ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTE LA SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA PER LA RACCOLTA DI FONDI NECESSARI AL RICORSO CONTRO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Le libere sottoscrizioni potranno essere donate  presso la libreria le “Baruffe”  (Piazza Carducci n. 3) di Albano Laziale (tutti i giorni, Domeniche comprese: 9,30 -13,00; 16,30 – 20,00) o presso la Palestra “Domus Gym” (località Fontana di Papa) di Ariccia, in via Innocenzo XII (traversa di via Ginestreto; dal Lunedì al Venerdì ore 8,30 – 21,30; Sabato ore 9,00 – 14,00). Le ricevute delle donazioni saranno, in parte, deducibili dalla prossima dichiarazione dei redditi. 

 

Redazione

Albano (RM) – Il ricorso alla Corte Europea di Strasburgo dei Diritti dell’Uomo e delle libertà Fondamentali (CEDU), messo a disposizione dell’intera comunità dei Castelli Romani nel corso dell’ultimo Corteo No Inc di Sabato 20 Ottobre, è stato sottoscritto, in poco più di tre giorni, da circa 3000 persone.

Doveva essere ed è stato un segnale ulteriore, chiaro e netto, di contrarietà al noto progetto dell’Inceneritore di Albano. Pochissimi giorni fa un’apposita commissione della CEDU ha valutato il ricorso come ammissibile e fondato. Nei prossimi mesi, quindi, vi saranno delle udienze, con tanto di dibattimento.

“La Corte, ora, avrà modo, – Dichiara Daniele Castri referente legale del Comitato No inc di Albano – anche grazie al sostegno delle nostre relazioni tecnico/scientifiche, – prosegue Castri –  di conoscere nel dettaglio il contestatissimo progetto targato Cerroni, Acea ed Ama (Co.E.Ma.), contro cui stiamo combattendo da cinque lunghi anni. La speranza dei cittadini e delle cittadine è tanta. Ma nonostante ciò, alla luce della Sentenza Politica del Consiglio di Stato del 22 Marzo scorso – che il Ministro Clini conosceva tanto presto e tanto bene – l’Inceneritore di Albano risulta ancora definitivamente approvato a livello amministrativo e costituisce, ancora oggi, un pericolo reale e concreto per tutti noi.

Per scongiurare, quindi, il temuto avvio del cantiere per la costruzione dell’impianto, tra pochi giorni il No Inc depositerà un nuovo ricorso giuridico presso la Suprema Corte di Cassazione: il tribunale, secondo il sistema giuridico italiano, di terzo ed ultimo grado della Giustizia. Crediamo sia importante, in questa delicata fase politica ed economica, evitare che il giudizio tanto discusso e tanto discutibile del Consiglio di Stato passi “in giudicato”: ovvero che la sentenza diventi definitiva e non più appellabile.

A maggior ragione dopo le dichiarazioni convergenti delSegretario nazionale del PD Pier Luigi Bersani (“A Roma non accetterò accordi di governo con chi nega in principio la possibilità di utilizzare termovalorizzatori”, 3 Luglio 2012); del Presidente ACEA Giancarlo Cremonesi (“Speriamo che ci si convinca che l'impianto di Albano non e' assolutamente nocivo per la salute e per la qualità dell'aria. Le emissioni saranno monitorate dai cittadini, da istituti specializzati, dall'Università. Lo ripeto ci sarà la massima garanzia del rispetto ambientale”, 4 Luglio 2012); e del Sindaco di Roma Gianni Alemanno (“In relazione al gassificatore di Albano, in realizzazione con il consorzio Ama-Acea-Colari, ci sono delle difficoltà proprio date dalla natura del consorzio. Per questo si è scelto di creare una società in cui Ama abbia la maggioranza. Comunque i lavori continuano”, 21 Novembre 2012).

Per trasformare in realtà questo nuovo “ostacolo giuridico”, da porre sulla strada di chi pretende di speculare sulla nostra salute, abbiamo bisogno però, ancora una volta, dell’aiuto dell’intera comunità dei Castelli Romani. Per questo motivo, lanciamo una sottoscrizione straordinaria per raccogliere i soldi necessari al deposito del ricorso. Sottoscrizione  che durerà fino a lunedì 10 Dicembre 2012 (compreso).

Le libere sottoscrizioni potranno essere donate  presso la libreria le “Baruffe”  (Piazza Carducci n. 3) di Albano Laziale (tutti i giorni, Domeniche comprese: 9,30 -13,00; 16,30 – 20,00) o presso la Palestra “Domus Gym” (località Fontana di Papa) di Ariccia, in via Innocenzo XII (traversa di via Ginestreto; dal Lunedì al Venerdì ore 8,30 – 21,30; Sabato ore 9,00 – 14,00). Le ricevute delle donazioni saranno, in parte, deducibili dalla prossima dichiarazione dei redditi.  Un nuovo atto consapevole di difesa della salute pubblica e dell’ambiente da parte dei cittadini e delle cittadine dei Castelli Romani. – Conclude Castri – Siete tutti invitati, infine, sabato prossimo 1° Dicembre ore 17,00, presso l’aula consiliare del Comune di Genzano, all’incontro pubblico organizzato dall’Associazione Differenzia-Ti del No Inc con la nota Oncologa Patrizia Gentilini, responsabile della “Campagna Nazionale in Difesa del Latte Materno”.

tabella PRECEDENTI:

20/11/2012 ALBANO INCENERITORE, INDAGINI PROCURA DI ROMA: SALTANO LE PRIME POLTRONE. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DI PONTINA AMBIENTE

21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

19/10/2012 ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

    27/09/2012 ALBANO STRISCIONE CONTRO INCENERITORE, NOBILIO: "SE NON CI FOSSE DA PIANGERE VERREBBE DA RIDERE!"

  27/09/2012 ALBANO, STRISCIONE CONTRO INCENERITORE: INCALZA LA POLEMICA DOPO LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE GIORGI (PDL)
  24/09/2012 ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO
23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."
05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA
22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"
27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI


 




BENITO ROMAGNOLI HA CONSEGNATO AL MUSEO DELLA FANTERIA DI ROMA LA BANDIERA ITALIANA CHE 62 ANNI FA SOTTRASSE AGLI INGLESI.

A distanza di oltre 60 anni da quell’episodio, ha deciso di distaccarsi dal prezioso vessillo, che risalirebbe ai primi del ‘900 ed è appartenuto a un reparto di ascari a cavallo, comandati da un ufficiale italiano, che avevano il compito di controllare il confine meridionale dell’Eritrea e dell’Etiopia.

 

Tarquinia (VT) – Il poeta e scultore Benito Romagnoli ha consegnato al Museo della Fanteria la bandiera italiana che da giovane sottrasse agli inglesi. Benito Romagnoli è nato nel 1930 in uno sperduto paesino dell’Eritrea, dove ha vissuto la sua giovinezza e la formazione professionale nel campo alberghiero per 48 anni. In seguito agli eventi politici e bellici tra Eritrea e Etiopia, nel novembre 1978 rientra in Italia, a Tarquinia, città natale del padre Nello Dino. Nel 1950 il giovane Benito Romagnoli era impiegato dell’allora amministrazione britannica dell’Eritrea.

Curiosando in un magazzino dove gli inglesi avevano accantonato vario materiale, scoprì questo vessillo contenuto in un elegante cofanetto in legno. Decise di impossessarsene, perché non andasse perduta questa testimonianza dell’amor di patria e dell’eroismo dimostrato dagli Ascari che combatterono sotto le insegne italiane durante il secondo conflitto mondiale e anche perché non si compissero vilipendi alla nostra bandiera. Al termine della giornata lavorativa, poco prima della chiusura dell’ufficio, prese lo stendardo e lo avvolse sul corpo, celandolo sotto i vestiti. Riuscì così a portarlo a casa e per tutti questi anni lo ha custodito gelosamente. A distanza di oltre 60 anni da quell’episodio, ha deciso di distaccarsi dal prezioso vessillo, che risalirebbe ai primi del ‘900 ed è appartenuto a un reparto di ascari a cavallo, comandati da un ufficiale italiano, che avevano il compito di controllare il confine meridionale dell’Eritrea e dell’Etiopia. Da una parte c’é la bandiera italiana con lo stemma sabaudo.

Dall’altra ha al centro un leone rampante con il motto “Fedeli oltre la morte” e le scritte “Commissariato Regionale del Confine Meridionale – Banda dell’Acchelé Guzai”. Il tutto a caratteri ricamati in oro su un tessuto di velluto nero. Recentemente Romagnoli ha formalizzato la donazione dello stendardo e si è recato a Roma, accompagnato dagli amici Vincenzo Marini e Massimo Stefani, presso il Museo Storico della Fanteria, in piazza Santa Croce in Gerusalemme.  “Non volevo che lo stendardo andasse distrutto – ricorda commosso Romagnoli – così me lo avvolsi sul corpo e uscii dall’ufficio senza destare i sospetti degli inglesi. Ancora oggi sono orgoglioso di questo piccolo gesto che è servito a custodire e a non mandare disperso il simbolo della presenza italiana in quella parte dell’Africa. Ringrazio il senatore Luigi Ramponi che si è interessato alla donazione. Oggi – conclude – questo simbolo degli eroici ascari, che combatterono per la bandiera tricolore, ha una degna collocazione nelle sale del Museo della Fanteria di Roma.”

 




LAZIO, MEDICI SAN RAFFAELE ADERENTI AL COMITATO PER LA DIFESA DEL SAN RAFFAELE

"Queste decisioni della Regione Lazio, non accompagnate da una reale e significativa diminuzione dei costi per beni, servizi e consulenze, non producono un reale contenimento della spesa, ma solo un gravissimo depauperamento dei servizi necessari ai cittadini, in primis quelli dedicati alla salute."

 

Redazione

Lazio – I Medici del Gruppo San Raffaele S.p.A., nel prendere atto della annunciata sospensione delle attività sanitarie per ora del San Raffaele Cassino e del San Raffaele Viterbo – Centro di Riabilitazione Villa Buon Respiro, dichiarano, con vigoroso risentimento, la loro totale adesione alle posizioni aziendali verso i ritardi e i silenzi delle Istituzioni Regionali che hanno determinato l’attuale situazione.

I medici vogliono formalmente difendere la propria dignità professionale ed umana essendo impegnati quotidianamente, in prima linea, nella difesa, nella tutela e nella cura della fragilità dei pazienti a loro affidati; tale scelta rappresenta quindi il rifiuto formale delle posizioni regionali che colpiscono i professionisti tutti, lesi nell’orgoglio e nell’impegno con il quale svolgono le loro attività presso tutte le strutture del Gruppo, fornendo risposte di eccellenza a migliaia di persone malate. Oltre all’intervento riabilitativo e assistenziale, variamente profuso sulle diverse tipologie di pazienti, il personale medico e sanitario tutto, ha sempre messo al primo posto la tutela della dignità del paziente, inteso come persona umana, con l’attenzione che ciò, doverosamente, merita. Le difficoltà nelle quali i professionisti si dibattono quotidianamente, ormai da troppo tempo, sono la conseguenza del mancato impegno delle Istituzioni Regionali e tali difficoltà sono alla base della forte denuncia aziendale a cui i professionisti aderiscono in blocco.

Organizzazioni Sindacali Mediche San Raffaele Spa

"Nel momento in cui dobbiamo amaramente constatare gli effetti del progressivo smantellamento del Servizio Sanitario Regionale, le Organizzazioni Sindacali Mediche del Gruppo San Raffaele S.p.A. segnalano il livello di alta pericolosità prodotto dalle decisioni legate ai continui tagli di personale e di risorse, causa di  grande difficoltà a poter garantire i minimi livelli assistenziali. Queste decisioni della Regione Lazio, non accompagnate da una reale e significativa diminuzione dei costi per beni, servizi e consulenze, non producono un reale contenimento della spesa, ma solo un gravissimo depauperamento dei servizi necessari ai cittadini, in primis quelli dedicati alla salute.  Il Gruppo San Raffaele, operante da più di trenta anni nella Regione Lazio, ha finora garantito ai pazienti i più alti livelli di assistenza con punte di vera eccellenza certificate o attestate da Enti e Istituzioni Regionali e Nazionali, ed ha permesso ai professionisti tutti, in particolare ai Medici, crescita professionale sostenuta da importanti attività di ricerca scientifica.  Questi livelli di eccellenza sono, ad oggi, pericolosamente in discussione e tale situazione induce il corpo medico tutto a compattarsi con iniziative aziendali in opposizione alle stringenti decisioni o, più spesso, alle colpevoli omissioni degli Organi Istituzionali Regionali.

tabella PRECEDENTI:

25/11/2012 VITERBO, LA REGIONE NON PAGA: VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA DI FONDI
11/08/2012 LAZIO, PEDICA(IDV): SPERO VERTICI SAN RAFFAELE SMENTISCANO IPOTESI CHIUSURA”
11/08/2012 LAZIO CASO SAN RAFFAELE: SI APRE UNO SPIRAGLIO E IL SOGGIORNO NEL LAZIO SI ALLUNGA
10/08/2012 CASTELLI ROMANI SAN RAFFAELE, TRA VELLETRI E MONTE COMPATRI LA POLITICA SI SPACCA E INTANTO… I CITTADINI CI RIMETTONO LA SALUTE
10/08/2012 LAZIO, LA REGIONE VUOLE PORTARE IL GRUPPO SAN RAFFAELE IN TRIBUNALE
09/08/2012 LAZIO, IL GRUPPO SAN RAFFAELE TOGLIE LE TENDE DA QUESTA REGIONE E ADDEBITA LE RESPONSABILITA' ALLA POLVERINI
06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!
22/06/2012 SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"
05/06/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE, IL TAR ANNULLA LA DELIBERA DELLA POLVERINI
30/05/2012 MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LA POLVERINI NUOCE ALLA SALUTE?
14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA


 




CAPRANICA CRISI IDI: I LAVORATORI NON PRENDONO LO STIPENDIO DALL'ESTATE SCORSA

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Redazione

Capranica (Vt) – “Esprimo la solidarietà mia personale e della Provincia di Viterbo ai lavoratori dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, che con grande senso di responsabilità e con molta professionalità continuano ad assicurare servizi sanitari ai cittadini pur non percependo lo stipendio dall’estate scorsa”. Il presidente dell’amministrazione provinciale di Viterbo, Marcello Meroi, interviene sulla delicata situazione che riguarda i lavoratori dell’IDI, che nella Tuscia sono impiegati nella struttura di Villa Paola a Capranica.

“Lo stipendio è l’unica fonte di reddito di questi lavoratori, i quali, nonostante la crisi del gruppo sanitario, non usufruiscono di ammortizzatori sociali – continua il presidente -. E’, quindi, comprensibile che siano ricorsi a proteste estreme, incatenandosi o manifestando il proprio disagio sul tetto della struttura romana. E’ necessario trovare una soluzione a questa vertenza, in modo da far avere ai dipendenti in tempi brevi almeno una parte delle spettanze dovute, garantendo così la sopravvivenza loro e delle loro famiglie”.

L’argomento IDI è stato affrontato questa mattina anche in consiglio provinciale. “La Provincia di Viterbo è disponibile a collaborare con le istituzioni competenti, Regione Lazio in primis, e con l’azienda IDI al fine di giungere al superamento di questa vertenza – spiega Meroi -. Insieme ai consiglieri provinciali, tra cui il sindaco di Capranica Angelo Cappelli, ho perciò ribadito la necessità di avviare il prima possibile il dialogo con i vertici del gruppo sanitario e con gli altri interlocutori coinvolti”.

“Non possiamo permettere – conclude Meroi – che venga messo a repentaglio l’eccellente servizio sanitario offerto dai lavoratori dell’IDI. Villa Paola a Capranica, al pari delle altre sedi del gruppo, rappresenta un polo specialistico di qualità irrinunciabile per il nostro territorio. La sua efficienza, tuttavia, oggi è messa fortemente in discussione dalla situazione delicata che si è venuta a creare e che va assolutamente risolta in tempi brevi, così da salvaguardare i lavoratori e gli utenti”.




ROMA TORRE MAURA: COLPISCE PIU' VOLTE ALLA TESTA CON UN MARTELLO LA COMPAGNA PER COSTRINGERLA AD UN RAPPORTO SESSUALE.

Redazione

Roma – Sequestro di persona, tentata violenza sessuale, lesioni aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Questi i reati per i quali è finito in manette un 44enne, cittadino rumeno.

E’ stato un nuovo atto di violenza – nel pomeriggio di ieri –  nei confronti della sua compagna a far scattare “l’allarme”; la chiamata giunta alla Sala Operativa della Questura tramite “113” ha segnalato una donna sanguinante in strada, all’altezza di via Procaccini, a Torre Maura.

Al loro arrivo le pattuglie del Reparto Volanti, diretto dal dr. Eugenio Ferraro, non hanno trovato nessuno, ma da un immediato controllo delle vicinanze, hanno individuato – all’interno di un prato adiacente – una “baracca” dalla quale provenivano dei rumori.

Determinante nella circostanza l’intervento dei poliziotti.

Al loro ingresso hanno visto la donna in terra con il volto coperto di sangue e un uomo con un coltello in mano; quest’ultimo vistosi “braccato” ha cercato di fuggire aggredendo gli agenti, venendo però immediatamente disarmato e bloccato.

Identificato per J.I.K., 44enne rumeno, è stato accompagnato negli uffici del Commissariato di zona. Da accertamenti, sono emersi a carico dell’uomo altri precedenti di Polizia.

La vittima, una 50enne di nazionalità polacca, è stata soccorsa e accompagnata in ospedale; alla donna è stato riscontrato un trauma cranico, oltre ad altre contusioni ed escoriazioni.

La stessa ha poi raccontato agli investigatori l’accaduto per cercare di ricostruire la vicenda; da diverso tempo era oggetto aggressioni per futili motivi, in particolare quando l’uomo faceva abuso di sostanze alcoliche.

Come anche in quest’ultima occasione, quando J.I.K. l’ha costretta –  sotto costante minaccia – a rimanere all’interno della baracca senza possibilità di uscire.

L’uomo –  in evidente stato psico-fisico alterato – al rifiuto della donna di un avere rapporto sessuale, ha preso un martello colpendola più volte alla testa.

Lei, quasi esanime e sanguinante, è riuscita ad uscire arrivando in strada – facendosi così notare – ma è stata raggiunta e riportata indietro dall’uomo.

L’uomo ha proseguito con le sue minacce, questa volta brandendo un coltello, sino all’arrivo provvidenziale dei poliziotti.

Alla luce degli accertamenti effettuati dagli investigatori, anche con  l’ausilio della Polizia Scientifica,  e da quanto emerso in sede di denuncia, per l’uomo è scattato l’arresto.  

 




ROMA CENTOCELLE, FURTO IN UN ISTITUTO SCOLASTICO: RUBATI 10 COMPUTER DURANTE LA NOTTE

Redazione

Roma – Il furto è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana in un istituto scolastico superiore nella zona di Centocelle.

I ladri, dopo essere entrati all’interno attraverso la scala di sicurezza ed aver forzato la porta antincendio della biblioteca, hanno asportato 10 computer, completi di tastiere a mouse.

Al direttore della scuola, constatato il furto, non è rimasto altro che recarsi presso il Commissariato Prenestino, diretto dal dr. Mauro Fabozzi, denunciando l’accaduto.

Subito sono iniziate le indagini, e i poliziotti si sono recati sul posto per il sopralluogo.

Alcuni dei computer asportati sono stati ritrovati sulle scale interne, forse lasciati sul posto dal ladro con l’intenzione di riprenderli successivamente.

Nello stesso punto veniva inoltre ritrovato un borsone, all’interno del quale venivano rinvenuti dei documenti, grazie ai quali gli agenti sono riusciti ad identificare un giovane di 20 anni, che aveva frequentato negli anni scorsi l’istituto scolastico.

Ottenuto dall’autorità giudiziaria decreto di perquisizione, a casa del 20enne i poliziotti hanno ritrovato uno dei computer mancanti, mentre altri due computer sono stati rinvenuti all’interno dell’autovettura a lui in uso.

Il ragazzo pertanto, al termine, è stato denunciato per rispondere di furto aggravato. I computer, una volta dissequestrati, saranno restituiti all’istituto scolastico.

 




MONTE PORZIO CATONE ANNO DELLA FEDE, TANTE PERSONE ALL'INCONTRO CON IL VESCOVO MARTINELLI

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Redazione

Monte Porzio Catone (Castelli Romani) – Sabato 24 novembre u.s., S.E. Mons. Raffaello Martinelli ha convocato, presso Villa Campitelli, tutti i Pubblici Amministratori di Comuni, Municipi ed Enti ricadenti nel territorio della Diocesi di Frascati per un incontro organizzato dall’Ufficio diocesano “Iustitia et pax”, in occasione dell’Anno della Fede recentemente indetto da Benedetto XVI.

Il confronto tra politica e fede con particolare attenzione alla Dottrina Sociale della Chiesa è iniziato con una sintetica e chiara presentazione del Vescovo: “Quali i requisiti di un buon amministratore pubblico?” dove è stata sottolineata l’attenzione che la Chiesa pone nei confronti della persona; quindi, Mirko di Bernardo – dell’Università di Roma Tor Vergata – con il suo intervento: “Chiamati a servire il bene comune: governo, partecipazione e responsabilità”, ha sottolineato l’importanza di considerare la politica come servizio e vocazione, illustrando la natura antropologicamente relazionale dell’uomo. Più tecnico l’intervento del Alessandro Gratton – esperto di finanza e responsabile amministrativo dell’area corporate dell’ENI –: “Dalla crisi economica e finanziaria può scaturire un rinnovamento profondo?”, che ha sottolineato i meccanismi incorsi alla formazione di debiti stratosferici a partire dai mutui sub prime.

Alla fine dell’incontro il moderatore, Maria Tesresa Tamassia – direttore dell’Ufficio diocesano “Iustitia et pax”-, ha condotto un nutrito e sentito dibattitto.

Monte Porzio Catone ha partecipato all’incontro con un nutrito gruppo di amministratori, presenti: il Sindaco Luciano Gori e gli assessori Giulio Cupellini, Caterina Morani, Giuliano Imperatori e Giovanni Sbardella. “È stato un incontro proficuo – ha detto il Sindaco Gori all’uscita della sala –, il momento di profonda crisi economica ed istituzionale ha scaturigine dalla profonda crisi della PERSONA nelle sue dimensioni più intime e personali, che fanno riferimento alla dimensione valoriale e forse anche spirituale”. Poi ha aggiunto: “indipendentemente dal proprio credo politico e dal rapporto personale con la fede, le richieste che S.E il Vescovo e tutta la Diocesi hanno espresso per bocca dei relatori preposti, sono da tenere in attenta considerazione; del resto il pensiero, la sensibilità e la cultura occidentale sono frutto di un simbiotico rapporto con il cristianesimo… libera Chiesa in libero Stato affermava Cavour e noi lo seguiamo, ma è bene che ci siano dei momenti di confronto e dialogo che possano contribuire a tracciare il percorso verso il Bene Comune, che ha come origine e fine la persona”.




FRASCATI FIAMME GIALLE, UNA COMMERCIALISTA EVADE TOTALMENTE LE TASSE

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Redazione

Frascati (Castelli Romani) – Una commercialista di Frascati, che forniva consulenza alle imprese sull’osservanza della normativa tributaria e quindi sulla corresponsione dei tributi allo Stato, avrebbe occultato al Fisco, negli ultimi cinque anni, oltre 300.000 euro, nonché evaso l’IVA per oltre 60.000.

A scoprirla le Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati che, al termine di  una complessa verifica fiscale, hanno anche appurato che la professionista, al fine di aggirare la sospensione dall’albo disposta nei suoi confronti dal Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, avrebbe costituito appositamente una società di consulenza, pur esercitando di persona l’attività professionale.

I finanzieri, che si sono avvalsi degli accertamenti presso le banche, le poste e gli altri intermediari finanziari per ricostruire il presunto giro d’affari dell’attività, hanno poi ricondotto i compensi non dichiarati apparentemente dalla società in capo alla commercialista, reale erogatrice dei servizi di consulenza.

A garanzia dei crediti dello Stato per le imposte evase, le pene pecuniarie e gli interessi maturati, è stata proposta all’Agenzia delle Entrate l’applicazione delle misure cautelari amministrative sui beni immobili e mobili nella disponibilità della donna.  




ROMA, UNA 23 ENNE ESTORCE DENARO IN CAMBIO DI DOCUMENTI SMARRITI.

Redazione

Roma – Ha ricevuto una “strana” telefonata nella mattinata di ieri.

Dall’altra parte della cornetta, una ragazza che aveva trovato i suoi documenti e chiedeva di incontrarlo per restituirglieli; in cambio però di 30 euro.

Protagonista della vicenda un cittadino che aveva smarrito il portafoglio con all’interno alcuni documenti e carte di credito.

Dopo l’iniziale sorpresa, la vittima di questo tentativo di estorsione, ha deciso di concordare un luogo d’incontro per lo “scambio”; non prima però di andare a denunciare quanto stava accadendo alla Polizia.

Proprio mentre stava raccontando agli agenti la sua “disavventura” ha ricevuto una seconda telefonata dalla ragazza che era in possesso del suo portafoglio, la quale aveva deciso di alzare il prezzo: adesso “occorrevano” 70 euro.

Confermato il posto – un distributore di carburanti in localita’ Falcognana – e l’orario per l’appuntamento, la vittima si e’ incontrata il giorno successivo con la donna.

A breve distanza, si sono pero’ appostati anche gli agenti del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico.

I poliziotti hanno seguito “in diretta” il momento dello scambio documenti –denaro e sono intervenuti bloccando la giovane.

B.A.C., 23enne di nazionalità rumena, è stata accompagnata negli uffici di Polizia ed al termine degli accertamenti arrestata per il reato di estorsione.

Il portafoglio con i documenti sono stati poi riconsegnati dai poliziotti al legittimo proprietario.

 




NEMI, IL VIGILE MERLONGHI FA CAUSA AL COMUNE

[ DETERMINAZIONE  N° 159 DEL 12.11.2012 ]

 

Angelo Parca

Nemi (RM) – I soldi dei contribuenti vengono impiegati dal Comune di Nemi per difendersi da un contenzioso che fa acqua da tutte le parti. Ben duemila euro, soldi pubblici, sono stati impegnati per il legale Avv. Gianluca Piccinni per difendere l’Ente da un ricorso presentato da Filippo Merlonghi, vigile a Nemi.

Filippo Merlonghi, già rinviato a giudizio e sul quale pende un processo che è in corso presso il Tribunale penale di Albano, ha fatto ricorso contro il Comune di Nemi chiedendo la progressione economica superiore orizzontale. In soldoni Merlonghi vuole un compenso maggiore che non gli è stato concesso in passato.

All’incirca nel 2008, Merlonghi incassò un giudizio negativo da parte dell’allora comandante della Polizia Locale Fabiani. Di fatti è previsto nella Pubblica Amministrazione che i dirigenti esprimano un giudizio di cui l’Amministrazione deve tener conto ai fini dell’eventuale concessione di una progressione economica.

Il giudizio di Fabiani compromise la progressione economica di Merlonghi. Infatti, l’allora Comandante espresse un giudizio molto negativo: La scheda di valutazione del Merlonghi non era affatto edificante. All’epoca l’Amministrazione non poté non tener conto del parere del dirigente e pertanto non concesse la progressione richiesta dal vigile Filippo Merlonghi che, caso singolare, ha aspettato soltanto oggi per rivolgersi all’Autorità giudiziaria competente.

Risulta che in quel tempo, il Merlonghi, propose all’Amministrazione comunale in carica una serie di soluzioni transattive e conciliative inaccettabili, poiché in contrasto con l’interesse dell’Ente. “E’ legittimo domandarsi – asserisce l’ex amministratore Avvocato Alessandro Biaggi – perché mai Alberto Bertucci, nella sua attuale qualità di Sindaco, non dia corso a quelle ipotesi transattive e conciliative a suo tempo caldeggiate in favore del Merlonghi. In altri termini, perché mai il dipendente è dovuto ricorrere all’Autorità giudiziaria quando negli anni precedenti insisteva con forza per l’accoglimento di quelle ipotesi, come se gli allora amministratori in carica volessero negargliele per pregiudizio?” Per di più, anche i funzionari diedero sempre parere contrario a queste soluzioni. “E’ più che lecito e doveroso – asserisce il Consigliere di opposizione di Insieme per Nemi Cinzia Cocchi – che l’Ente si difenda nel contenzioso giudiziario promosso da Merlonghi. Si auspica che la difesa sia strenua e si acquisisca anche la testimonianza dell’allora comandante Fabiani. Questo al fine di non incorrere in una perdita economica e d’immagine del Comune stesso che in caso perdesse la causa con Merlonghi, sarebbe costretto a risarcire il vigile ricorrente, anche degli arretrati non percepiti per via della mancata progressione”.

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ROMA POLICLINICO GEMELLI, PROTESTA DEI LAVORATORI: 80 IN CASSA INTEGRAZIONE

A.P.

Roma – Questa mattina (lunedì 26 novembre) hanno protestato fino alle 13 davanti all'entrata di via Trionfale i lavoratori del Policlinico Gemelli di Roma. Circa 300 operatori sanitari aderenti ai sindacati Coina ed Fsp hanno indetto uno sciopero e hanno manifestato in via della Pineta Sacchetta. Lo sciopero è determinato dal rinnovo contrattuale, che prevede la riduzione del 30% dello stipendio rispetto al contratto della sanità pubblica.

Il sindacato ha espresso la propria contrarietà al ricorso alla cassa integrazione, mentre è favorevole a verificare altre modalità di risparmio.

“Il fatto che alcuni lavoratori di una delle strutture sanitarie d’eccellenza dal Lazio, il Policlinico Agostino Gemelli, stiano protestando e abbiano manifestato contro la cassa integrazione che ha colpito 80 di loro, e che l’anno prossimo potrebbe essere estesa a un numero ancora più grande di persone, è un segnale di come la Regione debba riprendere a occuparsi presto e con attenzione di questi temi. Intanto ai lavoratori in protesta va tutta la mia solidarietà, nella speranza che si  possa chiudere la vicenda senza creare danni ai servizi e agli operatori”. Lo afferma in una nota Eugenio Patanè, presidente del Pd Roma.

“E’ chiaro che questioni come il livello dei servizi nella sanità e le condizioni dei lavoratori non possano essere derubricate a semplici voci in un bilancio, ma siano temi che coinvolgono direttamente la qualità della vita e dell’assistenza, oltre che i diritti fondamentali delle persone. Per questo c’è bisogno di una Giunta regionale nel pieno dei propri poteri e di un Consiglio che lavori a pieno ritmo per dare al Lazio una prospettiva di sviluppo ed eccellenza”.