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Redazione
Alle sonorità non convenzionali di Federico Zampaglione leader dei «Tiromancino» è affidata la chiusura della 88ma edizione della Sagra dell’Uva. Il concerto del gruppo romano è in programma per lunedì 8 ottobre (ore 21) in piazza San Barnaba. L’ingresso è libero.
In Tour dal maggio scorso, la band ritorna in scena con uno spettacolo esclusivo che racchiude le canzoni più significative dell’intero repertorio del gruppo.
I Tiromancino, storicamente guidati da Federico Zampaglione (voce e chitarra) che ha collaborato, come strumentista e autore, con Marina Rei, Alex Britti e Daniele Silvestri.
Dopo gli album «Tiromancino» (1992), «Insisto» (1994), «Alone alieno» (1995) e «Rosa spinto» (1998) arriva la descrizione di un attimo (2000).
In questo disco è infatti contenuta "Strade", la canzone con cui i Tiromancino – con Riccardo Sinigallia, il loro produttore – si classificano al secondo posto nella sezione giovani del cinquantesimo Festival di Sanremo: questo evento è stato il primo di una serie di fortunati passi, continuata con l'inclusione di "Due destini" nella colonna sonora del film "Le fate ignoranti" e con il successivo raggiungimento del disco di platino.
In seguito, i Tiromancino vedono uscire dalla formazione originaria Laura Arzilli e il chitarrista Francesco Zampaglione, fratello di Federico.
Con una nuova line-up, sempre guidata da Federico Zampaglione, viene preparato IN CONTINUO MOVIMENTO, anticipato dal singolo "Per me è importante", che vede la partecipazione di Elisa e di Meg (99 Posse) in "Nessuna certezza". A due anni esatti di distanza arriva ILLUSIONI PARALLELE, che contiene un duetto con Manuel Agnelli degli Afterhours e una cover di "Felicità" di Lucio Dalla. Chiude il ciclo 95-05, raccolta dei successi che hanno caratterizzato i primi dieci anni di carriera di Federico Zampaglione e della sua band.
Zampaglione torna sulle scene con L'ALBA DI DOMANI 2007, disco che è anche la colonna sonora di "Nero Bifamiliare", il suo esordio come regista cinematografico. Nel 2008 partecipa al Festival di Sanremo con “Rubacuori”. Contemporaneamente esce il live IL SUONO DEI CHILOMETRI.
Il 26 ottobre 2010 i Tiromancino pubblicano un nuovo disco di inediti, L’ESSENZIALE, anticipato dal singolo omonimo.
I Tiromancino fondati da Federico Zampaglione nascono nel 1989 e durante gli anni 90 pubblicano quattro album: Tiromancyno (1992), Insisto (1994), Alone alieno (1995), Rosa spinto (1997). Dischi improntati alla commistione tra forma canzone e ricerca di sonorità non convenzionali.
Redazione
Entro il prossimo 26 ottobre il Governo Monti approverà la proposta di riordino delle Province così come concepita dal decreto sulla spending review. In questi giorni, dopo le riunioni dei CAL regionali, della vicenda si sta occupando la Commissione Affari Istituzionali, su iniziativa del ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi. Come previsto le Province dovranno essere accorpate per diminuire di numero, perdendo competenze che andranno ridistribuite tra Comuni e Regione di riferimento. Entro il 3 ottobre, sempre secondo le indicazioni del Governo, i CAL delle Regioni avrebbero dovuto presentare all’Esecutivo Monti proposte di riordino e accorpamento, comunque non vincolanti.
"Il Consiglio delle autonomie locali del Lazio, riunitosi i primi di ottobre e in precedenza lo scorso 18 settembre, – Dichiara in una nota il Presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi – ha deciso di seguire la strada indicata dalla Regione Lazio: quella, cioè, del ricorso di incostituzionalità. Gli amministratori della Pisana e noi presidenti delle Province del Lazio riteniamo infatti che, così come concepita, la proposta di soppressione delle amministrazioni provinciali presenti evidenti vizi di legittimità. La riforma risulterebbe poi difficilmente applicabile: le fasi operative del passaggio di competenze, funzioni, beni e risorse, non sono state affatto chiarite, né è stato spiegato il funzionamento dei servizi sui territori. I consigli comunali della Tuscia, poi, così come quelli di tutta Italia, avrebbero già da luglio dovuto deliberare sulle ipotesi di accorpamento, cosa oggettivamente impossibile. Conseguentemente i Comuni sono stati esclusi dalle scelte. Rivolgerci alla Corte Costituzionale è stato, perciò, un atto dovuto per opporci ad una riforma non seria, demagogica e controproducente, che porterebbe solo ad un aggravio dei costi per la collettività (come certificato da uno studio dell’Università Bocconi) e ad una sensibile riduzione dei servizi. Per affrontare questi argomenti e per parlare della battaglia comune che mi auguro porteremo avanti insieme a difesa del nostro territorio, ho invitato i sindaci dei Comuni del Viterbese il prossimo 11 ottobre a Palazzo Gentili. A seguito di quell’incontro, dal quale sono certo emergeranno spunti interessanti per stabilire un’azione comune, sarà poi necessario coinvolgere in questo percorso anche imprenditori, sindacati, associazioni di categoria e del volontariato ed ogni altra componente attiva. Stiamo vivendo un momento politico e amministrativo che definire delicato è eufemistico, con un Governo che non ascolta le ragioni di alcuno, con la Regione Lazio che si avvia verso le elezioni a seguito delle brutte vicende che tutti conosciamo e con una carenza di presenza istituzionale francamente preoccupante. – Conclude Meroi – Credo che la riflessione sul ruolo e le funzioni delle Province debba servire da occasione a tutti noi amministratori della Tuscia per ragionare in maniera concreta sul futuro del Viterbese. Per valutare scelte strategiche, disegnare un programma di sviluppo condiviso, tracciare priorità di intervento, individuando specificità del nostro territorio da porre a base di un'azione comune di rilancio. Il tempo delle attese e delle speranze pare essere drammaticamente dissolto e non è più possibile non impegnarsi, tutti, in un percorso condiviso. Questo passaggio deve tradursi necessariamente in un’azione in cui ognuno che abbia a cuore il destino di questa provincia dovrà dare il proprio contributo di idee e di operatività, per lo sviluppo e la ripresa di una terra per troppi anni penalizzata e che ora rischia di rimanere anche priva di riferimenti istituzionali all’altezza delle sfide che la attendono.
Sala: "La gola profonda che distribuisce volantini, poteva indignarsi allorquando, senza gara, alla B.A., magari qualche suo amico, assegnava appalti da €.1.680.000,00 per acquistare autocarri inservibili e cassonetti "d'oro", che siamo stati costretti a svendere per la loro inutilità."
Alberto De Marchis
E’ polemica su un caso sollevato sul social network FB che riguarda spese ritenute “spropositate” da un gruppo di cittadini riuniti sotto il nome di “Bracciano Parla”. Nel gruppo viene evidenziato il seguente fatto: Il Direttore Generale Amministratore Delegato della Bracciano Ambiente S.p.A. sig. Riccioni ha investito 1.282,00 euro della società per partecipare a un convegno internazionale di tre giorni che si è tenuto la scorsa settimana a Firenze. Tale spesa sarebbe stata impiegata per due persone in albergo e ritenuta dal gruppo di cittadini un ingiustificato sperpero delle risorse pubbliche. Su "Bracciano Parla” si legge che è stato chiaramente ammesso da Riccioni che il fatto rilevato dal gruppo sia vero: “vorrei sapere che tipo di reato è stato commesso nello specifico …”, “… io ho investito i soldi della società per partecipare al congresso …”. Spreco di denaro in tempi di crisi? Uno schiaffo in faccia alla Spending Review? Saranno i cittadini a giudicare e nel frattempo, il gruppo internettiano lancia un invito agli interessati al caso: “vista la disponibilità del D.G. A.D. sig. Riccioni a fornire i documenti in argomento, invitiamo gli interessati a recarsi presso gli uffici della Bracciano Ambiente S.p.A. e richiedere il Prot. 2626 del 21/09/12; chissà che un giorno, trattandosi di un “investimento”, non dia dei dividendi?”. Intanto Luca Pagni chiede spiegazioni al sindaco di Bracciano Giuliano Sala: “Il Sindaco del Comune Di Bracciano Giuliano Sala ed il vicesindaco Gianpiero Nardelli – domanda Pagni – sono al corrente di questa denuncia ? Se no, perché ? Se sì… cosa intendono fare al proposito?”. Pronta la risposta di Sala che controbatte: “Il Sindaco e il suo vice gestiscono le attività del Comune e altri sono chiamati a quelle della Bracciano Ambiente. Riguardo la solita lettera che gira tendente a screditare il Comune, il sindaco e l'amministrazione, non credo che sia importante dargli peso anche per i visibili contenuti: i Fiorito a Bracciano, ci sono sicuramente stati! In altri momenti temporali – continua Sala – che non investivano amministratori da noi nominati e scelti. La gola profonda che distribuisce volantini, poteva indignarsi allorquando, senza gara, alla B.A., magari qualche suo amico, assegnava appalti da €.1.680.000,00 per acquistare autocarri inservibili e cassonetti "d'oro", che siamo stati costretti a svendere per la loro inutilità. O quando si facevano assunzioni dirette, che magari investono anche chi scrive detti volantini, senza concorso pubblico. Ricordo che il sottoscritto e alcuni di coloro che oggi governano Bracciano, queste situazioni le hanno denunciate alle autorità competenti – conclude Sala – rendendole pubbliche, firmandole e portandole alla conoscenza dei cittadini, purtroppo senza conseguenze rilevanti, se non quella che gli elettori hanno spazzato via con il voto, quei rappresentanti istituzionali dal governo di Bracciano. Quindi non abbiamo certamente fatto gli "struzzi". Per quanto riguarda lo specifico argomento, sarà mio interesse approfondire il tema, che mi pare non abbia, in nessun caso, il peso di un ‘fiorito’”. Dove avrebbe dovuto alloggiare Riccioni? Avrebbe dovuto forse pagare di tasca propria la partecipazione ad un convegno al quale sono stati invitati i rappresentanti della Bracciano Ambiente?"
Come cittadini facciamo bene a vigilare e in tempi di sprechi non è che una spesa simile passi indisturbata, in attesa di ulteriori delucidazioni in merito a seguito di eventuali approfondimenti da parte dell'Amministrazione comunale, è bene cercare sempre di non fare di tutta l'erba un fascio e di giudicare i fatti per quello che sono. Riccioni, finora non pare aver organizzato feste in maschera con i soldi pubblici.
Caso Gino De Sanctis: ci chiediamo se l’altra struttura in legno, dove nell’immagine allegata all’articolo figurano decine e decine di persone che mangiano, è risultato tutto regolarmente costruito con concessioni
Caso Pentima Pizzuta: nel caso venisse in seguito accertata l'eventuale inottemperanza all’ingiunzione a ripristinare nel termine assegnato di 90 giorni, si potrebbe disporre l’acquisizione al patrimonio comunale dell’area nelle misure, modi e tempi concessi dal diritto in materia.
[ORDINANZA – DE SANCTIS GINO – Demolizione e Rimessa in Pristino dello stato dei luoghi]
[ORDINANZA – RENZO CAVATERRA – Rimessa in Pristino dello stato dei luoghi]
Angelo Parca
Il responsabile dell’area Tecnica del Comune di Nemi Rosanna Galanti ha firmato due ordinanze molto importanti su fatti che abbiamo seguito in questi ultimi mesi e per uno presentato un esposto in Procura. Le ordinanze riguardano il caso di Gino De Sanctis e le sue strutture abusive e il caso dello sbancamento a Pentima Pizzuta. Il primo atto di cui si parlava redatto del Comune di Nemi, riguarda l’ordinanza di demolizione e rimessa in ripristino dei luoghi a carico del signor Gino de Sanctis. Insomma a sue spese ed entro 90 giorni dalla notifica dell’ordinanza, Gino De Sanctis dovrà demolire le opere abusive costruite e “ripristinare lo stato dei luoghi”. Qualora non provvedesse nei termini sopraindicati, l’Amministrazione comunale dovrà provvedere direttamente al ripristino dello stato dei luoghi addebitando a De Sanctis l’importo di duemila euro, quale sanzione pecuniaria, così come previsto dall’art. 15, comma 3 della L.R. 15/2008, per inottemperanza all’ordinanza e addebitando inoltre allo stesso le spese sostenute per l’esecuzione dei lavori. De Sanctis dovrà demolire un manufatto destinato a ricovero di animali, costituito da otto pilastrini in legno e tamponato in parte con pannelli in trucioli di legno della superficie coperta di ml 5,50 x 4,00 ed avente una altezza media di mt. 3 e un altro manufatto sempre destinato al ricovero di animali costituito da pilastrini in legno e tamponato per metà da tavolato in legno della superficie coperta di ml. 8,00 x 3,50 ed avente una altezza media di ml. 2,5. Mentre ci chiediamo se l’altra struttura in legno, dove nell’immagine allegata all’articolo figurano decine e decine di persone che mangiano, è risultato tutto regolarmente costruito con concessioni. La curiosità sorge dal fatto che anche questa struttura, così come le due stalle, ricade su un terreno con vincoli: Paesaggistico-ambientale, sismico, archeologico nonché è inserito all’interno del Parco Regionale dei Castelli Romani. Dunque, probabilmente, l’attenzione dell’Ufficio Tecnico (che ha redatto l’ordinanza) si è concentrata maggiormente sulle stalle, anche se di fatto c’è un’altra struttura di simile adibita al "mangereccio” che potrebbe essere passata inosservata.
Per quanto riguarda Pentima Pizzuta si legge nell’ordinanza che “si evince che sono stati effettuati movimenti di terreno, anche se finalizzato alla attività agricola, con conseguente creazione di terrazzamenti e allargamenti di quelli esistenti con relativi percorsi di collegamento tra i diversi spazi in alterazione dello stato dei luoghi e la conseguente eliminazione del soprassuolo vegetale da parte della ditta. Vengono altresì elencati i numerosissimi vincoli presenti e ordinato a Renzo Cavaterra e Cristina Cavaterra la remissione in pristino dello stato dei luoghi, a sua cura e spese, entro 90 giorni dalla notifica della presente ordinanza, dietro preventivo deposito presso il Comune di Nemi, di un progetto che descriva lo stato dei luoghi, le operazioni, le metodologie necessarie al ripristino dell’originale status-quo. Qualora non si provvedesse a quanto prescritto nei termini indicati, l’Amministrazione comunale provvederà direttamente al ripristino dello stato dei luoghi addebitando l’importo di diecimila euro, quale sanzione pecuniaria, così come previsto dall’art. 15, comma 3 della L.R. 15/2008, per inottemperanza all’ordinanza e addebitando inoltre le spese sostenute per l’esecuzione dei lavori.
L’osservatore lazialecontinuerà a vigilare sulle due vicende. Torneremo sull’argomento non appena vedremo che ai pezzi di carta del Comune saranno seguiti dei fatti. Inoltre, riguardo Pentima Pizzuta, augurandoci che venga ripristinato lo stato dei luoghi, ricordiamo che c’è anche un’altra facoltà che potrebbe mettere in atto il Comune. E cioè, nel caso venisse in seguito accertata l'eventuale inottemperanza all’ingiunzione a ripristinare nel termine assegnato di 90 giorni, si potrebbe disporre l’acquisizione al patrimonio comunale dell’area nelle misure, modi e tempi concessi dal diritto in materia.
tabella PRECEDENTI CASO GINO DE SANCTIS:
tabella PRECEDENTI CASO PENTIMA PIZZUTA:
Redazione
A seguito di indiscrezioni riportate dalla stampa e agli incontri avuti presso la Asl di Rieti riguardanti una nuova organizzazione dei servizi ospedalieri di radiologia e di laboratorio analisi, – – dichiara Sergio Pirozzi sindaco di Amatrice riferendosi all'Ospedale di Amatrice Francesco Grifoni – il Comune di amatrice, – prosegue Pirozzi – pur rispettando le scelte aziendali che sono prerogativa della direzione stessa, richiama l’attenzione dei vertici aziendali al rispetto di quanto previsto dal decreto commissariale n.80 della Regione Lazio che, per l’ospedale di Amatrice, prevede un reparto per acuti, un punto di primo soccorso con presidio di personale medico, due posti di osservazione breve e di tutti i servizi ospedalieri a questi connessi. Pertanto, – conclude il primo cittadino – alla luce di quanto sopra esposto, e’ chiaro che eventuali riorganizzazioni dovranno comunque garantire le urgenze ed attenersi scrupolosamente al decreto sopra citato. Eventuali inadempienze da parte della azienda non saranno assolutamente tollerate.
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Redazione
La durata del progetto è di 2 anni, con inizio nel primo bimestre 2013. Il costo è previsto in 223.500 €, di cui 150.000 € richiesti al GAL e 73.500 € derivanti da co-finanziamento dei soggetti partecipanti.
Alla presenza del Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso, giovedì 27 settembre 2012 è stato firmato a Palazzo Marconi l’Accordo Formale per costituire il partenariato del Progetto ECO-VINO. L’iniziativa prevede la realizzazione di una piattaforma informatica con il duplice obiettivo di informare i produttori e le cantine quando l’uva è nelle condizioni ottimali per la vendemmia e per la trasformazione in vino, oltre a dare informazioni meteo-fenologiche ai viticoltori per ridurre i trattamenti chimici a calendario.
Il piano è stato redatto in risposta al programma di sviluppo rurale del Lazio 2007/2013 Asse IV Leader attuativo Reg. (CE) N. 1698/05 Bando pubblico Misura 4.1.1 124 – “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie, nel settore agricolo, alimentare e forestale”
«Auspico una sollecita approvazione di questa importante iniziativa – sottolinea il Sindaco di Frascati, Stefano Di Tommaso – che vede le migliori forze della ricerca del territorio laziale, congiuntamente a giovani realtà produttive del vino Frascati, affrontare problematiche che servono a migliorare le condizioni di lavoro in agricoltura innovando i processi della filiera per un migliore prodotto vino sul mercato e per la ulteriore qualificazione degli operatori della filiera stessa».
La piattaforma integrerà osservazioni fenologiche (fasi di sviluppo in diversi ambienti) in campo, misure meteorologiche puntuali in vigneti di riferimento, previsioni meteo tramite modello ad area limitata (RAMS) e simulazioni fenologiche del ciclo annuale di vite e parassiti (DS 3.0) allo scopo di informare i viticoltori sui tempi ottimali per la vendemmia e per gli interventi antiparassitari.
I vantaggi nella direzione della qualità, salvaguardia ambientale ed economicità della produzione appaiono evidenti. In linea con la sperimentazione di nuove tecnologie (strumentazione per misure ambientali, comunicazione wireless ed uso di modelli agro-meteo fenologici) in corso in vari paesi Europei, nel progetto verrà assicurato il monitoraggio costante di dati meteo e agro-fenologici nei vigneti sperimentali da inviare in piattaforma. Questi dati saranno impiegati per alimentare e calibrare i modelli agro-meteo ad alta risoluzione messi a disposizione dai partner: IBIMET-CNR (previsioni meteo), DAFNE-UNITUS (osservazioni fenologiche) e METEOTEC srl (modellistica agro-fenologica). La Cooperativa Antiche Terre Tuscolane (CATT) si occuperà di usare i risultati dei modelli, spazializzarli tramite tecniche GIS e riferirli in maniera specifica a ciascun vigneto sperimentale (e auspicabilmente, nell’immediato futuro, a tutte le aziende interessate della Denominazione Frascati) per renderli disponibili puntualmente via web e inviare in forma concisa via SMS messaggi specifici alle singole aziende delle filiera del Frascati partecipanti al progetto, ed in particolare modo ai produttori della Cantina Sociale di Monteporzio Catone ed alle Aziende Vitivinicole soci dell’Associazione Produttori Uve Frascati.
Rispetto alle finalità del Bando, il progetto ECO-VINO intende incentivare la collaborazione e la cooperazione tra i produttori primari, le imprese di servizio, gli organismi pubblici e privati impegnati nella ricerca e sperimentazione, per l’uso di nuove tecnologie favorendo il trasferimento delle conoscenze; aumentare le produzioni di qualità, tipiche e biologiche; migliorare il livello di professionalità degli operatori e le competenze specifiche del settore viti-vinicolo.
Patrizia Fanti: “Il contributo sarà erogato sulla base della graduatoria che terrà conto sia della gravità del problema sia della situazione socio familiare della persona disabile”.
A. De. M.
Il Comune di Latina, assessorato ai Servizi Sociali, ha predisposto specifici interventi economici a favore di soggetti con gravi handicap, fondi a cui, per la prima volta, si potrà accedere tramite bando, cioè tramite valutazione di requisiti e non a discrezione. “Per la prima volta – dichiara l’Assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti – l’erogazione dei fondi sarà a valere su un Avviso pubblico aperto a tutti gli aventi diritto. L’elaborazione del bando e le modalità di accesso ai fondi sono stati concordati, a riprova della rete di collaborazione in atto, dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune e dalle Associazioni di Disabili che hanno voluto condividere l’assegnazione del fondo in modo democratico attraverso un bando pubblico”. Il fondo messo a disposizione dal Comune ammonta a 100.000,00 Euro e il bando è relativo alla legge 162/98 che modifica e aggiorna la legge 104/92 ed è considerata la "legge quadro" sull'handicap. La novità fondamentale della legge è stata quella di consentire alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell'autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, di gestire “in forma diretta anche mediante piani personalizzati” l'assistenza personale con i fondi richiesti ed ottenuti a valere appunto sulla legge106 con verifica da parte dell’Ente delle prestazioni erogate e della loro efficacia. In pratica significa che una persona con disabilità grave può richiedere i fondi necessari a consentirgli una possibile vita indipendente. Coloro che hanno già presentato la domanda con la modalità del passato, devono ripresentarla utilizzando lo schema di domanda allegata all’Avviso Pubblico e presentando a supporto dei requisiti la documentazione richiesta, anche se la programmazione del servizio mirerà, in via prioritaria, ad assicurare la continuità degli interventi ammessi al finanziamento nei precedenti anni. L’Avviso e i moduli, cui si darà la massima diffusione, potranno essere scaricati direttamente dal sito del Comune di Latina www.comune.latina.it , oppure ritirate presso l’Assessorato ai Servizi Sociali – via Duca del Mare 7 o presso lo sportello del Segretariato Sociale. “Il contributo – prosegue l’Assessore Fanti – sarà erogato sulla base della graduatoria che terrà conto sia della gravità del problema sia della situazione socio familiare della persona disabile”. Il bando scade il 31 ottobre 2012.
Redazione
Lo ha preso a schiaffi e pugni all’interno del tram della linea 2 per costringerlo a consegnargli il portafogli. E’ successo nella serata di ieri in piazza Ankara, nei pressi di viale Tiziano. La vittima, però, non si è fatta intimorire e nonostante il suo aggressore continuasse a picchiarlo è riuscito ugualmente a divincolarsi, è sceso dal tram ed ha chiamato la Polizia. Pensava così di aver messo in fuga il rapinatore, che invece lo ha seguito continuando nel suo intento. Pochi istanti ed è giunta sul posto la Volante del Commissariato Villa Glori, diretto dal dott. Giuseppe Rubino. Alla vista degli agenti l’aggressore è scappato a bordo di un altro tram in direzione di piazzale Flaminio, credendo di averla fatta franca. Ma i poliziotti l’hanno ugualmente inseguito, hanno fatto fermare il tram e l’hanno bloccato. D.S., cittadino macedone di 50 anni, è stato arrestato per tentata rapina e sarà processato nella mattinata odierna con rito direttissimo.
Redazione
"Vorrei rispondere ai consiglieri della maggioranza del Comune di Sutri, maggioranza acquisita o meglio, ribaltonista. – Questo quanto afferma Felice Casini Consigliere comunale (Udc) a Sutri – La cosa che mi lascia sbalordito – prosegue Casini – è che ad un sano confronto politico come quelle che mi sono permesso di aprire nei giorni scorsi dando il mio parere, non certo criticando, sull’organizzazione della manifestazione Giochi senza frontiere, si è arrivati ad attaccarmi personalmente sul mio lavoro. Non entrerò nel personale, io, a differenza di altri, riesco a scindere la politica dai rapporti personali. Voglio ringraziare la maggioranza sutrina che è stata capace, con il giochino Felice-Infelice, a farmi tornare indietro ai tempi della scuola elementare. Effettivamente era dall’età di otto anni che non ero più oggetto di tale battuta. Ma torniamo seri. Certo sono consapevole di non passare alla storia come miglior assessore allo sport del Comune di Sutri, ce ne sono stati, ce ne sono e ce ne saranno sicuramente di migliori. Da 3 anni a questa parte i Comuni sono entrati in crisi economica, le risorse sono sempre di meno ed è sempre difficile andarle a reperire, ecco perché mi sono sentito di storcere il naso quando ho appreso della decisione di utilizzare ben 12mila euro per la realizzazione dei Giochi senza frontiere, cifra che rappresenta più o meno lo stanziamento che io avevo in bilancio ogni anno per i lavori all’impiantistica sportiva, e quando le risorse sono scarse e gli interventi da fare sono tanti, chi amministra ha il dovere di dare le priorità. Ciò è quello che ho fatto nei tre anni di amministrazione. Vorrei ricordare che sono stati realizzati interventi d’urgenza sul campo sportivo: con il rifacimento del tetto perché ci pioveva, la tinteggiatura interna ed esterna della struttura, la sistemazione del piazzale e degli spogliatoi che puntualmente ogni volta che pioveva erano soggetto ad allagamento, nuove panche per gli spogliatoi e i seggiolini per le tribune. Infine l’anno scorso il rifacimento di tutta la rete di perimetrazione del campo, altrimenti non si potevano iniziare i campionati, infine proprio negli ultimi giorni del mio mandato sono stati acquistati due contenitori di accumulo d’acqua per realizzare l’impianto d’irrigazione, e visto che parliamo di fatti vi invito ad andare al campo sportivo e a vedere dove sono i due contenitori, sono proprio lì dove io li ho lasciati. Ma l’intervento più importante è stato l’ottenimento del finanziamento di 220mila euro per la realizzazione dei nuovi spogliatoi, sottolineo finanziamento regionale e non mutuo. Fondi ottenuti da Roma, e per la precisione grazie all’interessamento dell’On. Gigli con cui ho l’onore di collaborare in Regione. Ed è proprio dalla Regione e dal gruppo dell’Udc che sono arrivati finanziamenti negli ultimi anni: che sono stati utilizzati ad esempio per il rifacimento delle piazzette del centro storico, per l’impianto di sorveglianza e recinzione della scuola media, per le facciate del centro storico. Come si può vedere, a qualcosa il mio impegno a Roma è servito. Per quanto riguarda il pentatholon moderno vorrei sottolineare che no si trattava di campionati nazionali che avrebbe portato nella nostra cittadina più di mille persone tra atleti e organizzatori, interessando, così, l’intero comprensorio e quindi anche i paesi vicini sia per l’organizzazione di alcune discipline ma sopratutto per la ricettività. Ecco perche come consigliere provinciale l’avrei portata all’attenzione del presidente Meroi. Capitolo strade provinciale. Ricordo che da tre anni a questa parte le strade di competenza della Provincia interne al comune sono state asfaltate e che l’ultima segnaletica stradale è stata rifatta alcuni mesi fa. Per ciò che concerne la Cassia, ricordo alla maggioranza che credo gli sia nuovamente sfuggito, il rifacimento del manto stradale non è competenza di palazzo Gentili, ma della Regione. Comunque mi sembra che buona parte di questa sia stata asfaltata esclusa la parte davanti l’anfiteatro che grazie a qualche amico romano è stata inserita tra i prossimi interventi. Vorrei ringraziare, – conclude Casini – infine, le decine di persone che mi hanno voluto esprimere solidarietà e vicinanza, sia sui social network si in privato, a loro voglio dire che il mio impegno per Sutri non finirà con lo scadere di questa consiliatura, e che sono pronta ancora una volta a metterci la faccia per migliorare il nostro paese. Tutti insieme."
tabella PRECEDENTI: