CASTELLI ROMANI. MOLLICA E FIORANI (SEL): "SCONCERTO PER LE DICHIARAZIONI DI CLINI"

Redazione

Castelli Romani (RM) – "Le dichiarazioni del Ministro Clini, secondo cui se il TAR dovesse accogliere il ricorso della Provincia di Frosinone, di 87 comuni, fra cui Albano, a Roma scoppierà l'emergenza rifiuti, suona come una minaccia ed un tentativo di influenzare l'indipendenza dei giudici che respingiamo con fermezza.". Lo dichiarano Andrea Tupac Mollica (Coordinatore SEL Castelli) e Claudio Fiorani, Assessore all'Ambiente di Albano Laziale.

"Sono anni – spiega Mollica – che a Roma si prospetta l’emergenza rifiuti, che si minaccia il disastro, che si susseguono commissari e commissariamenti ma la musica è sempre la stessa: gli impianti necessari non si realizzano mai, ed invece si punta su inceneritori e buche per l'immondizia approvate alla chetichella con iter amministrativi quantomeno dubbi. Siamo sconcertati per le dichiarazioni del Ministro Clini, che a ridosso del pronunciamento del TAR in pratica afferma che se i Comuni di provincia non si faranno carico per l’ennesima volta del disastro romano scatterà di nuovo la fase emergenziale."

"Ma intanto – incalza Fiorani – in fretta e furia si approva il cronoprogramma per la partenza dei lavori dell'inceneritore di Albano che non ha alcuna utilità strategica, con la quasi totalità dei TMB regionali impantanati e gli inceneritori esistenti praticamente sempre spenti o carenti di CDR da bruciare, a meno che qualcuno non abbia già in mente di cominciare ad importare ai Castelli le ecoballe della camorra napoletana."

"SEL – concludono i due esponenti del partito di Vendola – ha da sempre una posizione chiara e univoca sulla questione rifiuti: si agli impianti di compostaggio, alla raccolta differenziata, ed un secco no a inceneritori, discariche e commissariamenti utili solo a soddisfare squallide dinamiche di potere romane. L'esatto contrario di quella soluzione sostenibile che è l'unica in grado di risolvere definitivamente la questione dei rifiuti nel nostro territorio ed in tutta la Regione."
 




ARICCIA, MERCATO CONTADINO: AL VIA IL "PASTA MADRE DAY"

Redazione

Ariccia (RM) – "Se tutti lavorassero per il proprio pane e niente più, ci sarebbe abbastanza cibo e tempo libero per tutti, i nostri bisogni si ridurebbero al minimo". Parte con una citazione del Mahatma Gandhi il Pasta Madre day, giornata nazionale dedicata alla riscoperta della panificazione con metodi non industriali, celebrata nei giorni scorsi in tutta Italia e al Mercato Contadino non può sfuggire un’occasione così importante per raccontare e donare i sapori e saperi (e sorrisi) sul cibo che verranno festeggiati da tutti.

Al Mercato contadino di Ariccia al parco dello Sporting Club Monte Gentile tutti gli interessati potranno portare un barattolo ed avere in dono del lievito madre preparato con la farina dell’azienda Umberto Di Pietro l’Antica Macina che coltiva oltre 40 ettari a grano e legumi a Capena. Lo abbiamo intervistato al telefono proprio mentre sta per preparare la pasta madre da regalare sabato al Mercato e entusiasta ci dice che si potrebbe creare un appuntamento fisso almeno una volta al mese:
 

Raccontaci, cos’è la pasta madre?
E’ un impasto di farina e acqua dove si è già avviata, spontaneamente e naturalmente, una fermentazione da parte di lieviti selvaggi e batteri lattici. Aggiunta quindi a un impasto, al posto del più diffuso lievito compresso (il lievito di birra), è in grado di farlo lievitare per ottenere pani, pizze e dolci. La pasta madre è per sempre, si può conservare tranquillamente in frigorifero anche per più di una settimana, basterà poi rinfrescarla (impastandola con farina e acqua e lasciandola lievitare per qualche ora) e sarà pronta per essere utilizzata per tutti i nostri impasti e per essere regalata a parenti e amici.
E’ migliore del lievito di birra per l’enorme complessità della sua flora batterica, in grado di apportare al pane un gusto più aromatico, complesso e saporito, e una digeribilità molto più elevata. I tempi più lunghi di lievitazione, infatti, così come la presenza di diversi ceppi di microorganismi, compiono una pre-digestione dei nutrienti (amidi e proteine) dei cereali e delle farine, lavorando quindi per noi e per il nostro intestino! I pani preparati con pasta madre, inoltre, si conservano più a lungo, anche per una settimana (se non lo finiamo prima!).
 

Dove possiamo trovarla?
La pasta madre non è in vendita. La pasta madre è viva, e appartiene alla nostra storia e alla nostra tradizione. Non ha un costo (non è altro che un pugnetto di acqua e farina) ma ha un valore incredibile, che si innalza nel gesto del dono. Regalare la pasta madre ai propri parenti, amici, ma anche – e soprattutto – agli sconosciuti, è un gesto che può farci sentire molto meglio, così come un segno di ottimismo, speranza e reazione per il futuro.
 

Perché una giornata dedicata al lievito madre?
In un momento storico come questo, dove si continua a parlare di crisi e recessione, dove le famiglie non arrivano alla fine del mese e le attività commerciali chiudono (anche i panifici), il Pasta Madre Day si propone come un momento di risposta e di reazione. Ritornare a questi gesti (il fare il pane, il donare, lo scambio) e riscoprirne la semplicità ci porta a reagire nei confronti di un’economia che ci vuole sempre più (e solo) consumatori, e non produttori. Fare il pane in casa è un gesto simbolico. È come urlare a tutti: “Noi ci siamo, noi siamo qui. Siamo esseri pensanti, amiamo la nostra vita, la nostra terra”. È farsi delle domande, sempre più indietro nella filiera del nostro cibo. Attraverso l’autoproduzione, infatti, sia del pane che di altri alimenti, il consumatore diventa più consapevole sui processi di produzione del cibo e sulla scelta e la qualità delle materie prime. E un consumatore più consapevole è davvero in grado di indirizzare, con le proprie scelte, l’economia locale e globale.
 




SUBIACO EX CARTIERA: LA NOTA DI RIVOLUZIONE CIVILE SULLA VISITA DELL'EX ASSESSORE REGIONALE MARCO MATTEI

Redazione

Subiaco (RM) – L'area della ex Cartiera di Subiaco ha una valenza assolutamente strategica per il presente ed il futuro della Città" Questo è quanto si leggeva sul programma esibito dall'attuale amministrazione in campagna elettorale, che proseguiva: "Lo sviluppo dell'area, che allo stato attuale è privata, deve avvenire con una regia ed un lavoro istituzionale importante dell'amministrazione per dare degli indirizzi chiari".

"Le lobby economiche locali hanno esonerato dalla regia l'amministrazione Pelliccia, che si è calata le braghe davanti ai forti interessi economici prospettati dai proprietari del vecchio sito industriale. – Dichiarano da Rivoluzione Civile di Subiaco –  Infatti si apprende dagli organi di stampa che l'assessore all'Urbanistica Cignitti afferma:" per la prima volta nella storia di Subiaco si procede all'adozione di uno strumento urbanistico di concerto e su proposta di un soggetto privato". Anche la  partecipazione dei cittadini, tanto  sbandierata in campagna elettorale, è andata a farsi benedire; e mai come in questa occasione sarebbe stato opportuno ascoltare i pareri dei cittadini che magari avrebbero potuto dare preziosi suggerimenti o contributi di idee per effettuare una scelta che segnerà il futuro economico ed urbanistico di Subiaco. – La nota di Rivoluzione Civile prosegue – Che poi l'assesore regionale Mattei della giunta Polverini  sia venuto in loco per prendere visione del sito e magari garantire la fattibilità al progetto, fa assumere al quadro tinte sempre più fosche: che una figura istituzionale si presti agli interessi di lobby in modo così palese, è veramente vergognoso.

Incredibile poi che venga rivendicato come un merito che l’assessore Mattei abbia fatto un sopralluogo nel sito diversi mesi prima che il Consiglio comunale deliberasse l’avvio dell’iter per la variazione d’uso in Regione (lo dice esplicitamente, anzi lo rivendica come un merito, il manifesto dell'associazione matteiana area democratica, e  nella sua campagna elettorale rivendica il “sostegno della Regione Lazio e del suo assessorato a questo progetto” (che, almeno formalmente, è stato però approvato dal Consiglio comunale sublacense e inviato in Regione solo a fine dicembre, quando Mattei era stato estromesso dalla giunta Polverini già da 2 mesi… Di che tipo di “sostegno” parla, allora, Mattei…?)  : non doveva accadere il contrario? Prosegue Mattei elogiando l'amministrazione comunale per la sensibilità al tema, un Comune, che dovrebbe essere pianificatore, esecutore ed arbitro della propria urbanistica, indicato invece come se fosse alla stregua di un portaborse. Una meschina speculazione edilizia edulcorata con qualche pseudo opportunità per il Comune, ed il gioco è fatto. Triste constatare che il voto in Consiglio Comunale su questo progetto è stato unanime, ma d'altronde se pensiamo che l'opposizione è composta dal PDL e che questi abbiano votato compatti insieme alla maggioranza a favore di questo piano, si evince come sia preoccupante la situazione. – La nota termina – Una speculazione edilizia bella e buona e non una riconversione del sito industriale che forniva sostentamento a trecento famiglie, e per giunta, a ridosso del fiume Aniene in un'area già densamente edificata, con prospettive di sviluppo paraticamente nulle per i cittadini di Subiaco ma che faranno ingrassare il portafogli degli speculatori che spingono per il progetto."

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04/02/2013 SUBIACO, PRESENTATO IL PROGETTO DI RIQUALIFICA DELL'EX CARTIERA



CASALE BUSSI: RIFIUTI ROMANI SOTTO MONITORAGGIO DELLA POLIZIA PROVINCIALE

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Redazione

Casale Bussi (VT) – Gli agenti del Nucleo Ambiente della Polizia Provinciale stanno effettuando in questi giorni i controlli di rito sul trasferimento dei rifiuti da Roma all’impianto TMB di Casale Bussi a Viterbo.

 Dal 28 gennaio al 5 febbraio 2013 sono stati conferiti in totale 610.170,00 kg di rifiuti urbani non differenziati. Tutti i conferimenti hanno rispettato il limite giornaliero di 80.000 kg. Contemporaneamente, nei sei viaggi in uscita dall’impianto viterbese effettuati nello stesso periodo sono stati scaricati complessivamente 396.220,00 kg di rifiuti con i tre codici CER.

Il controllo da parte della Polizia Provinciale proseguirà nelle prossime settimane per ulteriori attività di verifica.




GENZANO, MOVIMENTO CINQUE STELLE: "AGRICOLTURA, AGRI-CULTURA IN MOVIMENTO"

Redazione

Genzano di Roma (RM) – Il MoVimento 5 Stelle di Genzano organizza per lunedi 11 febbraio 2013, alle 20:30, presso il Centro Anziani di Campoleone in Via Cisternense 11 (adiacente Campo sportivo) un incontro pubblico sul tema della Agricoltura dove interverranno il candidato alla presidenza della regione, Davide Barillari e i candidati alla Camera dei Deputati, Adriano Zaccagnini ( Agricoltore ) e la candidata al Senato della Repubblica, Elena Fattori ( Biologa ).

Un settore di primaria importanza, vista la grande fertilità del terreno vulcanico dei Colli Albani, ha rappresentato, insieme alla pastorizia, praticata soprattutto nell'area della Valle Latina, per lungo tempo, la principale risorsa economica dei Castelli Romani, attraverso le attuali vie Pedemontana e Nettunense utilizzate per la transumanza dai pascoli invernali appenninici ai pascoli estivi.

L'agricoltura è incentrata da secoli sulla produzione vitivinicola, che è universalmente riconosciuta.
Il Frascati ed il Marino DOC sono considerati due dei cinque migliori vini del Lazio, entrambi molto conosciuti e apprezzati sono un esempio della prosperità della zona, anche con tutte le loro varianti (Frascati superiore, Frascati novello, Marino superiore, Marino spumante). Tuttavia, altri vini di qualità sono i vini di Velletri (Velletri rosso riserva, Velletri bianco) e di Lanuvio (Colli Lanuvini, Colli Lanuvini superiore), assieme a quelli di Monte Porzio Catone, Monte Compatri e Colonna (Montecompatri Colonna).
Inoltre, la Denominazione di Origine Controllata è assegnata anche al Castelli Romani bianco, al Castelli Romani rosso e al Colli Albani spumante.

Negli ultimi vent’anni nel nostro territorio si e’ sviluppata anche la coltivazione del kiwi,a polpa verde e successivamente a polpa gialla.

Questa coltura purtroppo, è infestata dal diffondersi di epidemie di “cancro batterico” causate da Pseudomonas syringae, meglio conosciuta come Batteriosi del Kiwi che sta costringendo gli agricoltori ad eradicare le piante colpite, non appena si registrano i primi segni dell’infezione; attualmente e l’unico strumento per fermare la diffusione del batterio.

Inceneritori, inquinamento delle falde acquifere e antropizzazione scriteriata, con conseguente consumo di territorio, hanno messo in ginocchio il settore, che è fonte di sostentamento di numerose famiglie e fiore all'occhiello dei prodotti locali.

Ad introdurre i lavori con una disamina di problemi e soluzioni per il settore primario, sarà il giovane attivista e anch'egli agricoltore, Giovanni Tomei.

I cittadini tutti sono invitati a partecipare per conoscere meglio e apprezzare quanto possa offrire il Km0 e la produzione autoctona, sempre più messa in pericolo dalla proliferazione di una grande distribuzione che rischia di soffocare i produttori locali.
 




NEMI, C'E' UN PROGETTO PER UNA TERRAZZA FOTOVOLTAICA AL MUSEO DELLA NAVI ROMANE

Riceviamo e pubblichiamo

Nota a cura delle Associazioni Picchiorosso Nemi ed Italia Nostra Castelli Romani. Carlo Testana, Franco Medici, E. Del Vescovo.

Nemi (RM) – E' apparso sul numero 104/2012 di A/R bimestrale dell'Ordine degli Architetti di Roma e Provincia a firma di Massimo Locci un articolo che illustra un progetto che interessa gli spazi davanti il Museo Nazionale delle Navi Romane a Nemi. Si tratta di un lungo terrazzamento a cui si accede da delle pensiline che contengono pannelli fotovoltaici. Due livelli uno per accedere alle terrazze panoramiche rialzate ed uno per la discesa al lago che conformano dei non bene identificati spazi protetti (dalle mareggiate? anzi dalle lagheggiate o dal vento che increspa appena il vitreo lago?). Il Museo della Navi è una costruzione dell'arch. Vittorio Morpurgo che ospitava gli scafi recuperati da Mussolini e poi bruciati dai Tedeschi in ritirata nella notte tra il 31 maggio ed il 1° giugno 1944 (si vedano i risultati della apposita commissione ministeriale istituita per fare luce sul delittuoso misfatto riportati nel testo di G.Ucelli " Le Navi di Nemi" 1940, a pagina 321 si legge la conclusione dei rilievi  fatti da B. Nogara, E.P. Galeazzi, e altri tra cui Gustavo Giovannoni: " Si può concludere che, con ogni verisimiglianza, l'incendio che distrusse le due navi fu causato da un atto di volontà da parte dei soldati germanici che si trovavano nel Museo la sera del 31 maggio 1944").

L'edificio con il tempo ha assunto, si dice, caratteri di monumento che va giustamente preservato e le attività culturali del Museo rilanciate data l'importanza che investe il "Bacino del Lago di Nemi" a livello Nazionale ed Internazionale per la sua storia, per l'archeologia, il mito, il Paesaggio. Ecco, appunto, è proprio il Paesaggio il Monumento principale del sito dentro cui sta il Museo; un paesaggio che con amara fatica è stato preservato nella sua  totale interezza nel passato  ma che è oggetto di sconsiderati attacchi da alcuni anni a questa parte. Un Paesaggio tutto ancora da riscoprire per far luce su molti interrogativi.

– Che consistenza avevano le ville Romane e soprattutto quella di Caligola?

– Dove portano le enormi opere idrauliche che attraverso cunicoli alti più di 3.50 metri prendono la direzione della zona di Villa delle Querce e del cimitero scoperte ed ispezionate dagli speleologi nel 2011? 

(Opera Ipogea 1/2-2011 di Carlo Germani e Pio Bersani).

– Il Santuario ed altre notevoli consistenze storico-archeologiche presenti sono del tutto scavate e conosciute?

Limitandoci a questo, viene da pensare che l'area è ancora ricca di misteri che presupporrebbero l'avvio ed il finanziamento di ricerche e scavi per l'altissima potenzialità culturale e di visita intuibile anche da un bambino. Il fotovoltaico può benissimo farsi altrove.

Invece di tutelare l'ambiente circostante, il fronte del lago, le aree pubbliche limitando al massimo le costruzioni abbiamo assistito prima ad un recente concorso di idee (Comune di Nemi 2007) per collegare il Centro storico con la valle del lago (che dista dieci minuti a piedi per il sentiero di Diana se fosse pulito) fatto di ascensori, passerelle, teleferiche, terrazzamenti, funivie etc. ora da questo strano e inutile progetto invadente a cura di A.P. Briganti (Soprintendenza Archeologica del lazio) R. Cherubini (Sapienza Università di Roma) e Andrea Lanna (CSIAA). Non è questa, a nostro parere, la strada del rilancio del sistema archeologico del Bacino del Lago.

  

 




LAZIO, FUORI LA POLITICA DALLA SANITA'

Redazione

Roma – “Lascia di stucco ascoltare le “ricette” di Storace e Zingaretti sul dissesto dei conti Regionali. Sotto la sua presidenza, l’ex governatore ha incrementato un buco di oltre dieci miliardi di euro con  ospedali venduti e  riaffittati a prezzi raddoppiati alla stessa Regione. “ lo dichiara in una nota  Roberto Amiconi, capolista nella Lista "Fare per Fermare il declino"  alle Elezioni di rinnovo del Consiglio della Regione Lazio. “Contemporaneamente a ciò la Sinistra lasciava 12 miliardi di debiti sulle spalle dei cittadini romani.

Bisogna riprendere e accelerare – continua Amiconi –  il processo di riordino della sanità nel Lazio per riportare sotto controllo la spesa sanitaria, seguendo non solo una logica quantitativa, ma modificando profondamente  la spesa sanitaria e Costruendo  le reti dei servizi a partire dal medico di famiglia capaci di rispondere dai bisogni di salute del cittadino, assicurando la qualità della selezione dei primari e dei manager realizzata secondo criteri di imparzialità trasparenza e merito”
 




LAZIO, STORACE E ZINGARETTI NEI CALCOLI DI "FARE"

Redazione

Lazio –  “Lascia di stucco ascoltare le “ricette” di Storace e Zingaretti sul dissesto dei conti Regionali. Sotto la sua presidenza, l’ex governatore ha incrementato un buco di oltre dieci miliardi di euro con  ospedali venduti e  riaffittati a prezzi raddoppiati alla stessa Regione. “ lo dichiara in una nota  Roberto Amiconi, capolista nella Lista "Fare per Fermare il declino"  alle Elezioni di rinnovo del Consiglio della Regione Lazio.

“Contemporaneamente a ciò la Sinistra lasciava 12 miliardi di debiti sulle spalle dei cittadini romani.

Bisogna riprendere e accelerare – continua Amiconi –  il processo di riordino della sanità nel Lazio per riportare sotto controllo la spesa sanitaria, seguendo non solo una logica quantitativa, ma modificando profondamente  la spesa sanitaria e Costruendo  le reti dei servizi a partire dal medico di famiglia capaci di rispondere dai bisogni di salute del cittadino, assicurando la qualità della selezione dei primari e dei manager realizzata secondo criteri di imparzialità trasparenza e merito”




FRASCATI SCHERMA, LA SCIABOLA RAGAZZE-ALLIEVE A SQUADRE TRIONFA NEL GPG. E LA MANCINI VINCE ANCORA

Redazione

Frascati (Rm) – Da Danzica (Polonia) a Lione (Francia) passando per Foligno e Foggia. I colori del Frascati Scherma hanno brillato in diverse parti d'Italia e d'Europa nello scorso week-end. Un fine settimana eccellente per la società del presidente Paolo Molinari che ha festeggiato, tra i confini nazionali, il trionfo della squadra di sciabola femminile. A Foligno, nel Gran Prix “Kinder+Sport” dedicato agli Under 14, il team composto da Caroline Monjoux, Maria Chiara Palumbo, Elena Fantozzi e Livia Manca ha stracciato la concorrenza nella categoria Ragazze-Allieve battendo ai quarti Livorno (45-26), in semifinale la Virtus Bologna (45-21) e in finale l'Officina Scherma Mirano (45-40). Da segnalare nella stessa arma i sesti posti nella categoria Bambine-Giovanissime (con Alessia Di Carlo, Lavinia Egidi e Marta Zibellini) e in quella Maschietti-Giovanissimi (con Edoardo Esuperanzi, Riccardo Pucci, Alessandro Lucarini e Lorenzo Ottaviani) e il settimo dei Ragazzi-Allievi (con Michele Buonomo, Samuele De Stefano e Emanuele Marronaro. Nella stessa prova di fioretto (tenutasi a Foggia) il miglior piazzamento (quinto posto) lo ha ottenuto la squadra Ragazze-Allieve composta da Giulia Ferretti, Chiara Spagnoli, Serena Puglia e Ilaria Cerchiaro.

All'estero, invece, sono arrivati successi nella Coppa del Mondo Under 20 e Assoluti. A Lione Camilla Mancini si è confermata in uno straordinario momento di forma. La fiorettista tuscolana ha dimostrato un'incredibile superiorità schiacciando in finale l'altra azzurra Sinigalia (15-5) dopo aver imposto un netto 15-8 alla francese Mpah-Njanga in semifinale e un chiaro 14-9 all'altra connazionale Palumbo nei quarti.

Splendide notizie, infine, anche da Danzica dove nella prova d'esordio stagionale del circuito di Coppa del Mondo di fioretto a vincere è stata Arianna Errigo, che da qualche settimana ha scelto di allenarsi alla palestra “Simoncelli” di Frascati. La Errigo, in semifinale, ha battuto l'intramontabile frascatana Ilaria Salvatori che ha dunque ricominciato una nuova stagione con uno splendido terzo posto. Infine una curiosità: le due olimpioniche, assieme all'altra fiorettista Elisa Di Francisca, saranno ospiti al prossimo Festival di Sanremo.




NUOTO. TC NEW COUNTRY CLUB FRASCATI. RAGGIO APPLAUDE GLI ESORDIENTI A: «BENE IACOBUCCI, CLEMENTI E PAOLONI»

Redazione

Frascati (Rm) – Ottime notizie per il Tc New Country Club Frascati nella seconda prova regionale disputata domenica scorsa presso il centro tecnico federale di Pietralata. Lo conferma Michele Raggio, collaboratore del responsabile tecnico del settore nuoto Daniele Tavelli. «I ragazzi si sono comportati molto bene. Tutti hanno migliorato i propri tempi e dimostrato in gara segnali di crescita fisica, ma anche mentale. In particolare mi riferisco a Fabio Iacobucci, Sara Clementi e Alessio Paoloni che hanno disputato nel corso della mattinata ben tre gare e le hanno affrontate una dopo l'altra senza farsi condizionare dalla fatica residua di quella precedente, ottenendo ottime prestazioni». Nota di merito soprattutto per Paoloni. «Anche se i risultati sono ancora ufficiosi – sottolinea Raggio -, Alessio dovrebbe aver centrato la qualificazione alla semifinale nei 400 misti con il settimo tempo degli Esordienti A1 (nati nel 2001, ndr). Vorrei inoltre sottolineare le performance di Martina Cannone sui 200 stile e di Simone Iacobucci sui 100 dorso: questi due ragazzi da inizio anno sono migliorati enormemente. Un'ottima prova – continua il collaboratore tecnico di Tavelli – l'hanno fornita anche le staffette 4×100 stile femminile e maschile a cui, oltre ai ragazzi già citati, hanno dato un contributo fondamentale Giada Di Nezza ed Elia Longo». Gli Esordienti A torneranno in vasca in occasione della terza prova regionale nel weekend del 23 e 24 febbraio. Ricco, infine, anche il programma del prossimo fine settimana: gli Esordienti B “emuleranno” i loro compagni più grandi disputando la seconda prova regionale, ma nel week-end torneranno protagonisti anche i ragazzi delle categorie maggiori del settore giovanile con un meeting che si disputerà ad Aprilia. Un test per verificare a che punto è la condizione.

L'EVENTO – Sabato prossimo (9 febbraio) alle ore 20.30 si terrà una grande festa sociale del circolo di via dell'Acquacetosa con buffet e musica dal vivo. Per chiunque fosse interessato a prenotarsi, ci si può rivolgere in segreteria al numero 06-9409243.




VELLETRI CASO SEQUESTRO DAVIDE CERVIA, SLITTA AD APRILE LA CAUSA CONTRO I MINISTERI DELLA MARINA E DI GIUSTIZIA

Redazione

Velletri (RM) – Per una improvvisa indisponibilità del giudice Eugenio Curatola, della seconda sezione civile del tribunale di Roma, è slittata al 30 aprile 2013 l'inizio della causa intentata contro i ministeri della Marina Militare e della Giustizia dai familiari di Davide Cervia. Un sit-in, cui hanno preso parte familiari, amici e conoscenti di Cervia, si e' tenuto davanti l'ingresso di viale Giulio Cesare per "chiedere verità" sulla sorte di Cervia. "Ho paura che la gente dimentichi – ha detto la moglie Marisa Gentile – quanto avvenuto a mio marito deve avere una risposta". Alla base della citazione a giudizio dei due dicasteri i "ritardi – sottolineano i familiari – i depistaggi e le omissioni'' che hanno impedito di accertare la sorte del loro congiunto soprattutto alla luce del decreto di archiviazione del 5 aprile 2000 nella quale si parla di sequestro dell'esperto elettronico.

Davide Cervia è stato sequestrato. Non ci sono dubbi: era un esperto di armi elettroniche, talmente bravo che faceva gola a quanti hanno bisogno di addestratori. Il giorno della sua scomparsa il vicino di casa vide alcuni uomini caricare Davide a bordo di un’auto, ma non fu creduto: aveva problemi di vista ed era un anziano. La moglie e la figlia di Cervia hanno lanciato  un appello al pubblico di “Chi l’ha visto?”. E si è fatto avanti un altro testimone. Dopo 23 anni si riaprirà il caso di Davide Cervia?

Davide Cervia, nato a Sanremo (Imperia) nel 1959, sposato con Marisa, dalla quale ha avuto due figli, viveva con la famiglia a Velletri (Roma). La mattina del 12 settembre del 1990 è uscito di casa presto per recarsi alla Enertecnel Sud di Ariccia, l’azienda dove lavora come perito elettronico, a circa un quarto d'ora di auto. Alle 17, finito il turno, ha salutato i colleghi ed è salito sulla sua Volkswagen Golf bianca per tornare a casa, dove non è mai arrivato. Gli inquirenti hanno parlato subito di allontanamento volontario, anche quando, circa due mesi dopo, un vicino di casa ha dichiarato di aver visto alcuni uomini caricare a forza Davide Cervia su un’auto di colore verde scuro. Posizione mantenuta anche dopo la testimonianza dell’autista di un autobus, che il giorno della scomparsa fu costretto a effettuare una brusca frenata a causa di una Golf bianca e di un’auto verde che non avevano rispettato lo stop e gli avevano tagliato la strada a forte velocità, provenendo da via Colle dei Marmi, dove si trova casa Cervia. L’1 marzo 1991, una lettera anonima recapitata a “Chi l’ha visto?” ha permesso di ritrovare l’auto di Cervia, parcheggiata a Roma nei pressi della stazione Termini. Un ex commilitone del periodo in cui Cervia era arruolato nella Marina Militare, contattato dalla moglie, ha ipotizzato che la scomparsa sia da mettere in relazione con le conoscenze sulle armi elettroniche che lui aveva acquisito. Dopo il diploma di perito elettronico, nel 1978, all'età di 19 anni, si era arruolato come volontario entrando a far parte come sottufficiale degli addetti agli armamenti tecnologici della nave Maestrale. Nel 1980, inoltre, aveva frequentato il corso di specializzazione che lo aveva qualificato esperto in guerra elettronica con la sigla ETE/GE. Un precedente, ignoto fino a quel momento alla famiglia, sul quale è stata basata l’ipotesi del possibile movente di un rapimento alla vigilia della prima Guerra del Golfo, la prima guerra elettronica. Le lettere anonime che la famiglia di Davide Cervia ha ricevuto nei messi successivi alla sua scomparsa, sembrano portare in quella direzione. In una chi scrive indica Davide Cervia come vittima di un bombardamento a Baghdad. In un’altra si dice invece che è vivo, prigioniero in Libia o in Arabia Saudita. Il 5 aprile 2000 il caso è stato archiviato dalla magistratura come “sequestro di persona a opera di ignoti” per l’impossibilità di rintracciare i responsabili. I figli Erika e Daniele insieme alla madre Marisa la settembre del 2102 hanno citato a giudizio i ministeri della Difesa e della Giustizia davanti al Tribunale civile di Roma, chiedendo il risarcimento dei danni subìti “per la violazione di ciò che può definirsi il diritto alla verità”.