sorgere opere non autorizzate quali pontili, piscine, box in legno, cabine. E’ chiaro, che quelle opere non potranno più tornare a occupare un sito naturale protetto di interesse comunitario nonché zona a protezione speciale. I sigilli scattarono a seguito di un esposto e ad apporli furono gli addetti del Parco Regionale dei Castelli. A commentare i primi esiti è intervenuto direttamente l’assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei: “Questi sono i frutti di due anni di intensa attività – ha detto Mattei – un lavoro portato avanti prima di tutto nel pieno rispetto del lavoro degli inquirenti ma certamente  cercando di di aiutare gli operatori balneari. Adesso, di concerto col sindaco Monachesi, provvederemo alla messa in sicurezza degli arenili per la quale sono stanziati 50 mila euro al Parco e posso dire che si è vicini ad un accordo complessivo con Comune e gestori per il riaffidamento degli arenili”.  Soddisfatto anche il commissario straordinario del Parco “Completata la procedura di dissequestro – dice Matteo Mauro Orciuoli – ritengo che l’ufficio demanio della Regione contatterà tutti gli aventi diritto alle concessioni, i cui nominativi sono pubblicati sul bollettino ufficiale della Regione, al fine di conteggiare eventuali regressi e sistemare la partita economica per poi provvedere all’assegnazione”. Infatti, sul  Burl  del 28 marzo dello scorso anno sono elencati circa 20 nominativi che corrispondono perlopiù agli storici gestori degli stabilimenti gandolfini.

tabella PRECEDENTI:

24/07/2012 CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, SEQUESTRATI 4 STABILIMENTI: L'INIZIO DELLA FINE DEL TURISMO LACUSTRE
23/07/2012 ROMA, CONTROLLI DELLA GDF NELLA CAPITALE E IN PROVINCIA
12/07/2012 LAGO ALBANO, MARCO MATTEI E' INTERVENUTO… SUBITO CON 5O MILA EURO
04/07/2012 CASTEL GANDOLFO, IL SANTO PADRE SI AFFACCIA SUL DEGRADO… REGIONE TOC TOC… SERVE UNA BONIFICA… SUBITO!
20/06/2012 CASTEL GANDOLFO, SUL LAGO ALBANO IL PRESUNTO PARADOSSO DEGLI ABUSIVISMI
12/06/2012 CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, EX GESTORI ANCORA IN ATTESA DELLE CONCESSIONI



ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO. SI E' TENUTA OGGI LA CONFERENZA DI SERVIZI TRA COMUNE E REGIONE

Angelo Parca

In data odierna 26 luglio l’amministrazione comunale di Anguillara, in sede di conferenza di servizi concordata tra gli uffici ambiente del Comune e della Regione, ha reiterato l’ennesima richiesta di finanziamento a copertura di una parte dei costi necessari  alla risoluzione dei problemi di potabilità delle sorgenti del Biadaro e di Ponton dell’Elce inviando  a riguardo una relazione tecnica sullo stato degli acquedotti. “Siamo più che mai convinti della nostra scelta: intendiamo difendere l’acqua come bene pubblico”. Ha dichiarato il sindaco Pizzorno. L’amministrazione comunale ha già scritto alla Regione diffidandola a porre in essere iniziative volte a sottrarre la gestione diretta del servizio idrico. “L’acqua è un bene pubblico – prosegue nella dichiarazione il primo cittadino – come hanno voluto gli italiani con il referendum dello scorso anno. E siamo decisi a rispettare questa volontà anche alla luce della recente decisione della Corte costituzionale con cui dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 4 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148”. La sentenza toglie di mezzo le norme che avrebbero previsto la privatizzazione di servizi pubblici primari, come quello dell’acqua, in quanto contrarie all’esito del referendum. “Abbiamo la consapevolezza – conclude Pizzorno – che la decisione di gestire in proprio il servizio idrico comporterà un’assunzione di responsabilità diretta in termini gestionali nonché di investimenti da parte del Comune di Anguillara per quanto riguarda la fornitura di acqua potabile e la depurazione degli scarichi fognari ma anche delle ripercussioni politiche che in parte si sono già manifestate con i continui solleciti a cedere il servizio per veder risolta la diatriba sul finanziamento degli impianti necessari alla risoluzione del problema arsenico. Una sfida questa che per coerenza e rispetto della volontà dei cittadini abbiamo voluto affrontare sin dall’inizio”.

tabella PRECEDENTI:

17/07/2012 ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO
14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA



GUIDONIA, MOLESTAVANO RAGAZZE MINORENNI ALL’INTERNO DI UN CENTRO ESTIVO

A.P.

Sono stati i genitori di una ragazza appena 13enne ha denunciare il fatto agli agenti  del Posto di Polizia di Guidonoa, raccontando agli investigatori le molestie subite dalla figlia e di altre minori, di cui fornivano anche i nominativi, all’interno di un centro estivo della zona. Appresa la notizia, i poliziotti agli ordini del dr Alfredo Luzi, si sono attivati immediatamente per accertare se quanto denunciato corrispondesse a verità ed eventualmente individuare i responsabili. Presi i dovuti accorgimenti, coadiuvati anche da personale del centro antiviolenze e ascoltate le minori, è emerso che in più occasioni il responsabile della colonia estiva, F.C., italiano di 43 anni ed un suo collaboratore, M.P. di 37 anni, romeno, avevano rivolto particolari attenzioni nei confronti delle bambine che frequentavano le piscine ed in particolare all’interno dei locali spogliatoio della doccia.Inoltre, dai controlli effettuati nei locali del centro sono state riscontrate numerose irregolarità. Si è accertato infatti che era in atto una vera e propria organizzazione imprenditoriale volta allo scambio di beni e servizi a pagamento pur essendo un associazione “onlus” e quindi non a scopo di lucro. Continuano le indagini degli investigatori per verificare se altre minori, oltre a quelle già segnalate, siano state fatte oggetto delle “attenzioni” dei due che al termine degli accertamenti sono stati denunciati per atti sessuali con minorenni.
 




LAZIO, DOVE SONO I 15 MILIONI DEL FONDO PER IL CINEMA DELLA REGIONE?

Angelo Parca

“La Giunta Polverini continua a fare propaganda sul cinema. E così facendo, continua a prendere in giro, in primis, proprio gli operatori dell’audiovisivo. Il fondo per il cinema della Regione Lazio rischia di essere solo una scatola vuota e dunque chi ha partecipato al bando regionale emesso lo scorso dicembre rischia fortemente di restare a mani vuote. Facciamo un po’ di storia. Il centrodestra, infatti, ha prima annunciato e emanato un bando per contributi ai film completati nel 2011, condizionandone la validità all’approvazione, nel bilancio 2012, di un fondo di 15 milioni. Il bando è stato espletato e la graduatoria pubblicata. Poi il bilancio è stato approvato e il fondo di 15 milioni c’è, anzi sembra esserci.  Ma, come è noto, il veleno sta nei particolari. E allegato al bilancio c’è un elenco di investimenti finanziati con la vendita del patrimonio. E in questo elenco c’è anche il fondo del cinema. Sono dunque veri, realmente esistenti questi soldi per i film finiti nel 2011?”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale e responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori.  “Insomma il fondo per il cinema, la sua stessa esistenza è vincolata alla dismissione di patrimonio immobiliare regionale” dichiara Rodano. “Visto che la dismissione del patrimonio è in fase tutt’altro che avanzata, allo stato delle cose non sappiamo se i soldi ci saranno”. “Una vicenda a dir poco paradossale, se non indecente, su cui ho presentato in Consiglio un’interrogazione a risposta immediata insieme al capogruppo Vincenzo Maruccio, ‘per sapere quali parti del patrimonio siano stati dismesse per coprire l'erogazione delle risorse ai vincitori del bando e quindi se la somma iscritta in bilancio e relativa allo stanziamento per l’anno 2012 del capitolo G12515 sia realmente disponibile per fare fronte ai finanziamenti del Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo o comunque possa essere resa disponibile entro il 2012, in modo da non rendere nulli il bando e la graduatoria, come previsto in caso di mancata copertura nel bando stesso’” conclude Rodano.

 




LATINA, PRIMA STAZIONE EUROPEA DI RICARICA DI VETTURE ELETTRICHE CHE SFRUTTA ENERGIA RINNOVABILE

Il sindaco di Latina è stato il primo sindaco a scegliere, per i suoi spostamenti in città, un’auto elettrica. Due auto identiche a quelle di Latina sono ora in dotazione all'Ispettorato di Pubblica Sicurezza del Vaticano 14 vetture a Roma Capitale.

 

Alberto De Marchis

“Vogliamo puntare alla graduale sostituzione dell’attuale parco auto comunale con vetture elettriche, impiantando anche colonnine di ricarica elettrica veloci e pubbliche. Per questo stiamo chiedendo la collaborazione di aziende ed enti specializzati e del Ministro Corrado Clini, sensibile a tali tematiche”.
Lo ha affermato il Sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, nel corso della presentazione della prima stazione europea di ricarica rapida per vetture elettriche, che sfrutta l’energia rinnovabile, cioè il vento. Presenti anche il Ministro dell’ambiente, Corrado Clini e il Rettore della Sapienza, Luigi Frati. “Sono orgoglioso e soddisfatto che la provincia di Latina, grazie alla sinergia tra istituzioni ed aziende, sia riuscita a impiantare la prima stazione europea di ricarica rapida per vetture elettriche – continua Di Giorgi – Il Comune di Latina sta promuovendo diverse azioni in tema di mobilità sostenibile e io stesso sono stato il primo sindaco d’Italia a utilizzare l’auto elettrica, anche con notevoli risparmi per le casse comunali. Il nostro obiettivo è di incentivare sempre più il passaggio alle vetture elettriche e per questo stiamo studiando un sistema di colonnine pubbliche per consentire facili e rapide ricariche. Sono convinto che il Ministro Clini possa svolgere un ruolo importante in questo ambito a livello nazionale”. Il Sindaco Di Giorgi, nell’occasione, ha anche invitato il Ministro Clini ad essere presente alle cerimonie previste per celebrare l’80° anniversario della Fondazione di Latina. Il progetto di due stazioni di ricarica veloce e lenta, per vetture elettriche, che sfruttano una delle principali fonti rinnovabili di energia, il vento, è stato realizzato dal Polo per la Mobilità Sostenibile della Regione Lazio (POMOS), centro di ricerca dell’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con la Concessionaria Citroën Nicola Prezioso ad Aprilia, presso cui le stazioni di ricarica sono state posizionate. La caratteristica principale del progetto è che le stazioni sono “pubbliche e gratuite”, ossia ogni possessore di auto elettrica è in grado di effettuare la ricarica gratuita del proprio mezzo, senza tessere o abbonamenti; inoltre, esse sono completamente eco-sostenibili in quanto l’utilizzo di energia rinnovabile si traduce in una assoluta assenza di emissione di CO2.

Le stazioni di ricarica hanno le seguenti prestazioni:

–   CARICA VELOCE: ricarica fino all’80% delle batterie in 20 minuti in corrente continua a 400V, dieci volte più veloce di una ricarica tradizionale.

–  CARICA TRADIZIONALE: ricarica le batterie in 6 ore in corrente alternata, ma utilizza energia prodotta da fonti rinnovabili.

L’alimentazione della centralina avviene attraverso un generatore eolico di ultima generazione ad asse verticale e, successivamente, verrà integrato anche con un impianto fotovoltaico a concentrazione.

“Questa stazione è un passo avanti molto importante nello sviluppo di sistemi di mobilità sostenibile – ha detto il Minsitro Corrado Clini –  Non solo perché essa è la prima in Italia a disposizione gratuita del pubblico ma anche perché l’energia elettrica è generata in maniera pulita, cioè con l’eolico, le cui pale sono innovative perché non impattanti con il paesaggio sotto il profilo estetico.” 

Il sindaco di Latina è stato il primo sindaco a scegliere, per i suoi spostamenti in città, un’auto elettrica. Due auto identiche a quelle di Latina sono ora in dotazione  all'Ispettorato di Pubblica Sicurezza del Vaticano 14 vetture a Roma Capitale.
 




VELLETRI, VICEBRIGADIERE DEI CARABINIERI IN BICICLETTA TRAVOLTO DA AGENTE DI POLIZIA

Chiara Rai

Tra qualche giorno avrebbe sostenuto gli esami per diventare maresciallo Vincenzo Varone, il vicebrigadiere di trentotto anni che ha perso la vita lo scorso martedì alle 19 in via dei Laghi, travolto dall’auto di un poliziotto. Una sorte avversa ha deciso altrimenti. Varone originario di Avellino, aveva trascorso un anno presso la scuola Marescialli di via Salvo d’Acquisto. “Il vicebrigadiere – racconta il maggiore Marco Piras alla guida della compagnia dei carabinieri di Velletri –  lascia la moglie in dolce attesa del loro terzo figlio”. Proprio così, l’aspirante maresciallo da qui a breve tempo avrebbe avuto tante soddisfazioni, sia nel lavoro che in famiglia: sarebbe diventato padre per la terza volta e con tutta probabilità promosso di grado. Eppure ha perso la vita in maniera così improvvisa e imprevedibile. Martedì a Velletri è stata una giornata piovosa, le temperature diminuite almeno di otto gradi rispetto la scorsa settimana. Intorno alle 19, sul calar del sole, Vincenzo Varone prende la bicicletta per andare in direzione del Vivaro. All’altezza dell’ospedale veliterno San Raffaele, esattamente al chilometro diciotto,  il vicebrigadiere dev’essere caduto invadendo la corsia opposta. In quei pocchissimi istanti viene falciato dall’auto guidata da un agente che passava in quel momento con la sua macchina, una Opel Corsa. Di fatto, oggi la perizia del medico legale saprà dirci se Varone è morto perché l’impatto con l’asfalto a causa della caduta gli è stato fatale, oppure se è morto dopo essere stato investito dall’agente. Ciò che è certo è che nessun testimone era presente per ricostruire la dinamica e quindi asserire con certezza che l’uomo ha probabilmente perso il controllo della bicicletta, cadendo e ritrovandosi nell’opposta corsia. Ma tutti gli elementi e i rilievi testimoniano questa dinamica. D’altronde chi è del luogo conosce bene la pericolosità di quella doppia curva, per giunta priva di adeguata illuminazione su una strada a doppio senso di marcia. Ad occuparsi dei rilievi è intervenuta la polizia stradale di Albano. Secondo indiscrezioni, i funerali dovrebbero tenersi dopodomani al paese di origine di Varone. A Velletri i compagni di Varone e chi l’ha conosciuto parlano di “tragica casualità” e c’è costernazione per il fatto che una giovane vita è stata interrotta così presto e proprio in un momento importante come l’arrivo di un altro figlio. Del vicebrigadiere, si dice fosse una persona solare sebbene riservata e attaccatissimo alla sua famiglia.   




ANGUILLARA, L’ALTRA VERSIONE DEI FATTI. L'INTERVISTA IN ESCLUSIVA ALL’EX SINDACO ANTONIO PIZZIGALLO

Emanuel Galea

Antonio Pizzigallo ha ricoperto la carica di primo cittadino del Comune di Anguillara, dove fu eletto al primo turno il 7 giugno del 2009 con il 53,7%. Per vicende ben note, che non è nostra intenzione riesumare in questa occasione, il suo mandato fu interrotto bruscamente ed oggi siede nei banchi dell’opposizione.

Lo abbiamo incontrato ad Anguillara dove ci ha concesso un’intervista.
 

Cittadella Socio Sanitaria: Progetto realizzato a metà. Se ben ricordo, lei aveva altre idee per questo centro. Vuole spiegarle ai nostri lettori?
La correggo: in realtà il progetto è stato realizzato per un terzo! Originariamente la cittadella socio-sanitaria prevedeva oltre al centro residenziale H24 per portatori di handicap, anche un centro sanitario ed un'area esterna attrezzata per ippoterapia e dotata di parco giochi. Sono contento che i ragazzi sfortunati abbiano potuto trovare una collocazione idonea, ma il progetto, cofinanziato dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio, non potrà essere completato, perché le richieste di contributo, sciaguratamente, non sono state più inoltrate, né alla Regione né alla Provincia, nei termini temporali utili.

Giorni addietro aveva presentato una mozione per la revoca del mandato ad Equitalia quale esattore dei tributi. Che fine ha fatto quella proposta che mi risulta condivisa da tanti?

La mozione presentata dal gruppo consigliare MPA per la revoca del mandato conferito ad Equitalia per la riscossione dei tributi comunali trova una spiegazione nella situazione economico finanziaria a dir poco infelice delle famiglie italiane, soprattutto alla luce degli ultimi provvedimenti del governo Monti, che hanno innalzato la pressione fiscale fino al 55 %: ciò vuol dire che ciascun lavoratore di fatto produce oltre la metà del proprio reddito esclusivamente nell'interesse dello Stato. Poiché Equitalia non ha "un' anima né un cuore" (proprio come Monti e compagni ), molti contribuenti si sono trovati nella condizione di ricevere ingiunzioni di pagamento molto, ma molto, più elevate rispetto al debito originario, in quanto arricchite di quote multa ed interessi. Abbiamo ritenuto opportuno pertanto che venissero impiegate due unità comunali o, meglio ancora individuate a progetto, per dialogare con il contribuente moroso ed individuare una transazione soddisfacente sia per l'Ente locale che per il contribuente stesso. "Ovviamente" la nostra mozione è stata respinta dalla maggioranza consigliare che, a fronte di un peggioramento dei servizi alla persona, sembra orientata esclusivamente a spremere ulteriormente le famiglie di Anguillara, come già è stato fatto con l'addizionale Enel utilizzata per colmare le lacune economiche del ciclo rifiuti, l'addizionale Irpef comunale portata al livello massimo consentito e l'imminente definizione delle aliquote IMU, per le quali c'è un orientamento ad elevare ben oltre il 4% e il 10,76%, tariffe minime previste dal governo nazionale.

 La Corte di Giustizia Europea minaccia di sanzionare l’Ente con pesantissime multe se entro il prossimo 31 dicembre il Comune  non avrà provveduto a far rientrare i valori dell’arsenico entro i  parametri consentiti. Quale è la sua opinione?
 La situazione dei serbatoi comunali di acqua è disastrosa, anche a prescindere dal contenuto di arsenico oltre i parametri consentiti dalla legge. Per questo motivo, durante il mio mandato, affidai ad un ex tecnico della ACEA il compito di fotografare la situazione vigente. Considerata la necessità di una ristrutturazione sia della parte idraulica che della parte elettrica di tutte le fonti, affidammo ad una nota società di Venezia il compito di elaborare un piano di intervento che non solo rendesse l'acqua pura e liberata dall'arsenico, dal fluoro e dal cadmio, ma anche che fosse quantitativamente idonea a soddisfare le esigenze della popolazione. A molti sarà capitato, soprattutto nel periodo estivo, di rimanere insaponati sotto la doccia per un improvviso e spesso duraturo calo della pressione dell'acqua! Sarebbero necessari circa un milione e centomila euro per risolvere definitivamente e completamente il problema dell'acqua nella nostra Città, senza ricorrere a provvedimenti provvisori ed incompleti, quali l'osmosi inversa, che elimina soltanto una delle due frazioni tossiche di arsenico in eccesso, e la miscelazione delle acque, che è suscettibile di variabili imprevedibili per essere una soluzione praticabile definitiva. Avevo pertanto in animo di spalmare l'intervento in due o tre anni, individuando un primo intervento per il serbatoio più mal ridotto e garantendo anche la manutenzione dei serbatoi per i prossimi vent'anni. "Ovviamente" questo progetto non è neanche stato considerato meritevole di valutazione da parte di Pizzorno e company, che si affannano a cercare contributi, che non arriveranno, per soluzioni tampone che ripresenteranno il problema tale e quale tra qualche anno: è un diverso modo di concepire la modalità di spesa dei soldi pubblici: una volta e per sempre, secondo il mio gruppo; più volte "tirando a campare" per la sinistra dalla doppia verità. Mi consenta infatti un accenno sullo stato penoso della piscina comunale, per ricordare le proteste di cui lo stesso Pizzorno fu artefice, insieme alle liste civiche apparentate, tanto da convocare addirittura Rai tre per rendere pubbliche le condizioni della piscina. Malgrado io avessi affidato comunque per una estate la gestione della piscina ad una società sportiva competente, oggi il Sindaco Pizzorno, che prima protestava, lascia degradare una struttura meravigliosa che è diventata persino meta preferita delle pecore che vanno a pascolare. E' un classico esempio, valido da sempre, del "predicare bene e razzolare male"!

Domanda articolata in 3 punti che forse potrebbe sembrarle banale, riguarda lo stabilimento dell’acqua Claudia.  Intanto in quella località sussistono due realtà: il terreno sul quale insiste lo stabilimento e lo sfruttamento della vena dell’acqua minerale.
 a)  Di chi era il terreno e come è finito in mano alla società privata?
 b) Chi ha concesso lo sfruttamento della sorgente per fini commerciali?
 c) In che modo “acqua Claudia” può contribuire a risolvere il problema acqua ad Anguillara?

Come può immaginare conosco molto bene tutto ciò che riguarda lo stabilimento dell'Acqua Claudia, per le note vicende che mi hanno coinvolto, ma che ora sono definitivamente sepolte e dimostratesi essere soltanto frutto di speculazioni politiche senza criterio. Anguillara ha perso una grande occasione di crescere dal punto di vista turistico culturale ed economico, non intervenendo nell'acquisto dello stabilimento che, insieme all'ex consorzio agrario, ignobilmente spacchettato, frammentato e pertanto reso inutilizzabile dalla Giunta Minnucci, avrebbe potuto diventare un polo culturale teso a qualificare la zona della stazione. Il terreno e lo stabilimento dell'Acqua Claudia sono stati ceduti dalla Nestlè ad una società privata che ora gestisce la produzione dell'acqua. All'interno dell'area si trova un'antica Villa Romana, sotto tutela da parte della Sovrintedenza ai beni archeologici. La sorgente viene utilizzata ai fini commerciali grazie ad una licenza concessa e rinnovata periodicamente dalla Regione Lazio, che per altro scoprimmo essere inesistente all'epoca delle trattative per l'acquisto dello stabilimento da parte della società partecipata dal Comune.

Vuole commentare la chiusura delle fonti dell’acqua Claudia? Secondo i dati in nostro possesso per i soli parcheggi, questa struttura rendeva annualmente al Comune euro 100.000,00. Quali difficoltà ci sono per la sua riapertura?

La chiusura della fonte comunale dell'acqua Claudia, dovuta all'inquinamento delle falde acquifere, ha indubbiamente rappresentato da un lato una penalizzazione in termini di servizi ai cittadini, dall'altro un mancato introito per il Comune, la cui entità era di circa centoquarantamila euro l'anno. Mi risulta esistere già un progetto di recupero dell'utilizzo della fonte comunale, elaborato durante il mio mandato da un ingegnere dell'Università di Roma e che prevedeva una spesa di circa duecentomila euro. Al Sindaco Pizzorno rimane il compito di informare i cittadini se anche questo progetto, non meritevole di attenzione, è finito in qualche cassetto, dimenticato anche dall'assessore competente.

Sui terreni dello stabilimento “acqua Claudia” si trova villa claudia, resti archeologici di grande interesse. Mi risulta che ogni tanto, un’associazione privata organizza dei tour guidati a pagamento. A chi vanno gli incassi di quei tour?
Quanto risulta a lei, risulta anche a me, ma il discorso dovrebbe essere più ampio e riguardare anche la gestione di tutte le risorse culturali, archeologiche ed artistiche della nostra Città, nella quale, purtroppo, l'improvvisazione delle associazioni di turno regna sovrana senza che ci sia una guida ferma e competente che possa programmare e pianificare il presente e il futuro. Questo dovrebbe essere il compito degli amministratori, ma il primo anno della Giunta Pizzorno si conclude con grande delusione avvalorata da una incapacità amministrativa pari solo a quella della giunta Minnucci (basti ricordare piazza del Molo!).
 

tabella PRECEDENTI:

16/07/2012 ANGUILLARA PISCINA COMUNALE, L'INTERROGAZIONE DELLA LISTA CIVICA PER ANGUILLARA – PIZZIGALLO SINDACO
11/05/2012 ANGUILLARA, IMU: PROPOSTA DI MODIFICA DELLE ALIQUOTE DALLA “LISTA CIVICA PER ANGUILLARA –PIZZIGALLO SINDACO”
10/05/2012 ANGUILLARA, PIZZIGALLO E LISTA CIVICA PRESENTANO ORDINE DEL GIORNO SU RISCOSSIONE ALTERNATIVA AD EQUITALIA
11/01/2012 ANGUILLARA: CITTADELLA SOCIO SANITARIA UN PROGETTO AMBIZIOSO RIMASTO UN SOGNO
11/01/2012 ANGUILLARA: LISTA CIVICA PER ANGUILLARA, OTTENUTA LA PROROGA PER GLI ACCORPAMENTI DEI CIRCOLI DIDATTICI


 




ARICCIA, VIOLENZA IN FAMIGLIA. ARRESTATO DOPO COLLUTTAZIONE. 3 AGENTI FERITI

La donna con voce straziante richiedeva aiuto telefonico al Commissariato di Albano  asserendo che il proprio coniuge la stava “massacrando. In pochi minuti due Volanti  convergevano sul luogo di richiesta, in una strada periferica del Comune di Ariccia.

 

Redazione

Alle ore 18 di ieri una donna con voce straziante richiedeva aiuto telefonico al Commissariato di Albano  asserendo che il proprio coniuge la stava “massacrando”.  In pochi minuti due Volanti  convergevano sul luogo di richiesta, in una strada periferica del Comune di Ariccia. Sul posto, posizionato sull’uscio dell’abitazione,  gli Agenti trovavano ad attenderli il coniuge della donna C.C. di anni 37, pregiudicato. Questo in evidente stato di ubriachezza minacciava i poliziotti a non entrare in casa altrimenti li avrebbe uccisi, quindi gli si scagliava contro con inaudita violenza con calci e pugni, tentando di disarmare un Agente. Nella violenta colluttazione scaturita, tre operatori di polizia, riportavano  lesioni giudicate guaribili in gg. 40,20 e 15. Posto nella condizione di non nuocere il C.C.  veniva  tratto in arresto. Pochi istanti prima lo stesso aveva sfogato la sua rabbia nei confronti della coniuge colpendola con calci e pugni; l’ira dell’uomo si scagliava anche contro l’autovettura della coniuge ove questa si era rifugiata con il figlio di circa due anni per tentare la fuga. L’uomo dopo aver colpito con calci e pugni il veicolo si avventava sul proprio figlio strappandolo di peso dal sedile dell’auto incurante del fatto che il bimbo fosse  assicurato con la cintura di sicurezza, procurando anche ad esso lesioni multiple giudicate guaribili in gg. 10. Il C.C.è già noto  alle forze dell’Ordine in quanto ripetutamente denunciato dal Commissariato di P.S. alla Procura della Repubblica di Velletri per maltrattamenti in famiglia e lesioni in danno della moglie; inoltre al medesimo, in precedenza,  il Tribunale per i Minorenni di Roma aveva tolto la patria potestà sui primi due figli. Nell’occasione odierna si è proceduto nei confronti di C.C. per i reati di violenza, resistenza, lesioni a P.U., danneggiamento aggravato, rifiuto di generalità, nonché di maltrattamenti in famiglia e lesioni alla moglie ed al figlio.




FRASCATI NUOTO, BENE LA PIERSANTI (TC NEW COUNTRY CLUB FRASCATI) AI CAMPIONATI REGIONALI JUNIORES

Redazione

Dopo la qualificazione di Ilaria Consoli ai campionati italiani Ragazzi, il gruppo agonistico del nuoto del Tc New Country Club di Frascati è andato vicino a conquistare un altro “pass” nella categoria Juniores. A sfiorarlo è stata Martina Piersanti, classe 1997, che ha sfoderato un'ottima prestazione soprattutto nei 50 dorso alle finali regionali che si sono disputate nella cornice dello Stadio del Nuoto di Roma. «Mi sono molto avvicinata al tempo di qualificazione – dice la giovane nuotatrice -, ma purtroppo non sono riuscita a centrarlo: sarà per il prossimo anno». Martina commenta tutte le gare in cui è stata impegnata. «Nella finali dei 50 dorso ho mantenuto la decima posizione migliorando il mio tempo di un decimo. Nei 50 stile sono arrivata 15esima mantenendo più o meno lo stesso tempo. E nei 100 dorso ho migliorato di mezzo secondo e sono arrivata 19esima. Sono felice – conclude la Piersanti – di essere salita in classifica e di essere rientrata nei 50 dorso tra le prime dieci posizioni, ma soprattutto di aver migliorato i miei record». «Martina ha ampi argini di miglioramento, sono convinto che crescerà ancora e che il prossimo anno farà i campionati italiani» pronostica il responsabile tecnico del Tc New Country Club, Daniele Tavelli. E mentre per la Piersanti e per tutti gli altri l'appuntamento è ora rimandato alle gare di settembre, il circolo frascatano sarà tutto a sostenere Ilaria Consoli che i prossimi 2, 3 e 4 agosto allo Stadio del Nuoto di Roma disputerà i campionati italiani categoria Ragazzi nelle specialità dei 100 e 200 dorso (le sue preferite) e anche in quella dei 200 misti. «Ilaria può fare bene e ha lavorato con intensità per quell'appuntamento – sostiene Tavelli -. Lei vuole sempre primeggiare, ma deve affrontare l'evento con serenità». TENNIS – Domenica scorsa la vittoria di Alessia Di Pietro e Fabio Brescini nel ''Doppio giallo''. Ma il “caldo” luglio del Tc New Country Club prevede un ultimo evento, quello delle “Olimpiadi”. Domenica prossima, infatti, si darà spazio al beach tennis e al biliardino durante la mattinata, al beach volley e al calcetto nel pomeriggio. Insomma quasi un “programma olimpico” di gare per divertirsi un'intera giornata all'insegna dello sport. Alla fine della manifestazione, in serata, pizza party per i partecipanti e per tutti coloro che vorranno aggiungersi.