IMPRESE: FARE LEVA SUL "MANAGEMENT CONSULTING" PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE

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Redazione

 A margine del meeting della Piccola Industria di Confindustria a Prato il Presidente di Confindustria Assoconsult, Ezio Lattanzio, ha espresso alcune considerazioni sul tema centrale del management consulting, considerato leva strategica per lo sviluppo del sistema imprenditoriale.

“Leggere gli scenari, anticipare i cambiamenti, individuare le strategie competitive ed organizzative utili ad adattarsi rapidamente alle mutate condizioni di mercato, rappresenta per l’azienda un plus funzionale al raggiungimento dei risultati, per il successo sui mercati globali” ha affermato, insistendo sul concetto di apporto della consulenza di management che deve essere svolta in forma strutturata ed imprenditoriale.

“Di frequente” aggiunge Lattanzio “la consulenza è considerata un costo aggiuntivo. La realtà, invece, dimostra come essa rappresenti un valore aggiunto per le tante PMI che costituiscono la maggioranza del nostro tessuto imprenditoriale e che necessitano di una seria attività di supporto organizzativo, di mercato, di passaggio generazionale, nella scelta di nuovi partner sul mercato globale”.

Il Presidente si è poi soffermato anche sulla necessità di “assecondare il processo di riforma della PA capitalizzando al massimo esperienze di eccellenza appannaggio solo di alcune realtà territoriali”  come volano per la crescita delle PMI.

 Sull’esigenza di un’evoluzione della stessa attività consulenziale, “essa” ha proseguito “dovrà puntare sull’aggregazione, l’implementazione di network e la capitalizzazione prendendo coscienza del bisogno di uno scatto qualitativo quanto culturale che parta da una strutturazione solida, utile ad adeguarsi ai mutati scenari del mercato e della globalizzazione in una logica di sistema.

Ciò, attraverso il ricorso al bilanciamento tra multifunzionalità e focalizzazione, oltre all’adozione di un codice etico da parte degli operatori” ha concluso.

Confindustria Assoconsult è l'associazione che rappresenta le imprese di consulenza più significative del settore e, di recente, anche le imprese associate ad ASSORES. Aderisce a CONFINDUSTRIA, Confindustria Intellect, FEACO Federazioni Europea delle Associazioni di Management Consulting.

A Confindustria Assoconsult aderiscono oltre 500 imprese di consulenza piccole, medie, grandi che condividono etica, valori e visione. Insieme, partecipano allo sviluppo di iniziative, riunioni tematiche, incontri, scambio di esperienze, gruppi di lavoro, ricerche, network ed eventi per il proprio settore di specializzazione.

Ogni anno, Confindustria Assoconsult in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, rende noto i risultati dell’Osservatorio sul mercato della consulenza. Fornisce dati sull’andamento del settore e sulle singole practices della consulenza per sviluppare analisi competitive e misurare il valore creato dalle aziende in termini di fatturato, di impiego di risorse intellettuali, di impatto sull’economia e sulla modernizzazione del Paese.




VELLETRI, ALTERNATIVA A BRETELLA CISTERNA – VALMONTONE: E' NECESSARIO POTENZIARE LE LINEE FERROVIARIE VELLETRI – ROMA

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Alberto De Marchis

Il centrosinistra Veliterno si spacca dopo il via libera al progetto della bretella Cisterna – Valmontone. In maniera compatta “Moderati per Velletri”, SEL, Verdi Ecologisti Velletri evidenziano significative difficoltà di finanziamento del tratto di collegamento con Valmontone che sembrerebbe non attrarre l’interesse di soggetti privati nella scala delle priorità. Questo “strategico” collegamento, dice parte del centrosinistra di Velletri,  verrebbe procrastinato ad un ipotetico futuro, in attesa di tempi migliori. “Certamente una buona notizia  – dicono le sigle partitiche – per chi si oppone da tempo al progetto, ma a quanto pare non per alcuni componenti del PD veliterno che sollecitano l’intervento addirittura dei vertici nazionali e regionali affinché si reperiscano le risorse necessarie per quella che viene considerata un’opera destinata a rilanciare lo sviluppo nel quadrante a sud di Roma”. Fermo L’intera vicenda mostrerebbe quindi, dati alla mano, che la difficoltà di reperire risorse per questo progetto e il mancato intervento di soggetti privati, a prescindere dalle valutazioni ambientali, che l’opera è di fatto priva di quei requisiti minimi di redditività del capitale investito. Questo perché in molti, come del resto sostiene da tempo la parte dissenziente del centrosinistra di Velletri, ritengono che il traffico a pedaggio di questa arteria stradale sarà del tutto marginale. Quindi alla fine dei conti si tratterebbe di un opera costosa, per la quale si vuole a tutti i costi trovare finanziamenti, la cui realizzazione porterebbe alla scomparsa di una delle poche aree agricole del territorio regionale che mantiene significativi elementi di pregio paesaggistico. Inoltre, verrebbero demolite varie abitazioni con espropri, chiuse molte e importanti aziende agricole che perderebbero così il loro valore e la loro storia territoriale. “Siamo fermamente convinti – continuano “Moderati per Velletri”, SEL, Verdi Ecologisti Velletri – che il problema del traffico di cui molti sostenitori di questa opera parlano, possa essere evitato potenziando le linee ferroviarie regionali, tra cui la Velletri- Roma, necessaria ai vari pendolari che ogni giorno si trovano a dover affrontare problemi di arrivi e partenze. Al contrario si propone ancora una volta un tracciato stradale di 35 Km per una larghezza di 25 metri ed un totale di circa 1000 ettari di terreno agricolo sottratto per sempre alla sua funzione per garantire un traffico che già ora si ritiene marginale”. I sostenitori di questa opera ritengono che la realizzazione di questo collegamento viario, migliorerebbe i problemi di traffico pesante a Lariano e lungo la Via Ariana e più in generale il flusso viario della rete nel triangolo Cori, Velletri e Lariano. Ma Sel, Moderati e i Verdi ritengono che con interventi di gran lunga più economici e di minore impatto ambientale, questi problemi sarebbero largamente risolvibili in tempi brevi. Per questo si rafforzano tutte le ragioni di opposizione alla realizzazione di questa opera ritenuta “inutile, costosa, dannosa per l’ambiente e ormai fuori dal tempo” da un’ampia parte del centrosinistra che ancora non trova la quadra.




PADOVA, BAMBINO DI 10 ANNI PRELEVATO CON FORZA A SCUOLA DI FRONTE A TUTTA UNA SCOLARESCA

[IL VIDEO VERITA' RIPRESO DA UN CELLULARE E TRASMESSO IERI SERA DA "CHI L'HA VISTO"]

 

Alberto De Marchis

Ieri mattina, un bambino di 10 anni è stato prelevato a scuola dalla polizia in esecuzione di un provvedimento di affidamento in via esclusiva al padre. E' successo nel Padovano. Il piccolo, ha tentato di opporre resistenza svariate volte prima di essere caricato su un'auto. E’ stato quindio portato via di forza dagli agenti tra le urla disperate del piccolo e dei parenti. All'intera scena , come riportato dalla Trasmissione "Chi l'ha visto", avrebbero assistito i compagni di classe del bambino oltre che svariati ragazzini dell'istituto scolastico,  che ora sono impauriti che la stessa cosa possa accadere a loro. Questa mattina i genitori degli altri bambini manifesteranno di fronte alla scuola dove è successo il fatto. L’episodio è stato interamente ripreso da un cellulare in un video shock. La polizia, dopo che la Corte d'Appello ha recentemente rigettato un ricorso presentato dalla madre per la sospensione del provvedimento di affidamento al padre, anche su indicazione di un consulente della Corte stessa, aveva deciso di intervenire durante le ore scolastiche. Il filmato, della durata di circa un minuto e mezzo, mostra una donna che corre verso un gruppo di persone e comincia a urlare. Poi il ragazzino sollevato di forza e portato per alcuni metri verso un'auto dove poi è stato caricato. Per tutto il tragitto, il piccolo tenta di divincolarsi dalla stretta di un uomo che lo tiene per le spalle e di un altro che gli stringe le caviglie. Infine si sente una voce di donna, presumibilmente l'autrice del video che il bimbo chiama 'zia', che rivolge domande a un'altra donna, che le risponde di essere un ispettore e di non poterle dare spiegazioni, affermando nel video “io sono un ispettore di polizia lei non è nessuno”.
 




MACCARESE, NO AL MEGAIMPIANTO A BIOGAS. IL 12 OTTOBRE ASSEMBLEA DEL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO

"Fermiamoli oggi per non avere rimpianti domani"

 

Redazione

"Questo venerdì 12 ottobre alle ore 18.00 presso la sala Convegni della Sede Comunale di Maccarese, Via del Buttero 3, illustreremo ai cittadini residenti e a tutti coloro che hanno a cuore la salvaguardia del nostro territorio e la difesa della salute i motivi del nostro No all’impianto a biogas che l’AMA vorrebbe realizzare a Maccarese su 17 ettari di Riserva del Litorale, – Dichiara in una nota Il Presidente del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino – impianto che che a detta degli stessi progettisti – prosegue la nota – provocherà un inquinamento dell'aria superiore a quanto si registra attualmente in alcune zone densamente trafficate di Roma, con ricadute negative sulla salute delle popolazioni che vivono nelle zone circostanti e sulle culture, impianto che AMA vorrebbe costruire nei terreni davanti all'impianto di compostaggio di Maccarese e che avrà una capacità di lavorazione di 108.000 Tonn/anno di rifiuti organici di Roma da aggiungersi alle attuali 30.000 tonn/anno del compostaggio; parliamo di quella stessa AMA che non riesce nemmeno a far funzionare decentemente l'impianto esistente e che è causa già oggi di disagi per la gente. Il nostro è un no che per l’ennesima volta, molto semplicemente, individua la soluzione del problema rifiuti a monte del processo stesso: nel rispetto delle direttive europee sosteniamo e promuoviamo un ciclo dei rifiuti naturale che metta in primo piano la riduzione, il riuso, il recupero e il riciclo della materia, vera risorsa in esaurimento che il nostro pianeta, la Terra, non riesce a rigenerare con la stessa velocità con la quale viene consumata. Noi vogliamo cambiare radicalmente il ciclo dei rifiuti, la scelta del “meno peggio” non è la soluzione, non accettiamo compromessi sulla salute nostra e dei nostri figli, sulla tutela dell’ambiente, dei suoli, delle acque e dell’aria. Lo sviluppo di Fiumicino non è nella trasformazione di Maccarese nel nuovo polo industriale dei rifiuti e dell’energia della capitale e nel raddoppio dell’aeroporto. Viviamo in un territorio che oggi, nonostante tutto, ha ancora la possibilità di costruire il proprio sviluppo tutelando e valorizzando le ricchezze naturali, archeologiche, turistiche, agricole che lo caratterizzano da sempre. Fermiamoli oggi per non avere rimpianti domani. A seguire proiezione del film-documentario "La terra dei lupi" con la presenza in sala del Regista Raffaele Luongo

tabella PRECEDENTI:

02/10/2012 MACCARESE MEGAIMPIANTO BIOGAS, IL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO: "NO ALLA BIOTRUFFA"
25/09/2012 MACCARESE, LO SPETTRO DELLA CENTRALE A BIOGAS PREOCCUPA I CITTADINI
22/09/2012 MACCARESE, IMPIANTO BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO CHIEDE CHIAREZZA ALL'AMMINISTRAZIONE


 




QUOTE ROSA. ASTORRE (PD): BENE SI’ DEL SENATO, IN SINTONIA PROPOSTA PD LAZIO

Nota di Bruno Astorre, Vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio
 
Bene il via libera del Senato al ddl per promuovere la rappresentanza di genere negli enti locali. Un provvedimento necessario per il nostro Paese, dove le donne sono ancora pesantemente ostacolate nell’accesso alle cariche pubbliche, politiche o dirigenziali nelle aziende private. È proprio per promuovere l’effettiva parità tra uomini e donne che, insieme al alcuni colleghi del gruppo Pd alla Regione Lazio, tra cui il capogruppo Montino e la consigliera Daniela Valentini, ho presentato una proposta di legge per modificare la materia elettorale di presidente e consiglieri regionali. Il tutto per garantire le pari opportunità nell’esercizio delle funzioni regionali ed assicurare l’equilibrio tra i sessi nelle nomine e designazioni di competenza degli organi regionali. Un cambio di passo necessario per avvicinare il nostro Paese al resto d’Europa, in sintonia con quanto sta decidendo in questi giorni il Parlamento, nonostante qualche resistenza del tutto fuori tempo.

tabella PRECEDENTI:

22/02/2012 CAMPIDOGLIO QUOTE "ROSA", IN PIEDI IL RICORSO: IL TAR DECIDERA' NEL MERITO
20/02/2012 ROMA DIRITTI "ROSA": QUATTRO DONNE INCATENATE IN PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO
24/01/2012 VITERBO, QUOTE ROSA: SPOSETTI AL SINDACO: "LA GIUNTA SIA DI SEI ASSESSORI PER META' DONNE
23/01/2012 SI ALLUNGA LA LISTA DEI COMUNI CHE NON RISPETTANO LE QUOTE ROSA NELLE GIUNTE
23/01/2012 QUOTE ROSA, I COMUNI CHE NON HANNO DONNE IN GIUNTA RISCHIANO SENTENZE DI CONDANNA DEL TAR A PRESCINDERE DAGLI STATUTI COMUNALI
21/01/2012 VITERBO: IL TAR DEL LAZIO ACCOGLIE IL RICORSO DELLE OPPOSIZIONI
17/01/2012 QUOTE ROSA IN COMUNE DI ROMA, ALEMANNO: PRIMA AZZERA LA GIUNTA POI LA RINOMINA


 




ANGUILLARA, VENDITA FARMACIA COMUNALE A PONTON DELL’ELCE: UNA MONTAGNA CHE PARTORISCE UN TOPOLINO

Manciuria – Paolessi: "La Commissione non ha proceduto all'assegnazione e si è riservata di verificare se i requisiti autocertificati sono attendibili e di rilanciare la trattativa con apposita convocazione sulle ultime due offerte”

 

Angelo Parca

Aperte le buste con le offerte per l’acquisto della Farmacia comunale di Ponton dell’Elce ad Anguillara. Sono state presentate quattro offerte che in ordine risultano essere le seguenti:
1) Felice Galletta 300.000,00 euro 
2) Luciano De Cecco 511.000,00 euro  
3) Carlo Maria Bevilacqua  900.000,00 euro con servizi aggiuntivi 
4) Federico Fabiano 900.000,00 euro con servizi aggiuntivi compreso l'assunzione di uno dei due cassa integrati.

“Alla luce della paritetica offerta economica – dichiarano i consiglieri sabatini  Sergio Manciuria (Udc) e Stefano Paolessi (Pdl) –  la Commissione non ha proceduto all'assegnazione e si è riservata di verificare se i requisiti autocertificati sono attendibili e di rilanciare la trattativa con apposita convocazione sulle ultime due offerte”. Manciuria ha inoltre dichiarato: “In qualità di capogruppo consiliare domani – 11 ottobre – procederò con la richiesta di accesso agli atti  della documentazione presentata e validata dalla Commissione per verificarne autonomamente  l'attendibilità sul prezzo rispetto alla stima iniziale oltre quella amministrativa e trarne le conseguenze politiche e non.” Su previsioni riguardo l’esito della vendita i due Consiglieri di opposizione dichiarano: “Appare difficile, per il momento, inserire qualsiasi previsione riguardo la vendita della farmacia in quanto tale ‘bando trattativa’ non prevede in questa fase di offerta, polizze a garanzia tali da far desistere i probabili contraenti da eventuali rinunce. Ergo, potrebbe diventare una incresciosa burla.”  Il capogruppo Pdl ha inteso ribadire la propria contrarietà riguardo la vendita della farmacia. “Come ho già manifestato in Consiglio comunale – dichiara Paolessi – in merito all’ordine del giorno ‘vendita farmacia’, così come allora, sono contrario perché la farmacia a Ponton dell’Elce svolgeva un ruolo sanitario e sociale e la mia preoccupazione rimarrà sempre la stessa: Resterà locata sempre li? – Il Consigliere azzurro prosegue e punta il dito sul primo cittadino – Altra cosa gravissima che devo rilevare è che il sindaco Pizzorno in un precedente Consiglio, dove si discuteva il bando di vendita, in merito all’argomento farmacia dichiarò testualmente che qualora fosse stata venduta non sarebbe stato per meno di 1 milione e centomila euro. Invece come già annunciato non solo non si vende a 1.250.000,00 euro come base d’asta ma nemmeno a 1,100.000,00 come dichiarato da Pizzorno che, a questo punto, mentiva sapendo di mentire. Siamo arrivati a 900 mila euro, quindi la mission ‘svendita farmacia comunale’ è di fatto un’operazione scellerata tutta da attribuire a questa amministrazione. – Conclude Paolessi – Questa è la politica liberista della sinistra.”

tabella PRECEDENTI:

09/10/2012 ANGUILLARA, PIZZORNO "GIOCA" COL BILANCIO: PRIMA APPROVA E POI RITIRA. IL RISCHIO E' IL COMMISSARIAMENTO.


 




ROMA, LE SELEZIONI DEL CANTAGIRO FANNO TAPPA AL TEATRO MOLINARI ART CENTER

A. De. M.

Lo scorso 6 ottobre al teatro di " Molinari Art Center " si è tenuta una selezione del Cantagiro 2012. La giuria composta da: Mario Torosantucci, Elvino Echeoni, Sandro Lungarini, Marco Petrozzi, Marco Marcelli, Elena Martemianova, Gianni Testa, ha promosso per il turno successivo i cantanti: Monia Di Giovanni, Gennaro Nocerino, Giuseppe Cartella', Federica Marchetti, Elisa Taglioni, Francesca Maiozzi, Alessia Calafiore. Per l’occasione assenti il patron Enzo De Carlo e la direttrice organizzativa Virginia Barrett, impegnati in altre selezioni Italiane. La serata è stata presentata da Roberta Murzilli.

tabella PRECEDENTI:

16/07/2012 ROMA, IL CANTAGIRO COMPIE 50 ANNI E PRESENTA L'EDIZIONE 2012



LAZIO, POST PISANOPOLI: E' SOLO LA POLVERINI CHE DECIDE QUANDO ANDARE AL VOTO…. LO DICE IL MINISTRO CANCELLIERI

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Alberto De Marchis

Due giorni fa, i parlamentari del Pd di Roma e del Lazio hanno inviato al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri un'interrogazione a risposta immediata per chiedere "se e come il ministro interrogato, nell'ambito delle proprie competenze intenda agire per far si' che le elezioni del nuovo Consiglio della Regione Lazio e del presidente della Regione avvengano entro e non oltre il 28 dicembre 2012". La data del voto nel Lazio, dopo le dimissioni del Consiglio regionale, spetta per legge alla presidente Renata Polverini. A chiarirlo e' stata, nel corso del question time alla camera, proprio il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri.

Rispondendo alla interrogazione del Pd, la Cancellieri ha sostenuto di ''auspicare che una decisione così importante possa maturare ed essere adottata dal presidente regionale uscente che ne ha la piena ed esclusiva competenza nell'ambito di un sereno e pacato confronto alieno da ogni forma di strumentalizzazione che tenga conto di tutti gli interessi che caratterizzano la vicenda''. Il responsabile del Viminale ha, comunque, ribadito la ''piena disponibilità del governo a valutare qualsiasi aspetto della questione''. “Mi sembra che il ministro Cancellieri abbia chiarito quali siano non tanto le competenze, sulle quali non c’erano dubbi, quanto i riferimenti normativi dei quali tenere conto per andare al voto nel Lazio, spazzando via i giureconsulti prestati al teatro o alla politica che tanto si sono spesi in questi giorni”.  E’ quanto dichiara l’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Stefano Cetica.  Vedo poi con piacere  – sottolinea Cetica – che l’onorevole Zingaretti è tornato ad usare toni più istituzionali passando dallo schifo – di cui parlava soltanto ieri – al senso di responsabilità: dopo la vicenda Maruccio, del resto, sarebbe stato strano provare certi sentimenti per il segretario regionale di un partito alleato”. Puntuale la reazione del Pd. "Se fosse confermata l'intenzione di Renata Polverini di rinviare ad aprile le elezioni alla Regione Lazio pur di restare al potere 4-5 mesi in più, emergerebbe una sua seria responsabilità contabile sulla quale andrebbe sollecitata l'attenzione della Corte dei Conti". Lo dichiara Luigi Zanda, vice presidente del gruppo del Pd al Senato. "Visti i costi vivi di una giunta e di un consiglio che si vuole far restare in carica senza aver nulla da fare e i danni seri che possono derivare dal lungo e artificiale prolungamento dell'ordinaria amministrazione, e' ormai evidente -aggiunge Zanda- la scelleratezza di un rinvio del voto motivato esclusivamente da ragioni di interesse politico personale". "Peraltro, oltre a una responsabilità contabile che emergera' con sempre maggiore chiarezza, le intenzioni della Polverini stanno coprendo di ridicolo l'intero Lazio: non si e' mai visto un presidente dimissionario che decide da solo e arbitrariamente il prolungamento della sua carica e di quella dei suoi sodali", conclude Zanda. Intanto, Il consigliere regionale dell’Udc Rodolfo Gigli ha scritto alla presidente Renata Polverini una lettera di cui si riporta il testo:

 Sig Presidente,

     ho letto con molte interesse la Sua intervista al Corriere della Sera dell’8/10/2012 per estrapolare dai molti temi trattati quello relativo alla data del voto, tralasciando quindi ogni riferimento e ogni valutazione di merito sugli altri elementi e sulle persone citate.

    Le dico francamente, forse con una inguaribile ingenuita’, che alla luce del difficile passaggio che abbiamo vissuto in Consiglio regionale e che si e’ concluso con l’interruzione traumatica della legislatura, mi sarei aspettato come minimo alcune cose:

– che i candidati gia’ in campo o quelli che stanno per entrare per concorrere all’incarico di Presidente della Regione, ancor prima della data del voto in nome di una “emergenza democratica” che non riguarda solamente la Regione Lazio, avessero messo sul tappeto l ‘esigenza inderogabile di concludere l’iter delle norme che abbiamo deciso di condividere relativamente al funzionamento del Consiglio e ai costi della politica.

Pensavo, cioe’, che si sarebbe prima di tutto discusso e concordato di come risanare il sistema presentandoci agli elettori con una piattaforma di rappresentanza istituzionale piu’ congrua alle necessita’ dei tempi e delle circostanze : e quindi,  in primo luogo, con la riduzione del numero dei Consiglieri ritenendo questa, dopo la riduzione del numero delle Commissioni e dei costi di funzionamento del Consiglio e dei gruppi consiliari, la premessa minima e indispensabile, anche se non sufficiente, per ricostruire il circuito positivo tra opinione pubblica, sistema politico e istituzioni.  E questo sulla base di una semplice considerazione: non credo – perche’ tra l’altro non ci sono in circolazione – ai salvatori della Patria, capaci di sopperire con la loro sola presenza al deficit di scelte politiche tempestive o, da soli, in grado di riscattare il volto sfigurato delle istituzioni: il riscatto della politica avviene con decisioni politiche, non con le brave persone, anche se, si ritengono dotati di poteri miracolosi o rifacendo i conti della spesa;.

-mi sarei aspettato che la societa’ civile, nelle sue varie articolazioni, (categorie imprenditoriali, sindacati, ecc) avessero a cuore il problema di fondo posto dalla crisi della Regione Lazio ancor prima della data delle elezioni; anzi a premessa di qualsiasi data, anche ravvicinata, che si ritenga piu’ opportuna;

 -mi sarei aspettato che sia pure una minima parte dell’inchiostro che il sistema dell’informazione ha speso sul caso, venisse utilizzata per riproporre questo problema di fondo, a premessa del cambiamento strutturale in Regione e quindi di una Regione rinnovata e quindi di un regionalismo basato su scelte coraggiose e non sull’ammontare della massa monetaria disponibile per funzionare.

Ingenuamente, insomma,  mi sarei aspettato da subito un dibattito su questi problemi e su una comune assunzione di responsabilita’ per rimuovere le cause e risanare la  c.d. “palude” che si e’ creata e non semplicemente cambiandone i “frequentatori” e i “gestori”.

Signor Presidente, mi aspetto questo da Lei gia’ da adesso , a prescindere dalla data del voto.       Le chiedo pubblicamente e accoratamente di prendere le iniziative piu’ opportune perche’ nel Lazio si vada al voto dopo aver concluso l’iter normativo delle decisioni che abbiamo assunto in Consiglio e in Commissione nella settimana cruciale, che Lei ben ricorda e conosce e, soprattutto dopo aver provveduto a garantire la riduzione del numero dei consiglieri da settanta a cinquanta.

 Ancor prima della data del voto prenda l’iniziativa di far convocare in via straordinaria il Consiglio Regionale per concludere in modo degno e credibile questa vicenda agli occhi dell’opinione pubblica e dei noi stessi.

 Se non faremo questo non basteranno candidati carismatici o presunti tali, candidati immacolati o presunti tali. Serve una risposta della politica, che si assume le responsabilita’ del presente, per  costruire qualcosa di nuovo nel futuro. E’ in gioco il buon regionalismo, il suo sviluppo per rafforzare le istituzioni democratiche ancor prima del tornaconto politico di questo o quel candidato. 

 A meno che dietro la fretta sul voto di qualcuno, non ci sia la voglia di molti di lasciare le cose come stanno!

 Con stima e cordialità,

 Rodolfo Gigli




ROMA QUARTICCIOLO, PD MUNICIPIO VII: “NO A CHIUSURA CONSULTORIO”

Redazione

Si è tenuta ieri 9 ottobre la commissione politiche sociali del VII Municipio alla presenza dei comitati del Quarticciolo e dell'Alessandrino. Durante i lavori il direttore di Distretto della ASL Ippoliti si è impegnato a mantenere tutti i servizi svolti dal consultorio cambiandone però la sede. "Noi vogliamo che sia discusso in sede di Conferenza Sanitaria Locale il problema della difficoltà di accesso al consultorio interloquendo con l'Ater che dovrebbe permettere la costruzione di un elevatore per una spesa di ventimila euro, garantendo cosi la messa a norma della sede – dichiarano i consiglieri del PD Michela Di Biase, capogruppo e Biagio Valente, presidente commissione politiche sociali – C'è già un progetto Asl mai applicato. In Conferenza ne saranno discusse le criticità. Oggi abbiamo respinto fermamente la decisione unilaterale di chiudere il consultorio, servizio indispensabile per chi abita il quartiere". All'incontro di stamattina era presente anche Pino Pungitore, assessore alle politiche sociali del VII Municipio.

tabella PRECEDENTI:

07/10/2012 ROMA, ADDIO ALLO STORICO CONSULTORIO DI VIA MANFREDONIA AL QUARTICCIOLO


 




OSTIA, DENUNCIATI PER RICETTAZIONE DUE FRATELLI, UNO DEI QUALI TITOLARE DI UN "COMPRO ORO"

Redazione

Gli Agenti del Commissariato Lido diretti dal Dirigente Antonio Franco hanno denunciato in stato di libertà per ricettazione due fratelli del posto, rispettivamente di 44 e 39 anni, uno dei quali titolare di un “Compro Oro”. Indagine che ha preso “spunto” dai controlli, intensificati nell’ultimo periodo, nelle vicinanze e all’interno dei “Compro Oro” al fine di individuare oggetti e preziosi di provenienza furtiva. Gli Agenti, hanno così “focalizzato” la loro attenzione su un uomo, con vari precedenti di Polizia sottoponendolo a controllo mentre, con una busta in mano, camminava in una strada centrale di Ostia. L’uomo, ben noto ai poliziotti, al momento del controllo ha cercato di sviare gli agenti riferendo di dover urgentemente recarsi presso la sua abitazione, in quanto sottoposto agli arresti domiciliare con un permesso orario. Gli investigatori però hanno proseguito il controllo, e all’interno della busta hanno rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di monili in oro, del peso di circa un chilo. Il fermato, alle richieste degli agenti, ha dichiarato che i preziosi erano stati prelevati dall’esercizio commerciale di suo fratello, titolare di un “Compro Oro”. Dati i sospetti, subito nutriti sulla provenienza dei monili, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo e un controllo amministrativo presso l’esercizio commerciale. Nell’appartamento del fermato sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori monili e ciondoli in oro di cui l’uomo non ha saputo indicarne la provenienza. Rinvenuta e sequestrata inoltre anche della sostanza stupefacente – hashish – per un totale di circa 10 grammi. Presso l’esercizio commerciale sono stati sequestrati altri monili in oro di cui non è stata trovata traccia nell’apposito registro. Le indagini proseguono per individuare la provenienza dei preziosi, non tralasciando alcuna ipotesi investigativa. I monili recuperati saranno inseriti in un data-base sul sito della Polizia di Stato, nella sezione “ bacheca oggetti rubati”, dando così modo ai cittadini vittime di furti di prenderne visione. Coloro i quali siano interessati potranno recarsi di persona presso gli uffici del Commissariato di Ostia, in via Genovesi Zerbi 1.




ROMA, VIOLENTAVA LE FIGLIE DALL'ETA' DI SEI ANNI

Redazione

Ha trovato il coraggio di denunciare le violenze del padre e si è rivolta alla Polizia. La giovane, cittadina egiziana ancora minorenne, si è presentata negli uffici del Commissariato “San Paolo” e dopo qualche iniziale titubanza ha descritto con dovizia di particolari le attenzioni morbose a cui è stata sottoposta dal padre dall’età di sei anni. Teatro dell’ennesima triste storia di violenza domestica è stata un’abitazione, nel quartiere San Paolo, dove la giovane abita con la propria famiglia già da diversi anni, ed è proprio in quel luogo che sono iniziate le violenze.Sin dalla tenerissima età la piccola è stata abituata a condividere il letto con il padre, e nonostante la presenza degli altri membri della famiglia, l’uomo, non visto, ne ha approfittato per iniziare a palpeggiarla ed a toccarla, anche nelle parti intime. La bambina non comprendeva il significato di quegli strani gesti, ma il padre la tranquillizzava, facendole intendere che quella “quotidianità” era comune anche alle altre famiglie. Quando la piccola aveva 12 anni però, l’uomo non si è più accontentato di “toccare”, e ha preteso altro. In diverse occasioni, approfittando delle ore notturne o delle prime ore del giorno, il padre l’ha portata in cucina e lì ha consumato un rapporto sessuale. La giovane è rimasta traumatizzata e non è mai riuscita a parlare, a confidarsi nemmeno con i suoi familiari. Ha avuto paura delle reazioni violente del padre e ha avuto vergogna di rendere pubbliche quelle violenze. Ha deciso di non parlare, sperando che prima o poi il suo incubo finisse. Ma i mesi sono passati e sono passati anche gli anni e nulla è cambiato. Nessuno in famiglia si è accorto di nulla. Le violenze sono proseguite, e si sono consumate nell’oscurità e nel silenzio della notte. Ma qualche giorno fa, all’ennesimo episodio, la giovane non è riuscita più a trattenersi e ha deciso di confidare alla sorella quanto le era accaduto. Aiutata e sostenuta, ha deciso quindi di formalizzare una denuncia al Commissariato San Paolo, dove in un ambiente protetto, i poliziotti agli ordini del Dr. Paolo Volta, hanno acquisto gli elementi ed i particolari della triste vicenda.In sede di denuncia peraltro anche la sorella della giovanissima, ormai maggiorenne, ha dichiarato di aver subito negli anni della sua fanciullezza le stesse violenze e gli stesi abusi da parte del genitore, con modalità analoghe a quelle che poi l’uomo ha ripetuto sulla figlia minore. La piccola è stata accompagnata in ospedale e sottoposta ad accertamenti clinici da parte del personale sanitario, per la verifica delle avvenute violenze.  Il padre, N.M. 51enne egiziano è stato quindi sottoposto a fermo per il reato di violenza sessuale e accompagnato presso il carcere di Regina Coeli.