ROCCA DI PAPA SAN RAFFAELE: 1.500 POSTI DI LAVORO PERSI, SANITA' AL COLLASSO, 1.200 POSTI LETTO TOLTI AI CITTADINI

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Redazione

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Rocca di Papa – In assenza di alcuna notizia o determinazione certa da parte della Regione Lazio riguardo la richiesta di pagamento, in questa fase di emergenza, dei soli costi minimi di funzionamento (personale, medicinali, presidi sanitari) delle strutture di San Raffaele S.p.A. nella Regione Lazio, nonostante il credito di oltre 260 milioni di Euro che il Gruppo vanta nei confronti della Regione per mancati pagamenti di prestazioni già erogate, la Società si vede costretta oggi, a comunicare la cessazione delle attività del San Raffaele Rocca di Papa, in aggiunta a quella del San Raffaele Cassino, Villa Buon Respiro di Viterbo e San Raffaele Montecompatri.

A Rocca di Papa chiuderanno 255 posti letto di cui 95 di Lungodegenza, 80 di RSA, 16 di Hospice residenziale e 64 domiciliare per malati terminali. Nella Struttura operano 206 lavoratori.

Inoltre, in conseguenza della chiusura di questi quattro presidi ospedalieri, si è reso necessario un significativo ridimensionamento della struttura centrale del Gruppo, che fornisce supporto a quelle periferiche nelle attività amministrativo-contabile, logistica e risorse umane; i lavoratori ai quali, in questo caso, verrà comunicata la cessazione del rapporto di lavoro, sono 130.

I provvedimenti di oggi portano, quindi, a oltre 1200 i posti letto sottratti alla disponibilità dei cittadini e a 1500 i posti di lavoro persi, senza considerare l’impatto sull’indotto.

Il Gruppo San Raffaele è profondamente scosso dalle decisioni che, suo malgrado, ha dovuto assumere ma, in mancanza di pagamenti immediati da parte della Regione Lazio, come più volte ribadito, non è più in grado di far fronte agli impegni economici necessari a garantire la continuità assistenziale nelle sue Strutture.

 

 

Ieri il sindaco Pasquale Boccia si è unito alla manifestazione di protesta che un gruppo di lavoratori del San Raffaele di Rocca di Papa ha organizzato presso la rotatoria di via dei Laghi. Nell’ambito dei disagi che si registrano in tutte le strutture del gruppo Tosinvest della Regione Lazio, nella clinica di via Ariccia i dipendenti non percepiscono lo stipendio da settembre.

“La situazione è fortemente critica per pazienti e lavoratori e le notizie che arrivano, anche se ancora in via ufficiosa, non sono positive – è il commento del primo cittadino –.  Dobbiamo fare sistema, dobbiamo mettere in piedi una rete forte che sia in grado di fare ponte, vista la mancanza di interlocutori a livello regionale,  e di portare il nostro messaggio a chi di competenza per la salvaguardia della sanità della Provincia di Roma. Basta alle logiche dei tecnici che tagliano professionalità e competenze senza visione di insieme.

Stiamo parliamo di una struttura d’eccellenza, una presenza ormai storica per il territorio che svolge un ruolo importantissimo nel campo della lungodegenza, la RSA e, soprattutto, un punto di riferimento fondamentale per i malati terminali. Una realtà, come tante altre sul territorio che si trovano nella stessa situazione, che merita di avere risposte concrete.

Se non si trovano soluzioni al più presto quello che si prospetta è una vera e propria emergenza sociale cui i Comuni non saranno in grado di far fronte”.

Il primo cittadino ha già inviato una nota al Commissario regionale per la Sanità Enrico Bondi e al Prefetto di Roma Giuseppe  Pecoraro per richiedere, a nome della Comunità dei Sindaci dei Castelli Romani, un incontro urgente.

tabella PRECEDENTI: 

10/12/2012 VITERBO, SANITA' AL COLLASSO: DOPO VILLA BUON RESPIRO ARRIVANO I TAGLI PER VILLA IMMACOLATA
01/12/2012 VITERBO, VERTICE IN PREFETTURA PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DI VILLA BUON RESPIRO
30/11/2012 VITERBO, CHIUSURA VILLA BUON RESPIRO. L'APPELLO DELL'UDC AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, AL SINDACO E AL PREFETTO DI VITERBO

  27/11/2012 LAZIO, MEDICI SAN RAFFAELE ADERENTI AL COMITATO PER LA DIFESA DEL SAN RAFFAELE

25/11/2012 VITERBO, LA REGIONE NON PAGA: VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA DI FONDI
11/08/2012 LAZIO, PEDICA(IDV): SPERO VERTICI SAN RAFFAELE SMENTISCANO IPOTESI CHIUSURA”
11/08/2012 LAZIO CASO SAN RAFFAELE: SI APRE UNO SPIRAGLIO E IL SOGGIORNO NEL LAZIO SI ALLUNGA
10/08/2012 CASTELLI ROMANI SAN RAFFAELE, TRA VELLETRI E MONTE COMPATRI LA POLITICA SI SPACCA E INTANTO… I CITTADINI CI RIMETTONO LA SALUTE
10/08/2012 LAZIO, LA REGIONE VUOLE PORTARE IL GRUPPO SAN RAFFAELE IN TRIBUNALE
09/08/2012 LAZIO, IL GRUPPO SAN RAFFAELE TOGLIE LE TENDE DA QUESTA REGIONE E ADDEBITA LE RESPONSABILITA' ALLA POLVERINI
06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!
22/06/2012 SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"
05/06/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE, IL TAR ANNULLA LA DELIBERA DELLA POLVERINI
30/05/2012 MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LA POLVERINI NUOCE ALLA SALUTE?
14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA



GENZANO ALLARME BOMBA, UN ORDIGNO AL BANCOMAT DELLA TONIOLO

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A.P.

Genzano di Roma – E’ allarme bomba alla Toniolo di Genzano. Questa mattina intorno alle 7:30, gli impiegati della banca hanno notato un ordigno con fili elettrici posto sotto il bancomat della banca. In questo momento sono arrivati gli artificieri. Traffico in tilt e polizia locale e carabinieri di Genzano sono sul posto. Di recente sui muri della Toniolo è stata rappresentata la A di Anarchia.




ALBANO LAZIALE INCENERITORE, I SINDACI SOTTOSCRIVONO: BONIFICA E CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA E' DI COMPETENZA DELLA REGIONE

Redazione

Albano Laziale – Cinque i punti decisi in Conferenza dei Sindaci che sversano nella discarica di Roncigliano (e di Marino che non sversa più nella discarica) per continuare la battaglia contro la costruzione dell’inceneritore:

         1.       Adesione alla caratterizzazione idrogeologica e geologica dell’area di Roncigliano, così come stabilito dalla Convenzione firmata con il CNR-IRSA;

         2.       Redazione di una lettera sottoscritta da tutti i Sindaci al fine di ribadire con fermezza che la caratterizzazione idrogeologica dell’area e la successiva eventuale bonifica sono di esclusiva competenza della Regione Lazio. Si sottolineerà, peraltro, come nonostante la norma preveda quanto appena stabilito, i Sindaci, per senso di responsabilità, hanno comunque inteso procedere nelle aree in cui la caratterizzazione è effettuabile (ovvero al di fuori della discarica). Si richiederà pertanto che la Regione Lazio intervenga all’interno della discarica operando la medesima caratterizzazione geologica ed idrogeologica;

         3.       Valutazione della possibilità di effettuare una denuncia alla Commissione Europea per valutare lì esistenza di eventuali  infrazioni dell’applicazione della norma nazionale al diritto comunitario;

         4.       Valutazione della possibilità di adire alla Corte europea dei Diritti per l’Uomo.

Sugli ultimi due punti, vista la scarsità di successo di entrambe le azioni e l’impossibilità giuridica degli enti governativi di ricorrere di fronte alla Corte dei Diritti dell’Uomo, i sindaci si riservano di decidere definitivamente in una nuova Conferenza, dopo aver sentito ognuno i legali di propria appartenenza. 

Al termine della Conferenza i sindaci hanno incontrato una delegazione di cittadini presenti a palazzo Savelli per illustrargli la linea decisa.

La Conferenza dei Sindaci si è riaggiornata per il prossimo mercoledì 9 gennaio 2013.

 

*Il comunicato è sottoscritto da tutti i sindaci di bacino (escluso Ariccia perché non presente in Conferenza).

tabella PRECEDENTI: 

07/12/2012 ALBANO INCENERITORE: IL NO INC CHIEDE AL SINDACO CHE LA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI SI TENGA A PORTE APERTE

  06/12/2012 ALBANO INCENERITORE, LITE TRA NO INC E SINDACO DI ALBANO: CARABELLA (PD) CHIEDE UN DIRETTIVO PUBBLICO STRAORDINARIO

  27/11/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC: PARTE LA SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA PER LA RACCOLTA DI FONDI NECESSARI AL RICORSO CONTRO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

20/11/2012 ALBANO INCENERITORE, INDAGINI PROCURA DI ROMA: SALTANO LE PRIME POLTRONE. SI DIMETTE L'AMMINISTRATORE DI PONTINA AMBIENTE

21/10/2012 ALBANO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE: "NO, NO, STAVOLTA NON CI STO O LA RACCOLTA PORTA A PORTA OPPURE LA RIVOLTA!"

19/10/2012 ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

    27/09/2012 ALBANO STRISCIONE CONTRO INCENERITORE, NOBILIO: "SE NON CI FOSSE DA PIANGERE VERREBBE DA RIDERE!"

  27/09/2012 ALBANO, STRISCIONE CONTRO INCENERITORE: INCALZA LA POLEMICA DOPO LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE GIORGI (PDL)
  24/09/2012 ALBANO INCENERITORE, FORTINI E NOBILIO SE LE DANNO A SUON DI RESPONSABILITA'… SIA PD CHE PDL AVREBBERO AUTORIZZATO
23/09/2012 ALBANO, NOBILIO: "MA LA PDL DI ALBANO VUOLE L'INCENERITORE?…."
05/09/2012 ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA
22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"
27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI
01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI



MINISTERO POLITICHE AGRICOLE: CORRUZIONE E TURBATIVA D'ASTA

Arrestato il capo della segreteria del sottosegretario Braga, Giuseppe Ambrosio

 

 

Redazione

Roma – Questa mattina 11 dicembre la Guardia di Finanza sta eseguendo una serie di arresti nei confronti di funzionari pubblici e dirigenti del ministero delle Politiche Agricole e di imprenditori per reati contro la pubblica amministrazione.

Complessivamente sono 11 i provvedimenti emessi dalla procura di Roma nei confronti degli indagati. Il reato ipotizzato dai magistrati e' corruzione e turbativa d'asta.

La procura ha anche disposto il sequestro di beni per un valore di 22 milioni di euro.  Gli indagati nell'indagine sono complessivamente 37. Degli 11 provvedimenti emessi dalla procura di Roma, sei sono custodie di ordinanza cautelare in carcere e cinque agli arresti domiciliari.

Il capo della segreteria del sottosegretario Braga, Giuseppe Ambrosio, è stato arrestato nell'ambito di un'indagine che ha portato all'arresto per corruzione e turbativa d'asta 11 fra funzionari e dirigenti del ministero delle politiche agricole. Nel complesso sono 37 le persone indagate.

La procura di Roma anche disposto il sequestro di beni per un valore di 22 milioni di euro.




LAZIO, IL TRASPORTO PUBBLICO AFFONDA: I TITOLARI DELLE AZIENDE TPL OCCUPANO LA REGIONE E CONGELANO I SERVIZI

Chiara Rai

Lazio – E’ iniziata ieri 10 dicembre  la paralisi effettiva del trasporto pubblico locale su gomma in oltre 70 Comuni del Lazio, tra cui della Provincia di Roma: Fiano Romano, Capena, Bracciano, Velletri, Lariano, Tivoli, Artena, Valmontone, Palestrina, Zagarolo, San Cesareo, Bellegra, Genazzano, Cave, Segni, Anzio..

I titolari della aziende di trasporto non ricevono i pagamenti da oltre 14 mesi e rimasti senza più soldi per pagare benzina e dipendenti, hanno deciso di "barricarsi" all’interno della Regione nella sala Liri in via Rosa Raimondi Garibaldi, assieme a 37 referenti di società di trasporto, le organizzazioni sindacali e molti sindaci dei Comuni interessati finché non si troverà una soluzione concreta per poter riattivare i servizi Tpl. “Purtroppo nonostante la buona volontà e l’interessamento che Malcotti ha espresso nei nostri confronti – dichiara Giuseppe Cilia, presidente dell’associazione “Uni.A.Mo.La” che rappresenta 47 aziende Tpl del Lazio – si insiste sulla cartolarizzazione Sace, ovvero su un accesso al credito che richiede diverso tempo ai fini dell’erogazione del pagamento a seguito di preventiva consegna di una serie di documentazione non facilmente e immediatamente reperibile per tutti”.

Cilia ribadisce che ci sono dei punti di debolezza nell’accordo della Regione e che servono risorse immediate, perché la maggior parte della aziende non è più in grado di mettere gasolio ai mezzi. “Su 70 milioni – aggiunge Cilia e conferma Claudio D’Amico titolare della Damibus S.r.l. che serve Fiano Romano e Capena – abbiamo bisogno di almeno 10 milioni subito per poter tamponare la situazione”. Cilia e gli altri trasportatori pretendono un accordo scritto con le specifiche di un effettivo acconto di almeno il 10 per cento dell’intero importo. Intanto mercoledì alle 16 è fissato un incontro tra i rappresentanti delle aziende Tpl e l’assessore al Bilancio Stefano Cetica.

E il blocco dei mezzi su gomma continuerà ad oltranza fino all’effettivo pagamento dell’anticipo richiesto. “Fino a mercoledì – conferma Cilia – non riprenderemo il servizio perché siamo davvero impossibilitati”. Uno sciopero annunciato, quindi, che non è stato sospeso neppure dopo il tavolo dello scorso giovedì in Regione con l’assessore ai Trasporti Luca Malcotti in occasione del quale erano stati chiariti i tempi e le modalità di gestione dell’accordo siglato il 30 novembre che rende operativo l’accordo tra Regione, Poste Italiane e Sace. Una sorta di intesa  per l’erogazione del pagamento alle aziende di trasporto. Inoltre Sace, a dire di Malcotti, avrebbe già deliberato favorevolmente sulla cessione dei crediti di alcune imprese che verranno pagate nei prossimi giorni.

tabella PRECEDENTI:

07/12/2012 TRASPORTO LAZIO ALLO SBANDO, AZIENDE TPL IN GINOCCHIO: LUNEDI' SI FERMA TUTTO
06/12/2012 LAZIO VERTICE IN REGIONE TRA AZIENDE TPL E ASSESSORE MALCOTTI: COSTITUITA UNITA' DI CRISI
06/12/2012 LAZIO, RISCHIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: OGGI VERTICE IN REGIONE TRA L'ASSESSORE MALCOTTI E LE AZIENDE DI TPL
30/11/2012 LAZIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE LASCIA SPERARE, LE AZIENDE CHIEDONO GARANZIE
26/11/2012 LAZIO TRASPORTO PUBBLICO, LA REGIONE NON PAGA: FINE CORSA PREVISTO PER IL 10 DICEMBRE.
21/11/2012 CAPENA – FIANO, TRASPORTO PUBBLICO. LA REGIONE NON PAGA E DAMIBUS INTERROMPE IL SERVIZIO
26/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
19/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.



NEMI FRISON

Chiara Rai

Nemi (RM) – Risulta che un Consigliere di maggioranza del Comune di Nemi, nello specifico Elio Frison, detenga l’usufrutto a vita, insieme alla moglie, di un terreno nella valle del lago di Nemi in via di Santa Maria, acquistato nel 2005, la cui proprietà è dei figli di Frison.

Al momento dell’acquisto, sul terreno non vi era alcuna costruzione, anche perché il lotto è catalogato come “Orto”, quindi significa che non vi si può costruire nulla sopra.

Una foto aerea del 2005 dimostra che sul lotto non vi era alcun manufatto, mentre una foto aerea del 2011 mostra la presenza di manufatti. Un’altra foto dello scorso 9 dicembre, dimostra che quei manufatti sono ancora lì.

Esistono le autorizzazioni amministrative per quelle costruzioni? Se non c’è alcuna concessione, pezzo di carta, richiesta di cambio di destinazione andata a buon fine, le costruzioni fiorite sul terreno Frison dovrebbero essere demolite e aggiunte alla lunga lista di demolizioni e ripristino dei luoghi che ha ordinato di recente il Comune. Che proliferassero gli abusi a Nemi, lo si era capito. Ma che presunti abusi possano essere eventualmente essere perpetrati dagli stessi amministratori in carica apparirebbe senz’altro singolare e avrebbe dell’incredibile. 

L’usufrutto, secondo il diritto romano, è il diritto di usare e usufruire di cose altrui senza alterarne la natura e la consistenza. Però, natura e consistenza appaiono, in questo caso, visibilmente alterate. Ciò significa che il consigliere Frison ha sì tutto il diritto di trarre dal terreno ogni utilità che questo può dare, purché se ne conservi la destinazione originaria. E originariamente su quel terreno non c’era nulla.

Esistono le autorizzazioni amministrative per la costruzione dei manufatti?

Osservazione numero uno: L’amministrazione Bertucci si è detta essere a favore della lotta all’abusivismo, ma ha guardato anche in casa propria?
Osservazione numero due: Sarà così scrupoloso il sindaco Bertucci dall’ordinare, accertati i fatti, la eventuale demolizione ai manufatti di Frison?

In queste occasioni è d’uopo ricordare i consigli di Isocrate che ha più volte evidenziato quanto sia importante dare “il buon esempio” più di tante parole e slogan e chi Governa, deve dare il buon esempio: “Sii raffinato nei vestiti e negli ornamenti della tua persona, – scrisse Isocrate –  ma sii moderato nelle altre abitudini come conviene (che siano) i re, affinché quelli che (ti) vedono, grazie allo spettacolo (che offri) giudichino che tu sei degno del comando e quelli che vivono con te abbiamo la stessa opinione di quelli, grazie alla tua forza morale.
 




MARINO, DIVINO AMORE: PDCI, SEL, IDV, LISTA ONORATI SOSTENGONO COMPATTI LA BATTAGLIA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE E IL RICORSO AL T.A.R. FATTO DAI CITTADINI DI A.D.A.

Redazione

Marino (RM) – “La maggioranza di Palozzi, nel consiglio comunale del 31 ottobre 2012, ha certificato la volontà di proseguire con il progetto edificatorio su via del Divino Amore. Sappiano però i signori del centrodestra che il ricorso al TAR di A.D.A. va avanti!”

ADA (Argine Divino Amore) ha così recentemente dichiarato di voler proseguire la battaglia contro la cementificazione del Divino Amore. I cittadini non si fermano. "PdCI, SEL, IDV, Lista Onorati saranno al loro fianco. Dichiarano in una nota congiunta i rappresentanti di Pdci, Sel, Idv, Lista Onorati – L’associazione di cittadini si sta battendo senza sosta, prosegue la nota – come altri soggetti, liste e partiti, contro la concezione che la pianificazione territoriale si faccia a suon di riempimenti edilizi di spazi vuoti. Al contrario di chi, come unico elemento ispiratore, si affida ai disegni, alle convenienze, alle spudorate richieste di palazzinari, speculatori finanziari o, almeno, retrogradi ideatori di impossibili cittadine rurali proposte di sana pianta in realtà che hanno già una propria struttura, una propria vocazione di sottofondo per crescere in armonia. In armonia coi tempi che necessitano, in armonia coi luoghi da salvaguardare, in armonia con la partecipazione alle scelte di chi vive in questi luoghi. Per questo anche se nell’ultimo Consiglio Comunale del 31 ottobre la maggioranza di centro destra ha bocciato compatta le osservazioni all’Accordo di Programma che erano state presentate un anno fa da cittadini che aderiscono ad ADA e che, di fatto, impedivano il proseguimento dell’iter Politico Amministrativo del progetto edilizio nell’area del Divino Amore. Ora la “palla” delle scelte è tornata alla Regione Lazio. Tale pronunciamento, che ci aspettavamo, conferma la volontà del comune di Marino di procedere con la cementificazione e per questo la nostra opposizione a questa scelta non solo prosegue, ma diventerà ancora più evidente e incisiva.

Sinistra Ecologia e Libertà, Comunisti Italiani, Italia dei Valori di Marino e Lista Onorati, proprio perché certi che le scelte di programmazione territoriale, di sviluppo delle vocazioni economiche e ambientali di Marino, e del suo territorio a cominciare da Frattocchie e dalle frazioni, si debbano basare sul ruolo imprescindibile della sostenibilità ambientale e quindi dalla valorizzazione del ruolo dei Parchi (dell’Appia Antica e dei Castelli romani), saremo al fianco di tutte le iniziative di associazioni e cittadini. Saremo pronti e concreti nel dialogare e condividere responsabilità con liste e partiti, con movimenti di lotta e con singoli cittadini che tale linea anticementificazione sosterranno. Oggi non ricopriamo ruoli decisionali, anzi da molto tempo non ricopriamo ruoli di responsabilità amministrativa. Oggi non siamo neppure rappresentati istituzionalmente come “oppositori” nel consiglio comunale attuale. Tuttavia questo non ci esime dal prendere sulle nostre spalle la parte di responsabilità che ci spetta. – La nota conclude – Volentieri, quindi siamo partigiani schierati in questa battaglia. Volentieri ci presentiamo come pronti a dire molti SI ai cittadini che chiedono diritti, legalità, ambiente, lavoro sostenibile; ed a dire dei fermi NO agli speculatori, alle forzature, alle illegalità, alla arroganza del potere dei soldi e delle istituzioni  piegate al potere dei soldi. Palozzi e la destra a Marino, e ciò che difendono e rappresentano, non solo sono avversari politici, ma sono nemici del libero futuro delle generazioni che verranno e sono nemici dello sviluppo armonico della società marinese. Prima se ne andranno dalla gestione arrogante del potere in cui si sono specializzati, meglio sarà per la rinascita di Marino."

tabella PRECEDENTI:

06/12/2012 MARINO, DIVINO AMORE: “PALOZZI CONFERMA IL PROGETTO EDIFICATORIO AL DIVINO AMORE.
24/08/2012 MARINO SPECULAZIONI EDILIZIE, RIFONDAZIONE COMUNISTA FA IL PUNTO
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LEGGE PER POTERI DELEGATI AI COMUNI IN MATERIA PAESAGGISTICA
01/03/2012 MARINO DIVINO AMORE, UNA FINESTRA DI VERDE SPERANZA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE
02/02/2012 MARINO, TAMMARO SU DIVINO AMORE: “VIZIO SU PROTOCOLLO D’INTESA CON REGIONE: E’ SCORCIATOIA E MANCA DATA APPOSIZIONE TRA LE PARTI”.


 




VITERBO, SANITA' AL COLLASSO: DOPO VILLA BUON RESPIRO ARRIVANO I TAGLI PER VILLA IMMACOLATA

Battistoni: "Auspico vivamente che al più presto ci sia un’inversione di marcia rispetto a quanto avvenuto finora perché, proseguendo su questa strada rischiamo lo smantellamento vero e proprio della nostra sanità"

 

Redazione

Viterbo – “Continuando così si arriverà allo smantellamento della sanità pubblica e privata viterbese”. E’ con toni amareggiati che il consigliere regionale del Pdl, Francesco Battistoni, commenta l’ennesimo taglio ai danni di strutture della Tuscia. “Dopo la grave situazione in cui versa il Centro di riabilitazione di Villa Buon Respiro e tutto il personale medico, adesso viene colpita un’altra importante realtà sanitaria del nostro territorio”. Il consigliere, in particolare, si riferisce alla Casa di cura Villa Immacolata. “Dopo la pesante riduzione di posti letto subito tempo fa – spiega – adesso si apprende del decurtamento di 727mila euro ai danni di una struttura che rappresenta un punto di riferimento per numerose prestazioni sanitarie, quali la lungodegenza e la riabilitazione ospedaliera”.

Il decreto regionale, firmato dal commissario Bondi, prevede nello specifico un taglio di 1.285,35 per quanto riguarda il finanziamento per la formazione professionale, 104.770 per la lungodegenza medica post-acuzie e, addirittura, 622.177 per la riabilitazione ospedaliera post-acuzie. “E’ un disastro – aggiunge Battistoni -. Oltre ad esprimere solidarietà ai professionisti che operano a Villa Immacolata e ai pazienti ricoverati, auspico vivamente che al più presto ci sia un’inversione di marcia rispetto a quanto avvenuto finora perché, proseguendo su questa strada – conclude il consigliere – rischiamo lo smantellamento vero e proprio della nostra sanità”. 

tabella PRECEDENTI: 

01/12/2012 VITERBO, VERTICE IN PREFETTURA PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DI VILLA BUON RESPIRO
30/11/2012 VITERBO, CHIUSURA VILLA BUON RESPIRO. L'APPELLO DELL'UDC AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, AL SINDACO E AL PREFETTO DI VITERBO

  27/11/2012 LAZIO, MEDICI SAN RAFFAELE ADERENTI AL COMITATO PER LA DIFESA DEL SAN RAFFAELE

25/11/2012 VITERBO, LA REGIONE NON PAGA: VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA DI FONDI
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PARCO REGIONALE DEI CASTELLI, PUNTI INFORMATIVI: TRA LA DELIBERA E L'ATTUAZIONE ARRIVANO LE SPECIFICAZIONI DI ORCIUOLI

Veniamo a conoscenza che il punto informativo di Grotticelle non verrà realizzato e che i fondi erogati per quest’ultimo sono in fase di restituzione.

 

Angelo Parca

Castelli Romani – Ritorniamo sulla vicenda dei punti informativi del Parco Regionale dei Castelli. Il 4 dicembre scorso abbiamo pubblicato un articolo [ PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, FINANZIAMENTI E OPERE DA RELIZZARE ENTRO IL 2012: MANCANO ALL'APPELLO DUE PUNTI INFORMATIVI? ] nel quale si evidenziava la pubblicazione da parte dell’Ente Parco di una delibera del 15 novembre 2012 da parte del commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli che sostanzialmente approva il Piano dettagliato degli obiettivi e dei progetti da realizzare nell’esercizio finanziario 2012 al fine di consentire l’ordinaria gestione amministrativa delle diverse attività dell’Ente.

In allegato alla delibera c’è una tabella che riporta in maniera analitica, costi compresi, gli “obiettivi e progetti da realizzare nell’anno 2012”. Tra questi, alla voce “realizzazione degli interventi finanziati nell'ambito dei fondi comunitari DOCUP, POR, PSR e dei fondi dell'Accordo di Programma Quadro APQ7, nonché degli altri programmi regionali finalizzati alla tutela, qualificazione e valorizzazione all'interno dell 'Area protetta” vi è, tra le altre, anche la realizzazione, entro il 2012, di un punto informativo in località Vivaro, Comune di Rocca di Papa finalizzato alla preparazione di escursioni guidate storico – naturalistiche anche a cavallo per un costo complessivo, somma in bilancio, di 349.193,82 euro. E di un altro punto informativo in località Grotticelle a Rocca di Papa per un importo di 380.654,68 euro, finalizzato anche quest’ultimo alla preparazione di escursioni guidate storico – naturalistiche anche a cavallo.

Abbiamo anche messo in evidenza che nel bilancio di previsione 2012, vengono evidenziati gli interventi già finanziati e in corso di attuazione.

Tra questi ci sono i due finanziamenti ai punti informativi. Ci siamo infine recati sia al Vivaro che a Grotticelle. Nella prima località non abbiamo trovato nulla se non una bacheca del Parco e nella seconda abbiamo trovato un rudere abbandonato.

A seguito della pubblicazione dell’articolo, il commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli ha desiderato fornirci delle delucidazioni in merito ai documenti pubblicati e ai lavori in essere.

Nel contempo ci è pervenuta anche una nota da parte del consigliere regionale Filiberto Zaratti (Sel), in merito alla questione dell’utilizzo dei fondi (regionali /Europei) PR FERS sollevata da L’osservatore laziale.

“E’ praticamente accaduto quel che temevamo – dice Zaratti. – Stavamo seguendo la questione già da diversi mesi, da un lato soddisfatti per l'acquisizione dei fondi europei destinati al Parco Castelli per realizzare non solo i punti didattici/informativi/turistici, ma anche per la realizzazione di percorsi agibili per i disabili in località Castel Gandolfo; dall'altro preoccupati perché l'inerzia della gestione commissariale era conclamata e restia ad ogni sollecitazione che pure abbiamo fatto in più occasioni, sia come Sel regionale che come Sel Castelli Romani.
Peraltro i due punti informativi – che a questo punto è praticamente impossibile che vengano realizzati entro i tempi previsti per non perdere i fondi – sono di speciale interesse perché avrebbero dovuto valorizzare due località molto pregiate del territorio. In particolare quello delle Grotticelle – dice il consigliere Sel – avrebbe dovuto inserire nei circuiti turistici locali delle bellissime sepolture preistoriche che necessitano sia di una definitiva sistemazione per la fruizione turistica, sia dell'avvio di una seria campagna di studi che ne possa chiarire con maggior precisione la datazione e l'attribuzione alla facies castellana della civiltà appenninica.
Ora il timore – conclude Zaratti –  è che la gestione commissariale del Parco ceda alla tentazione di sprecare questi fondi per mettere in piedi un intervento raffazzonato e inutile all'ultimo momento, magari con la complicità dell'incipiente periodo festivo che vede l'attenzione pubblica "allentarsi" in vista delle feste natalizie”.

Il Commissario Orciuoli specifica che la delibera è un atto di indirizzo al direttore rispetto a un finanziamento Por 2007 – 20013 (III° fase del Por). 

Qualcosa non è andato bene riguardo il punto informativo di Grotticelle a Rocca di Papa: “abbiamo dovuto rimettere mano al carteggio. – Dice Orciuoli –  ci siamo ritrovati questo rudere che presenta solamente due mura perimetrali peraltro in stato fatiscente e situato in zona classificata dal PTP RP8 come zona boscata dove è vietata qualsiasi volumetria. Non essendoci nessun atto che potesse attestare una volumetria in termini urbanistici e non potendo di fatto proseguire con la realizzazione siamo stati costretti a fare una scelta seppure sofferta ma ineludibile.

Per cui il progetto non era attuabile e la procedura è risultata quantomeno carente dal punto di vista delle procedure tecnico-amministrative”. Infatti, ricorda il commissario del Parco, nel 2009 era stato affidato l’incarico ad un architetto che non ha mai portato a termine la progettazione e la direzione del Parco non si sarebbe mai preoccupata di verificare il perchè il progetto è rimasto bloccato e non è mai andato avanti. “ Dunque – prosegue Orciuoli –  su richiesta di chiarimenti da parte dell'organo regionale, ci siamo trovati nella spiacevole situazione di dover rispondere sull'effettivo stato di avanzamento del progetto e rimettere il carteggio nelle mani degli uffici regionali. Avendo però, già avuto una anticipazione di circa 70mila euro abbiamo dovuto mantenere aperto il capitolo di bilancio finché la procedura di restituzione non sarà effettiva. Il 25 gennaio del 2012, dopo aver verificato tutte le strade possibili per poter rendere operativi questi fondi e l'intervento stesso siamo stati costretti alla restituzione  dei fondi”.

Dunque, veniamo a conoscenza che il punto informativo di Grotticelle non verrà realizzato e che i fondi erogati per quest’ultimo sono in fase di restituzione.

Veniamo al punto informativo del Vivaro.

Anche se nella delibera non è specificato chiaramente, il commissario Matteo Mauro Orciuoli fa sapere che il punto al Vivaro verrà realizzato esattamente in via Calabria, presso l’ex scuola Vivaro dove i lavori sono già iniziati. “Il 31 luglio di quest'anno è stata indetta indetta la gara – dice Orciuoli – il 4 ottobre firmato il contratto, il 5 dicembre consegnato definitivamente il cantiere la cui durata lavori è prevista in 330 giorni. Ma riteniamo che i lavori saranno terminati prima dell’estate per rendere operativo il punto con personale dell'Ente all'’interno.

Inoltre Orciuoli ha inteso dare ulteriori informazioni in merito allo stato di altri lavori previsti nella delibera in allegato all’articolo.

“E’ partita la gara per l’'immobile di Albano su via Volontari del Sangue – asserisce il commissario dell’Ente Parco –  i cui lavori partiranno nel 2013 e riguardano la ristrutturazione in chiave ecologica a basso impatto energetico da destinarsi a centro visite per un costo di 385 mila euro”.  Riguardo invece il rifugio della forestale al Monte Artemisio Orciuoli fa sapere è stato reso necessario “adeguare il progetto per renderlo cantierabile dal punto di vista strutturale, in quanto non c’era l’allaccio per l’elettricità, nè erano stati presi in considerazione gli altri servizi”. Per cui si è optato per un impianto di cogenerazione che fornirà l'energia necessaria per il buon funzionamento della struttura con un bassissimo impatto ambientale. La fine dei lavori è prevista fra sei mesi, l’appalto è stato firmato il 3 dicembre.

 Altre delucidazioni arrivano anche in merito al progetto detto portale meridionale di Lariano:”siamo stati costretti a fermarci – dice Orciuoli – poiché l'area su cui era previsto l'intervento non era edificabile dal punto di vista urbanistico e dopo più di 2 anni dalla concessione dello stesso non era stato fatto nulla per renderlo operativo. Faccio presente che non è risultato nessun atto amministrativo da parte del dirigente dell'Ente che desse il via a qualsivoglia procedura amministrativa. Sembra  – aggiunge il commissario – che sia stato conferito in maniera verbale un incarico ad un geometra per la progettazione, che peraltro superava i 2 milioni di euro, a fronte di un finanziamento di circa 380mila concessi dalla Regione. Si può ben capire che il lavoro fatto per non perdere anche questo finanziamento è stato molto grande ed anche il sostegno ricevuto dagli uffici della Direzione Ambiente che ci hanno supportato per finalizzare i fondi sul Comune di Albano ha portato i giusti risultati. In poco meno di un anno siamo riusciti a mettere in campo la progettazione dell'intervento e a concludere le procedure di gara per l'affidamento della realizzazione di questo centro informativo”.

 Infine Orciuli fa un breve accenno sulla torretta del centro Coni di Castel Gandolfo per cui in passato non sarebbe stato interpellato il proprietario che è il demanio statale.

Una progettazione che dal punto di vista della correttezza delle procedure non poteva essere messa in opera. “Le tribune e la torretta del centro Coni  – conclude Orciuoli – sono di proprietà del demanio statale con il quale abbiamo preso contatti per l'eventuale presa in possesso da parte della Regione Lazio nel momento in cui a seguito delle procedure del decentramento amministrativo venissero messe sul mercato per l'alienazione”.

tabella PRECEDENTI:

04/12/2012 PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, FINANZIAMENTI E OPERE DA RELIZZARE ENTRO IL 2012: MANCANO ALL'APPELLO DUE PUNTI INFORMATIVI?

 

 




ROMA SANITA', RISCHIO CHIUSURA SAN FILIPPO NERI: I LAVORATORI SCRIVONO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

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Alberto De Marchis

Roma – Continua la mobilitazione contro la riduzione dei posti letto e pericolo chiusura dell’ospedale San Filippo Neri di Roma. In Provincia si raccolgono firme.

A partire da oggi ad Anguillara Sabazia dalle ore 9.30è iniziata una raccolta firme con valore legale contro la minacciata chiusura e/o dimezzamento dell'Ospedale San Filippo Neri. Le firme raccolte finora (senza documento di identità) avevano un puro scopo statistico ed è stata superata la quota di 50 mila firme nella zona di Roma nord in appena 5 giorni, questa volta la raccolta sarà ufficiale e verrà presentata agli Organi competenti. Si raccomanda la massima partecipazione e divulgazione. Gli esercizi di Anguillara dove firmare sono: edicola della stazione; edicola vicina al Conad; tabaccheria davanti hotel Massimino; Bar accanto al supermercato Emmepiù; Bar accanto la farmacia Firriolo; studio medico del dott. Nizza (alla fine di Via Residenza Claudia). Probabilmente mercoledì mattina ci sarà anche una postazione fissa davanti la Posta e davanti al Conad.

Intanto i lavoratori dell'ospedale di via Martinotti esasperati dalla drammatica situazione in cui versa la struttura, inviano una lettera in cui chiedono l'aiuto del presidente della Repubblica:

Illustrissimo Signor Presidente,

Noi lavoratori dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma confidiamo nella speranza che Ella leggendo queste poche righe né carpisca la drammaticità e la preoccupazione.

In questi giorni, come Ella di certo ha contezza, il Commissario Bondi sta valutando la riduzione della spesa sanitaria della Regione Lazio colpendo duramente il nostro Ospedale, che nel 1994 ha ottenuto lo status di nosocomio di alta specializzazione e di Eccellenza e di Rilievo Nazionale, dalla paventata chiusura alla possibile drastica riduzione di posti letto, che inesorabilmente rappresenterebbe una pre-chiusura.

 

Il nostro nosocomio vanta professionalità e specializzazioni apprezzate in tutto il territorio nazionale ed internazionale, la nostre struttura è stata oggetto di profonde ristrutturazioni e nuove edificazioni come il Padiglione “C” ed implementata recentemente con il Padiglione “D”, palazzina di sette piani, attivato nel 2011 con finanziamenti di oltre 20 milioni di Euro con due reparti ed ambulatori intramoenia realizzati al costo di 1830 mila euro, un Acceleratore Lineare unico a Roma e uno dei pochi in campo internazionale cd acquistato al costo di oltre 2 milioni di Euro, l’oculatezza della gestione della “cosa” pubblica e l’alta performance rispetto agli altri

Ospedali Italiani né rappresenta un esempio di come condurre un’ Azienda pubblica.

 

Tagli di 170/200 ma anche di un solo letto non è coerente verso l’unico Ospedale Pubblico presente nel territorio a Nord di Roma che ha saputo adattarsi nella riduzione dei costi di gestione ed incrementare la qualità erogata ai cittadini, non è possibile che si eseguano tagli lineari senza uno studio serio ed approfondito, illustre Presidente vi è un accanimento da parte di qualcuno verso il nostro Ospedale poiché non vi sono altre spiegazioni, fermi questa aggressione! Quantomeno ponga il quesito a coloro che possiedono l’autorità di fornirle esaustive spiegazioni auspicando un tavolo di confronto, non permetta che il Servizio Sanitario Nazionale venga affossato a vantaggio della sanità privata. Non permetta che diventiamo osservatori della distruzione del sistema sanitario pubblico inermi e senza capirne le motivazioni.

 

Presidente, siamo all’atto finale di scelte assurde ed incomprensibili, non lasci affossare una bellissima realtà senza motivazioni, non lasci che tutti noi, ovvero 2300 lavoratori, diventino testimoni di uno scempio, ascolti questo grido di dolore che proviene da cittadini e lavoratori onesti che hanno creduto nell’Italia e nei valori della Costituzione, nel lavoro e nella famiglia, ci lasci ancora una speranza che ne futuro possiamo ancora credere nella saggezza e nelle capacità degli Italiani.

 

Presidente come Ella ha visionato numerosi cittadini hanno firmato la nostra petizione per salvare questa bellissima realtà sanitaria nazionale, abbiamo raccolto in soli due giorni più di 30.000 adesioni provenienti non solo dal territorio ma anche da altre regioni, Presidente ci dica cosa dobbiamo rispondere a tutti gli anziani preoccupati che hanno partecipato alla nostra manifestazione, ci dica cosa dobbiamo dire a tutti i pazienti oncologici che attendono un intervento chirurgico e che giornalmente si rivolgono a noi per terapie farmacologiche e radianti  carichi di speranza, come spiegare a tutti i nostri connazionali che da provenienti da altre regioni fanno viaggi della speranza per eseguire interventi cardiochirurgici poiché abbiamo un Primario di fama internazionale ed allievo di Barnard come il prof. Ciro Campanella,

 

cosa dobbiamo spiegare a tutti i pazienti afferenti alla Neurologia, Urologia, alla nostra Ostetricia/Ginecologia, ai pazienti ricoverati in Ortopedia, in Maxillo o in Cardiologia, oppure in Chirurgia Oncologica o in Chirurgia Vascolare ed altro, siamo l’unico Ospedale nel quadrante di Roma Nord dove è possibile permettere l’attuazione della legge 194, ai nostri 1.200.000 accessi per attività ambulatoriali, signor Presidente cosa dobbiamo dirgli, come spiegargli che un Ospedale pubblico sano è divenuto nei suoi 65 anni di vita un punto di riferimento  dei cittadini, per tutte le qualità esposte in precedenze, non ci lasci soli in questa battaglia a difesa del SSN e della Sanità Pubblica.

 

Illustre Presidente fermi tutto questo, abbiamo bisogno di Lei.

I Lavoratori dell’Azienda Complesso Ospedaliero San Filippo Neri di Roma

tabella PRECEDENTI:

07/12/2012 ROMA CHIUSURA S.FILIPPO NERI, CTO, OFTALMICO, FORLANINI – PAOLO DOMINICI (UIL FPL): “PRONTI ALLE BARRICATE”.




ELEZIONI POLITICHE: ITALIANI A BORDO, SI SALPA VERSO L'ISOLA CHE NON C'E'

Bersani era sicuro che Berlusconi avrebbe mandato a casa Monti e in questo momento starà ballando qualche danza romagnola per poi tornare a condannare il gesto come irresponsabile.

 

Chiara Rai

Roma – L’elettorato sta diventando schizzofrenico. Berlusconi ha costretto Monti a scendere a valle e una risalita sarà davvero difficile. Perché Monti rimane nell’opinione popolare e nei fatti un uomo che ha mandato sul lastrico migliaia di famiglie italiane e se a Natale ci sarà meno ciborio e la cedola dell’Imu pagata sotto l’albero lo dobbiamo al professore e alla maggioranza in Parlamento che finora gli hanno dato fiducia.

Monti era quel super Mario che avrebbe dovuto regalare i conti corrente ai pensionati, ma i nonni ai voglia a cercarli, ciò che hanno trovato sono solo interessi e hanno dovuto indossare le tute da super eroi per sostenere i propri figli, approvvigionare i nipoti, insomma i nonni si sono sostituiti al tecnico che come Robin Hood avrebbe dovuto riequilibrare gli averi, ma invece, d’accordo con compagnia bella, ha fatto piazza pulita di moneta corrente e di posti lavoro con la sola pietà della Fornero che si è ripresa dalla commozione quando ha definito i giovani disoccupati “choosy”.

Lei il solco sul viso ce l’ha per quante volte ha pronunciato simili sproloqui ma al ceto medio le rughe sono venute per l’impossibilità di arrivare alla metà del mese. Ma ora davanti agli occhi di chi neppure oggi che è domenica riuscirà a meritarsi un pasto decente o di quegli imprenditori che in questo momento stanno togliendo la targa made in Italy e abbassando le saracinesche il quadro politico è cristallino.

Bersani era sicuro che Berlusconi avrebbe mandato a casa Monti e in questo momento starà ballando qualche danza romagnola per poi tornare a condannare il gesto come irresponsabile. Nel centrosinistra non si è voluto guardare al rinnovamento, ha vinto l’usato che non definirei sicuro e per Berlusconi è stata una festa più eccitante di quelle in Costa Smeralda. Le primarie sono state una sorta di libro cuore le cui pagine hanno fomentato un disegno già scritto da quando ha concesso in comodato la poltrona a Monti e come un fidanzatino ha detto all’Italia: vi lascio affogare nello spred e quando sarete saturi e avrete attribuito a Monti il peggio della eredità gestionale politica, ritorno.

Berlusconi sa che contro Bersani ha già vinto una volta e l’Italiano con il cappio al collo tra un Berlusconi che probabilmente ricomincerà con la politica della detassazione e un Bersani che vuole lasciarci con 50 euro in tasca e una carta di credito vuota per pagare tutto, sceglierà il male minore.

Bersani non vuole illudere nessuno, ma in questo momento c’è davvero bisogno di altri annunci forneriani? Tanto si vive alla giornata e sicuramente l’ultima cosa che passa in testa ai comuni mortali martoriati dalle tasse, è di fare bella figura con l’Europa.

Ci si è stufati di ammiccare alla Merkel, visti i nefasti esiti. La fame è l’oblio del marcio, dei bunga bunga, dei siluri che abbiamo incassato. Probabilmente finiremo nei Casini che sa usare bene il verbo e sa vendersi più delle migliori maitresse sul mercato. I centristi moralizzatori, che in queste ore oscillano come un pendolo impazzito, appena Monti si farà venire qualche febbre da cavallo saranno pronti a farsi contagiare con ancora la mano tesa per stringere l’accordo con Pierluigi che rimarrà con qualche proverbio in più da dire e il buon Vendola che gli ricorda di parlare come un uomo di sinistra.

E allora ci si tappa il naso, si stringe un fazzoletto tra i denti e la puntura indolore la farà proprio il Cavaliere che non appena ha deciso che la punizione era finita ha invertito la rotta e dato un calcio nel deretano al tecnico, come un puparo farebbe col suo burattino.

E il professore, che non ha messo le mani nella cioccolata ma che non ha saputo neppure preparare un antidoto adeguato, ha voluto recitare questa parte fino in fondo restituendo la parola a chi di spot pubblicitari se ne intende.

Ma se c’è qualcuno che in televisione sa dare il meglio di sé c’è un diktat che naviga su rete che non si lascerà scappare l’occasione di dominare facendo governare chi decide lui. Le sue pedine le muove come vuole perché è vero che tutto è discusso e condiviso su rete ma tra il mondo virtuale e la realtà di un comico che riempie le piazze c’è una oceanica differenza: perché è lui che attraversa lo stretto a nuoto e non lo fa fare al nuovo che avanza? Perché alla fine, quando si è cliccato e dato la preferenza e detta la propria c’è sempre un solo uomo che decide?

L’alternativa allo “psiconano” è uno “psicocomico” che vuole intascarsi gli Italiani e per una volta ridere lui anziché far sorridere gli altri.

Allora, a questo punto verrebbe voglia di fare un bel disegnino sulle schede elettorali piuttosto che metterci “un estraneo in casa”.

Ma l’astenzionismo è il vero nemico e non dobbiamo permettere che s’impossessi di noi poveri disgraziati. Se questo è lo scenario politico che ci ritroviamo davanti, bene che vada siamo rovinati.

E dovremmo decidere: o si continua con l’autoflagellazione e o ci si illude che salendo sul barcone verso l’isola che non c'e', si riuscirà a raschiare una romanella in più sulla tavola che riuscirà a farci vedere il bicchiere mezzo pieno. Del resto domani è un altro giorno.