ROMA CASO FEDERICA PUMA: LA MAMMA DELLA PICCOLA BEATRICE SCRIVE AD ALFONSO GROTTESI, PADRE DELLA BAMBINA

Redazione

"Federica Puma, mamma di Beatrice chiede l’intervento del papà della bimba, – Fa sapere in una nota Roberta Sibaud vicepresidente dell'Associazione Donne per la Sicurezza onlus – affinché la piccola Beatrice torni a casa per non continuare a subire maltrattamenti fisici, psicologici e atti di bullismo perpetrati dai ragazzini più grandi, ospiti della stessa casa-famiglia. – Dichiara inoltre la Sibaud che conclude poi la nota – Chiede aiuto all'ex compagno affinché la loro figlia torni a vivere la sua vita di bambina sana e libera!"

Ecco il testo della lettera:

"LETTERA APERTA AD ALFONSO GROTTESI, PADRE DI BEATRICE

PER SALVARE INSIEME LA VITA DI NOSTRA FIGLIA!

Caro Alfonso,
da quel malaugurato 14 dicembre 2011, unica udienza in cui tu non sei stato presente, giorno in cui la nostra creaturina mi è stata letteralmente strappata dalle mani per essere reclusa in una casa famiglia, Ti ho chiesto fervidamente, diverse volte, tramite mail, messaggi, telefonate e avvocati, di trovare un punto di reciproco incontro al fine di restituire la libertà e la vita a nostra figlia Beatrice.

Come ben sai, la motivazione della carcerazione della nostra bimba, che purtroppo, temo ragionevolmente, la segnerà profondamente e irreversibilmente, risiede nella presunta conflittualità che intercorrerebbe tra noi genitori (che però viviamo ininterrottamente separati sin dalla sua nascita).

Sono trascorsi otto mesi da allora e la nostra bambina, come tu ben saprai,  sta penando, perché sta con gente estranea e vive lontano dalla Sua mamma, così come proverebbe dolore, lontano dalla Sua mamma, qualsiasi cucciolo in tenera età.

Alfonso, spero tu sia d’accordo, è venuto il tempo che la inutile sofferenza di nostra figlia Beatrice debba cessare, a qualsiasi costo!

Oggi sono pronta pure anche ad umiliarmi e ad inginocchiarmi davanti a chiunque pur di salvare nostra figlia da un terribile futuro, sicuramente fatto di problemi psicologici, degrado sociale, violenze, abusi e quant’altro: ed è per questo, davanti l’Italia intera, che mi appello a te, che sei il padre di questa meravigliosa creatura, invitandoti ad andare oltre le ovvie divergenze, che pur comunemente esistono tra genitori separati.

Beatrice, è innegabile, soffre immensamente lontano dalla sua mamma, sola tra gente estranea, in quella galera piena di muffa, ambiente  antigienico, degradato, tra ragazzini affetti da problemi psicologici se non psichiatrici, che deve mangiare quello che mangiano gli altri, abbandonata a se stessa come figlia di nessuno; solo che la nostra bambina, in vero, i genitori li ha e quei genitori siamo solo noi due Alfonso; non lo sono né i giudici né tantomeno le assistenti sociali; noi due soli abbiamo il diritto di amare ed il dovere di proteggere il nostro amore, nostra figlia.

Ti prego, ti supplico, acconsenti affinché la nostra Beatrice torni a vivere con me, nella sua casa; tu che più di chiunque altro conosci l’importanza di avere accanto la mamma; perché il tempo passa, cresciamo, ci realizziamo … ma la mamma rimane sempre la mamma: come tutti, anche tu, ad oggi, Ti affidi a lei (tua madre) per curarti, per nutrirti, consigliarti … ed è giusto che sia così, perché a qualunque età c’è sempre bisogno della mamma, ma soprattutto a 7 anni, perché lo dice la legge suprema della Natura.

Tu potrai vederla e portare con te quando vorrai a Beatrice; si potrebbe fare da subito, come l’estate scorsa; decidere che vada dieci giorni con te in montagna e poi o prima con me dieci giorni al mare.

E’ così difficile realizzare questo? Oppure è meglio secondo te che Beatrice stia sino a settembre in Calabria, dove? con chi? a fare cosa?

Ti chiedo, Alfonso, di essere parte attiva nella vita di nostra figlia, nel pieno rispetto reciproco, e di muoverti a pietà per una piccola creatura indifesa; otto mesi così sono davvero troppi: anche tu, quando  la vedi in quell’immeritato inferno, sono certa proverai compassione per la sofferenza, l’ansia, la disperazione che trapelano da quegli occhietti supplicanti di aiuto.

Insieme, in quanto genitori, noi due dobbiamo avere la capacità di far cessare, a qualsiasi costo, l’incubo che pervade la quotidianità della nostra bambina, per cui Ti prego e ti esorto: troviamo un accordo per una crescita serena ed armoniosa di nostra figlia Beatrice; adesso, subito, domani è già tardi.

Alfonso, riflettici: un tuo sì può ancora salvare la vita di nostra figlia.

Arriva sempre nella vita di ognuno di noi l’opportunità di dare un senso alla nostra esistenza, di fare qualcosa che traccerà indissolubilmente il ricordo di noi sulla terra; lascia che tua figlia si ricordi di un padre che l’ha amata facendo l’unica cosa giusta per lei, acconsentendo alla sua definitiva liberazione.

Non siamo eterni, la vita è un breve viaggio in fondo, non lasciare che tutto finisca e che rimanga solo il rimpianto quando ormai sarà troppo tardi.

Salutandoti, senza alcun astio, spero moltissimo in un tuo subitaneo intervento, perché anche Tu possa agire per aiutare nostra figlia, che è, e deve continuare ad essere, la ragione primaria della nostra esistenza.

Roma, 16 agosto 2012
Federica
la mamma di tua figlia"

tabella PRECEDENTI:

11/08/2012 ROMA CASO PUMA, AUDIO DRAMMATICO DEPOSITATO AL TRIBUNALE DEI MINORI:“MAMMA PORTAMI VIA, AIUTAMI!”
11/08/2012 ROMA CASO FEDERICA PUMA: INVIATA LETTERA A CLIO NAPOLITANO
07/08/2012 ROMA, CASO FEDERICA PUMA, UNA MADRE ALLA QUALE HANNO TOLTO LA FIGLIA: IL LEGALE SCRIVE ALLA DIVINA PROVVIDENZA

 


 




VITERBO, SFIORATA LA STRAGE IN UNA PALAZZINA A CAUSA DI UN UOMO CHE TENTA IL SUICIDIO CON IL GAS

Alberto De Marchis

Tenta il suicidio, inalando gas da una bombola di 50 litri che aveva appena acquistato, a causa di una delusione d’amore. Il gesto disperato dell’uomo ha rischiato di far esplodere un intero fabbricato in cui abitano, oltre a lui, altre due famiglie, per un totale di otto persone. La strage è stata evitata e l’uomo salvato grazie all’intervento immediato di un carabiniere della stazione di Fabrica di Roma. Sembrerebbe che qualche giorno fa, l’uomo era stato lasciato dalla convivente. E vedendo fallire i propri tentativi di riconciliazione con la donna, ha tentato l’insano gesto acquistando la bombola di gas, portandola nella sua abitazione dove ha aperto la valvola e si è disteso sul letto. Dopo pochi minuti il gas aveva saturato tutto l’appartamento e aveva iniziato a propagarsi nelle scale condominiali. Una vicina di casa avvertendo il forte odore di gas avvertiva i carabinieri. Un milite consigliava alla donna di non uscire di casa e di non accendere le luci delle scale per evitare che la scintilla potesse innescare un’esplosione. Successivamente si recava, con altri colleghi sul posto. Arrivato sul posto sfondava la porta dell’appartamento da dove fuoriusciva l’odore di gas e, al buio entrava all’interno del locale coprendosi la bocca con un fazzoletto bagnato e afferrando l’uomo, ormai privo di sensi, per una gamba lo trascinava fuori. Nel frattempo gli altri militari aprivano tutte le finestre per far uscire il gas. L’uomo che aveva tentato il suicidio è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso, dove arrivava in gravi condizioni. Dopo alcune terapie l’uomo ora è fuori pericolo e in via di guarigione.

 




ROMA STAZIONE GIARDINETTI, BLOCCATO MENTRE PASSA SENZA BIGLIETTO, AGGREDISCE MANOVRATORE E CAPOSTAZIONE

Redazione

Prima ha cercato di entrare in stazione senza pagare il biglietto e poi ha aggredito i dipendenti Atac. È avvenuto alla stazione di Giardinetti, capolinea delle ferrovia Termini-Giardinetti. Intorno alle 17.45, un uomo di giovane età, con tutta probabilità di nazionalità italiana, ha scavalcato i tornelli per entrare senza biglietto. All´osservazione di un manovratore Atac presente in quel momento sul posto, l'aggressore ha replicato dapprima sputando addosso al ferroviere, poi gettandolo a terra con una serie di spinte, infine imbracciando un estintore per cercare di colpirlo. Quindi, prima di darsi alla fuga, il malvivente ha danneggiato parte della stazione, ha minacciato un capostazione nel frattempo intervenuto per dare soccorso al collega e ha rapinato il telefono cellulare del manovratore. Sul posto sono intervenute le forze dell´ordine per i rilievi del caso e il personale dell'Assistenza Atac. I dipendenti Atac sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso del policlinico Casilino. A causa dell´aggressione, la ferrovia Termini-Giardinetti e' stata disattivata nella tratta centocelle-Giardinetti in attesa che giunga sul posto personale in sostituzione di quello aggredito. L'Amministratore delegato di Atac, Carlo Tosti, si e' posto immediatamente in contatto con i due dipendenti assicurandosi sulle loro condizioni di salute e garantendo che l'Azienda garantira' l'indispensabile assistenza legale e sanitaria.




ROMA, TROVATO UN BOA DI UN METRO SULLA VIA COLLATINA

Redazione

E' stato recuperato sulla via Collatina, all'interno del Gra, alla periferia di Roma, un giovane boa di oltre un metro di lunghezza. Il serpente verra' trasferito nel Centro recupero animali selvatici gestito dalla Lipu. ''Si tratta di un caso evidente di abbandono di un animale esotico – spiega l'assessore all'Ambiente di Roma Capitale Marco Visconti – fenomeno che purtroppo in estate si verifica sempre piu' frequentemente. Sarebbe opportuno evitare di acquistare animali esotici''. (Fonte Ansa)




SPERLONGA, IL 18 AGOSTO ARRIVA “CANTANAPOLI – IL MUSICAL”

Redazione

Con il Patrocinio dell’Assessorato al Turismo del comune di Sperlonga e di “Sperlonga Turismo”, delegato agli eventi Fernando D’Arcangelo, direttore artistico Annalisa Radice. Giò Di Sarno ed i suoi alla fine possono dirlo forte: “è stato un successo!”.  Dopo avere girato teatri ed anfiteatri, ospitate tv e piazze, tornano nel Lazio. L’appuntamento per il grande pubblico è per sabato prossimo 18 agosto 2012 in piazza Fontana a Sperlonga.  L’arte del palcoscenico con il brio di una compagnia che è riuscita a farsi largo nel giro di qualche anno sulle scene artistico-musicali.  Dalla “lavandaia” – sciantosa – Ninì Tirabusciò / Di Sarno che appare silenziosa in scena al potente tenore Alessandro Fortunato ed al trionfatore di festival canori internazionali Nunzio Milo il risultato è stato premiato. Il Novecento, che rivive tra balli, canti, scene e costumi (ben 180 a firma di Giuseppe Tramontano) rende omaggio alla tradizione che porta i nomi di Viviani, E.A.Mario, Salvatore Di Giacomo, Roberto Murolo, Renato Carosone e altri. “Viento ‘e mare” (Vento del Mare) è il solo pezzo inedito, scritto dalla Di Sarno, perno indiscusso nelle due ore di spettacolo nel quale si misura in ruoli diversi, ora sciantosa, poi popolana, dalle lacrime per bombardamenti e miseria, guerre e immigrazione alla gioia per lo sbarco degli americani. La leggerezza di balli e colori con la potenza canora dei tre protagonisti che riescono a fondersi in un “unicum” forte e gradevole tras portano gli spettatori in un’atmosfera magica.  E non c’è storia per Napoli se non c’è il drammaturgo Eduardo De Filippo, a lui l’omaggio più forte di Giò Di Sarno quando guardando il pubblico mentre si avvolge le spalle con lo scialle recita lo struggente monologo de “E figli so’ figl”  tratto da Filumena  Marturano.  Il dono eduardiano alla maternità universale.
Da Napoli a Roma, dai baci alle bombe, dai vicoli alle borgate, per fare l’inchino artistico ad un’altra grande della canzone: Gabriella Ferri e…con tanto di frac e bombetta.  Al tenore Alessandro Fortunato sono affidati i brani di grande potenza vocale compreso lo straordinario “Caruso” di Dalla. Nunzio Milo trova spazio in canzoni romantiche di grandi estensioni vocale e duetti di avanspettacolo con la protagonista in scena, tra questi la simpatica rivisitazione della poesia di Eduardo “’O’rraù” (il ragù). I tre interpreti sono affiancati sul palco da 11 ballerini guidati da Stefano Vagnoli. Professionisti impegnati sui palchi d’Europa: Matteo Tugnoli, Danilo Grano, Rocco Greco, Pino Vela, Raffaella Raimondo, Benedetta Nesbitt, Fabiola Aceto, Irene Preiato, Martina Diadovich, i piccoli e promettenti Alessandro e Beatrice Mazzoni.

 




LAZIO FERRAGOSTO SICURO, I CONSIGLI DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO

Redazione

Ecco alcuni consigli del Corpo forestale dello Stato per non avere problemi ed evitare rischi:
 
1.   Programmare percorsi in base alle proprie capacità tecniche, alle proprie condizioni fisiche e di allenamento e al tempo che si ha a disposizione per tornare indietro.

2.   Dotarsi di attrezzature idonee e curare l'abbigliamento che deve essere comodo e sportivo, con calzature adeguate come scarpe da trekking.

3.   Non dimenticare di inserire nello zaino, possibilmente non troppo pesante, l'occorrente per eventuali situazioni di emergenza (telo termico, lampada frontale, coltello, bussola con altimetro, ecc.) e un piccolo kit di pronto soccorso.

4.   In caso di escursione lunga, portare con sé cibo e acqua per non incorrere in calo di zuccheri e malesseri dovuti alla fame; è preferibile assumere alimenti prontamente assimilabili con apporto energetico veloce , come frutta fresca o secca e barrette energetiche.

5.   Prima di iniziare l'escursione, accertarsi che il cellulare sia carico e memorizzare i numeri di soccorso e quello del Corpo forestale dello Stato 1515.
 
6.   Se non si è pratici del posto, affidarsi a guide esperte oppure studiare l'orografia del territorio.

7.   Munirsi di carte dei sentieri che si intendono percorrere, reperibili gratuitamente presso le Proloco o nelle Agenzie turistiche.
 
8.   Lasciare detto dove si va a chi resta alla base, per accelerare in caso di bisogno, le attività di soccorso.
 
9.   Individuare lungo il percorso punti di riferimento importanti per l'orientamento.
 
10.   Informarsi sulle condizioni meteo prima di partire. In caso di maltempo non sostare in prossimità di alberi o di pietre ed oggetti acuminati che potrebbero agire da parafulmine, ma tenersi ad una distanza di 200-300 metri. Meglio trovare riparo presso anfratti e grotte.

11.   È consigliabile accendere fuochi solo dove esistono aree appositamente attrezzate e ricordiamo che, in ogni caso, ogni fuoco è un potenziale pericolo per tutte le aree verdi.

12.   Non sostare sui prati con le automobili e rimanere su percorsi asfaltati.

13.   Rispettare l'ambiente non gettando carte o rifiuti dopo il picnic.

tabella PRECEDENTI: 

15/08/2012 ROMA, FERRAGOSTO ALL'INSEGNA DELLA SPENDING REWIEV
15/08/2012 LAZIO, SOVRAFFOLAMENTO CARCERI: OLTRE 7MILA I DETENUTI PASSERANNO IL FERRAGOSTO IN CARCERE


 




ROMA, ARRIVANO BUONE NOTIZIE SUI RIMBORSI INPS AI LAVORATORI CAPODARCO. VITTORIA DELLA UIL FPL

Redazione

Martedi 14 Agosto intorno alle ore 10 una delegazione di lavoratori Capodarco accompagnati dal nostro Dirigente Provinciale Uil Fpl Pietro Bardoscia si sono recati all'INPS cercando di ottenere maggiori informazioni dalla funzionaria che si occupa dei rimborsi. Lo comunica in una nota il Segretario Provinciale della Uil Fpl di Roma Paolo Dominici. In questo incontro i lavoratori hanno richiesto un intervento urgente alla Dirigente per risolvere un problema che si  trascinava da troppo tempo con le ovvie ripercussioni sugli oltre 900 lavoratori, molti dei quali disabili. Prima di congedarsi le hanno annunciato la volontà della Uil Fpl di effettuare un sit-in di protesta sotto la sede Inps per il 22 Agosto dalle ore 10 alle ore 12, qualora non si fosse risolta la questione dei mancati rimborsi relativi al mese di Maggio, coinvolgendo anche i Giornali, Agenzie di stampa e TV. Nel tardo pomeriggio ci giungevano le prime notizie positive dai lavoratori entusiasti per le informazioni ricevute dagli operatori del numero verde 803164 (Contact center multicanale INAIL-INPS) sullo sblocco dei rimborsi a partire proprio dal 22 agosto 2012.  Aspettiamo ancora prima di cantar vittoria – prosegue Dominici – ma siamo molto fiduciosi; per questo il nostro Dirigente Bardoscia, intorno alle ore 18.30, ha annullato la richiesta che stava presentando presso la Questura di Roma di preavviso di manifestazione in forma statica ai sensi dell’art.18 Tulps.  Abbiamo molto apprezzato la sollecitudine  con la quale l’Inps sembra aver agito  – conclude Dominici – , sicuramente 900 lavoratori e le loro famiglie potranno passare un sereno ferragosto.
 




MALCOTTI: “CIAVARDINI, IL PD SCONFESSI QUESTA CACCIA ALL’UOMO”

“Chiedo che il PD romano smentisca questa linea oppure decida di essere coerente: è pieno di ex estremisti e terroristi rossi che lavorano nel sociale e nell'informazione, vi sono cooperative che da anni percepiscono contributi dal Comune e sgravi dallo Stato per far lavorare ex detenuti oppure associazioni di ex galeotti che hanno in gestione spazi sociali."

 

Redazione

“Da un paio di anni alcuni esponenti del PD si cimentano in una indegna caccia all'uomo, sostenendo di fatto la tesi che una persona che ha commesso dei reati politici, spesso gravi ed efferati, non può avere diritto ad alcun reinserimento ed ora persino a circolare liberamente per uffici pubblici”. Lo dichiara, in una nota, l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici della Regione Lazio, Luca Malcotti. “Chiedo che il PD romano smentisca questa linea oppure decida di essere coerente: è pieno di ex estremisti e terroristi rossi che lavorano nel sociale e nell'informazione, vi sono cooperative che da anni percepiscono contributi dal Comune e sgravi dallo Stato per far lavorare ex detenuti oppure associazioni di ex galeotti che hanno in gestione spazi sociali. Se il PD vuole che tutto questo sia azzerato, lo dica; oppure smentisca questa caccia all'uomo. Non è difficile – conclude Malcotti – prendere l'elenco di quelli che hanno riportato condanne per fatti politici (sono molte decine di migliaia) o solo militato in organizzazioni estremiste che oggi fanno i deputati, i primari, gli avvocati, i giornalisti; i dirigenti pubblici o i professori universitari senza che nessuno si scandalizzi.

tabella PRECEDENTI:

02/08/2012 ROMA CASO "ER PROVOLINO" CONSULENTE ALEMANNO. MALCOTTI: “UNA INDEGNA GAZZARRA CONTRO LA BELVISO”
29/07/2012 ROMA, MICCOLI (PD): "ER PROVOLINO (EX BANDA DELLA MAGLIANA) CONSULENTE DI ALEMANNO"



LAZIO, GIUNTA POLVERINI: 4 MLN DI EURO PER COMPLETARE 47 ASILI NIDO

Redazione

Quattro milioni di euro per il completamento di 47 asili nido nel Lazio. Questa l’entità del finanziamento regionale deliberato dalla Giunta Polverini. “Si tratta – spiega la presidente Renata Polverini – di risorse che abbiamo recuperato da un attento lavoro di monitoraggio sugli investimenti degli ultimi anni. Un lavoro quanto mai necessario oggi, che ci permette di riattivare in favore dei Comuni virtuosi risorse che altrimenti sarebbero rimaste inutilizzate. Ottimizziamo la spesa, quindi, e al contempo potenziamo nel breve termine l’offerta di asili nido per il bene di tante famiglie della nostra regione che hanno difficoltà a conciliare la loro vita domestica con quella lavorativa”. Nel dettaglio, il provvedimento ridistribuisce i finanziamenti regionali erogati dal 2006 al 2010 per la realizzazione di asili nido ma che non sono stati mai attivati dai Comuni per questa finalità. “Abbiamo effettuato una verifica sui 78 asili nido finanziati dal 2006 al 2010 – aggiunge l’assessore regionale alle Politiche sociali e Famiglia, Aldo Forte – ed è emerso che solo dieci sono stati completati, mentre non sono mai partiti i lavori per ben 21 progetti. Da qui la decisione di revocare i contributi. In questo modo abbiamo recuperato quattro milioni di euro da ridistribuire tra i Comuni che hanno dato il via ai lavori ma per cause esterne non sono riusciti a terminarli. È un atto di responsabilità, ma anche un metodo di lavoro basato su verifiche e controlli, con cui intendiamo premiare gli enti e i soggetti virtuosi, evitare gli sprechi e, soprattutto, assicurarci che ai nostri investimenti corrisponda l’attivazione di servizi di qualità per il bene delle persone e delle famiglie”. Dalla verifica condotta dall’assessorato è anche emerso che in 47 casi, sebbene i lavori fossero cominciati, i finanziamenti precedenti si sono rivelati insufficienti a causa di una serie di modifiche legislative, come quelle antisismiche, antincendio e sulla sicurezza, che hanno fatto lievitare in corso d’opera i costi. La ridistribuzione delle risorse avverrà secondo criteri diversi a seconda se si tratta di un nido realizzato con la costruzione di un nuovo edificio oppure attraverso la ristrutturazione di un edificio già esistente. Nel primo caso verrà assegnato un contributo di 20 mila euro per ogni posto bambino fino a un massimo di 600 mila euro; nel secondo caso un contributo di 10 mila euro fino a un massimo di 300 mila euro. Inoltre, la delibera stabilisce i termini per la realizzazione delle opere: il 30 giugno 2013 per la fine dei lavori e il 30 settembre 2013 per l’autorizzazione al funzionamento. Il mancato rispetto dei termini comporterà la revoca del contributo. “In questo modo – conclude Forte – diamo tempi certi alle famiglie che attendono queste opere da troppo tempo”.
 




“MISS ITALIA MIND”: IN UNO STUDIO DI MARIA RITA PARSI, ECCO COME SONO LE RAGAZZE DI OGGI

Redazione

Il modello materno, nonostante i cambiamenti sociali, continua ad agire nell’immaginario femminile e con esso si identifica infatti il 37% delle ragazze di Miss Italia. E’ uno dei dati di uno studio compiuto da un’equipe coordinata dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi sulle finaliste del 2011, rappresentative delle migliaia di candidate del concorso. I risultati sono raccolti in un volume dal titolo “Miss Italia mind” che sarà presentato a Montecatini Terme il 22 agosto in occasione dell’incontro delle miss con Tara Gandhi.Nella relazione madre-figlia sono determinanti, insieme ad altri elementi, il forte legame di appartenenza e di continuità all’interno dello stesso sesso. Nei confronti delle figlie, il padre – con cui si identifica il 21% delle ragazze – svolge un ruolo diverso, cioè di supporto all’armonizzazione, il che costituisce la base per instaurare rapporti sereni e collaborativi con gli altri. Anche se per le ragazze la famiglia di origine costituisce un importante punto di riferimento, i consigli del partner e degli amici incidono di più in caso di scelte impegnative o di particolari conflittualità rispetto ai quali le voci dei genitori passano in secondo piano. Il 49% si rivolge al partner, il 33% agli amici e  il 18% ai genitori. Le ragazze amano leggere libri (28%), riviste (32,8%), e i quotidiani (31,2%). Tutte utilizzano internet e i social network , si tengono informate guardando i telegiornali. Per alcune il Concorso Miss Italia rappresenta un’esperienza, una prova, per altre l’occasione per una rivalsa sociale. Lo studio, che si basa sulle tecniche della psico-animazione e sul “Questionario di Proust”, ha offerto alle ragazze la possibilità di rispondere ad una serie di domande utili a sviluppare il pensiero creativo, corporeo ed immaginativo. Insomma, spiega Maria Rita Parsi, si sovverte il pensiero di James Hillman secondo cui “di tutti i mali della psicologia, il più mortale è la sua indifferenza per la bellezza”. Gli argomenti che emergono sono ampi e di grande interesse per conoscere il mondo giovanile, oltre  che a quello delle “miss”. 

tabella PRECEDENTI:

13/08/2012 MISS ITALIA, TARA GANDHI HA ACCETTATO L'INVITO. DI PATRIZIA MIRIGLIANI PER PARLARE DI "BELLEZZA INTERIORE"
09/08/2012 MISS ITALIA: TRA UN MESE E'GIA' VIGILIA
30/07/2012 FRASCATI, CHIARA CARLINI E' MISS CINEMA LAZIO 2012
26/03/2012 ROMA MISS ITALIA 2012, LA ROMANA VALENTINA DEL PRETE E' LA PRIMA CANDIDATA AL TITOLO
13/02/2012 ROMA OLIMPIADI 2020, LE RAGAZZE DI MISS ITALIA SCRIVONO A MONTI
06/02/2012 PATRIZIA MIRIGLIANI TIRA LE ORECCHIE A GILETTI: "E LE BELLEZZE ITALIANE?"

31/01/2012 LUDOVICA PERISSINOTTO, DA MISS ITALIA AD ALTA ROMA


 

 




LAZIO, SOVRAFFOLAMENTO CARCERI: OLTRE 7MILA I DETENUTI PASSERANNO IL FERRAGOSTO IN CARCERE

Marroni: “Quota record di presenze nella regione. Ora i reclusi sono 2.200 in piu’ rispetto ai posti disponibili. E’ l’amara conferma che tutte le misure adottate in questi ultimi anni dai vari governi per ridurre il sovraffollamento sono state inefficaci”

 

Redazione
Sono 7.028 (a fronte di una capienza di 4.838 posti disponibili) i detenuti che passeranno Ferragosto nelle carceri del Lazio. Il dato è stato segnalato dal Garante dei detenuti Angiolo Marroni secondo cui «nel Lazio si è ormai raggiunto il livello record di presenze nelle carceri. Per la prima volta è stata sfondata quota settemila ed ora i reclusi sono 2.200 in più rispetto ai posti disponibili. Questi numeri sono l’amara conferma che tutte le misure adottata, in questi anni, dai vari governi per ridurre il sovraffollamento sono state inefficaci. Tra sovraffollamento, carenze di personale e di risorse finanziarie e strutture obsolete inadeguate, lo Stato ha di fatto abbandonato la funzione di recupero sociale dei reclusi, per altro costituzionalmente garantita».  A quanto risulta agli operatori del Garante, nelle 14 carceri della Regione Lazio sono recluse 7.028 persone, fra cui 452 donne. I detenuti stranieri sono 2764, quasi il 40%.  Secondo gli ultimi dati disponibili, nelle 206 carceri italiane sono, invece recluse 66.009 persone (2.818 le donne) a fronte di 45.588 posti disponibili. Gli stranieri sono 23.590 (36% circa).  Ulteriori spunti di riflessione arrivano dall’analisi delle posizioni giuridiche dei reclusi nelle carceri del Lazio. Quasi la metà dei reclusi (3.266 su 7.028) è in attesa di giudizio definitivo; fra costoro, quelli in attesa della sentenza di primo grado sono 1.375, gli appellanti sono 1.096.  Coloro che stanno scontando una sentenza definitiva sono, invece, 3.793.  Per quanto riguarda i detenuti stranieri, il dato che balza agli occhi è che coloro che sono in attesa di giudizio definitivo sono quasi il 60% (1.585 su 2.764)  «I numeri sono inequivocabili – ha detto il Garante Angiolo Marroni – e segnalano da un lato il problema della certezza dei tempi della giustizia, dall’altro le problematiche che affliggono le carceri del Lazio, comuni a tutte le carceri italiane: detenuti in costante aumento, carenze di personale e di fondi, strutture fatiscenti e sovraffollate, la sanità penitenziaria che versa in una situazione paurosa, assenza di politiche di formazione, di inserimento lavorativo e di recupero sociale. E’ questa la fotografia del sistema carcerario italiano in questo momento. Il carcere non va in ferie e, purtroppo, d’estate le problematiche aumentano».