RIETI, LO STATO DEL CARCERE

Redazione

Rieti – La delegazione radicale composta da Marco Giordani, Alessio Torelli e Valeria Centorame di Sabina radicale, insieme al sindaco di Rieti Simone Petrangeli e al presidente delle Camere Penali di Rieti Marco Arcangeli hanno visitato il Carcere di Rieti.

"La struttura si presenta molto diversa da quelle classiche all'italiana. – dichiara Rocco Berardo, consigliere regionale del Lazio – I detenuti sono in una cosiddetta sorveglianza dinamica – prosegue Berardo – quindi hanno la possibilità di accedere liberamente nei corridoi della sezione."

I detenuti attualmente presenti sono 312 di cui 161 stranieri. 220 di questi sono definitivi. Il carcere di Rieti attualmente può ospitare 369 detenuti. Nove sezioni sono state aperte sulle 11 disponibili.

L'amministrazione penitenziaria non ha ancora previsto una pianta organica per questo carcere tuttavia lo standard che dovrebbe prevedere un agente per ogni due detenuti – e quindi dovrebbero essere 155 circa gli agenti di polizia penitenziaria – è ricoperto solo in parte: sono infatti 114 gli agenti presenti attualmente.

"Il problema principale della struttura – ha inoltre dichiarato il consigliere regionale Rocco Berardo –  tuttavia è rappresentato da quello sanitario che faremo presente al presidente della Regione Nicola Zingaretti:"

Attualmente i medici che coprono il servizio sanitario sono solo presenti di giorno, infatti dalle 20 fino alle 8 non vi è presenza medica all'interno della struttura penitenziaria mentre sono tre gli infermieri per ogni turno, dalle 7 alle 21. Il reparto di radiologia c'è  ma non è funzionante: manca controllo e collaudo sulle macchine, più il personale tecnico. Lo spostamento in ospedale per una semplice lastra risulta logisticamente difficile e economicamente oneroso. Sono 44 i detenuti lavoranti mentre sono quattro quelli che hanno fatto richiesta per accedere ai corsi universitari mentre non è ancora attivata la scuola elementare e media provocando grande disagio per i tanti detenuti che vorrebbero iscriversi. I 10 computer disponibili nell'area informatica vengono utilizzati raramente anche perché non sono stati ancora avviati i corsi di formazione.

Rocco Berardo conclude le dichiarazioni con tre informazioni:
La carta dei diritti dei detenuti e degli internati che dovrebbe essere consegnata all'ingresso non risulta  consegnata.
L'ufficio del magistrato di sorveglianza  non è istituito a Rieti: dunque quello di Viterbo è costretto a dividersi fra le due province.
Alle ultime elezioni, anche se in 106 hanno sottoscritto la presentazione della Lista Amnistia Giustizia, hanno votato solo in otto, molti per mancanza di diritto di voto ma tanti anche per scarsa informazione.

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PORTO CIVITAVECCHIA: BONELLI, ESPOSTO IN PROCURA PER RIPRISTINO STATO DEI LUOGHI

Redazione

Civitavecchia (RM) – "In un esposto abbiamo chiesto che si proceda al ripristino dello stato dei luoghi per l'area dove si stanno facendo i lavori per il porto di Fiumicino su cui ci sono diverse inchieste della Procura di Civitavecchia". Lo dichiara il presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge "L'area dove si doveva realizzare il porto, infatti, si trova in uno stato di vero e proprio disastro ambientale. I lavori hanno portato alla sottrazione di quasi un chilometro di spiaggia ai cittadini e alla realizzazione di scogliere frangiflutti abbandonate che hanno ceduto con il maltempo".

"Materiali scadenti, opere sovrastimate rispetto ai costi reali e resistenza nulla alle mareggiate, il tutto condito da una concessione demaniale marittima di 90 anni. Ecco gli ingredienti che rendevano il Porto turistico di Fiumicino un'opera strategica solo ed esclusivamente per l'ennesima cricca. Come abbiamo più volte denunciato il porto turistico di Fiumicino era un'opera inutile e dannosa a poche centinaia di metri da un'altro porto turistico che avrebbe aggravato la situazione idrogeologica di una zona come quella dell'estuario del Tevere, già compromessa che avrebbe avuto bisogno di una bonifica e non di altro cemento".

"Ora che si è scoperchiata la pentola di Fiumicino ci chiediamo quante sono in Italia le opere 'urgenti e indifferibili' realizzate con la stessa logica – conclude Bonelli -. In un momento di crisi economica come quella di oggi è doveroso,  che si avviino un controllo capillare di tutte le opere pubbliche e che si proceda immediatamente all'annullamento dell'opera e al ripristino della costa di Fiumicino".
 




REGIONE LAZIO, ZINGARETTI INIZIA LE GRANDI PULIZIE.

Redazione

Roma – 96 milioni di nuovi metri cubi. Era questo il rischio esplosivo dell'applicazione dell'articolo 3 ter dello sciagurato Piano Casa prodotto dalla Giunta Polverini, ora bloccato dal primo atto amministrativo del neo eletto presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Come è noto il cosiddetto “piano casa” prevedeva la possibilità di trasformare le aree destinate a “Verdi e servizi pubblici” -e non ancora espropriate-, in aree edificabili, dove realizzare alloggi destinate ad edilizia convenzionata, e quindi non certo edilizia destinata al disagio e alla mancanza di alloggi per i ceti e i soggetti socialmente deboli.

“La revisione del Piano Casa della Giunta Zingaretti salva circa tremila ettari di aree destinate dal piano regolatore di Roma a verde e servizi pubblici -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Non si finisce mai di parlare male dello sciagurato piano casa del duo Polverini – Ciocchetti.

Stavolta, grazie ad un assurdo artificio, il rischio sarebbe stato davvero enorme, viste le moltissime aree che il Comune non è mai riuscito ad espropriare, che con una semplice richiesta sarebbero divenute edificabili. Ancora inutile cemento, senza incrociare la domanda di casa mentre nella Capitale ci sono 250mila case sfitte, creando nuovi quartierini fatti solo di case, senza alcuna qualità ambientale e nei servizi. Una scelta che sarebbe stata doppiamente sbagliata, visto che una città non è fatta solo di case, ma di servizi pubblici, di verde pubblico, di verde di standard.”

Ebbene i numeri sono clamorosi, secondo le stime di Legambiente: su tremila ettari, sono stati scongiurati circa 30 milioni di metri quadri di nuovo cemento, ossia 96 milioni di metri cubi – applicando l'indice edificatorio previsto dal Prg di Roma-, una nuova città pari a 800 mila nuovi residenti, quasi equivalente alla città di Torino.

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MARINO INCENDIO A DUE AUTO E UNO SCOOTER LA SCORSA NOTTE, COMANDINI (IDV): "MOLTI RESIDENTI SI LAMENTANO"

Angelo Parca

Marino (Rm) – Non è mancato il commento del segretario Idv di Marino Marco Comandini il quale ha espresso il suo pensiero in merito all'episodio delle auto e scooter incendiate la scorsa notte. Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

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"Nonostante l’incessante impegno delle forze dell’ordine che si adoperano in tutte le occasioni e spesso senza sufficiente organico – dice Comandini – se ci fosse stata maggiore attenzione e prevenzione sul territorio, l’episodio delle auto in fiamme nel centro di Marino non si sarebbe verificato. Molti residenti lamentano una situazione di abbandono. Le auto in fiamme, la scorsa notte, non sono nient’altro che lo specchio di una Marino abbandonata a se stessa. Purtroppo – conclude il segretario Idv – non solo la mancanza di adeguata sicurezza sta diventando un problema, manca proprio quella trasparenza e diretto dialogo con i cittadini, cavallo di battaglia del sindaco Palozzi al principio del suo primo mandato. Adesso sono rimaste solo chiacchiere e distintivo".  

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VITERBO, RISERVA TUSCANIA: SABATO VA IN SCENA LA DECIMA EDIZIONE DE "LA NOTTE DELLA CIVETTA"

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Redazione

Viterbo – L’Ufficio Parchi della Provincia di Viterbo, in collaborazione con il Gruppo Italiano Civette e con l’Ebn Italia, ha organizzato per il prossimo 23 marzo la decima edizione de “La notte della civetta”.

L’iniziativa sarà ospitata all’interno della Riserva naturale regionale di Tuscania nell’azienda Caponetti in località Quarticciolo a Tuscania.

La serata condotta dall’educatore ambientale Massimo Ceci, si aprirà alle 19,30 con una proiezione in cui verrà illustrato il mondo dei rapaci notturni, in quell’occasione ci sarà anche l’opportunità di sconfessare luoghi comuni e leggende negative, un piccolo aperitivo precederà l’uscita notturna alla ricerca di Athene noctua (civetta).

“La notte della Civetta – spiegano dall’Ufficio parchi della Provincia – è un evento nato in Francia nel 1995 e ripetuto con scadenza biennale in vari paesi europei. Ogni edizione ha visto la partecipazione di un numero sempre crescente di persone, nel 2011 si sono contate oltre 55000 presenze, frutto di uscite svolte in vari paesi tra cui Francia, Belgio, Olanda, Germania e Svizzera. L’evento si pone l’obiettivo si divulgare aspetti etologici non solo di questo piccolo e simpatico predatore, ma di tutto il vasto universo degli Strigiformi (rapaci notturni)”.

L’ingresso è libero. Si raccomandano abbigliamento adeguato alla stagione e calzature da escursione. Per info: 3467128301/3492400201 oppure si può inviare una e-mail areeprotette@viterbo.vt.it.




LUPA FRASCATI CALCIO, L'AMBIZIONE DEI GIOVANISSIMI PROVINCIALI DI MISTER TOPA: «PROVIAMO A VINCERE LE CINQUE GARE RIMASTE»

Redazione

Frascati (Rm) – I Giovanissimi Provinciali della Lupa Frascati vogliono il massimo. «Mancano cinque partite alla fine del campionato – dice mister Tiziano Topa – e vogliamo provare a vincerle tutte perchè è nelle nostre potenzialità. Sono convinto che l'unica squadra davvero superiore alla nostra sia la corazzata Futbolclub». Il primo di questi match sarà la gara di recupero del 27 marzo sul campo della Pescatori Ostia, poi dopo la sosta pasquale il 13 aprile ci sarà la visita alla Boreale. «Con la Pescatori all'andata sciupammo almeno quattro o cinque ghiotte occasioni e non andammo oltre l'1-1 – sottolinea Topa -. Ci sarà l'insidia del campo di terra, ma vogliamo fare il massimo». Il suo gruppo sembra aver cambiato marcia. «Fino a poco tempo fa notavo dei problemi di mentalità – dice Topa -, ora la squadra sta crescendo in maniera evidente e si sta esprimendo bene col nuovo modulo 4-2-3-1. Devo fare i complimenti a Regner per come sta interpretando il ruolo di trequartista». Nell'ultimo turno la Lupa ha piegato per 4-3 il Monterotondo, terza della classe. «E' un risultato un po' bugiardo – dice Topa – perchè abbiamo sempre tenuto in mano il pallino del gioco e avremmo meritato una vittoria più ampia. Il primo tempo si è chiuso sull'1-1, ma la squadra si stava esprimendo benissimo e infatti all'intervallo ho detto ai ragazzi solo di continuare così e di cercare di evitare sbavature difensive». Il tecnico dei Giovanissimi provinciali chiude con un pensiero speciale. «Vorrei dedicare la vittoria con il Monterotondo a tutti i papà e in special modo al mio».

LE ALTRE – Squillante la vittoria della Juniores Nazionale che si impone 5-0 sulla Viterbese. Poco brillanti, invece, i risultati delle altre. Gli Allievi d'Elite hanno pareggiato 0-0 col Falasche, mentre gli Allievi regionali B hanno perso 2-0 con il Giardinetti. Sconfitta esterna dei Giovanissimi d'Elite (2-4) sul campo del Marino, mentre hanno ottenuto un pareggio a reti bianche i Giovanissimi regionali B impegnati a Centocelle.




SUTRI, FESTA DEL PAPA': IL MOVIMENTO SUTRINO PER UN RILANCIO DELL'ECONOMIA E DELL'OCCUPAZIONE

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Redazione


Sutri (VT) – Il giorno della festa del papà, il pensiero di "Sutri al centro" va ai tanti giovani e uomini che sono rimasti senza lavoro e che sono in cerca di una occupazione. La speranza del nostro movimento è rivolta alla nuova amministrazione che governerà tra pochi mesi Sutri. Che possa mettere in campo tutte quelle azioni che possano permettere un rilancio dell'economia, e favorire l'occupazione.

“D’altronde  – dicono dal movimento sutrino – il papà il capofamiglia, colui che con il suo esempio educa i propri figli, vogliamo e desideriamo riportare la famiglia al centro della nostra vita e cultura. Vogliamo e dobbiamo ridare dignità e valori al primo nucleo produttivo del nostro paese è nostro obbiettivo lavorare affinché si ricreano anche a Sutri le condizioni per le quali si può dare attraverso il lavoro dignità alle famiglie in difficoltà. Puntiamo su quello che Sutri può offrire al mondo, arte storia cultura benessere quotidiano, lavoriamo per attrarre più persone. Noi siamo convinti di poterlo fare abbiamo le idee chiare in merito e siamo pronti a dimostrarlo”.




ANGUILLARA, 167: TAR CONDANNA IL COMUNE AL PAGAMENTO DELLE SPESE LEGALI

Redazione

Anguillara (RM) – “Il Tar condanna il Comune a pagarsi le spese legali sul ricorso 535/2012 ma questo a Pizzorno e alla sua Giunta interessa poco, l’importante è non farlo sapere in giro, tantomeno sul sito istituzionale, anche se ciò è dovuto ad evidenti errori commessi nell’espletare l’azione amministrativa”. Lo afferma il Capogruppo consiliare Udc Sergio Manciuria, dopo la lettura della sentenza dei giudici della sezione seconda-bis che in data 7 marzo hanno condannato il Comune a pagarsi le spese legali per sopravvenuta carenza d’interesse.

“Una sentenza prevedibile – rileva l’esponente dell’Unione di Centro – dopo l’ammissione delle ditte escluse alla procedure di gara per le censure volute dal Tribunale amministrativo sugli errori commessi dalla Commissione tecnica comunale. Commissione che, nominata sotto l’egida dello stesso Pizzorno, nonostante sia composta da professionisti esterni persevera nell’applicare le norme in maniera naif, come con le recenti determine definitive approvate lo scorso 7 Gennaio 2013 ulteriormente impugnate dai partecipanti.

Il Sindaco, durante la recente campagna elettorale  – rammenta il referente sabatino – si dilettava nel lamentare le spese sostenute per il ricorso dei Consiglieri Udc e Pdl, forti delle prerogative istituzionali, sulle modalità di convocazione dell’Assemblea, dimenticando però quelle sostenute per le elezioni anticipate del 2011 provocate dalla sua parte politica. Ora tace su quelle imputabili all’incapacità della sua azione politica-amministrativa e raddoppia le spese sostenendo quelle per i ricorsi voluti dalla Società ATI DAMA SRL e ATI IBECO Costruzioni Srl, notificate il 7 Febbraio al protocollo comunale.

La 167 Le Fontane – spiega Manciuria – era stata concepita nel 2006 per dotare la nostra città di alloggi per famiglie e giovani con canone o prezzo calmierato e per reperire risorse per la realizzazione di opere pubbliche. Ad oggi, grazie all’inefficienza biennale di questa Giunta, tali aspettative sono consegnate al giudizio del Tar Lazio con ulteriore dilazione dei tempi e grazie ai quali l’area si presenta come una landa desolata anche per il mancato avvio dell’Anguillara- Cesano.

Per queste motivazioni, ed altre che stiamo verificando, l’unico bando non intaccato da ricorsi – cioè quello delle cooperative che garantirebbero circa un milione e cinquecentomila euro cash alle casse comunali -, risulta tuttora fermo nelle assegnazioni in quanto nella convenzione era prevista la costituzione di un consorzio per l’esecuzione delle opere d’urbanizzazione non eseguite nonostante il sorgere di diverse palazzine.

E’ inutile dimostrare che tali somme non incassate ad oggi dall’Amministrazione nonostante il decorrere di lunghi quattrocentoventigiorni dall’approvazione definitiva, comporterebbero per una Giunta seria e operosa,  l’adozione di un piano straordinario d’intervento per la manutenzione delle strade, delle scuole, degli impianti sportivi come la piscina e del verde. Di fronte ai cambiamenti epocali imposti dalle recenti elezioni nazionali, la buona politica dovrebbe conformare il suo pensiero per intercettare la protesta e il disagio sociale con efficienza e responsabilità.  Ridare dignità ad una città abbandonata a se stessa – conclude Manciuria – non sembra il motto del sindaco Pizzorno, che piuttosto preferisce tenere in piedi un’Amministrazione attaccata allo scranno e alle indennità immeritate, anziché imprimere una svolta all’immobilismo e all’evidente incapacità amministrativa con le dimissioni, e consegnare il Paese definitivamente al giudizio degli elettori”.

[ SENTENZA DEL TAR E DETERMINE ]




CASTEL GANDOLFO, LA CITTA' E' PRONTA PER ABBRACCIARE DUE PAPI

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – C'è molta attesa per l'arrivo di Papa Francesco a Castel Gandolfo, Castelli Romani, dove attualmente risiede il Papa emerito Benedetto XVI. Sabato 23 marzo "i due Papi" s'incontreranno. Papa Francesco partirà in elicottero alle 12.00 e pranzerà col Papa emerito.Grande attesa ed emozione da parte del Primo cittadino di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, che da subito ha apprezzato e amato la figura del nuovo Papa. Avere in città due Papi è un evento straordinario per un Sindaco: "Castel Gandolfo cuore della fede – dice Monachesi – sabato sarà un'altra giornata ricca di emozione".

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GAETA, ARRIVA IL TEATRO BERTOLT BRECHT CON "TRE DOMENICHE DA FAVOLA"

Redazione

Formia (LT) – Dieci spettacoli, compagnie professioniste provenienti da tutta Italia, 3000 spettatori e tanto entusiasmo: queste le basi di una bella avventura giunta all’ XI Edizione  e diventata l’ammiraglia del progetto del Teatro Bertolt Brecht. Una scommessa vinta quella di pensare una stagione interamente dedicata ai ragazzi ma per attirare tutta la famiglia affinché realmente sia un teatro partecipato, per tutti, non un luogo chiuso ma di incontro, un luogo dove condividere insieme un momento: lo spettacolo. Non importa se è il giorno del Re Leone o del Brutto Anatroccolo, di Pulcinella o di Gaia; è un appuntamento ormai atteso dai più piccoli e segnato sul calendario con attenzione dai più grandi.  “Nel suo essere unico in quel momento il teatro rende tutti i presenti insieme partecipi di un catartico rituale dove a sua volta il Bertolt Brecht ha messo dentro i suoi piccoli rituali: dallo sbigliettamento, alla piccola presentazione, alle regole del buon spettatore, all’estrazione per vincere un libro. Questo successo è più che un successo, è uno spunto di riflessione. Questo entusiasmo ci porta a voler moltiplicare e allargare in ottica comprensoriale ad un bacino di utenti più ampio la stagione Famiglie a Teatro. E’ un motivo e un modo per sentirsi comunità”, afferma l’attore e direttore artistico del collettivo formiano Maurizio Stammati. I presupposti e le intenzioni del Bertolt Brecht iniziano già a concretizzarsi con i prossimi appuntamenti dedicati ai ragazzi e alle loro famiglie in programma a Gaeta presso la scuola Virgilio con il patrocinio dell’amministrazione comunale il 7 Aprile, il 21 Aprile e il 12 Maggio con “Tre domeniche da favola”.

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ROMA, STORIA DI UN ABUSO: UNA SOFFITTA DIVENTA ATTICO E ANZICHE' ESSERE DEMOLITA VIENE ACCATASTATA

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Chiara Rai

Roma – Ecco la bizzarra storia non di Cenerentola dove la zucca si trasforma in carrozza ma di una palazzina romana la cui soffitta di 22 metri quadri si trasforma in un attico di circa 70 metri quadri.

A raccontarla è il legale di un inquilino della palazzina, l'avvocato Francesco Sassi. L’inquilino ha acquistato un appartamento nel 2006 e in poco tempo si è visto trasformare la soffitta a lui sovrastante in un clamoroso abuso edilizio.

Tutto inizia quando in via Cerami, 44, un signore acquista la famigerata soffitta e comincia a fare dei lavori che, inizialmente, sembrano essere di ordinaria ristrutturazione ma che col passare del tempo si scopre esser stata una vera e propria operazione di realizzazione di un quarto piano. Per intenderci, si è realizzato un qualcosa che prima non c’era. 

Così, la soffitta di soli 22mq, con all’interno una riserva idrica di uso comune, riesce a diventare, con l’agglomeramento di una fetta di lastrico solare e del pianerottolo delle scale, un vero e proprio attico

Il 20 Marzo del 2007, dopo che l’inquilino ha provato bonariamente a convincere l’autore dell’abuso a ripristinare il piano, decide di rivolgersi all’Ufficio Tecnico dell’ottavo Municipio per denunciare l’illecito.

Ma la pratica sembra non arrivare mai all’epilogo. Con il tempo si è compreso che quel signore è persona influente, con tante amicizie, addirittura il padre è un affermato geometra conosciuto all’VIII municipio di Roma con cui intrattiene collaborazioni e quant’altro.  Ma sicuramente quest’ultimo particolare non avrà influito sulla lentezza nel dare riscontri da parte dell’VIII municipio romano.

Così, la storia prende la via dei legali. Un calvario tutt’ora in corso. Ad ottobre 2010, però, ecco una prima risposta: dopo quasi tre anni di udienze, spese dispendiose, vicissitudini logoranti e diritti privati  arriva la sentenza di condanna penale con patteggiamento a carico della madre del signore autore dell’abuso, comproprietaria della “soffitta – attico”.

La madre del soggetto è condannata al pagamento di una multa di 5 mila euro, 2 mesi di reclusione e, ciligiena sulla torta, obbligo di demolizione dell’abuso.  Ma questo non è bastato perché, incredibile ma vero, alle soglie di Marzo 2013, ovvero dopo sei anni dalla denuncia del fatto e dopo più di due anni dalla sentenza definitiva: Il manufatto abusivo è ancora lì per intero e per giunta da sette anni è fonte di reddito, perché occupato sempre da inquilini che pagano un affitto mensile (riuscendo anche a prenderci la residenza).

Ma, a dir poco spettacolare colpo di scena, l’intraprendente signore è riuscito addirittura, dopo soli due mesi dalla sentenza di demolizione, ad accatastare l’intero appartamento (compreso il suolo condominiale), privo, quindi, di qualsiasi autorizzazione necessaria. Ora, anche se la sentenza definitiva sul risarcimento danni richiesti non si è ancora espressa, è ben facilmente deducibile dagli atti che la relazione del Ctu propende a favore della controparte, in quanto lo stesso Ctu considera sostanzialmente nulli i danni di questo abuso.

“In buona sostanza – sintetizza l’avvocato Sassi –  a tutt’oggi, pur sussistendo due ordini di demolizione, sia dall’Ufficio Tecnico del Comune di Roma e dal Giudice penale del Tribunale di Roma, tutto il manufatto abusivo è rimasto ancora intatto, perché nessuno si preoccupa di dar corso alla loro esecuzione.

E’ evidente – continua il legale –  che solo il privato, proprietario dell’immobile sottostante, dovrà farsi carico, tramite il suo legale, di tutti i gravosi oneri economici e non solo, al fine di eliminare l’abuso, sconfiggendo anche la burocrazia, che, per le sue lungaggini, agevola implicitamente i malfattori-furbi. Va considerato peraltro che questi, paradossalmente, incassano mensilmente il canone di locazione da coloro che tranquillamente abitano il manufatto abusivo. Comunque – conclude Sassi –  costituirà, un’impegnativa battaglia, l’esecuzione della demolizione: staremo a vedere chi ne uscirà vittorioso!”

Dulcis in fundo, il Giudice non ha accolto la ricusazione del Ctu richiesta dal legale dell’inquilino. Possibile che l’Italia debba essere spaccata tra i furbetti che la fanno sempre franca e i cittadini onesti che mettono mano al portafogli?