ROMA, COMUNITA' EBRAICA: FABIO PERUGIA NOMINATO NUOVO PORTAVOCE

A.C.

Roma – La Comunità Ebraica di Roma ha nominato Fabio Perugia Portavoce della Cer. Giornalista professionista e laureato in Scienze delle Comunicazioni, Perugia arriva da un’esperienza professionale prettamente giornalistica nel mondo della televisione e della carta stampata. Redattore del quotidiano Il Tempo da 7 anni ha avuto in concessione dall’azienda di Piazza Colonna un periodo di aspettativa per ricoprire il ruolo di Portavoce.  Con lui, per la prima volta, la Comunità Ebraica di Roma si dota di un Ufficio di Comunicazione che sarà arricchito dal supporto di due collaboratori scelti tramite un Bando di Gara. A 29 anni Perugia si concentrerà principalmente su due obiettivi: raccontare al mondo dei media la grande produzione culturale dell’ebraismo e delle Istituzioni ebraiche romane; coinvolgere maggiormente gli iscritti della Cer alla vita culturale della città di Roma. “Da decenni – spiega Perugia – alla Comunità Ebraica è attribuito un ruolo sociale all’interno del panorama nazionale. Sia come espressione di una minoranza radicata nel territorio sia come espressione di valori comuni riconosciuti dalla società civile. Alla Cer e ai suoi iscritti è chiesto, con modalità differenti secondo i casi, di intervenire pubblicamente nel dibattito italiano. L’esposizione mediatica legata a singoli fatti di cronaca si è allargata alla produzione culturale della Cer sempre più viva e sempre più richiesta dal pubblico. La moltiplicazione dei media, da quelli tradizionali ai new media, ha amplificato questo fenomeno. Proprio per questo c’è bisogno di dare strategia e professionalità alla comunicazione di una Comunità importante come quella romana che è la più antica d’Europa”.

Nota del direttore Chiara Rai

Al collega Fabio Perugia di cui conosco le capacità professionali, avendo il privilegio di scrivere per lo stesso quotidiano Il Tempo, esprimo le mi più sincere congratulazioni per il nuovo incarico.




NEMI, INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE CINZIA COCCHI: "IERI CHIUSO L'UFFICIO ANAGRAFE- STATO CIVILE ED ELETTORALE".

Redazione

Nemi (RM) – Ancora al centro di discussione disservizi relativi l'ufficio Anagrafe del Comune di Nemi. Ieri, giovedì 21 febbraio, l'ufficio comunale in questione è rimasto chiuso creando non pochi disservizi alla cittadinanza. Ad accertare la mancanza il consigliere di opposizione Cinzia Cocchi, la quale ha immediatamente inviato all'attenzione del sindaco e del segretario comunale una interrogazione per la quale ha richiesto una risposta sia scritta che orale.

Nell'interrogazione del consigliere ed ex sindaco di Nemi Cinzia Cocchi, si legge che la stessa avrebbe verificato personalmente che l'ufficio Anagrafe – stato civile ed elettorale è rimasto chiuso "creando gravi disservizi ai cittadini". Inoltre, non sarebbero mancate anche "numerose segnalazioni di cittadini". Cocchi ha poi evidenziato che tale disservizio coincide con il periodo pre- elettorale.

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ARICCIA OSPEDALE DEI CASTELLI, CIANFANELLI SMENTISCE ROBILOTTA: "I LAVORI SONO INIZIATI"

Redazione

Ariccia (RM) – Non è mancata la replica del sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli il qual ritiene del tutto inattendibili le affermazioni del candidato socilista riformista con Storace Donato Robilotta. Ciannfanelli infatti fa sapere che il cantiere va avanti: "Robilotta come al solito – dice Cianfanelli – tira fuori la storia delle mancato finanziamento delle ospedale dei Castelli. La verita e' che i lavori sono iniziati: quasi terminati i collettori delle acque bianche e nere, Zingaretti ha inaugursto la bretella ardeatina nettunense, e' stato posizionato lo scatolare del sottopasso ferroviario di Monte Giove e il depuratore dei Castelli è in via di ultimazione.Tutte infrastrutture dell'accordo di programma delle ospedale dei Castelli".

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ROMA, RIFIUTI DA SCARICARE IN PROVINCIA: IL CONSIGLIO DI STATO SOSPENDE IL TAR… ADESSO SI TEMONO I TIR DI "MONNEZZA"

Redazione

Lazio – Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del ministro dell'ambiente Corrado Clini contro l'ordinanza del Tar del Lazio che ha sospeso il decreto che disponeva il trasferimento dei rifiuti di Roma in quattro siti del Lazio. Il Tar aveva sospeso il decreto del ministro Clini che aveva permesso il 15 gennaio scorso al commissario per l'emergenza rifiuti, Goffredo Sottile ,di individuare quattro impianti dove destinare i rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Stato del Vaticano. Gli impianti che secondo il piano devono ricevere i rifiuti, evitando cosi' l'emergenza nella Capitale, sono quelli di Albano laziale (Roma), Viterbo, Colfelice e Castelforte (Latina). La decisione del Consiglio di Stato sui rifiuti del Lazio "e' un'ottima notizia. Possiamo rimetterci al lavoro, abbiamo poco tempo per evitare l'emergenza rifiuti a Roma". Cosi' il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, interpellato dall'Ansa.

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VELLETRI MANIACO SERIALE: LA STORIA FINISCE QUI

Chiara Rai

Velletri (RM) – Fine della storia del “maniaco” che si aggira di notte e con il buio per i Castelli Romani. La tensione è stata alta per diversi giorni.

Alessandro De Bellis, quarantunenne romano arrestato due giorni fa a Ciampino dai carabinieri di Castel Gandolfo per una rapina ad una donna di Velletri, non è il presunto “maniaco seriale” che avrebbe rapinato e stuprato tre donne di Velletri in tre precedenti episodi, di cui uno solo di rapina senza violenza sessuale. Da un mese a questa parte la collettività cerca un responsabile quando invece i colpevoli sono diversi. Ormai panico e allarmismo si sono diffusi anche sul web, è nato addirittura un gruppo Facebook che mette in allerta le veliterne dal fantomatico maniaco: si tratta di casi differenti e si esclude in maniera ferma che una sola persona sia autore dei diversi casi di rapina e abusi sessuali avvenuti nel territorio di Velletri.

A darne conferma è il maggiore dei carabinieri Marco Piras della compagnia di Velletri che esclude ci sia una interconnessione tra i casi affidati alla polizia di stato e le indagini che stanno svolgendo i militari. Le indagini di polizia e carabinieri proseguono disgiuntamente sebbene non sia stata scartata nessuna ipotesi e le modalità di aggressione possano essere similari: non si cerca una sola persona da assicurare alla giustizia. Questo fattore da un lato stempera la preoccupazione che un maniaco si aggiri per i Castelli Romani, dall’altro potrebbe registrare un dato perlomeno preoccupante: le rapine alle donne sono in aumento?

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COTRAL, I COLLOQUI CONFIDENZIALI DELLE CREATURE DELLA POLVERINI: LE REGISTRAZIONI AMBIENTALI TRA SURACE E CHERUBINI

[ LA TRASCRIZIONE DELLE REGISTRAZIONI AUDIO ]

 

[ REGISTRAZIONE AUDIO 1 – SURACE/CHERUBINI – Surace: "no? ascoltami a me: chi conta, non quelli che… i soliti noti, sono quelli che non contano in questo momento. Tutti quelli – io c'ho qui la lista, che mi è stato fornita poco fa, degli accordi che ci sono sotto questa azienda"

 

[ REGISTRAZIONE AUDIO 2 – SURACE/CHERUBINI – Surace: "falla subito, perchè questa coglionazza della Colaceci è andata a salvare il cul… vuole salvare… ha scritto che vuole salvare il culo della De Gregorio, il vostro no."

 

[ REGISTRAZIONE AUDIO 3-4-5 – SURACE/CHERUBINI – Surace: "no ai miei capi, tu devi dire io ero dirigente del settore ecc. ecc. per cui io l'ho mandato direttamente al Presidente della Commissione e, dopodichè, sulla base di quelle situazioni hanno ritenuto di fare le assunzioni, ma non c'è una graduatoria che io abbia sottoscritto, non c'è un fine lavoro "tot+tot = tot ecc." S: no ai miei capi, tu devi dire io ero dirigente del settore ecc. ecc. per cui io l'ho mandato direttamente al Presidente della Commissione e, dopodichè, sulla base di quelle situazioni hanno ritenuto di fare le assunzioni, ma non c'è una graduatoria che io abbia sottoscritto, non c'è un fine lavoro "tot+tot = tot ecc."

 

Chiara Rai

Roma – Un’altra nomina fedelissima al vetriolo? Può darsi ma ora sono andate in scena alcune intercettazioni ambientali dove il tecnico e attuale presidente Cotral Vincenzo Surace, nomina griffata Polverini, con la mission di salvare l’azienda di trasporto pubblico, asserisce in sostanza che i licenziamenti di alcuni dirigenti ex Ds, (Cherubini, Maccauro e De Gregorio) sono stati richiesti dalla politica.

Surace è stato intercettato proprio mentre dialogava con un dirigente licenziato, cioè Cherubini. Il contenuto di alcune di queste intercettazioni è stato depositato come memoria difensiva dal legale di Maccauro, avvocato francesco Prota.

Nelle ambientali Surace calunnia Maccauro (anche questo sostiene Prota). Ecco un pezzo delle asserzioni del presidente Cotral: “Ci hanno detto per un orecchio ‘licenziateli quando potete perché ci stanno creando troppi problemi’ io ho capito che non dovevo farlo, perché sono loro che volevano mandarli via, ma si ricompattavano, quindi come vedi uno può pensare ‘forte Maccauro, ma forte un par de palle!’ Allora, io ho accettato questa situazione perché nel frattempo era partita quest’altra,per cui vabbè… dopodiché anziché andare via e magari qualcosa poteva essere trattata andranno via malamente, forse, ma non perché questo lo deciderò io, difatti oggi hanno deciso proprio questo

Dunque, la politica nell’azienda che tutto decide e tutto fa, il deus ex machina. La Cotral, un contenitore di poltrone? Di fatti, l’azienda Cotral è sotto inchiesta da circa un anno con quattro indagati per abuso d’ufficio. L’azienda dovrà rispondere dell’assunzione di 280 operai tra il 2008 il 2009, celebre  era di “riassettopoli”.

Gli indagati sono Vincenzo Maccauro, Giuseppe Cherubini, Daniela De Gregorio. Dalle registrazioni si evince che Surace aveva una vera e propria lista e che, per non sollevare sospetti, questi licenziamenti dovevano figurare essere fatti dall'avvocato penalista cioe' da chi cercava qualche responsabilità penale. Nelle varie registrazioni, Vincenzo Surace definisce l’ ex assessore provinciale ai Trasporti Amalia Colaceci “coglionazza”.

Di questa espressione colorita, Colaceci ne va fiera: “Ha usato questo termine – dice Amalia Colaceci – perché quando ancora ero assessore in Provincia feci una dichiarazione pubblica contro questi licenziamenti. Ebbene – continua l’ex assessore provinciale – sono felice di essere stata definita ‘cogliona’ da uno come Surace che, nominato dalla Giunta Polverini come tecnico che avrebbe dovuto risollevare le sorti della azienda, l'ha ridotta in uno stato indescrivibile. Ci tengo poi a far notare : qui non vengono fatte illazioni ma ci sono nastri registrati; come assessore alla Provincia decisi di portare l'Ente di cui avevo responsabilità fuori dell'azienda perché era impossibile avere un dialogo costruttivo e tutto era ridotto solo a spartizione politica”. Colaceci ribadisce che la Provincia di Roma e' stato l'unico Ente a comprare pullman nuovi per il deposito di Subiaco e, fintanto che era presente nella assemblea dei soci, a pagare regolarmente la quota di ricapitalizzazione; “come Provincia – conclude Amalia Colaceci – abbiamo elaborato un piano di risistemazione di tutte le fermate e le banchine e avevamo anche i fondi, eppure non ci hanno neanche preso in considerazione. A noi non possono rimproverare nulla ed ecco perché sono felice che ci sia la prova che il management della Polverini mi considerasse una "Cogliona", sono orgogliosa di esserlo stata, ho cercato di fare quello che mi sembrava giusto per l'azienda e di certo non mi sono piegata alle loro logiche distruttive. Con la vittoria di Zingaretti spero che si chiuda anche questo triste capitolo”.

 

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PALMAROLA, TARTARUGA "CARETTA CARETTA" FERITA: IL BOLLETTINO VETERINARIO DALLA STAZIONE ZOOLOGICA DI NAPOLI “ANTON DHORN”

Angela Carretta

Palmarola (LT) – Una tartaruga marina della specie "caretta caretta" di circa 70 centimetri è stata salvata dai militari dell'Ufficio circondariale marittimo di Ponza. A lanciare l'allarme alcuni diportisti dopo aver notato la testuggine ferita, con una zampa rigonfia e una profonda lesione alla struttura del carapace, che nuotava a fatica a pochi metri dalla costa nei pressi di Palmarola. La tartaruga è stata affidata alla cure dello staff partenopeo del Centro Recupero Tartarughe Marine.

Lo staff veterinario del Centro di recupero delle tartarughe marine della Stazione Zoologica partenopea “Anton Dhorn” ha prelevato ieri sera dal porto di Fomia la testuggine “caretta caretta” ferita, per prestarle le cure necessarie.

Dalla stazione zoologica, l'aggiornamento riguardo lo stato di salute della testuggine. Apparentemente potrebbe avere un’età di circa 15 anni, sarà pesata non appena sarà clinicamente stabilizzata, presenta una frattura del carapace importante, ed anche abbastanza datata, dovuta verosimilmente all’impatto con un natante. La tartaruga ha riportato  anche problemi alla pinna, che sembrerebbe essere rimasta imprigionata  in alcune reti , al momento, data l’importanza delle ferite riportate, i veterinari ritengono che ci vorranno almeno sei mesi prima di reimmettere in ambiente marino la testuggine, sperando che risponda bene alle cure che stanno somministrando.

Ricordiamo quanto sia fondamentale l’apporto scientifico che i ricercatori della stazione zoologica hanno sempre dato agli esemplari rinvenuti  al largo delle coste pontine, spesso feriti proprio a causa di impatti con i natanti, e quanto sia fondamentale allertare sempre le autorità competenti laddove si avvisti una testuggine in difficoltà, poiché proprio la specie “caretta caretta” è a rischio estinzione nella acque italiane del Mediterraneo.
 




ROMA, IDI VILLA PAOLA E SAN CARLO DI NANCY. UIL FPL: “INCONTRO CON IL VICARIO DELEGATO PONTIFICIO GIUSEPPE PROFITI”

Redazione

Roma – Oggi 22 Febbraio 2012 presso la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione il Vicario del Delegato Pontificio Giuseppe Profiti anche a nome di sua Eminenza il Cardinal Giuseppe Vernaldi ha salutato le OO.SS rappresentando la nuova governance della procedura di risanamento del gruppo Idi Sanità.
Dopo l’incontro le OO.SS si sono intrattenute con il Dott. Braga, direttore del gruppo Idi sanità.  Lo comunicano in una nota il Segretario Responsabile della Uil Fpl Lazio Sandro Biserna ed il Segretario Responsabile della Uil Fpl di Roma Sandro Bernardini.  Le parti – proseguono i sindacalisti della Uil Fpl – hanno condiviso il seguente Verbale di Incontro:  Al fine di dare avvio ad un processo, condiviso tra le parti, che consenta l’attivazione di un risanamento economico e rilancio delle strutture afferenti al gruppo Idi sanità, viene definito il seguente percorso caratterizzato dal coinvolgimento delle OO.SS, degli operatori e di tutti gli stakeholders delle strutture in oggetto.E’ a tutti noto che il gruppo soffre da tempo gravi criticità di carattere economico e finanziario che trovano la loro origine in fattori strutturali e di programmazione nonché in una attenta valutazione dei fattori di costo connessi alla produzione. La ricerca di una strategia efficace deve porre le proprie basi sulle sfide della nuova modalità di cura, identificando i fattori di discontinuità con il passato e costruendo un sistema di scelte che, alla luce dei dati epidemiologici e delle strategie di programmazione sanitaria regionale, consentano una riorganizzazione.

Per fare questo è indispensabile ripartire nella definizione del piano strategico, rivisitando tutte le elaborazioni che si sono succedute, attraverso un confronto con la Regione Lazio e le Organizzazioni Sociali. Risulta, inoltre, essenziale che il processo parta dalla consapevolezza e riconoscimento che le realtà del gruppo sono caratterizzate da elevata complessità gestionale, nella quale le professionalità presenti costituiscono l’elemento basilare e caratterizzante. Il contributo del fattore umano è fondamentale per lo sviluppo di ogni organizzazione sanitaria, rappresentandone il capitale principale. Per questa ragione nel condiviso obiettivo di rivedere sin da subito livelli produttivi e standard qualitativi tipici del Gruppo IDI testimoniato dall’impegno a garantire delle trattative per concordare criteri e modalità per il pagamento degli stipendi e ricercare soluzioni alternative ai licenziamenti collettivi attraverso altre forme giuridiche ed economiche che possano comunque garantire il rilancio dell’Idi ed i livelli occupazionali.

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LAZIO, CRISI TURISMO. AGRITURIST (CONFAGRICOLTURA): IL 2013 SARA’ PIU’ DURO DEL 2012

Angela Carretta

Lazio – Secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia sul movimento turistico internazionale, da e verso l’Italia nel 2012 (periodo gennaio-novembre), la bilancia dei pagamenti segna una ripresa dell’attivo (+12,6%). Ma – rileva Agriturist (Confagricoltura) – c’è poco di che rallegrarsi: gli italiani per viaggiare all’estero spendono sempre meno (-1,1%), gli stranieri per visitare l’Italia spendono qualcosa in più (+3,6%), ma, rispetto al 2011, i pernottamenti degli stranieri sono rimasti sostanzialmente fermi (+0,1%).

Decisamente negativo nel 2012 l’andamento del turismo interno. Secondo una elaborazione di Agriturist su rilevamenti a campione dell’ Osservatorio Nazionale del Turismo (periodo gennaio-settembre): alberghi -17%, agriturismi -12%.

L’inizio del 2013 – prosegue la nota di Agriturist – non promette nulla di buono. Rispetto allo stesso periodo del 2012 (10 gennaio-20 febbraio), le visite dall’Italia al sito internet www.agriturist.it registrano una flessione nell’ordine del 20%; quelle dall’estero sono a -10%. Si radicalizzano dunque, per effetto della crisi economica, la concentrazione della domanda turistica in pochi periodi festivi dell’anno (Pasqua, ferie estive e Capodanno) e la forte riduzione dei viaggi di fine settimana, già registrate nei tre anni passati. Intanto – conclude Agriturist – le aziende turistiche (e agrituristiche) hanno appena subìto la batosta dell’IMU e saranno colpite, in luglio, dalla TARES, che si annuncia più pesante, almeno del 25%, rispetto alla precedente imposta sullo smaltimento dei rifiuti. Molte aziende, poi, devono anche fare i conti con l’imposta di soggiorno.

“Il nuovo Governo – dichiara Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist – dovrà immediatamente adottare provvedimenti a sostegno del turismo, sui versanti della promozione internazionale, del contenimento dei costi delle imprese e della lotta all’abusivismo. La gran parte delle aziende agrituristiche, in particolare, è giovane, ha recentemente investito e deve sopportare mutui molto pesanti. Senza un forte rilancio della domanda, non è possibile mantenere l’occupazione e, in molti casi, addirittura proseguire l’attività. Consideriamo poi che l’agriturismo è un supporto sempre più importante per l’agricoltura, che pure oggi sta affrontando tante difficoltà: se continua così, rischiamo davvero di mettere in ginocchio l’economia delle nostre campagne”.

Ricordiamo che nel Lazio, l’indotto turistico-economico legato proprio all’attività agrituristica è rilevante, motivo per cui ci si interroga su quali saranno le ripercussioni nell’indotto laziale, sulla base dell’indagine previsionale fornita dal comunicato agriturist.

 




ROCCA PRIORA, AL CARTONI SI INAUGURA LA NUOVA CARDIOLOGIA RIABILITATIVA

Redazione

Rocca Priora (RM) – Sabato 2 marzo alle 10,30, verrà inaugurata, presso il Presidio Territoriale A & C Cartoni di Rocca Priora, dall'ASL RM H, in collaborazione con il comune di Rocca Priora e la Banca di Credito Cooperativo del Tuscolo, la nuova Cardiologia Riabilitativa Territoriale, sulla base di una richiesta sempre più vasta di prevenzione delle patologie cardiovascolari proveniente dal territorio. All'inaugurazione parteciperanno il Direttore della ASL Roma H, Claudio Mucciaccio, il sindaco di Rocca Priora, Damiano Pucci, il presidente della BCC del Tuscolo, Claudio Ceccarelli e la direttrice del Distretto H1, Carla Paradisi.
“Questo è un ulteriore tassello per il completamento del Cartoni– ha dichiarato il sindaco, Damiano Pucci – che, con il passare del tempo, implementa i servizi per i cittadini e si pone come vero e proprio modello di buona sanità”

 




CASTELLI ROMANI, COSTRUZIONE NUOVO OSPEDALE: IL MINISTERO LA VEDE IN UN ALTRO MODO

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Chiara Rai

Castelli Romani (RM) – Il cantiere dell’Ospedale dei Castelli è fantasma. Oltre che bonificare ordigni bellici non si è fatto altro perché in realtà c'è, probabilmente un difetto di comunicazione tra Ministero e Regione Lazio. Con Bondi è iniziata una rapida esecuzione al programma di revisione della spesa sanitaria. Poi Palumbo ha proseguito diritto su questa scia. C’è una sanità martoriata e ci si augura che si sia davvero compreso che bisogna sì incidere ma non accettare sulla spesa della Regione Lazio, la più indebitata tra le Regioni con un piano di rientro a livello nazionale con oltre 14 miliardi di debiti accumulati dal 2001 al 2011 e svariate bocciature sull'attuazione delle norme di risparmio.

A luglio 2012 al tavolo tecnico per il monitoraggio della spesa sanitaria, con riguardo alla definizione dei Programmi Operativi 2011- 2012, Tavolo e Comitato hanno sottolineato il mancato aggiornamento del Programma Operativo per il 2012 secondo le indicazioni dei Ministeri affiancanti. Questo dettaglio pare essere sfuggito ai vari festanti che hanno fatto l’ennesima passerella per inaugurare la posa della seconda pietra. Ma di calcestruzzo serio ancora non se ne vede l’ombra.

Il complessivo processo di riorganizzazione della rete ospedaliera, di cui al DCA 80/2010, ha subito numerose modifiche rispetto alle quali i Ministeri affiancanti hanno richiesto correzioni e integrazioni. Tavolo e Comitato hanno chiesto alla Regione un provvedimento ricognitivo che tenga conto delle numerose osservazioni ministeriali. In relazione alla realizzazione del nuovo Ospedale dei Castelli, le risposte fornite sulle criticità evidenziate non appaiono ancora esaustive. Questo significa che la tesi sempre sostenuta da Donato Robilotta, coordinatore dei Socialisti Riformisti e candidato alle regionali nella lista Storace ha un suo fondamento piuttosto corposo, soprattutto quando continua a ribadire che il Ministero ha detto no alla costruzione del Nuovo Ospedale dei Castelli. “L’Ospedale dei Castelli – dice Robilotta – è un tipo di nosocomio superato rispetto al modello europeo che parla di grandi ospedali mentre quel modello di ospedale pensato 20 anni fa è tramontato in favore degli abspoke”.

Di fatti, il Progetto Europeo degli Ospedali Pilota è iniziato formalmente  a Varsavia nel mese di aprile del 1993 ed è terminato nell’aprile del 1997. Di grandi ospedali si tratta: le dimensioni degli Ospedali Pilota variavano notevolmente: il numero di posti letto andava da 120 a 2500, mentre circa la metà degli Ospedali ne aveva da 250 a 500.

“La rivoluzione degli ospedali – continua Robilotta – alla luce del modello Europeo vede la centralizzazione (e quindi potenziamento) in Tor Vergata quale punto di riferimento  dei Castelli con i piccoli ospedali tutt’intorno che fungono da braccia di sostegno sul territorio”. Una sorta di polipo, la cui testa è Tor Vergata e i tentacoli gli ospedali sparsi per il territorio, ognuno con la propria specializzazione. “Dunque – termina così l’intervento del coordinatore dei Socialisti Riformisti e candidato alle regionali nella lista Storace – si dovrebbe essere più onesti e chiarire una volta per tutte che fino a quando non si ristruttura la rete ospedaliera non si costruisce”.

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