NEMI, STANOTTE UNA FRANA SULLA VIA NEMORENSE

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Angelo Parca

Nemi (RM) – Alle 3 di notte di giovedì 4 marzo si è verificata una frana su via Nemorense, a pochi metri da piazza Roma e dalla chiesa del Crocefisso, proprio nei pressi dell’area posta sotto sequestro ad ottobre del 2012, quando i Carabinieri di Nemi  hanno messo i sigilli alle opere  murarie realizzate nel complesso immobiliare che domina piazza Roma in via Nemorense. Lì c’è un lungo muro realizzato per contenere i movimenti franosi che si sono verificati negli anni passati e che continuano a verificarsi. Anni di lavori da parte della Provincia e con l’ausilio del Comune dopo la grande frana del 2008 che ha reso inagibile metà carreggiata costringendo le auto a senso unico. Adesso, probabilmente, la Provincia interverrà sull’arteria e deciderà se ripristinare o meno il senso unico alternato in attesa che venga nuovamente rimessa in sicurezza la parte boscata oggetto di frana. Fortunatamente l’alberatura franata, si è fermata al muro di contenimento che da anni giace incompiuto.

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ROCCA DI PAPA, CRISI CENTRO EQUESTRE FEDERALE: SI LAVORA ALLA RINASCITA

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Redazione

Rocca di Papa (RM) – Si è svolto con successo l’incontro tra il sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia e la presidentessa della FISE Antonella Dallari, circa il futuro del Centro equestre federale dei Pratoni del Vivaro, che segue quello avuto con il presidente regionale del Coni Riccardo Viola.

“Apprendo con piacere lo stanziamento di un finanziamento da parte del Comitato olimpico nazionale per effettuare i primi interventi di riqualificazione sulle strutture – dichiara il primo cittadino – e l’intento di iniziare un percorso di rilancio e riqualificazione del polo sportivo roccheggiano, che vanta trascorsi d’eccellenza nel mondo dell’equitazione”.

Sulla scia dell’allarme lanciato in merito all’instabilità occupazionale dei dipendenti, e in seguito alla recente nomina del nuovo presidente del Coni Giovanni Malagò, sono in programma ulteriori incontri che mirano a porre le basi per un nuovo percorso di sviluppo, che riporti il Centro equestre federale ai fasti di un tempo.

Dalle Olimpiadi del 1960, i più importanti nomi dell’equitazione nazionali e internazionali hanno gareggiato sugli splendidi percorsi naturalistici del centro ippico di Rocca di Papa.

“E’ giunto il momento di fare squadra – continua il primo cittadino -. E’ opportuno che il Coni, insieme al Comune e la Regione Lazio, individuino al più presto il modo di poter sfruttare a pieno le potenzialità del Centro equestre, con i suoi 145 ettari di colline e distese verdi, rilanciando da un lato  l’allevamento e le discipline del cavallo, e dall’altro aprendo alle altre federazioni che già oggi trovano nel Cef una location ideale per gare  e competizioni a livello nazionale, come la mountain-bike, l’atletica e persino il tiro con l’arco.

La nostra priorità, oltre alla stabilizzazione del personale, è quella di ridare lustro a una risorsa sportiva fondamentale per il territorio, obiettivo per cui abbiamo sempre mostrato piena disponibilità. Mi farò promotore, inoltre, di un tavolo dei sindaci del comprensorio, perché siano anch’essi protagonisti di un progetto di sviluppo condiviso, che veda nel Centro equestre federale l’elemento trainante, con risvolti fondamentali sia in termini occupazionali che turistici”.




FROSINONE TELECOM: NO ALLA CHIUSURA DELLA SEDE NEL FRUSINATE

Redazione

Frosinone – In tempi di crisi economica, anche Telecom taglia le proprio sedi, a rischio quella del Frusinate.  “La priorità è la tutela dei livelli occupazionali e il mantenimento della sede nel capoluogo per evitare lo smantellamento dei servizi presenti sul territorio”.

Così il Senatore Francesco Scalia interviene a sostegno dei lavoratori del 187 di Frosinone dopo la presentazione del piano di riordino aziendale Telecom che prevede la chiusura di 40 sedi provinciali, tra cui quella di Frosinone.

“Non possiamo accettare – continua Scalia – questa logica di tagli indiscriminati che, con la chiusura della sede di via Valle Fioretta, provocherà la perdita di 40 posti di lavoro. A Frosinone le operatrici sono per la maggior parte donne e non si può proporre loro un trasferimento nella capitale o il telelavoro in quanto tale ipotesi non tiene conto delle loro esigenze di gestione familiare.

Trovo molto più condivisibile la proposta delle organizzazioni sindacali su un trasferimento del servizio in uno stabile diverso che comporterebbe una effettiva riduzione dei costi d’affitto”.

“E’ necessario – conclude Scalia – ricercare ogni possibile soluzione che possa evitare l’ennesima chiusura nel nostro territorio. Bene l’impegno del Prefetto ma è indispensabile che anche la Provincia e la Regione si attivino  presso i vertici aziendali convocando con urgenza un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per mediare in questa difficile vertenza”.




ROMA CASILINO, IN MANETTE RUMENO PER TENTATO OMICIDIO

Redazione

Roma – E’ stato chiuso con provvedimento del Questore di Roma il bar di via Acquaroni, teatro dell’omicidio avvenuto la sera del 30 marzo scorso.

Provvedimento, quest’ultimo, attuato nell’ambito di controlli straordinari del territorio svolti nella giornata di ieri dagli agenti della Questura nella zona del Casilino ed in particolare a Tor Bella Monaca.

Effettuati posti di controllo, perquisizioni e controlli amministrativi; oltre alla chiusura dell’esercizio commerciale – eseguita ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. – sono state 2 le persone arrestate ed una quella denunciata; sequestrati, inoltre, 3 videopoker e 20 grammi di hashish.

Controllate complessivamente 110 persone – 16 delle quali straniere – e 48 veicoli; 12 inoltre le persone sottoposte al regime degli arresti domiciliari a controllo.

Ad “operare”, oltre agli agenti dei Commissariati Casilino e Prenestino e del Reparto Volanti, sono stati anche gli uomini della Squadra Mobile, della Divisione Amministrativa e del Reparto Prevenzione Crimine, con il supporto del Reparto Cinofili.

Il primo a finire in manette è stato un 32enne rumeno, che dovrà rispondere di tentato omicidio e di resistenza a pubblico ufficiale.

Le pattuglie della Polizia presenti in zona nel pomeriggio di ieri, sono state inviate dalla Sala Operativa della Questura in via Degas, dove era stata segnalata una persona accoltellata.

Giunti sul posto, dopo aver soccorso un 50enne rumeno colpito all’addome con un coltello, hanno subito iniziato ad acquisire gli elementi per cercare di risalire all’autore dell’aggressione.

Apprese le descrizioni dell’uomo, è immediatamente scattata una “battuta” in zona da parte delle pattuglie del Reparto Volanti.

Percorrendo alcune vie limitrofe, gli agenti si sono imbattuti in un uomo perfettamente corrispondente alle descrizioni dei testimoni, che alla loro vista ha palesemente aumentato l’andatura, cercando di dileguarsi.

Bloccato con non poca difficoltà dai poliziotti, una volta perquisito è stato trovato in possesso di  un coltello, ancora insanguinato, nascosto in una scarpa.

Dopo averlo condotto presso il Commissariato Casilino, grazie all’ascolto di alcuni testimoni i poliziotti sono stati in grado di ricostruire l’accaduto, accertando che tutto era  nato da una banale lite tra il ferito e il suo aggressore, iniziata con la richiesta di una sigaretta.

Dalle parole si era passati ai “fatti” e quindi all’accoltellamento del 50enne.

Identificato per L.V., è stato accompagnato negli uffici e arrestato; dovrà rispondere per i reati di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.

Altro arresto è stato effettuato in via Casilina.

L’allarme scattato presso un negozio di materiale elettrico ha messo in allerta il proprietario che, trovandosi nei pressi, si è recato presso l’esercizio commerciale.

L’uomo, accingendosi ad entrare all’interno, ha sentito dei rumori sospetti ed ha  avvisato il “113”.

Le Volanti – inviate sul posto dalla Sala Operativa della Questura – hanno effettuato un sopralluogo all’interno scovando un uomo che, dopo essersi introdotto nel reparto cavi del negozio, stava “portando via” una matassa di quasi 100 metri di cavo elettrico in rame, del peso di oltre 40 kg.

L’uomo, identificato per O.V., di nazionalità rumena, è stato arrestato per furto aggravato, mentre il materiale rubato è stato successivamente riconsegnato al proprietario.

I controlli amministrativi – effettuati presso 6 diversi esercizi pubblici – hanno inoltre portato al sequestro di 3 videopoker; le slot erano in funzione all’interno di un bar nella zona di Torre Angela, ma non conformi con le vigenti normative che regolano il settore.

Il titolare, un cittadino albanese, è stato denunciato e sanzionato per 8.000 euro.

Controllati anche 2 “compro oro” per i quali ne è stata richiesta la sospensione; sanzionati per le  irregolarità riscontrate i due titolari per complessivi 2.000 euro.

 




NEMI, ELEZIONI DIRETTIVO PRO LOCO: MARINELLI CHIEDE SPIEGAZIONI

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C.R.

Nemi (RM) – Cambiato il direttivo della Pro Loco di Nemi in maniera fulminea? Pare di sì. Secondo la testimonianza dell’esponente Sel di Nemi Azzurra Marinelli, proprio questo pomeriggio, tre marzo 2013, si sarebbe tenuta una assemblea presso l'aula Consiliare del Comune di Nemi con all’ordine del giorno il rinnovo del consiglio direttivo. Secondo quanto si apprende, gli iscritti, quasi un centinaio, non sarebbero stati tutti convocati. Solo una manciata di iscritti sarebbero venuti a conoscenza dell’assemblea. Marinelli, tra i soci fondatori della Pro Loco nemese ad esempio non ha avuto alcuna notizia ne tramite lettera, come si converrebbe e, neppure ha notato manifesti o comunicazioni informali tali da permetterle di partecipare alla presunta elezione del direttivo. Forse sarebbe stato onere del presidente dimissionario avvertire gli iscritti? Tra i nuovi componenti del direttivo, secondo Marinelli, ci sarbbero Siro Ricci, Anna Beccia, Pietro Pazienza, Federica Cavaterra, Brecciaroli. Ancora non si conosce il nome del nuovo presidente, che prenderebbe il posto di Paola Bottacchiari. “Vorrei con esattezza – dice Azzurra Marinelli – conoscere i nuovi componenti del direttivo e inoltre vorrei sapere in quale maniera si è svolta la procedura di rinnovo del direttivo, alla cui assemblea non sono stata convocata”. Marinelli spiega che secondo regola possono far parte del direttivo gli iscritti da almeno sei mesi e tra i nomi che le sono pervenuti a conoscenza potrebbero essere annoverati alcuni soggetti freschi di iscrizione. “Ogni anno – dice Azzurra – rinnovo la tessera di iscrizione per un importo di circa 20 euro. Dunque in quanto iscritta intendo verificare la legittimità dell’operazione e vorrei delle spiegazioni in merito alla mancata convocazione”. Dunque un nodo tutto da sciogliere e se davvero si fosse insediato un nuovo direttivo in Pro Loco, probabilmente più di qualcuno farà sentire la sua voce.




LANUVIO, UNA SECCHIATA DI VERNICE AL PORTICO DEGLI ANTONINI

A.D.M.


Lanuvio (RM) – Lo storico portico degli Antonini di Lanuvio è stato preda di deturpazioni da parte di vandali tutt'ora ignoti. L'opera è salva per miracolo. Il Protico, appena riportato a nuova luce dall'amministrazione comunale, è stato completamente imbrattato con una abbondante secchiata di vernice: "Delinquenti, vigliacchi, nemici dell'intera collettività – parole dure e di condanna da parte del sindaco Luigi Galieti e dell'assessore Andrea Volpi – quando ci hanno avvertito stamattina all'alba noi e il direttore del Museo, Luca Attenni, ci siamo subito attivati per ridurre al minimo i danni a quello che è un sito dal valore inestimabile che stiamo faticosamente rivalorizzando dal punto di vista archeologico e turistico". Fortunatamente sono subito intervenuti gli operai specializzati evitando che la vernice macchiasse indelebilmente l'intero basamento del sito, ora si spera che le telecamere di sorveglianza possano dare un volto agli autori di tale scempio.E intanto l'amministrazione fa la parte del leone:"non hanno deturpato irrimediabilmente l'immagine del paese".

 




GROTTAFERRATA RIFIUTI CRISI AIMERI, L'AMMINISTRAZIONE MORI RISOLVE IL CONTRATTO

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Redazione

 Grottaferrata (RM) – Alla luce dell’interruzione del servizio posto in essere per l’inadempienza dalla società AIMERI, l’amministrazione comunale di Grottaferrata,Castelli Romani, sta agendo per la risoluzione contrattuale con la stessa e l’individuazione di un altro soggetto da incaricare per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani, soggetto che entro le prossime 72 ore sarà in grado di garantire il rientro alla normalità.

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ROMA TRIONFALE, ARRESTATI SEI TOPI DI APPARTAMENTO

Redazione
 
Roma – 200 Kg in pezzi di pregiata argenteria, orologi, gioielli e PC portatili. E' la refurtiva sequestrata dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale in un'abitazione divenuta base logistica di 6 topi d'appartamento. Fatale per la banda, composta da due cittadini georgiani – tra cui una donna – due lituani, un lettone ed un romeno di età comprese tra 22 e 40 anni, è stato l'ultimo colpo: nella notte, infatti, i malviventi sono stati bloccati subito dopo aver svaligiato un appartamento. La refurtiva dell'ultimo colpo, argenteria e pellicce di proprietà di una 83enne romana, è stata interamente recuperata e restituita. Poco dopo, i Carabinieri hanno scoperto la loro "base", dove è stato recuperato il "tesoro" della banda, oggetti del valore di centinaia di migliaia di euro frutto di altri furti in appartamento. I sei ladri sono stati arrestati e portati a Regina Coeli e alla sezione femminile del carcere di Rebibbia.



GUIDONIA, 70ENNE ABUSAVA DELLA NIPOTE ACQUISITA DI 13 ANNI.

Redazione

Guidonia (RM) – La vicenda è stata scoperta dai poliziotti a fine febbraio, quando i genitori della giovane vittima, ormai maggiorenne, si sono rivolti a loro per sporgere denuncia.

Il padre della ragazza, vedendola stranamente turbata, l’ha convinta a confidarsi e da lì ha scoperto che la giovane intratteneva una “relazione” malata con il compagno della nonna, che da anni la costringeva ad avere rapporti intimi con lui.

Con l’aiuto di una psicologa del Centro antiviolenza “Le Lune” di Guidonia, gli agenti hanno ascoltato il racconto della ragazza, che, a detta degli specialisti, è affetta dalla “Sindrome di Stoccolma”, provando empatia con il proprio aguzzino proprio a seguito delle violenze subite.

Oggi gli investigatori dell’Ufficio di Polizia di Guidonia, diretti dal dott. Alfredo Luzi, hanno notificato all’uomo un provvedimento cautelare di divieto assoluto di avvicinamento alla vittima, nonché di qualsiasi tentativo di comunicare con lei e con i suoi familiari.

Il provvedimento è stato richiesto all’Autorità Giudiziaria in considerazione della gravità dei fatti emersi e dei gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico del responsabile, soprattutto in ragione della sua evidente pericolosità sociale e delle modalità e circostanze con le quali ha compiuto il suo delitto.

FOTO DI REPERTORIO




ROMA, DERIVATI STIPULATI DAL COMUNE: MAGI (RADICALI): "IL BLUFF DEI 5 STELLE"

Redazione

Roma – Riccardo Magi segretario di Radicali Roma tira dritto e parla dell'istanza presentata dal candidato Cinque Stelle De vito. "Dell'istanza di accesso agli atti sui derivati stipulati dal Comune di Roma – dice Magi –  depositata dal candidato M5S De Vito sui contratti dell'amministrazione veltroniana si può dire che è quasi più tempestiva che originale.

E' noto infatti che un gruppo di associazioni cittadine e nazionali (tra cui Antigene, CittadinanzAttiva, Federconsumatori) lanciarono l'allarme sui derivati sospetti di Veltroni nel 2009 e presentarono una istanza uguale a quella di De Vito ricevendo il diniego alla visione dei contratti. Lo stesso gruppo, insieme all'associazione Radicali Roma, ha poi a recuperato alcuni estratti dei contratti negati dalla relazione della Corte dei Conti del 2010 e li ha sottoposti all'analisi dei consulenti finanziari indipendenti dello studio LSAdvisor, ricevendo un interessante responso che ha confermato le caratteristiche assolutamente negative e gravi degli stessi.

L'operazione per cui l'avvocato cittadino Marcello De Vito si agita tanto, dunque, è già stata svolta. Strano che chi si candida a sciogliere la matassa della gestione finanziaria capitolina non abbia perso mezzora su Google per informarsi sul lavoro fatto da altri sullo stesso tema, magari per riprenderlo da dove si era interrotto.

E quel lavoro non si era fermato all'accesso agli atti ora legittimamente riproposto. Nell'estate del 2010 infatti Radicali Roma e l'associazione Antigene hanno presentato un esposto alla procura di Roma perchè indagasse sull'ipotesi di truffa ai danni del comune proprio alla luce della relazione della Corte dei Conti che rilevava che quelle operazioni – pur rispettando i requisiti formali indicati dal ministero dell'Economia –  "non sembravano perseguire alcuna strategia" nè di riduzione del costo finale del debito nè riduzione dell’esposizione ai rischi di mercato, sottolineando in molti casi: l’assenza di una adeguata valutazione dei rischi di evoluzione degli scenari di tasso di interesse e l’assenza di equilibrio nelle prestazioni corrispettive; il pagamento di commissioni implicite;lo spostamento di oneri su esercizi più lontani. Operazioni che esponevano il Comune a rischi di perditi potenzialmente illimitati. A seguito dell'esposto è stata avviata un'inchiesta dalla procura di Roma di cui si attende l'esito e poco più di un mese fa anche la Procura regionale della Corte dei Conti (un po' in ritardo rispetto alle informazioni) ha annunciato l'avvio di una inchiesta.

L'accesso agli atti di De Vito o è fatto sulla base di una ingenua disinformazione o si configura come un vero e proprio bluff. Peccato che i 5Stelle, con 109 eletti alla Camera e 54 al Senato, invece di fotocopiare iniziative di sicuro insuccesso, la trasparenza potrebbero esigerla eccome: direttamente dal Commissario al debito del comune di Roma e direttamente in Parlamento magari ripartendo dal lavoro fatto in questo senso dai parlamentari Radicali. Perchè – conclude Magi –  non l'abbiano ancora fatto è una domanda di cui dobbiamo temere la risposta?".
 




ORTI DI GUERRA

Angela Carretta

Il Colle ha individuato nei dieci saggi la via d'uscita dalla crisi politica? Il Presidente Napolitano legittimando il gruppo di lavoro dei “facilitatori di soluzioni”, adottato guardando all’esempio belga, chiede ai dieci “esperti” di indicare un programma e un percorso.

Tecnici che si sostituiscono ad altri tecnici, nell’ipotesi che possano offrire soluzioni all'Italia. Due gruppi di lavoro per i dieci saggi. L’Italia ricorda ancora quando dovette mettere a coltura, tutta la terra disponibile? Gli orti di guerra, di un Paese che ha sempre saputo fare di necessità virtù, probabilmente questa la spiegazione sulla mossa di Giorgio Napolitano per trovare una convergenza tra le varie forze politiche.

Il Presidente della Repubblica ha ripreso in mano la partita guadagnando tempo prezioso in attesa che prevalga quel “senso di responsabilità” che da settimane chiede, auspica, inascoltato. Come quando, ingiallite pagine di storia, ricordano quel senso di responsabilità degli Italiani, che  provvedevano alla coltivazione degli orti di guerra che nessun particolare recinto chiudeva: essi erano affidati al rispetto dei cittadini e la gravissima penuria di combustibili liquidi costrinse le autorità a ridurre drasticamente, fin dai primissimi mesi di guerra, i consumi civili. Il problema dei trasporti allora venne risolto grazie alle cosiddette «risorse autarchiche », cioè facendo ricorso all'abilità dei tecnici ed anche alla fantasia del popolo.

Ad un tecnico di valore, l'ing. Ferraguti, si deve, appunto, l'applicazione del gassogeno alle automobili: un'invenzione che rese possibile la circolazione ad un notevolissimo numero di macchine e un risparmio di benzina e di nafta valutabile a molte centinaia di migliaia di tonnellate. Alla intramontabile arte d'arrangiarsi del nostro popolo, invece, si deve la comparsa nelle grandi città del “ciclotaxi “. Auguri ai saggi, tecnici esperti del nostro tempo, che ora come allora, si adopereranno per trovare delle soluzioni.