QUELL’ORDINARIA FOLLIA CHE PLACHERÀ GLI ANIMI

Chiara Rai

Ci aspettavamo le dimissioni? Non sono arrivate. Un nuovo governo? Non è arrivato. E’ arrivata una legislatura parlamentare col rinforzino di due gruppi di saggi e l’ombra del professor Monti che dovrebbe essere garanzia di continuità del Governo, dimissionario sì ma non sfiduciato dal Parlamento.

Un tentativo Pd – Pdl? Non è arrivato neppure questo. Napolitano si è pronunciato: farà il presidente della Repubblica fino all’ultimo giorno e cercherà di spianare la strada al nuovo uomo del Colle che raccoglierà i frutti da lui seminati con ponderatezza, senza improvvisazioni ne alzate di testa. Quello che succederà è che si insedieranno due gruppi di studio, mentre Monti continuerà a far marciare il suo Governo ponendo in essere, ce lo auguriamo tutti ma visti i precedenti la speranza è poca, i provvedimenti necessari a partire dallo sblocco dei debiti della Pubblica amministrazione.

Insomma un’ordinaria amministrazione, una ordinaria follia che ha lasciato tutti soddisfatti senza vincitori ne vinti, a parte i Cinque stelle che credono che Napolitano abbia seguito le loro direttive. Ci sarà una sorta di Governo del Parlamento che sarà responsabile di tutte le riforme che dovranno essere approvate o meno.

Nel gruppo che si occuperà della parte istituzionale figurano l'ex presidente della Corte costituzionale Valerio Onida, il capogruppo di Scelta civica al Senato Mario Mauro, il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello, l'ex presidente della Camera Luciano Violante. Nel gruppo di saggi impegnato su temi economico-sociali ed europei ci sono il presidente dell'Istat Enrico Giovannini; il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato Giovanni Pitruzzella; Salvatore Rossi, componente del Direttorio di Bankitalia; i presidenti della commissione speciale di Camera e Senato, il leghista Giancarlo Giorgetti e l'esponente del Pd Filippo Bubbico e il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi.

Insomma, proprio questa anomalia placherà gli animi e porterà il famoso Titanic in porto, al sicuro dall’ansia Cipro che in queste ore pare avere preso il largo. Napolitano ha pensato a smussare l’iceberg, a calmare le borse, a non far ingrassare lo spread a regalare agli italiani una calma Pasqualina dove per il momento i politici ringraziano mentre affilano gli artigli pronti per rivendicare la loro fetta di torta. E’ volata una colomba in Quirinale, adesso la palla passa ai saggi che dovranno smussare parecchi angoli. Sono lì a posta. Intanto possiamo gustarci la lieta novella giunta dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble alla Bild: Cipro è un caso unico e non un modello per eventuali nuovi salvataggi. I conti dell'eurozona sono “al sicuro”. E per Monti altre sorprese?

La questione Marò brucerà ancora: il governo indiano è intenzionato a chiedere ulteriori indagini sulla vicenda all'Agenzia nazionale di investigazione (Nia), l'organismo creato dopo l'attentato terroristico del 2008 nella capitale Mumbai del 2008. Il 2 aprile c’è l’udienza in cui il presidente Altamas Kabir è chiamato a prendere atto del regolare ritorno di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e rimuovere l'ordinanza di limitazione dei movimenti dell'ambasciatore Daniele Mancini. Che la buona sorte assista i saggi.
 




ROMA PERDE "ER CALIFFO": MUORE OGGI NELLA SUA CASA DI ACILIA FRANCO CALIFANO

Redazione

Roma – Se ne va una istituzione della canzone di Roma e italiana. Franco Califano e' morto nella sua casa ad Acilia. Malato da tempo, era nato nel 1938. Solo pochi giorni fa, il 18 marzo, si era esibito al Teatro Sistina di Roma.

Originario di Pagani, in provincia di Salerno, è nato per caso in aereo sul cielo della capitale libica, a quei tempi colonia italiana. È cresciuto e vive da molti anni a Roma ma ha anche trascorso otto anni a Milano. Già arrestato nel 1970 per possesso di stupefacenti, caso in cui fu coinvolto anche Walter Chiari (assolto con formula piena), finisce nuovamente in carcere per lo stesso motivo e per porto abusivo di armi nel 1983, questa volta insieme al conduttore televisivo Enzo Tortora (assolto con formula piena e caso emblematico di mala giustizia). Durante quest'ultima esperienza carceraria ha composto l'album Impronte digitali, che si basa soprattutto su esperienze di quel periodo. In entrambi i processi Califano è stato assolto "perché il fatto non sussiste". Califano lo ha ripetutamente ricordato nei suoi libri e nelle sue interviste.

Si è cimentato come scrittore e saggista con opere come Ti perdo – Diario di un uomo da strada, Il cuore nel sesso, Sesso e sentimento e Calisutra – Storie di vita e casi dell'amore raccontati dal maestro. Del 2008 è, invece, l'autobiografia Senza Manette, scritta a quattro mani con Pierluigi Diaco. È stato interprete di fotoromanzi e attore cinematografico in Sciarada alla francese (1963), Gardenia, il giustiziere della mala (1979), Due strani papà (1983) con Pippo Franco, Viola bacia tutti (1998) e Questa notte è ancora nostra (2008).

Nel 2006 ha partecipato alla terza edizione del programma realtà Music Farm, condotto da Simona Ventura. Nel 2007 e nel 2010 partecipa a due puntate di Ciao Darwin con Paolo Bonolis. Califano si è sempre presentato come un disincantato amante latino, un po' cinico, un po' romantico, vantando migliaia di conquiste femminili. Lui stesso ha raccontato di aver avuto il suo primo rapporto all'età di 12 anni, con la madre di un amico. Vive in una villa nei pressi di Roma, ad Acilia, a pochi chilometri dal litorale di Ostia. Califano ha tatuato nell'avambraccio destro la sua celebre frase Tutto il resto è noia. Viene citato anche nella serie televisiva Romanzo criminale partecipando al matrimonio di uno dei componenti della banda.

I suoi ammiratori lo chiamano Califfo o anche maestro, viene imitato da Fiorello, dall'attore Max Tortora, e dall'imitatore Gianfranco Butinar. Nel 2010 a causa del suo stato precario di salute, dovuto alla rottura di tre vertebre in seguito a una caduta dalle scale, non è in attività. Il 20 febbraio 2012 si esibisce in concerto al Teatro Sistina, per l'occasione pieno in ogni ordine di posto. Lo stesso anno esce la notizia che abbia chiesto che lo Stato gli corrisponda la pensione speciale prevista dalla legge Bacchelli per gli artisti che versano in situazione di grave indigenza; notizia poi smentita dal diretto interessato durante una trasmissione televisiva. Il 3 agosto 2012 oltre 5mila persone assistono ad un suo concerto in piazza San Giovanni in Laterano a Roma nell'ambito del "San Giovanni Summer Village". Partecipa come ospite alla seconda puntata della seconda stagione di Tale e Quale Show. Il 15 ottobre è ospite con Edoardo Vianello a Domenica In da Lorella Cuccarini in condizioni di salute visibilmente preoccupanti.

Da sempre autore di testi e poesie, è famoso per canzoni spesso cantate in proprio, ma molto più frequentemente scritte per altri artisti: Mia Martini (Minuetto, scritta in coppia con Dario Baldan Bembo e La nevicata del '56 scritta nel testo con Carla Vistarini); Ornella Vanoni (La musica è finita, su musica di Umberto Bindi, scritta con Nisa, Una ragione di più, scritta con Mino Reitano); Peppino di Capri (Un grande amore e niente più, che vince il Festival di Sanremo 1973); Bruno Martino (E la chiamano estate, scritta in coppia con lo stesso Martino); Edoardo Vianello e Wilma Goich (Semo gente de borgata). Suo è anche il testo di Un'estate fa, versione italiana di Une belle histoire, del cantante francese Michel Fugain. Le notti d'agosto fu portata al successo da Loretta Goggi. Per Mina ha scritto l'intero album Amanti di valore (1974). Poco gettonato dal pubblico, il disco, con le musiche di Carlo Pes è considerato dalla critica un autentico capolavoro[senza fonte].

Come cantautore sono da annoverare tra i suoi grandi successi Tutto il resto è noia (su musica di Frank Del Giudice), Fijo mio (su musica di Amedeo Minghi) e brani come Tac, La mia libertà e Io nun piango (dedicata all'amico Piero Ciampi) canzoni di cui è autore anche della parte musicale, Ti perdo, Io per le strade di quartiere con la quale partecipa a Sanremo 88, Un tempo piccolo, brano reinciso dai Tiromancino. Franco Califano è anche autore di molte composizioni poetiche, spesso in forma di sonetto. Da ricordare Secondo me l'amore, che dà il titolo a uno dei suoi album, Il gigante de casa, Beata te, te dormi, Nun me portà a casa. Gettonatissime dal pubblico alcune poesie umoristiche e lievemente licenziose come Pasquale l'infermiere (che affronta il tema di una gravidanza inaspettata), Cesira (che ha per tema la chirurgia plastica), Avventura con un travestito (che narra di un incontro amoroso con un travestito), La seconda (sull'ingordigia sessuale di una moglie).




OSTIA, FOLLE CORSA SUL LUNGOMARE PER SFUGGIRE AD UN CONTROLLO. POI L’IMPATTO CONTRO UN ALBERO.

Redazione

Ostia (RM) – La scorsa notte una volante del Commissariato Lido, durante il normale pattugliamento, ha notato all’altezza del pontile di Ostia un giovane salire velocemente su un’auto fermatasi pochi istanti prima.

Insospettiti dallo strano “movimento” gli agenti a bordo della volante si sono avvicinati all’auto nel tentativo di fermarla per un controllo, ma i due hanno accelerato la marcia.

Avendo la Polizia alle calcagna, l’auto ha iniziato a scappare a gran velocità sul lungomare, nel tentativo di far perdere le proprie tracce.

Ma gli uomini del dott. Antonio Franco sono riusciti a stargli dietro, fin quando i due si sono schiantati contro un albero e, nonostante il tentativo di fuga a piedi, sono stati fermati dagli agenti.

Di lì ne è nata una breve colluttazione, dopo la quale i poliziotti hanno avuto la meglio e sono riusciti a bloccare i fermati.

Si tratta di due pregiudicati romani: C.M. di 31anni e S.L. 21enne; che sono stati entrambi arrestati per minaccia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Per il più vecchio dei due l’accusa è anche di porto abusivo di oggetti atti ad offendere, in quanto all’interno dell’auto, nel vano portaoggetti dello sportello lato guida, deteneva un cacciavite.




ROMA, COMMISSARIATO TUSCOLANO: PRESO PUSHER CHE SPACCIAVA MARJIUANA IN STRADA

Redazione

Roma – Anche questa volta è stata l’attenta e costante attività di indagine che ha permesso agli Agenti della Squadra Investigativa del  Commissariato “Tuscolano”, diretto dal dr. Domenico Sannino, di individuare ed arrestare un giovane con precedenti di Polizia,   P.C., di 22 anni.

E’ stato proprio il comportamento del giovane, già conosciuto dalle forze dell’ordine proprio per un arresto avvenuto la scorsa estate  che, dopo essersi fermato in piazza dei Consoli è stato ripetutamente avvicinato da diversi ragazzi.  

Questo ha insospettito i poliziotti che hanno iniziato a studiarne gli spostamenti.

Nel corso dell’attività investigativa, il P.C., è stato notato tornare in piazza dei Consoli da dove si era allontanato per alcuni minuti con un ciclomotore.

Dopo aver parcheggiato vicino ad un bar era rimasto nuovamente in attesa.

I poliziotti così hanno deciso di controllarlo e quando lui li ha visti avvicinarsi ha iniziato a scappare.

Inseguito, gli agenti sono riusciti a bloccarlo dopo poche centinaia di metri, malgrado la resistenza del ragazzo.

Perquisito è stato trovato in possesso di 100 grammi di marijuana.

Accompagnato presso gli uffici del Commissariato, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.

I successivi accertamenti, in particolare l’esame delle telefonate effettuate dal ragazzo,  hanno consentito di individuare il “fornitore”, dello stupefacente,  un minorenne abitante nella zona.

A casa di questo infatti, i poliziotti durante la perquisizione hanno sequestrato circa 40 grammi di marijuana.

I giovane è stato denunciato al Tribunale per i Minorenni e riaffidato ai genitori.

 

 

 




I FICHI SECCHI DELLE NOZZE PD

Emanuel Galea

Persona affezionata alle metafore. Ultimamente ne ha sfornata una che quota in ogni suo discorso di circostanza: “Non si ferma l’acqua con le mani”, ripete. Di questo ci siamo accorti tutti quanti, se non per altro, dal diluvio di proteste che gli si sono rovesciate addosso da tutte le parti.

Ha richiamato gli altri alla loro responsabilità, mentre da parte sua ha chiuso le porte ad ogni dialogo, insensibile ed ostinato nelle sue idee. Con tutto rispetto, ci piacerebbe suggerire a Bersani una metafora utile ed importante: “Non si fanno le nozze con i fichi secchi”.

E’ stato lui ad insistere a voler formare un governo di minoranza, con un “cestino povero di otto fichi secchi” da offrire alle controparti. Finalmente, però, gli è sorto il dubbio che questo matrimonio non s’ha da fare. Ieri è salito al Colle, stanco, deluso, ma non del tutto preparato a gettare la spugna. Ha preso posto davanti al Presidente, intenzionato a proseguire il braccio di ferro fino in fondo. A quel tavolo sedevano due interessi. Pierluigi Bersani rappresentava gli interessi esclusivi del suo partito, il proprio orgoglio, il suo buon nome, la sua carriera politica come leader. Giorgio Napoletano rappresentava gli interessi del paese, del popolo italiano, una buona governabilità.

Re Giorgio, dando un’occhiata al cestino di fichi secchi e un'altra diritta negli occhi al “presidente incaricato” decide di conferire al “perlustratore battuto” gli onori in campo, mitigando la sconfitta e dichiarando “congelato l’incarico a questo assegnato il 22 marzo scorso. “Le consultazioni hanno avuto un esito non risolutivo” ha dovuto ammettere Bersani  ed il Colle, prenderà, “senza indugio iniziative che gli consentano di accertare personalmente gli sviluppi possibili del quadro politico-istituzionale", ha spiegato Donato Marra, segretario generale della Presidenza della Repubblica italiana.

A questo punto, Pierluigi, entrato con le pretese ed ambizioni di fare il Presidente del Consiglio, incarico  papabile, è uscito semplicemente come un “segretario emerito”. E dopo un lungo giorno di consultazioni flash per Giorgio, ieri di venerdì Santo, c’è la classica pausa di riflessione che si concede anche alle unioni più salde, figuriamoci ai famosi fichi secchi.  Intanto in cuor suo, Bersani, si prepara a consegnare le armi e come tutti gli “emeriti”, non gli auguriamo di finire in solitudine meditando sul tempo prezioso che ha fatto perdere all’Italia, ostinandosi a mostrare i propri muscoli al suo Cavaliere avversario.

La parola a Giorgio che con quel misero paniere dovrà tirare fuori una proposta convincente. L’Italia tutta confida nella saggezza del suo Presidente e spera che, per il bene del paese, sappia imporre  un governo condiviso tra le parti, democraticamente elette, per vegliare su questa Italia agonizzante. Lo sdegno e la vergogna vanno a tutti i partiti, tutti senza alcun discrimine, politici che, in questo momento tragico si sono mostrati parimenti irresponsabili. Gli interessi delle loro botteghe possono aspettare,
quelli dell’Italia No.
 




BASSANO ROMANO, FERMATA TRENO FL3: SALGONO SOLO GLI SCOUT

Alberto De Marchis

Bassano Romano (VT) – A Bassano Romano, ormai da diversi anni il treno della linea Fl3 (Roma-Cesano-Viterbo) non effettua più la fermata o meglio la effettua solo esclusivamente, previo accordo, per i boy scout.

Ma anche in queste occasioni non c’e’ nulla da fare per i residenti che non possono ne scendere ne salire. Gli abitanti di Bassano che usufruiscono della linea ferroviaria devono quindi fare riferimento alle stazioni di Oriolo oppure di Capranica, distanti qualche chilometro dal paese, sperando di trovare la coincidenza giusta per arrivare alla meta. “Eppure il paese conta ben 5.000 abitanti rispetto i 1.600 di Tre Croci fraz. Vetralla dove è prevista la fermata a chiamata. – Dichiara Carlo Leoni residente di Bassano – Ma a Bassano Romano come mai non fanno la chiamata? Eppure – prosegue il cittadino –  esiste  l'articolo 3 della costituzione che recita che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge.. E non solo, ma l'Italia è in Europa e perciò vige anche l'articolo 21 della carta Europea che invoca la non discriminazione”. Carlo Leoni insieme alla madre ottantunenne, fanno sapere di aver raccolto circa 2000 firme per cercare di far riattivare la fermata del treno a Bassano Romano. Laddove non arrivano le Istituzioni, a volte, riescono i cittadini.

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RIETI, VIA LIBERA AL PROTOCOLLO DI INTESA CON VITERBO, CIVITAVECCHIA E TERNI.

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Redazione

Rieti – Le Giunte dei Comuni di Viterbo, Civitavecchia, Terni e Rieti daranno il via a un percorso di collaborazione e condivisione delle linee strategiche di sviluppo che sfocerà in un protocollo d'intesa che sarà sottoscritto nelle prossime settimane. E' quanto hanno deciso, questa mattina, i Sindaci di Viterbo, Civitavecchia, Terni e Rieti nel corso dei due incontri, promossi dal Sindaco Simone Petrangeli e tenutesi a Viterbo e Civitavecchia.

Come annunciato nei giorni scorsi, in particolare dopo la visita a Rieti del Sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, l'incontro odierno ha avuto come tema centrale la proposta di costituire una rete di Comuni e opportune politiche di sviluppo finalizzate anche alla realizzazione di un corridoio a nord di Roma in grado di sfruttare le opportunità che derivano dalla vicinanza con la Capitale.

La collaborazione nata tra le quattro Città, su stimolo dei Sindaci di Rieti e Terni, oltre lo studio e la condivisione di strategie di sviluppo comuni, riguarderà anche l'avvio di una serie d'iniziative, a breve e medio termine, sui temi della mobilità, del turismo e dall'ambiente. Nelle prossime settimane l'invito sarà esteso anche al Sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente.

Il primo passo sarà la sottoscrizione di un protocollo d'intesa per arrivare, successivamente, alla nascita di una cabina di regia che coniughi e armonizzi le politiche territoriali di questa area vasta.




ROMA, FLAMINIO: BONIFICATO IL GIARDINO DEGRADATO DEL LICEO ARTISTICO DI VIALE PINTURICCHIO

Redazione

Roma – "Grazie ad alcuni volontari del Liceo artistico di Viale Pinturicchio ed operatori dell'Ama, è stato bonificato il giardino della scuola superiore del quartiere Flaminio divenuto una vera e propria discarica a cielo aperto." Lo dichiara in una nota Francesco De Salazar Presidente del Movimento Cittadino Flaminio Parioli V. Olimpico. "L'area in questione, arredata da  foglie, cartacce, banchi, sedie e rifiuti di ogni genere – racconta il responsabile del Movimento – fu transennata qualche anno fa poichè il muro di confine della scuola, appartenente alla Polizia di Stato, rappresentava  un pericolo per l'incolumità fisica degli studenti. Da quel momento in poi questo angolo del quartiere, collocato all'altezza del civico 75 di viale Pinturicchio, era diventato un luogo di incuria e bivacco, e la Provinicia di Roma, nonostante numerose richieste da parte della scuola e dei rappresentanti di istituto, non ha mai provveduto alla bonifica dell'area. Ringrazio in maniera particolare cittadini del nostro movimento, la rappresentante di istituto e gli operatori dell'Ama da noi contattati e intervenuti sul posto, che hanno strappato al degrado un' area verde ubicata nei pressi di Piazza Antonio Mancini già sofferente da gravissimi problemi di bivacco, sicurezza e incuria."
 




FORMIA, IL TEATRO BERTOLT BRECHT VERSO I 40 ANNI DI ATTIVITA' SUL TERRITORIO

Redazione

Gaeta (LT) – La promozione culturale è uno dei cardini fondamentali della storia e delle attività del Teatro Bertolt Brecht di Formia che si avvia a festeggiare 40 anni di lavoro sul territorio. Una promozione culturale che non ha mai dimenticato le proprie radici ed il proprio comprensorio, un non luogo che è ormai punto di riferimento, un progetto, un’idea. Su questo solco si inseriscono i numerosi appuntamenti previsti all’interno della settimana della cultura “Vivi l’arte” promossa dal Comune di Gaeta dall’1 al 7 Aprile.

In collaborazione con l’amministrazione comunale due gli spettacoli del Teatro dell’Acquario di Cosenza in programma alle 20:30 presso la Caserma Cosenz adiacente il Santuario della SS. Annunziata: il 2 Aprile “Malaluna” con la regia di Antonello Antonante ed in scena Gianfranco Quero per un viaggio nella vita e nel teatro di Luigi Pirandello, raccontato, "cuntato" con leggerezza e sottile ironia da un attore, che a volte è uno, alcun'altre nessuno e cert'altre centomila. Da solo sulla scena, ma con la incisiva presenza di oggetti e di "fantasmi" che si cercano, si intrecciano e si rincorrono in un turbinio di immagini e parole che mette lo spettatore nella condizione di positivo sbandamento e comunque anch'esso al centro della giostra. Il 4 Aprile, invece, “Lo Stipo” di Corrado Alvaro con Maurizio Stammati e Maria Marino.  La storia di una famiglia calabrese che in una piccola scossa di terremoto perde non solo la casa ma anche lo “stipo”, orgoglio e vanto per tutta la famiglia. Illusi di trovare generosità e accoglienza dalla città e disponibilità dai bigliettai delle diverse stazioni ferroviarie in cui fanno tappa giungeranno a nuova destinazione  a piedi.

Nel viaggio nel magico mondo della cultura non mancheranno le letture d’attore e d’autore: il 3 Aprile alle 20:30 presso il campanile della cattedrale e il 4 Aprile alle 18:00 presso Palazzo De Vio Paolo Cresta legge “Novecento” di Baricco e “I 60 Racconti” di Dino Buzzati, il 5 Aprile alle 18:00 a Via Rosmini Maria Marino legge Stefano Benni mentre il 6 Aprile alle 20:00 sul sacrato della SS. Annunziata Lello Serao interpreta l’Odissea. “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” (Art.9 Costituzione Italiana). Partecipare è il primo e concreto strumento per far valere questo diritto – dovere.
 




GAETA, CONSORZIO "IL COLLE B3”: ELETTI PRESIDENTE E ORGANI DIRETTIVI

Redazione

Gaeta (LT) – Il “Consorzio Il Colle B3” ha il suo Presidente: il dr. Franco Lefano è stato eletto, nei giorni scorsi, insieme agli altri organi direttivi del Consorzio obbligatorio dei proprietari dei terreni, inclusi nel Piano Particolareggiato attuativo del P.R.G.  per la sottozona “B3  – il Colle”.

“Il Consorzio, costituito lo scorso novembre, dopo lunghi anni di navigazione nel mare dell’incertezza finalmente approda in acque sicure – afferma il Sindaco Cosmo Mitrano – La nostra Amministrazione si è impegnata in prima persona per far uscire dallo stallo e sbloccare definitivamente l’annosa questione. Siamo andati dritti all’obiettivo, lavorando sodo, nell’esercizio delle nostre funzioni, improntato all’imparzialità e al principio di buona amministrazione, coordinando e smussando tanti e troppi ostacoli, creati da  anni di litigiosità esasperata e mancanza di dialogo costruttivo. Salutiamo l’elezione del dr. Lefano con favore, in quanto permetterà di organizzare, in maniera ordinata e coordinata, la qualificazione dello sviluppo urbanistico,  attuativo delle scelte pianificatorie e programmatorie nel Piano in questione. Ciò renderà possibile la realizzazione diretta ed immediata delle opere di interesse generale, nell’ambito di un più ampio progetto di intervento di interesse privato.”.

“L’elezione del Presidente e degli altri organi direttivi del Consorzio B3 – afferma l’Assessore all’Urbanistica Pasquale De Simone – rende ancora più concrete le azioni poste in essere dalla nostra Amministrazione  affinché la costruzione delle abitazioni nel comprensorio B3 Il Colle non sia più un sogno per tanti cittadini. Nei prossimi giorni si inizierà a lavorare per la stesura della convenzione con il Consorzio, per la migliore attuazione delle previsioni del PRG, redigendo un piano di assetto definitivo maggiormente rispondente alle esigenze tecniche ed attuative, con l’individuazione delle aree edificabili, la suddivisione in sub lotti, il tracciato della viabilità principale, l’individuazione degli spazi pubblici, la localizzazione dei volumi residenziali e non residenziali di spettanza di ogni proprietario o assegnatario dei terreni inclusi nel piano”.
 




GAETA, CIMITERO, PROSEGUE L'OPERAZIONE VERITA'

Redazione

Gaeta (LT) –  “Il Cimitero, un luogo sacro di culto, è divenuto a Gaeta, per l’incuria, l’incompetenza e l’incapacità delle passate amministrazioni, luogo di illegalità e disservizi. Non gioco a  far scarica barile, ma la drammatica situazione in cui abbiamo trovato il Cimitero Comunale, e sulla quale i Carabinieri stanno indagando, è al di là di ogni immaginazione. Indagini che la nostra Amministrazione ha contribuito ad avviare e di cui ringrazio l’Arma per l’efficienza e l’efficacia operativa che, come sempre, stanno dimostrando”.

Sono parole del Sindaco Cosmo Mitrano intenzionato a far emergere la verità sul cimitero cittadino, nella consapevolezza che ciò può dar fastidio a chi, per anni, non si è adoperato per la sua riqualificazione e per il miglioramento dei servizi cimiteriali, ma ha mantenuto in vita un modus operandi, a dir poco discutibile.
“ Verità che si vuol continuare a nascondere con altre falsità – dichiara il Sindaco Mitrano –  gettando fango su chi oggi vuole fare pulizia di un passato di irregolarità e carenze. Quando l’ex Presidente del Consiglio Padovani parla del frazionamento, realizzato dalla sua Amministrazione,  del mutuo di circa 2 milioni e 500.000 mila euro, acceso dal Comune nel 2005 presso la Cassa Depositi e Prestiti, finalizzato alla ricostruzione della Cappella di S. Francesco Vecchio, deviando singole parti di esso a scopi diversi da quelli per cui è stato erogato, ritenendola un’ operazione legittima, prevista dalla normativa vigente “per renderlo (il mutuo n.r.) compatibile con il Patto di Stabilità”, sa bene di essere nell’errore.

La verità è che la Cassa Depositi e Prestiti ha rigettato le richieste di devoluzione del mutuo del 2005, presentate dalla precedente Amministrazione Comunale. Perché? E’ presto detto. I mutui Cassa Depositi e Prestiti sono  a destinazione vincolata, erogati cioè per la realizzazione di quella determinata opera pubblica per cui essi sono richiesti, e possono essere devoluti verso altri interventi solo in due casi: o l’opera per cui è stato in origine chiesto il mutuo viene realizzata con fondi propri del Comune (esclusa ogni altra forma di finanziamento),  o l’Amministrazione comunale  decide di non  realizzarla più. Quindi il percorso di leasing in costruendo proposto dal precedente governo cittadino per la ricostruzione della Cappella non poteva essere accolto, di qui il rigetto delle istanze di devoluzione del mutuo di 2 milioni e mezzo di euro verso altre destinazioni.

Tanto più che il leasing si configura come una forma elusiva degli strumenti di indebitamento del Comune. In sostanza il nuovo percorso scelto dalla precedente Amministrazione poneva  in essere un doppio indebitamento per l’Ente. Dubbia tra l’altro è l’applicazione del leasing in costruendo ad un bene inalienabile ed indisponibile qual è il Cimitero, comportando il leasing stesso la cessione della proprietà dell’immobile.  In sostanza, l’Amministrazione passata ha solo perso tempo, prolungando gli anni di inattività rispetto ad una problematica così seria. In 5 anni nulla è stato fatto per utilizzare  i fondi ottenuti dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’intervento al Cimitero. Anzi il mancato utilizzo del mutuo potrebbe prefigurare un danno erariale, continuando il Comune a pagare i relativi interessi.  “ Il primo atto della nostra Amministrazione – aggiunge il Primo Cittadino – nel Giugno 2012, appena insediati, è stato  il  Piano triennale delle Opere Pubbliche in cui è stato inserito, tra i vari interventi previsti, la riqualificazione del Cimitero proprio attraverso  quel vecchio  mutuo di circa due milioni e 500 mila euro, da noi ricompattato e riportato all’originaria situazione di legittimità. Siamo fermamente intenzionati a continuare l’operazione trasparenza e verità sul Cimitero, facendo emergere tutte le carenze, disservizi ed irregolarità. Nel passato si è favorito l’affermarsi ed il permanere di un monopolio a danno del cittadino che noi oggi abbiamo eliminato, riaffermando il carattere pubblico dei servizi cimiteriali e riportando il giusto equilibrio tra pubblico e privato”.  “In merito alla ricostruzione della Cappella S. Francesco Vecchio – conclude il Sindaco Mitrano – voglio rassicurare la cittadinanza che nel corso del nostro mandato i cittadini di Gaeta avranno la Cappella ricostruita: è infatti un obiettivo prioritario del nostro governo. Ma  a questo punto mi pongo una domanda: perché la precedente Amministrazione non si è posta seriamente il problema della ricostruzione della Cappella avviando concretamente la sua realizzazione, invece di procedere, al frazionamento del mutuo a tale scopo destinato, cercando di deviarlo verso altre opere?

E l’ex Presidente del Consiglio Comunale non tiri in ballo il problema del Patto di Stabilità, poiché questo poteva essere superato con un’adeguata programmazione degli interventi in conto capitale Tutto ciò dimostra ancora una volta la superficialità del suo governo cittadino che navigava a vista, e ha dimostrato di non essere in grado di effettuare la programmazione di un’opera così indispensabile come la Cappella S. Francesco Vecchio”. Sulla ricostruzione della Cappella S. Francesco Vecchio, e sulla riqualificazione generale del Cimitero, interviene l’Assessore alle Politiche Ambientali Alessandro Vona che afferma: “Stiamo valutando la fattibilità della realizzazione del progetto già predisposto per  la ricostruzione di questa Cappella. In alternativa siamo intenzionati a trovare una soluzione in tempi rapidi  per quest’importante costruzione  attesa da 10 anni dalla popolazione di Gaeta. Vorrei inoltre rassicurare la cittadinanza sul massimo impegno della nostra Amministrazione affinché in tempi brevi e  certi la drammatica situazione del Cimitero di Gaeta sia risolta in via definitiva.

In conclusione l’Assessore Vona riconferma quanto già dichiarato nei giorni scorsi circa la possibilità di servirsi di un Project Finance per il Cimitero “che andrebbe a realizzare una stretta cooperazione tra pubblico e privato, quindi una forma particolare di esternalizzazione. Esso infatti individuerebbe, con procedura di evidenza pubblica, il privato intenzionato ad investire per la riqualificazione complessiva del Cimitero insieme al Comune che, dal suo canto, metterebbe a disposizione il suddetto mutuo di due milioni e 500 mila euro. Il privato andrebbe sì a gestire i servizi cimiteriali ma con prezzi calmierati e regole fissate dal Comune. Regole che rispettano i cittadini e che in particolare prendono in considerazione i disagi delle fasce sociali più deboli.   Ciò sarà possibile perché il Comune  non solo sarà  cofinanziatore del progetto ma resterebbe l’unico ente che potrà dare loculi in concessione, continuerebbe ad essere l’unico proprietario del Cimitero, e quindi i servizi cimiteriali rimarrebbero pubblici, determinando chiarezza e trasparenza nella gestione e  impedendo speculazioni occulte a danno dei cittadini”.

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