ROCCA PRIORA, AL VIA QUATTRO GIORNI DI CULTURA….DOMENICA UN APERITIVO MOLTO SPECIALE!

Redazione
 
Il Comune di Rocca Priora, in occasione del Festival delle Biblioteche  molto attivo ai Castelli Romani, in programma su tutto il territorio nazionale dal 19 al 28 ottobre, ha organizzato, su iniziativa dell'assessorato alla Cultura, tre incontri legati alla letteratura e alla poesia, in attesa dell'evento clou di mercoledì 24 ottobre che vedrà protagonisti Plinio Perilli e Fabrizio Pennacchia.
 
Si parte venerdì 19 ottobre, alle ore 16, presso la Biblioteca Comunale "Giovanni Cena" di Colle di Fuori (in piazza G. Cena n. 3), con la presentazione del libro Il domani appartiene al noi. 150 passi per uscire dal presentismo, con la partecipazione dell'autore, Federico Eichberg.
 
Sabato 20 ottobre, a Rocca Priora, dalle ore 18 in poi, presso la Cantina Vinci, al Vicolo di Mezzo, in scena Improvvisatori in Ottava Rima con Ezio Bruni, Maurizio Abbafati, Carletto Bianchi, Donato de Acutis, Giampiero Giamucante, Stefano Lolli e con Nicola Pacini nelle vesti di moderatore della serata.
 
Domenica 21 ottobre, alle ore 18, presso il ristorante “Ai Castelli” (via Lazio 30) un aperitivo molto speciale, animato da poeti e potesse locali tra cui: Aurora De Luca, Maria Lanciotti, Elvira Vinciguerra, Roberto Emili, Angelo Tobia e Davide Dalmiglio. Le letture saranno a cura di Michela Centioni
 
Gran finale mercoledì 24 ottobre, alle ore 17, presso la Biblioteca Comunale "Luigi Porcari" di Rocca Priora, con l'incontro con gli scrittori Plinio Perilli e Fabrizio Pennacchia, a cui prenderanno parte, tra gli altri, l'assessore alla Cultura, Giuseppe Giovannetti e il sindaco di Rocca Priora, Damiano Pucci.



BRACCIANO, PRESIDIO A CUPINORO: LA POLEMICA INCALZA DOPO LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI BRACCIANO. GUITARRINI (BBC) RISPONDE A SALA

Redazione

"Signor Sindaco, siamo seri! Mi chiedo quale strumentalizzazione… e' chiaro che a fare il presidio  davanti alla discarica c'erano le persone che sono sempre state contrarie allo sviluppo industriale che lei ha proposto. – Questo quanto dichiara Massimo Guitarrini, della lista Civica Bracciano Bene Comune, nella nota inviata alla redazione de L'osservatore laziale, in merito alle dichiarazioni di Giuliano Sala sindaco di Bracciano sul presidio di Cupinoro. [ BRACCIANO, PRESIDIO A CUPINORO. SALA: SENTO ODORE DI STRUMENTALIZZAZIONE] La nota continua –  Abbiamo creduto sempre in qualcosa di diverso per la  gestione dei rifiuti e di Cupinoro. Eravamo contrari sia quando questo piano lo proponeva la destra e lo siamo anche oggi con lei.Siamo talmente contrari che alcuni di noi, culturalmente vicini alla sua area politica (personalmente l'ho votata 2 volte su 4), l'hanno dovuta abbandonare impegnandosi in prima persona in una Lista Civica,  dopo che Lei non ha rispettato l'impegno elettorale del 2007, che prevedeva proprio la chiusura di Cupinoro.  Ecco perché solo oggi chiediamo il Comitato della Trasparenza e Partecipazione: perché molti di noi si fidavano delle sue  promesse. Così come risultano purtroppo falliti gli obiettivi dichiari da Voi rispetto la raccolta differenziata. Addirittura durante la campagna elettorale, su un giornale locale, la Bracciano Ambiente dichiarava che entro Giugno sarebbe arrivata al 50% della raccolta differenziata. Oggi siamo ancora al 36%! Alla faccia di chi oggi grida alla strumentalizzazione … e quelle dichiarazioni da parte della Bracciano Ambiente in campagna elettorale che erano?  Per noi è evidente che il piano industriale che avete presentato in Consiglio Comunale “fa scopa” con il Piano Rifiuti Regionale della Polverini. Che ne siate consapevoli o no, è perfettamente coerente con un piano fallimentare della gestione dei rifiuti. Realizzare non oggi,  ma fra due anni (questa è la tempistica che ottimisticamente prevedete) un impianto che tratterà  130.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati significa pensare che la gestione del ciclo dei rifiuti continuerà ad essere inefficiente così come è stata negli ultimi 20 anni, indipendentemente da chi ha governato in Regione.  Qui si vuole fare un presunto business sull'incapacità di differenziare.  Un impianto così grande o scommette che non si farà Raccolta Differenziata nei 26 Comuni che ora portano i rifiuti a Bracciano, oppure per far lavorare a pieno regime l'impianto dovrà raccogliere i rifiuti anche da altri comuni. Signor Sindaco, sono sicuro che può fare di meglio che tirare in ballo ogni volta il curriculum, le appartenenze politiche, oppure fare illazioni su oscuri interessi di parte allo scopo di screditare chiunque le pone  alcune questioni che riguardano  lo sviluppo del territorio che amiamo e la salute di tutti noi.  – Guitarini conclude -Sarebbe gradito che rispondesse chiaramente alle domande che poniamo, le farebbe davvero più onore ammettere apertamente che ha cambiato idea oppure che alcuni suoi collaboratori, forse hanno commesso qualche errore nella gestione della Bracciano Ambiente, visto che purtroppo i risultati non arrivano."

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16/10/2012 BRACCIANO, CUPINORO: MUSMECI RISPONDE A SALA
16/10/2012 BRACCIANO, PRESIDIO A CUPINORO. SALA: SENTO ODORE DI STRUMENTALIZZAZIONE
16/10/2012 BRACCIANO, IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO: “A CUPINORO I CONTI NON TORNANO”
15/10/2012 BRACCIANO, IL CONSIGLIO COMUNALE DISPONE GLI INDIRIZZI STRATEGICI DELLA BRACCIANO AMBIENTE SPA
13/10/2012 MACCARESE, LE RAGIONI DEL NO AL MEGA IMPIANTO A BIOGAS
13/10/2012 BRACCIANO, RIFIUTI: PARTE LA RACCOLTA DI FIRME PROMOSSA DA BBC PER ABROGARE GLI tabella DEL PIANO REGIONALE SUI RIFIUTI
02/10/2012 MACCARESE MEGAIMPIANTO BIOGAS, IL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO: "NO ALLA BIOTRUFFA"
25/09/2012 MACCARESE, LO SPETTRO DELLA CENTRALE A BIOGAS PREOCCUPA I CITTADINI
22/09/2012 MACCARESE, IMPIANTO BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO CHIEDE CHIAREZZA ALL'AMMINISTRAZIONE

 




LAZIO, REGIONE. BELFRONTE – MANCIURIA (UDC) : "RICAMBIO GENERAZIONALE PER RILANCIARE LA NOSTRA REGIONE"

Redazione

“Si parla tanto di rinnovamento e della necessità di ridare fiducia alla politica; a sentire quanto emerge da dibattiti e assemblee ciascuno ha una proposta che ritiene infallibile. Intanto cominciamo da tre intenzioni semplici per rilanciare la nostra Regione e poi ragioniamo: abolizione del listino, riduzione dei consiglieri e ricambio generazionale ”; ad affermarlo sono Sergio Manciuria e  Rocco Belfronte, rispettivamente componenti del direttivo e del comitato regionale Udc Anci Lazio, capogruppo al Comune di Anguillara Sabazia e Consigliere e Vicecapogruppo Udc dell’assemblea Capitolina.  “L’Udc – proseguono Manciuria e Belfronte – deve ascoltare e prendere atto di quelle che sono le esigenze di cambiamento dei cittadini, l’esperienza dei leader di partito deve essere messa a disposizione per trovare una vera alternativa a chi fino ad oggi ha governato male; contributo necessario per la rinascita di cui si ha bisogno. Non è giusto lasciare ad altri questa iniziativa, al contrario, dobbiamo sostenere un’azione intraprendente e coraggiosa che rafforzi questa idea in modo da dare un taglio col passato. Lo stesso – aggiungono gli esponenti Udc  – vale per la Regione, dove è necessario  dare uno scossone alla politica facendo in modo che si possa organizzare territorialmente una capillare presenza del nostro impegno, in modo da dare nuova linfa al partito, insieme ai cittadini per far ripartire una situazione che nel Lazio è a livelli gestionali approssimativi da tre anni.  Non vogliamo ne possiamo apprestarci a vivere una campagna elettorale senza un mandato frutto delle decisioni del territorio. L’unanimità è una gran bella cosa, ma l’espressione del voto è pur sempre la massima manifestazione di democrazia. Per realizzare questo dobbiamo continuare ad essere credibili e garantire con i fatti  il punto d'incontro dei moderati nella scia dell'agenda Monti. La classe dirigente dell’Udc deve trovare la forza necessaria per vincere questa sfida – continuano Manciuria e Belfronte –   il solo fatto di accettare queste regole è già un segno di evidente cambiamento, saper intercettare le richieste di un elettorato di tradizione moderata e cattolica oggi smarrito, ed occupare gli spazi vuoti che si sono venuti a creare sono le basi da cui ripartire per ricostruire con responsabilità il nostro paese.
 




BRACCIANO, CUPINORO: MUSMECI RISPONDE A SALA

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Fabio Musmeci in risposta alle dichiarazioni del sindaco di Bracciano Giuliano Sala riportate da L'osservatore laziale nell'articolo "BRACCIANO, PRESIDIO A CUPINORO. SALA: SENTO ODORE DI STRUMENTALIZZAZIONE"

Vorrei esternare la mia preoccupazione per il pressappochismo che sembra emergere dalle dichiarazioni del Sindaco del paese in cui vivo nell’occasione dell’intervista nei pressi di Cupinoro e presentate sull’Osservatore Laziale (http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=3236). A Cupinoro non vi è stato nessun presidio (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/presidio.shtml) ma semplicemente la curiosità di qualche cittadino/a che ha accompagnato coloro i quali il giornalista RAI aveva contattato. Il mio intervento non è stato fatto come “rappresentante” di Rifondazione Comunista, partito cui sono iscritto da anni e a cui sono molto legato, ma che non rappresento da tempo in nessuna sede o occasione. Continuo a sostenere che la strategia del comune appare “perversa” (http://www.chesignifica.eu/definizione/perverso) , termine che ho usato in senso figurato come sinonimo di  “dannosa, negativa” perché prevede una programmazione basata sull’assunzione (che immagino debba essere garantita a eventuali finanziatori, es. banche) che il conferimento dell’indifferenziato continui nel tempo come ora. Ritengo che le scelte dei Comuni del Comprensorio siano influenzate da una elevata disponibilità del sito di Bracciano ad accettare grandi quantità di rifiuti  indifferenziati. E’ molto difficile da credere tanto da richiedere una verifica della registrazione? Ulteriormente ritengo che il 36,26% di raccolta differenziata RD (Luglio 2012, ultimo dato disponibile dal sito Bracciano Ambiente, BA) sia  diverso dal 40% indicato dal Sindaco. Ritengo che questo dato determini, in maniera oggettiva, il mancato obiettivo, indicato dalla BA stessa, del raggiungimento di una percentuale maggiore del 50% di RD da raggiungere entro il 30 giugno 2012 come presentato al convegno del 25 marzo ca. In altri termini , l’evidente fallimento (cioè un esito negativo)  della strategia che Bracciano Ambiente aveva sposato, immagino in accordo con il Comune e la Giunta Sala. Sono stato all’Osservatorio Rifiuti della Provincia di Roma (non della Regione Lazio) per 4 anni e non “circa 2” come sostiene Sala. Il mio “lauto” stipendio, al netto circa il 30% maggiore di quello ENEA (in aspettativa con stipendio sospeso), ha tenuto conto dei verificabili danni alla mia carriera ENEA (mancata promozione),  al mancato versamento dei contributi all’INPDAP, della mancanza di una tredicesima, dell’assenza di un rimborso per servizi e missioni (ne ho fatte moltissime buttando la mia auto) degli  obblighi di rappresentanza del ruolo…In altri termini economicamente una vera catastrofe (liberi o meno di crederci). L’Osservatorio Rifiuti non aveva i tra i propri compiti “la differenziata” ma, essenzialmente quello di sostenere l’Amministrazione Provinciale di Roma con dati quantitativi e qualitativi sulle pratiche e sulle opzioni in materia di rifiuti. Non penso la vicenda Marrazzo sia pertinente. Comunque, per la cronaca Rifondazione Comunista uscì dalla maggioranza Regionale Marrazzo proprio sul Piano Rifiuti. Il giornalista non ha parlato di “..scienziato dipendente..” (il virgolettato è di Sala)  ma di “Ricercatore ENEA” specificando che parlavo a titolo personale. Non mi sono sentito mai garantito dalla Giunta Sala (tutt’altro) e da sempre lamento il silenzio assordante delle opposizioni che solo recentemente, grazie anche a BBC (di cui ho sentito dal 2007 un gran bisogno) comincia ad incrinarsi. Circa gli odori bisognerebbe dire che, per fortuna, avanti a Cupinoro quest’oggi non vi era l’olezzo che a volte giunge fino al paese. Da parte mia intendo “strumentalizzare” questa giornata per indicare,nel pressappochismo del nostro Sindaco,un ulteriore motivo per criticarlo.

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16/10/2012 BRACCIANO, PRESIDIO A CUPINORO. SALA: SENTO ODORE DI STRUMENTALIZZAZIONE
16/10/2012 BRACCIANO, IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO: “A CUPINORO I CONTI NON TORNANO”
15/10/2012 BRACCIANO, IL CONSIGLIO COMUNALE DISPONE GLI INDIRIZZI STRATEGICI DELLA BRACCIANO AMBIENTE SPA
13/10/2012 MACCARESE, LE RAGIONI DEL NO AL MEGA IMPIANTO A BIOGAS
13/10/2012 BRACCIANO, RIFIUTI: PARTE LA RACCOLTA DI FIRME PROMOSSA DA BBC PER ABROGARE GLI tabella DEL PIANO REGIONALE SUI RIFIUTI
02/10/2012 MACCARESE MEGAIMPIANTO BIOGAS, IL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO: "NO ALLA BIOTRUFFA"
25/09/2012 MACCARESE, LO SPETTRO DELLA CENTRALE A BIOGAS PREOCCUPA I CITTADINI
22/09/2012 MACCARESE, IMPIANTO BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO CHIEDE CHIAREZZA ALL'AMMINISTRAZIONE


 




NEMI, ENNESIMO GUASTO ACEA: LE "FORMICHE UFO" AL TRIANGOLO DELLE COLOMBE

I cittadini che pagano le bollette dell’acqua possono sperare di non vedere più un bene così prezioso riversarsi come un fiume e contribuire così alla grave carenza idrica che attanaglia il territorio?

[IL VIDEO DEL "FIUME D'ACQUA"]

 

Angelo Parca

Sembrerebbe che delle ‘formiche ufo’ abbiano colonizzato quello che ormai è stato da noi ribattezzato “il triangolo delle Colombe”, concentrato in piazza De Sanctis, dove un fiume d’acqua scorre alla faccia degli innumerevoli interventi Acea. Fantasie a parte, non c’è riparazione che tenga.  Il fruscio dell’acqua a onor d’udito, non è un evento paranormale, quanto invece appare ‘fenomenale’ il guinnes dei primati raggiunto da Acea per non essere riuscita a risolvere definitivamente il problema. Probabilmente se fossero state sostituite le vecchie tubature (perché altrimenti non spiega l’effetto paranormale) si sarebbe risparmiato rispetto agli innumerevoli interventi straordinari che si ripetono alla Valle delle Colombe.  L’acqua è venuta a mancare ancora una volta senza preavviso la prima settimana di ottobre. In quell’occasione Acea dichiarò di aver rimesso tutto a posto. Domanda: I cittadini che pagano le bollette dell’acqua possono sperare di non vedere più un bene così prezioso riversarsi come un fiume e contribuire così alla grave carenza idrica che attanaglia il territorio? Il sollecito è dunque, per l’ennesima volta, indirizzato in questa maniera: che Acea risolva il disservizio definitivamente, altrimenti le ‘formiche ufo’ continueranno a moltiplicarsi e il fiume d’acqua diventerà il passatempo preferito dai ragazzini. Splash! 

tabella PRECEDENTI:

04/10/2012 NEMI, PERDITE D’ACQUA MAI RIPARATE DEFINITIVAMENTE: CHE ACEA INTERVENGA IN MANIERA RISOLUTIVA!


 




NEMI, LE "FORMICHE UFO" AL TRIANGOLO DELLE COLOMBE

I cittadini che pagano le bollette dell’acqua possono sperare di non vedere più un bene così prezioso riversarsi come un fiume e contribuire così alla grave carenza idrica che attanaglia il territorio?

 

Angelo Parca

Sembrerebbe che delle ‘formiche ufo’ abbiano colonizzato quello che ormai è stato da noi ribattezzato “il triangolo delle Colombe”, concentrato in piazza De Sanctis, dove un fiume d’acqua scorre alla faccia degli innumerevoli interventi Acea. Fantasie a parte, non c’è riparazione che tenga.  Il fruscio dell’acqua a onor d’udito, non è un evento paranormale, quanto invece appare ‘fenomenale’ il guinnes dei primati raggiunto da Acea per non essere riuscita a risolvere definitivamente il problema. Probabilmente se fossero state sostituite le vecchie tubature (perché altrimenti non spiega l’effetto paranormale) si sarebbe risparmiato rispetto agli innumerevoli interventi straordinari che si ripetono alla Valle delle Colombe.  L’acqua è venuta a mancare ancora una volta senza preavviso la prima settimana di ottobre. In quell’occasione Acea dichiarò di aver rimesso tutto a posto. Domanda: I cittadini che pagano le bollette dell’acqua possono sperare di non vedere più un bene così prezioso riversarsi come un fiume e contribuire così alla grave carenza idrica che attanaglia il territorio? Il sollecito è dunque, per l’ennesima volta, indirizzato in questa maniera: che Acea risolva il disservizio definitivamente, altrimenti le ‘formiche ufo’ continueranno a moltiplicarsi e il fiume d’acqua diventerà il passatempo preferito dai ragazzini. Splash! 

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04/10/2012 NEMI, PERDITE D’ACQUA MAI RIPARATE DEFINITIVAMENTE: CHE ACEA INTERVENGA IN MANIERA RISOLUTIVA!


 




CANALE MONTERANO, LA REGIONE FA TREMARE LA GIUNTA STEFANI

La Riserva di Canale Monterano rischia di essere compromessa da delibere comunali che vorrebbero, in sintesi, compromettere un ambiente vincolato tramite l’interpretazione dell'art. 7 della legge istitutiva della Riserva stessa (applicazione del Piano Casa all’area II).

 

[LETTERA DELLA REGIONE LAZIO AL COMUNE DI CANALE MONTERANO]

[LETTERA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO]

 

Chiara Rai
Un vero e proprio terremoto sta compromettendo la stabilità dell’amministrazione comunale di Canale Monterano che ha ricevuto un forte monito dalla Regione Lazio. Questa notizia arriva in un momento di fibrillazione e incessante attività dei cittadini e soprattutto dell’Associazione Voci di Strada, del gruppo consiliare Esperienza e Rinnovamento e del Gruppo spontaneo 9 Agosto. Un momento nel quale anche L’osservatore laziale, impegnato in trincea con le persone, sta raccogliendo e ha raccolto centinaia di firme per salvare la Riserva di Canale Monterano che rischia di essere compromessa da delibere comunali che vorrebbero, in sintesi, compromettere un ambiente vincolato tramite l’interpretazione dell'art. 7 della legge istitutiva della Riserva stessa (applicazione del Piano Casa all’area II). L’Ente Regione ha risposto senza tentennamenti alle controdeduzioni del sindaco Stefani in merito alla delibera di Consiglio n. 13 del marzo 2012.  Tale delibera ritenuta dalla Regione priva di valore giuridico e in “grave contrasto con la normativa urbanistica” sarà inviata dalla direzione regionale Urbanistica alla Avvocatura regionale per essere impugnata presso le sedi competenti. E’ così sempre più evidente che ci si trova in un vero e proprio duello tra Enti che finirà con la prevaricazione di una sola vox sull’altra. Presumibilmente a soccombere sarà quella comunale che vorrebbe applicare delle procedure edilizie ed urbanistiche ignorando vincoli paesaggistici e, come afferma la stessa Regione, “le più elementari normative nazionali e regionali”. L’intera missiva della Regione datata 10 ottobre, della quale ci ha messi a conoscenza l’associazione di cittadini Voci di Strada,  non lascia spazio a dubbi in merito alla rigida posizione dell’Ente Regione rispetto l’amministrazione di Canale Monterano. Addirittura ci sono espressioni inequivocabili quali: “l’Ufficio comunale (di Canale) sembra ignorare il noto principio di legalità cui dovrebbe ispirarsi l’attività amministrativa, secondo la quale la pubblica amministrazione trova nella legge i fini e i confini della propria azione [….] in merito alle procedure corrette da seguire in atti di pianificazione”. A conclusione della lettera, la Regione ricorda al Comune che le norme non possono essere tema di “recite a soggetto”. Più chiaro e diretto di così non poteva arrivare lo schiaffo in faccia. E il primo effetto, probabilmente indiretto, ma di facile interpretazione è che il consigliere di maggioranza Giancarlo Marani, costruttore edile, ha riconsegnato le deleghe al sindaco. Intanto è arrivata la prima risposta ad una lettera redatta dai gruppi consiliari di minoranza del Comune congiuntamente all’Università Agraria e supportati dal Gruppo spontaneo 9 Agosto. Questa lettera articolata, che sostanzialmente si concentra sulla successiva delibera del 9 agosto 2012 (che di fatto intende definire la sfera di applicabilità del piano casa nella Riserva), è stata inviata a tutti gli Enti sovracomunali. La prima risposta è arrivata dal Corpo Forestale dello Stato che agirà per quanto di sua competenza vagliando con attenzione i rilievi di legittimità e assumendo eventuali iniziative ritenute più opportune dalla Forestale stessa.

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  08/10/2012 CANALE MONTERANO, GIU' LE MANI DALLA RISERVA: I VERDI CHIEDONO L'ANNULLAMENTO IN SEDE DI AUTOTUTELA DELLA DELIBERA CHE LASCEREBBE SFOGO AL PIANO CASA

  25/09/2012 CANALE MONTERANO, L'OSSERVATORE LAZIALE INVITA TUTTI I CITTADINI DEL LAZIO A FIRMARE LA PETIZIONE

21/09/2012 CANALE MONTERANO, INTERPRETAZIONI DEL PIANO CASA E POSSIBILI EFFETTI NEFASTI
19/09/2012 CANALE MONTERANO, NATILI: ECCO IL PERCHE’ LA NOSTRA RISERVA VERREBBE GRAVEMENTE COMPROMESSA
19/09/2012 CANALE MONTERANO, RISERVA NATURALE O PARCO DEL MATTONE?
18/09/2012 CANALE MONTERANO, LO SPETTRO DEL "PIANO CASA" SULLA RISERVA NATURALE


 




LAZIO SANITA', IL CONSIGLIO DEI MINISTRI CAMBIA LA GUARDIA SULLA SANITA' IN REGIONE: POLVERINI A CASA, ENTRA BONDI

Redazione

"Il Consiglio dei ministri ha nominato Enrico Bondi commissario ad acta per la sanita' nel Lazio". Questo l'annuncio del premier, Mario Monti, in una conferenza stampa. La nomina e' avvenuta dopo le dimissioni da presidente della Regione Lazio di Renata Polverini e il nuovo decreto del Governo sul taglio dei costi della politica per gli Enti locali. Nella nota di Palazzo Chigi si legge che "su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro della salute, il Commissario Enrico Bondi e' stato nominato Commissario ad acta per la sanita' nel Lazio in sostituzione del Presidente Renata Polverini, dimissionaria dalla carica, di Presidente della Regione ai sensi dell'articolo 2 del recente decreto legge n. 174 sui costi della politica nelle Regioni e sul pre-dissesto dei Comuni".  “E’ una vittoria radicale. La nomina di Enrico Bondi a commissario ad acta per la Sanità nel Lazio in sostituzione della fallimentare presidente Renata Polverini, sana una grave ferita antidemocratica, che ho denunciato nei giorni scorsi. –  Dichiara Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale, Presidente onoraria dell’associazione Luca Coscioni – Do atto – prosegue la deputata radicale – ai ministri dell’Economia e della Salute di aver compreso il senso della mia mozione sottoscritta da decine di deputati del Pd e di avervi corrisposto celermente. La nomina di Bondi, in luogo di Renata Polverini  la cui gestione difficilmente potrà essere dimenticata dagli abitanti del Lazio, dai malati e dalle loro famiglie – fa sperare che finalmente vi sia una significativa e positiva inversione di rotta.”




ANGUILLARA, IL POTERE DISCREZIONALE DEI CAPO AREA: INCOGNITE PER IL BILANCIO DEI COMUNI

In quest’ultima settimana, i soliti personaggi facebookiani, ed in particolar modo mister “tu non sai chi sono io”,  con i commenti preconfezionati pronti per la pubblicazione sul social network guardando sempre il dito ed ignorando la luna, hanno guardato, ma non hanno visto o peggio ancora non hanno capito.

 

Emanuel Galea

L’articolo a mia firma dello scorso 3 ottobre intitolato “ANGUILLARA, LA FASCIA TRICOLORE DEL SINDACO E LE ALIQUOTE IMU”   pubblicato su questo quotidiano terminava nel seguente modo: “non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare e chi non vuole ascoltare se gli indichi la luna ti guarda il dito”.  In quest’ultima settimana, i soliti personaggi facebookiani, ed in particolar modo mister “tu non sai chi sono io”,  con i commenti preconfezionati pronti per la pubblicazione sul social network guardando sempre il dito ed ignorando la luna, hanno guardato, ma non hanno visto o peggio ancora non hanno capito. Con l’articolo del 3 ottobre si sono voluti evidenziare fatti e prassi dell’amministrazione sabatina che nessuno si era mai impegnato ad evidenziare. Si è messo quindi il famoso “dito nella piaga” e questo è un dato di fatto. Constato con piacere che, mentre il solito personaggio “tu non sai chi sono io” nella sua supponenza credeva di poter screditare tutto affermando “tutto è una falla” oppure insistendo che quanto riportato nell’articolo “è una stupidaggine” o peggio che si trattava di “inesattezze”, il Presidente del Consiglio Comunale, Secondo Ricci sempre su Fb dichiara:  “E’ dalla mia elezione a Consigliere comunale che sto visionando e analizzando tutte le determine inserite nell’Albo pretorio online”.  Sempre Ricci, rispondendo ad una domanda, aggiunge “Personalmente ritengo questa spesa imbarazzante, è offensiva nei riguardi di tutte quelle persone che stringono i denti per arrivare a fine mese”. A coloro, infatti, che frettolosamente hanno affermato giudizi di sapore politico, l'invito, a voler riflettere e decidere da quale parte stanno. Da parte dello spreco oppure da parte dei cittadini. Il Presidente del Consiglio si riferisce all’acquisto della ormai ben nota fascia tricolore per il Sindaco modello extra lusso effettuato da parte del Capo Area Amministrativa. A questo punto a mister “tu non sai chi sono io” e all’onorevole Peppone nostrano, emulo del protagonista della celebre saga che vide l’immemorabile coppia Fernandel- Cervi, anziché insistere nel negare l’evidenza dei fatti, invito a sperimentare un’attività intellettuale disinteressata, scevra da qualsiasi passione di parte. per acquisire lucidità di critica libera da pregiudizi. Il potere discrezionale che hanno i capo area, non è un fenomeno che esiste solo ad Anguillara, ci sta in diverse misure  in tutti i comuni. Parte della spesa corrente è in mano a queste/i signore/i. Per questo ci si è sempre battuti per avere trasparenza e più informazione da mettere a disposizione della cittadinanza. Ma ancora si è lontani dal risultato sperato. Il fatto che il Presidente del Consiglio sta visionando ed esaminando tutte le determine ci fa ben sperare per il prossimo futuro. Lo scandalo, perché non lo possiamo definire in altro modo, della fascia tricolore acquistata dal Capo Area Amministrativa, non rappresenta altro che la punta dell’iceberg. Agli scettici invito a seguire il lavoro che sta facendo Secondo Ricci, oppure di esaminare, per conto proprio, le determine, sono disponibili nell’Albo pretorio online del sito Comunale. Cerchino di capire perché è stata fatta una data spesa, se si poteva fare o meno, oppure se si poteva fare a minor costo, con relativo beneficio per tutti i contribuenti. Le spese di una certa rilevanza sono percepibili da tutti, persino dai vari delatori facebookiani come mister  “tu non sai chi sono io”. I grossi appalti sono sotto i riflettori. Le spese giornaliere, piccoli importi come le gocce, fanno travasare i conti del comune. Le Aree con a capo un responsabile che detiene potere discrezionale sono tante. Le elenchiamo per rendere conto ai lettori dell’importanza relativa al prendere urgenti iniziative per limitare e controllare questo potere. Le aree sono: amministrativo, risorse umane, relazione con il pubblico, area economico finanziaria, pianificazione ed assetto del territorio, lavori pubblici e manutenzioni e ci scusiamo se forse ne abbiamo tralasciato fuori qualcuna. Confido che il lavoro di esamina del Presidente del Consiglio, presto avrà come esito, iniziative coraggiose nel Consiglio atte a porre argine a spese inutili e dare più tranquillità ai cittadini che i loro contributi sono ben impiegati.

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12/10/2012 ANGUILLARA, ECCO I COSTI SOSTENUTI DALL'AMMINISTRAZIONE PER L'ARCHITETTO CARUCCI
08/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA TRICOLORE, CONTRATTO DA 60MILA EURO E GLI AUMENTI IMU
06/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA DA SINDACO EXTRALUSSO: TRA TESI, COLPE E SPESE L'IMU AUMENTA
05/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA EXTRALUSSO DA SINDACO: LA VERITA' SULLA PATERNITA' DELL'ORDINE DI ACQUISTO
04/10/2012 ANGUILLARA, LA COLPA NON E' DELLO SPECCHIO, MA DI CHI GLI STA DAVANTI
03/10/2012 ANGUILLARA, LA FASCIA TRICOLORE DEL SINDACO E LE ALIQUOTE IMU


 




BRACCIANO, PRESIDIO A CUPINORO. SALA: SENTO ODORE DI STRUMENTALIZZAZIONE

"E se la delibera del Comune di Bracciano che prevede tali impianti è del 2008, che c'entra il Piano Polverini che è del 2012 e che riprende di pari passo le linee strategiche del piano Marrazzo?"

 

Redazione

"Stamattina, secondo gli organizzatori, il giornalista di Rai/3 e qualcuno/a sempre pronto a dare contro all’amministrazione, a Cupinoro c'era un "presidio delle associazioni" che intervenivano sulla delibera consiliare relativa all'atto di indirizzo sul ciclo dei rifiuti e sulla strategia per il futuro della Bracciano Ambiente. – Così in una nota sul social Fb Giuliano Sala sindaco di Bracciano – Presidio – prosegue il primo cittadino – composto: da un rappresentante di una associazione del borgo storico, un rappresentante di un comitato cittadino, un dipendente della BA, -(Bracciano Ambiente) – il coordinatore di Sel del Lago, un rappresentante del comitato Rifiuti zero, un rappresentante di Prc che ha parlato per BBC – Bracciano Bene Comune – (lista che si è presentata alle recenti elezioni comunali), e altri due rappresentanti della stessa lista. Parlando del Piano Rifiuti della Polverini, il portavoce di BBC affermava (verificare per credere guardando la registrazione della ripresa!) che la strategia dell'Amministrazione Comunale era "perversa" e conforme alla cosiddetta strategia B del piano dei rifiuti Polverini, che punterebbe, qualora non si raggiungesse il 65% di differenziazione nei comuni (strategia A), su inceneritori e discariche. Ma questo signore, che è stato per circa 2 anni all'osservatorio provinciale sui rifiuti e che, come ha dichiarato il giornalista nell’intervista, “è uno scienziato dipendente dell’Enea”, come è possibile che non ricordi il piano rifiuti Marrazzo che già prevedeva a Bracciano impianto Tmb e Forsu? E se la delibera del Comune di Bracciano che prevede tali impianti è del 2008, che c'entra il Piano Polverini che è del 2012 e che riprende di pari passo le linee strategiche del piano Marrazzo? E, se non ricordo male, in quella maggioranza e nella Giunta , non sedevano Nieri (Prc ora Sel), Zaratti (listino Marrazzo ora Sel) i verdi Mariani e Bonelli, Luciani (Prc ora Sel) Tibaldi (Prc) e Peduzzi (Listino Marrazzo ora Prc), che condividevano tale piano? E cosa c’entra Bracciano, se i comuni dell’ hinterland non fanno raccolta differenziata? – La nota di Sala conclude – E quello della differenziata, non era uno dei compiti fondamentali di quell’osservatorio provinciale sui rifiuti, dove il portavoce di BBC “sedeva e disponeva” (lautamente ricompensato, però!)? E se la convenzione di Aarhus, che prevede un comitato per la partecipazione e la trasparenza sui temi ambientali e della giustizia ambientale, è entrata in funzione nel 2001, come mai nell’amministrazione Sala del 2007, dove sedeva quale consigliere/assessore/vicesindaco un rappresentante di Sel, oggi BBC, non si sentiva il bisogno di tale comitato? Forse perché allora ci si sentiva garantiti? Mah, mi sembra così inverosimile e….sento odore di strumentalizzazione!"

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BRACCIANO, IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO: “A CUPINORO I CONTI NON TORNANO”

"Si sta indirizzando la Bracciano Ambiente, il territorio di Bracciano (e confinante) verso una maggior presenza sul mercato attraverso la costruzione di una nuova cittadella della monnezza, probabilmente trattata."

 

Redazione

“Ci eravamo lasciati qualche tempo fa con l’Amministrazione e la stessa Bracciano Ambiente che lamentava un calo del conferimento in discarica di poco meno del 10% annuo (derivante dall’estensione della differenziata nei comuni conferitori), quindi con una mole di tal quale conferito in discarica di circa 120.000 tonn./anno ed adesso invece ci ritroviamo con la proposta di un impianto di digestione anaerobica da 30.000 tonn/anno con produzione di biogas ed un impianto TMB, non si capisce a cosa finalizzato (CDR, CSS, recupero di materia) da 135.000 tonn/anno. Totale quindi di165.000 Tonn/anno di capacità di ricezione, un aumento consistente di poco inferiore al 40%. – Dichiara in una nota il Presidente del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino –  Infine – prosegue la nota – un nuovo invaso di conferimento dei soli rifiuti trattati, adiacente all’attuale discarica in via di esaurimento, per una volumetria di 450.000 mc. Cosa succede? Non crediamo che stia aumentando la produzione dei rifiuti nei comuni conferitori (sia per l’effetto differenziata, sia anche per la crisi dei consumi), anzi;  e non crediamo che i comuni che hanno scelto  la differenziata porta a porta come sistema di raccolta nel tempo ci ripenseranno. Temiamo invece che semplicemente si intenda allargare la platea dei potenziali clienti, viste le difficoltà della regione sul fronte dei rifiuti ed il conseguente ritorno economico di questa industria; conseguentemente si sta indirizzando la Bracciano Ambiente, il territorio di Bracciano (e confinante) verso una maggior presenza sul mercato attraverso la costruzione di una nuova cittadella della monnezza, probabilmente trattata. Crediamo che la logica dei soldi facili derivanti dal biogas e dalla produzione di energia elettrica a prezzi assistiti siano una attrazione diabolica per le Amministrazioni, ed il territorio, che lotta contro il biogas dal Sasso, ad Allumiere, al megaimpianto da 24 MegaWatt a Maccarese, si trova ancora davanti a questo tipo di scelte, ad Amministrazioni che privilegiano il conto economico rispetto a quello ambientale ed al consumo di suolo. Ci domandiamo se questa svolta è stata concordata con le Amministrazioni dei territori confinanti, molte delle quali aderiscono alla strategia Rifiuti Zero. Era questo che serviva al territorio? E’ questo che amplifica e valorizza la vocazione agricola e turistica delle nostre terre? Un impianto TMB che lavora indifferenziato, oltre anche le attuali quantità conferite è semplicemente un disincentivo alla differenziata. E rispetto al digestore anaerobico, cosa si pensa di farne col digestato, di spargerlo tranquillamente sui campi? O di trasportarlo a qualche impianto di compostaggio? Noi diciamo di no, non sono queste le scelte che servono ai Cittadini. Serviva favorire le amministrazioni virtuose, quelle che fanno riduzione a monte, riciclo e riuso, serviva  costringere i Comuni conferitori a passare alla raccolta differenziata porta a porta quanto prima, utilizzando la leva dell’inasprimento tariffario e contingentando le quantità di tal quale conferibile ad ognuno, serviva un’impiantistica di riciclo del secco e di compostaggio aerobico dell’umido, serviva incentivare il compostaggio domestico e/o di comunità, quello che certo non serviva era aumentare la capacità industriale del sito, in particolare sul fronte dell'indifferenziato. – La nota conclude – Per quanto riguarda la gestione post-mortem dell’attuale discarica rimane un’indicazione dei costi stimati, ma nessun tempo certo. Nel frattempo registriamo che l’Amministrazione di Bracciano deve ancora fare un piano di passaggio alla raccolta differenziata porta a porta che consenta di raggiungere gli obiettivi fissati per legge: cioè il 65% entro quest'anno, ma evidentemente non è questa la priorità dell'Amministrazione."

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