ACCUMULI, EMERGENZA FRANA NEL CENTRO ABITATO.

Redazione

Accumuli (RI) – L'inizio del fenomeno franoso all'interno del centro abitato di Accumuli è stato già segnalato alla Regione dal Sindaco di Accumoli nei giorni scorsi, purtroppo senza particolare esito. "Seriamente minacciate una scuola e sei abitazioni poste sul fronte della frana" fanno sapere dal CER di Rieti.

Con l'aggravarsi della situazione, la Provincia è tornata a sollecitare nuovamente la Direzione Regionale ad attuare i necessari interventi di messa in sicurezza e il ripristino del fronte interessato al fine di prevenire i pericoli alla pubblica e privata incolumità, considerato anche il persistere di precipitazioni atmosferiche che di fatto possono far precipitare la situazione.
 




LATINA, CENTRALE NUCLEARE DI BORGO SABOTINO: CONCLUSO LO SMANTELLAMENTO DELL'EDIFICIO TURBINE

Redazione

Latina – L’Amministratore Delegato di Sogin, Giuseppe Nucci, ha consegnato oggi 24 gennaio 2013 al Sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, parte del corpo della turbina di bassa pressione, omaggio per la conclusione dello smantellamento dell’edificio turbine della centrale di Borgo Sabotino, una struttura in cemento armato, lunga 128,5 metri, larga 35,5 e alta 24.

Iniziati nell’agosto 2012, i lavori di demolizione dell’edificio, con un volume di 120 mila metri cubi, che durante l’esercizio ospitava le turbine dell’impianto, 3 principali e 2 ausiliarie, hanno prodotto 14.400 tonnellate di cemento, circa il peso del ponte di Brooklyn.

Nel dicembre 2012, Sogin ha, inoltre, emesso i bandi di gara per la riqualificazione dell’area antistante il pontile, demolito nel 2011, e per il ripristino e la manutenzione straordinaria dell'opera di presa dell’acqua dal mare.

Nel corso dell’incontro, l’Amministratore Delegato di Sogin ha illustrato le attività in corso e quelle programmate nel 2013. In particolare, prosegue la progettazione del nuovo impianto di trattamento degli effluenti liquidi e si procederà alla rimozione e decontaminazione degli involucri delle soffianti dell’edificio reattore, operazione che produrrà circa 180 tonnellate di metalli. Proseguiranno, inoltre i lavori di realizzazione dell’impianto per l’estrazione e il condizionamento dei fanghi radioattivi, verranno realizzati gli impianti tecnologici del deposito temporaneo e sarà smantellata una parte dell’edificio controllo e un edificio minore. Saranno, infine, avviate le attività per lo svuotamento e decontaminazione della piscina che conteneva il combustibile irraggiato.

Finora, i principali lavori terminati nella centrale di Latina, hanno riguardato: lo smontaggio delle condotte del circuito primario; lo smantellamento del pontile; la realizzazione della nuova rete piezometrica di sito e della nuova linea di scarico effluenti attivi; la costruzione delle opere civili del deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi.

Le attività di decommissioning della centrale si concluderanno nel 2021 con lo smantellamento delle infrastrutture e l’abbassamento di 20 metri dell’edificio reattore, portandolo dai 50 attuali a 30 metri. Il valore della bonifica della centrale di Latina fino al prato verde è di 704 milioni di euro.

“Quest’omaggio al Sindaco di Latina – ha dichiarato Giuseppe Nucci, Amministratore Delegato di Sogin – è simbolo del nostro impegno nel portare avanti, in modo sostenibile, la bonifica della centrale nucleare di Borgo Sabotino e restituire il sito ai cittadini, libero da vincoli radiologici. Con la conclusione dello smantellamento dell’edificio turbine a dicembre 2012 – ha spiegato Nucci – rispettiamo il programma dei lavori, che prosegue anche grazie al proficuo rapporto di collaborazione e condivisione degli obiettivi tra Sogin e l’Amministrazione comunale.

Per smantellare gli impianti nucleari, la più grande bonifica ambientale della storia del nostro Paese – ha aggiunto l’AD – è infatti importante continuare a lavorare con tutti i nostri stakeholder per creare il ‘Sistema Decommissioning Italia’, che, oltre a sostenere le nostre attività, permetterà al Paese di essere protagonista anche sul mercato internazionale del settore, che nei prossimi anni si svilupperà con la chiusura di molte centrali nucleari”.

“La conclusione dello smantellamento dell’edificio turbine della centrale di Borgo Sabotino – ha affermato il sindaco Giovanni Di Giorgi – rappresenta una tappa importante nel percorso di riqualificazione dell’area della ex centrale nucleare. Un lavoro complesso che la Sogin sta portando avanti con grande professionalità e nel rispetto dei tempi previsti, in un rapporto di grande e proficua collaborazione che ha il comune obiettivo di restituire alla città la possibilità di usufruire appieno di una parte di territorio a ridosso del litorale. Ringrazio l’ing. Nucci per la disponibilità da sempre mostrata nei riguardi delle esigenze della città e per il grande lavoro compiuto da Sogin. Questo dono rappresenta simbolicamente un omaggio fatto all’intera città nel segno di una programmazione che entro il 2021 porterà a Latina grandi risultati sotto il profilo ambientale, turistico, economico e paesaggistico”.       

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02/08/2012 LATINA, AL VIA LO SMANTELLAMENTO DELLA EX CENTRALE NUCLEARE DI BORGO SABOTINO

         

 




COLLEFERRO, SALVATI ANIMALI: 15 TRA ASINI E CAVALLI

Redazione

Colleferro (RM) – E’ iniziata da Colleferro l’operazione per mettere in salvo gli animali tenuti in precarie condizioni, a quanto pare, da un contadino locale in alcuni terreni di Colleferro, Segni e Gavignano. Le autorità giudiziarie hanno infatti deciso di porre sotto sequestro i circa 115 capi, tra cavalli e asini, a seguito di diverse denunce ricevute per una prolungata incuria in cui vivrebbero da tempo quegli animali. Questa mattina, dunque, dirigenti e operatori del Ministero della Salute, Unità Operativa Protezione animali, dei Nas, Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, dei carabinieri del Comando locale, dell’Asl, della Polizia municipale si sono recati sul posto, nei pressi del cimitero comunale, dove gli animali sono stati avvistati. Non senza difficoltà, vista la loro natura brada, sono stati prelevati una quindicina di cavalli e asinelli che pascolavano in due terreni privati, i quali sono stati poi condotti in un’azienda agricola che se ne prenderà cura, in custodia giudiziaria, fino a quando non verrà decisa la loro sorte. “Ci siamo subito messi a disposizione – dice in proposito il sindaco Mario Cacciotti – per aiutare a risolvere una questione davvero molto delicata. Al momento ci siamo fatti carico di quelle povere bestie ma speriamo che trovino presto una sistemazione più consona e definitiva”. Per tutta la giornata una squadra di uomini della polizia municipale ha prestato la propria opera affinché si svolgessero in sicurezza e nel minor tempo possibile le complicate operazioni di prelievo degli animali, mentre un’altra squadra dell’Ufficio manutenzione del Comune si è prodigata, aiutando anche nel difficile recupero dei cavalli, a che il tutto avvenisse senza traumi per le povere bestie. Le stesse operazioni verranno effettuate nei territori di Segni e Gavignano, con l’ausilio delle due amministrazioni comunali, dove sono custoditi gli altri capi di bestiame.




VILLA SANTA LUCIA, COTRAL: CORSE LIMITATE A CAUSA DI NEVE E GHIACCIO

Redazione

Villa Santa Lucia (FR)Cotral S.p.A. rende noto che, a causa delle rigide temperature e dell’instabilità delle condizioni metereologiche, il servizio di trasporto, in provincia di Frosinone, ha subito variazioni. Il numero delle corse in partenza dall’impianto di Villa Santa Lucia (FR) e dirette a Viticuso, Casal Cassinese, Cardito Cava e Acquafondata, a causa del ghiaccio che si è formato sul manto stradale, è stato ridotto. La Compagnia informa, inoltre, che sta mettendo in atto tutte le strategie necessarie al fine di contenere il più possibile i disservizi dovuti al maltempo e per ripristinare quanto prima il regolare svolgimento del servizio.




ARICCIA, INNOVA CARLISPORT CALCIO A 5, SERIE B NAZIONALE GIRONE E., VAILATI: “RIENTRO CON VITTORIA, UN SOGNO”

Redazione

Ariccia (RM) – La sfida (vincente) col Capoterra rappresenta una sorta di “isola in mare aperto” per l'Innova Carlisport. Nel senso che dal 23 dicembre (giorno di inizio della pausa natalizia) al 2 febbraio prossimo, la squadra ariccina avrà giocato una sola partita, quella coi sardi. Colpa di un calendario costruito in maniera “rivedibile” e “aggravato” nel caso della Carlisport dalla mancata sfida col Fiumicino, escluso dal campionato per i noti motivi. Negli occhi degli ariccini, dunque, c'è ancora il pesante successo con il Capoterra, dove ha fatto il suo esordio stagionale Sean Vailati, rientrato da un prestito a metà stagione. «Il mio rientro è stato simile a quello che ogni giocatore sogna: tornare titolare e vincere è sempre molto bello. Sono felice per il risultato perchè avevamo molto bisogno di punti e quindi è come se la gara col Capoterra valesse doppio. Sono contento, inoltre, perchè ho approcciato la partita con serenità: forse è ciò che mi ha aiutato durante la gara e sono davvero felice se questo ha agevolato la squadra».

Tornando a parlare del match col Capoterra il giovane portiere ariccino sostiene che «l'ultima vittoria è stata molto importante per noi perchè oltre ai tre punti credo che ci servisse una vittoria per far variare quel trend negativo in cui eravamo». Il successo, comunque, non ha riavvicinato molto gli ariccini alla zona play off stante anche il turno di riposo forzato di sabato scorso. Il 2 febbraio, però, finalmente si tornerà in campo. «Ci aspetta una sfida difficile contro la Paolo Agus – dice Vailati – che ha battuto l'Orte e quindi, oltre ad essere una buonissima squadra, sarà molto motivata per non lasciare scappare la capolista. Noi – conclude il portiere – dal canto nostro dobbiamo dare continuità alla vittoria col Capoterra e quindi dovremmo fare di tutto per fare bene e cercare di rendere la vita dura a chiunque». Anche per dare un senso a questa seconda parte di stagione.




FRASCATI SCHERMA, CAMILLA MANCINI DOMINA LA PROVA DI COPPA DEL MONDO UNDER 20 A ZAGABRIA

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Frascati (Rm) – Un'altra stoccata d'oro. Camilla Mancini vince anche la prova di Coppa del mondo Under 20 andata in scena a Zagabria (Croazia) al termine di una prestazione praticamente perfetta. L'atleta del Frascati Scherma e delle Fiamme Gialle ha conquistato il primo posto annichilendo tutte le avversarie che le si sono trovate di fronte. Basti pensare al 15-11 con cui ha piegato la francese Tran ai quarti, il 15-8 con cui ha battuto la russa Golosseva in semifinale e al 15-7 con cui si è sbarazzata dell'altra russa Zagidullina in finale. Una prestazione eccellente arriva anche da Flaminia Prearo nella sciabola femminile che sempre in Coppa del Mondo, ma a Dourdan (in Francia), si piazza al sesto posto battuta ai quarti dalla russa Kanukova. Meno positive le prestazioni di Alessandro Riccardi, 24esimo nella sciabola maschile, e dei fiorettisti Guillaume Bianchi (49esimo) e Alessandro Gridelli (60esimo).

Tornando in Italia nella seconda prova di qualificazione Open di spada svoltasi presso il centro tecnico federale della Federbocce a Roma, test valido per la partecipazione alla seconda prova Open nazionale, da registrare l'ottimo risultato di Riccardo De Maria e Andrea Meuti che riescono (in una gara di 190 partecipanti) ad ottenere il pass.

Consuete ottime notizie anche dai più piccoli: nella seconda prova regionale di sciabola Under 14 (Gpg) svoltasi sempre a Roma, i piccoli frascatani hanno centrato diversi risultati di prestigio. Nella sciabola Allieve trionfo di Caroline Monjoux sulla compagna di sala Maria Chiara Palumbo, confermandosi ad altissimi livelli nella loro categoria. Tra gli Allievi vittoria per Emanuele Marronaro, nei Ragazzi primo posto per Michele Buonomo, nei Maschietti podi per Lorenzo Ottaviani (secondo) e Riccardo Pucci (terzo), nelle Giovanissime terza Alessia Di Carlo. Nelle Ragazze da segnalare il quinto posto di Elena Fantozzi e l'ottavo di Livia Manca, negli Allievi nono Samuele De Stefano e decimo Luca Cafaro, nelle Giovanissime ottava Marta Zibellini e 11esima Anita Iole Monaco. E ancora: nei maschietti sesto Alessandro Lucarini, decimo Edoardo Esuperanzi, 15esimo Gabriele Fahmy El Zarw, 25esimo Davide Guglielmi. Nei ragazzi settimo Damiano Rosati, ottavo Filippo Martini, 11esimo Stefano Troiani. Nei giovanissimi nono Marino Di Carlo e 15esimo Valerio Fasano.




IMPRESE NEL 2012 MILLE CHIUSURE AL GIORNO, MINIMO STORICO PER LE APERTURE. GRAZIE PROFESSORE!

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Redazione

La Unioncamere pubblica dei dati allarmanti. Sono 383.883 le imprese nate nel 2012 (il valore più basso degli ultimi otto anni e 7.427 in meno rispetto al 2011), a fronte delle quali 364.972 – mille ogni giorno – sono quelle che hanno chiuso i battenti (+24mila unità rispetto all’anno precedente). Come conseguenza, il saldo tra entrate e uscite si è attestato sul valore di 18.911 imprese, il secondo peggior risultato del periodo considerato e vicino – dopo due anni consecutivi di recupero – a quello del 2009, l’anno peggiore dall’inizio della crisi. Considerando anche le cancellazioni delle imprese ormai non operative da più di tre anni, al 31 dicembre dello scorso anno lo stock complessivo delle imprese esistenti ammontava a 6.093.158 unità.

Si restringe ulteriormente (-6.515 imprese) il tessuto imprenditoriale dell’industria manifatturiera – trascinato dalla forte contrazione dell’artigianato, che chiude l’anno con 20.319 imprese in meno – quello delle costruzioni (-7.427) e dell’agricoltura (-16.791). Il conto più salato del 2012 lo paga il Nord che – Lombardia esclusa – perde complessivamente circa 6.600 imprese, i tre quarti delle quali (poco meno di 5mila unità) nel solo Nord-Est. Giovani under 35, immigrati e donne, attività del turismo, del commercio e dei servizi alle imprese e alle persone sono le tipologie di imprenditori e i settori di attività che, nel 2012, hanno consentito a mantenere in lieve attivo il bilancio anagrafico delle imprese italiane (+0,3% contro il +0,5 del 2011).

Questi i dati ufficiali sulla natalità e mortalità  delle imprese risultante dal Registro delle imprese diffusi oggi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione statistica condotta da InfoCamere, la società di informatica delle Camere di Commercio italiane. Tutti i dati, come di consueto, sono disponibili online all’indirizzo www.infocamere.it

 

“In questi anni – ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – le imprese italiane hanno fatto letteralmente dei miracoli per restare sul mercato. In tante, anche in assenza di vere politiche di sostegno, sono addirittura riuscite a migliorare le proprie posizioni e a rafforzarsi. Ma molte di più non ce l’hanno fatta e, con loro, si sono persi migliaia di posti di lavoro, per non  parlare di competenze e tradizioni importanti. Ora però il tempo è scaduto, tra poco la politica avrà di nuovo in mano le sorti del Paese e deve sapere che l’obiettivo primo e urgente della sua agenda deve essere quello di rimettere al centro dell’azione politica l’impresa, da cui dipende il lavoro, riducendo su entrambi i fronti la pressione fiscale in linea con le più competitive economie europee. La ripresa può venire solo dal mercato e dunque serve favorire la nascita di nuove imprese ad elevato contenuto occupazionale e tecnologico, dando priorità al Mezzogiorno, ai giovani, alle donne e all’imprenditoria sociale”.

Il Quadro Generale

Nel 2012 il sistema delle imprese italiane ha conseguito complessivamente una faticosa tenuta, in un quadro di ridotta vitalità in entrata di nuove imprese e di accelerazione in uscita di quelle esistenti, con una particolare accentuazione per il comparto artigiano. In generale, i dati della serie storica degli utlimi otto anni sembrano suggerire che le crisi incidano in modo differenziato sui flussi di entrata e di uscita dal sistema imprenditoriale. Come a voler indicare che la voglia d’impresa è difficile da scoraggiare, mentre la resistenza di chi è già sul mercato viene più facilmente messa in crisi dal prolungato peggioramento del clima degli affari.

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Discorso a parte merita l’universo delle imprese artigiane. A causa della maggiore concentrazione di queste imprese nel settore manifatturiero – il più esposto in questi anni alle trasformazioni imposte dalla globalizzazione dei mercati – la crisi sembra aver prodotto una contrazione strutturale e non ancora stabilizzata del tessuto imprenditoriale artigiano che, per il quarto anno consecutivo, chiude con un bilancio anagrafico in rosso: -20.319 unità (-1,39%), il calo più rilevante degli ultimi otto anni. A determinarlo sono stati, da un lato, l’ulteriore riduzione delle iscrizioni (-4mila unità rispetto al 2011 che, a sua volta, aveva già registrato una riduzione di oltre 5mila entrate rispetto al 2010), ed un aumento di quasi 10mila cessazioni (dopo il breve rallentamento registrato nel biennio 2010-2011).

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Il bilancio dei territori

A livello di macro-ripartizione territoriale, il conto più salato del 2012 lo pagano le imprese del Nord che – Lombardia esclusa – complessivamente perdono circa 6.600 unità, i tre quarti delle quali (poco meno di 5mila unità) concentrate nelle regioni del Nord-Est. Tutte e quattro le circoscrizioni, tuttavia, nel 2012 hanno visto ridursi il proprio tasso di crescita rispetto all’anno precedente, mentre una sola, il Centro, ha fatto registrare sia nel 2011 che nel 2012 un tasso di crescita superiore a quello medio nazionale. Come accennato, il dato più significativo in senso negativo appare quello relativo al Nord-Est che (unica fra le quattro circoscrizioni), fra il 2011 e il 2012 è passato da un saldo positivo (+0,51%) ad uno negativo   (-0,41%). Quello più positivo riguarda il Centro che, da solo, determina oltre la metà (il 55,5%)  di tutto il saldo nazionale dello scorso anno. Decisamente positivo anche il contributo al saldo nazionale che viene dal Mezzogiorno (49,5%).

A livello regionale, mentre nel 2011 solo tre regioni su venti – Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Basilicata – facevano registrare un tasso di crescita negativo, nel 2012 le regioni con tasso di crescita negativo sono salite a sette: è uscita la Valle d’Aosta, ma si sono aggiunte Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Molise. Una sola regione (l’Umbria) ha visto aumentare, sia pur di poco, il proprio tasso di crescita, passato dallo 0,17% allo 0,21%; una (la Valle d’Aosta) è passata da un valore negativo (-0,32%) a un valore positivo (0,07%) ed una, (la Basilicata), ha visto ridursi il valore negativo del proprio tasso di crescita passando da -0,43% a -0,15%. Tutte le altre diciassette regioni hanno fatto registrare una diminuzione del proprio tasso di crescita: di queste, in cinque casi (come detto Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Molise) la situazione si è rovesciata rispetto al 2011, passando da un tasso di crescita positivo ad uno negativo.

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Il Bilancio delle Forme Giuridiche

Con la sola esclusione delle cosiddette “Altre Forme” (sostanzialmente costituite da cooperative e consorzi), tutte le forme giuridiche in cui Movimprese classifica le imprese italiane hanno evidenziato, nell’anno da poco concluso, un tasso di crescita inferiore a quello del 2011 ed una (le ditte individuali) è passata dal segno “più” al segno “meno”. Le Società di capitali sono scese dal 3,15% al 2,45%; le Società di persone sono scese dal -0,03% al -0.32% e le Ditte individuali dallo 0,10% al -0,51%. Come detto, solo le “Altre forme” hanno messo a segno un risultato migliore rispetto al 2011, passando da una crescita del 2,19% ad una del 2,77% (con un +2,4% per le sole cooperative).

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Mentre il declino delle Ditte individuali è un fenomeno emerso da più di tre decenni e procede lentamente – contrastato unicamente dalla crescente rilevanza delle imprese di stranieri –  il rallentamento del tasso di crescita delle Società di capitali è un frutto più recente. Resta il fatto che, pure in un anno così difficile come il 2012, il saldo attivo delle Società di capitali non solo copre i saldi negativi delle Società di persone e delle Ditte individuali,  ma spiega da solo il 69,4% di tutto il saldo complessivo.

Il Bilancio dei Settori

I macro-settori che hanno chiuso il 2012 con un saldo negativo sono solamente quattro che, sommati insieme, rappresentano il 38,1% delle imprese esistenti: Agricoltura (-16.791 pari ad una riduzione dello stock del 2%), Costruzioni (-7.427, corrispondente ad una contrazione del numero di imprese dello 0,82%), Attività manifatturiere  (-6.515, pari al -1,05% in termini relativi) ed Estrazione di minerali da cave e miniere (-112, che equivale ad una riduzione dello stock di questo settore, fortemente connesso con l’edilizia, del 2,3%).

Per l’Agricoltura, la perdita di unità produttive rappresenta un trend di lungo periodo, coincidente – negli ultimi decenni – con una crescente utilizzazione del suolo agricolo per destinazioni turistiche, commerciali, industriali o logistiche. Nell’industria manifatturiera, solo tre comparti – Alimentare, Bevande e Riparazione, manutenzione e installazione di macchine ed apparecchiature  – fanno segnalare saldi positivi nel 2012. I primi due hanno totalizzato insieme un saldo di 445 imprese in più rispetto all’anno precedente, la metà delle quali al Sud; il terzo ha visto aumentare il suo stock di 1.490 imprese (+5,71%), con tassi superiori al 5% in tutte le circoscrizioni territoriali.

Tra gli altri settori, quelli che mostrano i saldi in valore assoluto più positivi sono, nell’ordine: le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+11.438 imprese, pari ad un tasso di crescita annua del 2,92%), il Commercio (+8.005 unità, +0,52% in termini relativi), Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+5.505 unità il saldo, +3,51% il tasso di crescita), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (+4.576, ovvero +2,37% sull’anno precedente). Analizzando la composizione dei saldi per singolo comparto, i dati evidenziano come la crescita dei servizi di alloggio (+985 attività) sia praticamente tutta legata all’apertura di Bed & Breakfast, agriturismi e villaggi turistici (+930); mentre nella ristorazione, l’espansione è legata fortemente all’aumento dei Bar (6.532 attività in più), il 61% di tutto il saldo del settore, seguiti da tavole calde (+1.862 attività, +5,9%) e da gelaterie e pasticcerie (+606 attività, il 3,1% in più rispetto al 2011).

Nel commercio, il saldo positivo è determinato per il 66,8% dalle attività al dettaglio, cresciute di 5.349 unità. A crescere sono state soprattutto le attività degli ambulanti (+6.406 unità, pari ad una crescita del 5,2%), del commercio via Internet (+1.524, +12,9% in termini relativi) e di quello effettuato da venditori porta a porta e tramite distributori automatici (+952, pari al +6,9%). Le riduzioni più consistenti hanno invece riguardato il commercio al dettaglio di confezioni e di filati (dove hanno chiuso i battenti 2.554 attività, pari al 2,1% dello stock), e le macellerie (-490 unità, l’1,6% in meno di quelle esistenti alla fine del 2011).

Quanto agli altri comparti in crescita nel 2012, nell’ambto delle Attività professionali, scientifiche e tecniche meritano di essere segnalate quelle di direzione aziendale e consulenza gestionale (2.471 unità in più, corrispondenti ad una crescita del 4,86% su base annua); mentre, tra quelle di supporto alle imprese, si segnalano le Attività di servizi per edifici e paesaggio (ovvero manutenzione e riqualificazione), cresciute di 3.093 unità (+5,29%).

 

 

Giovani, donne e immigrati aiutano a mantenere un saldo positivo

 

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A dare il contributo più significativo al saldo, con un bilancio attivo di 70.473 imprese, sono state le imprese giovanili, seguite da quelle gestite da stranieri (24.329). Dati ancora più significativi se si confronta il peso relativo di questi aggregati rispetto al totale delle imprese esistenti in Italia a fine 2012: solo l’11,1% per quello che riguarda gli under 35 e il 7,8% per gli stranieri. Relativamente più modesto (+3.211 unità) il contributo al saldo offerto dall’imprenditoria femminile che resta comunque – tra i ‘driver’ della tenuta del tessuto imprenditoriale – il raggruppamento con l’incidenza maggiore sul totale delle imprese (oltre 1,4 milioni di imprese, pari al 23,5% di tutto lo stock di imprese esistenti in Italia alla fine del 2012).

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Nel confronto con il 2011 – anch’esso chiuso con valori significativamente positivi per tutti e tre questi insiemi di imprese – a reggere meglio di fronte al persistere della crisi sono state le imprese degli under 35, il cui saldo si è ridotto di sole 6mila unità (il 7,9% in meno). Più marcata è stata la frenata delle imprese di stranieri, il cui saldo positivo si è ridotto del 18,6% e quello delle imprese femminili, che hanno visto ridursi di oltre due terzi (-77,2%)  il saldo del 2011.

 

 

 

 

 




NUOTO. TC NEW COUNTRY CLUB FRASCATI, LA CONSOLI SI MIGLIORA ANCORA SUI 100 RANA

Redazione

Frascati (Rm) – Un'altra gara con tanti buoni risultati. Il gruppo agonistico del nuoto del Tc New Country Club di Frascati ha ottenuto riscontri soddisfacenti nel corso della seconda prova regionale andata in scena sabato e domenica scorsi presso il centro tecnico federale di Pietralata e dedicata alle categorie giovanili “maggiori”. Tra i ragazzi del responsabile tecnico Daniele Tavelli la migliore è stata ancora una volta Ilaria Consoli, nella categoria Juniores. «Ha migliorato il suo tempo sui 100 rana – racconta Tavelli – che nella prima prova regionale le era già valso la qualificazione ai campionati italiani di fine marzo, dove Ilaria nuoterà anche i 50 rana». Sempre la Consoli è stata protagonista di un ottimo riscontro sui 400 misti. «Era la prima volta che si cimentava in questa specialità – racconta Tavelli – e ha fatto registrare una bella prestazione». La Consoli, ma non solo. Il gruppo agonistico del circolo di via dell'Acquacetosa ha altre frecce nel proprio arco. «L'altra Juniores Martina Piersanti – spiega il responsabile del Tc New Country Club – sta lavorando sui 50 dorso e siamo in attesa di capire se il tuo tempo le è valso la qualificazione agli italiani. Poi le stesse Piersanti e Consoli potrebbero partecipare, sempre nella categoria Juniores, ad una staffetta sui 100 stile perchè abbiamo diverse ragazze con tempi interessanti e tra queste posso citare Giulia Ponzo, Claudia Paoloni ed Elisa Fioravanti. Sempre loro potrebbero essere protagoniste anche in una ipotetica staffetta sui 100 misti». Tante ragazze competitive: e il settore maschile? «I ragazzi sono un po' più lontani – ammette Tavelli -, ma confidiamo nelle qualità, tra gli altri, di Francesco Pietrobono sui 400 misti e stile e di Luca Colantuono sui 50 stile e 200 misti, entrambi nella categoria Ragazzi. Tra gli Juniores, invece, ha delle possibilità di qualificazione Riccardo Sansone sui 100-200 delfino e sui 200 misti». E se per i più grandi il prossimo appuntamento ufficiale sarà la terza prova regionale del 16-17 febbraio, per i più “giovani” Esordienti B si tornerà in vasca il 2 e 3 febbraio per la seconda prova regionale di categoria.




LAZIO COTRAL, INOPPORTUNE NUOVE NOMINE E PROMOZIONI

Redazione

Lazio – “In piena campagna elettorale sarebbe inopportuno procedere alle paventate nomine di Dirigenti e promozioni di personale in seno a Cotral. A maggior ragione in virtù del fatto che il Presidente della stessa Azienda, Adriano Palozzi, ha già annunciato la candidatura al Consiglio regionale del Lazio”: lo dichiara, in una nota, Mario Mei, Consigliere regionale Udc.

“Ragioni etiche e di opportunità politica – prosegue l’esponente Udc  – dovrebbero impedire al Cda di Cotral, e in particolare al suo Presidente, di procedere proprio in questo periodo ad una serie di provvedimenti sui quali si allungherebbe il sospetto del clientelismo elettorale. Senza pensare, inoltre, all’aspetto economico e al peso che avrebbero le nuove nomine e le promozioni per le casse già disastrate dell’azienda”.

“Soprattutto in un momento come questo, segnato da una drammatica crisi economica e occupazionale e dal vento forte dell’anti-politica – conclude Mei – è necessario che gli amministratori pubblici non commettano gli errori del passato, ma procedano ad un cambio di passo dando dei forti segnali di discontinuità ai cittadini, ormai disorientati e sfiduciati nei confronti della politica e delle Istituzioni”.

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LAZIO, GLI ECOLOGISTI CON INGROIA PER UNA "RIVOLUZIONE CIVILE"

Redazione
 
Lazio – Gli ecologisti del Lazio hanno scelto di sostenere la lista promossa da Antonio Ingroia perché Rivoluzione civile è innanzi tutto una Rivoluzione ecologica. Cambiare l'Italia significa rivoluzionare le politiche ambientali, quelle energetiche e quelle legate alla difesa del territorio dal cemento. Significa portare l'Italia nel futuro della Green Economy, delle fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica e di una corretta gestione del ciclo dei rifiuti che permetta di chiudere le infrazioni comunitarie e di superare il sistema delle discariche puntando sulla differenziata, e di creare nuove opportunità di lavoro.
 
“Rivoluzione Civile rappresenta una straordinaria opportunità di cambiamento per aprire al Lazio e all’Italia le porte del futuro, quello stesso futuro che i provvedimenti del governo Monti hanno rubato ai cittadini”. Lo dichiara Francesco Alemanni, responsabile dell’Organizzazione dei Verdi e per il settore rinnovabili dei Verdi e candidato al numero 2 della Lista per il Senato di Rivoluzione Civile. “Le politiche ambientali, l’uscita dalle fonti fossili e la promozione delle Energie rinnovabili, la Green Economy sono state le prime vittime dell’agenda Monti che è un’agenda totalmente Black – continua Alemanni -. Serve un’inversione di marcia, una Rivoluzione energetiche che ci permetta di superare l’era fossile e lavorare, come ha già fatto la Germania di produrre già nel 2050 l’80% dell’energia da fonti verdi”.
 
“La lotta per la legalità coincide sempre più spesso con le battaglie per difendere il diritto alla salute e all’ambiente che sono le prime vittime delle speculazioni, della corruzione e anche degli interessi delle organizzazioni criminali che concentrano i loro traffici sugli affari delle ecomafie”. Lo dichiara Valentina Stefutti, avvocato nel processo Eternit, processo in cui ha difeso le vittime dell’amianto e candidata alla Camera nella circoscrizione Lazio 1. “La prossima sarà una legislatura fondamentale per le politiche ambientali perché, come già abbiamo visto con le politiche del governo Monti, le lobby economiche proveranno a smontare le conquiste ottenute sia a livello nazionale che europeo – prosegue la Stefutti -. Per questa ragione è necessaria una forte presenza ecologista che insieme alla Lista Ingroia non solo difenderà le conquiste ottenute ma proverà a dare centralità nell’agenda politica del paese a temi dimenticati come l’emergenza sanitaria dello smog, un piano nazionale per la mobilità pubblica e la valorizzazione delle aree protette che sono state ridotte ai minimi termini dal governo Berlusconi prima e da quello Monti poi".



CROLLA IL TITOLO MONTE PASCHI: MONTI REGALA 4 MILIARDI E GLI ITALIANI FANNO LA FAME

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Bufera politica sullo scandalo derivati della Monte Paschi di Siena, istituto bancario vicino al Pd il cui titolo crolla drasticamente dopo le dimissioni dell'ex numero uno Giuseppe Mussari dalla carica di presidente dell'Abi. Troppa tensione sul caso Mps e intorno al dossier 'Alexandria'. Mussari rivendica di aver operato nel rispetto della legge, ma di fatto si dimette per non danneggiare l'immagine dell'Abi. Intanto in una nota la Monte Paschi di Siena asserisce che alcuna delle operazioni in oggetto è stata sottoposta all'approvazione del Cda della Banca, “in quanto ciascuna rientrava nei poteri delle strutture preposte alla gestione operativa''. In particolare, le analisi in corso relative ad alcune operazioni strutturate poste in essere in esercizi precedenti e presenti nel portafoglio della Banca riguarderebbero, a oggi, soltanto le operazioni denominate 'Alexandria', 'Santorini' e 'Nota Italia'''. ''Anche in virtù della richiesta di incremento dei 'Nuovi Strumenti Finanziari' – si legge nella nota –  per 500 milioni', si ritiene che 'la Banca sia in condizioni di assorbire, dal punto di vista patrimoniale, le conseguenze delle scelte finanziarie, contabili e gestionali relative alle operazioni' Alexandria, Santorini e Nota Italia”.

 Di fatto le operazioni, rileva Banca d'Italia, sono ora all'attenzione sia della Vigilanza sia dell'Autorità giudiziaria.

''Nella misura in cui ci saranno gli estremi per tutelare il valore patrimoniale della banca certamente noi ci muoveremo – ha detto al Tg1 il presidente di Mps, Alessandro Profumo, sull'ipotesi di un'azione di responsabilità contro i precedenti vertici – Ad oggi stiamo facendo tutte le analisi che sono necessarie per capire chi ha fatto che cosa''. ''Sono certo che con il lavoro che stiamo facendo torneremo ad avere la reputazione che ci meritiamo'', ha sottolineato Profumo.

 Intanto Pier Luigi Bersani respinge ogni ruolo del Pd nella vicenda: "Nessuna responsabilità, per l'amor di Dio. Il Pd fa il Pd e le banche fanno le banche".

Antonio Ingroia definisce un "vero scandalo, il regalo di 3,9 miliardi di euro che il governo Monti ha fatto alla Monte dei Paschi di Siena, prelevandoli direttamente dalle tasche degli italiani". Uno schiaffo ai cittadini per Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, perché, dice, "si tratta di soldi pubblici, presi dalle casse dello Stato e dalle tasche dei cittadini, e versati a Mps da questo governo di banchieri". Dal caso dei derivati, sottoscritti da Mps, fa notare il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ''si può trarre l'idea che quelle frasi che abbiamo sentito tante volte dal ministro dell'Economia del governo Berlusconi, che nelle banche andava tutto bene e che ci avrebbe pensato lui, non corrispondevano all'effettiva vigilanza sul sistema''. Il vero scandalo, attacca il segretario nazionale di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, è che "il governo ha regalato alla Monte dei Paschi di Siena 3,9 miliardi, cioè che ha usato i soldi degli italiani che pagano le tasse per coprire i buchi di una banca privata".

Si tratta di un "grave" scandalo anche per il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. La cosa peggiore, precisa Gasparri, è che "tutto ciò accada mentre il governo Monti accorda 3,9 miliardi al Mps, più dell'Imu pagata sulla prima casa dagli italiani". "Le banche hanno badato troppo alla finanza e poco all'economia reale, alle famiglie e alle imprese – ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano – Monti ha coccolato le banche e dato schiaffi al ceto medio". "Noi abbiamo due richieste precise per le banche – prosegue Alfano – la prima è restituire all'economia reale, alle famiglie e alle imprese, i soldi avuti a basso tasso di interesse dalla Bce; il secondo riaprire i rubinetti del credito".

Su Twitter Roberto Maroni chiede a "Monti e Bersani" di spiegare "subito in Parlamento i favori a Mps e le responsabilità del Pd nella disastrosa gestione della banca". "Monti ed il Partito democratico hanno l'obbligo di fare chiarezza sulla vicenda del Monte dei Paschi – rincara la dose il senatore del Popolo della Libertà Altero Matteoli – Spieghino quali ruoli hanno esercitato e Bersani non se ne lavi le mani". (Fonte: Adnkronos)

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