LAZIO, I NUMERI DELLA CRISI

Redazione

Roma – Per alleggerirsi dal peso della pubblica amministrazione hanno liberato in aria 600 palloncini colorati, uno per ciascun adempimento burocratico cui lo Stato li obbliga ogni anno. I protagonisti della manifestazione sono stati, oggi, gli imprenditori. Protagonisti, ogni giorno, dell’economia italiana. In oltre 500 hanno aderito alla manifestazione organizzata a Roma da Cna, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani. Le associazioni territoriali hanno raccolto l’appello di Rete Imprese Italia, l’organismo nazionale di rappresentanza delle piccole e medie imprese che per oggi ha indetto in tutta Italia una giornata di mobilitazione. Dal Pantheon, tante le voci di denuncia. La crisi ha penalizzato l’economia del territorio: il tasso di disoccupazione nel Lazio era nel 2011 dell’8,9%, superiore alla media nazionale (8,4%). Nel 2007, nella regione, era al 6,4%, mentre in Italia al 6,1%. Gli occupati nel Lazio sono per lo più impiegati nel settore del servizi (79%), per il 18,7% nell'industria e per l’1,6% in agricoltura. Ma le prospettive di ripresa sono compromesse, tra le altre cose, da una tassazione locale che per le piccoli imprenditori, commercianti e artigiani è tra le più alte d’Italia. Al rischio di aumento delle addizionali regionali si aggiunge infatti l’introduzione della Tares, che da sola vale per il sistema delle imprese 15 milioni di euro.  Costi che si andranno ad aggiungere a un sistema già profondamente iniquo che vede le imprese romane pagare il triplo di quelle milanesi. A Milano un laboratorio artigiano di 100 mq paga per i rifiuti 437 euro, mentre a Roma il suo omologo nel paga 1.100. Il gestore di un bar di 100 mq. a Roma paga 3.700 euro contro 990 euro di Milano. Un commerciante con un  locale di uguali dimensioni paga 470 euro a Milano e 1.100 a Roma.

I NUMERI DELLA CRISI A ROMA E NEL LAZIO

PIL

La variazione media annua del Pil per abitante tra il 2008 ed il 2011 nel Lazio è stata del
-1,9%, mentre nel 2012 rispetto all’anno precedente è stata del -2,8%. In un solo anno, dunque, la variazione del Pil per abitante è stata di ben 0,9 punti percentuali maggiore che nei tre anni precedenti.
In Italia l’andamento del Pil per abitante è stato leggermente migliore ma non certo incoraggiante:  – 1,5% tra 2008 e 2011 e -2,5%tra 2011 e 2012.

La variazione media annua del Pil per abitante, suddivisa per province è stata la seguente:

Roma e provincia:
2008-2011  -1,9%
2011-2012   -2,9%.
Viterbo e provincia:
2008-2011  -2,2%
2011-2012  -3,4%
Rieti e provincia:
2008-2011  -1,1%
2011-2012  -1,9%
Latina e provincia:
2008-2011  -2,2%
2011-2012  -3,9%
Frosinone e provincia:
2008-2011  -1,3%
2011-2012  -1,5%

LAVORO E OCCUPAZIONE
Nel Lazio nel 2007 il tasso di disoccupazione era del 6,4%, mentre nel 2011 è salito all’8,9%, leggermente superiore al tasso di disoccupazione nazionale che nel 2007 era del 6,1% e nel 2011 era dell’8,4%.
Se si analizza invece la situazione sui territori, si vede che a Roma e nella sua provincia il tasso di disoccupazione nel 2011 ha superato il dato regionale, toccando l’8,5%, la percentuale più bassa però se si considerano le altre province del Lazio: nella provincia di Viterbo la disoccupazione nel 2011 ha toccato l’11,2%; nella provincia di Rieti nello stesso periodo era dell’8,9%; nella provincia di Latina era del 9,8% e in quella di Frosinone del 9,2%.

Se si guarda, poi, ai settori di attività economica in cui l’occupazione è maggiore, al primo posto nel 2011 troviamo il comparto dei servizi, in cui nel Lazio il tasso di occupazione è del 79,7% (nella provincia di Viterbo è del 74,6%, nella provincia di Rieti è del 72,1%, nella provincia di Latina è del 67,3% e in quella di Frosinone è del 63,5%). Mentre, se si considera Roma e la sua provincia questo numero sale addirittura all’ 83,5%.

Il settore dei servizi dunque è quello che nel Lazio impiega la maggior parte dei lavoratori, seguono l’industria  (18,7%) e l’agricoltura  (1,6%).

CONSUMI
La variazione media annua dei consumi per abitante, a Roma e provincia, tra il 2008 ed il 2011 è stata del -1,3%, mentre solo nel 2012 rispetto al 2011 il calo dei consumi è stimato al – 4,7%, un vero crollo.
La stessa voce nel Lazio ha fatto registrare un -1,2% tra il 2008 ed il 2011 ed un -4,7% nel solo 2012.
E' evidente che il calo dei consumi è andato via via appesantendosi, di pari passo al crollo del Pil e dell'occupazione. Il 2012 è stato l'anno più nero.

CESSAZIONI
Le imprese cessate a Roma e Provincia, in tutti i settori del terziario, nel 2011 sono state 22.699.
Nel 2012 invece sono state circa 25.000, con un aumento dunque nel 2012 rispetto al 2011 di oltre 2.300 cessazioni.
A Roma e provincia le chiusure hanno proceduto ad un ritmo di circa 60 al giorno, un andamento vertiginoso a cui ancora non si è saputo porre un argine.

Cessazioni d'impresa nelle province del Lazio nei settori manifatturiero, costruzioni, commercio, servizi di alloggio e ristorazione e altri servizi.

Frosinone:
Nel 2012 hanno cessato circa 9 imprese al giorno
Latina:
Nel 2012 le cessazioni sono state circa 11 al giorno.
Rieti:
le cessazioni sono state circa 2,6 al giorno.
Viterbo:
le cessazioni sono state circa 7,5 al giorno.

I settori maggiormente colpiti dalle cessazioni d’impresa sono stati, in ordine: il commercio, che nel Lazio ha complessivamente un saldo negativo di 2.297 imprese (di queste imprese cessate, ben 1.304 operano nel commercio al dettaglio); le costruzioni (con un saldo negativo di 833 imprese), le attività manifatturiere (con un saldo negativo di 795 imprese), e i servizi di alloggio e ristorazione (con un saldo negativo di 633 imprese).

IMPRESE CESSATE PER SETTORE, A ROMA E PROVINCIA
(gennaio – settembre 2012)
Imprese cessate a Roma totale: 17.859
di cui:
919 attività manifatturiere
2.863 settore costruzioni
4.986 settore commercio (3.009 nel commercio al dettaglio)
1.179 servizi di alloggio e ristorazione
5.562 altri servizi

 




ANGUILLARA, PIZZIGALLO E CALABRESE PROMESSA MANTENUTA: PONTON DELL’ELCE SI COLLEGA A ROMA NORD.

Redazione

Anguillara (RM) – Parte nel mese di Febbraio il prolungamento della linea Atac 030, che collegherà Ponton dell’Elce alla stazione ferroviaria di La Storta: un provvedimento che consentirà ai cittadini di Ponton dell’Elce di essere più vicini a Roma nord. Soprattutto gli studenti che frequentano le scuole romane potranno più facilmente raggiungere la capitale. Una promessa mantenuta grazie alla costanza e all’impegno dei consiglieri Antonio Pizzigallo e Christian Calabrese, nonché alla disponibilità di Antonello Aurigemma, Assessore ai trasporti e alla mobilità del comune di Roma e di Fabio Armeni, Vice Presidente della Regione Lazio.

“I cittadini di Ponton dell’Elce – affermano i consiglieri della Lista civica Pizzigallo Sindaco- hanno creduto alle bugie della sinistra anguillarina, ritrovandosi poi, a distanza di 10 anni dall’ultima opera pubblica realizzata (rifacimento delle strade ed illuminazione pubblica), con la folle svendita della farmacia comunale, le continue promesse di risoluzione del problema dell’arsenico nell’acquedotto comunale, la raccolta differenziata mai iniziata e le strade sempre più preda di voragini e crateri. Pur non avendo avuto la fiducia della maggioranza dei cittadini di Ponton dell’Elce, – continuano Pizzigallo e Calabrese – il nostro impegno concreto per questo territorio, ma anche per l’intera città di Anguillara, non è mai venuto meno e il prolungamento della linea Atac 030 ne è la conferma”

“Un provvedimento di straordinaria importanza per Ponton dell’Elce – chiarisce Antonio Pizzigallo – , ma soprattutto il raggiungimento di un obiettivo che la mia Lista si era prefissato per concorrere, almeno in parte, al miglioramento della qualità della vita dei cittadini del comprensorio, sempre più maltrattati e dimenticati da questa amministrazione.” “All’attuale amministrazione Pizzorno, che in tempi non sospetti ironizzava sulla possibilità del prolungamento dello 030 – continua Christian Calabrese – raccomandiamo di provvedere celermente alle poche migliorie richieste dal Comune di Roma e dall’Atac, necessarie per l’espletamento del servizio. Si tratta, infatti, di istituire soltanto un senso unico di marcia in alcune vie del quartiere.” “Non vorremmo che i cittadini di Ponton dell’Elce, per colpa dell’amministrazione Pizzorno, capace di tutto a parole e buona a nulla nei fatti, – concludono Antonio Pizzigallo e Christian Calabrese- perdessero la possibilità di usufruire delle 4 fermate autorizzate dall’Atac, rendendo vano il nostro impegno e gli accordi presi con la stessa azienda, per un servizio che, lo sottolineiamo, non costa nulla al Comune di Anguillara Sabazia.”

L’Assessore Aurigemma a conferma dell’impegno dei consiglieri della Lista civica Pizzigallo Sindaco ha affermato: “Pizzigallo e Calabrese mi hanno più volte sollecitato a realizzare questo progetto; per la prima volta, infatti, il servizio urbano si estende oltre i confini del territorio di Roma città. Ho ritenuto doveroso accogliere la richiesta perché il mio modo di amministrare tiene sempre conto delle esigenze della popolazione e del miglioramento dei servizi”.
 




MATURITA' PROVE SCRITTE 19 E 20 GIUGNO: TUTTE LE MATERIE

Redazione

Le materie sono contenute nel decreto firmato dal ministro Francesco Profumo, che individua, tra l'altro, anche le materie assegnate ai commissari esterni. Il ministero di viale Trastevere rende noto che il decreto, per la prima volta protocollato attraverso una procedura informatica e non più cartacea, è ora in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Le prove scritte dell'esame di Stato dell'anno scolastico 2012/2013 si terranno il 19 giugno (prima prova) e 20 giugno (seconda prova).

Licei

· Liceo classico: Latino;
· Liceo scientifico: Matematica;
· Liceo linguistico: Lingua straniera;
· Liceo pedagogico: Pedagogia;
· Liceo artistico: Disegno geometrico, Prospettiva, Architettura.
Istituti tecnici e professionali

Gli altri indirizzi di studio
Sono state scelte materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Per questa ragione la seconda prova può essere svolta, come per il passato, in forma scritta o grafica o scritto-grafica o scritto-pratica, utilizzando, eventualmente, anche i laboratori dell'istituto.
Le materie scelte per alcuni indirizzi sono:
· Istituto tecnico commerciale (ragionieri): Economia aziendale;
· Istituto tecnico per geometri: Tecnologia delle costruzioni;
· Istituto tecnico per il turismo: Lingua straniera;
· Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione: Alimenti e alimentazione;
· Istituto professionale per i servizi sociali: Psicologia generale e applicata;
· Istituto professionale per Tecnico delle industrie meccaniche: Macchine a fluido.
Settore artistico (licei e istituti d'arte)
La materia oggetto di seconda prova ha carattere progettuale e laboratoriale (architettura, ceramica, mosaico, marmo, oreficeria ecc.) e si svolge in tre giorni.

Materie affidate ai commissari esterni
Il decreto individua, inoltre, le materie affidate ai commissari esterni. Nella scelta delle materie affidate ai commissari esterni è stato seguito, laddove si è rivelato opportuno, il criterio della rotazione delle discipline. Si è dato comunque particolare rilievo agli insegnamenti di Matematica e di Lingua straniera. A questo proposito, si fa presente che quest'anno, per la prima volta, la Lingua straniera, negli istituti tecnici e professionali che prevedono tale insegnamento, è stata affidata ai commissari esterni.

Intanto si discute sulla possibilità di uscire dalla maturità a 18 anni.

Arrivare all’esame di Maturità con un anno di anticipo rispetto ad ora. Con questa idea il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, lascia in eredità al suo successore un documento approvato dalla commissione tecnica da lui fortemente voluta contenente le proposte che permetterebbero agli studenti italiani di conseguire il diploma di Maturità a 18 anni.

Nel resto d'Europa è così.

L’obiettivo del Ministero di Viale Trastevere è chiaro: “Fissare a 18 anni l'età del completamento del ciclo di istruzione scolastica lasciando invariate le risorse umane e materiali attuali e mantenendo l'impegno generale al miglioramento degli esiti di apprendimento”. Insomma, si tratterebbe, in poche parole, di allineare l’Italia agli altri paesi europei dove i giovani si diplomano già un anno prima dei nostri entrando altrettanto prima nel mondo del lavoro. Un obiettivo che non intaccherebbe per nulla i posti di lavoro del mondo scolastico che andrebbero ricollocati in maniera virtuosa.

Le proposte dei tecnici

Diplomarsi con un anno di anticipo rispetto ad oggi, significherebbe ridurre da 13 anni a 12 il ciclo scolastico portando un risparmio complessivo di circa 1.380 milioni di euro. Relativamente a questa idea, la commissione tecnica voluta da Profumo ha elaborato due proposte: la prima vedrebbe i bambini sedersi tra i banchi delle scuole elementari a 5 anni, e la seconda ridurrebbe le scuole superiori a quattro anni anziché cinque.

A scuola a 5 anni. In realtà, la proposta di anticipare l’entrata dei bambini nelle scuole elementari non sembrerebbe molto fattibile in quanto incontra diverse controindicazioni pedagogiche. Infatti, per gli esperti sarebbe un errore ridurre in questo modo la scuola dell’infanzia in considerazione anche del fatto che non ci sono molti Paesi in Europa in cui gli studenti fanno il loro ingresso nella scuola dell’obbligo a 5 anni. Inoltre, iniziare un anno prima significherebbe, allo stesso tempo, finire le medie a 12 anni. Insomma, se è difficile scegliere la scuola superiore da frequentare a 13 anni, figuriamoci cosa vorrebbe dire anticipare tale decisione di un anno.

Superiori: 2+2 anziché 2+3

I tecnici ipotizzano anche un taglio del primo ciclo scolastico, quello delle scuole elementari e medie, portandolo a 7 anni anziché gli attuali 8. Ma la soluzione verso la quale si è più propensi sembrerebbe il taglio del secondo ciclo, quello delle scuole superiori. Si tratterebbe di portare a 4 anni la loro durata ipotizzando una sorta di 2+2 anziché 2+3, proprio come già attuato in diversi sistemi scolastici europei. (Fonte: TgCom24)




ROCCA MASSIMA, IL COMUNE INCONTRA GLI ANZIANI

Redazione

Rocca Massima (LT) – Il Comune di Rocca Massima incontra gli Anziani per presentare il programma annuale degli interventi e dei servizi a favore della fascia anziani presso i locali del Centro di Aggregazione Giovanile del Boschetto ubicato al primo piano dell'Istituto scolastico "Raffaella Marchetti" di Rocca Massima il giorno 11 febbraio alle ore 15,30. Per l'occasione è previsto un servizio di bus navetta per gli anziani residenti nel Centro storico. L' incontro pubblico con gli Anziani è stato organizzato dal Settore servizi sociali e dalla Cooperativa Osa di Roma che gestisce il servizio sociale professionale comunale. L'incontro sarà propedeutico per presentare gli interventi che l'Amministrazione comunale sta predisponendo per la fascia anziana in linea con gli obiettivi e la programmazione del Piano di Zona Anno 2013.

A livello normativo, gli interventi sociali a favore degli anziani sono contenuti in vari provvedimenti, tra i quali: la legge regionale 63/1985 sulla promozione del turismo sociale, la legge regionale 80/1988 sull'assistenza domiciliare, il D.P.C.M. 22/12/1989 atto di indirizzo alle regioni per la realizzazione di residenze per anziani non autosufficienti, la legge regionale 4/2003 sulla realizzazione di strutture e attività di tipo socio assistenziale, la legge regionale 30/2008 sui servizi di teleassistenza e telesoccorso, etc. A fronte della complessità e della diversità delle esigenze delle persone anziane, il Comune di Rocca Massima  svolge il proprio compito istituzionale promuovendo i servizi socio-assistenziali erogati dal distretto.  In particolare, il Sindaco Angelo Tomei ci tiene a far avviare anche a Rocca Massima, come accade negli altri  Comuni del Distretto sociosanitario 1 Ausl Lt di Aprilia, Cisterna e Cori, il Centro Sociale Anziani, in quanto rappresenta  il punto di incontro, aperto a tutti gli over 55, in cui organizzare  attività di vario tipo, di impegno sociale, culturale e di divertimento, anche intergenerazionale.
 




IMU E LE PROMESSE DI MONTI: GIU' DAL 2013 E PER IRPEF E IRAP DAL 2014

Redazione

Roma – Adesso il professor Monti, dopo aver sottoposto gli italiani a lunghi mesi di sacrificio, vuole diminuire le tasse. Eppure l'esperienza di come ha governato è sotto gli occhi di tutti. Presenteremo presto un piano per ridurre il gettito di Imu, Irap e Irpef". Lo ha detto Mario Monti a Omnibus. "Proponiamo misure per bloccare la spesa pubblica corrente al netto degli interessi, con una riduzione spesa pubblica-Pil del 4,5 per cento al termine dei cinque anni. Non vogliamo fare promesse, ma prendere impegni seri". Monti ha poi spiegato: "L'Imu detrazione da 200 a 400 euro; detrazioni per figli a carico fino a 800 euro. Questa riforma dell'Imu renderà l'imposta piu equa e più progressiva. Irap ridotta dal 2014. Meno Irpef dal 2014, a partire dai redditi medio bassi".

Serve una grande coalizione per fare le riforme
"Non bastano maggioranze strette per fare tutte le riforme che servono per uscire" dall'emergenza in cui è l'Italia e "se ci fosse una grande coalizione" sulle riforme "non so se avrebbe il sapore della vecchia politica, forse avrebbe quello della politica necessaria". Così Mario Monti, ospite di Omnibus.

"Se fossi ancora presidente del consiglio, proporrei un disegno di legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari, per la revisione del titolo V", ha detto Mario Monti. "La sanità la lascerei alle regioni, forse sì, con una base di regole un po' diverse. Riproporrei poi l'azzeramento o una drastica semplificazione della mappa delle province e spero che a nessuno venga in mente di riproporre la vecchia geografia giudiziaria. Infine, una riforma della legge elettorale. Si tratta di operazioni da fare all'inizio di una legislatura".

Mps, piena fiducia alla Banca d'Italia
"Gli aiuti alle banche che l'Italia ha dato non sono aiuti ai banchieri, ma sono aiuti che lo stato da' per tutelare i capitali. Voglio confermare piena fiducia in Banca d'Italia, autorità di vigilanza sulle banche in Italia, che agisce sotto il controllo dell'autorità bancaria europea che ha aumentato il coefficiente di capitale delle banche e ha chiesto che il capitale del Monte di Paschi fosse aumentato". Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Monti a Omnibus su La7 parlando della vicenda Monte Paschi di Siena.

Commissariare Mps? A Grilli la decisione
"E' istituzionalmente corretto lasciare a Vittorio Grilli la descrizione e presa di posizione su alcuni aspetti della realtà corrente". Mario Monti, durante Omnibus su La7, risponde così a chi gli chiede se sia ipotizzabile il commissariamento di Mps.

Italia a rischio? Bisogna vedere cosa si fa dopo il voto
Il ritorno del rischio sui mercati per l'Italia "dipende da quello che facciamo a seguito delle elezioni", e con ciò non voglio "terrorizzare", ma dire che se "pensassimo di andare per una nostra strada" in Europa "lo pagheremmo presto". Così Mario Monti.

Escludo una manovra, ma dipende dall'esito del voto
"Escludo una manovra" correttiva dei conti, "ma non escludo niente in certi casi di esito del voto". Così Mario Monti, ospite di Omnibus su La7.

Il "Fatto quotidiano" ha scritto delle balle
"Sono grato al Fatto Quotidiano per il suo modo di essere, per un richiamo continuo e spesso basato sui fatti alla classe politica. Registro però la messa in confusione mentale dei lettori, non so quanto deliberata, di fronte a fenomeni che sono difficili da capire: quando si dice che lo Stato ha raccolto i soldi dell'Imu per ripianare la situazione del Monte dei Paschi dice una balla", ha detto  Monti rispondendo al direttore del Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, a Omnibus.

I Monti-bonds
Il premier uscente spiega meglio l'operazione dei Monti-bonds. "Di aiuti alle banche ne ha dato in misura limitatissima rispetto ad altri Paesi. E non si tratta di aiuti ai banchieri ma di aiuti forniti per tutelare i depositanti delle banche, i correntisti". Monti ci tiene a dire che sono diversi dai Tremonti-bonds: questi ultimi avevano un tasso di interesse sensibilmente più basso di quelli autorizzati adesso per il Monte dei Paschi. Si tratta dunque di un prestito che lo Stato ha fatto sul quale potrebbe in sostanza anche guadagnare.

Un peccato che il Pd sia condizionato dalla Cgil

"Le opposizioni in materia di lavoro ci sono venute da un Pd molto condizionato dalla Cgil". Ne è convinto Mario Monti. "E' un peccato – aggiunge – che si possano fare meno riforme di quelle che si potrebbero fare, semplicemente perche' ci sono queste gabbie. Io credo che si debba superare queste gabbie".

Guardo al popolo del Pdl, ma Berlusconi resti fuori
Mario Monti ribadisce di guardare al "popolo" del Pdl, ma anche che ritiene incompatibile con lui Silvio Berlusconi. "Credo che il nostro programma liberale" sia un "desiderio per ora frustrato di molti elettori di Berlusconi" e "con questo tipo di popolo a me piacerebbe avere a che fare, purchè tutto questo non abbia sopra un blocco di tipo personale e comportamentale come è l'attuale presidente Silvio Berlusconi", ha detto Monti a Omnibus.

Mi occuperò oggi stesso di canone Rai
 "Ho notato che viene chiesto l'abbonamento Rai e cose del genere ai cittadini che hanno perso la casa; ovviamente mi occuperò oggi stesso di questi aspetti", ha detto il premier Mario Monti, ospite di Omnibus.

Berlusconi? Se è stata una battuta, è stata davvero infelice
"Quella di Berlusconi, se è stata una battuta infelice, è stata una battuta veramente molto infelice per il contenuto, per il luogo e la circostanza in cui è stata pronunciata. Non aggiungo altro", ha detto Mario Monti. "Certi focolai potrebbero ripetersi. Per questo bisogna guardarsi soprattutto dall'indifferenza", aggiunge Monti.

Sul supporto logistico in Mali i partiti hanno detto no
"Ho chiesto ai segretari dei tre partiti della maggioranza di pronunciarsi" sull'ipotesi di dare supporto logistico alla Francia in Mali, ma "ci hanno detto di 'no"', ha detto il premier Mario Monti, ospite di Omnibus su La7.

 




MARINO, SPOSTAMENTO A CIAMPINO DEL CONSULTORIO. RIVOLUZIONE CIVILE: "SINDACO TROPPO IMPEGNATO PER INTERESSARSI AI PROBLEMI DELLA CITTA' "

Redazione

Marino (RM) – E' notizia di pochi giorni fa che il consultorio di Marino ha chiuso per manutenzione con conseguente spostamento di tutto il servizio a Ciampino. "Il risultato, che temiamo non sia momentaneo ma segua un chiaro intento di spostare ogni presidio socio-assistenziale nella città di Ciampino, è che Marino dopo la chiusura della ASL, dopo la conferma da parte di Mucciaccio della non riapertura del Pronto Soccorso al san Giuseppe, si vede privata di un ulteriore tassello alla salvaguardia sociale e sanitaria dei cittadini. – Dichiarano in una nota i rappresentanti di Rivoluzione Civile Comitato di Marino – Sembrerebbe assurdo – prosegue la nota – dover ribadire la fondamentale importanza di un presidio come quello del consultorio soprattutto in una cittadina di quasi 40.000 abitanti. Al contrario è stato sempre un obiettivo perseguito dai cittadini e dal movimento delle donne quello di raddoppiare il servizio realizzandone uno  che operi anche nelle attuali frazioni di Marino. Potrebbe sembrare paradossale dover ricordare alla Giunta che amministra Marino che un centro di assistenza laico, gratuito e aperto a tutti è la base fondamentale di coesione sociale e una garanzia, tra l'altro stabilita anche a norma di legge, della salute pubblica praticata come prevenzione. Evidentemente però la Giunta e il sindaco Palozzi non sono interessati alla salute dei propri cittadini, altrimenti non si spiega l'incapacità dimostrata in questi anni che ha portato alla chiusura di quasi tutti i presidi sanitari.

Forse il sindaco è troppo impegnato nella sua carica di presidente del Cotral e a preparare la sua campagna elettorale in Regione per interessarsi dei problemi della sua città: preferisce riempirsi la bocca, ancora una volta, di vuoti slogan elettorali, andare “Oltre la politica per ricreare quel collegamento fra territorio, problemi quotidiani delle persone e Regione” (ahinoi proprio parole sue). Collegamento che è fatto di consultori, di urbanistica che rispetta l'ambiente, di territorio non svenduto alla speculazione edilizia e di ospedali funzionanti. Tutti aspetti di buona amministrazione che il sindaco Palozzi non solo ha ignorato ma che ha  anche facilitato a smantellare e demolire. – La nota conclude – E' il momento di dire basta a questa gestione scellerata della vita dei cittadini, se il progetto del sindaco Palozzi è replicare in Regione lo scempio marinese più che “Oltre la politica” sta ormai andando oltre ogni decoro. E’ il momento di un sollevamento popolare, di una Rivoluzione Civile: a cui chiamiamo tutti i cittadini, a cominciare dai cittadini e cittadine progressiste.
 




ROMA, A PALAZZO VALENTINI INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “CURIAMO PERSONE”

Redazione

Roma – La Provincia di Roma ospita nelle proprie sale la mostra di Emergency “Curiamo Persone”. All’inaugurazione, prevista per domani, lunedì 28 gennaio alle ore 18 presso la sala Stampa e sala Pace di Palazzo Valentini in via IV Novembre 119/a a Roma, partecipa la presidente di Emergency, Cecilia Strada.
L’esposizione, che si tiene dal 29 gennaio al 10 febbraio (ingresso gratuito tutti i giorni, sabato e domenica inclusi, dalle 10 alle 19), è patrocinata dall’Amministrazione provinciale di Roma e organizzata da Emergency. La mostra, attraverso ritratti e testimonianze dei pazienti e immagini dell’attività sul campo, racconta l’impegno dell’associazione umanitaria italiana per offrire cure di base e specialistiche gratuite ai migranti e alle persone in stato di bisogno. La sezione fotografica è completata da un video nel quale i pazienti raccontano il mondo che vorrebbero: pace, solidarietà, accoglienza, ma anche casa e lavoro sono i desideri espressi più comunemente. A conclusione della mostra, la sezione “Il mondo che vogliamo”, un’area interattiva dove i visitatori possono raccontare i propri desideri ed esporli con un post-it su un pannello.
 




APPALTI BUS, PD ROMA: “ALEMANNO SI DIFENDE ALZANDO POLVERONI”

Redazione

Roma – “Capisco che il sindaco sia in enorme difficoltà visto che per l’ennesima volta un suo fedelissimo manager è costretto a dimettersi per una verminosa vicenda di tangenti e malaffare. Ma è patetico che il sindaco per coprire le responsabilità sicuramente politiche e vedremo anche se giudiziarie della sua amministrazione alzi polveroni senza senso. Quando governavano le giunte di centrosinistra si facevano appalti per fornire servizi ai cittadini. Ora non ci sono servizi, ma solo tangenti”. Lo dichiara in una nota Marco Miccoli, segretario del Pd Roma.

 




ROMA, TROVATI DUE CORPI CARBONIZZATI NEL SOTTOPASSO DI CORSO ITALIA

Redazione

Roma – I corpi carbonizzati di due persone sono stati ritrovati dai Vigili del Fuoco nel sottopasso di Corso Italia a Roma, a due passi da Via Veneto, dove si era sviluppato un incendio. Secondo i Vigili del Fuoco si tratterebbe di due persone senza fissa dimora che si sono riparati in una piccola nicchia del sottopassaggio. L'ipotesi più probabile è che per scaldarsi dal freddo, nel corso della notte abbiano acceso qualcosa che poi ha innescato l'incendio. (Fonte Ansa)




ROMA, VENERDI' 1 FEBBRAIO IL CONCERTO DI ALESSANDRO RUSSO TRIO

Redazione

Roma – Per gli amanti del jazz segnaliamo un concerto da non perdere. Venerdì 1 febbraio al ReGusto in via dell'arte, 5 (Eur)  

Ad esibirsi il trio guidato da Alessandro Russo, chitarrista e compositore da tempo attivo ed apprezzato in ambito nazionale ed internazionale per il suo personalissimo stile ispirato a Django Reinhardt. Sul solco del percorso musicale di Django, Russo propone un repertorio di brani della tradizione swing e di sue composizioni originali, nelle quali prosegue l’idea dell’incontro tra jazz, musica europea e melodia popolare. La sezione ritmica, sensibile e reattiva, è affidata a Flavia Ostini al contrabbasso ed Antonio Donatone alla batteria.

Per info e prenotazioni: ReGusto: 06-88932294

     




ROMA, MISS ITALIA SFILA PER SARLI

Redazione

Roma – La prima volta di Giusy Buscemi in passerella. E un inizio in grande stile, con l'Alta moda di Sarli. Miss Italia 2012 ha sfilato oggi a Roma, nella splendida cornice di Borgo Santo Spirito, presentando due capi giorno della nuova collezione primavera estate dell’atelier. In platea, tra gli ospiti, Patrizia Mirigliani.

 Giusy, riccioli d'oro, stelle negli occhi e una grande passione per il cinema, si dice entusiasta per la sua prima volta sulla passerella dell'Alta moda: "come un'attrice al suo primo ruolo in un film d'autore: un'emozione indescrivibile ed un privilegio essere qui".

 Miss Italia ha presentato due capi freschi e rigorosi, ma con un tocco di colore che ricorda la sua terra siciliana, la stessa di Alberto Terranova.

Per la prima uscita in passerella, ha indossato un abito a sacchetto, in satin marrone con collo ricamato in baguette e strass color rubino e arancio, arricchito da un pannello in chiffon color arancio.

Il secondo capo invece, presentato a chiusura della sfilata insieme ad Alberto Terranova, è stato un lungo abito chiffon con ampia scollatura sulla schiena, completamente ricamato in baguette bronzo ed argento.

 

Foto © Luigi Saggese