AMATRICE, "SCOPIGNO CUP": IN CAMPO CAGLIARI, ASCOLI E TERNANA

Redazione
 
Amatrice (RI) – La città dell'Amatrice e i suoi impianti sportivi, ospiteranno il 27-28 e 29 Marzo, un intero girone del prestigioso Torneo Internazionale di Calcio Giovanile "Scopigno Cup 2013", in programma a Rieti dal 27 al 30 Marzo 2013.
A fronteggiarsi sul verde prato del "Paride Tilesi" per l'accesso alle semifinali, tre squadre di rango nazionale come  CAGLIARI,  ASCOLI e  TERNANA, tutte inserite nel Girone C della manifestazione, che vista la caratura delle stesse compagini è stato difatto considerato un vero e proprio "girone di ferro".  
A completare il tabellone della manifestazione altre sei "BIG" divise nel Girone A (Milan, Zenit San Pietroburgo e Perugia)  nel Girone B (Roma, Lazio e Rieti) in campo ovviamente a Rieti, rispettivamente presso gli impianti "Ciccaglioni" e "Scopigno"  
 
La manifestazione patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e divenuta con il trascorrere degli anni tra le più prestigiose in Italia ed Europa e nel Mondo di categoria, ha visto la partecipazione delle migliori squadre professioniste a livello di settore giovanile  quali A.F.C Ajax (Olanda), Real Madrid (Spagna), F.C. Barcellona (Spagna), F.C. Juventus, F.C. Internazionale, A.S. Roma, A.C. Milan, oltre a veder sbocciare talenti divenuti indiscussi campioni del calcio internazionale come  Philipp Lahm, Wesley Sneijder, Fernando Torres, Gerad Piquè, Daniele De Rossi, Alberto Aquilani, Rafael Van Der Vaart, Sebastian Giovinco, Sergio Bousquets, Claudio Marchisio e Mattia Destro. 
 
"Ringrazio il Presidente Fabrizio Formichetti che ha sostenuto fortemente la scelta di far giocare un girone del torneo ad Amatrice" – afferma il Sindaco Sergio Pirozzi – "Tutto questo conferma il buon lavoro che abbiamo fatto in questi 4 anni per recuperare e migliorare i nostri impianti sportivi che da troppo tempo erano stati dimenticati". 
 
Il memorial Scopigno sarà seguito da Rai Sport che trasmetterà in diretta la partita d'apertura e la finalissima del torneo. 



CISTERNA DI LATINA, CONTO ALLA ROVESCIA PER LA COMMEMORAZIONE DELL'ESODO CISTERNESE

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A.C.

Cisterna di Latina – E’ tutto pronto per il 69esimo anniversario del più drammatico evento che la comunità cisternese ricordi.
Martedì prossimo, 19 marzo, si terranno le cerimonie commemorative dell’Esodo Cisternese. Infatti quel giorno di 69 anni fa, dopo aver trovato rifugio nelle grotte dalla fitta pioggia di bombe, la popolazione di Cisterna fu ammassata in piazza e costretta dalle truppe tedesche ad abbandonare la città per andare incontro ad un destino ed a mete sconosciuti. Solo al termine del conflitto bellico, gli sfollati poterono fare rientro ritrovando, al posto della città, un cumulo di macerie. Da quel momento, i cisternesi, con sacrificio ed orgoglio, ricostruirono case, strade, piazze facendo rinascere dalle ceneri una città praticamente rasa al suolo.
Per ricordare quel drammatico capitolo della storia locale vissuto sulla pelle degli anziani cisternesi, martedì prossimo, 19 marzo, è prevista una serie di appuntamenti. Si inizierà alle ore 10, in Piazza 19 Marzo con il raduno della associazioni, autorità, scolaresche e Gonfalone decorato di Medaglia d’Argento al valor Civile. Alle 10,30 verrà deposto un omaggio floreale nelle Grotte di Palazzo Caetani con il racconto di un testimone di quei lunghissimi 126 giorni trascorsi nelle grotte sotto i bombardamenti. Quindi il corteo si trasferirà in Piazza Amedeo di Savoia dove alle 11,00 si svolgerà la cerimonia dell’Alzabandiera e la deposizione della Corona d’Alloro ai Caduti di tutte le Guerre. Concluderanno la mattinata le allocuzioni del Sindaco Antonello Merolla.
Nel pomeriggio, alle 17 si terrà all’interno dell’Aula Consiliare, la cerimonia di consegna del Premio Cisterna.
Giunto alla sua dodicesima edizione, il Premio Cisterna nel tempo ha assunto una costante e crescente attenzione e con il suo simbolico riconoscimento mira a porre in evidenza il buon operato di chi risiede od svolge la propria attività agendo per la crescita, lo sviluppo ed il prestigio della comunità.




VITERBO PROVINCIA: I SINDACI SI OPPONGONO AL RICORSO AL TAR DI CODACONS

Redazione

Viterbo – L’assemblea dei sindaci Ato (Ambito Territoriale Ottimale) ha deliberato di presentare opposizione contro il ricorso al Tar del Codacons contenente la richiesta di diminuzione delle bollette idriche del 50%, a fronte del consumo ridotto provocato dall’entrata in vigore della direttiva europea che ha fissato a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque potabili

Tuttavia la riduzione della bolletta a carico dei cittadini resta un obiettivo condiviso da tutti. Pertanto con il Codacons saranno avviati incontri per quantificare l’ammontare della cifra e poi richiedere un intervento finanziario della Regione volto a coprire i costi.

“Il Codacons – ha spiegato il presidente della Provincia e dell’Ato Marcello Meroi – solleva un problema legittimo ma sbaglia ad addossare le responsabilità. Non è contro le Amministrazioni comunali che va intrapresa l’azione legale anche perché, nel caso in cui da parte dei giudici venisse riconosciuto il diritto al rimborso del 50% delle bollette pagate, questo comporterebbe il dissesto finanziario per i Comuni. Alla fine sarebbero sempre i cittadini a rimetterci con conseguente aggravio del carico fiscale. L’opposizione avverso il ricorso diventa dunque obbligatoria per i Comuni chiamati in causa, ma ciò non significa che non si possa discutere con le Associazioni dei consumatori e trovare insieme una soluzione condivisa. Io credo che si possa individuare una cifra adeguata tenendo conto naturalmente del disagio che stanno vivendo i cittadini costretti a prelevare l’acqua alle fontanelle. Quindi se non è ipotizzabile una riduzione del 50%, si può comunque stabilire una cifra congrua. Tuttavia – tiene a precisare ancora Meroi – questa operazione non potrà gravare né sui bilanci dei Comuni né tantomeno su quelli della Talete, ma dovrà essere la Regione a farsi carico della copertura dei costi. E’ infatti della Regione la responsabilità per i mancati interventi di dearsenificazione che hanno comportato l’obbligo da parte dei sindaci di emettere le ordinanze di non potabilità delle acque”.

L’assemblea dei sindaci ha dunque ratificato unanimemente la proposta del presidente Meroi che la prossima settimana chiederà un incontro al neo presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per discutere di questa questione e del futuro dell’Ato di Viterbo. Saranno inoltre promossi incontri con il Codacons e le altre Associazioni dei consumatori impegnati nella battaglia per la riduzione delle tariffe: “Una battaglia che, al di là degli schieramenti politici ci trova tutti d’accordo – ha spiegato Meroi – siamo tutti sulla stessa barca, Provincia, Comuni e cittadini e non è facendo la guerra fra di noi che si possono risolvere i problemi. Spero che con il dialogo e la collaborazione si possa raggiungere un’effettiva unità d’intenti superando la diatriba legale e soprattutto individuando insieme soluzioni realmente utili ed efficaci”.




Meroi: “L’Ato si opporrà al ricorso del Codacons, ma intende ridurre le bollette ai cittadini e obbligare la Regione ad assumersi le proprie responsabilità”

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Redazione

Viterbo – L’assemblea dei sindaci Ato (Ambito Territoriale Ottimale) ha deliberato di presentare opposizione contro il ricorso al Tar del Codacons contenente la richiesta di diminuzione delle bollette idriche del 50%, a fronte del consumo ridotto provocato dall’entrata in vigore della direttiva europea che ha fissato a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque potabili

Tuttavia la riduzione della bolletta a carico dei cittadini resta un obiettivo condiviso da tutti. Pertanto con il Codacons saranno avviati incontri per quantificare l’ammontare della cifra e poi richiedere un intervento finanziario della Regione volto a coprire i costi.

“Il Codacons – ha spiegato il presidente della Provincia e dell’Ato Marcello Meroi – solleva un problema legittimo ma sbaglia ad addossare le responsabilità. Non è contro le Amministrazioni comunali che va intrapresa l’azione legale anche perché, nel caso in cui da parte dei giudici venisse riconosciuto il diritto al rimborso del 50% delle bollette pagate, questo comporterebbe il dissesto finanziario per i Comuni. Alla fine sarebbero sempre i cittadini a rimetterci con conseguente aggravio del carico fiscale. L’opposizione avverso il ricorso diventa dunque obbligatoria per i Comuni chiamati in causa, ma ciò non significa che non si possa discutere con le Associazioni dei consumatori e trovare insieme una soluzione condivisa. Io credo che si possa individuare una cifra adeguata tenendo conto naturalmente del disagio che stanno vivendo i cittadini costretti a prelevare l’acqua alle fontanelle. Quindi se non è ipotizzabile una riduzione del 50%, si può comunque stabilire una cifra congrua. Tuttavia – tiene a precisare ancora Meroi – questa operazione non potrà gravare né sui bilanci dei Comuni né tantomeno su quelli della Talete, ma dovrà essere la Regione a farsi carico della copertura dei costi. E’ infatti della Regione la responsabilità per i mancati interventi di dearsenificazione che hanno comportato l’obbligo da parte dei sindaci di emettere le ordinanze di non potabilità delle acque”.

L’assemblea dei sindaci ha dunque ratificato unanimemente la proposta del presidente Meroi che la prossima settimana chiederà un incontro al neo presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per discutere di questa questione e del futuro dell’Ato di Viterbo. Saranno inoltre promossi incontri con il Codacons e le altre Associazioni dei consumatori impegnati nella battaglia per la riduzione delle tariffe: “Una battaglia che, al di là degli schieramenti politici ci trova tutti d’accordo – ha spiegato Meroi – siamo tutti sulla stessa barca, Provincia, Comuni e cittadini e non è facendo la guerra fra di noi che si possono risolvere i problemi. Spero che con il dialogo e la collaborazione si possa raggiungere un’effettiva unità d’intenti superando la diatriba legale e soprattutto individuando insieme soluzioni realmente utili ed efficaci”.




ROMA, MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO: FORSE SCONGIURATA LA CHIUSURA BRIDGESTONE CON 950 ADDETTI

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A.C.

Roma –  Schiarita sul fronte Bridgestone. Il Governo, al termine di due riunioni che si sono svolte al Ministero dello Sviluppo Economico, reputa di grande significato la risposta positiva della multinazionale giapponese alla richiesta di rinunciare alla “irrevocabilità” della decisione di cessare, entro la prima metà del 2014, l’attività presso lo stabilimento di Modugno che occupa 950 addetti.

Altrettanto favorevolmente, l’esecutivo valuta la disponibilità- manifestata dal board europeo del gruppo presente agli incontri- ad avviare un confronto “a 360 gradi” con le organizzazioni sindacali e con le istituzioni sul futuro dell’impianto.

A queste conclusioni si è giunti dopo due incontri. Nel primo, al quale hanno partecipato il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il Viceministro al Lavoro Michel Martone, il Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il Sindaco di Bari Michele Emiliano, gli esponenti delle istituzioni si sono confrontati con i vertici europei di Bridgestone. Nel secondo, la discussione si è allargata alle organizzazioni sindacali, a tutte le istituzioni locali e ai parlamentari pugliesi.

Al termine di un articolato dibattito, si è convenuto di mettere in calendario un primo incontro di verifica che è stato convocato, in sede tecnica, per il prossimo 5 aprile, presso il Mise.

Il governo, apprezzando la volontà di Bridgestone al confronto nel merito della vicenda, ha accolto con soddisfazione l’annuncio dato dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari di sospendere la campagna di boicottaggio e la decisione dei sindacati di sospendere le forme di agitazione.




TIVOLI, EMERGENZA RIFIUTI: L'IMMONDIZIA TORNA AD ESSERE CONFERITA NELLA DISCARICA DI GUIDONIA MONTECELIO

Redazione

Tivoli (RM) – Accordo raggiunto con Ecoitalia: già da ieri l'immondizia prodotta a Tivoli è tornata ad essere conferita nella discarica dell'Inviolata a Guidonia Montecelio. Da ieri mattina i mezzi dell'Asa, l'azienda municipalizzata che si occupa del servizio di raccolta rifiuti a Tivoli, hanno ripreso ad effettuare i viaggi verso la discarica. "Ho incontrato i vertici della società Ecoitalia 87 – ha dichiarato il sindaco Sandro Gallotti – con i quali abbiamo stabilito un accordo per poter garantire la ripresa immediata del servizio di raccolta rifiuti. C’è l'impegno, determinato e concreto, ad avviare i pagamenti dovuti con una programmazione ben precisa, sia per quanto riguarda il corrente che per la restante cifra, con un piano di rientro che sia condiviso". "Devo ringraziare il sindaco che in prima persona si è impegnato con Ecoitalia per risolvere il problema della chiusura della discarica – ha commentato il presidente dell'Asa Carlo Valentini -. La situazione economica e finanziaria dell'Asa è ben nota da tempo: la società ha 9 milioni di euro di debiti nei confronti di Ecoitalia e deve incassare all'incirca 18 milioni di euro di tasse non pagate. Un paradosso che va avanti da anni e che deve essere risolto andando a prendere i soldi da chi deve pagare".

"Il Consiglio comunale ha approvato proprio di recente il regolamento per l'applicazione della Tares – ha aggiunto il sindaco Gallotti – un atto di estrema importanza per il futuro dell'Asa e per il futuro dei lavoratori. Oltre a questo abbiamo attivato da tempo le procedure per andare a recuperare gli incassi mancanti. Per affrontare le situazioni e risolverle serve senso di responsabilità. C'è in gioco il bene di Tivoli e chi ha a cuore gli interessi della città è chiamato a dimostrarlo nelle occasioni che contano della vita politico-amministrativa". “Monitoriamo continuamente la situazione della raccolta dei rifiuti – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Federico Lazzaro –, l’iniziativa del sindaco con Ecoitalia permetterà di ristabilire la normalità nelle strade di Tivoli. In questi giorni purtroppo abbiamo vissuto disagi dovuti fortemente all’indebitamento che l’Asa ha accumulato nel corso degli anni nei confronti dei gestori della discarica”.
 




ANGUILLARA,APERTURA NUOVA FARMACIA AL VAGLIO DEL TAR.

Redazione

Anguillara (RM) – “Nessuno è profeta in patria, ma quando due mesi fa con un’interrogazione consiliare denunciammo le perplessità sulla legittimità della DGC 146 del 13 dicembre 2012, il Sindaco rispose in modo evasivo tentennando sulle modalità di ricerca attuate per la localizzazione della nuova farmacia.

Ora, su richiesta di due cittadini titolari del medesimo servizio insistenti sul territorio sabatino, che hanno impugnato gli atti amministrativi approvati dalla Giunta Pizzorno, si pronuncerà il TAR del Lazio”. Lo dichiarano i Consiglieri Udc Manciuria e Fantauzzi, alla lettura delle motivazioni giuridiche avanzate dallo studio legale incaricato per il dibattimento davanti al tribunale amministrativo.“All’Amministrazione Pizzorno – spiegano i due esponenti politici – vengono contestate nel merito la falsa applicazione  dell’art. 11 della legge 27/2012 e illegittimità costituzionale agli art. 117 e 118, per aver previsto la sede della quinta farmacia al di fuori della circoscrizione territoriale, come peraltro sanzionata dal parere negativo della ASL competente in materia e acquisito in data 22 gennaio.

Un amministrazione seria e capace di fronte alla contrarietà dell’Azienda Sanitaria Roma F – tra l’altro già espressa in precedenza (14/5/2012) all’adozione della delibera contestata e alle nostre puntualizzazioni dell’evidenza pubblica sulle modalità di assegnazione -, non esiterebbe un istante alla revoca dell’azzardato provvedimento amministrativo come tra l’altro da noi auspicato prima della presentazione del ricorso. Consapevoli dei forti rischi di eventuali danni economici per il Comune – hanno detto ancora Manciuria e Fantauzzi – esortiamo nuovamente Pizzorno a procedere alla revoca ed indire un bando trasparente per selezionare locali agibili per aprire la nuova farmacia comunale.

Bando che dovrà tenere conto della pianta organica stabilita nel 2010, come peraltro prescritto dall’Autorità Sanitaria di recente. Parimenti, oltre a occuparsi degli orari di Trenitalia, il Sindaco si occupi finalmente dell’emergenza arsenico il cui nuovo bando per la fornitura degli impianti ad osmosi inversa, dopo il fallimento del precedente – concludono i consiglieri Udc – ancora non è pronto, con conseguenze evidenti sulla salute pubblica della cittadinanza ”.
 




NELLA MORSA TRA GRILLO E SCELTA CIVICA

Angelo Parca

La mission Senato a Monti probabilmente in cambio di voti per il Quirinale già suscita numerose critiche nel centrosinistra, soprattutto dall'interno stesso del Pd dove si teme che un possibile accordo Bersani – Monti, e quest'ultimo ha bocciato una possibile intesa Pd – M5s, possa far implodere lo stesso partito dove i dissidenti di un governissimo crescono ad ogni ora che passa.

Bersani non può e non dovrebbe svendersi in favore di un tecnico prestato alla politica che, come detto più volte, si è sfilato il loden per fornirci un quadro ben chiaro di cosa non ha fatto durante il suo governo tecnico, sostenuto da tutti, responsabili solidali dei sacrifici degli Italiani.

Questa nuova legislatura sarà inevitabilmente breve, sei o dodici mesi e si tornerà alle urne. Grillo non sente nulla, non scende a compromessi e il Pd? Il Pd se mai dovesse cedere al diktat di Monti che mira al governo di larga intesa senza Grillo, rischierebbe durissime ripercussioni.

Paolo Quinto, già candidato alle primarie Pd 2013 liquida così  l’ipotesi di Monti al Senato: “Sarebbe un suicidio per il Pd pensare ad un esecutivo di larga intesa – dice Quinto – vorrebbe dire riproporre di nuovo quel governissimo bocciato clamorosamente dall’intero elettorato. E’ inaccettabile dare credito ad una politica sbagliata e mi auguro che il Pd non cada nell’ennesima trappola dei montiani che hanno saputo soltanto  infliggere misure drammatiche e di estrema iniquità al Paese proprio contando sul dovere di responsabilità di chi l’ha sostenuto, tra cui il Pd. Ma adesso, dato che Monti si è trasformato in soggetto politico attivo, sostenerlo significherebbe deludere la stragrande maggioranza dell’elettorato del Partito Democratico”. Votare sia alla Camera che al Senato due esponenti Pd sarebbe la ricetta migliore per reagire alla morsa di Grillo e Monti.
 




QUESTO MATRIMONIO NON S'HA DA FARE… NE ORA NE MAI

Chiara Rai

Chi ci sta dando una vera e propria lezione è Bergoglio. Lui, il Papa, è il primo a mettere in atto quel rigore che tutti i giorni milioni di famiglie sono obbligati a mantenere.

Il Santo Padre ha rinunciato alla croce d'oro dell'abito del Papa, la famosa "mozzetta" e ha mantenuto  una croce piuttosto semplice e non d'oro ma con una simbologia importantissima: Il buon pastore che sostiene sulle spalle la pecorella smarrita, dietro il gregge e in alto la raffigurazione di una colomba, la stessa che non si è spostata dal comignolo di Santa Marta. Rigore, risparmio e tanta ricchezza d’intenti. Il nostro Papa è un uomo semplice che ha ridotto la scorta di polizia italiana ad una sola Ford e che appena eletto è voluto rientrare alla Domus Santa Marta in autobus, assieme ai cardinali elettori, non portava neppure le scarpe rosse come invece era solito apparire Benedetto XVI. “Bello scherzetto mi avete combinato – avrebbe detto Sua Santità ai cardinali durante la cena – suscitando buon umore e soddisfazione per la scelta operata dai porporati”. Una stupefacente, davvero inusuale“ricerca della normalità” per un Papa. Il portavoce della Santa Sede, padre Federico ha riferito addirittura che Francesco, dopo aver visitato Santa Maria Maggiore é andato alla Casa del clero di via della Scrofa dove abitava nei giorni del pre Conclave e ha pagato il conto per dare il buon esempio.

Il buon esempio, quello che la politica ancora non ha dato. Se è vero che i neo deputati del Movimento Cinque Stelle prenderanno 5 mila euro anziché 11 mila sarà un atto davvero encomiabile. Purtroppo però, mentre i Cardinali hanno eletto a strettissimo giro il Papa giusto per questo attuale momento storico, noi Italiani ci siamo espressi non eleggendo un vero e proprio leader, perché di fatto, non c’è. “Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani né mai” così minacciarono Don Abbondio i bravi quando Don Rodrigo decise di impossessarsi di Lucia Mondella. Più passa e il tempo e più ci si convince che siamo in Italia e che in Italia le unioni “per il bene del Paese” scoppiano ancora prima di nascere. Dunque, questo governissimo, forse, non s’ha proprio da fare.
 




CIAMPINO, ESAME DEI REPERTI RINVENUTI IN VIA DEI LAGHI: SI CONFIGURA LA PRESENZA DI UN AREA A VOCAZIONE SACRA E FUNERARIA NELLA VILLA PATRIZIA DI QUINTO VOCONIO POLLIONE.

Ciampino (RM) – Sono in tutto 69 i reperti archeologici oggetto del sequestro effettuato ieri dalla Polizia Locale e dai Carabinieri della Tenenza di ciampino, coadiuvati dalla Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio, presso una villa privata in Via dei Laghi.
 
La catalogazione e il primo esame visivo dei reperti ha permesso di accertare come l’insieme degli elementi archeologici (in travertino, marmo, peperino e ceramica) siano da collocare nel periodo storico compreso tra il II° sec. a.C. e II° d.C..
Dal medesimo esame è presumibile, soprattutto considerati il rinvenimento di tre frammenti di altari ed analoghi rinvenimenti in terreni limitrofi, che si trattasse di un area a vocazione sacra e funeraria, anche se la ricostruzione è resa difficile dal deterioramento dei reperti, dovuto soprattutto all’incuria di averli lasciati in balia degli agenti atmosferici per diversi anni.
 
Quello che è molto probabile, vista la posizione della villa e visti i ritrovamenti archeologici avvenuti in epoca recente nei lotti immediatamente contigui, è che si tratta di una estensione della antica villa di Quinto Voconio Pollione, in località Marcandreola, una imponente dimora patrizia edificata nella prima metà del II sec. a.C., edificata su terrazzamenti e costruita in due parti, di cui una urbana ed una rustica, che si erigeva in posizione dominante rispetto alla via Castrimoeniense, circondata da diversi ed imponenti giardini impreziositi dalla presenza di un portico con colonne doriche in peperino. La vita della villa ricoprì probabilmente un arco di tempo molto lungo, che va dalla fine dell’età repubblicana, prima età imperiale, fino alla metà del V secolo d.C.. Durante gli scavi del 1884, fu spogliata nell’ottocento delle sue statue più belle andate ad arricchire il mercato internazionale ed il Landes Museum di Karlsruhe. La più famosa statua, rinvenuta nel corso degli scavi e tutt’ora conservata presso in Italia è quella dell’Apollo Pizio, attualmente ubicata presso Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma.


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ROMA, PAPA FRANCESCO NUOVO VESCOVO DELLA CAPITALE, IL MESSAGGIO DEL CARDINALE VICARIO VALLINI: "IL SIGNORE CONTINUA A VISITARE IL SUO POPOLO"

Redazione

Di seguito il testo integrale del messaggio inviato questa mattina dal Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale del Santo Padre per la Diocesi di Roma: «Il nostro primo pensiero è di ringraziamento al Padre della misericordia che ha illuminato i Cardinali elettori nella scelta del nuovo Successore di Pietro. La Chiesa di Roma è lieta di aver ricevuto il suo Vescovo, che la guiderà nelle vie del Vangelo per gli anni a venire».

Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Roma! Sapete tutti che mercoledì 13 marzo la nostra Chiesa di Roma e l’intero mondo cattolico hanno ricevuto dal Signore un nuovo Pastore. Il suo nome è Francesco. Le campane delle basiliche e delle chiese hanno suonato a festa per esprimere la gioia dell’avvenuta elezione. Ancora una volta Dio ha visitato il suo popolo!

Il nostro primo pensiero è di ringraziamento al Padre della misericordia che ha illuminato i Cardinali elettori nella scelta del nuovo Successore di Pietro. La Chiesa di Roma è lieta di aver ricevuto il suo Vescovo, che la guiderà nelle vie del Vangelo per gli anni a venire.

Al Papa Francesco, all’atto dell’obbedienza dopo l’elezione nella Cappella Sistina, ho promesso fedeltà e affetto anche a nome di tutti voi: vescovi ausiliari, sacerdoti, diaconi, consacrati e laici. Gli ho assicurato che la Chiesa di Roma sarà a lui vicina, non gli farà mancare il calore filiale, accoglierà con fede e docilità la sua guida e lo sosterrà nel portare il formidabile peso che il Signore gli ha messo sulle spalle.

In queste ultime settimane molti avvenimenti ci hanno fatto percepire la vitalità della Chiesa. L’inaspettata rinuncia al pontificato di Benedetto XVI, che in un primo momento ci ha sorpreso tutti e addolorato, pian piano è diventata una forte esperienza di purificazione della fede ed un incoraggiamento ad amare di più Cristo e la Chiesa. Il Signore visitava il suo popolo con la luce di un’esemplare testimonianza!

Altrettanta vitalità e passione per il Vangelo ho potuto registrare nei giorni del Conclave. Il Collegio cardinalizio, in un clima cordiale e franco, di intensa comunione, senza nascondere limiti ed errori, ha esaminato la vita della Chiesa nei vari continenti e le sfide che l’attendono in questo complesso passaggio della storia. Ho apprezzato la fede indomita di tanti pastori, il coraggio nelle prove per Cristo, l’ansia per l’annuncio del Vangelo, la premura verso i sacerdoti e i fedeli, la fermezza nel condannare i peccati, i comportamenti indegni e le controtestimonianze, l’amore ai giovani, ai poveri, agli ultimi della terra. La Chiesa è viva e risplende per la santità di tanti sacerdoti, consacrati, laici, testimoni della fede fino al martirio!

La preghiera poi si è levata da Roma e da tutto il mondo per accompagnare il delicato compito di scegliere il successore di Benedetto XVI. Lo Spirito Santo si è manifestato in maniera sorprendente. Il nuovo Papa è un testimone gioioso del Signore Gesù, annunciatore instancabile, forte e mite del Vangelo per infondere fiducia e speranza. Egli continuerà a guidare la Chiesa, la sposa bella del Signore risorto, purificandola dalle macchie che talvolta ne oscurano lo splendore del volto; farà sentire la sua vicinanza a tutti gli uomini, perché la Chiesa sia la casa di tutti e nessuno senta l’imbarazzo di non starci bene: i poveri e gli ultimi si sentiranno capiti e amati.  Il nome del Poverello d’Assisi è un forte messaggio e annuncia lo stile e l’impronta del nuovo pontificato.

Roma, che ha sempre amato il Papa, sarà la prima a seguire il suo Vescovo e a rispondere alla missione di far risplendere la fede e la carità, in maniera esemplare e con gioiosa vitalità.

In attesa di poterlo incontrare al più presto, lo accompagniamo con la costante preghiera e chiediamo per la nostra comunità diocesana la Sua benedizione apostolica.

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