SERMONETA, CIAK SI GIRA. IL 16 INIZIANO LE RIPRESE PER LA SERIE TV SKY "I BORGIA"

Redazione

Tutto pronto per tornare indietro nel tempo. Oggi, sabato 13 ottobre e domani domenica 14 ottobre 2012 Sermoneta, borgo medievale in provincia di Latina perfettamente conservato, si proietta nel 1571, quando i soldati sermonetani guidati dal Duca Onorato IV Caetani, sconfitta la flotta turca di Ali Pascià nelle acque di Lepanto, rientrarono festanti in Paese ad abbracciare le loro famiglie. La manifestazione è organizzata dall'Amministrazione comunale in collaborazione con l'Associazione Festeggiamenti del Centro Storico e della Pro Loco.  Quest’anno, la “Rievocazione storica della battaglia di Lepanto” sarà davvero suggestiva: il borgo infatti è stato trasformato in set cinematografico per la saga “I Borgia”, produzione internazionale che andrà in onda in tutto il mondo. Le riprese partiranno il 16 ottobre: gli scenografi hanno provveduto a cancellare ogni segno di modernità (cavi telefonici ed elettrici, antenne…) per rendere il set in più realistico possibile. Tra la Piazza del Popolo e la Loggia dei Mercanti è stato realizzato un arco per “chiudere” il set in una sorta di abbraccio nella storia. Sabato 13 ottobre, alle 15 nella Cattedrale di Santa Maria ci sarà la Benedizione del Palio e dei Cavalieri con inizio del corteo per raggiungere il campo sportivo, dove si svolgeranno le gare equestri con la partecipazione dei rioni Borgo, Castello, Portella, Torrenuova e Valle. Al termine consegna del drappo e premiazione del rione vincitore. Alle 19 nella Cattedrale Santa Maria Assunta – Santa Messa, narrazione storica dell’evento, Processione con la Banda Musicale “F. Caroso” diretta dal Maestro Michele Secci, fuochi pirotecnici realizzati dalla Ditta Gabriele e, alle 21 al Belvedere, concerto de Gli Stornellatori – le canzoni di Roma.  Domenica 14 ottobre dalla mattina, Mostra sugli antichi mestieri e momenti di vita rinascimentale. Alle 15 Esibizione per le vie del Centro Storico degli Sbandieratori Ducato Caetani di Sermoneta. Alle 16 avrà inizio la rievocazione storica in costumi del ‘500 del ritorno vittorioso dei soldati sermonetani dalla Battaglia di Lepanto. Al BELVEDERE: Incontro tra il Duca Onorato IV Caetani, comandante generale della Guardia Pontificia, e la duchessa Agnesina Colonna, la prole, i dignitari e popolo. Il corteo storico sfilerà per le vie principali del paese per raggiungere il Castello Caetani. Alle 19 al belvedere – Concerto Spettacolo “Terraincanto” (In caso di maltempo si terrà sotto la Loggia dei Mercanti).

 




TARQUINIA E MONTALTO DI CASTRO, TIRRENICA: RESIDENTI FUORI DALL’ESENZIONE DEL PEDAGGIO

I comitati Laziali contro la Tirrenica sono ancora in attesa che il Tribunale del Tar Lazio fornisca il progetto esecutivo, l’unico che rivelerà se tutti gli interventi utili ai residenti del comune di Tarquinia saranno compatibili con la sottrazione dell’attuale Aurelia.

 

Redazione

"Grazie al Decreto legge del consiglio dei ministri, 'misure urgenti per la crescita',pagheranno il pedaggio sulla Tirrenica anche i residenti dei due comuni del territorio laziale (Tarquinia e Montalto), – fanno sapere dalla Lista Civica Per Il Bene di Tarquinia attraverso una nota – mettendo così al bando tutte le promesse di esenzione sbandierate finora. – La nota prosegue – Siamo o no tutti cittadini di un'Italia sola? Perchè allora esistono presidenti di Regione furbetti e Sindaci che si lasciano incantare da facili promesse? La Sat non riesce a mantenere le promesse ed il governo corre a risolvere il caso, ma dimentica però un diritto costituzionale che è quello dell’equità, il diritto dei Laziali ad avere lo stesso trattamento economico. Il problema del cipe era proprio quello di approvare i lotti Toscani con l'esenzione del pedaggio, promesso al Presidente della Regione Toscana, impegno che avrebbe sballato il piano finanziario della Sat, allora ecco che accorre lo stato regalando alla Regione Toscana i soldi che servono per approvare l'autostrada. Il Decreto sviluppo contiene la norma salva Tirrenica, infatti solo per quell'opera si prevede che per i primi 10 anni di gestione dell'autostrada Livorno Civitavecchia sia trasferito alla Regione Toscana una quota fio al 75% del canone annuo versato dal concessionario all'Anas ai sensi dell'art.1 comma 1020 legge 296/2006, che prevede che il concessionario versi il 2,4% dei proventi netti del pedaggio. La disposizione comporta un trasferimento di circa 15 milioni di euro l'anno, tenuto conto che il 2,4% dei proventi netti da pedaggio per la tratta Cecina Civitavecchia è stimato pari a complessivi 20 milioni di euro l'anno. Una Toscana e un Italia che crea cittadini di serie A e cittadini di serie B, che non possono accettare la guerra tra poveri, ad un incentivo che c’è e poi sparisce, come del resto tutte le rassicurazioni di una viabilità secondaria e alternativa all’autostrada che ad oggi nessuno ha garantito sui progetti. I comitati Laziali contro la Tirrenica sono ancora in attesa che il Tribunale del Tar Lazio fornisca il progetto esecutivo, l’unico che rivelerà se tutti gli interventi utili ai residenti del comune di Tarquinia saranno compatibili con la sottrazione dell’attuale Aurelia. Le istituzioni non ci proteggono dai danni dell’autostrada e i cittadini si devono tutelare, continuando a sostenere il ricorso di Italia Nostra al Tar, anche per il prossimo lotto 5b Tarquinia Capalbio. – La nota conclude -Di questo parleremo sabato 13 Ottobre a Capalbio dalle ore 14.30, di Tirrenica e del progetto assurdo e pericoloso di realizzare un impianto di Biogas ad un passo dal Lago di Burano, organizzato dal Comitato No Biogas a Capalbio, con il contributo di esperti che spiegheranno i no del territorio all’impianto, i motivi di cautela nel riutilizzo del digestato in agricoltura e del pericolo dell’aumento di botulismo."




BRACCIANO, OSPEDALE PADRE PIO: TAGLIO DEL NASTRO PER I LOCALI DEL NUOVO PRONTO SOCCORSO

Redazione

Ennesimo taglio di nastro tricolore stamane all’Ospedale ‘Padre Pio’ di Bracciano, per la cerimonia di consegna dei locali che a giorni ospiteranno le attività del nuovo Pronto Soccorso. Alla presenza di molte Autorità tra le quali il Vice Sindaco di Bracciano, Gianpiero Nardelli, il Consigliere Provinciale di Roma, Paolo Bianchini, il Vicepresidente della Regione Lazio On. Bruno Astorre, e i Sindaci di Anguillara Sabazia Pizzorno, di Manziana Bruni e di Canale Monterano Stefani, il Direttore Generale Dott. Salvatore Squarcione ha voluto ricordare le tappe principali che hanno portato alla odierna apertura. “Si tratta di una realizzazione, quella che vediamo oggi, per tanti motivi densa di significati – ha annunciato il dott. Squarcione – a testimonianza che gli impegni che avevamo preso all’inizio del nostro mandato sono stati tutti mantenuti, e nessuna struttura aziendale è stata chiusa per mano nostra.” “Il Pronto Soccorso di Bracciano era un cantiere di fatto fermo dal 2010 – ha proseguito il Direttore Generale – con un appalto risalente al lontano 2007, riavviato con pervicacia dall’ottobre 2011 ed oggi finalmente, in meno di un anno, realizzato e consegnato agli operatori che con la loro dedizione dovranno farlo funzionare.” “Questo nuovo Pronto Soccorso, costato circa 1000 euro al metro quadro, e cioè molto meno di qualsiasi civile abitazione nonostante le diverse esigenze di infrastrutture tecnologiche, va ad inserirsi positivamente nei bisogni di qualità sanitaria di questo comprensorio, al di là delle scelte organizzative o riorganizzative che la Regione Lazio ha voluto o vorrà adottare. Gli spazi sono stati organizzati per accogliere tutte le tipologie di intervento, comprese le eventuali patologie infettive con percorsi opportunamente differenziati; sono stati previsti alcuni letti di Breve Osservazione e sono stati assicurati i collegamenti con i reparti chirurgici e di diagnostica mediante l’istallazione di un montalettighe antincendio.” “Le opere, del costo complessivo di circa 600 mila euro, da oggi sono prese in consegna dagli operatori, grazie alla cui dedizione e professionalità si sono potute superare negli ultimi anni tante periodiche criticità, ed entreranno in attività piena  tra pochi giorni.”
 




COLLEFERRO, FERMO ITALCEMENTI: IL SINDACO INCONTRA I SINDACATI DEI LAVORATORI

Redazione

Questa mattina il sindaco Mario Cacciotti ha incontrato, presso il palazzo comunale, i sindacati dei lavoratori dell’Italcementi, in seguito al sequestro preventivo di ieri dello stabilimento operato dal Noe. Vicino ai lavoratori, che temono ripercussioni per la loro occupazione in un periodo già così critico per l’economia nazionale, il sindaco Cacciotti ha assicurato che sta facendo tutti i passi necessari per garantire e tutelare cittadini e lavoratori. “Non sottovalutiamo la questione – dice in proposito il sindaco Cacciotti – ma questa non è l’Ilva di Taranto. Intanto lo stabilimento non è stato chiuso ma posto sotto sequestro a titolo preventivo e quindi l’attività non si è fermata. Ora l’azienda deve, come gli è stato richiesto, adeguare parte dell’impianto secondo quanto prescritto dalle normative europee per alcuni punti di emissione. Ci sono dieci giorni di tempo, terremo alta l’attenzione in questo frangente”. Dopo l’incontro di ieri con i tecnici dell’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente, voluta dal Sindaco al fine di acquisire ulteriori elementi, per domani è stata convocata la commissione consiliare permanente, per un ulteriore analisi della situazione.
 




ROMA, VILLA ADRIANA: IL CONSIGLIO PROVINCIALE VOTA LA MOZIONE DELL'ITALIA DEI VALORI

Si trattava di un piano edificatorio di 120.000 metri cubi, ai quali la maggioranza di Renata Polverini e il suo assessore all’urbanistica Luciano Ciocchetti della Regione Lazio hanno concesso ulteriori 60.000 metri cubi.

Onorati (Idv): “Sono soddisfatto perché in tal modo la Provincia di Roma ha dato un segnale politico all’amministrazione comunale di Tivoli e alla Regione Lazio che si può e si deve rimediare agli errori fatti in passato, che l’interesse di uno non può andare a danno di un’intera comunità."

 

Redazione

Dopo ben due rinvii per mancanza di numero legale nelle precedenti sedute, finalmente è stata votata la mozione presentata dal partito Italia dei Valori al Consiglio della Provincia di Roma per evitare che a Tivoli si costruisse intorno a Villa Adriana, un patrimonio archeologico di importanza nazionale che ha rischiato – prima con la discarica di Corcolle, poi con la lottizzazione Nathan – di essere declassata dall’UNESCO dall’elenco dei beni culturali dell’umanità, provocando in tal modo anche un danno economico al commercio e al turismo locale. La vicenda nasce nel 2011, quando un amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Marco Vincenzi approvò una lottizzazione a ridosso di Villa Adriana, all’interno di una fascia di rispetto inclusa in un accordo internazionale tra la Repubblica Italiana e l’UNESCO, una zona geologicamente a rischio anche per le inondazioni dell’Aniene. Si trattava di un piano edificatorio di 120.000 metri cubi, ai quali la maggioranza di Renata Polverini e il suo assessore all’urbanistica Luciano Ciocchetti della Regione Lazio hanno concesso ulteriori 60.000 metri cubi. La battaglia di civiltà per Villa Adriana è stata condotta da Italia dei Valori con una mozione presentata dal consigliere Ugo Onorati. Al momento della votazione il Partito Democratico si è mostrato diviso o assente. Cinque consiglieri del PD più quello il consigliere Sabatino Leonetti passato di recente alla Lista Zingaretti hanno votato contro la mozione di Onorati, altri sei consiglieri del PD si sono astenuti, contrariamente alle indicazioni del capogruppo, mentre altri nove dello stesso partito erano assenti. Sinistra e Libertà astenutasi in una prima votazione, ha poi dato il suo appoggio alla mozione di Onorati, il quale ha dichiarato: “Sono soddisfatto perché in tal modo la Provincia di Roma ha dato un segnale politico all’amministrazione comunale di Tivoli e alla Regione Lazio che si può e si deve rimediare agli errori fatti in passato, che l’interesse di uno non può andare a danno di un’intera comunità. Invito le associazioni locali e gli imprenditori del turismo e del commercio di Tivoli a far sentire ancora la loro voce, perché si scongiuri definitivamente la minacciata edificazione a ridosso di Villa Adriana”. Subito dopo la mozione di Onorati, il PD ha presentato una sua mozione sullo stesso argomento, che però non ha trovato in aula i numeri sufficienti per essere approvata.

tabella PRECEDENTI:
07/07/2012 TIVOLI VILLA ADRIANA, REALIZZAZIONE DI EDIFICI RESIDENZIALI PER 122MILA METRI CUBI
   26/06/2012 TIVOLI, VILLA ADRIANA: UNESCO MINACCIA DI TOGLIERE PATROCINIO SE NON SI FA CHIAREZZA SU PIANI COSTRUZIONE


 




ANGUILLARA, ECCO I COSTI SOSTENUTI DALL'AMMINISTRAZIONE PER L'ARCHITETTO CARUCCI

A. De. M.

Dopo la pubblicazione dell’articolo “ANGUILLARA, FASCIA TRICOLORE, CONTRATTO DA 60MILA EURO E GLI AUMENTI IMU” sono apparse sul social network Fb svariate discussioni in merito al costo effettivo sostenuto dall’amministrazione sabatina in relazione al contratto stipulato in data 31 dicembre tra il Comune e l’architetto Villelma Carucci.

“Ecco i costi dell'assunzione-consulenza Arch. Carucci – Fa sapere in una nota il capogruppo Udc Sergio Manciuria – che confermano il dato indicato da UDC-PDL alla Corte dei Conti di euro 200.000,00 (per difetto) in quattro anni.”

Di seguito il riepilogo dettagliato dei costi sostenuti dal Comune di Anguillara per l'arch. Villelma Carucci:
  
Costo Carucci Villelma corrispondente ad una cat.D3 secondo il vigente Ccnl Ee.ll
Costo annuo (13 mensilità) :
Tabellare annuo       Euro    26.366,34
Ind.comparto            Euro        622,80
Vac.Contrattuale      Euro        197,73
                                                —————–
                                     Euro   27.186,87  
 
ONERI CARICO ENTE     Euro  10.560, 75
 
Con decreto sindacale n.11 del 26/11/2012 attribuita posizione organizzativa quantificata in annui :
 
Euro 9.813,44 + oneri carico Ente Euro 3.818,50
 
Totale annuo Euro  51.379,56

 

tabella PRECEDENTI:

08/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA TRICOLORE, CONTRATTO DA 60MILA EURO E GLI AUMENTI IMU
06/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA DA SINDACO EXTRALUSSO: TRA TESI, COLPE E SPESE L'IMU AUMENTA
05/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA EXTRALUSSO DA SINDACO: LA VERITA' SULLA PATERNITA' DELL'ORDINE DI ACQUISTO
04/10/2012 ANGUILLARA, LA COLPA NON E' DELLO SPECCHIO, MA DI CHI GLI STA DAVANTI
03/10/2012 ANGUILLARA, LA FASCIA TRICOLORE DEL SINDACO E LE ALIQUOTE IMU


 




TIVOLI, RICCARDO REALI SEGRETARIO IDV SCRIVE UNA LETTERA APERTA AD ANTONIO DI PIETRO

Lettera aperta ad Antonio Di Pietro da parte del segretario dell'Italia dei Valori di Tivoli Riccardo Reali

Presidente,
le scrivo come esponente di questo partito che come altri sta purtroppo  vivendo tristemente questo difficile momento venutosi a creare e che rischia seriamente di buttare alle ortiche quanto in anni è stato fatto, da Lei prima di tutto ma anche a livello locale, per dare una immagine di una politica legale e pulita legata al simbolo che porta il suo nome. Quello che è successo è sotto agli occhi di tutti e nei suoi in particolare vista la vicinanza politica e amministrativa che aveva con il nostro amico comune Vincenzo Maruccio. Lo chiamo amico in quanto Presidente, non trovo corretto infangare una persona nata con l’Italia dei Valori e con la quale ho condiviso molte delle nostre battaglie. Se ha sbagliato, come dice Lei, pagherà ma il rispetto per la persona è un’altra cosa e deve rimanere.
Condivido con lei, Presidente, la linea dura che è stata adottata e sono contento che Vincenzo abbia compreso e si sia dimesso da tutto. Questo, sempre come dice Lei, già sicuramente ci differenzia dagli altri. Ma non possiamo pensare, mi permetta Presidente, che possa bastare questo a esprimere il senso di responsabilità morale che abbiamo verso noi stessi e verso i nostri elettori. Dovremmo prendere spunto da questo pasticciaccio e prima di passare a un meccanismo nuovo e più trasparente di nomina dei nostri organismi e dei candidati dovremmo affrontare un dibattito vero al nostro interno che mi permetta Presidente non è mai stato veramente fatto. E mi permetta ancora di dirLe Presidente che non credo sia opportuno aspettare le indagini della magistratura. Noi abbiamo il dovere di essere diversi anche in questo. Propongo che il Partito abbia la forza e il coraggio di rimettere a disposizione della Regione, in attesa che la magistratura si pronunci, tutti i 780 mila euro che sono stati spostati sui conti personali. Sono sicuro che questo sarebbe il vero segnale atteso dalle persone che lottano per arrivare a fine mese potrebbe capire e che potrebbe suscitare un barlume di idea che davvero non siamo tutti uguali. Certo che Lei possa capire quale è lo stato che mi ha spinto a scriverLe e sicuro che possa apprezzarlo e condividerlo, Le porto i miei più cari saluti.
Riccardo Reali
Segretario IDV Tivoli
 




VITERBO – RIETI, ACCORPAMENTO: UNA COMMISSIONE CONGIUNTA DELLA PROVINCIA E DEI COMUNI TENTERÀ DI GOVERNARE IL PROCESSO DI RIORDINO

Redazione

Sarà formalizzata nei prossimi giorni la costituzione di una commissione composta dai consiglieri provinciali e da una rappresentanza dei sessanta sindaci della Tuscia, chiamata ad elaborare una proposta progettuale per coordinare e gestire al meglio il processo di accorpamento della Provincia di Viterbo con quella di Rieti.

E’ quanto deciso nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio a Palazzo Gentili convocato dal presidente Marcello Meroi, che ha visto la presenza di numerosi primi cittadini del Viterbese.

“Sul progetto di riordino delle province regna una confusione sconcertante – ha spiegato Meroi – il Governo dei professori ha partorito negli ultimi mesi una serie di proposte, tutte viziate da evidenti profili di incostituzionalità e addirittura in contrasto fra loro. Sta di fatto che il Consiglio delle Autonomie Locali del Lazio, proprio in virtù di questi aspetti, ha rinunciato legittimamente a presentare la propria proposta di riordino. Entro il 10 novembre inoltre la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi in merito al ricorso di incostituzionalità presentato dalla Regione Lazio contro il decreto del Governo Monti che ha fissato i criteri di riorganizzazione degli enti territoriali. Ho già spiegato nel corso di un’apposita conferenza stampa che, qualora il Governo dovesse decidere di sciogliere le amministrazioni provinciali in carica prima della scadenza naturale, per una questione di dignità non attenderò un giorno di più per rassegnare le mie dimissioni. Se come credo invece ci sarà permesso di ultimare la legislatura, sarò ben lieto di governare questo processo di accorpamento con la Provincia di Rieti che vedrà Viterbo nel ruolo di ente capofila”.

Tuttavia Viterbo e Rieti non hanno affinità territoriali e il processo di riordino si presenta difficile da gestire ed attuare: “Sta a noi fare in modo che questo percorso si trasformi in una concreta occasione di crescita e di sviluppo per i nostri territori – ha aggiunto Meroi –  governando insieme i passaggi che si renderanno necessari. Ritengo quindi che la Provincia e i Comuni  della Tuscia debbano mettere in piedi una seria proposta progettuale da sottoporre nei prossimi mesi ad un governo politico finalmente legittimato dal voto degli elettori visto che le elezioni politiche sono ormai alle porte. Sempre che, l’attuale Governo in mano a tecnocrati completamente digiuni in materia di amministrazione del territorio, non ci sciolga prima interrompendo anzitempo un mandato elettorale sancito e tutelato dalla Costituzione”. Questo infatti sarebbe il proposito del ministro Patroni Griffi che tuttavia sembra incontrare diverse resistenze dentro e fuori il Parlamento.

La proposta del presidente Meroi è stata accolta con soddisfazione dai sindaci presenti. In particolare i primi cittadini di Vignanello e Canepina, Federico Grattarola e Maurizio Palozzi, entrambi consiglieri provinciali di minoranza, hanno evidenziato come il riordino delle province non porti alcun concreto risparmio nelle casse dello stato. “Abbiamo visto tutti in questi ultimi tempi dove si annidino realmente gli sprechi – ha attaccato Grattarola – si vanno a colpire le province che sono l’anello debole della catena, creando ulteriori problemi ai Comuni che si troveranno a dover gestire nuove ed onerose competenze senza risorse aggiuntive. Le province non sono affatto enti inutili come si vuole far credere. In più a seguito degli ultimi scandali, il Governo sembra intenzionato a ridurre anche le competenze alle regioni, con il rischio che, materie fondamentali come l’urbanistica, vengano ad essere ricondotte a livello centrale. Pensiamo ai disagi che rischiano di incontrare i Comuni nel far approvare i propri piani regolatori ”.

Sono intervenuti poi i sindaci di Montalto di Castro Sergio Caci, di Canino Mauro Pucci, di Vejano Caterino Donati che hanno tutti concordato sulla necessità di fare fronte comune e di tutelare gli interessi del territorio dismettendo le casacche di partito e le logiche d’appartenenza. Pucci è arrivato addirittura a minacciare come estrema soluzione una ribellione di tutti i sindaci con tanto di consegna delle chiavi dei comuni nelle mani del Prefetto considerando l’impossibilità di far fronte alle nuove competenze che verranno a cadere sulle comunità locali

Si è dunque deciso in tempi brevi di costituire questa commissione per iniziare da subito a lavorare su una proposta di riordino ampiamente condivisa.

Ha preso la parola anche il vicepresidente della Provincia Paolo Equitani che ha relazionato sull’incontro avuto con il presidente del Lazio Renata Polverini nei giorni scorsi relativamente al grave problema legato alla sopravvivenza della Talete e alla gestione dell’emergenza arsenico. La Provincia è pronta a mettere in atto tutte le azioni necessarie a fare sì che vengano onorati gli impegni assunti nei confronti del territorio, in merito allo stanziamento dei fondi necessari per la realizzazione degli impianti di dearsenificazione. Il problema sarà comunque affrontato la prossima settimana nel corso di un’apposita conferenza dei sindaci Ato.

 




CIVITAVECCHIA, AREA METROPOLITANA O PROVINCIA DELL’ETRURIA? PARTE LA RACCOLTA FIRME IN FAVORE REFERENDUM

Cacace: “Solo grazie al contributo e all’impegno di ciascuna persona, delle associazioni e del comitato che credono in questa causa sarà possibile raggiungere le duemila firme che consentiranno ai cittadini di esprimersi in merito al proprio futuro tramite il referendum. Vi aspettiamo numerosi”.

 

Redazione

“Sabato 13 ottobre, dalle ore 10, saremo presenti insieme agli amici e ai promotori del Comitato che hanno dato la loro disponibilità, nei pressi del centro commerciale Eurospin di via Padri Domenicani con un banchetto per raccogliere le firme in favore del referendum popolare per scegliere la futura collocazione di Civitavecchia: o nell’area metropolitana di Roma o nella Provincia dell’Etruria con Viterbo e Rieti”.Così annuncia l’iniziativa l’associazione cittadina ‘Il Popolo della Città’, il cui presidente, Antonio Cacace, è tra i membri  del comitato promotore. “I promotori e i sostenitori dell’iniziativa che stanno raccogliendo le firme con banchetti sparsi in tutta la città sono convinti che la futura collocazione di Civitavecchia non debba essere un affare interno al Consiglio comunale e tanto meno ridursi ad una faida tra partiti e schieramenti politici o, peggio ancora, il frutto dei tornaconti personali di qualcuno perché la questione riguarda il futuro dell’intera comunità di Civitavecchia e di intere generazioni”. “Dietro alla richiesta di questo referendum – spiegano dall’associazione Il Popolo della Città – non vi sono lobby, partiti politici o grandi risorse finanziarie ma solo un gruppo di persone impegnate a titolo personale e in maniera volontaria e trasparente che credono nella partecipazione diretta dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Si va ben oltre la mera protesta”. “Solo grazie al contributo e all’impegno di ciascuna persona, delle associazioni e del comitato che credono in questa causa – conclude Antonio Cacace – sarà possibile raggiungere le duemila firme che consentiranno ai cittadini di esprimersi in merito al proprio futuro tramite il referendum. Vi aspettiamo numerosi”.
 




CIVITAVECCHIA, ASL RMF: AL VIA LA SERATA DI BENEFICENZA PER IL PROGETTO AUTISMO

Redazione

Questa sera, venerdì 12 alle ore 21, presso il Teatro "Nuova Sala Gassman", in largo Stegher a Civitavecchia, serata di raccolta fondi per il 'Progetto Autismo' dell'Osservatorio sull'Autismo della ASL ROMA F, organizzata dalla Caritas in collaborazione con la Compagnia Teatrale 'Blue in the face'. A margine della rappresentazione dello spettacolo 'Mary Poppins', interverranno il Presidente della Caritas Civitavecchia Enrico Maria Luciani, il Direttore dell'Osservatorio sull'Autismo ASL RMF dott. Giuseppe Quintavalle e S:E: il Vescovo di Civitavecchia e Tarquinia  mons. Luigi Marrucci. Il ricavato della serata sarà destinato a supportare le varie attività di formazione e inserimento lavorativo che l'Osservatorio sta portando avanti fin dallo scorso anno.
 




NEMI, DA OLTRE UN MESE FILI ELETTRICI SCOPERTI IN PIAZZA AD ALTEZZA BAMBINO.

A.P.

A Nemi a largo Vittime del Terrorismo, da oltre un mese, c’è un pannello scoperto con fili elettrici alla luce del sole ad altezza bambino. Giace senza essere riparato in pieno centro storico e sicuramente è il ricordo lasciato dagli eventi estivi in piazza. Infatti sarà stato qualche operatore frettoloso che ha combinato il pasticcio. Di fatti il coperchio è spaccato e il punto elettricità all’aria aperta con un potenziale di 380 volts di corrente. I cittadini auspicano che qualcuno intervenga prima che i bimbi ci mettano le mani