VELLETRI, LADRO PROVA A SVALIGIARE VILLINO MA VIENE COLTO IN FLAGRANTE DAL PROPRIETARIO

Redazione

Ha tentato di introdursi in un villino dopo aver oltrepassato il recinto del giardino. Armato di una spranga in metallo, V.N.F. cittadino di nazionalità romena di 25 anni ha però pensato che per evitare di far rumore era necessario adottare qualche accorgimento. Si è quindi tolto le scarpe ed ha iniziato a lavorare” su una porta finestra per accedere all’interno del villino.  Il suo accorgimento però non è stato sufficiente e il rumore metallico provocato dall’oggetto in metallo ha messo in allarme il proprietario. Sentiti dei rumori sospetti provenienti dal giardino della sua abitazione e accortosi dell’intruso il proprietario ha chiamato la Polizia.
I rumori sono stati sentiti anche da un vicino, un poliziotto in pensione, che si è subito messo all’inseguimento del ladro ed ha avvisato gli agenti del Commissariato di Velletri, dove prestava servizio prima di andare in pensione. Immediato l’intervento della Polizia che arrivata  sul posto ha intercettato e bloccato il rumeno.
I poliziotti dopo un sopralluogo nel giardino della villetta hanno ritrovato le scarpe del giovane e la spranga di ferro usata per forzare la finestra..V.N.F. è stato arrestato per il reato di tentato furto aggravato, mentre la spranga di ferro è stata sequestrata.  
 




LAZIO TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, ACCORDO IN REGIONE PER CERTIFICAZIONE CREDITI PER 70 MLN DI EURO ALL’ANNO

Redazione

Sono oltre 50 le imprese che si occupano di Trasporto Pubblico Locale nelle province del Lazio che potranno usufruire dell’accordo, raggiunto questa mattina presso gli uffici della Regione Lazio, per la certificazione pro-soluto dei crediti maturati e maturandi a tutto il 2013 per un importo di 70 milioni di euro l’anno. Si tratta di un intervento che si inserisce nell’ambito del Protocollo d’intesa che Regione Lazio e Poste Italiane spa hanno firmato lo scorso giugno e che prevede l’impegno dello stesso istituto per la facilitazione dell’acceso al credito. Alla riunione hanno preso parte: gli assessori regionali al Bilancio, Stefano Cetica, e alla Mobilità, Francesco Lollobrigida; Stefano Cecchi, delegato Anci Lazio; i delegati delle associazioni di categoria Anav, Unindustria e Federlazio; i rappresentanti dei principali operatori privati del settore; Paolo Natalini, responsabile dell’area centro-sud della Sace Factoring, che già opera con la Regione Lazio per la certificazione dei crediti. Nelle prossime settimane si riunirà un tavolo tecnico per la definizione dei dettagli e delle modalità di erogazione con la partecipazione delle associazioni di categoria, le quali al termine della riunione hanno manifestato agli assessori regionali Cetica e Lollobrigida piena soddisfazione per l’accordo raggiunto, che salvaguarda le imprese, i livelli occupazionali e la qualità del servizio messo a disposizione dei cittadini. “Grazie al protocollo d’intesa con Poste Italiane – spiega la presidente della regione Lazio, Renata Polverini – e alla disponibilità tecnico-finanziaria della Sace Factoring, abbiamo affrontato e risolto un problema che riguarda un settore molto delicato ed importante sia per il mondo delle imprese sia per quello del lavoro della nostra Regione. Con questo accordo –aggiunge Polverini -, il Lazio si conferma regione leader nella gestione della certificazione dei crediti grazie alla quale riusciamo a far fronte ad una situazione finanziaria sicuramente difficile. Senza dimenticare – conclude la presidente della Regione Lazio – che anche quest’anno è stato fatto un grande sforzo per mantenere inalterati gli stanziamenti dedicati al trasporto pubblico locale in tutte le province del Lazio”.
 




LAZIO, MOZIONE IN CONSIGLIO PER LA VALORIZZAZIONE DELL'OSPEDALE DI CASSINO

Redazione

In chiusura di seduta, il Consiglio ha approvato anche la mozione n.833 – presentata dalla consigliera Annamaria Tedeschi (Idv) e sottoscritta dal presidente Mario Abbruzzese (Pdl) – riguardante la valorizzazione e l'utilizzo del vecchio ospedale civile di Cassino. Si tratta di una struttura appartenente al patrimonio della Regione Lazio e in grado di poter garantire maggiori spazi alla Casa della Carità "Gemma De Posis", nonché a uffici sanitari. La mozione impegna il presidente e la giunta regionale a stipulare i dovuti atti e convenzioni al fine di consentire alla Casa di usufruire di tali spazi. Allo stesso tempo, si chiede di adottare gli opportuni ed adeguati provvedimenti al fine di destinare l'altra ala dello stabile del vecchio ospedale alla sede di tutti gli uffici pubblici della Asl di Frosinone (comprensorio di Cassino) e del Distretto sanitario territorialmente corrispondente. Tali uffici, al momento, sono infatti allocati presso strutture private con onerosi contratti di locazione a carico delle casse regionali.




MARINO, VITTORIA MICUCCI HA COMPIUTO 100 ANNI. GLI AUGURI DELLA COMUNITA' MARINESE

Redazione

Ancora una festa per una «nonnina centenaria» marinese. Domenica 5 agosto il quartiere di Borgo Garibaldi, in una cerimonia religiosa officiata da don Adriano Paganelli presso la chiesa della Madonna delle Grazie, si è riunito intorno a Vittoria Micucci per festeggiare insieme il traguardo dei suoi «100 anni».  Qui nonna Rina ha ricevuto i complimenti affettuosi da parte della comunità di Marino e dei suoi familiari, stretti intorno a lei in un corale abbraccio.  A porgerle omaggio unitamente agli auguri più fervidi da parte del sindaco Adriano Palozzi e dell’Amministrazione comunale, il consigliere Umberto Minotti, accompagnato dal consigliere di minoranza Emanuele Ciamberlano,coniugato con una delle sue nipoti.  A Rina Micucci, la nonnina di For de Porta festeggiata e coccolata dagli abbracci dei figli Gianfranco, Marcello ed Elisa,dei nipoti e pronipoti, una pergamena con un pensiero a lei dedicato dal Sindaco e un omaggio floreale.  Classe 1912, originaria di Porto San Giorgio (Ascoli Piceno) nonna Rina è arrivata a Marino poco più che adolescente andando ad abitare a Villa Sara con i genitori presso i Conti Cruciani, anch’essi marchigiani. Papà Alessandro vi svolgeva, infatti, il ruolo di giardiniere.  Qui conobbe Giovanni Campri, quello che sarebbe diventato suo marito e che sposò per procura mentre era combattente nella guerra d’Africa, attendendo poi il suo ritorno per undici anni.  «Con nostro padre – raccontano i figli – 55 anni fa aprì il Bar a For de Porta divenendo per i residenti nel quartiere Rina la barista. Con la sua pazienza e generosità, ha preparato e servito migliaia di caffè mentre, da splendida mamma qual è ancora oggi, ci seguiva con grande affetto e attenzione nella crescita, impostando la nostra educazione all’insegna dei valori di integrità, serietà e impegno che hanno caratterizzato la sua vita».  «Con la sua gioia di vivere, la forza di carattere, la disponibilità e il modo affettuoso di rapportarsi con tutti – dicono gli abitanti del quartiere a lei più vicini – la sentiamo un po’ la nostra nonnina a cui siamo affezionati».  Cento anni, un traguardo che segna con gioia il trascorrere della vita. Alla simpatica nonna Rina che, visibilmente commossa dalla cerimonia organizzata in suo onore ha commentato «Più di così non si poteva fare», tantissimi auguri di buon compleanno dall’Amministrazione Comunale di Marino!
 




CASSINO TRIBUNALE, IL PSI: RIMANIANO “COMPATTI” A TUTELA DEGLI ALTRI ASSETS DEL TERRITORIO

"L’auspicio dei socialisti cassinati è che la mobilitazione, anche “dal basso”, e la compattezza che si sono riscontrate per tutelare il “nostro” tribunale si riscontrino anche per proteggere strategicamente gli altri assets del territorio, a partire della FIAT per arrivare al San Raffaele"

 

Redazione

“Il mantenimento, anzi il rafforzamento, del tribunale di Cassino è, ora, un ‘dato acquisito’. – Così la nota del Psi di Cassino dopo il “salvataggio” da parte del governo del Tribunale della cittadina – L’esito positivo – prosegue la nota – della complessa vicenda –a cui hanno contribuito in tanti- responsabilizza, ancora di più, coloro che saranno chiamati a “render giustizia” in tutto il Lazio meridionale –magistrati, avvocati, personale amministrativo e forze dell’ordine- ed apre nuovi scenari per Cassino- cui viene riconosciuto il ruolo di capoluogo, seppur ideale, di un’ “area vasta” che va dalle Mainarde al mare. Il salvataggio del tribunale –per cui i socialisti cassinati gioiscono, insieme ad ogni persona di buon senso della “Città Martire” e del Lazio meridionale- lascia sulla “scena” alcuni fatti, che dovranno valere come “monito” e “sprone” per ciò che sarà: a)- l’inerzia di coloro che avrebbero dovuto vigilare criticamente sui contenuti della delega conferita dal Parlamento al Governo per ridisegnare le circoscrizioni giudiziarie; b)- la disattenta “gestione” della fase prodromica alla pubblicizzazione dello schema di decreto legislativo, che tagliava Cassino ed il Lazio meridionale dalla geografica giudiziaria, “condita” da proclami a mezzo stampa di avvenuta soluzione della problematica; c)- la reazione compatta del ceto politico e della Città a fronte della non condivisibile opzione governativa iniziale; d)- il comportamento tenuto dai gruppi parlamentari –tanto alla Camera dei deputati che al Senato- in sede di espressione di voto al momento della formulazione del parere in ordine allo schema di decreto legislativo che sopprimeva il nostro tribunale; e)- l’impegno di tanti –semplici cittadini, operatori del diritto e politici- che hanno fatto tutto quanto era in loro potere per evitare che accadesse l’irreparabile e che, quindi, la nostra città ed il suo territorio fossero “degradati” a zona geografica di “di quarta serie”, a tutto vantaggio della criminalità organizzata che, purtroppo, da tempo tenta di contaminare la nostra economia. In tale contesto, l’auspicio dei socialisti cassinati è che la mobilitazione, anche “dal basso”, e la compattezza che si sono riscontrate per tutelare il “nostro” tribunale si riscontrino anche per proteggere strategicamente gli altri assets del territorio, a partire della FIAT per arrivare al San Raffaele- mentre il pensiero va a Gianfranco Schietroma, ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura e già presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Frosinone, per l’impegno fattivo e silenzioso che ha profuso, fatto di azioni positive lontano dai riflettori.”

tabella PRECEDENTI:

11/08/2012 CASSINO: IL GOVERNO SALVA IL TRIBUNALE
20/06/2012 FROSINONE, LA PROVINCIA PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA SOPPRESSIONE DEL TRIBUNALE DI CASSINO
13/06/2012 CASSINO TRIBUNALE, SCALIA: “UN ERRORE ELIMINARE IL TRIBUNALE”
15/03/2012 CASSINO, TRIBUNALE: VANNA MARCHI PROSCIOLTA CON FIGLIA E MAGO
15/03/2012 CASSINO, TRIBUNALE: CONCESSI I DOMICILIARI PER STUPRO DI GRUPPO
18/01/2012 CASSINO, ALLARME BOMBA AL TRIBUNALE



ROCCA PRIORA POLIZIA MUNICIPALE: PROSSIMAMENTE BANDO PER ASSUNZIONE 3 DIPENDENTI

Redazione

E' grazie ad un finanziamento della Regione Lazio, che ha erogato circa 50 mila euro, che l'Amministrazione di Rocca Priora indirà un bando per l'assunzione di tre dipendenti a tempo determinato, con un contratto part-time (di 24 ore settimanali), da inserire nel corpo della Polizia Municipale. Tra la fine di agosto e l'inizio di settembre è prevista la pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale, dalla pubblicazione ci saranno 30 giorni di tempo per aderire al bando. Soddisfatto l'assessore Daniele Pacini che ha sottolineato come "insieme alla convenzione con l'Associazione dei Carabinieri in Congedo, l'inserimento di nuovo personale nella Polizia Municipale rappresenti un'importante  risposta in termini di viabilità e sicurezza".
 




GAETA, BLITZ DI IMPRONTE VERDI PER GLI ACCESSI LIBERI AL MARE

A. De. M.

Armati di striscioni e volantini gli attivisti di Impronte Verdi hanno invaso pacificamente le spiagge gaetane del litorale pontino. Obiettivo? Rivendicare il libero e gratuito accesso al mare. Ad organizzare l’iniziativa dieci attivisti del movimento cittadino Impronte Verdi. Dopo essersi dati appuntamento alle 12.00 su una spiaggia con accesso libero, gli attivisti a bordo di due pedalò sono approdati sulle spiagge che prevedono il pagamento della discesa a mare. Una volta arrivati, hanno aperto uno striscione da mare verso la spiaggia che riportava questo messaggio: “Il mare è di tutti. L’accesso non si paga”. Contestualmente hanno distribuito ai bagnanti un volantino che riportava un estratto della legge 296 del 2006 che tutela il libero accesso alla battigia: “E’ fatto obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area compresa nella concessione, anche al fine della balneazione” Le tante persone presenti interessate hanno finito con l’applaudire gli attivisti riferendo loro di alcuni casi di veri e propri abusi subiti. “Molti bagnati sono consapevoli di subire una violazione nel momento in cui vieni chiesto di pagare un ticket per accedere al mare – commentano gli attivisti di Impronte Verdi – ma troppo spesso isolati non riescono a combattere questa consuetudine assolutamente inaccettabile. Il libero accesso al mare deve essere garantito a tutti e non essendoci percorsi alternativi, anche i privati hanno il dovere di far accedere all’arenile senza pretendere alcun biglietto di ingresso. Noi di Impronte Verdi chiediamo all’ammnistrazione di intervenire con urgenza per fare in modo che ciò non accada più su alcune spiagge gaetane, mentre il nostro apprezzamento va a quei gestori che non chiedono alcun biglietto di ingresso. Questo è solo l’inizio, e quanto prima chiederemo un’interpellanza comunale per intervenire su una questione che da anni calpesta il diritto dei bagnanti di accedere alla battigia. Ma la nostra domanda è: perché il comune non è ancora intervenuto?” Chi vuole liberamente accedere alla battigia e al mare attraverso uno stabilimento balneare o un area in concessione può farlo senza pagare alcun biglietto d’ingresso. Impronte Verdi Gaeta è un movimento cittadino spontaneo, senza alcun legame politico, che si pone l'obiettivo di promuovere iniziative legate alla tutela ambientale e al recupero degli spazi urbani. Sensibilizzare la cittadinanza ed educarla al rispetto del verde cittadino è l'unico, limpido e trasparente obiettivo del movimento.

tabella PRECEDENTI:

15/07/2012 GAETA, E' BOOM DI MULTE "MORALI". 100 SANZIONI IN UN'ORA
09/07/2012 GAETA, LE IMPRONTE VERDI PORTANO A TERMINE L'OPERAZIONE "ULTIMA SPIAGGIA"
10/06/2012 GAETA, MOBILITAZIONE IN BICICLETTA DI IMPRONTE VERDI PER CHIEDERE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN CITTÀ, FERMA AL 10%.
28/05/2012 GAETA, AREE URBANE DIMENTICATE. INTERVENGONO LE "IMPRONTE VERDI"


 




ROCCA PRIORA, APPROVATA DELIBERA CHE REGOLA L'ALIENAZIONE DEI TERRENI DEMANIALI

Redazione

E' stata approvata nel Consiglio comunale del 30 luglio scorso un'importante delibera che mette ordine all'annosa questione dei terreni demaniali. Si tratta di un vero e proprio regolamento in cui sono indicate le norme a cui attenersi per alienare terreni di proprietà collettiva, i vincoli nel caso in cui siano già edificati, le modalità per determinarne il valore e le eventuali agevolazioni nell'acquisto. Soddisfatto l'assessore Daniele Pacini, che tra le sue deleghe detiene quella al Patrimonio Comunale, per il lavoro svolto dall'architetto Corradini e dal geometra Lomonaco, i tecnici a cui è stato dato l'incarico di riordinare la questione delle alienazioni, che negli ultimi mesi sono cresciute notevolmente. "Si tratta di un atto molto importante – ha dichiarato Pacini – che snellisce il lavoro degli uffici comunali sia per quanto riguarda le visure che per gli aggiornamenti normativi"
 




LAZIO, GIUNTA POLVERINI ISTITUISCE COMMISSIONE CONSULTIVA SUL TRASPORTO PUBBLICO NON DI LINEA

Lollobrigida: “Attraverso questo strumento le istituzioni avranno uno strumento più completo per rapportarsi con le tante problematiche del settore e rimettere ordine in un quadro complessivo attuale caotico quanto intricato”.

 

Redazione

La Giunta Polverini ha approvato la delibera che istituisce una Commissione consultiva con il compito di esprimere pareri alla Regione e agli Enti locali sulle problematiche e ogni questione relativa al trasporto pubblico ‘non di linea’. Fanno parte della commissione un rappresentante dell’assessorato regionale alla Mobilità e al trasporto, un esperto in materia di servizi pubblici di trasporto, un rappresentante di Anci Lazio, due rappresentanti dei sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Ata, Casartigiani, Ataol, Claai, Cna, Confartigianato, Fast/Anc, Uritaxi, Uti, Confcommercio/Federncc, un rappresentante della società cooperativa Radiotaxi, di un rappresentante dell’associazione degli utenti Codacons e di un rappresentante dell’associazione Federconsumatori. “La Commissione – spiega l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Francesco Lollobrigida – permetterà alla Regione Lazio di affrontare con maggiore completezza e coinvolgimento da parte dei soggetti interessati le problematiche del trasporto non di linea, diramando i conflitti fra gli operatori e recependo le esigenze delle categorie”. I componenti indicati dalle singole organizzazioni saranno successivamente nominati con decreto del Presidente della Regione. L’istituzione della Commissione consultiva non comporterà alcuna spesa aggiuntiva per l’amministrazione. “Attraverso questo strumento – aggiunge  – le istituzioni avranno uno strumento più completo per rapportarsi con le tante problematiche del settore e rimettere ordine in un quadro complessivo attuale caotico quanto intricato”.
 




GROTTAFERRATA, Il GRIDO DISPERATO DI MAMMA STEFANIA: "RIDATEMI I MIEI FIGLI"

[CONCLUSIONI CLINICHE ASL RMH SORAYA E LORENZO]

[ISTANZA D'URGENZA PER MODIFICA A DECRETO DEL 26 LUGLIO 2012]

 

Redazione

C'e' un appello al Tribunale per chiedere la revoca dell'affido di due bambini, figli di Stefania D'Acunto residente di Grottaferrata. Il 17 luglio e' stato emesso un provvedimento del quale la madre non conosce l'esito. Era il 18 settembre del 2007, Stefania ha un canile a Grottaferrata dove si prende cura di circa 90 cani. Lei e i suoi due bambini, Soraya di due anni e Lorenzo di sette vivono con la mamma, in campagna in mezzo alla natura. Stefania ha anche una fattoria, i tre, secondo il racconto della madre, vivono sereni.


 A raccontarci questa storia, e' Roberta Sibaud vicepresidente dell'associazione "Donne per la Sicurezza Onlus", la quale ci scrive:"Stefania D’Acunto e’ una donna normalissima, schietta e diretta nelle sue esternazioni. Figlia di professionisti, perde il padre a 10 anni. Questo lutto le cambia la vita, l’umore ed il tenore di vita. Diplomata in perito agrario ed iscritta alla facolta’ di veterinaria ama gli animali. Questo porta la societa’ a ritenerla diversa ed a trattarla con sufficienza. Tutto ha inizio nel 2006, quando il vicino di abitazione vuole adibire la sua struttura confinante con quella della fattoria, a Bed and Breakfast. Iniziano le denuncie per ottenere la chiusura del canile rifugio a Grottaferrata "Il Mondo di Lorenzo" (ricordate bene questo nome, ha un significato d’amore). I cani presenti nella struttura sono tutti sterilizzati e realmente amati e nutriti dalla signora Stefania, anche con grandissime difficolta' senza aiuto di nessuno. In venti anni da quando il suddetto canile e' nato, le persone che abitano nei dintorni, hanno mandato spesso lettere di protesta al Sindaco perche' esso venisse chiuso. I controlli della Asl, Servizi di Prevenzione/veterinari hanno trovato sempre tutto a posto, nonostante le telefonate di denuncia del vicino di casa e degli amici, che puntualmente arrivavano a decine al servizio veterinario della zona! La sig.ra Stefania lotta da sola per salvare animali in difficolta', senza scopo di lucro. Il canile viene chiuso, Stefania continua ad accudire i suoi animali! A seguito di controlli, scaturiti da denuncie, i servizi veterinari della zona intervengono (una donna, veterinaria) denuncia la mamma, secondo lei, per “situazione ambientale non consona a far vivere dei minori, cani, disordine, bimbi che hanno accesso a mille pericoli…”, questo dicono di Stefania!!! Ma le cose non sono come vogliono far credere. Stefania ama i suoi bambini, li cura, e’ una mamma accorta, gioca con loro, vivono a contatto con la natura e gli animali… quanti bambini oggi mangiano uova e non hanno mai visto una gallina! Bevono il latte ed hanno visto una mucca disegnata sui barattoli di Yogurt! I due fratellini sono sempre vissuti in quell’ambiente naturale. Come certificato piu’ volte dal pediatra che li segue fin dalla nascita, sono puliti, educati ed in ottime condizioni di salute. Quell’infausto 18 settembre 2007 all’uscita della scuola, i bambini non trovano la loro mamma ma ad attenderli ci sono i servizi sociali, che li sottraggono e li collocano immediatamente in casa famiglia. I due fratellini oltretutto, vengono subito separati e sono li' da ormai 5 anni. A nulla sono valse le denuncie della mamma. Le perizie, i certificati che accertano che Stefania e’ in grado di essere madre e di crescerli. Stefania in questi lunghissimi e pesantissimi cinque anni e’ riuscita a mantenere e a non staccare il cordone ombelicare con i suoi figli, cosi’ come certificato dagli psicologi del Tribunale. Non e’ facile tutto questo perche’ nelle case famiglia i bambini si sentono abbandonati e non riescono ad elaborare, essendo cosi’ piccoli, l’allontanamento! Nell’ultimo atto/istanza, il legale avv. Antonio Matonti, chiede che i minori non vengano inseriti in casa affidataria, e vengano restituiti ad una mamma ed una nonna che possono accudirli e che li amano! C’e’ una mamma che, su suggerimento del Tribunale, ha dovuto affittare una casa idonea a Roma, per far crescere i suoi bambini, quella di Grottaferrata non va bene! Ha dovuto acquistare un’ automobile, come richiesto dal Tribunale, ma purtroppo non ha un compagno…. Non lo vuole, non ha la testa ora per vivere con un altro uomo, lei vuole solo i suoi figli ! Questa e’ la storia".

 Non e' tutto. Adesso i bambini stanno iniziando i pernottamenti presso una nuova famiglia. Ciononostante i due bambini, secondo il racconto di Stefania, mostrano palesemente di volere la loro madre:"Non posso stare senza di loro – dice Stefania conun filo di voce – sto facendo di tutto per mantenere un rapporto affettivo con loro, li vedo una volta a settimana. Soraya mi chiede di portarle le arachidi e i giochini, prima volevano sempre lo yogurt. Loro mi abbracciano, Lorenzo all'inizio e' sulle sue, poi scatta il nostro "rito": io lo inseguo e lui alla fine si fa prendere e si fa abbracciare". Stefania non ha problemi psicologici, non beve e non fuma. Noi de L'osservatore Laziale ci teniamo pero', in questo caso, a non voler dare giudizi in questione. Ci sono anni di denunce di pezzi di carta di visite di assistenti sociali, di perizie. Non possiamo sapere i fatti per filo e per segno e soprattutto non possiamo dare giudizi perche' non si scherza con i minori, non si possono lanciare accuse se non si e' vissuta l'intera vicenda. Quello che ci riferisce Stefania e' che i bambini si troverebbero molto male nelle case famiglia di Rocca di Papa (la mamma ci riferisce che si tratta di "casa Chiara" e "casa Amicizia". Invitiamo, pertanto, l'avvocato della signora, gli assistenti sociali o i gestori delle case famiglia a voler rendere anche la loro versione dei fatti. Noi, come redazione e per dovere di cronaca, abbiamo sentito il bisogno di far conoscere la storia di Stefania e allegare al presente articolo istanze e documenti che attestano parte di un percorso legale fatto da Stefania D'Acunto per riavere i suoi bambini. Ci auguriamo che prima che vengano tolti i figli ad un genitore naturale, si valuti attentamente il caso con tutti i suoi pro e i contro.

 




NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI

Chiara Rai

Finalmente una voce si e' levata da un  torpore e silenzio disdegnevole. Dopo aver pubblicato (siamo stati i primi e gli unici a farlo) sul nostro quotidiano un deplorevole video dove il signor Gino De Sanctis faceva vedere come, a due passi dal sito archeologico del Tempio di Diana, aveva tagliato e sistemato a suo piacimento realizzando un vialetto dei basoli antichi ritrovati, dice lui, nella sua azienda. Il signor De Sanctis affermava anche che la soprintendente aveva addirittura apprezzato il gesto. Per ben ricordare tutte le gesta di questo signore e' possibile visionare l'articolo precedente del 9 agosto "NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA". 

Finalmente, dicevo, e' giunta alla nostra redazione una nota della dottoressa Giuseppina Ghini, la quale e' prontamente intervenuta sulla vergognosa questione, essendo stata da noi citata in qualità di responsabile dell'area in questione nonche’ direttrice del Museo delle Navi.

Prima di riportare integralmente la nota della dottoressa Ghini, in qualita' di direttore di questa indipendente testata, annuncio che presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica, avendo raccolto testimonianze e sollevato personalmente un fatto deplorevole che riguarda il nostro patrimonio archeologico, che fino a prova contraria e' pubblico e non puo' essere deturpato a proprio piacimento. In ultimo chiediamo a gran voce all'attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, il quale di recente con delibera numero 83 del 25 luglio ha assunto la responsabilita' del servizio di vigilanza con il potere di adottare atti di natura tecnica gestionale, di assumere una posizione in merito e di farci sapere se ha o meno fatto delle verifiche nel suo territorio al fine di salvaguardare e tutelare questo inestimabile patrimonio archeologico. Questa e' una vera e propria emergenza e va affrontata mettendo da parte amicizie, conoscenze, colori politici e bandiere.

Ecco la nota della dottoressa Giuseppina Ghini. Dichiarazioni che definisco "clamorose" fatte nei confronti del signore "custode" del tempio.

"Ho letto con vivo sconcerto il testo con le dichiarazioni del Sig. Gino De  Sanctis, proprietario e gestore del centro di apicoltura situato ali'nterno  dell'area del Santuario di Diana Nemorense, a poche decine di metri dal  tempio,  dove da diversi anni la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio  sta  conducendo scavi e ricerche, sotto la direzione di chi scrive e, dal 2003,  con  la collaborazione del Dipartimento Uomo e Territorio dell'Università di  Perugia, diretto fino ad alcuni anni fa dal Prof. Filippo Coarelli e  attualmente dal Prof. Paolo Braconi. Essendo stata citata come direttore  del  Museo delle Navi Romane e responsabile del territorio nemorense, ritengo  doveroso fare alcune precisazioni. Il Sig. De Sancits non è nuovo a dichiarazioni come quelle pubblicate, in  cui  asserisce di essere l'ultimo "custode" del Santuario (novello "rex  nemorensis")  e di essere altresì l'unico che realmente si occupi della manutenzione del  luogo sacro.  Peccato non menzioni il fatto che di recente ha realizzato, senza alcuna  autorizzazione, due maneggi per cavalli, una stalla e due manufatti per  l'accoglienza delle scolaresche e che in diverse occasioni ha organizzato  riunioni e feste sul podio del Tempio.  Si tratta, fortunatamente, di strutture solo poggiate sul terreno e la  strada  da lui menzionata in realtà era già nota e in parte visibile; tuttavia più  volte sollecitato dalla Soprintendenza- verbalmente e con comunicazioni  scritte- a rimuovere le suddette strutture, ha avuto reazioni a dir poco  discutibili, sostenendo che, essendo il proprietario dei terreni, non ha  bisogno di alcun permesso. Chiunque abbia anche scarse nozioni di legge, sa  al  contrario che se un'area archeologica è sottoposta a norme di tutela e  salvaguardia (come nel caso in questione), qualsiasi attività che comporti  un  intervento sul terreno, anche se solo di uso, va preventivamente  autorizzata  dagli organi competenti, ovvero dal Ministero per i Beni e le Attività  Culturali.  Ultimamente la Soprintendenza ha interessato anche gli Enti che operano  sul  territorio, in particolare il Comune di Nemi, affinchè contribuiscano con  un  loro intervento per un'azione più incisiva, volta alla tutela e alla  salvaguardia di questa importante testimonianza archeologica.
Ci auguriamo che la divulgazione data alle dichiarazioni del Sig. De  Sanctis,  che si commentano da sole, costituisca motivo di riflessione per quanti,  oltre  alla Soprintendenza, sono deputati al controllo e alla tutela del  territorio.     
Giuseppina Ghini"

tabella PRECEDENTI:

09/08/2012 NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA