ROMA. ENTRANO IN UN NEGOZIO DI ALIMENTARI E PRELEVANO DELLA MERCE SENZA PAGARE. ALLA REAZIONE DEL TITOLARE LO AGGREDISCONO E LO RAPINANO. ARRESTATI DALLA POLIZIA 6 CITTADINI BENGALESI.

Redazione

Avrebbero prima effettuato un giro di perlustrazione a bordo della loro auto ed al momento opportuno sarebbero entrati in azione. Quando ieri notte alcuni cittadini bengalesi sono entrati in un negozio di alimentari , in via Giordani nel quartiere Colombo,  hanno prima effettuato un giro tra gli scaffali e prelevata la merce, tra cui alcune bottiglie di bevande alcoliche, si sono avvicinati all’uscita. Il gestore, loro connazionale, ha chiesto di pagargli  i prodotti, ma questi, per tutta risposta hanno replicato che non avrebbero pagato nulla. Ne è nata una discussione e dalle parole si è subito passati ai fatti. Tirato fuori un coltello ed alcuni bastoni, i “clienti” hanno iniziato a picchiarlo, rapinandolo dell’incasso e sono fuggiti. Alcuni testimoni che hanno assistito alla rapina hanno avvisato il 113 e dopo pochi minuti sono arrivati sul posto gli agenti del Reparto Volanti, diretti dal dr. Eugenio Ferraro. Sono scattate immediatamente le ricerche dei rapinatori e grazie alle descrizioni dettagliate fornite dai testimoni, i poliziotti sono riusciti ad individuarli poco lontano. Dopo un breve inseguimento, sono riusciti a bloccare sei persone ed a sequestrare un bastone in metallo che i fuggitivi avevano abbandonato nella fuga. I poliziotti hanno anche individuato poco lontano l’autovettura con la quale i cittadini bengalesi avevano raggiunto il negozio di alimentari. Al suo interno sono stati sequestrati un martello ed una busta contenente circa 1000 euro in banconote e monete. Accompagnati negli uffici di Polizia, gli aggressori, di età compresa tra i 24 ed i 44 anni , alcuni dei quali risultano essere persone già note alle forze dell’ordine, sono stati arrestati per il reato di rapina aggravata.
 




BRACCIANO, LA CITTA' ACCOGLIE " LA PIU' AMATA DAGLI ITALIANI

Alberto De Marchis

Bracciano apre alle fiction e accoglie la splendida bellerina e attrice Lorella Cuccarini. Il 21 agosto andra' in scena "L'amore e' sordo" che andra' in onda in prima serata su Rai 1. Nella foto sorridenti ci sono Lorella Cuccarini e Tatiana Galakhova durante le riprese fatte alla scuola "Dancing Center Bracciano".




COME AGGREDIRE IL DEBITO PUBBLICO, SPRIGIONARE NUOVE RISORSE, DARE FIDUCIA AI MERCATI. UNA PROPOSTA CHE AL PARLAMENTO NON PASSERA’ MAI.

Emanuel Galea

Mi sembra che la migliore sintesi della situazione caotica del momento l’abbia fatta l’ambasciatore Sergio Romano. Nessuno dei partiti vuole veramente affrontare le elezioni anticipate. Il Capo dello Stato, come un disco rotto, continua a raccomandare all’aula di lanciare le riforme. In Camera e Senato si susseguono dibattiti e discussioni interminabili. L’oggetto da contendersi è la legge elettorale. Ogni fazione partitica propone il proprio sistema per guadagnare più voti. Risulta quindi ovvio che un accordo non si raggiungerà mai. Napolitano reitera le raccomandazioni. Il Parlamento, in ossequio al Presidente sì re-immerge nelle inutili discussioni, mentre le riforme continuano a non essere fatte. E tutti continuano a dichiarare che invece le vogliono fare. La colpa, ovviamente,  è sempre della controparte. Napolitano rimane scontento. Il Popolo Italiano più di lui. E’ proprio il caso di urlare: fatela finita! Il Popolo Italiano non regge più l’impatto quotidiano con la Torre di Babele da dove si sente in tutte le lingue con dialetto politichese  “abbatti-debito pubblico”. Si sta consumando una sceneggiata della peggior specie. Patroni Griffi, l’attuale Ministro  della Pubblica Amministrazione, dice basta ai campanili. Renato Balduzzi, Ministro della Salute, avverte che è stato raggiunto il limite e secondo lui si deve dire basta con i sacrifici. Gli statali di Fp-Cgil, Flc-Cgil, Uil-fpl, Uil-Rua hanno in programma un sit-in per chiarire le loro ragioni. Bersani, l’eterno indeciso, dichiara che con Monti c’è "Indignazione che nasconde imbarazzo". Bergamini, segretario provinciale della Lega Nord critica i tagli. Non si capisce se favorisce quelli orizzontali oppure quelli verticali.  Il sottosegretario Gianfranco Polillo promette che per il futuro, la spending review dovrà essere “l’inizio di un processo che durerà nel tempo”. Un ventaglio di scelte che fanno andare in tilt la mente più sana. Nel gran bazar delle proposte non potevano mancare, tra fumi ed odori nauseabondi d’aria fritta, le bancarelle dei partiti. Il Pdl, ha votato l’IMU ed il blocco dell’indicizzazione delle pensioni ma non ha condiviso del tutto e adesso, con un consenso ridotto al lume di candela, cerca di riemergere, facendo chiasso  con una proposta Alfano-Brunetta per una drastica  riduzione del debito pubblico. Il Pd, dicendo che avrebbe preferito una propria manovra non ha fatto mancare il suo SI,  è presente alla fiera con la proposta Alesina-Ichino. Chi si aspettava la proposta Amato-Bassanini, non rimarrà deluso.  Mister Sottile è ricordato ancora per il famigerato prelievo forzoso del 6 per mille dai conti correnti bancari. Ci stanno anche loro! Poi ci sono anche gli outsiders. Troviamo la proposta Giavazzi e quella di Grilli. Sempre il Ministro Giarda a mediare. Spicca su tutti quanti la versione Monti. A queste aggiungo anche la mia personale  proposta che spiegherò fra poco. Importante sottolineare le cause che hanno formato il presente debito pubblico. Ufficialmente è servito a coprire il fabbisogno finanziario statale, ovvero a colmare il deficit pubblico. E’ giusto specificare però che, tale deficit è stato formato, in gran parte, per aggraziarsi nuovi bacini di consensi elettorali. Sono stati i partiti che hanno fatto lievitare a tali livelli il debito, che poi è la causa preponderante della nostra crisi.

Convinto come sono che i partiti ci hanno portato sull’orlo del baratro, è giusto fare la proposta senza pretesa di abbattere completamente la montagna dello scoperto. Può solo servire da inizio alle altre proposte in discussione questi giorni.

La mia proposta si riduce in poche righe ed è questa:
Prelievo forzoso di tutto il patrimonio investito, tutti i beni mobili et immobili di tutti i partiti in essere, di quelli dormienti e di quelli dismessi e  che ancora detengono qualche sorta di patrimonio, beni mobili et immobili. Questa proposta integra le altre, presenti sul tavolo delle discussioni. Con la mia iniziativa intendo restituire fiducia e dignità ai partiti e ridare decoro alla figura del “ politico”. L’Italia supererà la crisi e riacquisterà la fiducia dei mercati il giorno che i partiti cesseranno di mettersi di traverso, di occuparsi più del paese piuttosto che del loro partito.
Auguri al Bel Paese.

 




ROMA, A FERRAGOSTO IN CAMPO 1500 VIGILI URBANI

Redazione

A Ferragosto 1.500 vigili urbani saranno in servizio sulle strade di Roma, cento in piu' dei 1400 al giorno – in 320 pattuglie – previsti nella settimana che inizia oggi e terminera' domenica. Gli agenti saranno schierati in particolare nelle zone del centro e della movida e ad Ostia per far rispettare l'ordinanza anti alcol del Campidoglio. Un occhio particolare sara' rivolto all'abusivismo commerciale e al fenomeno dei parcheggiatori abusivi, oltre che alle zone verdi a rischio incendi.(Fonte Ansa)
 




SERMONETA, SUCCESSO PER LA “NOTTE DELLA TARANTA” DI AMBROGIO SPARAGNA

Redazione

Un'atmosfera magica ha “avvolto” in un abbraccio ideale l'orchestra di Ambrogio Sparagna, sabato sera al Belvedere di Sermoneta. Due ore di spettacolo gratuito assolutamente suggestivo, in una ambientazione che ha fatto da cornice ai canti della tradizione salentina. Oltre mille le persone che hanno assistito al concerto: un successo ben oltre le attese. “Ho iniziato la mia carriera al Belvedere di Sermoneta nel 1988 – ha detto Sparagna in apertura del concerto – e quella serata mi ha portato fortuna. Dopo 24 anni ho rivissuto quel calore che allora come oggi mi commuovono”.
Lo spettacolo “Taranta d’Amore – la notte del Gran Ballo”, ha visto al centro della scena Ambrogio Sparagna ed il suo organetto, avvolto dal pubblico sistemato intorno all'orchestra: come in un abbraccio ideale di Sermoneta al grande artista e alla sua musica. Sparagna ha fatto ballare i musicisti ed ha interagito con il pubblico dando così vita ad una vera e propria festa che ha saputo animare una platea variegata, di tutte le età. Il Belvedere, così raccolto, è stata la location ideale per creare una empatia tra pubblico e orchestra. Ambrogio Sparagna, nativo di Formia, da quest'anno ha iniziato un sodalizio musicale con il cantautore Francesco De Gregori, che lo porta in giro per le piazze d'Italia con lo spettacolo "Vola, vola, vola". La manifestazione di sabato sera a Sermoneta, così come il concerto di un altro straordinario eclettico musicista come Mimmo Epifani, giovedì 9 agosto, è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale e dall’ATCL, Associazione Teatrale tra i Comuni del Lazio, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio. “Un grazie all'Assessorato alla Cultura della Regione Lazio e all'Atcl per aver dato l'opportunità a Sermoneta di essere inserita nel calendario degli eventi del Life, Lazio In Festival Estate, Sermoneta conferma di essere città della musica”, ha detto il Sindaco Giuseppina Giovannoli.
 




NEMI BENI ARCHEOLOGICI: COMUNE SE CI SEI BATTI UN COLPO

[LETTERA DE L'OSSERVATORE LAZIALE INVIATA AL COMUNE DI NEMI IL 13 AGOSTO 2012]

 

Chiara Rai

Un altro passo messo in atto da L’osservatore laziale che intende andare fino in fondo allo scempio che si sta consumando presso la valle del lago di Nemi dove si trova un meraviglioso sito archeologico e dove a ridosso di quest’ultimo c’è l’azienda del signor Gino De Sanctis, finita nell’occhio del ciclone grazie ad un video dove lo stesso De Sanctis si “autodenucia” dichiarando di aver tagliato dei basoli romani, spostati e sistemati a piacimento per farne un invitante vialetto privato. Ebbene, dopo le dichiarazioni della Responsabile dell’area archeologica e Direttrice del museo delle Navi di Nemi Giuseppina Ghini, L’osservatore laziale ha ritenuto doveroso scrivere al Comune di Nemi per chiedere agli attuali amministratori se siano state fatte o meno verifiche in merito e, altresì, se siano stati presi dei provvedimenti nei confronti del signor Gino De Sanctis il quale, stando alle dichiarazioni della Ghini, avrebbe addirittura realizzato dei manufatti abusivi nella sua proprietà. La redazione de L’osservatore laziale intende ribadire con forza che questo caso non interessa soltanto Nemi ma l’intero Lazio e l’intera penisola per non voler andare oltre in quanto viene leso un patrimonio archeologico inestimabile e vengono profondamente “graffiate” le nostre radici culturali e il nostro vivere civile. Di seguito si riporta il testo della posta certificata inviata agli amministratori del Comune di Nemi e alleghiamo la copia della lettera.

Spettabile
Comune di Nemi

                               
All’attenzione del  Sindaco Sig. BERTUCCI Alberto

All’attenzione del Responsabile del Servizio di Vigilanza con il potere di adottare atti di natura tecnica gestionale Sig. BERTUCCI Alberto

All’attenzione del Consigliere con delega al Contenzioso, Bilancio, Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Sig. LIBANORI Giovanni  

All’attenzione del Consigliere con delega al Turismo, Cultura, Gemellaggi, Urbanistica Sig.ra PALAZZI Edy

E PER CONOSCENZA

All’attenzione del Consigliere di opposizione del Comune di Nemi Sig.ra COCCHI Cinzia

All’attenzione del Consigliere di opposizione del Comune di Nemi Sig.ra OSMARI Stefania

All’attenzione del Segretario Comunale Dr. GALLUCCIO Vincenzo

Alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio All’attenzione del  Dr.ssa GHINI Giuseppina

All’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani All’attenzione del Commissario Straordinario Sig. ORCIUOLI Matteo Mauro e del Direttore Sig. GIUNTARELLI Paolo

Alla Legione Carabinieri Lazio Compagnia di Velletri all’attenzione del Maggiore PIRAS Marco

Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri all’attenzione del  Sostituto Procuratore Dr. TRAVAGLINI Giuseppe

PREMESSO CHE

–    La sottoscritta, Maria Chiara Shanti Rai (Firma giornalistica Chiara Rai), in qualità di direttore responsabile del quotidiano online L’osservatore laziale (www.osservatorelaziale.it)  ha pubblicato in data 9 agosto 2012 a propria firma il seguente articolo “NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA” Link all’articolo http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=2417&arg=3&red=1  .
–    Che nel suindicato articolo veniva evidenziato il fatto che il signor Gino de Sanctis, titolare di un’azienda confinante con il sito archeologico del Tempio di Diana a Nemi, in un video pubblicato su youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=LXD1ArSP804 , illustrava chiaramente che dopo aver rinvenuto dei basoli romani, li spostava, tagliandoli e aggiustandoli a suo piacimento al fine di realizzare un vialetto nella sua azienda. Lo stesso De Sanctis, nel video, dichiarava di aver informato la soprintendente ai Beni Archeologici e che quest’ultima accoglieva con piacere la suddetta notizia. Tra l’altro il signor Gino De Sanctis, ha più volte dichiarato, recentemente anche sul quotidiano Il Messaggero, di essere il custode dei templi e di prendersi cura dei reperti che lo stesso tratta e pubblicizza (anche sul sito aziendale (www.ilgiardinodidiana.com) e nelle varie comunicazioni che circolano) come se fossero una sua esclusiva proprietà. A seguito dell’articolo suindicato, la dottoressa Giuseppina Ghini, chiamata in causa dal giornale, in qualità di Responsabile dell’area Archeologica e in qualità di Direttrice del Museo delle Navi di Nemi ha confermato il comportamento denunciato dalla nostra testata riferito al signor Gino de Sanctis, inviando alla nostra redazione le sue dichiarazioni riportate in un secondo articolo pubblicato in data 12 agosto intitolato “NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI” link all’articolo http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=2443&arg=3&red=1

TANTO PREMESSO SI CHIEDE AI DESTINATARI DELLA PRESENTE

Al fine di acquisire maggiori informazioni che verranno riportate nell’esposto che la testata L’osservatore laziale  ha intenzione di presentare alla Procura della Repubblica, si chiede di essere messi a conoscenza se codesto spettabile Ente, nelle persone del Sindaco Alberto Bertucci, Responsabile del Servizio di Vigilanza con il potere di adottare atti di natura tecnica gestionale, e del Vicesindaco e Consigliere con delega al Turismo, Cultura, Gemellaggi, Urbanistica Edy Palazzi, ha operato controlli a tutela del territorio e del Pubblico Patrimonio Archeologico della valle del lago di Nemi, anche riguardo le presunte strutture “abusive” citate con precisione dalla dottoressa Giuseppina Ghini, Responsabile dell’area Archeologica e Direttrice del Museo delle Navi di Nemi.
Infine si chiede a codesto spettabile Comune di Nemi, quali azioni, civili e/o penali, abbia intrapreso o intenda intraprendere nei confronti del signor Gino De Sanctis il quale ha ammesso (con testimonianza video) di aver tagliato e spostato dei reperti rinvenuti nella sua proprietà per farne un vialetto, producendo, così, un grave danno al Patrimonio Archeologico della collettività. E altresì rispetto alle presunte strutture abusive che avrebbe realizzato all’interno della sua proprietà, adiacente peraltro al sito Archeologico e ricadente nel Parco Regionale dei Castelli Romani.
Ringraziando per l’attenzione che vorrete prestare alla presente, rimaniamo in attesa del Vostro eventuale riscontro da inviarci in forma scritta al presente indirizzo di posta certificata (Pec)   Si fa espressamente presente che tra otto giorni a partire da oggi 13 agosto 2012, presenteremo esposto alla Procura della Repubblica di Velletri.
                            Scritto e inviato in data 13 Agosto 2012
Distinti saluti.
Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai)
Direttore Responsabile de L’osservatore laziale

SI ALLEGANO:
1)    ARTICOLO PUBBLICATO IN DATA 9 AGOSTO 2012 INTITOLATO: “NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA”
2)    ARTICOLO PUBBLICATO IN DATA 12 AGOSTO 2012 INTITOLATO: “NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI”

tabella PRECEDENTI:

12/08/2012 NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI
09/08/2012 NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA


 




GENZANO, OTTIMA RIUSCITA PER CALICI DI STELLE E LA FIACCOLATA

Redazione

Oltre ottocento fiaccole distruibute, circa un migliaio di partecipanti per un evento che unisce due paesi e un lago con un percorso lungo chilometri e millenni di storia: è questa la magia della fiaccolata organizzata dal Comune di Genzano nell’ambito di Calici di stelle una manifestazione nazionale, organizzata dall’Associazione Nazionale Città del Vino e dal Movimento Turismo del Vino, che venerdì 10 agosto si è svolta al Parco Sforza Cesarini contando oltre mille presenze. Un enorme successo, dunque, per le due iniziative che si sono svolte in contemporanea, a partire dalle 20:30 e che sono terminate all’interno di Parco Sforza Cesarini dove si è potuto ascoltare buona musica dal vivo con un’orchestra di fiati ed osservare le stelle cadenti grazie all’associazione Tuscolana di astronomia che ha accompagnato i visitatori nella lettura del cielo, con un’osservazione astronomica.
 
Soddisfatta l’Amministrazione tutta, il Sindaco Flavio Gabbarini e gli Assessori Roberto Pernaselci e Patrizia Mancini, per un evento che, come dichiarato dal primo cittadino “mette in risalto il nostro splendido patrimonio ambientale, la nostra storia comune e le nostre tradizioni millenarie”. “Niente può descrivere le sensazioni, le emozioni, le vibrazioni che trasmette questa fiaccolata – ha dichiarato l’Assessore Mancini – perchè aggrega e coagula la gente e i loro animi”.
 
“Voglio ringraziare il Consorzio Colli Lanuvini, i ristoratori di Genzano e tutti coloro che hanno partecipato alla riuscita di questa manifestazione. La struttura del Parco – ha detto Roberto Pernaselci – merita la nostra attenzione per la sua bellezza e per i suggestivi scorci che offre ai visitatori. Continueremo nell’azione di promozione del territorio, dei nostri paesaggi e dei nostri prodotti tipici. Il prossimo appuntamento – ha concluso l’Assessore – è per domenica 9 settembre con il mercato dei prodotti di artigianato e di antiquariato e per il weekend successivo, il 15 e 16 settembre con una grande Festa del Pane”.
 




ROMA SCANDALO SCHIAFFINI TRAVEL, LA VERITA' DELL'ASSESSORE PROVINCIALE AMALIA COLACECI

Chiara Rai

Amalia Colaceci, ha mantenuto la parola e ha rilasciato un'intervista in esclusiva a L’osservatore laziale. In questa chiacchierata “domanda – risposta” si è cercato di approfondire una tematica ormai nota ma che è stata trattata dai diversi organi di informazioni con diverse sfaccettature. La diretta interessata ha scritto nero su bianco la sua versione dei fatti.


Non le chiedo come si sente ora. Ma, come si e' sentita quando Affari Italiani ha lanciato la notizia dell'inchiesta su "Amico bus", servizio di disabili della Provincia che non ha funzionato e che la vede tra gli indagati? Cosa ha intenzione di fare nei confronti delle testate che hanno sconvolto i fatti?
Quando dal Capo di Gabinetto della Provincia ho saputo che su un giornaletto online chiamato Affari Italiani, considerato da tutti miserevole e gossipparo, era uscito un articolo molto pesante sul mio diretto coinvolgimento nella vicenda giudiziaria sul servizio trasporto disabili, la mia reazione e' stata di incredulita' per due motivi. Primo perche' le cose che sono state scritte mi sembravano assolutamente ridicole sentendomi la coscienza pulita, secondo perche' proprio alla meta' dello scorso mese di Luglio e' stato notificato un atto recante la data di Marzo 2012 e in quell'atto, tra gli indagati, il mio nome non compariva come non era mai comparso in precedenza. Poi pero', non lo nego, e' intervenuto un sentimento di smarrimento perche' le notizie erano cosi' dettagliate da apparire vere. Quando ho verificato direttamente in Procura che la verita' e' ben altra ho confermato il mio pensiero su questo giornaletto , sull'autore dell'articolo e su una certa stampa giudiziaria superficiale e approssimativa. Lei mi chiede cosa intendo fare? Tutto cio' che sara' da me e dal mio avvocato penalista giudicato come giudiziariamente possibile.. tutto. Ogni singola parola infamante detta sul mio conto e supposta sul conto della mia famiglia dovra' trovare ristoro. Chiunque la abbia pronunciata o scritta, se dai servizi e dagli tabella che conservo, risulterà' un possibile responsabile anche solo per non avere controllato con rigore la notizia, sara' da me chiamato a risponderne in sede giudiziaria. Questa storia e' stata una pura follia.

Sostanzialmente qual'e' il capo d'accusa che le attribuiscono gli inquirenti?
Il mio capo di imputazione, così si chiama anche se mi fa un po' impressione, sarebbe riferibile all'arte.356 c.p e cioe' frode in fornitura alla pubblica amministrazione. Poiche' questo e' il reato contestato alla ditta vincitrice dell'appalto perche' erano loro che dovevano fornire il servizio, a me, sostanzialmente, in concorso con alcuni miei dirigenti mi viene imputato di avere insistito, sembra in alcune telefonate, affinche' il problema fosse risolto invece di rescindere immediatamente il contratto e, da quanto sembra, forse mi viene imputato di non avere controllato con sufficiente accuratezza.

Quanto ci ha rimesso, in termini di soldi, l'amministrazione pubblica, e dunque noi tutti, da tutta questa storia?
La amministrazione provinciale di Roma in termini di soldi non credo proprio che ci abbia rimesso nulla. Rispetto agli importi dovuti per l'appalto , 3 milioni di euro all'anno, la Provincia ha pagato solo 600 mila euro ( proprio perche' la certificazione dei chilometri non era chiarissima e fatta secondo quanto previsto nel contratto) e al momento della risoluzione del contratto la Provincia si e' trattenuta la cauzione pari a circa 550 mila euro..certo c'e da dire che non abbiamo il servizio , ma avendo io ridotto l'importo dell'intero appalto di 3 milioni di euro complessivamente, sapevo che la situazione non sarebbe stata semplice e forse che questo servizio, seppure pregevole in quelle condizioni non puo' essere svolto.

Se dovesse raccontare l'intera vicenda in pochissime stringate e semplici parole (come se stesse parlando ad una nonna molto anziana che poco comprende i paroloni giuridici) cosa le racconterebbe?
Quando sono stata nominata assessore mi sono accorta, dal resoconto degli uffici, che il precedente servizio costava troppo rispetto agli utenti che effettivamente serviva. Con l'unico obiettivo di spendere con serieta' il denaro pubblico abbiamo tentato di mantenerlo sperando che , chiunque vincesse, potesse aumentare con capacita' imprenditoriale la platea degli utenti serviti . Non e' stato cosi' e ho dovuto prendere atto che questa bella idea, nata nella legislatura precedente, e' difficilmente perseguibile mantenendo in equilibrio una serie di cose di cui, una pubblica amministrazione deve tenere conto.

Un contratto quello con Schiaffini Travel, della durata di tre anni, l'obbligo a carico di Schiaffini di provvedere al sistema di telerilevamento satellitare. Esito: il servizio non ha mai funzionato. Che tipo di controllo lei e i suoi dirigenti avete operato rispetto ai presunti inadempimenti della Schiaffini Travel?
Mi permetta intanto di precisare che l'obbligo per chi avrebbe vinto la gara, di dotare i mezzi di un sistema di rilevamento satellitare non e' previsto da alcuna legge e dunque e' stata una nostra scelta fatta proprio per avere sempre la possibilita' di controllare dove erano i mezzi , chi vi era a bordo, quanti chilometri venivano fatti. Questo sistema era piuttosto complesso e l'obbligo di installarlo, se non ricordo male, decorreva dopo 180 giorni dalla firma del contratto. Era complesso perche' ogni utente era dotato di un badge che doveva essere vidimato in entrata e in uscita in modo che la Provincia potesse pagare esattamente e solo i chilometri fatti con gli utenti a bordo. Quando ci siamo resi conto che il sistema si inceppava,per mille motivi, abbiamo fatto controlli in ogni modo possibile, gli uffici hanno sollevato contestazioni scritte, abbiamo fatto moltissime riunioni, abbiamo coinvolto il settore informativo della amministrazione, naturalmente sempre con l'obiettivo di verificare se il servizio potesse restare in piedi alle condizioni giuste e dovute. Francamente non mi rimprovero di non avere controllato e se errori sono stati fatti so di poter dire che sono stati fatti in buona fede. Avevamo le associazioni dei disabili che premevano per mantenere il servizio, i sindacati che si preoccupavano giustamente per gli autisti…non e' stato facile, mi creda.

Gasbarra: una conoscenza-amicizia – stima reciproca – stesso colore politico- lavoro fianco a fianco. Cosa e' successo? perche', secondo lei, non si e' esposto e non ha sentito la necessita' di prendere le sue difese?

Io non sto nella testa di Gasbarra e dunque non so dire perche' , come segretario, abbia ritenuto di non dover dire nulla, del resto non mi pare sia la prima volta che sceglie questa linea. Non avrei neanche voluto essere difesa, questa parola non ha senso in politica…avrei voluto ricevere una telefonata, avrei voluto essere chiamata al Partito a dare spiegazioni in modo da decidere insieme, dopo la lettura degli atti, quale era la cosa piu' giusta da fare. Secondo me una politica seria che non ha paura fa così. Si poteva decidere un comunicato, si poteva decidere insieme se era il caso che io facessi un passo indietro, si poteva decidere insieme se tacere. Un Partito dovrebbe essere questo…la mia paura piu' grande e' stata e resta quella di dare l'idea che siamo tutti uguali, e questo e' un fatto politico , non personale. Per me, come ho piu' volte detto parla la mia storia, ma io sono anche una dirigente del PD ed e' giusto che difenda anche il nome del mio Partito, se in qualche modo lo rappresento. O no?

Quali sono le sue prossime azioni di difesa rispetto a questo caso? Ci sono prossime scadenze?
Pubblicamente, anche grazie a voi, sto iniziando a dare la mia versione dei fatti . Dal punto di vista giudiziario il mio avvocato ha chiesto copia di tutti gli atti e li avremo il prossimo 17 Agosto. Li studieremo insieme e poi sara' lui a decidere cosa e' meglio fare. So che sarebbe possibile in questa fase chiedere di essere ascoltato dal Pubblico Ministero prima della udienza preliminare, ma, come ripeto sara' chi ho incaricato di difendermi a decidere. Ora sono piu' serena, il Pubblico Ministero avra' avuto le sue ragioni per prendere le sue decisioni, ora avro' il tempo di rappresentargli le mie.

 

ALTRI tabella:

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MISS ITALIA, TARA GANDHI HA ACCETTATO L'INVITO. DI PATRIZIA MIRIGLIANI PER PARLARE DI "BELLEZZA INTERIORE"

"Miss Italia è sempre più un momento di incontro e di esperienza per migliaia di ragazze provenienti da ogni parte del Paese, e l’appuntamento con Tara Gandhi rappresenterà per molte di esse una grande emozione, da conservare tra i ricordi più belli."

 

Redazione

Tara Gandhi ha accettato l’invito di Patrizia Mirigliani e arriverà a Montecatini Terme  per parlare alle ragazze di Miss Italia di bellezza interiore e del messaggio di suo nonno, il Mahatma Gandhi.  L’incontro avverrà alle ore 18 del 22 agosto, giorno dell’arrivo delle ragazze, nelle terme Tettuccio«E’ più che mai il momento dell’anima e dell’interiorità, e Miss Italia torna su un tema molto sentito anche in passato: rivalutare la bellezza interiore. Senza di essa, ogni bell’aspetto esteriore non ha significato», dice la patron del concorso che da 73 anni, promuove ai massimi livelli la bellezza italiana.  Per le concorrenti sarà un’esperienza meravigliosa conoscere una donna di tale spessore, che parla di temi profondi e immortali, quali pace, non-violenza, tolleranza.  Miss Italia è sempre più un momento di incontro e di esperienza per migliaia di ragazze provenienti da ogni parte del Paese, e l’appuntamento con Tara Gandhi rappresenterà per molte di esse una grande emozione, da conservare tra i ricordi più belli.  Alla fine dell’incontro Tara Gandhi, Patrizia Mirigliani e tutte le ragazze si prenderanno per mano formando una catena della Bellezza e della Pace.  «C’è in particolare una frase di Gandhi che mi aveva colpita già in passato, e che ho voluto inserire in un grande cartellone affisso anni fa nella sede delle finali, quando ancora non conoscevo Tara Gandhi – ricorda Patrizia Mirigliani – ‘La vera bellezza risiede nella purezza del cuore’. Poi ho incontrato Tara lo scorso anno durante un suo soggiorno italiano, e subito si era creata tra noi un’empatia, forte del fatto che ambedue vogliamo aiutare le giovani. Cambia il contesto, ma il fine è lo stesso».  Tara Gandhi riceverà dalla patron il “Premio Idea Donna Miss Italia”, già assegnato alla ricercatrice neurologa Annamaria Vezzani, alla stilista Micol Fontana e all’artista Carla Fracci. Tutte le miss presenti a Montecatini Terme indosseranno, in omaggio a suo nonno,  magliette con scritte variopinte che richiamano alcune delle frasi più significative del Mahatma e della moglie Kasturba.  Tara Gandhi è la figlia del quartogenito di Mohandas Karamchand Gandhi, detto il Mahatma, l’apostolo della non-violenza. In India Tara ricopre diversi incarichi governativi, tra cui quello di Vice Presidente del Gandhi Smriti and Darshan Samiti, ma soprattutto porta avanti un messaggio rivolto alle donne in nome della nonna Kasturba Gandhi. Ha avuto anche un grande ruolo nella promozione dei Kadi Villages, dove si tessono le famose stoffe indiane, e nelle opere di beneficienza per le bambine orfane e povere.
 




ARDEA, LA "SPIAGGIA DEI CASTELLI" DEVE RESTARE LIBERA

Maria Lanciotti

Gira che ti rigira le spiagge più belle le trovi sul litorale laziale, e in particolare in quel tratto chiamato ‘La fossa’ – fra Rio Torto e Fiume Incastro – considerato fin dai primi del ‘900 la spiaggia dei castellani e più precisamente dei genzanesi. Le famiglie partivano con la Bielle in noleggio, chi se lo poteva permettere, o con i carretti tirati dai muli, avviandosi a mezzanotte per arrivare all’alba e avere così il giorno a disposizione per attrezzare il ‘campeggio’. Si montava la ‘frascata’ e c’era chi si costruiva la casetta di legno con tanto d’intercapedine e veranda, e fu così che nel dopoguerra iniziò a sorgere sulla spiaggia una fila di abitazioni sempre più ampie e solide. Poi alcuni anni fa l’Amministrazione Eufemi mise in atto il suo programma di demolizione per liberare dal cemento il Lungomare degli Ardeatini, e le casette iniziarono a cadere come birilli sotto la spinta delle ruspe. Quest’anno le casette abbattute hanno raggiunto le cento unità, ma la cifra – secondo il programma di Eufemi, ereditato dal neo sindaco Luca Di Fiori – è destinata a salire fino a completo sbriciolamento del ‘serpente di mattoni’, mentre si procede a quella che viene chiamata riqualificazione dell’area, per ora solo un progetto in fase di lenta e discutibile attuazione. Intanto quel tratto di spiaggia resta la meta prediletta dei frequentatori abituali, comoda da raggiungere sia dai Castelli che dalle zone periferiche di Roma, e in massima parte libera. Quello che si vorrebbe capire è se tale resterà nel tempo, o se il recupero di tanta spiaggia mira a future occupazioni. Perché per ora, va detto, gli stabilimenti balneari non sembrano essere aumentati di numero. Raccogliamo in giro qualche voce, nel tratto di spiaggia confinante con lo stabilimento, passando ad altri il nostro stesso interrogativo: fino a quando questa spiaggia resterà libera? Rita, 48 anni, di Ardea: “Io spero per sempre. Fino ad oggi non si è mosso nulla, meglio approfittarne”. Vittorio, 74 anni, di Ariccia: “Non lo so. E intanto nessuno rispetta i 5 metri stabiliti per legge di spiaggia demaniale. Il bagnasciuga andrebbe lasciato libero, senza niente, e invece, guarda, tutto pieno di sdraio e ombrelloni, pure quelli dello stabilimento che stanno al di là della concessione. E lo spazio per i bambini, per i giochi, per il passaggio?”. Silvana, 55 anni, di Ciampino: “Spero ci lascino per sempre questa bella spiaggia. Qui non si paga, siamo tutti disoccupati. Però mi piacerebbe andare allo stabilimento per avere il lettino, che mi fa male la schiena”. Pasquale, 50 anni, di Aprilia: “Speriamo che ci lascino l’uso di questa spiaggia, perché non abbiamo i soldi per pagare l’ombrellone”. Pina, 36 anni, di Pomezia: “Per me è uguale. Ma non deve essere una cosa obbligatoria, ci vuole la spiaggia privata ma anche quella libera”. Silvia, 36 anni, di Roma: “Spero che non ce la tolgano. Sarebbe assurdo che chi ha casa qui fosse obbligato a pagare lo stabilimento. Gli spazi dovrebbero essere alternati, lasciando libertà di scelta”. Intanto sulla battigia affollata e piena di traffico di ogni genere i bambini rinunciano a fare i loro castelli di sabbia, e forse anche a cercare di capire il mondo dei ‘grandi’ che ignora, o dimentica, il rispetto reciproco e i diritti fondamentali dell’infanzia.




TREVIGNANO, TUTTI PAZZI PER "IL PRATO"

Redazione

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