TERREMOTO, SCOSSA DI MAGNITUDO 3,7 NELLE VICINANZE DELL'AQUILA.

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Alberto De Marchis

Lazio [Terremoto] – La scossa di terremoto avvertita alle 22.16 ha avuto magnitudo 4.8. Lo conferma l’Ingv dopo i dati diffusi da Emsc. Le coordinate esatte sono 41.714°N, 13.576°E. La scossa ha avuto profondità di 10.7 km. Il distretto sismico è quello dei Monti Ernici Simbruini.

I comuni più vicini all’epicentro, entro una fascia di 10 km, sono: Arpino, Castelliri, Isola del Liri, Pescosolido, Sora, Balsorano.

Tra i 10 e i 20 km, ci sono i comuni di: Alvito, Arce, Boville Ernica, Casalattico, Ceprano, Colfelice, Fontana Liri, Fontechiari, Posta Fibreno, Ripi, Rocca d’Arce, Roccasecca, Santopadre, Strangolagalli, Torrice, Veroli, Vicalvi, Collelongo, Morino, San Vincenzo Valle Roveto.

Numerose le chiamate ai centralini d’emergenza. Non ci sono al momento segnalazioni di danni dopo la scossa di terremoto che ha interessato la provincia di Frosinone.

A Roma hanno oscillato soprattutto i piani alti degli edifici anche nei quartieri centrali.

Nel frusinate le persone parlano di un movimento ondulatorio che ha provocato qualche danno all'interno delle abitazioni. Gran parte della popolazione, a Isola Liri e negli altri centri la popolazione si è riversata subito in strada. La paura è quella di nuove scosse.
A Sora l'unità di crisi istituita dal Comune ha aperto due tensostrutture al campo Tomei e Panico, dove si sono recati numerosi cittadini. "E' una brutta esperienza – ha dichiarato il primo cittadino  Ernesto Tersigni – Nelle case è caduto un po' di tutto, dai quadri ai libri. A casa mia dopo tre minuti oscillava ancora un lampadario. – prosegue il sindaco “Abbiamo attrezzato due strutture che sono riscaldate e possono accogliere coloro che non vogliono rientrare nelle loro abitazioni. In tanti vogliono restare in macchina davanti alle loro case, perché temono l'azione degli sciacalli".

La zona del frusinate colpita dal terremoto è da tempo sotto la sorveglianza di sismologi. Ha infatti cominciato ad attivarsi poco tempo dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009. "E' una zona ad alta pericolosità sismica che stiamo studiando con attenzione", ha dichiarato il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato. "E' una zona – ha proseguito – nella quale si trovano faglie attive note e nella quale sono avvenuti terremoti importanti nel passato".

Le analisi sui fattori che hanno scatenato il terremoto sono in corso. Quello che al momento si può dire, ha dichiarato Amato, è che i meccanismi presenti nell'area del frusinate sono analoghi a quelli dell'Appennino laziale-abruzzese.

 Il terremoto è stato avvertito anche in Abruzzo. Svariate segnalazioni sono arrivate da Sulmona, Avezzano e Popoli. Poco dopo le 2, si è registrata una scossa di magnitudo 3.7, nelle vicinanze dell'Aquila, seguita da altre due scosse di minore intensità, rispettivamente di 2,3 e 2,7 gradi.  

L'Ingv ha comunicato che l'epicentro è stato a 16,6 chilometri di profondità, nel distretto sismico del Gran Sasso. In tanti hanno deciso di passare la notte in auto nonostante il freddo polare.

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LAZIO TERREMOTO, UNA SECONDA SCOSSA ALLE 23.24: C'E' PAURA PER L'ALTA PERICOLOSITA' DEL SISMA

Redazione

Lazio – Una seconda scossa di terremoto, meno intensa, di magnitudo 2.2-2.3, è stata registrata alle 23.24 nel frusinate, sempre nel distretto sismico dei Monti Ernici-Simbruini. La prima scossa di magnitudo 4.8 è stata avvertita anche a Roma sud, nel quartiere Eur, e in diverse località della provincia. Sono numerosissime le telefonate che arrivano nelle sale operative dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri e 118 di Roma. A Roma e in provincia non sono comunque stati finora rilevati danni.

La prima scossa di terremoto di magnitudo 4,8 ha colpito la zona della provincia di Frosinone compresa fra Sora, Isola Liri e Castelliri, nota per essere ad alta pericolosità sismica. Nelle zone a ridosso dell'epicentro, e non solo, c'è chi ha abbandonato la propria abitazione, riversandosi in strada. La scossa è stata avvertita chiaramente sia nel Lazio che in Abruzzo. Paura anche ad Isernia. I vigili del fuoco hanno ricevuto parecchie telefonate dai comuni dell'alto Molise che confinano con il Lazio quali Colli al Volturno e Castel San Vincenzo. La Protezione civile della Regione Lazio ha attivato tutte le squadre di volontariato. La Sala operativa regionale è in continuo contatto con i vigili del fuoco, il corpo forestale dello Stato e il genio civile per coordinare gli interventi necessari.

 

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GAETA, APPUNTAMENTO CON LA STORIA: DALLE GRANDEZZE DEL PASSATO ALLE SPERANZE PER IL FUTURO

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Angela Carretta

Gaeta (LT) –  Si concluderà questa domenica, la XXII edizione del "Convegno Nazionale della Fedelissima Città di Gaeta", divenuto il più importante appuntamento per gli appassionati  della storia meridionale che si svolge annualmente in Italia, dal 1991, in occasione del 130° anniversario del glorioso Assedio di Gaeta, che segnò il tramonto del settecentenario Regno di Napoli e la nascita dell'Italia unita.
Presso la città che fu perla del Regno delle Due Sicilie e ultimo baluardo borbonico, si sono dati appuntamento  studiosi e storici del  meridionalismo e storici al fine di ricordarci, le grandezze del passato che potrebbero oggi aiutare il rilancio economico e morale del Mezzogiorno.
"Un'intensa kermesse di tre giorni per riscoprire le radici più profonde della storia di Gaeta" ha commentato il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, aggiungendo "Un'iniziativa che quest'anno acquista un maggior respiro poiché inserito nel nuovo brand Gaeta Eventi, che prevede iniziative di cultura, spettacolo, sport, arte e divertimento per ciascun mese dell'anno, ideato dalla nostra Amministrazione per veicolare la città, le sue bellezze ambientali – paesaggistiche i suoi gioielli storici e monumentali in Italia e nel mondo.”

Il primo cittadino di Gaeta ha ringraziato il Presidente della Camera di Commercio Enzo Zottola e l'Ascom di Gaeta e tutti gli organizzatori, che sostenendo l'evento "La Gaeta dei Borboni" aiutano a valorizzare  il cromosoma storico della splendida citta che da cui prende nome l’omonimo Golfo.

Al centro di questa XXII edizione il tema "Napoli Capitale e Gaeta seconda Capitale del Regno".

Molteplici le testimonianze storiche che ricordano l'esistenza di una forte identità e di un secolare percorso di crescita civile ed economica al quale occorre riannodarsi per assicurare vitalità e dinamismo necessari ad un moderno sviluppo.
"Un evento di tale rilevanza nazionale"  che in questa edizione celebra la storia di fatti, vicende e personaggi che elevarono la città di Napoli a terza capitale europea, trainando con essa la più bella parte d'Italia oggi chiamata Mezzogiorno, trasformando le potenzialità del territorio in primati assoluti, nella cultura, nelle scienze, come nelle arti e nell'economia. E recupera quel rapporto "familiare" che per secoli unì Napoli a Gaeta – titolata da Carlo III dell'onore di "Fedelissima" – che arrivò ad assumere il ruolo di seconda capitale del Regno. Due città che per secoli sono restate unite da uno spirito simbiotico e misterioso: la forza dell'una traeva energia dalla consapevolezza della presenza fedele e attiva dall'altra.

E’ auspicabile che quel “cordone ombelicale” tra le due Città venga ricongiunto, per ritrovare quella spinta culturale e identitaria che potrà consentire al territorio di ritornare agli antichi albori.




LAZIO TERREMOTO, L'EPICENTRO A SORA

Redazione

Sora (FR) – La paura più grande per il terremoto è stata proprio in ciociaria.  L'evento sismico è avvenuto intorno alle 22.16. La magnitudo è stata pari a 4.8 localizzata nel distretto sismico dei Monti Ernici-Simbruini. Epicentro a Sora.

 

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ROMA PROVINCIA TERREMOTO: AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE

C.R.

Roma – E' ufficiale c'è stata una scossa di terremoto in Provincia di Roma. La  conferma arriva dalla sala crisi della Protezione civile capitolina che è in stato di allerta. La scossa è stata avvertita distintamente anche nella città di Napoli. E proprio stasera un'altra lieve scossa, di magnitudo 2.1, era stata avvertita alle ore 20 in provincia di Perugia. Le località prossime all'epicentro, secondo il Dipartimento della protezione civile, sono Castel Ritaldi, Massa Martana e Giano dell'Umbria. Una scossa di terremoto di magnitudo 2,3 e' stata registrata alle 19.22 nella provincia di Frosinone.

L'evento tellurico è stato localizzato nel distretto sismico «Zona Cassino», a una profondità di 10,2 chilometri. Non sono stati segnalati danni a persone o cose.

I Comuni più vicini alla zona dell'epicentro, nel raggio di dieci chilometri, sono: Atina, Belmonte Castello, Cassino, Piedimonte San Germano, Sant'Elia Fiumerapido, Terelle, Villa Latina e Villa Santa Lucia.

Fra poco altri aggiornamenti.




CASTELLI ROMANI, SCOSSA DI TERREMOTO

Castelli Romani (RM) – momenti di paura ai Castelli Romani per una scossa di terremoto che si è verificata intorno alle 22: 18 minuti. Non si sà bene ancora l'epicentro perché il sito dell'Ingv ancora non ha aggiornato la scossa. A Nemi e Velletri si è sentita molto bene. Ma anche a Frascati e Roma.




ROMA CANILE VITINIA, ALLARME CHIUSURA PER L'UNICO PARCO CANILE COMUNALE

Redazione

Roma – Ormai da diversi mesi il Canile Vitinia, ex Poverello, l’unico Parco canile comunale di Roma, è a rischio chiusura e 130 cani rischiano di passare dai recinti del Parco a fredde gabbie di cemento.

Per sostenere questa realtà, vedere concretamente qual è la situazione, e conoscere alcune azioni che il prossimo governo regionale potrà mettere in campo per la tutela del benessere animale e per impedire ogni piccola o grande “Green Hill” nel Lazio, l’appuntamento è per  Domenica 17 alle ore 10.30 presso il canile Vitinia ex Poverello, via del Mare km 13,800 Roma.

Saranno presenti: Cristiana Avenali, candidata alla Regione Lazio nel listino di Nicola Zingaretti,  Simona Novi, presidente AVCPP, Maurizio Gubbiotti, coordinatore segreteria nazionale di Legambiente, Antonino Morabito, resp. Fauna Legambiente




CANALE MONTERANO CASO DELIBERE E RISERVA: IL SINDACO INVECE DI REVOCARE… REVISIONA

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[ LETTERA DEL MINISTERO ALLA REGIONE E PER CONOSCENZA AL COMUNE DI CANALE MONTERANO ]

 

Chiara Rai

Canale Monterano (RM) – Braccio di ferro tra Comune e Regione che sostanzialmente intima al sindaco di Canale Monterano Angelo Stefani di annullare tutti gli atti deliberati dall’amministrazione indirizzati a stimolare l’edificazione all’interno della Riserva, attraverso l’applicazione del Piano casa su l’88 per cento dell’area protetta. Fumata nera anche per quest’ultimo acceso Consiglio Comunale: Stefani è fermo nelle sue convinzioni e anziché annullare d’urgenza le delibere, come chiesto dalla Regione, intende revisionarle.

Ma di fatto non seguendo le indicazioni intimategli. Anche il ministero dell’Ambiente ha iniziato ad interessarsi della vicenda, perché di fatto Canale monterano è un paradisiaco polmone verde della provincia romana.

La Regione ha scritto dure note nelle quali si parla di “procedure illegittime ed incapacità dell’Ente a disporre della materia”. Insomma, una storia che va avanti da quasi un anno il cui vulnus consisterebbe nel tentativo del Comune di modificare il regime di salvaguardia di un area protetta, senza che neppure sia stato richiesto il parere del direttore della Riserva, una modifica che non spetta al Comune ma alla stessa Regione: “E’ nelle intenzioni del Comune – recita la nota regionale – sanare opere abusive e consentire interventi di edilizia previsti nel cosiddetto piano casa nella maggior parte della Riserva”. Inoltre il Comune verrebbe ad adottare, con procedure illegittime, il piano paesaggistico della Regione non ancora definitivamente approvato.

Come andrà a finire? Intanto Stefano Ciferri, consigliere di Voci di Strada, esorta il primo cittadino Stefani a fare un passo indietro per il bene della comunità: “Che il sindaco faccia quanto prima un gesto di responsabilità – ha detto – annullando tutti gli atti illegittimi”. Di seguito il resoconto del Consiglio Comunale di ieri venerdì 15 febbraio 2013, inviatoci dal gruppo consiliare Voci di strada.

Alle 17.00 del giorno 15 febbraio 2013 presso la Casa Comunale di Canale Monterano si è tornato a discutere delle delibere di urbanistica duramente contestate dalla Regione Lazio Direzione Urbanistica e Direzione Ambiente. Con due punti all’ordine del giorno il Sindaco Angelo Stefani ha scelto di revisionare le delibere n. 13 e 37 invece di accogliere i ripetuti inviti degli organi di vigilanza a revocarle in autotutela.


Questa la considerazione del gruppo consiliare Voci di Strada che insieme all’altro gruppo di minoranza si sono duramente opposti a tale revisione. Revisione che anche dagli uffici comunali (Area Finanziaria) ha avuto parere contrario in ordine alla regolarità contabile.


“La proposta di revisione delle delibere contestate passata oggi in consiglio propone in premessa una articolata citazione di sentenze amministrate e di stralci di normativa che avrebbe lo scopo di chiarire ed allontanare definitivamente comportamenti ostativi e dubbiosi confermando quindi la validità delle delibere in oggetto. Ma il risultato è invece un nuovo testo deliberativo che non affronta gli importanti rilievi regionali limitandosi a ribadire principi generali mai messi in discussione nella corrispondenza tra Area tecnica Regionale e comune di Canale Monterano.


Approfondiamo meglio i temi contestati e non risolti dalla amministrazione di Canale


1) Piano territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) ed adeguamento degli strumenti urbanistici


Su questo argomento vale la pena ricordare innanzitutto il parere dell’Area legislativa regionale del 5 gennaio 2011 (prot. N. 62969) «il vincolo imposto dal PTP o PTPR non modifica automaticamente la destinazione di zone prevista nel piano regolatore, ma impedisce l’applicazione delle norme del PRG contrastanti». L’ Art. 145, comma 3, del D. Lgs. 42/04  aggiunge e chiarisce che: “Le previsioni dei piani paesaggistici […], sono cogenti per gli strumenti urbanistici dei comuni, delle città metropolitane e delle province, sono immediatamente prevalenti sulle disposizioni difformi eventualmente contenute negli strumenti urbanistici, stabiliscono norme di salvaguardia applicabili in attesa dell’adeguamento degli strumenti urbanistici […]”. Ovvero per il recepimento dei piani paesaggistici la norma prevede due distinti momenti procedurali.


Il primo momento, dopo l’adozione del PTPR ma prima della sua definitiva approvazione, nel quale le norme dei piani paesaggistici pur provvisorie sono immediatamente applicabili nel senso che ogni previsioni contenuta nei PRG difforme da essi deve essere da quel momento disapplicata (ecco la cogenza e prevalenza richiamata nella sentenza TAR Lazio n. 626/2012). Il parere del Dipartimento territorio regionale prot. 124078 del 2010 – dice proprio questo – “le previsioni dei PRG discordanti dal PTPR devono essere immediatamente disapplicate prima che vengano rimosse a seguito dell’adeguamento dello strumento urbanistico stesso

Il secondo momento procedurale che scatta a seguito della definitiva approvazione del PTPR prevede invece ai sensi e per gli effetti dell’art. 64 delle NTA del PTPR che i comuni entro due anni devono adeguare i propri strumenti urbanistici alle previsione del PTPR. L’art. 21 della legge regionale n. 18 del 9 dicembre 2004 disciplina le modalità di conformazione: i comuni adeguano lo strumento urbanistico alle previsioni del PTPR approvato secondo le procedure previste dalla normativa vigente in materia, ovvero chiaramente attraverso “varianti” cioè procedimenti partecipati. Il D.Lgs 63/2008 conferma proprio quanto più riassunto. Art. 2 comma p)  paragrafo 9: “A far data dall’adozione del piano paesaggistico non sono consentiti sugli immobili e nelle aree di cui all’art. 134, interventi in contrasto con le prescrizioni di tutela del piano stesso. A far data dalla approvazione del piano stesso le relative previsioni e prescrizioni sono immediatamente cogenti e prevalenti sulle previsioni dei piani territoriali ed urbanistici (PRG)”. Ovvero è la norma che definisce due atteggiamenti procedurale diversi tra la fase di sola adozione e la fase di effettiva approvazione del Piano paesaggistico. Proprio quanto la Regione sta contestano al Comune di Canale Monterano. L’adeguamento degli strumenti urbanistici al PTPR ha senso quando questo viene approvato e quindi perde la sua natura “precaria” ovvero suscettibile di correzioni come ribadito dal parere del Ministero dei beni e delle attività culturali n. 0018886 del 18.10.2011. Ciò che la Delibera 13/2012 di Canale Monterano pretende di fare quindi è intempestivo ed illogico.  

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2) Regimi di tutela nella Riserva Naturale Monterano e delibera n. 37


La revisione della delibera 37 presentata in consiglio comunale a Canale nulla risponde ai rilievi fatti dalla Direzione Ambiente Regionale sul capitolo 2, rilievi, che si possono riassumere nella seguente affermazioni: “La delibera 37/2012 è un atto di pianificazione comunale assolutamente inidoneo" ovvero “pretende di modificare i regimi di salvaguardia di un area protetta potere che esula dalle competenze comunali”.


La revisione inoltre non affronta assolutamente neanche il recente parere dell’Area legislativa del 30 gennaio 2013 che ha negato validità alla disposizione di equiparazione tra le aree I e II della Riserva Monterano e la zona A e B della L.R. 29/97 nonché quindi ha negato la conseguente applicabilità, nella forma stabilita dalla delibera, del “piano casa” ricordando che nelle aree protette non sono sanabili alcun tipo di opera.


Il gruppo consiliare Voci di Strada ha portato all’attenzione del Consiglio in supporto alla tesi di annullare immediatamente la delibera n. 37 una nota del Ministero dell’Ambiente del 11.02.2013 nella quale la Direzione generale Tutela della Biodiversità, invita la Regione Lazio a valutare in sostanza le ricadute negative della Delibera di Canale sui siti Natura 2000 ricadenti nella Riserva Naturale di Canale Monterano. “si invita codesta autorità (Regione Lazio) a voler rassicurare questa Direzione Generale riguardo alle determinazioni e alle misure che si è ritenuto o che si riterrà opportuno adottare [..] al fine di scongiurare il degrado degli habitat e degli habitat di specie”. Il Ministero conferma quindi il suo interesse e preoccupazione per la vicenda di Canale e della sua Riserva.

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VELLETRI, MOLESTATA VENTICINQUENNE: UN UOMO LE SI AVVICINA E SI CALA LE BRAGHE

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 Angelo Parca

Velletri (RM) – Un altro caso che ha aumentato il panico nella città di Velletri, Castelli Romani, dove ancora si cerca il presunto “maniaco seriale” che in un mese circa si sarebbe macchiato di tre casi di rapina e violenza sessuale. Questa volta però, il balordo seriale non avrebbe nulla a che fare con la vicenda. Una venticinquenne è stata molestata nel parcheggio dietro l'ospedale "Paolo Colombo" a Velletri. La giovane tornava a prendere l'auto dopo una visita medica quando un uomo le si è avvicinato e tutto d’un tratto si è calato i pantaloni. La ragazza si è molto spaventata, soprattutto perché negli ultimi tempi un gruppo di donne ha creato una pagina sul famoso social network Facebook mettendo in allerta: «Attenzione! stupratore a Velletri! Sono state violentate tre ragazze nel giro di una settimana – si legge nel post di Fb – Lo stupratore le ha picchiate, messe in macchina e portate vicino le giostre di Velletri (sotto la villa) e le ha violentate. Fate attenzione! Agisce anche vicino piazza Garibaldi!».  Dunque terrorizzata la ragazza ha subito chiesto aiuto in ospedale. A tranquillizzarla in medico e una guardia giurata in servizio al nosocomio. La Polizia, immediatamente allertata, arriva in pochi minuti ma dell'uomo, italiano sui 35 anni, non c'è più traccia. Di sicuro quest’ultimo individuo, non corrisponde alle descrizioni del “maniaco seriale”: è alto, robusto e avrebbe la pelle scura. Si muove col buio ma presto potrebbe finire nella rete delle forze dell’ordine.




FORMIA "HOT SPOT WI – FI": CON UNA SOLA REGISTRAZIONE I CITTADINI POTRANNO NAVIGARE DA FONDI, FORMIA E SPERLONGA

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A. C.

Formia (LT) – E' stato  concluso in questi giorni il primo step di attivazione del progetto  progetto "HotSpot WiFi – Terra di Ulisse" nel Comune di Formia, in cui, viene fornito gratuitamente ai cittadini l'accesso ad internet, ricordando che a breve verrà ultimata l'intera copertura prevista .

Le zone oggetto dei copertura sono: Piazza della Vittoria (antistante l’edificio comunale); Piazza Santa Teresa; Villa Comunale e la Biblioteca comunale,a breve verrà ultimata l'intera copertura prevista.

Il punto di forza del progetto è costituito dalla possibilità offerta agli utenti di potere, mediante un’unica registrazione, accedere in tutte le zone WiFi (aderenti al progetto) della Provincia di Latina. Ad esempio, registrandosi nel Comune di Sperlonga, sarà possibile connettersi con le stesse credenziali anche da Formia o da Fondi. Attualmente il servizio è attivo nelle tre città di Fondi, Formia e Sperlonga.

Le zone coperte dal servizio sono chiaramente indicate e riconoscibili grazie al logo dell’iniziativa.

Il progetto è coordinato dal servizio e-Government della Provincia di Latina




MARINO, CASO BACCO JAZZ FESTIVAL. ONORATI: "PAGHINO DI TASCA PROPRIA IL SINDACO O L'ASSESSORE"

Redazione

Marino (RM) – In piena estate del 2011 si svolse a Marino, nella parte del bosco prospiciente la via dei Laghi una gran bella manifestazione dal titolo “Bacco Jazz Festival” dedicata soprattutto ai giovani e agli amanti della musica jazz. L’idea di mettere insieme l’ambiente naturale con la cultura , la gastronomia con la musica per offrirli a chi era rimasto nei Castelli Romani, anziché andare al mare, era stata di Ivan Galea, un musicista ottimo organizzatore di eventi. E l’evento era riuscito particolarmente bene. Soddisfatta anche l’amministrazione comunale di Marino, guidata dal sindaco Adriano Palozzi, che però pensò bene di non onorare più l’impegno preso con tanto di lettera scritta che assicurava il sostegno economico di qualche migliaio di euro.

Può accadere che le associazioni culturali siano prese in giro da amministrazioni comunali poco serie, che le sfruttano e poi non le pagano. Ma ora una sentenza del giudice di Albano emessa l’otto febbraio scorso fa giurisprudenza a tutela di chi, operando in questo settore, dovesse subire in futuro un simile trattamento. 

Il Comune di Marino è stato condannato a risarcire il danno economico subito dall’associazione e a pagare anche le spese giudiziarie. Al riguardo il consigliere Ugo Onorati ha dichiarato: “Non vedo perché le spese accessorie che il Comune, cioè tutti noi, è chiamato a pagare, non le debbano invece rimborsare di tasca propria il sindaco o l’assessore, i quali con tanta leggerezza pensavano di poter gabbare chi aveva lavorato per la promozione della cultura nel nostro territorio”.

Alcuni amministratori pubblici, privi di idee e di iniziativa, a volte si avvalgono del lavoro di volontari o di operatori professionali per trarne un ritorno di immagine attraverso i loro organi di propaganda, ma poi furbescamente si sottraggono alle promesse fatte.

 

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