CAMPOMAGGIORE, A 25 ANNI MUORE TRAVOLTA DA UN CARRO ALLEGORICO: STAVA ATTACCANDO LA TARGA DELLA VITTORIA

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Redazione

Campomaggiore (LT) – Una ragazza travolta e uccisa da un carro allegorico. La giovane di 25 anni stava attaccando la targa della vittoria. realizzato dalla contrada Torraccio-Vigne in località Campomaggiore. Delle indagini si stanno occupando i carabinieri, sequestrato il carro allegorico. E’ successo durante la sfilata del “Carnevale campagnolo” di Santi Cosma e Damiano in provincia di Latina. Una ragazza ha perso la vita travolta da un trattore mentre era in corso il giro del carro vincitore realizzato dalla contrada Torraccio-Vigne in località Campomaggiore. La sfilata, che doveva tenersi martedì scorso, era stata rinviata a causa delle cattive condizioni meteo.

La ragazza – M.G. le sue iniziali – stava cercando di attaccare la targa della vittoria al carro che lei stessa aveva realizzato insieme al gruppo della contrada, quando è stata investita dal mezzo. Inutili i soccorsi e il trasferimento all’ospedale Dono Svizzero di Formia dove la giovane è morta.




ARICCIA PALAZZO CHIGI, GLI EROI GARIBALDINI DI ARICCIA E DEI CASTELLE ROMANI IN SALA BARIATINSKY

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 Redazione

Ariccia (RM) – Mercoledì 20 febbraio 2013 alle ore 17.30, presso il Palazzo Chigi di Ariccia, Sala Bariatinsky, si terrà una conferenza dal titolo “Memorie risorgimentali ad Ariccia” a cura dello storico Renato Sassaroli, discendente del garibaldino Adolfo Mancini, che giungerà nella città dei Castelli Romani da Firenze dove è uno dei responsabili dell’ANVRG (Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini). L’incontro organizzato dall’Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense e patrocinato dal Comune di Ariccia, ricostruirà i legami dei Castelli Romani con Giuseppe Garibaldi tra ‘800 e ‘900, epoca in cui il nostro territorio fu al centro dei movimenti insurrezionali del Lazio (1848-1849) con la creazione della Repubblica Romana. Sarà un’occasione per conoscere i volti e le gesta degli eroi  garibaldini dei Castelli Romani Ugo Colizza, Cesare Colizza, Arturo Reali, di Marino, Oreste Castagna di Velletri, Giuseppe Pizzi, Mazzini Giorgini e Adolfo Mancini, di Ariccia, ma anche per ridare un senso ad un’epoca buia come la nostra dove  il concetto di patria e di unità nazionale sono per alcuni privi di valore. L’ingresso è libero.




ROMA, LOTTA AL RAZZISMO NEGLI STADI: LA DIGOS NOTIFICA AVVISO CONCLUSIONE INDAGINI A 17 ADERENTI A ULTRAS ITALIA.

Redazione

Roma – Fecero scalpore gli episodi di razzismo verificatisi in Austria, a Klagenfurt, il 17 ottobre 2010, in occasione della gara di calcio Italia Romania.

In particolare, furono intonati cori razzisti contro Mario Balotelli e fu esposto uno striscione con la scritta No all'Italia multietnica. Nella circostanza  molti ultras aderenti al sodalizio ultras Italia effettuarono saluti romani scandendo questi cori.

Quanto accaduto fu documento da personale della polizia italiana, “spotter” della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e trasmesso alla DIGOS di Roma per avviare indagini volte alla completa identificazione dei responsabili degli atti di razzismo.

Le indagini della DIGOS, previa autorizzazione a procedere per i reati commessi all’estero del Ministro della Giustizia, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, ed hanno consentito la denuncia di 17 persone per la “diffusione di idee fondate sulla superiorità, sulla discriminazione e sull’odio razziale o etnico". A due ultras è stato altresì contestato di aver effettuato il cd. “saluto romano”.

Nei confronti degli ultras denunciati   – originari di varie città italiane –   il Pubblico Ministero dr. Luca Tescaroli ha emesso l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari, in corso di notifica da parte della DIGOS.




LAZIO, POLVERINI NOMINE FEDELISSIME: ULTIMO ATTO

Redazione

Roma – “La notizia che  “Sviluppo Lazio”, società controllata  al’80,5 % dalla Regione Lazio, per accelerare i tempi per la nomina del nuovo presidente di Unionfidi , ha convocato per stamane, per la terza volta in cinque giorni, il cda della società regionale  e a pochi giorni dal voto è l’ultimo colpo di coda di questa partitocrazia che  da decenni infesta la Regione Lazio”, lo dichiara in una nota  Roberto Amiconi, capolista nella Lista "Fare per Fermare il declino"  alle Elezioni di rinnovo del Consiglio della Regione Lazio.

“ La Unionfidi è una  società di garanzia per l'accesso al credito delle imprese, proprio quelle imprese che si trovano oggi in grande difficoltà e che meritano rispetto e una dirigenza capace di rispondere alle loro esigenze. Tali nomine  andrebbero fatte  con criteri meritocratici all'inizio di una legislatura e dovrebbero rispondere a un progetto preciso rafforzato dal consenso avuto con il voto dei cittadini e nel loro interesse- continua Amiconi – In Regione Lazio al contrario, i Partiti sia di destra che di sinistra hanno dimostrato che il loro unico obiettivo è quello di piazzare i propri fedelissimi nei posti di potere. Occorre fermare l’ultimo atto di Renata Polverini,  rimboccarci le maniche e chiudere questa brutta stagione tornando alla politica vera, quella che ascolta i cittadini, quella che risponde alle esigenze delle imprese, la politica del Fare", conclude Amiconi.

 

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ROMA FLAMINIO, TENSOSTRUTTURE ROMA VOLLEY ABUSIVE: DA PIU' DI TRE ANNI E' SCADUTA LA CONCESSIONE

Redazione

Roma – “Due delle tre tensostrutture della M. Roma Volley S.p.A. ubicate nei pressi di Piazza Mancini hanno da più di tre anni la concessione scaduta e occupano abusivamente un terreno adibito ad uso pubblico.” Lo dichiara in una nota Francesco De Salazar Presidente del Movimento Cittadino Flaminio Parioli V. Olimpico. “Alcuni residenti che abitano a ridosso delle stesse, denunciano da anni un problema di forte inquinamento acustico poiché all' interno delle strutture, costruite soltanto a circa 15 metri dalle abitazione, si svolgono allenamenti di tutte le categorie fin dalle prime ore del pomeriggio e terminano a tarda sera. Sono state effettuate privatamente anche perizie fonometriche  – prosegue De Salazar – che testimoniano il superamento dei parametri consentiti in molte ore della giornata e, soprattutto in estate, con le finestre aperte delle abitazione la situazione diventa insopportabile. Lo scorso 26 settembre del 2012 – continua il rappresentante dei residenti- l’ufficio tecnico del Municipio 2 ha informato la Roma Volley di rimuovere le tensostrutture, entro 30 giorni, ma ad oggi, sia la Società di Mezzaroma che l’amministrazione capitolina non ha provveduto a rimuovere le strutture. Per tal motivo – conclude De Salazar- invitiamo sia la parte pubblica che privata a far prevalere il buon senso nel rispettare le regole e soprattutto le persone che hanno il diritto di riposare e di godere il relax nella propria casa comprata con il sacrificio di anni di lavoro."

 




LATINA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI, CONTROLLO DEL TERRITORIO: DENUNCIATE CINQUE PERSONE

Redazione
 
Latina – Il 16 e 17 febbraio 2013, in Latina, i Carabinieri del locale N.O.RM., a conclusione di mirati servizi finalizzati al contrasto del fenomeno delle "stragi del sabato sera", hanno deferito in stato di libertà cinque persone, tutte di nazionalità italiana, per "guida senza patente", "guida sotto l'effetto di alcol" e "guida sotto l'effetto di stupefacente". Nella circostanza sono state ritirate nr.3 patenti di guida.



RIETI LIQUIDAZIONE RITEL, CONTRO ALLA ROVESCIA PER 200 LAVORATORI: A MARZO FINISCE LA CASSA INTEGRAZIONE

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Angelo Parca

Rieti – Ci siamo, a marzo i circa 200 ex lavoratori Ritel finisce la cassa integrazione. Di Ritel in liquidazione e di una pronta soluzione se ne parla da più di un anno. C’è un imprenditore che vuole investire nel territorio dopo che è stato sottoscritto un accordo con la Finmeccanica per la produzione e non si riesce a prendere lo stabile dove produrre. Dunque uno dei grandi problemi  sarebbe proprio la disponibilità dello stabilimento per l’avvio del nuovo insediamento produttivo, guidato dal manager Carlo Guidetti,  che si è impegnato a riassorbire fino a 80 lavoratori ex Ritel. In questo modo la partita si potrebbe riaprire positivamente a favore dei lavoratori che allo stato attuale dei fatti, se nulla riuscirà a sbloccarsi, finiranno per strada. Risale a luglio l’impegno da parte di Elco di formalizzare la richiesta di acquisto dei beni ex Ritel al curatore fallimentare e da parte delle istituzioni di approfondire dal punto di vista tecnico il loro ingresso societario“nell’incubetor”. Il presidio che si è tenuto mercoledì 6 febbraio sotto la sede della curatela ha avuto l’obiettivo di avere delle risposte in merito alle richieste fatte dai sindacati insieme ai lavoratori sulle possibile vie di uscita. Il presidio è stato deciso dall’assemblea dei lavoratori Ritel, che si è tenuta di recente nella sede della Provincia, per fare il punto sulla vertenza. “Abbiano inoltrato una richiesta d'incontro alla curatela ma ad oggi non abbiamo avuto nessun riscontro. Altro motivo importante – sostengono le sigle sindacali Cisl, Cgil e Uil – è il silenzio della curatela sulle proposte di acquisto o di affitto dei locali della Ritel fatte dall'imprenditore». Tra dieci giorni i sindacati promettono un nuovo incontro di fronte al ministero.

Intanto si riassume il quadro della situazione e si ricorda che giovedì 23 febbraio 2012 si è tenuta presso il MiSE una riunione riguardante l’azienda Ritel in liquidazione dove non solo sono stati snocciolati dei bei numeri ma si era parlato di accordi chiari

All’incontro presieduto dal Dr. Castano, hanno partecipato il Dr. Di Leo (MiSE), il Dr. Fontana per la Regione Lazio, l’On. Melilli per la Provincia di Rieti, il Sindaco Emili per il Comune di Rieti, l’Avv. Autizi per la Ritel in liquidazione, il Dr. Betello per Finmeccanica, il Dr. Fiorini per Elemaster, unitamente alle OO.SS. FIM-CISL, FIOM – CGIL, UILM-UIL e UGL Metalmeccanici nazionali e territoriali ed alle RSU.  

Il Dr. Castano ha introdotto la riunione ricordando come sulla base degli impegni presi durante lo scorso incontro siano presenti al tavolo i rappresentanti di Finmeccanica e di Elemaster con l’obiettivo di riprendere la discussione avviata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri negli scorsi mesi.

Il Dr. Castano ha, a riguardo, precisato come la soluzione che si prospetta non consenta la soddisfazione completa delle esigenze della totalità dei lavoratori RITEL.

A fronte di verifiche effettuate le Aziende hanno confermato gli impegni assunti presso la PCM.

Al tavolo non è stata convocata Alcatel Lucent viste le difficoltà che la stessa sta registrando e l’impossibilità di concorrere ad una soluzione positiva della vicenda.

Il Dr. Fiorini ha ribadito quanto dichiarato da Elemaster nell’incontro del 26 2012 ottobre circa l’intenzione di sviluppare delle attività presso il sito di Rieti. C’è stata una rivisitazione dei volumi complessivi, su cui inizialmente si contava di poter fare affidamento, anche per il venir meno di ALU. Una parte delle commesse verrebbe portata da Finmeccanica ed una parte da Elemaster per un valore, nel triennio, di 51 mln €.

Il Dr. Betello ha confermato che Finmeccanica conferirà al sito di Rieti commesse pari a 35 mln € per un triennio. Tali commesse sono subordinate a 2 ordini di fattori: il fatturato deve andare al sito di Rieti e le stesse devono essere parte di un progetto industriale che non può vedere quale attrice la sola Finmeccanica.

Le OO. SS. hanno evidenziato come l’impegno dichiarato da Finmeccanica non corrisponda a quanto emerso durante le riunioni precedenti in cui si era fatto riferimento a commesse pari a volumi maggiori e per un periodo di tempo di cinque anni, prorogabili di altri cinque. Si tratta di informazioni che non sono mai state smentite dai rappresentanti di Finmeccanica durante gli incontri presso la Presidenza del Consiglio.

I Sindacati hanno, inoltre, evidenziato la necessità di dare risposta alla totalità dei lavoratori Ritel.

Il Dr. Betello ha confermato che l’impegno Finmeccanica ha da sempre riguardato commesse pari a 3 anni per un volume di 35 mln; puntualizzando che quanto riportato dalle OO SS, di presunti impegni Finmeccanica di volumi maggiori per differenti periodi di tempo, si riferisce a dichiarazioni espresse unilateralmente da Elemaster, non concordate con Finmeccanica, in riunioni presso la Presidenza del Consiglio in cui la stessa Finmeccanica non era presente perché non era stata invitata a partecipare.

L’Avv. Autizi ha dichiarato che la Società, che al momento conta 189 dipendenti, è avviata verso la fase pre-fallimentare. Ciò non pregiudica, però, le discussioni sulle prospettive del sito.

Il magazzino sta perdendo valore ed a riguardo verrà avviata una verifica sugli obblighi in essere in capo ad ALU. Si tratta comunque di questioni da risolvere in sede giudiziaria.

Il Dr. Fontana ha ricordato come la Regione Lazio abbia dichiarato lo stato di crisi per l’area di Rieti e come il sostegno che la Regione offrirà sarà calibrato sugli investimenti dei nuovi imprenditori. 

Il Dr. Castano ha concluso la riunione ricordando come dalla discussione siano emerse delle condizioni che non soddisfano pienamente e che danno lo spunto per avviare un’iniziativa che si muova lungo due direttrici:

1.    Continuare gli approfondimenti con Finmeccanica ed Elemaster per capire meglio i numeri finali ed i tempi del piano;

2.    Continuare un lavoro di approfondimento per verificare se ci sono possibilità per migliorare la soluzione che si prospetta con l’eventuale ingresso di nuovi imprenditori.

Gli strumenti pubblici di sostegno al progetto sono stati individuati nella L. 181/89 che prevede l’ingresso di Invitalia nel capitale, la Regione interverrà in parallelo cofinanziando l’intervento nazionale.

 

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CENTRALI NUCLEARI DI BORGO SABOTINO E DEL GARIGLIANO: I RISULTATI DELL'INDAGINE EPIDEMIOLOGICA

Angela Carretta

Il Dipartimento di Epidemiologia del SSR Lazio, con la collaborazione di Registro Tumori di Popolazione, Asl Lazio, Registro Nominativo delle Cause di Morte, Agenzia Regionale Protezione Ambientale Lazio, ha effettuato uno studio tra 1996 ed 2006, prendendo ad esame oltre 160.00 persone residenti nei comuni di Latina, Castelforte, Minturno e Santi Cosma e Damiano, al fine di  realizzare  una valutazione epidemiologia della popolazione residente nelle vicinanze delle centrali nucleari di Borgo Sabotino e del Garigliano.

Un articolo pubblicato ad ottobre 2012 sulla prestigiosa rivista scientifica “Epidemiologia e Prevenzione” dell’Associazione Italiana di Epidemiologia ne illustra i risultati. I ricercatori  hanno monitorato  tutta la popolazione residente entro sette chilometri dalle rispettive centrali nucleari, dichiarando che la mortalità (entro sette chilometri dalle centrali) non è diversa da quella della popolazione regionale”.

Sembrerebbe un dato rassicurante,  a cui però si inserisce una conclusione dalla quale risulta che “Le donne, residenti entro sette chilometri dalle centrali mostrano un eccesso statisticamente significativo di incidenza del totale dei tumori radiosensibili e in particolare del tumore della tiroide rispetto a quanto si osserva, nello stesso periodo, per le donne residenti nella provincia pontina (53% in più), tanto che nel 2008 se ne dibattè in un convegno dal titolo “L’incidenza del tumore alla tiroide nella Provincia di Latina”.

Il monitoraggio eseguito sulla popolazione maschile ha mostrato che gli uomini residenti tra 2 e 4 km dalle centrali hanno un eccesso di mortalità totale per tumore dello stomaco e per malattie cardiovascolari. In assenza, però, di evidenze scientifiche e biologiche che supportino questa casistica con l’esposizione a radiazioni.

Per quanto riguarda l’incidenza di tumori tra i bambini, il Registro Tumori ha segnalato tra il 1996 e il 2006 tre casi di tumore linfatico in età pediatrica (un caso tra 0-1 km e due casi tra 4-5 km) e un caso di tumore cerebrale nella fascia dell’area studiata più distante dalle centrali (6-7 km)

I ricercatori hanno concluso che non si possa escludere che sia proprio la presenza degli impianti nucleari ad alzare il livello di attenzione della popolazione rispetto alla sintomatologia delle patologie tiroidea, fatto che porterebbe ad effettuare un maggior numero di accertamenti diagnostici rispetto ad altre aree della provincia e del territorio nazionale.

C’è da osservare che nell’indagine epidemiologica si è dovuta escludere sia la popolazione residente a Minturno che nella confinante provincia di Caserta, ed il quadro valutativo è quantomeno parziale considerando che risultata anche l’assenza di informazioni certe sugli inquinanti emessi dagli impianti e sulle modalità della loro diffusione ed eventuale contaminazione delle matrici aria, acqua e suolo. E’ quindi ipotizzabile che si continui a monitorare l’area, estendendo le ricerche anche all’agricoltura ed al bestiame presente nelle vicinanze dei siti.

 

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FROSINONE, POST TERREMOTO: DANNI AGLI EDIFICI, SCUOLE CHIUSE E NOTTE ALL'ADDIACCIO

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Si temono altre scosse della stessa intensità:profondità di 10 km e un magnitudo di 4.8 della scala Ricther

C.R.

Sora (FR) – La paura è stata tanta perché il boato in Ciociaria si è sentito molto forte, addirittura una signora è morta dopo la scossa. Le scuole resteranno chiuse lunedì a Sora, Broccostella, Isola Liri, Arpino, Ripi, Monte San Giovanni Campano, Fontechiari, Alvito e Boville. Un sisma dall’intensità forte: ha avuto una profondità di 10 km e un magnitudo di 4.8 della scala Ricther. Sono diversi i danni registrati nelle abitazioni della parte antica di Sora. Adesso si vedono con più chiarezza le crepe sui muri e i cornicioni pericolanti ma la situazione rassicura ilcomando provinciale dei Vigili del Fuoco è sotto controllo.

A Sora, inoltre, sono state sgomberate diverse abitazioni, quattro chiese sono state dichiarate inagibili e fatto gravissimo, una donna di 63 anni di Isola Liri è morta poco dopo il sisma: l'anziana, cardiopatica, si è sentita male probabilmente per lo spavento nei minuti successivi alla prima scossa ed è stata trasferita in codice rosso all'ospedale di Sora, dove è deceduta. Il Comune di Sora ha comunque attrezzato alcune strutture dove passare la notte e 400 persone ne hanno usufruito. Si tratta di due tensostrutture riscaldate nei campi sportivi Tomeni e Panico; sono inoltre stati allestiti centri di prima accoglienza anche in palestre della cittadina.

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07/08/2012 LATINA, PROSEGUONO LE ATTIVITA' DI PREVENZIONE TERREMOTO
05/07/2012 LATINA, NUOVA SCOSSA DI TERREMOTO AL LARGO DELLA COSTA PONTINA
24/06/2012 LATINA PREVENZIONE TERREMOTO: VIA LIBERA ALLA STAZIONE DI MONITORAGGIO SISMOGRAFICO
31/05/2012 LATINA TERREMOTO, DOPO L'EPISODIO IN EMILIA C'E' PAURA PER LE SCOSSE NEL LAZIO
16/05/2012 LATINA, SOTTOSUOLO SOTTO STRETTA OSSERVAZIONE
26/04/2012 CASTELLI ROMANI, UNA SCOSSA DI TERREMOTO HA SVEGLIATO I RESIDENTI DI MARINO, LARIANO, ARTENA E VELLETRI
10/04/2012 LATINA, EVENTI SISMICI: MONITORAGGIO ALLA PRESENZA DEI TECNICI REGIONALI
28/03/2012 LATINA, INIZIA IL MONITORAGGIO DEI FENOMENI SISMICI
14/03/2012 LATINA, CONTINUANO LE SCOSSE DI TERREMOTO INIZIATE A LUGLIO 2011
12/03/2012 LATINA, ULTIMI EVENTI SISMICI, SI ESCLUDONO RISCHI MA CHIESTA INDAGINE ALL’ISTITUTO DI GEOFISICA
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APRILIA, EMERGENZA ARSENICO: ATTIVO L'IMPIANTO DI DEARSENIFICAZIONE DA 600 LITRI AL SECONDO

Redazione

Aprilia (LT) –  Culligan e Gruppo Zilio S.p.A hanno fornito ad Acqualatina un sistema di potabilizzazione dell’acqua per la rimozione dell’Arsenico e di altri prodotti contaminanti presenti nell’acqua potabile. L’impianto di dearsenificazione, il più grande installato in Italia e uno fra i più grandi in Europa, è stato inaugurato lo scorso 31 gennaio ad Aprilia, in provincia di Latina.

Questo impianto permette ai cittadini di erogare acqua potabile dall’acquedotto cittadino, in accordo con le nuove direttive entrate in vigore a inizio gennaio 2013. Acqualatina S.p.A. è il gestore del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 4 nel Lazio Meridionale. La realizzazione dell’impianto è stata necessaria a seguito della scadenza delle deroghe sulla presenza di certi tipi di inquinanti nell’acqua di acquedotto. Fra questi, i principali sono Arsenico e Vanadio. Questi elementi in alcune aree sono presenti naturalmente nelle acque di acquedotto, come risultato di formazioni geologiche che rilasciano inquinanti nelle falde acquifere. A seguito dell’aggiudicazione di una gara d’appalto, Acqualatina ha assegnato a Culligan il progetto per un sistema di trattamento acqua per ridurre questi inquinanti nell’acqua di acquedotto, secondo le nuove direttive della legge italiana. Il nuovo valore massimo che può essere presente nell’acqua e di 10 microgrammi/litro per l’Arsenico e 50 microgrammi/litro per il Vanadio.

“Grazie a questo impianto, che ricordo è il più grande d’Italia e tra I più grandi d’Europa, è stato possibile rientrare nei limiti di concentrazione Arsenico stabiliti per legge, già dal 28 dicembre 2012.” ha ricordato il presidente di Acqualatina S.p.A. Giuseppe Addessi. “Questo non vuole essere un discorso trionfalistico – ha aggiunto il presidente Addessi – ma una semplice constatazione dei fatti: a oggi abbiamo rispettato gli impegni, riportando i limiti di Arsenico nell’acqua al di sotto dei limiti di legge, poiché l’abbiamo ritenuto doveroso, ancor prima che nei confronti della Comunità Europea nei confronti di tutti i cittadini-utenti.”
“Culligan è orgogliosa di aver collaborato con Acqualatina a questo importante progetto per ottenere acqua di qualità. Culligan ha una grande esperienza nel trattamento dell’acqua potabile e stiamo attualmente lavorando a molti altri progetti per altri Comuni in Italia, per permettere di ottenere acqua potabile secondo le normative sull’Arsenico. Culligan è in grado di progettare e fornire impianti di grandi dimensioni, come questo di Acqualatina, ma fornisce anche piccoli sistemi per il settore domestico da poter installare sotto il lavello, impianti per il trattamento dell’acqua negli hotel e negli edifici pubblici, fino a sistemi più complessi montati su skid.” ha dichiarato Laurence Bower, Vice Presidente Senior EMEA di Culligan e Presidente di Culligan Italiana.

In precedenza, sempre in collaborazione con Acqualatina, Culligan ha fornito tre sistemi per la rimozione dell’Arsenico e altri inquinanti (Fluoruri e Vanadio) per i Comuni di Cisterna (LT) e Anzio (RM), così come ulteriori 15 impianti per ACEA ATO2 e ACEA ATO5, gestori del servizio idrico rispettivamente degli Ambiti Territoriali Ottimali n. 2 (Roma) e n. 5 (Frosinone), e per diverse aziende private per il trattamento dell’acqua municipale in molti comuni del Lazio.

Per questo progetto Culligan si è avvalsa della collaborazione di Gruppo Zilio S.p.A., specialista nell’eliminazione dell’Arsenico e Vanadio tramite un processo di adsorbimento di un minerale specifico, che ha una particolare affinità con questi elementi, facendoli aderire alla superficie porosa del minerale.
“Per affrontare con maggiore efficacia i mercati internazionali e intraprendere una crescita industriale consolidata, abbiamo sposato l’idea di creare una partnership con la società CULLIGAN S.p.A., nota azienda a livello mondiale specializzata nel trattamento dell’acqua. Quindi, associando il nostro know–how con una società industriale con una capillare e radicata presenza sul territorio a livello mondiale, ci permetterà di vincere una sfida internazionale, per rispondere in maniera efficace alle richieste di mercato per la potabilizzazione delle acque.” dice Damiano Zilio, Amministratore Delegato del Gruppo Zilio S.p.A.
L’acqua da trattare proviene da sei pozzi che contengono acqua con una concentrazione di Arsenico pari a 12 µg/l, per una portata massima di 600 litri al secondo. L’acqua trattata viene poi convogliata in una vasca di accumulo e rilancio.
L’impianto Culligan prevede l’installazione di quattro filtri collegati in parallelo secondo la speciale configurazione Culligan “quadrifoglio” garantendo un’alta efficienza di filtrazione. I gruppi valvole di ogni linea, realizzati con valvole a farfalla e attuatore pneumatico, sono installati in un container da 20 piedi in legno all’interno del quale è presente anche la strumentazione locale di controllo. Questa configurazione risulta estremamente compatta, con gli elementi sensibili protetti da eventuali agenti atmosferici per la presenza del container, in grado di consentirne anche un eventuale spostamento futuro in modo relativamente rapido.
Il sistema include un misuratore di Arsenico di tipo colorimetrico, in grado di monitorare, attraverso un programma impostabile secondo le necessità, la concentrazione di Arsenico nell’acqua greggia, nell’acqua trattata e nelle diverse fasi del processo. Per massimizzare il rendimento dei minerali il sistema è dotato di un pretrattamento automatico di tipo chimico.

“Il successo dell’operazione, confermato dai risultati delle analisi, è stato raggiunto sia grazie all’esperienza dello staff di Acqualatina, che ha fornito indicazioni precise nelle varie fasi di pianificazione e di installazione, sia all’esperienza Culligan nel progettare e realizzare un sistema che utilizza un’ampia varietà di diversi processi di trattamento. Sulla base di prove di laboratorio e test effettuati, siamo in grado di offrire al cliente soluzioni specifiche, progettate per le diverse esigenze tecniche ed economiche, non solo per quanto riguarda l’Arsenico ma anche per tutti gli altri tipi di contaminanti.” afferma Lauro Prati, Direttore Commerciale & Industriale di Culligan Italiana. “Le analisi effettuate hanno rilevato valori di Arsenico ben al di sotto dei limiti di legge, e questa è una grande vittoria per tutto il territorio.” ha dichiarato Marilena Rocchi, responsabile del reparto SIAN dell’ASL di Latina.
Culligan è presente in Italia da più di 50 anni, ed è una delle più importanti aziende di trattamento dell’acqua del paese. Oggi, Culligan fornisce soluzioni per il mercato domestico e industriale in tutta la nazione, con una vasta gamma di soluzioni sofisticate e di una capillare struttura commerciale e di assistenza tecnica.

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ANGUILLARA, AL VIA LA CASETTA DEL LATTE A KM ZERO

Redazione

Anguillara (RM) – C’era una volta la bottega del lattaio. Con la bottiglia si andava a
 ritirare il latte crudo, lo si consumava a casa e, sciacquato il 
contenitore, si tornava a comprarlo il giorno successivo. Così, senza 
consumi per il trasporto delle confezioni di latte e,  soprattutto,  
senza produrre rifiuti. Il vetro della bottiglia poteva essere
 riutilizzato un’infinità di volte, finché il contenitore non si
 rompeva.
 Questa usanza sta per tornare ad Anguillara, ma in versione moderna. Sarà infatti installata lungo via Anguillarese 125 (km 4,500) una
 “casetta del latte” in legno: con circa un euro si porterà a casa
, nella
 propria bottiglia riutilizzabile, un litro di latte crudo e di
 produzione locale. Ad erogarlo, in qualunque orario del giorno e della 
notte, una sofisticata macchina di distribuzione che entrerà in funzione dal 23 febbraio. 
L’iniziativa gode della benedizione del Comune di Anguillara Sabazia.
 "Si tratta di un’iniziativa privata, su terreno privato e con fondi
 privati – dichiara l’assessore all’Ambiente, Enrico Stronati – ma è
 davvero encomiabile. Possiamo dire “esemplare”? Prodotti locali, 
quindi a km zero, venduti con una tecnica che permette di contenere 
sia i consumi energetici che quelli di rifiuti. L’introduzione della
 “casetta del latte” va proprio nella direzione delle politiche di riduzione dei
 rifiuti per le quali ci stiamo impegnando come amministrazione e come
 comunità cittadina".