ALBANO, ECOSOSTENIBILITA': TRE POSTAZIONI DI BIKE SHARING IN CITTA'

Redazione

Albano Laziale – Le biciclette elettriche saranno il nuovo mezzo di trasporto ad Albano Laziale. Con l’approvazione del progetto di Bike Sharing da parte della Provincia di Roma, infatti, presto saranno presenti tre postazioni dove sarà possibile noleggiare le biciclette elettriche e muoversi tranquillamente per la città. Nel rispetto, ovviamente, dell’ambiente.

Il  progetto, portato avanti dall’assessore ai Trasporti Pino Rossi e l’assessore all’Ambiente Claudio Fiorani in collaborazione con Legambiente, vede la predisposizione di tre punti di noleggio: piazza Mazzini, in pieno centro, piazza Zampetti, con numerosi posti auto gratuiti dove lasciare la macchina e prendere la bicicletta, e in prossimità della stazione ferroviaria di Albano, per i pendolari che utilizzano il treno per arrivare in città.

«Il Bike Sharing è un ulteriore segno della sensibilità dell’amministrazione verso i temi di mobilità sostenibile – afferma Rossi -. Ad un trasporto pubblico locale sempre più capillare e che risponde alle esigenze della cittadinanza, molto spesso in forma gratuita, abbiamo aggiunto un servizio ancora più attento all’ambiente e certamente ancora più sano dal punto di vista del movimento. Ringrazio Legambiente per il supporto che ci ha dato».

Soddisfazione arriva anche dall’assessore Fiorani. «Il Bike Sharing è un gesto di attenzione verso l’ambiente e dà la possibilità a tutte quelle persone attente al tema di utilizzare un mezzo alternativo per gli spostamenti in città. Oltretutto, essendo le biciclette elettriche il servizio è aperto a tutti, anche a chi non è abituato a fare movimento quotidianamente. E il divertimento, oltre che alla libertà da macchine e stress da parcheggio, è assicurato».




CERVETERI, ALLARME IMPIANTO BIOGAS A PIAN DELLA CARLOTTA: I CITTADINI CHIEDONO AIUTO A ZINGARETTI

Redazione

Cerveteri – I Comitati e le Associazioni contro il biogas a Cerveteri, proccupati riguardo la costruzione in atto di un impianto a biogas a Pian della Carlotta scrivono una lettera aperta al Presidente della Provincia Nicola Zingaretti. Il Comune di Cerveteri aveva dato parere negativo all'impianto, localizzato in una zona a protezione speciale.

 

Al Presidente della Provincia
Nicola ZINGARETTI
Via IV Novembre 119/A – 00187 R O M A
e p.c.all’Assessore.Urbanistica e Ambiente
Michele CIVITA
al Sindaco di Cerveteri Alessio PASCUCCI

 

Presidente Zingaretti, siamo un gruppo sempre più nutrito di comitati che rappresentano molti cittadini di Cerveteri e dei Comuni limitrofi e vogliamo rappresentarLe la nostra estrema preoccupazione riguardo alla realizzazione di un impianto a biogas a Pian della Carlotta, la cui costruzione è ormai quasi terminata. E’ appena il caso di sottolineare che l’impianto il questione è localizzato in una Zona a Protezione Speciale, di particolare pregio sotto il profilo paesaggistico, archeologico, turistico, idrotermale.
Il primo motivo di sconcerto, prima ancora che di preoccupazione, riguarda il procedimento che ha portato all’approvazione del progetto dell’impianto in questione, progetto sul quale il Comune di Cerveteri aveva dato, a seguito di una delibera di contrarietà (la n. 140 del 30.09.2011), parere negativo. Un procedimento a dir poco fulmineo, caratterizzato da illegittimità, superficialità e anomalie tali da indurci a tentare di acquisire la documentazione completa così da verificare, oltre alla regolarità e congruità dell’istruttoria, dati tecnici imprescindibili quali ad esempio: la quantità e la qualità di ciò che entra; l’analisi chimica di ciò che entra nel processo e di ciò che ne esce; le sostanze chimiche eventualmente addizionate al processo; quantità e qualità delle polveri primarie e secondarie; le zone di ricaduta suddivise per singolo inquinante; l’incidenza prevista sulla composizione del suolo; l’incidenza prevista sulla composizione delle acque di superficie e di falda; l’incidenza su flora e fauna, microflora e la microfauna; l’incidenza sulla salute umana; il tipo di preparazione del personale impiegato; la qualifica di chi si deve occupare delle eventuali emergenze; il rispetto della Convenzione di Aarhus del 25 giugno 1998 e della Direttiva 2011/92/UE del 13 dicembre 2011, in vigore dal 17 febbraio 2012. Il controllo di tali dati è essenziale, soprattutto ove si consideri che non sono state invitate alla Conferenza di servizi né la ASL competente, né l’ARPA. Ripetute istanze di accesso presentate alla Provincia da soggetti diversi, compreso il Comune di Cerveteri, hanno consentito l’acquisizione di una documentazione scarsa e poco significativa; la documentazione integrale sembra essere inaccessibile e blindata. Le ipotesi sono due: o la documentazione relativa ai dati sopra elencati esiste e non viene resa accessibile (perché?), o non esiste e allora l’intero procedimento è irrimediabilmente viziato.
Visto che le istituzioni (nella specie la Provincia) non sembrano molto interessate alla salute dei cittadini, abbiamo provveduto noi ad approfondire le problematiche relative agli impianti a biogas e partecipando a numerose conferenze di biologi, scienziati, medici e tecnici abbiamo acquisito una consapevolezza sempre maggiore della pericolosità, insalubrità e sostanziale inutilità di tali impianti.
Gli interventi del Prof. Bohnel a Capalbio e del Prof. Gianni Tamino, biologo dell’Università di Padova, al convegno tenutosi recentemente a Manziana, corredati dalla relazione di due medici dell’ISDE, ci hanno definitivamente chiarito molti dubbi afferenti i diversi aspetti della questione. Per brevità ne elenchiamo solo alcuni:
Aspetto sanitario
Le centrali a biogas non sono affatto innocue. La fermentazione anaerobica favorisce la produzione di batteri sporigeni anaerobi come il clostridium botulinum che attraverso, il digestato sparso nei campi, colpiscono in modo anche mortale animali d’allevamento, specie volatili, e persone. Posto che il 90% dei batteri è assolutamente sconosciuto e che le loro interazioni non sono ancora note, posto che il territorio dell’Alto Lazio presenta già un tasso d’inquinamento d’insieme (“effetto cumulativo”) allarmante, e considerata l’alta percentuale di gravi patologie anche mortali legate all’inquinamento, soprattutto nei bambini, ci chiediamo che tipo di responsabilità si stia prendendo un politico o un amministratore nel favorire la proliferazioni di queste centrali. Per non parlare del rapporto CO2 – ossigeno, che con la progressiva sottrazione di aree verdi e di deforestazione, salta, favorendo l’effetto serra.
Aspetto ambientale
Il territorio dell’Alto Lazio presenta delle fragilità drammatiche che, unite ai cambiamenti climatici in atto, promettono ai nostri figli un futuro allarmante. Moltitudine di fonti d’inquinamento (radon, arsenico, emissioni tossiche continue, inquinamento falde acquifere, microcistine, siti inquinati da stoccaggi armi chimiche, sversamenti in cave dismesse di rifiuti tossici, percolati, ecc.) stanno mettendo a durissima prova il delicato equilibrio degli organismi viventi, e quindi dell’interazione ambiente-salute-futuro. Peraltro,
– l’uso generoso di pesticidi per favorire più raccolti l’anno da destinare a una macchina favorisce l’inquinamento delle falde acquifere e la desertificazione dei terreni, con conseguente alterazione del micro e macroclima;
– la combustione del “biogas” è fonte di emissioni tossiche;
– il biogas è più inquinante del metano perché contiene metano soltanto al 55-60%;
– i limiti di legge misurano la quantità di sostanze inquinanti per metro cubo, ignorando che il calcolo reale andrebbe fatto sul totale di metri cubi prodotti in un anno. È o non è un imbroglio?
Aspetto energetico
L’Alto Lazio ha il più grande polo energetico d’Europa (centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro) e quindi non è vero che ha bisogno di energia elettrica. In un computo nazionale, l’Italia ha 50.000 MW in più del necessario: la potenza installata è quasi il doppio della massima potenza richiesta alla punta.
Aspetto etico
Si preferisce consumare selvaggiamente centinaia di ettari di terreni agricoli, mandandoli ad erosione sicura, per dar da mangiare a una macchina piuttosto che alle persone, aprendo peraltro la porta all’uso degli OGM. Che futuro prepariamo?
Aspetto economico
Queste centrali sono in linea con un modello di sviluppo economico lineare che finirà col determinare una serie di dittature (del cibo, dell’acqua, dell’aria, ecc.), perché logica del profitto vuole che nella scarsità il profitto cresce.
Aspetto politico
Truffare semanticamente il prossimo ponendo il prefisso “bio” a qualcosa che fa solo male va contro ogni forma di equità sociale e quindi contro qualsiasi forma di buona politica.
Dire che le biomasse sono fonti rinnovabili è politicamente e scientificamente scorretto. Le biomasse usate in questo modo non sono più recuperabili. Il digestato è inutilizzabile, tanto che si è pensato alla sua pelletizzazione: non va in discarica, non va in un inceneritore, viene venduto e bruciato direttamente dal consumatore. E, senza saperlo, ognuno di noi diventa complice di un ampio processo d’inquinamento. È buona politica questa?
L’unica fonte davvero rinnovabile, e democratica, è il SOLE. Basterebbe un decimillesimo dell’energia solare per coprire il fabbisogno di tutta l’energia umana. Buona politica vorrebbe che si applicasse questa logica.

Le forze politiche locali non si sono dimostrate insensibili alla problematica dell’impianto a biogas di Pian della Carlotta e sappiamo che sono state approvate sia alla Provincia che al Comune di Cerveteri mozioni di contrarietà ed opposizione alla sua realizzazione. Inoltre ci risulta che Lei ha avuto mandato dal Consiglio Provinciale per intervenire sulla delibera di approvazione, ma ad oggi non sappiamo che tipo di azione Lei abbia intrapreso a riguardo.
Ma nonostante ciò i lavori procedono a ritmo serrato e il senso di impotenza della popolazione si sta trasformando in indignazione e rabbia. Non è accettabile che il territorio venga gestito dall’alto, depredato di tutte le sue risorse a fini esclusivamente speculativi, senza che i cittadini possano minimamente intervenire nelle scelte che li coinvolgono. Questa non è democrazia e la cosiddetta “sovranità popolare” è un’espressione obsoleta priva di reale significato. Abbiamo provato a percorrere la via del ricorso al TAR, con scarse speranze visto che a causa della totale mancanza di pubblicità e di comunicazione ci siamo mossi in ritardo, e altre vie giudiziarie se necessario percorreremo, ma sicuramente alle ormai prossime consultazioni elettorali cercheremo di arrivare con consapevolezza e senso di responsabilità.
Ci aspettiamo che Lei, prima che le Sue dimissioni da Presidente della Provincia diventino effettive, ci faccia conoscere la Sua posizione ufficiale e ci auguriamo che, forte del sostegno del Suo Consiglio Provinciale e come garante della salute dei cittadini, possa fermare la devastazione ambientale di un luogo così pregevole sotto il profilo archeologico, paesaggistico e naturalistico.
Desideriamo inoltre conoscere, in via generale, la Sua posizione riguardo al dilagare di impianti a biogas, biomasse e digestori anaerobici in tutta la Provincia e nel Lazio. La sappiamo infatti impegnata nella prossima campagna elettorale e un Suo chiaro intendimento potrebbe utilmente orientare molti cittadini e appartenenti ai numerosi comitati ambientalisti presenti su tutto il territorio.
Compatibilmente con i suoi impegni desideriamo invitare Lei e l'Assessore Civita alla manifestazione che si terrà a Cerveteri contro il biogas il prossimo sabato 15 dicembre alle ore 10. Potrebbe essere un'occasione per individuare un percorso congiunto condiviso.
Cordiali saluti
I Comitati e le Associazioni contro il biogas a Cerveteri




ROMA, TRASTEVERE: 36 ENNE ROMANO IN AFFIDO AI SERVIZI SOCIALI PRENDE A PUGNI E TRASCINA PER TERRA DONNA

Redazione

Roma – E’ stato necessario “l’incrocio” con i dati dei controlli effettuati dalla Polizia a Palermo e giorni di serrate indagini per consentire agli investigatori del Commissariato Monteverde, diretto dal dr. Mario Viola, di individuare il responsabile di un tentativo di rapina avvenuto a Trastevere.

L’undici novembre scorso infatti, alle 2.30 di notte, una pattuglia del Commissariato Trastevere è stata inviata dalla sala operativa della Questura in viale Trastevere, a seguito di una segnalazione per un tentativo di rapina ai danni di una donna.

Gli agenti giunti sul luogo segnalato hanno contattato la vittima, una cittadina ucraina di 49 anni, la quale ha riferito che poco prima, mentre stava camminando in via Cesare Pascarella, era stata dapprima avvicinata e successivamente aggredita da un uomo che aveva tentato di sottrarle la borsa.

Era stata la strenua resistenza della ragazza, nonostante fosse stata colpita al volto da un pugno e trascinata a terra, a far desistere l’uomo ed a farlo scappare a bordo di un’autovettura.

Ma il numero di targa del veicolo con il quale l’uomo era fuggito è stato trascritto parzialmente da un testimone. Questo elemento si è rilevato determinante per il proseguo dell’indagine.

Infatti gli accertamenti svolti presso la banca dati interforze dagli agenti hanno permesso di risalire, oltre che all’identità della proprietaria, anche ad un episodio accaduto in precedenza, rivelatosi poi fondamentale.

Nell’agosto del 2011, la stessa macchina venne fermata per un controllo a Palermo da una volante della Questura.

A bordo dell’ autovettura, assieme alla proprietaria, venne identificato anche S.F., romano di 36 anni, con diversi precedenti di Polizia, attualmente in regime di affidamento in prova ai servizi sociali perché resosi responsabile, con altri, di un furto aggravato in un magazzino.

Sono state quindi mostrate le foto dell’uomo alla vittima e al testimone i quali hanno immediatamente riconosciuto l’uomo come l’autore del tentativo di rapina.

Al termine degli accertamenti, ad S.F. l’Ufficio di Sorveglianza di Roma ha sospeso la misura alternativa al regime di detenzione e pertanto l’uomo è stato associato presso la Casa circondariale di Civitavecchia.




ALBANO LAZIALE: GLI STUDENTI A SCUOLA CON IL PIEDIBUS

Redazione

Albano Laziale – Da gennaio ad Albano arriva il Piedibus, progetto portato avanti dall’assessorato alla Pubblica Istruzione e assessorato ai Trasporti. Il Piedibus permetterà ai ragazzi del territorio di recarsi a scuola a piedi, su percorsi stabiliti, con delle vere e proprie fermate e accompagnatori volontari formati dal ditta.

In vista della partenza, si aprono le adesioni per gli accompagnatori. Basta dare la propria disponibilità contattando la segreteria del sindaco alla mail segreteria.sindaco@comune.albanolaziale.rm.it o ai telefoni 06/93295205-206. La responsabile a cui rivolgersi è Simona Bruschi. I corsi di formazione verranno effettuati a dicembre per poi partire a gennaio 2013.

«Il Piedibus è un progetto importante – afferma l’assessore Alessandra Zeppieri – perché permette di puntare l’attenzione su due aspetti fondamentali: la salute e la socializzazione. Andando a scuola a piedi, infatti, si lascia a casa la macchina, si fa un gesto di tutela verso l’ambiente e, soprattutto, gli alunni fanno un po’ di sano movimento fisico. E camminando insieme si parla, si conoscono nuove persone e si fa amicizia. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, in particolare la pedagogista Mariaelena La Banca che ha lavorato con entusiasmo affinché il Piedibus diventasse una realtà».

Soddisfazione anche dall’assessore ai Trasporti Pino Rossi. «Il Piedibus è un modo diverso di concepire lo spostamento all’interno del territorio. Non sempre è necessario utilizzare la macchina, anzi molto spesso una sana camminata rimette apposto una giornata iniziata storta. E far capire questo ai ragazzi è un ottimo inizio per avere domani adulti che alla macchina preferiscono i piedi».




GENZANO, ALLARME FURTI E DANNEGGIAMENTI: IL SINDACO SI APPELLA ALLE FERROVIE DELLO STATO

Redazione

Genzano di Roma – Il Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini torna a scrivere al Gruppo Ferrovie dello Stato per segnalare una situazione di pericolo all’interno del parcheggio antistante la stazione di San Gennaro. A causa della scarsa illuminazione, infatti, nel corso degli ultimi giorni si sono verificati furti e danneggiamenti alle automobili in sosta ed è proprio per questo che il Sindaco, in accordo con il Consigliere delegato per la Frazione Landi, Paolo Previtali, ha deciso di chiedere alle Ferrovie dello Stato di discutere al più presto la possibilità di installare delle telecamere di sorveglianza nel parcheggio. 




LANUVIO: FURTI SERIALI NEGLI ESERCIZI COMMERCIALI. ARRESTATA UNA DONNA ROMANA.

Redazione

Lanuvio (RM) – I Carabinieri della Stazione di Lanuvio, dopo un’approfondita indagine, hanno ottenuto e dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Velletri nei confronti di  una donna romana di 31 anni ritenuta responsabile di sette episodi di furti di portafogli e borse perpetrati all’interno di vari esercizi commerciali nella cittadina di Lanuvio.

Le indagini hanno appurato che la donna era solita entrare all’interno degli esercizi commerciali e fingere una contrattazione per l’acquisto di qualcosa, approfittando poi del primo momento di distrazione del commesso per sottrarre tutti i soldi, portafogli o borse che erano a portata di mano. Dopo diversi episodi dello stesso genere, i carabinieri hanno intuito l’identità della responsabile, che è stata riconosciuta senza ombra di dubbio da tutte le vittime. Le cifre asportate possono essere quantificate in diverse centinaia di euro. Attualmente la donna, tratta in arresto nella serata di ieri, si trova ristretta presso il carcere femminile di Roma – Rebibbia.
 




ROMA,RICCARDO MUTI ALL'INAUGURAZIONE DELL'AUDITORIUM DELLA BANDA DELL'ESERCITO

Redazione

Roma – È stato inaugurato, lunedì scorso 10 dicembre, presso la città militare della Cecchignola, con la partecipazione del Maestro Riccardo Muti, l’Auditorium della Banda dell’Esercito.  Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, dopo aver dato il benvenuto al Sottosegretario di Stato alla Difesa, dott. Filippo Milone, alle autorità e agli ospiti intervenuti ha voluto sottolineare che “questo omaggio musicale che suggella la conclusione delle celebrazioni del 30esimo anniversario della prima missione di pace in Libano è dedicato alle famiglie dei nostri caduti e ai feriti in operazione”, rivolgendosi poi al Maestro Riccardo Muti lo ha ringraziato “per averci dato l’onore della sua presenza che ha reso unica questa esibizione”.

Il Maestro Muti, che ha diretto il “Nabucco” e “L’Inno Nazionale”, dopo essersi complimentato con la Banda dell’Esercito per l’esecuzione dei brani, ha rivolto un saluto ai militari delle Forze Armate impegnati all’estero, “ringraziandoli per l’impegno che dimostrano nelle missioni di pace nel mondo”. “La musica comunica attraverso i sentimenti”, ha poi proseguito il Maestro Muti “ed è attraverso la musica che comunichiamo e trasmettiamo sentimenti”. 

La Banda Musicale dell’Esercito, diretta dal Maestro, Tenente Colonnello dell’Esercito Fulvio Creux, è stata fondata nel 1964 e si compone di centodue elementi.
 
L’Auditorium della Banda dell’Esercito, ubicato presso la città militare della Cecchignola, è intitolato al Maggiore Amleto Lacerenza, 1° Maestro Direttore dal 1964 al 1972 e sarà aperto al pubblico per future collaborazioni con le scuole, le istituzioni musicali e la città di Roma.
 




LAZIO, TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE SI IMPEGNA E I SERVIZI RIPRENDONO

Chiara Rai

Roma – Il trasporto locale su gomma esce dalla paralisi. Quasi tutte le aziende Tpl, presenti in oltre 70 Comuni del Lazio, riprenderanno il servizio già dalla mattina del 13 dicembre, a seguito del blocco iniziato lunedì e per Fiano Romano e Capena addirittura dal 1 dicembre.

In provincia di Roma a subire i disservizi sono stati i Comuni di Fiano Romano, Capena, Bracciano, Velletri, Lariano, Tivoli, Artena, Valmontone, Palestrina, Zagarolo, San Cesareo, Bellegra, Genazzano, Cave, Segni, Nettuno e Anzio. Le difficoltà si sono ripercosse su anziani, pendolari e studenti che hanno dovuto fronteggiare il blocco e sobbarcarsi  il peso dei disservizi.

Dunque, ha avuto un esito positivo il tavolo in Regione tra i rappresentanti delle aziende di trasporto, Unindustria, Federlazio, Anav, una delegazione dei sindaci dei Comuni coinvolti e l’assessore regionale al Bilancio Stefano Cetica e l’assessore alla Mobilità Luca Malcotti. “Siamo soddisfatti dell’esito raggiunto congiuntamente alle aziende – ha detto Malcotti – le associazioni, tra cui “Uni.A.Mo.La” che rappresenta 47 aziende Tpl del Lazio, ci hanno garantito che riprenderanno subito il servizio rispetto a una concreta risoluzione dei problemi burocratici, che siamo riusciti a fronteggiare. Ringrazio le associazioni datoriali per il senso di responsabilità dimostrato in queste settimane. Abbiamo chiarito tutti i dubbi sollevati dalle imprese  e relativi alla procedura tecnica in essere”. Malcotti fa sapere che già sono state deliberate ben 33 documentazioni per l’accesso al credito che avverrà in pochi giorni.

Anche Claudio D’Amico titolare della Damibus s.r.l. che serve Fiano e Capena e che aveva interrotto dal 1 dicembre per carenza di risorse economiche ha garantito che per venerdì riprenderanno i servizi: “L’unica strada percorribile è seguire la procedura che la Regione ci ha indicato – dice D’amico – ci auguriamo un pronto accesso al credito a seguito delle certificazioni che rilasceranno i rispettivi Comuni. Riprenderò venerdì 14 dicembre e non il 13 dicembre, soltanto per una questione logistica”. Il credito delle aziende Tpl ammonta a circa 70 milioni di euro, oltre 14 mensilità non retribuite. Il 30 novembre è stato siglato l’accordo che rende operativa l’intesa tra Regione, Poste Italiane e Sace per l’erogazione del pagamento alle aziende.

Intanto, ai Comuni sono arrivate le lettere esplicative dell’accordo per agevolare il rilascio delle certificazioni necessarie. I titolari delle società Tpl hanno protestato e bloccato i servizi per paura che la burocrazia potesse allungare ancora di più i tempi di attesa dei pagamenti da parte della Regione. Ma di fatto ogni perplessità si è sciolta con il tavolo in Regione.

tabella PRECEDENTI:

12/12/2012 LAZIO, TRASPORTO PUBBLICO PARALIZZATO. OGGI NUOVO VERTICE IN REGIONE CON LE AZIENDE DI TPL
11/12/2012 LAZIO, IL TRASPORTO PUBBLICO AFFONDA: I TITOLARI DELLE AZIENDE TPL OCCUPANO LA REGIONE E CONGELANO I SERVIZI
07/12/2012 TRASPORTO LAZIO ALLO SBANDO, AZIENDE TPL IN GINOCCHIO: LUNEDI' SI FERMA TUTTO
06/12/2012 LAZIO VERTICE IN REGIONE TRA AZIENDE TPL E ASSESSORE MALCOTTI: COSTITUITA UNITA' DI CRISI
06/12/2012 LAZIO, RISCHIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: OGGI VERTICE IN REGIONE TRA L'ASSESSORE MALCOTTI E LE AZIENDE DI TPL
30/11/2012 LAZIO PARALISI TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE LASCIA SPERARE, LE AZIENDE CHIEDONO GARANZIE
26/11/2012 LAZIO TRASPORTO PUBBLICO, LA REGIONE NON PAGA: FINE CORSA PREVISTO PER IL 10 DICEMBRE.
21/11/2012 CAPENA – FIANO, TRASPORTO PUBBLICO. LA REGIONE NON PAGA E DAMIBUS INTERROMPE IL SERVIZIO
26/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA: CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
19/10/2012 FIANO ROMANO E CAPENA, ALLARME TRASPORTO PUBBLICO: LA REGIONE NON PAGA E IL SERVIZIO SI INTERROMPE.

 




CIAMPINO, CROLLO SOLAIO SCUOLA MATERNA, RODANO (IDV): “INCIDENTE INAMMISSIBILE, SERVE PIANO STRAORDINARIO SU EDILIZIA SCOLASTICA”

Redazione

Ciampino (RM) – “L’incidente avvenuto stamane alla scuola M.L. King di Ciampino desta molta preoccupazione. Il fatto che le conseguenze fortunatamente non siano state gravi non modera affatto l’allarme: il crollo di un solaio in una scuola pubblica è inammissibile in sé, è l’ennesimo segnale della necessità indifferibile di un piano straordinario di manutenzione ordinaria sull’edilizia scolastica. Un Paese consapevole di un rischio del genere non può che intervenire rapidamente, altrimenti non può dirsi più né civile né democratico”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori.

“La seconda riflessione che nasce dall’evento di stamattina” continua Rodano “è il rilievo dell’eccessiva rigidità delle possibilità di intervento dei Comuni: troppe volte le briglie troppo strette del Patto di Stabilità impediscono ai Sindaci di rispondere alle esigenze di manutenzione delle scuole comunali.

Non basta avere la facoltà di chiudere la scuola per infiltrazioni d’acqua, come il sindaco di Ciampino aveva già fatto il 6 novembre scorso: bisogna anche poter intervenire per riparare il danno, tempestivamente ed efficacemente”. “La vicenda di stamane conferma dunque quanto sia urgente l’apertura di una fase nuova e diversa anche in ambito di finanza locale e facoltà di intervento delle amministrazioni comunali” conclude Rodano.

tabella PRECEDENTI:

12/12/2012 CIAMPINO, CROLLA UN PEZZO DI SOLAIO IN UNA SCUOLA MATERNA: MAESTRA E BAMBINA DI 5 ANNI TRAVOLTE


 




ARICCIA ELEZIONI, ROBERTO DI FELICE: FIDUCIA NEL CONSIGLIO DI STATO… NONOSTANTE TUTTO

Angelo Parca

Ariccia (RM) – Botta e risposta tra l'ex sindaco Emilio Cianfanelli e Roberto Di Felice in vista del prossimo pronunciamento del Consiglio di Stato che deciderà il prossimo 14 dicembre se si dovrà tornare alle urne. "Noi continuiamo ad avere fiducia nell’operato della Magistratura, – dichiara Roberto Di Felice – anche se ci giungono voci – prosegue Di Felice –  di tentativi effettuati da parte politica per suggestionare il Collegio giudicante. Per quanto riguarda l’opera di verificazione prefettizia disposta dal medesimo Collegio, alla quale ha partecipato nella veste di consulente tecnico anche un esperto laureato in materia giuridica e designato da me stesso, questa opera ha dato un esito, contrariamente a quanto sostiene la controparte capeggiata da Emilio Cianfanelli, sostanzialmente confermativo delle doglianze e dei rilievi da noi sollevati con il ricorso introduttivo dinnanzi al Tar. – Di Felice conclude – Aggiungo che questa verificazione ha fatto emergere addirittura un elemento a noi favorevole, che non potevamo conoscere al momento della presentazione del ricorso al Tar."

tabella PRECEDENTI:

12/12/2012 ARICCIA ELEZIONI: VENERDI' IL CONSIGLIO DI STATO DECIDERA' SULLE ELEZIONI
01/08/2012 ARICCIA ORDINANZA CONSIGLIO DI STATO, LE CONSIDERAZIONI DI EMILIO CIANFANELLI
31/07/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL CONSIGLIO DI STATO LASCIA SULLA GRATICOLA GLI ELETTORI
17/07/2012 ARICCIA ELEZIONI, LA RESPONSABILE DEL COMUNE INDAGATA PER SOPPRESSIONE DI DOCUMENTO
12/07/2012 ARICCIA ELEZIONI, MALCOTTI: "AUGELLO PRESENTA INTERROGAZIONE URGENTE CONTRO IL TENTATIVO DEL CENTROSINISTRA DI SUGGESTIONARE IL CONSIGLIO DI STATO"
11/07/2012 ARICCIA ELEZIONI, VENERDI' IL VERDETTO DEL CONSIGLIO DI STATO
10/07/2012 ARICCIA ELEZIONI, DI FELICE: "LE INTERROGAZIONI DEL PD RIPRENDONO IN MODO PEDISSEQUO UNO SCRITTO DI CHIARO TENORE PARTIGIANO"
08/06/2012 ARICCIA, SPACCATURE NELLA COALIZIONE DI CIANFANELLI: DI FELICE, LIBANORI, STACCOLI E DI LAZZARO RISPONDO ALL'EX SINDACO
19/04/2012 ARICCIA ELEZIONI: IL COMMENTO DI DI FELICE A SEGUITO DELLE ORDINANZE COLLEGIALI DEL CONSIGLIO DI STATO
18/04/2012 ARICCIA, IL CONSIGLIO DI STATO RIDICE NO A CIANFANELLI
03/04/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL GIORNO DEL GIUDIZIO
22/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL CONSIGLIO DI STATO DICE NO A EMILIO CIANFANELLI
16/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI: "RICORREREMO IN CONSIGLIO DI STATO, LE IRREGOLARITA' RIGUARDANO LA MANCATA NOMINA DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE 15"
16/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, DI FELICE: "CIANFANELLI E' IN POLITICA PER DIFENDERE GLI INTERESSI, QUESTI SI' VERI, DEI PROPRI FIGLI"
11/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, IL SINDACO: IRREGOLARITA’ SOLO FORMALI”
10/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL TAR ACCERTA IRREGOLARITA' NELLE OPERAZIONI ELETTORALI



CIAMPINO, CROLLA UN PEZZO DI SOLAIO IN UNA SCUOLA MATERNA: MAESTRA E BAMBINA DI 5 ANNI TRAVOLTE

Redazione

Ciampino (RM) – Questa mattina 12 dicembre a Ciampino una maestra e una bambina di 5 anni sono state travolte da un pezzo di solaio caduto dal tetto di un'aula in una scuola materna.  Le due sono rimaste ferite e, dopo l'intervento di tre squadre dei vigili del fuoco, sono state accompagnate da personale del 118 all'ospedale di Marino. Fortunatamente le loro condizioni non sono gravi. “Non è un giorno, che noi della Protezione Civile sollecitiamo le Autorità di vigilanza a prestare una maggiore attenzione sulla sicurezza degli edifici scolastici – dichiarano in una nota dal C.E.R. Protezione Civile – Centro Emergenza Radioamatori – e là dove serve dichiararli inagibili – prosegue la nota – fino alla loro completa messa in sicurezza. – La nota conclude – In queste scuole a rischio, passano parte della loro giornata i nostri figli: dobbiamo aspettare l'ennesima tragedia, per comprendere l'urgenza di prendere dei provvedimenti?