TARQUINIA, LA PARTICELLA DI DIO INCONTRA LA TUSCIA

A. De. M.

Nuovo interessante incontro scientifico dedicato al bosone di Higgs. Nella sala consiliare del palazzo comunale, sabato 22 settembre, alle ore 18 (ingresso libero), il dirigente di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Toni Baroncelli, illustrerà le ultime importanti novità seguite all’annuncio della scoperta della cosiddetta “particella di Dio” fatto dagli scienziati del CERN di Ginevra il 4 luglio. Il minuscolo frammento di materia fu teorizzato per la prima volta nel 1964 dal fisico Peter Higgs e costituisce il mattone fondamentale che unisce le particelle elementari dell’universo e ne spiega la massa. In modo semplice ma esaustivo il prof. Baroncelli illustrerà i segreti del bosone di Higgs e del mondo infinitamente piccolo che lo circonda. L’iniziativa “La particella di Dio incontra la Tuscia” è promossa dal Gruppo Astrofili “Tau” Tarquinia – che terrà sabato 29 settembre alle ore 21, al belvedere dell’Alberata Dante Alighieri, un’osservazione della luna -, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale (Assessorato alla Cultura), la BCC Tuscia e l’Università Agraria, e si svolge nell’ambito della XVII edizione della manifestazione “Tarquinia a porte aperte – Un museo nella città”.




COLLEFERRO,GIOVEDÌ 20 SETTEMBRE: GIORNATA DELLA MOBILITÀ DIVERSA. IN BICI CON I CAMPIONI PIRAZZI E PRONI

Aperta agli abitanti di ogni età, la giornata prende il via con il raduno in piazza Italia, dove ci si potrà iscrivere per partecipare ad una divertente gimcana in bicicletta che si tiene con il supporto della “Scuola di ciclismo Colleferro – a.s.d. Nonsoloverde"

 

Redazione

Domani, Giovedì 20 settembre in piazza Italia si svolge la “Giornata della mobilità diversa”. In occasione della XI “Settimana europea della mobilità”, che quest’anno si è tenuta dal 16 al 22 settembre, il Comune organizza infatti, in collaborazione con la Provincia di Roma, una manifestazione all’insegna di un modo diverso di muoversi in città. Verranno promosse attività ecologiche, tra sport e cultura, che prevedono la partecipazione attiva dei cittadini per tutto l’arco della mattinata, dalle ore 9 alle 13. Aperta agli abitanti di ogni età, la giornata prende il via con il raduno in piazza Italia, dove ci si potrà iscrivere per partecipare ad una divertente gimcana in bicicletta che si tiene con il supporto della “Scuola di ciclismo Colleferro – a.s.d. Nonsoloverde”. La neonata associazione, che vanta professionalità di spicco nel campo del ciclismo nazionale, accoglierà a partecipare cittadini di ogni età ed in particolare si rivolgerà ai bambini delle scuole, che sono stati invitati a prendere parte all’iniziativa, per i quali metterà a disposizione alcune biciclette e i relativi caschi. In tal modo i giovani potranno sperimentare un modo nuovo e divertente di fare sport all’aria aperta. Naturalmente i cittadini, grandi o piccoli che siano, possono cimentarsi nella gara anche con la loro bicicletta. “La nostra iniziativa si rivolge a tutti gli abitanti – spiega il sindaco Mario Cacciotti – ma in modo particolare ai nostri giovani perché proprio loro stanno assumendo sempre più la cattiva abitudine di muoversi poco sia a piedi che in bicicletta, cosa che invece facevamo noi abitualmente quando eravamo bambini. Vogliamo incentivare il ritorno ad una sana abitudine, anche dimostrando quanto questa attività sia piacevole ed utile per tenersi in forma e che può essere praticata durante tutto l’anno, non solo in estate. Per questo abbiamo sostenuto la nascita dell’associazione ciclistica che si occupa proprio di promuovere l’utilizzo di questo mezzo ecologico anche come sport da praticare fin dall’infanzia”. La scuola ciclistica non si limiterà solo a far provare quanti vorranno come stare in sella ad una bici. Per raccontare la vita entusiasmante delle gare su strada ed il mondo del ciclismo professionistico ci saranno i campioni italiani Stefano Pirazzi e Alessandro Proni. Il primo, ciclista 25enne, ha partecipato e vinto diverse tappe nei Campionati nazionali e mondiali; il secondo, atleta trentenne dalla lunga esperienza che ha conseguito diversi ottimi risultati, tra cui la vittoria nel 2007 in una tappa del Giro di Svizzera, attualmente è nella stessa scuderia di Cipollini. Previsto un simpatico omaggio per tutti i partecipanti.
 




ROMA, VIRTUS ROMANINA CALCIO A 5, LA JUNIORES D'ELITE GIÀ VINCE E CONVINCE

Redazione

La Virtus Romanina calcio a 5 ha iniziato col passo giusto. Nello scorso fine settimana sono stati tutti positivi i responsi delle amichevoli per le squadre maggiori del club del presidente Gianluca Di Vittorio. Bene tutte le squadre allenate da Emanuele Di Vittorio: la serie D femminile ha piegato le pari categoria dello Spinaceto per 5-3, l'Under 21 ha battuto 10-5 il Prato Rinaldo che giocherà la categoria nazionale e infine la Juniores d'Elite ha vinto e convinto nel test casalingo contro il Divino Amore. «E' stata una partita molto spigolosa, simile ad una sfida di campionato – sottolinea il tecnico capitolino – e il 7-3 finale sicuramente mi ha dato diversi spunti positivi. E' ovvio che siamo ancora all'inizio e dunque c'è tanto da migliorare, a partire dalla fase difensiva. La squadra comunque cresce e questo mi conforta». Mister Di Vittorio è soddisfatto anche di come sono andate le prime settimane di preparazione. «I ragazzi stanno dimostrando tanto impegno e serietà, si allenano tutti i giorni senza creare problemi e cercando di seguire le indicazioni mie e del mio staff – sottolinea mister Di Vittorio -. Il gruppo è composto da molti ragazzi del 1995 e da qualche '96, c'è tanta qualità, ma siccome la maggior parte di loro viene dal calcio dobbiamo impartire i principi fondamentali del gioco del futsal. Sono contento che nella rosa sia tornato Giuseppe Di Pasquale, un centrale difensivo di grande qualità che l'anno scorso ha vinto i play off con la “vecchia” Juniores». E a proposito di rosa, fanno parte della Juniores quattro ragazzi provenienti dalla Puglia: un esperimento praticamente inedito con cui la Virtus Romanina vuole dimostrare la propria fiducia nei giovani talenti italiani. «Sono quattro elementi del '95 – li descrive mister Di Vittorio – che provengono da una società di calcio di Taranto con cui abbiamo instaurato una collaborazione. Si tratta del portiere Vitoantonio Del Sole, del laterale Mattia Raguso, del centrale Antony Latanza Mosca e dell'ala pivot Angelo Bevilacqua: anche loro devono essere “formati” nel calcio a 5, ma hanno ottime qualità e mi auguro possano esprimerle».




FRASCATI VOLLEY CLUB, SERIE B2: SCONFITTA A TESTA ALTISSIMA COL CISTERNA IN AMICHEVOLE

Redazione

Finisce con una sconfitta, ma con diversi aspetti positivi la prima amichevole stagione della nuova serie B2 femminile del Volley Club Frascati. A Cisterna le locali si impongono per 3-2 al termine di una gara tirata e vinta dalle pontine al tie-break per 19-17 dopo che le ragazze di coach Claudio Scafati avevano rimontato per due volte lo svantaggio di un set. «Sinceramente non mi aspettavo nemmeno io che il gruppo sfoderasse questa prestazione – commenta il tecnico frascatano -. Di fronte avevamo una squadra di prima fascia, ma le mie ragazze hanno lasciato un'ottima impressione mettendo in mostra un discreto rapporto muro-difesa. Ho ruotato quasi tutti gli elementi a disposizione, facendo giocare anche la giovane Pochini. Tra le più in palla Camilla Battilocchio e il neo capitano Melissa Di Tommaso». Un primo approccio con la nuova categoria che lascia ben sperare.
«Abbiamo gettato una buona base di partenza – rimarca Scafati – non abbassando la testa al cospetto di un avversario importante. Ora abbiamo iniziato anche a lavorare con carichi pesanti durante la settimana e, dunque, nelle prossime amichevoli non credo saremo brillanti». Il prossimo impegno in agenda per le ragazze frascatane è quello del prossimo week-end: venerdì pomeriggio è prevista la partenza per Pieve Torina (provincia di Macerata) dove la squadra giocherà tre gare amichevoli. A Cisterna ha giocato anche l'Under 18 (sempre allenata da Scafati) che ha perso la sua gara, ma ha messo in mostra buone potenzialità.
 




FRASCATI RUGBY, CITTÀ DI FRASCATI SSD, LE AMICHEVOLI: SERIE B K.O. CON LA CAPITOLINA, VINCE L'UNDER 20

Redazione

Primo impegno stagionale per il nuovo Rugby Città di Frascati. La squadra di coach Michele Cuttitta ha affrontato un severo test amichevole sul campo della Capitolina, squadra di serie A. «Siamo andati sul campo di via Flaminia un po' rimaneggiati – commenta il tecnico frascatano -, ma i ragazzi che hanno giocato hanno dato davvero l'anima. La Capitolina ha ovviamente dimostrato la sua superiorità evidenziando i nostri problemi in mischia chiusa, ma alla fine è stato un buon test per noi. Il mio gruppo – continua Cuttitta – deve ancora lavorare molto, sia dal punto di vista fisico che sulla touche, ma a livello di giocate i ragazzi sono molto ricettivi e hanno intrapreso la giusta strada». Il tecnico del Rugby Città di Frascati analizza i giorni che verranno. «In programma nel prossimo week-end c'è un test contro il Latina, squadra di serie C che è certamente più alla nostra portata. Anche da questa amichevole cercherò di tratte utili indicazioni, poi nell'ultimo week-end prima del campionato saremo volutamente a riposo per evitare rischi e prepararci al meglio all'esordio in serie B». Poco prima sullo stesso campo era stata protagonista l'Under di Alejandro Villalon che aveva superato in un altro test-match i pari categoria della società di casa. Il coach si dice «soddisfatto per l'attitudine» mostrata dai suoi ragazzi. «L'inserimento di Luciano Mazzi e Simone Molinari nello staff – continua Villalon – credo stia apportando delle cose molto interessanti al gruppo. Luciano incide sulla parte tecnica, vista la sua grande esperienza come giocatore sta facendo un grandissimo lavoro soprattutto nell'organizzazione e nella gestione del gioco. Simone sta implementando un metodo diverso nella preparazione atletica al quale i ragazzi rispondono in modo positivo. Il risultato del test con la Capitolina, anche se ci fa contenti, non può essere preso come riferimento visto che abbiamo concesso una quantità significativa di calci di punizione che l'Urc non ha trasformato in punti perché ha scelto di andare in rimessa laterale per provare a giocare. Se fosse stata una partita di campionato – sottolinea Villalon – sono convinto che questo ci avrebbe penalizzato. La conoscenza e il rispetto del regolamento – conclude il tecnico – sono punti molto importanti nella formazione di un giocatore, quindi dobbiamo lavorare ancora tanto».
 




CANALE MONTERANO, LO SPETTRO DEL "PIANO CASA" SULLA RISERVA NATURALE

La Corte Costituzionale con sentenza 327/90 ha affermato che il Piano Paesaggistico non è un Piano Urbanistico. La legge regionale 8/2012, nell’introdurre la semplificazione, richiede delle competenze tecniche e scientifiche all’interno del Comune distinte dall’Urbanistica, mentre nel Comune di Canale Monterano tali funzioni sono svolte dall’ufficio Urbanistica.  Prevedere nei comuni delle commissioni ad hoc che smistino le competenze urbanistiche da altro sarebbe cosa buona e giusta, soprattutto laddove vi sono sentinelle che scrutano all’orizzonte l’avvicendarsi dei Mister “Ci penso a tutto io”.

 

Chiara Rai

Incredibile, o in questo periodo di affaccendamenti ed epiloghi di ere costruttrici succedono accadimenti simili ovunque, oppure i Mister “Ci penso a tutto io” si stanno moltiplicando a vista d’occhio e, personalmente, vorrei proprio sapere dove si trova la stamperia di questi multi verso signori per porvi irrevocabile rimedio. Scherzi e fantasie a parte, vorrei sottoporvi una vicenda vera, costruita con pezzi di carta ufficiali e per contorno, leggi di riferimento.

Prima di iniziare si ricorda che le aree protette sono protette e piene di vincoli e si chiamano protette perché vanno preservate, ne va preservato il verde, la valenza archeologica e le sue caratteristiche (e altri vincoli ancora) e tra queste aree protette vi sono le Riserve Naturali. Che piaccia o no al bello e affascinante vice della dama bianca, ormai diventato celebre per aver varato un piano. Il piano che se utilizzato con criterio può essere anche uno strumento apprezzabile ma sono gli escamotage messi in piedi dagli improvvisati “Ci penso a tutto io” che fanno traballare il tutto.

Si tratta di una storia che ha dell’assurdo e che ci è stata segnalata da Agnese Moglioni, affatto digiuna di simili questioni e attenta lettrice de L’osservatore laziale, la quale ci ha dato un input ben preciso che ci ha permesso di ricostruire l’intera vicenda che potremo riassumere con il nome di “ciclone Gangitano” dal nome del tecnico consulente del Comune di Canale Monterano, il quale ha elaborato una variante che sostanzialmente permette al Comune di utilizzare un nuovo strumento urbanistico (delibera del 13 marzo scorso). Su questa variante si è palesato da subito contrario Antonio Paolo Mascia, capogruppo di Esperienza e Rinnovamento, gruppo di minoranza al Comune di Canale Monterano. “L’Area Urbanistica della Regione Lazio – dice Mascia –  ha inviato al Comune in risposta ai nostri quesiti: piani interrati, aree porticate, garage, interventi di demolizione e ricostruzione, recupero dei sottotetti, falde, ruolo della Commissione Comunale (mai istituita) e dei progettisti, possibilità del Comune di rilasciare pareri paesaggistici, aree agricole e applicazione del Piano Casa Regionale. La posizione dell’organo di controllo della Regione Lazio è talmente netta e perentoria che basterà leggerla per averne un quadro esaustivo e per farsi un’idea definitiva di quella che doveva essere (ormai possiamo parlarne al passato) la Variante al Piano Regolatore Generale della Giunta Stefani.” La Regione Lazio, cita testualmente Alessandro Bettarelli, altro membro del gruppo Esperienza e Rinnovamento – ‘restituisce la D.C.C. 13 del 2012 e la invita a revocarla’, perché ‘non può non rilevarsi una lacuna sia a livello amministrativo, riguardo la procedura di variante urbanistica […] sia nei contenuti che si pongono in contrasto con le più elementari regole di pianificazione urbanistica nonché di tutela del paesaggio”. Arginata questa situazione, purtroppo, la vicenda non finisce qui. Perché quello che ha evidenziato Moglioni è la continuazione di questa assurda vicenda. Non contenti, il 3 agosto 2012, in Consiglio Comunale viene approvata una proposta di delibera che tende ad avallare cambiamenti di destinazione di uso dei territori agricoli senza tenere conto dei vincoli in essi ricadenti.

Ma veniamo al punto cruciale attraverso un breve ripasso. Premettendo che il Comune di Canale Monterano non ha richiesto parere preventivo al direttore Francesco Maria Mantero della Riserva Regionale di Canale Monterano (che abbiamo contattato direttamente ma che oltre a questa informazione, al momento, non ha rilasciato altre dichiarazioni in merito), andiamo a rispolverare la legge regionale N° 79 del 2 dicembre 1988 che all’art. 7 regola le norme urbanistiche. Nell’ambito della riserva naturale parziale “Monterano”, vengono indicate 2 zone: Area 1 dove sono consentiti esclusivamente lavori di restauro o recupero conservativo di strutture esistenti con possibilità di ampliamento fino al massimo previsto dai progetti esecutivi originali, se esistenti, purché non superino il 10 per cento dell’intera cubatura.
Area 2 Sono consentiti lavori come per l’area 1 e inoltre è consentita la realizzazione di manufatti tecnici in precario relativi ad attività agricole silvo – culturali, zootecnici e turistici – sportivi inerenti la organizzazione e la gestione della riserva. In questo caso l’indice di edificabilità fondiaria sarà dello 0,03 mcmq. Per una fascia di 200 metri a nord della strada provinciale Braccianese Claudia, compresa tra le quote 315 e 269, è consentita l’edificazione nell’ambito della normativa urbanistica e dei vincoli vigenti (eppure di fatto le mappe satellitari parlano chiaro. Da queste si evince che quello che si doveva costruire, trattandosi piccole porzioni di proprietà, è già stato costruito).

L’intenzione dell’amministrazione Comunale di Canale Monterano è quella di applicare il Piano Casa nell’area 2 (ma i limiti e i vincoli dell’area 2 sono stati appena citati ad litteram). A questo punto, in attesa di poter leggere un eventuale parere espresso formalmente dal direttore della riserva naturale di Canale Monterano, ci limitiamo a dire che la proposta di delibera N° 37 approvata in Consiglio Comunale ribadisce che il Comune ha la facoltà di gestire le procedure paesistiche (Piano Paesistico). Nel caso occorra il parere paesistico, il Comune deve inoltrare la pratica alla Soprintendenza che ha 45 giorni di tempo per comunicare il proprio diniego e, nel caso non comunichi nulla, il comune ha altri 15 giorni di tempo per rilasciare il permesso di costruire. Nella proposta di delibera si specifica che suddetta procedura è già stata utilizzata per la Riserva. E altresì si informa che con i Tecnici (filtro tra l’amministrazione comunale e i cittadini) è iniziata la procedura per la definizione dei condoni edilizi. “Con questa iniziativa – si legge nella proposta di delibera di agosto – il Comune, a costo zero, apre all’economia”. L’iniziativa è circoscritta ai terreni che nel Piano Paesistico hanno destinazione agricola.

Che dice il famoso Architetto Cangitano nella proposta di delibera? Si dice che l’”area B” è suscettibile di condono, tenendo conto del fatto che l’ufficio legislativo regionale ha rammentato che il Piano Casa si configura come LEGGE SPECIALE. Dunque il ragionamento approvato in Consiglio Comunale è il seguente: visto che la Riserva non ha un Piano d’assetto, è possibile individuare una zona “B” dove troveranno applicazione le norme del Piano Casa. Così i proprietari delle aree site nella zona “B” potrebbero avvalersi di questo diritto! Ciò che sconvolge è che lo stesso segretario Comunale in fase di Consiglio Comunale, a suo avviso, ha detto, tra l’altro, che: “considerato che il provvedimento incide sulla gestione dell’Area della Riserva, sarebbe stato possibile acquisire un parere del Direttore riguardo a tale aspetto”. La confusione e i dubbi nascono anche dal fatto che la Corte Costituzionale con sentenza 327/90 ha affermato che il Piano Paesaggistico non è un Piano Urbanistico. La legge regionale 8/2012, nell’introdurre la semplificazione, richiede delle competenze tecniche e scientifiche all’interno del Comune distinte dall’Urbanistica, mentre nel Comune di Canale Monterano tali funzioni sono svolte dall’ufficio Urbanistica.  Prevedere nei comuni delle commissioni ad hoc che smistino le competenze urbanistiche da altro sarebbe cosa buona e giusta, soprattutto laddove vi sono sentinelle che scrutano all’orizzonte l’avvicendarsi dei Mister “Ci penso a tutto io”.  Sempre nella famosa seduta di Consiglio, a proposito di perequazione urbanistica finalizzata essenzialmente a persegue l'equa distribuzione dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica (l’oggetto della proposta di deliberazione è “Introduzione della pratica di perequazione urbanistica e del trasferimento delle volumetrie) il Consigliere d’Aiuto fa una domanda/considerazione arguta: Ovvero, si potrebbe verificare il caso che chi è proprietario soltanto di un ettaro di terreno e può costruire poco, potrebbe acquisire cubatura dai vicini e realizzare un grattacelo.  Ma Gangitano risponde immediatamente che “resta il limite delle altezze massime con copertura a tetto”. Quindi piccoli edifici crescono e si moltiplicano con il benestare di Mister “Ci penso a tutto io”…ops scusate cari lettori, ricomincio a parlare di cloni in proliferazione. Aspettiamo di sapere se il direttore della Riserva intende pronunciarsi sulla vicenda e intanto si auspica che l’amministrazione comunale possa ricorrere ad un atto in autotutela che permetta di rimettere l’eventuale e presunta confusione in ordine. L’osservatore laziale vigilerà sulla vicenda. 

tabella DI INTERESSE:

27/07/2012 LAZIO, PIANO CASA: APPROVATE LE MODIFICHE ALLA LEGGE
07/06/2012 PIANO CASA; ABBRUZZESE: RISPOSTA MIGLIORE A CRISI ECONOMICA E COMPARTO EDILE
30/05/2012 LAZIO, APPROVATA LA LEGGE REGIONALE CHE DELEGA AI COMUNI IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA

 




CANALE MONTERANO

Chiara Rai

Incredibile, o in questo periodo di affaccendamenti ed epiloghi di ere costruttrici succedono accadimenti simili ovunque, oppure i Mister “Ci penso a tutto io” si stanno moltiplicando a vista d’occhio e, personalmente, vorrei proprio sapere dove si trova la stamperia di questi multi verso signori per porvi irrevocabile rimedio. Scherzi e fantasie a parte, vorrei sottoporvi una vicenda vera, costruita con pezzi di carta ufficiali e per contorno, leggi di riferimento.

Prima di iniziare si ricorda che le aree protette sono protette e piene di vincoli e si chiamano protette perché vanno preservate, ne va preservato il verde, la valenza archeologica e le sue caratteristiche (e altri vincoli ancora) e tra queste aree protette vi sono le Riserve Naturali. Che piaccia o no al bello e affascinante vice della dama bianca, ormai diventato celebre per aver varato un piano. Il piano che se utilizzato con criterio può essere anche uno strumento apprezzabile ma sono gli escamotage messi in piedi dagli improvvisati “Ci penso a tutto io” che fanno traballare il tutto.

Si tratta di una storia che ha dell’assurdo e che ci è stata segnalata da Agnese Moglioni, affatto digiuna di simili questioni e attenta lettrice de L’osservatore laziale, la quale ci ha dato un input ben preciso che ci ha permesso di ricostruire l’intera vicenda che potremo riassumere con il nome di “ciclone Gangitano” dal nome del tecnico consulente del Comune di Canale Monterano, il quale ha elaborato una variante che sostanzialmente permette al Comune di utilizzare un nuovo strumento urbanistico (delibera del 13 marzo scorso). Su questa variante si è palesato da subito contrario Antonio Paolo Mascia, capogruppo di Esperienza e Rinnovamento, gruppo di minoranza al Comune di Canale Monterano. “L’Area Urbanistica della Regione Lazio – dice Mascia –  ha inviato al Comune in risposta ai nostri quesiti: piani interrati, aree porticate, garage, interventi di demolizione e ricostruzione, recupero dei sottotetti, falde, ruolo della Commissione Comunale (mai istituita) e dei progettisti, possibilità del Comune di rilasciare pareri paesaggistici, aree agricole e applicazione del Piano Casa Regionale. La posizione dell’organo di controllo della Regione Lazio è talmente netta e perentoria che basterà leggerla per averne un quadro esaustivo e per farsi un’idea definitiva di quella che doveva essere (ormai possiamo parlarne al passato) la Variante al Piano Regolatore Generale della Giunta Stefani.” La Regione Lazio, cita testualmente Alessandro Bettarelli, altro membro del gruppo Esperienza e Rinnovamento – ‘restituisce la D.C.C. 13 del 2012 e la invita a revocarla’, perché ‘non può non rilevarsi una lacuna sia a livello amministrativo, riguardo la procedura di variante urbanistica […] sia nei contenuti che si pongono in contrasto con le più elementari regole di pianificazione urbanistica nonché di tutela del paesaggio”. Arginata questa situazione, purtroppo, la vicenda non finisce qui. Perché quello che ha evidenziato Moglioni è la continuazione di questa assurda vicenda. Non contenti, il 3 agosto 2012, in Consiglio Comunale viene approvata una proposta di delibera che tende ad avallare cambiamenti di destinazione di uso dei territori agricoli senza tenere conto dei vincoli in essi ricadenti.

Ma veniamo al punto cruciale attraverso un breve ripasso. Premettendo che il Comune di Canale Monterano non ha richiesto parere preventivo al direttore Francesco Maria Mantero della Riserva Regionale di Canale Monterano (che abbiamo contattato direttamente ma che oltre a questa informazione, al momento, non ha rilasciato altre dichiarazioni in merito), andiamo a rispolverare la legge regionale N° 79 del 2 dicembre 1988 che all’art. 7 regola le norme urbanistiche. Nell’ambito della riserva naturale parziale “Monterano”, vengono indicate 2 zone: Area 1 dove sono consentiti esclusivamente lavori di restauro o recupero conservativo di strutture esistenti con possibilità di ampliamento fino al massimo previsto dai progetti esecutivi originali, se esistenti, purché non superino il 10 per cento dell’intera cubatura.
Area 2 Sono consentiti lavori come per l’area 1 e inoltre è consentita la realizzazione di manufatti tecnici in precario relativi ad attività agricole silvo – culturali, zootecnici e turistici – sportivi inerenti la organizzazione e la gestione della riserva. In questo caso l’indice di edificabilità fondiaria sarà dello 0,03 mcmq. Per una fascia di 200 metri a nord della strada provinciale Braccianese Claudia, compresa tra le quote 315 e 269, è consentita l’edificazione nell’ambito della normativa urbanistica e dei vincoli vigenti (eppure di fatto le mappe satellitari parlano chiaro. Da queste si evince che quello che si doveva costruire, trattandosi piccole porzioni di proprietà, è già stato costruito).


L’intenzione dell’amministrazione Comunale di Canale Monterano è quella di applicare il Piano Casa nell’area 2 (ma i limiti e i vincoli dell’area 2 sono stati appena citati ad litteram). A questo punto, in attesa di poter leggere un eventuale parere espresso formalmente dal direttore della riserva naturale di Canale Monterano, ci limitiamo a dire che la proposta di delibera N° 37 approvata in Consiglio Comunale ribadisce che il Comune ha la facoltà di gestire le procedure paesistiche (Piano Paesistico). Nel caso occorra il parere paesistico, il Comune deve inoltrare la pratica alla Soprintendenza che ha 45 giorni di tempo per comunicare il proprio diniego e, nel caso non comunichi nulla, il comune ha altri 15 giorni di tempo per rilasciare il permesso di costruire. Nella proposta di delibera si specifica che suddetta procedura è già stata utilizzata per la Riserva. E altresì si informa che con i Tecnici (filtro tra l’amministrazione comunale e i cittadini) è iniziata la procedura per la definizione dei condoni edilizi. “Con questa iniziativa – si legge nella proposta di delibera di agosto – il Comune, a costo zero, apre all’economia”. L’iniziativa è circoscritta ai terreni che nel Piano Paesistico hanno destinazione agricola.

Che dice il famoso Architetto Cangitano nella proposta di delibera? Si dice che l’”area B” è suscettibile di condono, tenendo conto del fatto che l’ufficio legislativo regionale ha rammentato che il Piano Casa si configura come LEGGE SPECIALE. Dunque il ragionamento approvato in Consiglio Comunale è il seguente: visto che la Riserva non ha un Piano d’assetto, è possibile individuare una zona “B” dove troveranno applicazione le norme del Piano Casa. Così i proprietari delle aree site nella zona “B” potrebbero avvalersi di questo diritto! Ciò che sconvolge è che lo stesso segretario Comunale in fase di Consiglio Comunale, a suo avviso, ha detto, tra l’altro, che: “considerato che il provvedimento incide sulla gestione dell’Area della Riserva, sarebbe stato possibile acquisire un parere del Direttore riguardo a tale aspetto”. La confusione e i dubbi nascono anche dal fatto che la Corte Costituzionale con sentenza 327/90 ha affermato che il Piano Paesaggistico non è un Piano Urbanistico. La legge regionale 8/2012, nell’introdurre la semplificazione, richiede delle competenze tecniche e scientifiche all’interno del Comune distinte dall’Urbanistica, mentre nel Comune di Canale Monterano tali funzioni sono svolte dall’ufficio Urbanistica.  Prevedere nei comuni delle commissioni ad hoc che smistino le competenze urbanistiche da altro sarebbe cosa buona e giusta, soprattutto laddove vi sono sentinelle che scrutano all’orizzonte l’avvicendarsi dei Mister “Ci penso a tutto io”.  Sempre nella famosa seduta di Consiglio, a proposito di perequazione urbanistica finalizzata essenzialmente a persegue l'equa distribuzione dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica (l’oggetto della proposta di deliberazione è “Introduzione della pratica di perequazione urbanistica e del trasferimento delle volumetrie) il Consigliere d’Aiuto fa una domanda/considerazione arguta: Ovvero, si potrebbe verificare il caso che chi è proprietario soltanto di un ettaro di terreno e può costruire poco, potrebbe acquisire cubatura dai vicini e realizzare un grattacelo.  Ma Gangitano risponde immediatamente che “resta il limite delle altezze massime con copertura a tetto”. Quindi piccoli edifici crescono e si moltiplicano con il benestare di Mister “Ci penso a tutto io”…ops scusate cari lettori, ricomincio a parlare di cloni in proliferazione. Aspettiamo di sapere se il direttore della Riserva intende pronunciarsi sulla vicenda e intanto si auspica che l’amministrazione comunale possa ricorrere ad un atto in autotutela che permetta di rimettere l’eventuale e presunta confusione in ordine. L’osservatore laziale vigilerà sulla vicenda. 

 




NEMI, SI PARTE PER LA TURCHIA CON DESTINAZIONE OFRENEION

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Riceviamo e pubblichiamo

La comunità di Nemi è in partenza per rinnovare la tradizione di ospitalità presso gli amici turchi di Ofreneion (Intepè). Dal 2003 il Comune di Nemi è gemellato con il Comune di Intepè, nell’ambito del cui territorio sono collocate le rovine dell’antica Troia. Questo patto di amicizia venne siglato in Nemi, in concomitanza con i festeggiamenti per il decennale dell’altro gemellaggio con Ceyrat in Alvernia.

Da allora, ad anni alterni, i nemesi hanno ospitato gli amici turchi ed a loro volta, come quest’anno, hanno ricevuto altrettanta amicizia e solidarietà in quella terra antica, situata proprio all’imbocco dello stretto dei Dardanelli. All’associazione Aeneas che cura i rapporti e organizza i viaggi e gli spostamenti, va il ringraziamento di tutti i soci, oltreché della comunità di Nemi.

 Il gruppo è formato da ventuno persone che troveranno ospitalità in casa degli amici turchi, per i quali, secondo l’antica tradizione mediterranea, l’ospite è sacro ed è, durante la permanenza, membro della famiglia.

Con l’augurio di sereno buon viaggio a tutto i partecipanti

Alessandro Biaggi  




FRASCATI, IL PUNTO DEBOLE? LA SICUREZZA….PAROLA DI MIRKO FIASCO

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Sabato notte la zona di Frascati Centro Alta, in maniera particolare Via Cavour, ha vissuto attimi di tensione. Non si sa bene se alcuni ragazzi o persone adulte hanno dato fuoco ad una cassetta della posta, rischiando di creare un incendio doloso che poteva investire un'intera palazzina ed un locale confinante.

Il Consigliere Comunale del PDL Mirko Fiasco dichiara che occorre investire sin da subito sulla sicurezza: "Stiamo vivendo un periodo di forte disagio sociale e le cause sono molteplici, ma il gesto di pura follia, della scorsa notte, non ha alcuna giustificazione. Non è questo il momento di fare demagogia e populismo, ma il Sindaco Stefano Di Tommaso dovrà impegnarsi per trovare i fondi da investire sulla sicurezza. Presenterò nei prossimi giorni una mozione dove chiederò che la Polizia Locale possa prorogare fino alle 2:00 di notte il servizio notturno di notte, sia il Sabato sera che la Domenica sera.

Occorre ripensare la sicurezza cittadina, considerando che c'è una Legge nazionale che permette ai locali di rimanere aperti 24 ore su 24. Non possiamo dimenticare quanto accaduto, solo pochi mesi fa, nella città di Frascati ad alcune Banche, colpite da svariati atti vandalici. Anche in passato proposi di dotare la Polizia Locale di armi da utilizzare esclusivamente per legittima difesa, ad oggi ne sono ancora più convinto alla luce dell'aumento dei furti, sia nel centro storico che nella periferia cittadina.

E' giunto il momento di sostenere concretamente l'egregio lavoro delle Forze dell'Ordine, che non possono, da sole, monitorare efficacemente l'intero territorio. Mi appello al senso di responsabilità del Sindaco, che ha il dovere di affrontare questa non semplice situazione."




MARINO COSTA CASELLE, PALOZZI: "COMANDINI VUOLE SOLO GETTARE FANGO PER I SUOI SCOPI POLITICI"

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} Redazione

“Quello della 167 è un problema che, purtroppo, Marino si porta dietro da parecchi anni. Dal 2006, cioè da quando ho iniziato a fare il sindaco di questa città, io insieme a tutta la mia amministrazione comunale, abbiamo preso in mano la situazione per cercare di porre la parola fine all’annosa questione. Oggi nell’area di Costa Caselle qualcosa d’importante è stato fatto, la situazione si è sbloccata e le abitazioni hanno preso finalmente forma. Il Comune ha messo in campo tutti i mezzi possibili per sbrogliare la matassa, riuscendoci e assicurando un futuro ai numerosi proprietari che da anni invocavano il sacrosanto diritto ad impossessarsi delle loro case. Capisco la stanchezza e la voglia di uscirne fuori il prima possibile da parte di tutti coloro che hanno investito somme importante di denaro per la 167. Vi posso assicurare che ce la stiamo mettendo tutta e che non è assolutamente facile nemmeno per noi. Il 13 settembre si è tenuta una riunione importante nel Comune di Marino. Il fatto che io non abbia avuto modo di parteciparvi non significa che l’amministrazione comunale era assente o che il sottoscritto non sia interessato al problema. È vero che sono il sindaco ma posso tranquillamente delegare i membri della mia amministrazione a rappresentarmi, cosa che mi risulta abbiano fatto con senso di responsabilità e ottima capacità di mediazione. L’incontro è stato importante e ha portato alla firma di un documento importante che, seppur scritto a mano e non a macchina (non vedo cosa cambi), ha comunque sancito che i lavori per le opere interne da parte della ditta appaltatrice dovranno riprendere il 21 settembre. Rispondo con celerità al signor Comandini perché il suo rappresenta nient’altro che un tentativo estremo di strumentalizzare la questione per scopi politici e questo non lo ritengo corretto nei confronti di chi, a differenza di altri in passato, ci sta mettendo la propria faccia e cerca con impegno e serietà, e non solo a parole, di produrre fatti concreti, com’è ed è sempre stato nello stile della nostra amministrazione comunale. A tutti raccomando la massima tranquillità perché tutto si risolverà in tempi rapidi e non lo dico con presunzione ma con la certezza e nella piena consapevolezza che, uniti, riusciremo a condurre in porto questa battaglia. Non voglio nascondermi né tanto meno fregarmene delle riunioni che sono state fatte e si faranno, alle quali, quando possibile, parteciperò con interesse. Il mio senso di responsabilità non verrà mai a mancare e sarò in ogni caso pronto ad ascoltare e a dialogare con tutti per cercare di remare tutti nella stessa direzione”.   

tabella PRECEDENTI:
15/09/2012 MARINO COSTA CASELLE, COMANDINI (IDV): “'I SORDI DEL COMPARE' SI CONTRADDICONO."
07/09/2012 MARINO, IL SINDACO PALOZZI RIBATTEZZATO DALL'IDV PONZIO PILATO
25/08/2012 MARINO COSTA CASELLE, IDV: "CONSIDERAZIONI E PROPOSTE A SEGUITO DELLA LETTERA DEI SOCI"



LAZIO "PISANOPOLI": FASTI E BAGORDI NELLA REGGIA DELLA DIVA RENATA

Intanto la proposta del radicale Rossodivita per l’anagrafe pubblica degli eletti è stata bocciata.

Esaminando i bilanci online del partito di Bersani, il Pd non ne esce certamente illeso. “Abbiamo sbagliato a non dire no a quei soldi” è quanto ha rilasciato alla stampa Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione Lazio, volendo minimizzare il fatto di avere intascato anche loro senza battere ciglio, oltre agli stipendi, emolumenti, rimborsi e prebende varie, altri 140mila euro per ogni consigliere.

 

Emanuel Galea

Al Consiglio Regionale straordinario di ieri, lunedì 17/09/2012, è andato in scena il piagnisteo della governatrice Polverini. Tumori da estirpare, minaccia di dimissioni, accuse e rimbrotti. “Ho bloccato questa mattina i fondi dei partiti”. Questo vuol dire che prima li aveva approvati e pertanto anche lei era a conoscenza di quanto avveniva nei gruppi. Poi, rivolgendosi ai gruppi consiliari li ha accusati di fare finta di accorgersene solamente adesso. Tutti  sapevano ma nessuno parlava. Anche la Regione è diventata un altro “porto nella nebbia”.  Intanto la proposta del radicale Rossodivita per l’anagrafe pubblica degli eletti è stata bocciata. Nel corso della manovra di bilancio 2011-2013 della Regione Lazio, la Presidente Polverini ha pronunciato una bellissima frase che, ripetuta oggi, in presenza dello tsunami che sta sommergendo la Pisana, suona più come una presa in giro che altro. Discorrendo sulle procedure dei tagli da fare al bilancio, raccomandava di procedere con “consapevolezza che la politica deve saper scegliere, e che le sue scelte cambiano la vita delle persone.” Ciò dimostra che le scelte da lei stessa  deliberate, pur convinta che avrebbero cambiato, in peggio, la vita delle persone, le ha portate avanti lo stesso, a dispetto di tutto e di tutti.
In via della Pisana sta accadendo un fenomeno paragonabile a quello che fa impazzire la maionese. La partitocrazia s’illude che la gente ancora sia affezionata alle ideologie, ai colori ed alle bandiere. Sfida l’elettorato e cerca di richiamare adunanze in piazza con la speranza di risvegliare il “fu entusiasmo” degli anni trascorsi. Luca Ricolfi lo ha scritto sulla Stampa il 3 settembre: ”Nell’elettorato italiano sta accadendo quel che accadde vent’anni fa con lo sbriciolamento della Prima Repubblica, quando “diminuì drasticamente la quota di italiani che ragionavano in termini di destra e sinistra e aumentò la quota di quanti ragionavano in termini di vecchio e nuovo”.
L’apparato è sgretolato. E’ diventato zavorra e come dimostra la cronaca, è pieno di marciume. La gente reclama trasparenza, onestà intellettuale, moralità civica. Purtroppo sono merci che non si reperiscono sulla piazza della politica nostrana.
Secondo Christine Lagarde del Fmi, il problema è lo Stato mentre per Obama, lo Stato non lo è,  perché lo Stato siamo noi e noi semmai, siamo le vittime. Personalmente condivido quanto dice Obama. Da noi il problema sono i partiti, che hanno superato ogni limite di decenza e tollerabilità sociale. Ad aggravare la situazione generale lo Stato si trova stritolato tra le Regioni e le Province. Tanto i primi quanto i secondi reggono su amministrazioni allegre ed il caso Fiorito non è che l’ennesima dimostrazione, qualora ci fosse ancora bisogno di dimostrarlo.
Il caso Fiorito riempie le prime pagine di tutti i giornali ed esaminando i bilanci online del partito di Bersani, il Pd non ne esce certamente illeso. “Abbiamo sbagliato a non dire no a quei soldi” è quanto ha rilasciato alla stampa Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione Lazio, volendo minimizzare il fatto di avere intascato anche loro senza battere ciglio, oltre agli stipendi, emolumenti, rimborsi e prebende varie, altri 140mila euro per ogni consigliere.
Sta venendo fuori qualcosa come un fiume che rompe gli argini.. L’ex capogruppo Pdl Franco Fiorito, dal 2010 ad oggi avrebbe speso quasi 6 milioni di euro, cifra segnalata alla Guardia di Finanza dalla Banca d’Italia.  Ci riporta il Fatto Quotidiano: “8 mila euro democratici sono stati spesi per “magnà” in un ristorante di Rocca di Papa (iniziativa politica s’intende), è inevitabile che le colossali ruberie dei partiti spianino la strada a quella’’antipolitca” che fa tanto inorridire le anime belle della sinistra”.

Tutti i partiti si difendono e tutti ripetono la frase fatta: i consiglieri non sono tutti ladri. Fra loro ci sono tante persone oneste, tante persone per bene che fanno il loro dovere.
Questa è la tesi della loro difesa. Ma queste anime belle, oneste, che lavorano, che fanno il loro dovere dove stavano quando si riempivano “bonifici senza specifica di 1 milione e 426 mila euro?” Dove stavano quando si firmavano “assegni senza beneficiari di 846 mila euro”? Su quale banco facevano la pennichella quando per fatture, contributi assicurazioni e bolli auto è stato speso un milione e 272 mila euro; per non parlare poi di altri 188 mila euro registrati sotto la voce “ricaricabili”, ossia i soldi che andavano su una decina di carte di credito prepagate? ” Invece, come riportano dettagliatamente i media, quale sonno beato facevano quando si pagava 11 mila euro per una bolletta Telecom e 618mila euro per collaboratori e consulenze”?
Si è sempre pensato che i consiglieri fossero persone di media intelligenza messi in quel posto per amministrare e controllare. Mai alcuno che abbia pensato che alla Regione ci fossero delle persone cosi distratte e disinteressate riguardo cio’ che gli succedeva accanto.
I due consiglieri Radicali, unici in quella reggia della diva Renata, si sono dimostrati degni di rappresentare gli interessi del cittadino. Chi vota contro un bilancio, sapendo che ci sono delle cose che non vanno e poi sta zitto, non può certamente dire di avere fatto il proprio dovere.

Alla reggia della diva Renata alla Regione Lazio scorre un fiume di euro. Per il prossimo triennio sono stati impegnati 400milioni di euro per la realizzazione di Opere Pubbliche già programmate.
Chi controlla, mentre i consiglieri onesti, perbene, dormono sonni beati?

Vorrei concludere riportando un esempio semplice semplice per dimostrare come funzionano le cose
Parliamo della messa in sicurezza di Via Anguillarese.
L’agenzia ANSA del 3 agosto 2011 che riporto tale quale, raccontava: ”Dalla provincia di Roma arriva un contributo per la Via Anguillarese. La Giunta provinciale ha, infatti, approvato oggi una delibera che stanzia 350mila euro per la messa in sicurezza di quest’arteria. Lo comunicano in una nota il consigliere provinciale e capogruppo del partito Democratico Emiliano Minnucci e il consigliere del Pd presidente della commissione provinciale sviluppo Paolo Bianchini. Ora – proseguono – grazie alla sensibilità  del presidente Nicola Zingaretti e dell’assessore Antonio Rosati, il comune potrà procedere alla realizzazione di rotatorie e marciapiedi utili a garantire la sicurezza e a migliorare la viabilità e il decoro urbano".
Secondo il consigliere comunale Stefano Paolessi, capogruppo Pdl ad Anguillara, l’opera è stata finanziata per 550mila euro dalla Regione Lazio, 350mila euro dalla Provincia di Roma e i restanti 200mila euro con le alienazioni fatte dal Comune.

L’opera è iniziata a fine febbraio ed è stata interrotta a metà luglio 2012. Pressappoco, solamente il 50% dell’opera è stato realizzato.  Alla Regione che ha finanziato euro 550mila e la Provincia euro 350mila non importa niente che la messa in sicurezza da loro finanziata non è stata eseguita? Non c’e’ nessuno che controlla se quei finanziamenti sono effettivamente e regolarmente stati utilizzati?
Domanda ingenua! In questo “mare magnum” dell’azienda Italia chi vuoi che s’interessi di quest’angolo sperduto della penisola.

tabella PRECEDENTI:

18/09/2012 REGIONE LAZIO, POST "PISANOPOLI": L'UFFICIO DI PRESIDENZA PROCEDE A FORMALIZZARE TAGLI A SPESE AL CONSIGLIO
17/09/2012 REGIONE LAZIO, LA POLVERINI CHIEDE SCUSA MA NON SI DIMETTE
17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": TRA POCHI MINUTI INIZIA IL CONSIGLIO STRAORDINARIO DELLA "VERITA'"
17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": RENATA AI "BOTTI" FINALI
15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI" ROSSODIVITA/BERARDO: "COME STANNO DAVVERO LE COSE"
15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": I CITTADINI CHE NON ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE SONO NAUSEATI DA QUESTO SCEMPIO
14/09/2012 LAZIO, PDL "PISANOPOLI": GLI AVVOCATI DEL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI METTONO IN GUARDIA GLI ORGANI DI STAMPA
14/09/2012 LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE
14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?