LUPA FRASCATI CALCIO, SETTORE GIOVANILE. IL RESPONSABILE MELCHIONNA: «SIAMO MOLTO SODDISFATTI FINORA»

Redazione

Frascati (Rm) – Stanno andando davvero a gonfie vele le squadre del settore giovanile agonistico della Lupa Frascati. Lo conferma anche il responsabile Fabio Melchionna. «Tutti i gruppi sono nelle prime cinque posizioni delle rispettive classifiche e quindi non possiamo che essere contenti di quanto stanno facendo i ragazzi e i loro allenatori. D'altronde per riuscire ad essere così competitivi ci vuole un grande presidente e degli ottimi tecnici, di cui sono estremamente soddisfatto sia sotto il punto di vista umano che professionale: stanno facendo davvero la differenza. All'inizio della stagione ero certo che la Juniores Nazionale avrebbe conquistato i play off di categoria e mi auguravo che una delle altre potesse fare la “sorpresa”. Ma per raggiungere i play off tra gli Allievi e i Giovanissimi bisogna centrare uno dei primi tre posti e per il momento le “big tradizionali” del Lazio a livello giovanile ci sono ancora davanti». Va considerato, inoltre, che Melchionna è al primo anno di gestione del settore giovanile della Lupa. «Conoscevamo bene il presidente dai tempi di Ostia e diversi allenatori che in questa stagione sono a Frascati hanno allenato proprio lì» rimarca Melchionna. Nell'ultimo week-end hanno giocato solo tre delle sei squadre dell'agonistica. I Giovanissimi regionali “fascia B” di mister Domizi hanno perso in casa 2-1 contro il Certosa, mentre gli Allievi regionali “fascia B” di coach Monaco hanno violato il campo del Ciampino con un rotondo 3-0. Vittoria larga anche per la Juniores Nazionale di mister Citernesi che ha superato con un netto 4-0 il San Cesareo conservando il primo posto in classifica con un punto di vantaggio sul Fidene. «Con questi ragazzi affronteremo a breve lo scontro diretto decisivo – dice Melchionna -, sono convinto che possono spuntarla e guadagnare l'accesso diretto alla seconda fase dei play off. L'obiettivo principale della Juniores – conclude il responsabile del settore giovanile – è quello di fungere da “serbatoio” per la prima squadra e finora le cose sono andate bene considerando che due o tre ragazzi orbitano con costanza nel gruppo della serie D, come per esempio Pasqualoni che finora ha giocato alcune gare da titolare».




POLISP. BORGHESIANA VOLLEY, SERIE C FEMMINILE. L'INPUT DI CAPITAN GATTA: «DARE IL MASSIMO NEGLI SCONTRI DIRETTI»

Redazione

Roma – La serie C femminile della Polisportiva Borghesiana volley ha perso per 3-1 contro il Ladispoli primo della classe. Una gara molto difficile sulla carta, in cui le ragazze di coach Valter Cleman hanno probabilmente subito un po' di “soggezione” dell'avversario cedendo il primo set col punteggio di 25-12. La squadra capitolina, però, si è subito rialzata conquistando il secondo set (25-21) e battagliando anche nel terzo (23-25) prima di cedere per 17-25 nell'ultimo parziale. «Dopo un inizio incerto da parte nostra – conferma il 25enne martello e capitano della Borghesiana, Ambra Gatta -, nel secondo set abbiamo cominciato a giocare riuscendo ad imporci sulle avversarie. Avevamo il terzo set in pugno, ma siamo crollate nel finale. Resta il rammarico per quel terzo set buttato, che avrebbe capovolto le sorti della partita». Nel prossimo turno (sabato, ore 16,45) la squadra di Cleman sarà attesa da un match molto delicato in casa col Viterbo, attuale settima forza del campionato. «Una gara difficilissima – preannuncia coach Cleman -, sia per la forza delle avversarie sia per i risvolti psicologici e di classifica, ultimamente stiamo giocando bene ma non veniamo premiati dai risultati. Loro sono forti in tutti i fondamentali e vengono da un grande risultato, sarà una gara intensa ma ho molta fiducia nelle ragazze: siamo un gruppo che si sa esaltare nelle difficoltà. Dobbiamo tornare a fare punti tra le mura amiche per raggiungere l'obiettivo della salvezza che sentiamo di meritare».

La Borghesiana, ora penultima ma ad appena due lunghezze dal Bracciano quart'ultimo, ci crede e capitan Gatta lo conferma. «Non riusciamo a raccogliere punti per quello che meriteremmo – dice il capitano della Borghesiana -. Credo sicuramente nella salvezza, ma dobbiamo dare il massimo anche negli scontri diretti dove fin troppo spesso siamo cadute».




B2F G./ VOLLEY CLUB FRASCATI, L'ATLETA DELL'ANNO 2012 VALENTINA FONDI: «FONDAMENTALE LA GARA COL CIVITAVECCHIA»

Redazione

Frascati (Rm) – La serie B2 femminile di coach Claudio Scafati esce per la prima volta dalla “zona rossa” dopo la vittoria per 3-0 in Sardegna contro il Quartu. «Finalmente una gara che è andata come doveva andare – dice l'allenatore in seconda e giocatrice Valentina Fondi -. Siamo state concentrate dall'inizio alla fine, le ragazze non hanno lasciato margini alla squadra ultima in classifica: solo un piccolo calo all'inizio del secondo set, ripreso però con tranquillità. Finalmente siamo fuori dalla zona rossa e speriamo di rimanerci a lungo. Le ragazze meritano sicuramente una posizione diversa, ma l'inesperienza fino ad ora le ha penalizzate un po'. Ora possiamo affrontare ogni avversario con un minimo di serenità in più, anche se siamo consapevoli di non aver ancora raggiunto l'obiettivo salvezza prefissatoci ad inizio anno anche se lo sentiamo più fattibile e vicino». Sabato al palazzetto arriva il Civitavecchia per una sorta di “finale”. «Sarà fondamentale fare risultato contro la Comal – conferma la Fondi -. Prima di tutto dobbiamo riscattarci dalla prestazione dell'andata che è stata forse una delle più brutte di questa stagione, poi la Comal è nostra diretta concorrente per la salvezza e questo dovrà essere la motivazione aggiunta per affrontare la gara con il piglio e l'aggressività giusta. Certo, l'infortunio a Camilla Battilocchio capita proprio nel momento meno opportuno, ma Ludovica Casella è indubbiamente un cambio più che all'altezza: ne abbiamo già avuto prova a Quartu dove abbiamo finalmente visto che le ragazze, seppur giovani, possono essere ciniche e determinate al punto giusto». Venerdì scorso la Fondi è stata premiata come atleta dell'anno 2012 del Volley Club Frascati. «Sono sicuramente orgogliosa di aver ricevuto questo riconoscimento: sono molto legata a questa società dove sono arrivata ormai sette stagioni fa e dove mi sento a casa. Ringrazio la tesoriera Claudia Mosetti e il presidente Massimo Marchionne che si sono dimostrati negli anni soprattutto due persone di cuore che ancora amano e vivono lo sport con sani valori, cercando di far crescere società e atlete con principi sportivi e umani di spessore».

«Valentina è una ragazza estremamente professionale – rimarca la Musetti -, sempre disponibile e votata alla causa in ogni ruolo che le si chiede di svolgere. Una persona squisita che ha meritato questo premio anche per aver contribuito sul campo alla promozione della serie C femminile nella scorsa stagione».

 

LE ALTRE SQUADRE – Ferma la Prima Divisione, il settore maschile si è “concentrato” tutto sulla gara della Serie C di coach D'Alessio che ha vinto 3-0 a Civitavecchia e ha accorciato le distanze della vetta. Molto bene anche la serie D femminile di coach Scafati che ha espugnato con un perentorio 3-0 il campo dell'Albano.




BASKET FRASCATI, LA SERIE C2 TORNA SUBITO IN CAMPO. ROMANAZZO: «A VELLETRI SENZA TIMORI»

Redazione

Frascati (Rm) – Non è stata positiva la prima delle tre gare che la serie C regionale del Basket Frascati affronterà in una settimana. Coach Cristiano Mocci ha subito il primo k.o. da “capo allenatore” vedendo la sua squadra soccombere per 94-78 sul campo dell'Alfa Omega, attuale prima della classe assieme ad altri tre team. Il playmaker Valerio Romanazzo, alla seconda partita con la nuova maglia del Frascati, prova ad analizzare il match. «La prestazione che abbiamo offerto contro l'Alfa non è tutta da buttare, ma un punto dal quale ripartire – sottolinea l'autore di ben 32 punti nell'ultimo match -. Nel match di sabato scorso quello che ci è mancato maggiormente sono stati alcuni meccanismi difensivi che non hanno funzionato al meglio. Questo ha fatto in modo che il nostro passivo diventasse troppo elevato. Sono sicuro che in settimana lavoreremo duramente sui dettagli che hanno portato a questa sconfitta». In realtà di tempo per “correggersi” ce n'è poco perché il Basket Frascati dovrà tornare subito in campo: domani (mercoledì) c'è il recupero della gara di Velletri (un'altra delle quattro battistrada) rinviata alcuni giorni fa e sabato al palazzetto di Vermicino arriverà il St. Charles. «Per quanto riguarda la prossima partita a Velletri – dice Romanazzo – sinceramente non conosco perfettamente la squadra che andremo ad affrontare, ma penso che dobbiamo concentrarci sulla nostra prestazione e, pur avendo il massimo rispetto per tutti, non temere nessuno». Un'iniezione di fiducia verso il gruppo da parte dell'ex giocatore della Sam Basket Roma. «Una società alla quale sono molto legato ed a cui auguro il meglio. Tuttavia non mi è stato assolutamente difficile ambientarmi in questa nuova realtà del Basket Frascati grazie soprattutto alla ottima accoglienza da parte dei miei nuovi compagni e ad un fantastico staff tecnico. Dal presidente, ai dirigenti, al coach ed a tutti quelli che ruotano attorno a questa squadra, tutti hanno fatto il massimo per mettermi a mio agio». E Romanazzo vuole ripagare il Basket Frascati a suon di buone prestazioni.




ROMA, NIGERIANO RIFIUTA IL RIMPATRIO: SCOPPIA LA RISSA CON LE FORZE DELL'ORDINE

Redazione

Roma – Materassi e altre suppellettili incendiati, danni ingenti, una struttura pubblica, il Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria, ha vissuto ieri mattina momenti di tensione. E’ questo il risultato dei disordini accaduti  all’interno del CIE, secondo quanto reso noto dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.  Ad originare la violenza il rifiuto, da parte di un ospite nigeriano del centro, di essere rimpatriato per effetto di un decreto di espulsione. La sua resistenza alle forze dell’ordine ha causato la reazione delle stesse e gli altri ospiti nigeriani  che hanno assistito a questa scena, hanno protestato e messo a ferro e fuoco il settore maschile, causando ingenti danni,tanto che sono intervenuti i vigili del fuoco.
 
La rappresentanza nigeriana è attualmente la più folta, circa il 40% della popolazione maschile ospite(43 su 132ospiti) Per tutta la durata degli incidenti, progressivamente sedatisi nel corso della mattinata, gli ospiti non nigeriani,sono  rimasti alquanto indifferenti all’accaduto. Proprio questa mattina era prevista la presenza di una delegazione di giornalisti di diverse testate nazionali. Il giovane nigeriano,Victor, di 29 anni alla fine non è stato rimpatriato e otto dei suoi connazionali son o in stato di fermo giudiziario.
 
«La crisi che sta vivendo il Paese e la campagna elettorale – ha detto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni – hanno fatto sparire dall’agenda della politica il problema dell’immigrazione. Non solo a Ponte Galeria, ma in molte altre strutture in tutta Italia, centinaia di persone  vivono quotidianamente  una situazione da tortura psicologica. In questo contesto, le fughe dai Cie, le proteste anche violente e gli atti di disperazione personale sono all’ordine del giorno. A Ponte Galeria in particolare, che è la struttura di cui ci occupiamo in prima persona, il clima è tale che qualsiasi episodio di vita quotidiana può essere il detonatore di proteste e di violenze».
 




ANGUILLARA, SCUOLA: AL VIA IL TORNEO "PAROLIAMO A SCUOLA"

Redazione

Anguillara (RM) – Prende il via, al 205° Circolo Didattico di Anguillara Sabazia, il I torneo di “Paroliamo a scuola”, fortemente voluto dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Danila Annesi,  con l’indispensabile collaborazione dell’Ass.te Amm.vo Fiorella Tola.

"Grazie alla preziosa disponibilità di Marco Danè – Dichiara il dirigente scolastico Danila Annesi – le classi quarte del nostro Istituto si sfideranno in quello che è stato il gioco di parole, educativo e divertente, che, nel 1982, fu condotto, su Rai 2, da Fabrizio Frizzi e Marco Danè, all’interno della trasmissione televisiva “Tandem”.

Nel 1989 lo stesso quiz fu riproposto nel corso del programma pomeridiano di Rai Due “Mente Fresca” ideato e condotto da Marco Danè con la partecipazione di Patrizia Focardi e del divulgatore Roberto Vacca. Finito poi nel dimenticatoio come tutte le cose belle, interessanti e culturali, oggi il gioco riprende vita al 205° Circolo Didattico con il preciso intento di stimolare le menti dei giovani e di una seria competizione che metta in luce la loro preparazione. 




NEMI, AREA SEQUESTRATA DI PENTIMA PIZZUTA… SI SCAVA ANCORA?

Angelo Parca

Nemi (RM) – L’area di Pentima Pizzuta a Nemi posta sotto sequestro a settembre scorso dovrà essere ripristinata da chi ha commesso l’abuso.

Il Tar Lazio ha bocciato il ricorso del proprietario contro l’ordinanza di ripristino dei luoghi emessa dal Comune riferita alla vasta area che si affaccia sul lago di Nemi. [ SENTENZA DEL TAR LAZIO ]

L’ampia parte di costone è oggetto di sbancamento nonostante i numerosi vincoli archeologici e paesaggistici. Di recente però più di qualcuno si è accorto di una ruspa parcheggiata all’interno del sito sequestrato e di una ulteriore alterazione dello stato dei luoghi. Forse si scava ancora?

 

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CINQUE STELLE, SE QUESTO E' UN MOVIMENTO…….

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L.C.

Lazio – La cavalcata del 5 stelle verso le prossime elezioni amministrative va avanti senza sosta, senza pause. Dalle piazze ai social network, il 5 stelle sembra aver conquistato ogni spazio e, a vedere i sondaggi, soprattutto la fiducia di molti cittadini.

Navigando in rete si apprende di non trovarsi dinanzi a un partito: si situano oltre il concetto di destra e di sinistra, sono una comunità, “estremamente” garantista  nei confronti dei cittadini. L’organizzazione locale dei 5 stelle,  nasce dal web, dai meetup ( Roma e Milano furono i primi nel 2005) piattaforme, stile forum, in cui l’aggregazione virtuale si è tramutata, ed avviene tuttora,  settimanalmente in incontri veri, faccia a faccia, in cui si discute, ci si autorganizza, cercando proposte per il territorio.

Il loro front man comunicativo Beppe Grillo, si è presentato con il tempo come garante etico della condotta politica dei propri grillini, soprattutto  una volta candidati. Certificati tramite il  “non statuto” può rischiare l’epurazione chi trasgredisce le regole del beppegrillo.it: massimo due mandati, essere penalmente incensurati, essere residente nel luogo dove ci si candida, nessun apparentamento con altre realtà politiche, non aver fatto parte di partiti politici e, non ultimo, rimanere distanti dalle tv.

Detto questo ci si chiede se è possibile credere, o sperare visti  i tempi, che tramite il 5 stelle si possa risanare, recuperare il  nostro comune, la nostra regione, il nostro paese. 

Nella regione Lazio il relativo meetup è in rete da circa 3 anni. Nacque per le amministrative del 2010. In fatto d’organizzazione, provò ad impostare un gruppo assembleare nell’estate di quell’anno, tentativo scemato nell’autunno, non perché ormai si erano smaltiti gli entusiasmi post-elettorali relativi ai primi trionfi (vedi Favia per l’Emilia Romanga), quanto forse alla necessità di permettere alle singole realtà aderenti al progetto di ritornare ad occuparsi del proprio territorio; qualcuno narra addirittura che fu Grillo stesso a bloccare il tutto, ma si sa le leggende attraggono, anche nella politica. Il progetto però ha ripreso a muoversi ad ottobre 2012, date le dimissioni della Presidente Renata Polverini. Autonomamente, alla faccia di chi indica Casaleggio&Grillo i burattinai di turno, la Lista 5 stelle Lazio ha preso corpo, durante gli innumerevoli incontri susseguitesi dal 13 ottobre 2012, passando per la certificazione di Grillo, arrivando a proporre il suo candidato portavoce, Davide Barillari,  alle prossime elezioni regionali.

A sentirli sembrano i portatori sani d’etica, civiltà trasparenza, insomma tutto quello che manca nel nostra paese da anni.

La prima sorpresa, che fa storcere il naso verso questo senso di purezza del 5 stelle, sta proprio nel candidato 5 stelle laziale, già candidato a Milano, per le provinciali del 2004 per Penati. Un fatto non da poco visti i proclami che, per essere candidato nel 5 stelle, indicano prioritario il non aver mai fatto parte dei partiti, compresa quindi, nel caso incriminato, Rifondazione Comunista o lista civica apparentata.

Altro proclamo curioso è l’urlo contro le caste e le lobby, il che darebbe a pensare l’accurata  ricerca di attvisti 5 stelle tra semplici cittadini, anche neofiti in termini politici, ma comunque lontani dalle caste ed invece, anche qui, qualche riflessione, visti i fatti, va fatta. A campagna elettorale in corso ha fatto la sua comparsa ufficiale per il 5 stelle Lazio, il Prof. Livio De Santoli, docente alla Sapienza, oratore per le politiche di tutela del Territorio. Il professore in questione, però presenta alcune perplessità se si guarda, tra le righe, il suo curriculum vitae. Da intercettazioni telefoniche, nel 2009 risultava raccomandare la figlia di Diego Anemone per l’ingresso alla facoltà di Architettura di Roma: De Santoli conferma ad Anemone che tutto si è risolto in maniera positiva: «Tutto a posto hai visto? Tutto bene… dai adesso cominciamo a lavorare un po’… sono diventato preside della facoltà nel frattempo». Lo stesso  è nella lista di inchieste per incarichi tecnici di alcuni appalti sospetti, per l’esattezza la  progettazione dell’impiantistica della piscina di Vaco San Paolo, grazie all’intercessione di Balducci. Insomma uno che di caste e lobby, per non dire cricche, sa il fatto suo. Risulta essere stato addirittura consulente del sindaco Alemanno, che conosciamo bene come grande operante della tutela del territorio insieme al suo predecessore Veltroni. Tutto ciò però ha permesso all’emerito professore di guadagnarsi attenzione  da parte del 5 stelle laziale. Nel Graticola day di fine novembre 2012 al Campus di Tor Vergata, c’era addirittura chi lo voleva candidato, per non parlare degli eventi (ringraziamo Google!) che si susseguono in suo onore da inizio anno da Roma a Frosinone, passando per Cassino.

E in tema rifiuti? Contro discariche ed inceneritori ma non dappertutto…. Ai Castelli Romani è nota alle cronache la discarica di Roncigliano nel comune di Albano laziale. La realtà a 5 stelle di Albano, è stato da sempre sostenitrice della lotta contro la discarica e l’impianto d’incenerimento ivi previsto. Il progettista dell’ultimo invaso (il VII) l’ Ing. Bruno Guidobaldi, è altrettanto conosciuto nella regione Lazio come il tecnico di fiducia di Manlio Cerroni, monopolista dei rifiuti della suddetta regione, ultimamente firmatario anche di un grosso impianto di Compostaggio Anaerobico, con centrale biogas annessa a Velletri, per la Volsca Spa.. L’estate scorsa, il 23 luglio, a Genzano di Roma per lo spettacolo teatrale di  Marco Travaglio, l’ingegnere in questione e relativo studio SAIM, comparvero come sponsor ufficiali dell’evento. L’evento, si badi bene, non fu patrocinato dal comune, ma venne organizzato dalla Mecomunicazione di Emanuele Menicocci, attivista ed ex candidato del 5 stelle nel 2011 per il comune di Genzano. L’organizzatore sembra  conoscere bene il professionista in questione, poichè durante la campagna elettorale del 2011 fu oggetto di sue critiche per la costruzione di un centro commerciale in zona vincolata tra Genzano e Lanuvio e, in quanto presunto giornalista, in merito allo sperpero di denaro pubblico per la costruzione della Tangenziale dei Castelli Romani, che vede sempre progettista l’Ingegnere Bruno Guidobaldi.

I Movimentisti limitrofi al comune di Genzano, chiesero spiegazioni in merito, prima durante e dopo lo spettacolo, ma le risposte anche sugli eventuali compensi percepiti, furono nulle; nessuno degli attivisti 5 stelle genzanesi assunse posizioni in merito.

Oggi la realtà 5 stelle Castellana, a leggere il loro meetup di riferimento “Amici di beppegrillocastelliromani” è ancora scossa. Da una parte c’è chi crede ancora nei valori etici di un movimento e nella protesta civile sana portatrice di proposte alternative,  dall’altra invece c’è chi guarda alla campagna elettorale, come farebbe qualunque partito. In rete, da facebbok all’informazione online, il Menicocci risulta appunto  un attivista convinto,  estremo sostenitore della propria candidata 5 stelle al Senato Elena Fattori. Silente anch’essa per i fatti sopra compiuti,   dal punto di vista etico, è altrettanto interessante. A leggere il meetup laziale, nel novembre 2012 per un breve periodo è stata, autoproponendosi, candidata per le regionali, e  contemporaneamente candidata al Senato della Repubblica, in barba a quall’aut-aut, di matrice etica, dettato dalla Casaleggio Associati.

Altro candidato, altro giro strano. Fabio Massimo Castaldo, candidato nella lista provinciale di Roma, risulta essere figlio di Roberto Castaldo, nota figura politica del Pometino e Ardeatino. Il papà dal lontano Psi,poi PSDI,  entra in Forza Italia negli anni ‘90 per poi passare al Pdl. Qualche dubbio, per non dire paura, comincia a lievitare tra gli attivisti grillini riguardo ai voti, che in termini politici possono significare interessi, che il partito in questione possa portare all’interno del 5 stelle tramite Fabio Massimo Castaldo alla luce soprattutto della mancata trasparenza che in nessuno incontro, prima durante e dopo la presentazione, ha mai reso pubblica.

Un detto diceva se il buon giorno si vede dal mattino… possiamo star certi che i fatti di cui sopra lasciano dei forti dubbi sul cambiamento tanto osannato, soprattutto da chi si definisce 

“Movimento” . Tonanti a condannare  politici corrotti o mancanti d’etica di turno, in sede locale e nazionale, silenti nel riconoscere le stesse ambiguità in casa propria. Molti altri sarebbero i casi da elencare a dimostrazione che, anche i 5 stelle, non vengono meno a quel compromesso in ambito politico che purtroppo sembra far parte del gene arrivista  di questo paese. Le responsabilità per una ripresa generale delle condizioni, etiche,civili sociali devono passare per persone vere che amano, veramente i loro luoghi, li difendono e con essi i loro cittadini, privi d’interessi e tornaconto personali, senza necessitare bandiere o nicchie politiche.

    




ARICCIA PERSO FINANZIAMENTO DI 25 MILIONI DI EURO PER VALLERICCIA, CIANFANELLI: "INADEMPIENZE DA IMPUTARE ALL'ASSESSORATO DI MALCOTTI"

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C.R.

Ariccia (RM) – “La notizia mi sembra del tutto inattendibile – replica all’assessore Malcotti il sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli dopo essere venuto a conoscenza che i 25 milioni per la bretella di Vallericcia non ci sono più – daremo incarico a dei legali di verificare se ci sono inadempienze a carico dell’assessorato”. Il dirigente comunale, spiega il sindaco non è a conoscenza e in possesso di alcun atto di revoca da parte della Regione. Intanto ad Ariccia il Comune ha speso i soldi per il progetto di Vallericcia:  partita la gara ad evidenza pubblica, aggiudicato l’appalto per la progettazione nonché avviata la conferenza dei servizi e approvata la variante al piano regolatore. “L’atto d’obbligo – continua il primo cittadino – è stato più volte sollecitato dal Comune di Ariccia ma evidentemente Malcotti può aver dato ordine ai suoi uffici di non rispondere e così ha  defraudato la comunità dei Castelli di 25 milioni di euro. Tant’è, che pochi mesi fa ha mandato una e-mail personale ad un cittadino asserendo che i soldi per via Ginestreto ci sono ma che invece non ci sono per via Vallericcia mentre, come noto, il progetto è unico”. Malcotti, continua Cianfanelli, avrebbe convocato anche il commissario prefettizio di Ariccia proponendo la revoca del finanziamento ma lo stesso commissario avrebbe risposto che non era nella sue possibilità. “Ripeto – dice il sindaco – ritengo che le inadempienze sino da imputare al suo assessorato. Ricordo inoltre che Malcotti è anche colui che ha fatto fare l’interrogazione al senatore Augello per i presunti brogli elettorali di Ariccia, è meglio che si legga attentamente la sentenza del Consiglio di Stato che legittima pienamente la mia elezione. “Ricordo altresì, che durante la campagna elettorale di Di Felice – continua Cianfanelli – in un capannone di via Casaletto, non sappiamo se abusivo o meno, prometteva agli ariccini che avrebbe definanziato via di Vallericcia. Dunque ritengo che Malcotti abbia dato quell’ordine di servizio e mi chiedo se c’è un delibera di giunta regionale che avrebbe dovuto essere notificata ad Ariccia. E’ meglio che chi ha sbagliato si prepari a pagare penalmente”.

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MARINO, CASO BACCO JAZZ. RIVOLUZIONE CIVILE / PDCI INSORGE: CHE LE FORZE POLITICHE E SOCIALI SI ESPRIMANO PUBBLICAMENTE ADESSO

Redazione

Marino (RM) – La nota ormai ben nota vicenda del Bacco Jazz Festival non pagato dall'amministrazione Palozzi ha avuto come esito la condanna del Comune di Marino. Da qui una richiesta di Ugo Onorati affinchè i soldi li rimetta personalmente chi ha creato disagio al Comune e quindi ai soldi dei cittadini, ed una proposta di trasparenza da esplicitare immediatamente avanzata da Rivoluzione Civile/Pdci Marino.


Di seguito pubblichiamo la nota di Maurizio Aversa, segretario Rivoluzione Civile/Pdci-Marino

"Ha pienamente ragione Ugo Onorati a chiedere che paghino sindaco e assessore, sulla vicenda della famosa “sòla” che il comune di Marino, guidato in quella occasione da Adriano Palozzi sindaco e Otello Bocci assessore alla cultura, ha rifilato ad una associazione, a dei professionisti, a degli operatori culturali, facendo quello che qualunque “coppia di compari” fa in qualche stazione ferroviaria, al margine di qualche mercato o fiera periodica.

Perché sono così duro? Perché sono convinto che, al di là di episodi, se uomini pubblici eletti, non si trovano in difficoltà ad attivare una procedura al limite del ladronesco, cosa mi deve convincere del contrario per altri mille momenti della amministrazione? Se costoro, casta o non casta, hanno nell’intimo agire, la convinzione che una volta varcata la soglia del palazzo hanno, di fatto, una sorta di immunità permanente; ecco, allora siamo in presenza di decadimento della cultura politica, del sentire etico e morale, dell’abbandono della guida che garantisce la Costituzione. La Costituzione nelle sue norme fondamentali, e, soprattutto, nel suo spirito corposamente pieno di libertà e di democrazia e di diritto ai cittadini di essere loro, in prima fila, i detentori del vero potere. Ecco, ci sono partiti, pochi e piccoli, e parti di qualche grande che questo spirito lo vogliono salvaguardare, lo sentono come costitutivo della propria stessa esistenza.

C’entra questa cosa con la “sòla” data alla festa del Jazz? Si c’entra tutta! Perché i personaggi coinvolti nel guidare la cosa pubblica in questa vicenda, non sono persone che hanno sbagliato; non sono uno scivolone di una amministrazione compatta che andando come un treno che abbia inciampato in un imprevisto. Per questo sto prendendo la parola. Per mettere in guardia, non sulla analisi, ma sui comportamenti politici futuri di piccole forze, di genuine persone che vogliono impegnarsi, a non fare l’errore di “impelagarsi” con i famosi figuri “amici che danno pacche sulle spalle”. Conviene, per il bene dei cittadini, conviene per chi vuole mettere le proprie idee e le proprie energie al servizio della comunità, che si distinguano le basi culturali delle scelte politiche e di come esse maturano. Si vede lontano cento chilometri se chi si impegna “in politica” mette se stesso a disposizione degli altri, oppure se usa gli altri per utilizzarli da trampolino di lancio. Per tale motivo in questa vicenda, come scritto dai media “Può accadere che le associazioni culturali siano prese in giro da amministrazioni comunali poco serie, che le sfruttano e poi non le pagano.

Ma ora una sentenza del giudice di Albano emessa l’otto febbraio scorso fa giurisprudenza a tutela di chi, operando in questo settore, dovesse subire in futuro un simile trattamento.  Il Comune di Marino è stato condannato a risarcire il danno economico subito dall’associazione e a pagare anche le spese giudiziarie. Al riguardo il consigliere Ugo Onorati ha dichiarato: Non vedo perché le spese accessorie che il Comune, cioè tutti noi, è chiamato a pagare, non le debbano invece rimborsare di tasca propria il sindaco o l’assessore, i quali con tanta leggerezza pensavano di poter gabbare chi aveva lavorato per la promozione della cultura nel nostro territorio”.  Proprio per dare un segno mi associo alla richiesta di Onorati e propongo che si esprimano pubblicamente, e ora, su questo tutte le forze politiche e sociali che sono presenti a Marino."

 

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ARICCIA, PERSI I 25 MILIONI DI EURO PER LA BRETELLA DI VALLERICCIA

Redazione

Ariccia (RM) – “Il finanziamento di 25 milioni di euro risalente al 2009 per la bretella di Vallericcia non esiste più: in base alle normative infatti il finanziamento è stato revocato dalla Regione Lazio in quanto il Comune di Ariccia non ha prodotto, nei termini stabiliti dalla legge, l’atto d’obbligo necessario”. E’quanto dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, ai Lavori pubblici e ai Trasporti Luca Malcotti interpellato sulla realizzazione della bretella di Vallericcia. “L’idea quindi di spendere 25 milioni di euro – prosegue l’assessore Malcotti – per una bretella sostanzialmente inutile e devastante per il territorio è naufragata definitivamente. Tra le probabili ragioni della mancata presentazione dell’atto d’obbligo previsto dalla legge – conclude Malcotti – probabilmente il fatto che quest’opera alla fine avrebbe necessitato di risorse persino più cospicue di quelle effettivamente a disposizione. Forse i cittadini di Vallericcia possono tirare un sospiro di sollievo”.