CENTRODESTRA, LA FEBBRE DELLE PRIMARIE

Chiara Rai
Roma – Oggi 26 novembre alle ore 17,30 in via dell'Umiltà si terrà un presidio per garantire le primarie del Pdl. Dopo l’esempio del Pd con 3,6 milioni di cittadini che hanno mandato al ballottaggio Bersani e Renzi, spazzando via lo spauracchio dell’astensione e dando conferma di un centrosinistra in vantaggio, fare un passo indietro per il centrodestra, soltanto per un balletto del Cavaliere, sarebbe assurdo arrivati a questo punto.

Sembrano essere sette i candidati che hanno presentato le firme per le primarie del PdL. Un parterre di aspiranti pronti a mettersi in gioco ma sempre in bilico come i funamboli, oscurati dall’ombra dell’inarrestabile Silvio. E’ in gioco il segretario Alfano, il leader dei "formattatori" Cattaneo, il banchiere modenese Samorì, Crosetto, Meloni, Biancofiore e l’agguerrita Santanché.

Ha consegnato le firme necessarie per la candidatura anche Galan, che però ha poi deciso di ritirarsi. Ora le firme passeranno al vaglio del Comitato organizzatore della Commissione di Garanzia: entro martedì 27 novembre l'ammissione ufficiale.

Il voto è convocato per il 16 dicembre (giorno prima della scadenza della seconda rata dell’Imu) . Forse.  Questa mattina Maurizio Belpietro su Canale 5 ha chiesto al telefono a Silvio Berlusconi se in caso di una sua candidatura salterebbero le primarie del Pdl. Il Cavaliere ha risposto: "La domanda non è da rivolgere a me, ma alle istituzioni del Pdl e all'ufficio di presidenza che si esprime sempre con grande democrazia e che dovrà prendere posizione dopo le primarie del Pd.

Gli italiani sono lontani dalla politica. Il 70% del popolo e' disgustato dalla politica e dai partiti. Serve – dice l'ex presidente del Consiglio – cambiare tutto, aprire gli occhi. Credo che sia giusto che chi ha avuto l'onore di guidare il governo per dieci anni rifletta su cosa fare per compiere quella rivoluzione liberale che non si e' realizzata ma non per colpa mia. Stiamo valutando con grande senso di responsabilità la situazione", dice ancora Berlusconi che detta le prossime mosse da attuare, cioè cambiare le regole della Costituzione e gli strumenti che il Governo ha. Il Cavaliere torna a ripetere che il suo passo indietro come capo del Governo e' stato imposto da forze esterne al Paese. E intanto Angelino Alfano accelera sulla necessità di coinvolgere gli elettori nel processo di selezione della classe dirigente. Tutto questo mentre il Cavaliere è intenzionato a mandare tutto all’aria, far saltare quella Casa delle Libertà che ha iniziato ad avere inquilini scomodi da quando Gianfranco si è messo per traverso e la nave azzurra ha iniziato ad imbarcare acqua favorendo la volata al centrosinistra.  Un piatto allettante per Silvio che ama la competizione quando il Transatlantico affonda è fondare da zero un nuovo partito in stile Forza Italia, liberandosi di vecchie zavorre  che continueranno ad appesantire il barcone del Pdl che affonda. Silvio lo vorrebbe con sé Alfano, forse l’unico vero competitor che va portato in salvo sul nuovo contenitore; il problema è quale contenuto mettervi dentro e fino a che punto il delfino risponderà agli input di “papà Silvio”: “sono stati aperti oltre mille comitati a mio sostegno – ha detto Alfano. –  Le primarie ci sono e sono in campo, ma se si candida Berlusconi si riunirà l’ufficio di presidenza e lui darà una comunicazione e stabiliremo cosa fare”.

Dunque? Per ingannare l’attesa meglio correre al sit in, non si sa mai.  Tra il capo e l’ex delfino si stanno incrinando le visioni. L’idea di aprire a un nuovo centrodestra senza il fondatore alletta troppi. Nel partito delle primarie c’è sicuramente una Giorgia Meloni, che per il Cavaliere è già bruciata. Vuole camminare con le sue gambe, lo ha ripetuto più volte che preferisce fare da Kamikaze piuttosto che riproporre un candidato non eletto democraticamente. Ieri (domenica), la Meloni ha fatto visita a un seggio del Pd. Per lei è stata una esperienza talmente positiva, si palesa “gelosa” dell’erba del vicino anzi del rivale. Un erba talmente verde che non dispiace neppure a Gianni, re di Roma che gode del sostegno della romantica Renata, romantica perché il suo tempo a parere di molti è già volto al tramonto.
 




LAZIO, CENTRALI A BIOGAS, BIOMASSE E IMPIANTI BIODIGESTORI: UN NO DECISO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L’AMBIENTE – ISDE

Redazione

Manziana (RM) – Si  è svolto  sabato 24 novembre 2012 a Manziana (Rm) l’incontro sul tema “Biogas, biomasse e biodigestori. Scelta ecologica o ecotruffa?”. L’incontro promosso da numerosi comitati locali impegnati in difesa dell’ambiente e della salute, ha  visto una partecipazione numerosissima ed attenta di cittadini e della stampa locale e nazionale.

La dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per l’Ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment ), nell’intervento introduttivo, ha esposto le principali criticità ambientali e sanitarie della provincia di Viterbo, a cominciare da quelle determinate dall’arsenico, sostanza tossica e cancerogena, presente nelle acque destinate a consumo umano  e dal gas radon, altro elemento cancerogeno presente  diffusamente nella struttura geologica del’Alto Lazio.

Il professor Gianni Tamino, biologo di fama internazionale, professore  ordinario presso l’Università di Padova e membro del comitato scientifico dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde , con la relazione sul tema: “Quali fonti rinnovabili: l’inganno delle biomasse e del biogas”, ha mostrato chiaramente l’inutilità e la dannosità per salute e ambiente di questi impianti  che vengono costantemente proposti su tutto il territorio nazionale per conseguire, una volta realizzati, importanti incentivi economici in quanto spacciati per fonti rinnovabili quando in realtà lo sono soltanto formalmente.

Il  dottor Mauro Mocci del Coordinamento  dell’Alto Lazio dell’Associazione italiana  medici per l’Ambiente- Isde ha illustrato la relazione: “Biodigestori anaerobici alimentati da rifiuti organici – La situazione nel nostro territorio – Le soluzioni alternative” , evidenziando con chiarezza la necessità di una rigorosa e corretta gestione dei rifiuti che, se realizzata attraverso la raccolta  differenziata e “porta a porta”  e con  una reale politica del riuso, del riciclo e della riduzione dei rifiuti e soprattutto dei materiali da imballaggio, non avrebbe alcun bisogno della realizzazione di impianti di incenerimento, biodigestione e  discariche.

Gli interventi hanno dimostrato con chiarezza espositiva e solidità scientifica l’inutilità  e la dannosità per ambiente e salute delle centrali a biogas, a biomasse e dei biodigestori in un territorio in cui non vi è necessità di aumentare la produzione di energia elettrica mentre si dovrebbero ridurre subito le fonti d’inquinamento già presenti, a cominciare dal polo energetico più grande d’Europa, quello costituito dalle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro, che da oltre 50 anni  immette in aria  tonnellate  di gas e polveri nocivi, con danni  gravi e  fin mortali, per la  salute delle persone, come  evidenziato anche da  studi epidemiologici. Da questo incontro  anche un forte e condiviso appello perché  nel nostro territorio si dia la priorità, il massimo dell’attenzione e dell’impegno a programmi di tutela e bonifica ambientale, di sorveglianza dello stato di salute delle popolazioni residenti e si rifiuti decisamente e senza tentennamenti ogni altra scelta, struttura e/o impianto ad alto impatto ambientale e sanitario.

tabella PRECEDENTI:

08/11/2012 FIUMICINO, IMPIANTO BIOGAS: IL SINDACO NEGA L'USO DI UNA SALA COMUNALE AL COMITATO RIFIUTI ZERO PER PARLARE DI INQUINAMENTO
30/10/2012 FIUMICINO, MEGA IMPIANTO BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO CONDIVIDE LA PROPOSTA DEL CONSIGLIERE DE VECCHIS
25/10/2012 ROMA POST MALAGROTTA, DI BUCA IN BUCA VERSO MACCARESE?
22/10/2012 FIUMICINO, NON SI E' SVOLTA LA RIUNIONE DELLE COMMISSIONI CONGIUNTE URBANISTICA ED AMBIENTE PER MANCANZA NUMERO LEGALE
17/10/2012 MACCARESE, MEGA CENTRALE A BIOGAS: IMPRESSIONANTI I DATI SULL'INQUINAMENTO DESUNTI DAL PROGETTO DELL'AMA
13/10/2012 MACCARESE, LE RAGIONI DEL NO AL MEGA IMPIANTO A BIOGAS
10/10/2012 MACCARESE, NO AL MEGAIMPIANTO A BIOGAS. IL 12 OTTOBRE ASSEMBLEA DEL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO
02/10/2012 MACCARESE MEGAIMPIANTO BIOGAS, IL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO: "NO ALLA BIOTRUFFA"
25/09/2012 MACCARESE, LO SPETTRO DELLA CENTRALE A BIOGAS PREOCCUPA I CITTADINI
22/09/2012 MACCARESE, IMPIANTO BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO CHIEDE CHIAREZZA ALL'AMMINISTRAZIONE


 




CORI, AL VIA IL SERVIZIO DI SCUOLABUS ANCHE PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA MEDIA

Redazione

Cori (LT) – Novità in arrivo per il trasporto scolastico nel Comune di Cori. A poco più di due mesi dall’inizio del nuovo anno didattico, l’Ente locale, oltre al servizio di scuolabus per gli studenti delle scuole materne ed elementari metterà a disposizione anche un mezzo per il trasporto degli alunni della scuola media “A. Massari” di Cori. Per il capoluogo si tratta di una novità assoluta, mentre il servizio era già attivo a Giulianello dove gli allievi della secondaria di primo grado possono usufruire del trasporto, insieme a quelli della scuola dell’infanzia e della primaria.

Il nuovo servizio verrà attivato, in via del tutto sperimentale, dal 3 al 20 dicembre 2012, al costo di 10 euro per tale periodo. Ne usufruiranno, all’inizio, gli oltre 40 ragazzi per i quali i genitori ne hanno attualmente fatto domanda. In seguito l’onere a carico delle famiglie sarà di 20 euro mensili, con la possibilità però di attivare tutte le agevolazioni previste e legate al numero dei figli iscritti al servizio e/o all’indicatore ISEE del nucleo familiare.

L’espletamento del trasporto scolastico avverrà nel modo seguente: tutti i giorni uno scuolabus effettuerà due corse all’uscita da scuola, con partenza da piazza Leone XIII (davanti al Palazzo Comunale), prima alle 14.15 e poi alle 14.45; da qui lo scuolabus proseguirà il percorso verso Cori monte e poi a Cori valle, periferie e campagne comprese. “In questo modo rispondiamo ad un’esigenza da tempo sentita da un gran numero di famiglie del territorio che avevano più volte richiesto l’attivazione del servizio” – spiegano il Sindaco di Cori Tommaso Conti  e il Delegato alla Pubblica Istruzione Roberto De Cave – “soprattutto in seguito al progressivo popolamento della nostra periferia urbana e delle campagne”.

Sono ancora aperti, almeno fino al 3 dicembre, i termini per la presentazione delle domande di fruizione del servizio di trasporto, recandosi direttamente presso l’Ufficio Scuola del Comune.




CORI, INTITOLATO UN GIARDINO A EZIO LUCARELLI CARABINIERE VITTIMA DEL TERRORISMO

Il Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Ezio Lucarelli, fu ucciso il 26 novembre del 1980 da due esponenti dei NAR, mentre stava compiendo una perquisizione, insieme al collega Giuseppe Palermo, in una carrozzeria nel quartiere di Lambrate, nell’ambito di un’indagine per sequestro di persona.

 

Redazione

Cori (LT) – Da sabato 24 novembre il Giardino situato tra via Feltre e via Rombon, è dedicato al Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Ezio Lucarelli, vittima del terrorismo. Lucarelli, nato a  Cori, in provincia di Latina il 2 luglio 1945, fu ucciso il 26 novembre del 1980 da due esponenti dei NAR, mentre stava compiendo una perquisizione, insieme al collega Giuseppe Palermo, in una carrozzeria nel quartiere di Lambrate, nell’ambito di un’indagine per sequestro di persona.

Alla cerimonia di intitolazione (sabato 24 novembre 2012) sono intervenuti il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il Comandante Interregionale “Pastrengo” Gen. Antonio Girone, il Sindaco di Cori Tommaso Conti, Antonio Iosa dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo. Insieme ai familiari di Ezio Lucarelli erano presenti il Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il Prefetto Gian Valerio Lombardi, il vice Questore Girolamo Fabiano, oltre a diversi rappresentanti delle Forze dell’Ordine.

“Con l’intitolazione di questo Giardino – ha detto il Sindaco Pisapia –  ricordiamo oggi un giovane militare di 35 anni che come tanti, troppi italiani, perse la vita in quegli anni di follia e di terrore. Il Brigadiere Ezio Lucarelli era un servitore dello Stato. Era uno dei tanti cittadini che, indossando una uniforme, dedicava la sua vita e il suo lavoro alla difesa delle Istituzioni e alla sicurezza dei suoi concittadini. Questa cerimonia non è solo un riconoscimento formale, ma un sentimento commosso di riconoscenza. È un’occasione per riaffermare il nostro impegno a lavorare e agire concretamente per rinsaldare il senso di appartenenza a un'unica comunità e restituire ai cittadini fiducia nelle Istituzioni democratiche” Lucarelli si arruolò nel 1965 e divenne Brigadiere nel 1977, operando in numerosi Reparti del Trentino e in Lombardia. Dal 1979 era in forza al Nucleo Operativo di Monza. Il Brigadiere Lucarelli è stato insignito, come ricorda  la targa posta nel Giardino, della Medaglia d’Oro al Merito Civile e della Medaglia d’Oro di Vittima del Terrorismo.
 




VITERBO, LA REGIONE NON PAGA: VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA DI FONDI

Redazione

Viterbo – I dipendenti di Villa Buon Respiro, struttura sanitaria del gruppo San Raffaele, continuano a non percepire stipendio. Da quanto risulta, l’amministrazione del gruppo non saprebbe quando potrà pagare gli stipendi del mese di ottobre. Tale situazione è sopportata con amarezza ed apprensione da parte dei lavoratori che, con il già misero stipendio che percepiscono nella regolarità , riescono con difficoltà e sacrificio ad arrivare a fine mese. Il rischio è che a pagarne le conseguenze sarà il servizio assistenziale svolto sul territorio dalla struttura. "Esprimo la solidarietà mia e della Provincia di Viterbo ai lavoratori e ai pazienti del centro di riabilitazione di Villa Buon Respiro, la struttura sanitaria del gruppo San Raffaele per la quale in queste ore si parla di possibile chiusura. – Queste le dichiarazioni di Marcello Meroi Presidente della Provincia di Viterbo – Non intendo entra nel merito del contenzioso – prosegue Meroi –  che si è creato tra l’azienda San Raffaele e la Regione Lazio e che ha portato fino ad oggi al mancato pagamento dei fondi necessari alla struttura per sopravvivere e per continuare a erogare in tranquillità il quotidiano ed essenziale servizio sul territorio. Tuttavia ritengo inaccettabile la possibilità di chiudere Villa Buon Respiro, un presidio sanitario di qualità, con professionalità valide, che da anni opera soprattutto nel settore dell’assistenza a particolari patologie. La Tuscia, già fortemente colpita dai tagli nel settore ospedaliero, non può permettersi di perdere un così importante punto di riferimento sanitario, perché si profilerebbe uno scenario veramente drammatico in primo luogo per l’utenza, ma anche per i tanti operatori che perderebbero il lavoro. E’ obbligatorio a questo punto riprendere il dialogo tra Regione Lazio e società San Raffaele per poter valutare tutte le possibili soluzioni che scongiurino la chiusura di Villa Buon Respiro. – Il Presidente conclude – Domani – Lunedì 26 novembre – contatterò personalmente la presidente della Regione, Renata Polverini, per chiederle di istituire, se necessario, un ulteriore tavolo di confronto con tutte le parti in causa: se c’è anche una sola possibilità di superare questo momento difficile, con la disponibilità di tutti credo valga la pena fare un altro tentativo. Il territorio viterbese non può permettersi di perdere anche Villa Buon Respiro."

tabella PRECEDENTI:

11/08/2012 LAZIO, PEDICA(IDV): SPERO VERTICI SAN RAFFAELE SMENTISCANO IPOTESI CHIUSURA”
11/08/2012 LAZIO CASO SAN RAFFAELE: SI APRE UNO SPIRAGLIO E IL SOGGIORNO NEL LAZIO SI ALLUNGA
10/08/2012 CASTELLI ROMANI SAN RAFFAELE, TRA VELLETRI E MONTE COMPATRI LA POLITICA SI SPACCA E INTANTO… I CITTADINI CI RIMETTONO LA SALUTE
10/08/2012 LAZIO, LA REGIONE VUOLE PORTARE IL GRUPPO SAN RAFFAELE IN TRIBUNALE
09/08/2012 LAZIO, IL GRUPPO SAN RAFFAELE TOGLIE LE TENDE DA QUESTA REGIONE E ADDEBITA LE RESPONSABILITA' ALLA POLVERINI
06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!
22/06/2012 SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"
05/06/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE, IL TAR ANNULLA LA DELIBERA DELLA POLVERINI
30/05/2012 MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LA POLVERINI NUOCE ALLA SALUTE?
14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA


 




VITERBO, VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA.

Redazione

Viterbo – "Esprimo la solidarietà mia e della Provincia di Viterbo ai lavoratori e ai pazienti del centro di riabilitazione di Villa Buon Respiro, la struttura sanitaria del gruppo San Raffaele per la quale in queste ore si parla di possibile chiusura. – Queste le dichiarazioni di Marcello Meroi Presidente della Provincia di Viterbo – Non intendo entra nel merito del contenzioso – prosegue Meroi –  che si è creato tra l’azienda San Raffaele e la Regione Lazio e che ha portato fino ad oggi al mancato pagamento dei fondi necessari alla struttura per sopravvivere e per continuare a erogare in tranquillità il quotidiano ed essenziale servizio sul territorio. Tuttavia ritengo inaccettabile la possibilità di chiudere Villa Buon Respiro, un presidio sanitario di qualità, con professionalità valide, che da anni opera soprattutto nel settore dell’assistenza a particolari patologie. La Tuscia, già fortemente colpita dai tagli nel settore ospedaliero, non può permettersi di perdere un così importante punto di riferimento sanitario, perché si profilerebbe uno scenario veramente drammatico in primo luogo per l’utenza, ma anche per i tanti operatori che perderebbero il lavoro. E’ obbligatorio a questo punto riprendere il dialogo tra Regione Lazio e società San Raffaele per poter valutare tutte le possibili soluzioni che scongiurino la chiusura di Villa Buon Respiro. – Il Presidente conclude – Domani – Lunedì 26 novembre – contatterò personalmente la presidente della Regione, Renata Polverini, per chiederle di istituire, se necessario, un ulteriore tavolo di confronto con tutte le parti in causa: se c’è anche una sola possibilità di superare questo momento difficile, con la disponibilità di tutti credo valga la pena fare un altro tentativo. Il territorio viterbese non può permettersi di perdere anche Villa Buon Respiro."
 




ANGUILLARA, DI SOLE INTENZIONI E’ LASTRICATA LA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO

Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Di buone intenzioni sono lastricate le vie dell’inferno. Secondo l’immaginario collettivo, l’inferno rappresenta la dannazione, la perdizione… La politica del Comune di Anguillara è più che lastricata di buone intenzioni e di speranze. E stando all’immaginario collettivo, dunque, è avviata verso la strada della perdizione. Che sia ben chiaro, con perdizione si intende la rovina, il default, il fallimento e se ancora non è abbastanza chiaro il concetto: il Comune della cittadina lacustre oggi, domani o dopo domani, è destinato a finire a gambe per l’aria.

Gli amministratori guardano ma non vedono, sentono ma non ascoltano e parlano senza dire niente.
I problemi sono molteplici, nessuno lo nega. La coperta è corta. E sta agli amministratori decidere quale parte coprire. In momenti di magra, fare economia non vuol dire fare a meno del necessario. E mentre la cittadinanza continua ancora ad attendere  che i bravi amministratori inizino a fare a meno del superfluo, vediamo come vengono affrontate alcune tra le criticità da questa amministrazione.

Natale è alle porte e la notte di fine anno segue a ruota. Mancano appena una trentina di giorni per la scadenza dell’ultimatum di Bruxelles- Emergenza Arsenico. Senza meno, i bravi amministratori hanno già pensato a tutto. Però, se così fosse, perché lasciare i cittadini nell’ansia? L’Emergenza arsenico è stata risolta, sì o no?

Dicembre di solito è il mese dei rendiconti. Il momento di tirare le somme. A prescindere da quello che verrà raccontato dagli interessati, i cittadini faranno sicuramente presto a tirare le somme sull’anno politico di questa amministrazione.

Intanto, entro il 17 dicembre, tanto per non scordare la buona amministrazione, i cittadini dovranno versare buona parte del loro dodicesimo stipendio per la quota IMU.  E ringraziano questa amministrazione che ha optato per le aliquote massime. Comunque, brontolando e stringendo la cinghia all’inverosimile, i cittadini pagano, ma poi s’interrogano: cosa ne fa il Comune con questi sacrifici? Ci vorrebbe un libro bianco per illustrare tutti i rivoli che prosciugano i “sacrifici” della povera gente.

Un’idea generale, pescando qua e là tra le spese dell’Ente si può avere. Noi de L’osservatore laziale già abbiamo scritto delle migliaia di euro spesi per abbonamenti a Consorzi, per riviste e giornali online,  [ Art. del 07/11/2012 ANGUILLARA, IL DILEMMA: SERVIZI SOCIALI O UN GIRO IN BATTELLO SUL LAGO ? ] per assistenza informatica, per bagni chimici mai forniti, [ Art. del 29/10/2012 ANGUILLARA, DETERMINE DIRIGENZIALI: E' TEMPO DI SALDI. PAGHI TRE E PRENDI DUE ] per fascia tricolore extra lusso anziché una semplice come si sarebbe convenuto in tempi di spending review, [ Art. del 08/10/2012 ANGUILLARA, FASCIA TRICOLORE, CONTRATTO DA 60MILA EURO E GLI AUMENTI IMU ] per ripetute perizie giurate su stessi immobili, per incarichi di consulenza legale, per incarichi a professionisti, [ 28/10/2012 ANGUILLARA, SPENDING REVIEW DALLA PANNA "MONTATA" DAI CAPO AREA ALLE BRICIOLE CHE TOCCA RACCOGLIERE PER TERRA ] e chi più ne ha più ne metta.

C’è il problema del dirigente part-time e come evidenziato con nostro articolo [ Art. del 26/10/2012 ANGUILLARA: CHI DETERMINA LE DETERMINE OSCILLA TRA IL LEGGITTIMO E L'INOPPORTUNO ] che riguarda la Deliberazione di Giunta Comunale n. 117 del 11.10.2012, sovente questo funzionario è costretto sacrificare il controllo di quello che gli viene presentato  e  firma sulla fiducia. E alcune volte, la fretta diventa cattiva consigliera.

Ci sono i servizi mancati. La manutenzione del manto stradale, [ Art. del 02/09/2012 ANGUILLARA, VIA ANGUILLARESE E LA SICUREZZA: FERMI A META’ STRADA ] la piscina “olimpionica” che ormai è sinonimo di noncuranza, [ Art. del 03/08/2012 ANGUILLARA, TRE SOGNI NEL CASSETTO: MUSEO NEOLITICO, PISCINA COMUNALE E CITTADELLA SOCIO SANITARIA ] monumento al disinteresse ed ai sacrifici dei cittadini buttati alle ortiche.

Si può parlare del vuoto di interesse per la cultura. Un “lumicino” alimentato da favole, giri in barca sul lago mentre la cultura storica viene coperta di una coltre di polvere dell’oblio. Parte di questa testimonianza storica, qualcuno osa chiamare ”una barca”, invece trattasi di una piroga di 8mila anni fa, giace abbandonata in un capannone dimenticato in mezzo al parcheggio della stazione ferroviaria. [ 30/06/2012 ANGUILLARA, IL MUSEO NEOLITICO FA PARTE DELLA CULTURA? ] in attesa di un consigliere con delega alla Cultura (con la C maiuscola) che si interesserà anche di questo reperto storico.

Si può parlare del degrado urbano. l’assessore portavoce della Giunta, perché è l’unico che fa sentire la sua presenza, si sforza di evidenziare il degrado, il comportamento degli incivili che si trovano in ogni Comune. Non una parola si è mai sentita pronunciare da alcuno dei tanti amministratori che si sono susseguiti nel tempo, sul degrado che sta provocando quel rudere abbandonato che deturpa il panorama di Piazza del Molo. [ Art. del 23/05/2012 ANGUILLARA, LA TORRE GALFA E IL RUDERE DI PIAZZA DEL MOLO ] Mistero! Chissà perché nessuno osa prendere provvedimenti per sanare quello scempio. Il capire supera ogni comprendonio.

Il degrado di quella “opera pubblica” quella scalinata ai “soldati”, in via del Molo, che faceva vanto ed onore a qualche amministrazione addietro! Oggi è un sito eretto al degrado ed allo spreco di denaro pubblico.

Finalmente è stato votato il bilancio di previsione per il 2012. [ Art. del 16/11/2012 ANGUILLARA, FUMATA BIANCA PER IL BILANCIO DI PREVISIONE 2012 ] L’opposizione aspetta la delibera per considerare quali iniziative prendere a sostegno delle due pregiudiziali bocciate dal Consiglio. Un bilancio lastricato di buone intenzioni, buone speranze e null’altro.

Come si dice, chi di speranze vive disperato muore. Questo è il dilemma. Meglio morire subito o è preferibile allungare l’agonia? Questa lunga agonia ovverosia accanimento terapeutico, quanto può incidere sui già tartassati cittadini?.

tabella PRECEDENTI SU EMERGENZA ARSENICO AD ANGUILLARA:

31/10/2012 ANGUILLARA, EMERGENZA ARSENICO: ASPETTANDO GODOT CHE VIEN DALLA PISANA
21/10/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: ANGUILLARA SI DISTINGUE PER GRAVITA'.
26/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO. SI E' TENUTA OGGI LA CONFERENZA DI SERVIZI TRA COMUNE E REGIONE
17/07/2012 ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO
14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA

 




LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI SOTTOPOSTE NEGLI ULTIMI 10 ANNI A REGIME DI DEROGA PER I LIVELLI DI ARSENICO

Redazione

Capranica (VT) – Si  svolgerà giovedì 29 novembre 2012 alle ore 17.00 presso la sala Nardini a Capranica (Viterbo) l’incontro “Contaminazione da arsenico nelle acque potabili. Dati relativi agli effetti sulla salute nella popolazione di Capranica (Viterbo) e di altri comuni del Lazio” La dottoressa Antonella Litta, referente dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde  (International Society of Doctors for the Environment ) illustrerà i dati dello studio “Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio” realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio con particolare attenzione ai dati relativi al comune di Capranica. Questo recentissimo studio ha valutato gli effetti  sullo stato di salute delle popolazioni residenti nei 91 comuni del Lazio sottoposti negli ultimi 10 anni a regime di deroga per i livelli di arsenico, sostanza tossica e cancerogena, nelle acque destinate a consumo umano.

tabella PRECEDENTI: 

  17/10/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI RESIDENTI NEI 91 COMUNI DEL LAZIO COLPITI DAL FENOMENO

  10/10/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: MEROI ED EQUITANI IN REGIONE PER DISCUTERE DEL FUTURO DELLA TALETE

   27/09/2012 LAZIO TRA AMBIENTE E POLITICA: MARCO MATTEI FA IL PUNTO (Video – Pausa caffè con…)
  25/09/2012 VITERBO PROVINCIA, TALETE METTE AGLI ANGOLI LA PROVINCIA SULLA QUESTIONE ARSENICO: SERVONO GARANZIE E FONDI DALLA REGIONE
28/07/2012 VITERBO ARSENICO: DA GENNAIO SENZ'ACQUA 39 COMUNI
16/07/2012 VITORCHIANO, ARSENICO NELL'ACQUA: PER IL COMUNE VALORI NELLA NORMA, PER LA REGIONE ARSENICO ALLE STELLE
04/07/2012 VITERBO, LA POLVERINI, MATTEI E L'ARSENICO: GIU' LE MANI DALLE TASCHE DEI CITTADINI
03/07/2012 VITERBO, MATTEI E L'OMBRA DELL'ARSENICO: ENTRIAMO IN TALETE CHE FORSE CI SALVIAMO…
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
13/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, E ORA COME FANNO I COMUNI SENZA SOLDI?
11/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE CERCA 12 MILIONI, MA NE SPENDE 15 PER I VETTORI AEREI
15/05/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: EQUITANI ILLUSTRA IL PERCORSO INDIVIDUATO DALL'ATO
05/04/2012 VITERBO, ARSENICO, PARRONCINI: “VICINI ALL'EMERGENZA TOTALE, LA REGIONE TROVI I FONDI”
09/03/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO. LA PROVINCIA CHIEDE POTERI STRAORDINARI
06/03/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: PROROGATO IL TERMINE AL 31 DICEMBRE 2012


 




NEMI, PROLIFERANO GLI IMPUTATI NELL'ESERCIZIO DI PUBBLICHE FUNZIONI: FILIPPO MERLONGHI IMPEGNATO IN UN PROCESSO PENALE

[ DELIBERA DI GIUNTA 128 DEL 14/11/2012 – Al Punto d) si stabilisce: cessazione Comando parziale presso la Procura di Velletri per 18 ore e quindi reintegro a tempo pieno in organico dell’ente di un agente di polizia municipale cat C4; ]

 

Perché proprio in questo momento di fervente attività da parte della Polizia Giudiziaria e Carabinieri assieme all’ufficio Tecnico comunale spunta una delibera di Giunta comunale dove viene tolto il Comando a tempo parziale, cioè di diciotto ore settimanali presso la Procura di Velletri, ad un vigile urbano di Nemi (non Merlonghi)?


Chiara Rai

Nemi (RM) – E’ pervenuta in forma anonima alla nostra redazione della documentazione attestante una situazione giudiziaria che pende su Filippo Merlonghi, Vigile Urbano di Nemi, considerato nei fatti il Comandante dei vigili anche se non ha i requisiti per essere investito di tale carica.

Filippo Merlonghi è imputato in un processo in dibattimento al Tribunale di Albano. Dunque Merlonghi è stato anch’egli rinviato a giudizio. Diciamo anch’egli perché il Comune di Nemi, purtroppo, ha un sindaco rinviato a giudizio per frode nelle pubbliche forniture dello stesso Comune che amministra.

E nella rosa dei vigili urbani che godono della massima fiducia del primo cittadino, capo della vigilanza, c’è un vigile urbano rinviato a giudizio, indagato del reato di cui all’articolo 490 del codice penale “soppressione, distruzione e occultamento di atti veri”. E poi imputato ai sensi del Dlgs N° 209 del 2003 Art.13 e del Dlgs N° 152 del 2006 Art.252 – 137. Ci sono amici di serie A e cittadini di serie Z?

Nei fatti, in maniera arbitraria il Merlonghi avrebbe deciso di sopprimere un verbale. Insieme a lui sono state indagate altre sei persone. L’apertura del fascicolo risale al 29 Aprile del 2008. Intorno al 2009 è arrivato il rinvio a giudizio per Merlonghi. Il processo è tutt’ora in corso presso il Tribunale di Albano.

L’ultima udienza si è tenuta il 6 marzo scorso e la prossima, fato vuole, si terrà il 12 febbraio al Tribunale di Albano.

Una data, quella del 12 febbraio, che al contempo apre il processo per Alberto Bertucci, in dibattimento al Tribunale di Velletri. Certamente non è edificante avere un vigile urbano e un sindaco dello stesso Comune alle prese con due processi penali con capi d’imputazione gravi e squalificanti per il comune stesso. Tanto è vero che si è anche configurato, nel caso Bertucci, un conflitto d’interessi: Bertucci risulta essere contemporaneamente imputato e, come sindaco,  parte lesa. E poi, qualora nei vari gradi di  giudizio le accuse venissero confermate, il Comune di Nemi, non potrebbe neanche essere risarcito dell’eventuale danno procurato all’Ente, poiché l’attuale Amministrazione, attraverso il Vice sindaco Edy Palazzi, ha rinunciato, almeno per il momento, a costituirsi parte civile.

Oltre al danno e alla vergogna di avere un primo cittadino indagato e poi imputato per Turbativa d’asta e frode nei pubblici incanti e un vigile urbano anch’esso indagato e imputato in un processo con l’accusa di soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, c’è anche la beffa di dover vedere sul sito istituzionale del Comune di Nemi, che equivale al biglietto da visita della cittadinanza, una foto del sindaco rinviato a giudizio che stringe la mano al Procuratore Capo Nazionale antimafia Pietro Grasso, in occasione di un evento che si è tenuto ad Albano Laziale dove si è parlato, sempre fato vuole, proprio della diffusione della cultura della legalità.

Perché l’esigenza di mettere proprio ad apertura del sito del Comune una foto simbolo di legalità? Quale sindaco ha aperto il sito del suo Comune con una foto del genere? Neppure il Comune ospitante (Albano).

Ancora più sconcertante appare il fatto che da giugno a questa parte, sono stati operati numerosi sequestri per abusi di carattere edilizio ed ambientale a Nemi, ciò significa che c’è stato un incessante lavoro da parte della Polizia Giudiziaria e Carabinieri assieme all’ufficio Tecnico comunale.

Domanda: perché proprio in questo momento di fervente attività spunta una delibera di Giunta comunale dove viene tolto il Comando a tempo parziale, cioè di diciotto ore settimanali presso la Procura di Velletri, ad un vigile urbano di Nemi (non Merlonghi)?

Sarà pur vero che alla luce del doveroso risparmio il Comune è costretto a tagliare le spese, ma appare inopportuno questo taglio per due motivi: Sia alla luce della volontà da parte del Sindaco Bertucci di perseguire la legalità, sia alla luce di questa intensa proliferazione di abusivismo che continua ad essere arginata proprio grazie al lavoro incessante delle forze dell’ordine. Avendo tagliato l’attività di un vigile urbano di Nemi presso la Procura della Repubblica a tempo parziale, si è interrotto un filo diretto davvero fondamentale.  

ALTRI tabella:

11/02/2014 NEMI, CASO MERLONGHI. CHIARA RAI: “ABBIAMO PIACERE NEL PUBBLICARE L’ESITO DEL SUO CASO GIUDIZIARIO”
11/02/2014 NEMI, CASO PENALE VIGILE MERLONGHI: ASSOLTO PER IL REATO DI CUI ALL’ART. 490 C.P.
  19/11/2012 NEMI, ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO PER TURBATIVA D'ASTA E FRODE NELL'ACQUISTO DEI BENI COMUNALI
15/11/2012 NEMI, CASO SINDACO RINVIATO A GIUDIZIO. INSIEME PER NEMI CHIEDE LE DIMISSIONI IMMEDIATE COME ATTO DOVUTO
07/11/2012 NEMI, IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI RINVIATO A GIUDIZIO
04/07/2012 NEMI CASO PENALE BERTUCCI, SI ALLUNGA L'ATTESA PER IL SINDACO IMPUTATO
06/06/2012 NEMI, BERTUCCI SINDACO CONTRO BERTUCCI IMPUTATO
04/05/2012 A PROPOSITO DI “PENNIVENDOLI”, IMPUTATI E….GIORNALISTI
30/04/2012 NEMI ELEZIONI, MACIGNO SULLA CANDIDATURA DI ALBERTO BERTUCCI
10/04/2012 NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI
06/04/2012 CASO BERTUCCI INDAGATO, BOTTA E RISPOSTA TRA GIOVANNI LIBANORI (UDC) E CHIARA RAI (L'OSSERVATORE LAZIALE)
05/04/2012 NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI

 




GENZANO, VILLE DI NEMI: QUANDO UNA “GUERRA” TRA VICINI COSTA TEMPO E DENARO

Angelo Parca

Genzano (RM) – Siamo tornati sul caso dell’edificio in costruzione in via delle Begonie alle Ville di Nemi nel Comune di Genzano. Abbiamo chiesto il permesso ai proprietari dell’edificio di poter entrare nel cantiere. Il permesso ci è stato gentilmente concesso. Dopo svariate ricerche documentali e raffronti, nonché sopralluogo, abbiamo appurato che l’edificio è composto da un piano interrato con accesso ai box e da due piani e un sottotetto privo di scala di collegamento dal secondo piano allo stesso.

L’altezza, da “quota zero” è di 6,20 mt su una concessione che ne prevede 7. Con una sentenza di fine 2010 il Tribunale di Velletri ha archiviato il fascicolo in quanto non si sono ravvisate le presunte irregolarità denunciate dal De Angelis che puntualmente, ogni giorno, continua ad inviare fax ed email a forze dell’ordine ed Enti competenti denunciando il proseguimento dei lavori, nonostante la Regione Lazio – Area Vigilanza abbia provveduto a notificare al Comune di Genzano di Roma il verbale di accertamento definitivo lo scorso 2 novembre con il quale si diffida ad ordinare l‘immediata sospensione dei lavori. De Angelis ha fatto opposizione anche alla sentenza di archiviazione. Praticamente dal 2002, data d’inizio lavori, il vicino ha iniziato, detto in maniera spicciola, a “dichiarare guerra” ai proprietari dell’edificio in costruzione. Gli stessi Carabinieri nella relazione presentata alla Procura in merito alla vicenda chiedevano di valutare eventuali ipotesi di reato a carico del De Angelis.

Dal 2005 al 2011 saranno almeno 12 le richieste inviate dalla Regione al Comune di Genzano che ha disposto circa 4 sopralluoghi. Genio civile, Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio e Ufficio Tecnico comunale hanno dato parere positivo.

Secondo i proprietari dell’edificio sarebbe addirittura l’abitazione del De Angelis ad apparire troppo infossata rispetto alle altre. Siamo, inoltre, venuti a conoscenza che il De Angelis ha realizzato una parte di casa abusiva che, tra l’altro, non rispetta i 5 metri di distanza dal terreno confinante. Su questo abuso pende una ordinanza di demolizione da parte del Comune. Dunque, a questo punto rimane da sciogliere il nodo Regione. Resta il fatto che da una parte è stata pagata una sanzione di circa 35 mila euro per irregolarità e dall’altra, c’è una ordinanza di demolizione su un abuso edilizio. Quanto costano le guerre di vicinato?

tabella PRECEDENTI:

14/11/2012 GENZANO, VILLE DI NEMI IMMOBILE VATUSSO: INTERVIENE IL CAPOGRUPPO PDL FABIO PAPALIA
14/11/2012 GENZANO, VILLE DI NEMI: LA REGIONE DIFFIDA IL COMUNE A FERMARE IMMEDIATAMENTE I LAVORI DEL "VATUSSO"
30/10/2012 GENZANO "VILLE DI NEMI": QUASI ULTIMATO GOLIA. HA RIDOTTO GLI ALTRI VILLINI A TANTI PICCOLI "DAVIDE"



LAZIO PISANOPOLI, AL VIA LA MARATONA "URBANISTICA"

"Sono diverse le indagini in corso, forse si farebbe bene a prendere in considerazione anche l'ipotesi di andare a verificare la legittimità degli atti di questa giunta uscente, e se si possono considerar davvero atti di ordinaria amministrazione."

 

Redazione

Roma – “Storie di "ordinaria" follia amministrativa: questo sono le riunioni di giunta con cui la Polverini sta amministrando questo scorcio –  non tanto scorcio – di amministrazione.” Lo dichiara in una nota Anna Maria Tedeschi, capogruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale. “Sta passando di tutto – spiega il capogruppo Idv – ce n'è per tutti i settori, primo fra tutti l'urbanistica. I cambi di destinazioni si sprecano, gli impegni di spesa che sarà la nuova amministrazione a dover assolvere non si contano. Tutto questo tourbillon di centinaia di milioni di euro distribuiti, allocati, impegnati, stanziati e comunque dati in gran fretta a causa dell'anticipata fine della legislatura, e' proprio quello che si voleva impedire.

Non vogliamo mica credere che questa allocazione di risorse pubbliche stia avvenendo all'insegna dell'equità o in nome della ripresa economica del Lazio? Lo stesso Abbruzzese ha dichiarato che non riscontra l'attivazione di una politica regionale per la crescita.  Allora la grande attività della Giunta regionale cosa nasconde? Siccome sono diverse le indagini in corso, forse si farebbe bene a prendere in considerazione anche l'ipotesi di andare a verificare la legittimità degli atti di questa giunta uscente, e se si possono considerar davvero atti di ordinaria amministrazione. E' la domanda che rivolgerò con le dovute formalità agli organi dello Stato preposti.

La giunta ed il consiglio – conclude Tedeschi – che verranno non possono ritrovarsi il macigno di un'eredita' da cui potrebbero essere schiacciati. E' necessario che sin da ora chi di dovere dia inizio a procedimenti di valutazione della legittimità. Nel caso in cui in futuro gli esiti di tali indagini dovessero invalidare gli atti sfornati a raffica in questi mesi – conclude Tedeschi –  i beneficiari potrebbero restare con un pugno di mosche in mano.”