FIUMICINO, NECESSARIO UNO SFORZO INNOVATIVO PER IL SERVIZIO DI VIGILANZA URBANA

Redazione

Fiumicino (RM) – Ormai il servizio di vigilanza urbana di Fiumicino, sia per l' organizzazione che per l'efficacia, è ad un punto di crisi evidente ed oggi più che mai ha bisogno di uno sforzo innovativo molto complesso. E' un servizio delicato in una città che sta crescendo in fretta e vede il ruolo del Vigile Urbano impegnato per un maggiore rapporto diretto con i cittadini, ma anche nell'affrontare diverse questioni amministrative, che vanno dalle licenze alle contravvenzioni, dai controlli tecnici amministrativi sempre più complessi al compito essenziale di regolare e facilitare il traffico. Compito, che oggi richiede preparazione tecnica e formazione specifica, soprattutto fin quando non saranno completate le maggiori opere infrastrutturali della città.

"Oggi più che mai nel nostro comune stiamo assistendo ad un vero e proprio svilimento della figura dei Vigili Urbani di Fiumicino, non possiamo certo dimenticare la fuga verso la capitale di tanti nostri qualificati agenti sia un fatto normale, riteniamo una situazione preoccupante che nessuna figura istituzionale del nostro comune si è degnato di dare una minima risposta, tanto meno il nostro Comandante. – Dichiara Armando Fortini, Presidente del Partito Democratico di Fiumicino – Oggi siamo di fronte ad un concorso bandito a fine mandato di questa amministrazione, – prosegue Fortini –  un segnale inquietante quanto irrituale, fatta da un’amministrazione che è in evidente stato confusionale. Ma ancora più preoccupante, è la questione che si sta evolvendo presso l'ufficio del Giudice di Pace di Fiumicino. Attualmente il corpo dei Vigili Urbani di Fiumicino, soffre della mancanza di agenti dopo il trasferimento verso la Capitale, subisce un’evidente mancanza di personale anche se pochi elementi si sono trasferiti dal Comune di Roma a quello del Comune di Fiumicino. Pochi elementi che potranno dare una mano per superare la grave carenza che si sta verificando, ma che con grande sorpresa vede un agente di polizia urbana appena trasferito essere collocato a disposizione del Giudice di Pace.La nostra perplessità nasce dalla carenza di agenti e come sia possibile che un agente esperto proveniente dal comune di Roma sia trasferito in comando presso un ufficio senza dare quel contributo di esperienza ai nuovi colleghi ed alla città. Certo è, che il nuovo agente sarà sicuramente contento del nuovo incarico, una nuova esperienza, ma soprattutto passare dai turni in strada ed in giorni festivi, ritrovarsi impegnato ad orario d'ufficio è stato un vero benvenuto niente male. Casuale sicuramente, che l'agente in questione sia la figlia dell'attuale Comandate dei Vigili Urbani di Fiumicino. Quello che ci interessa è che si valorizzino le risorse del nostro servizio di Polizia Urbana, avviare corsi di formazione e di riqualificazione del personale, ma soprattutto ripensare alcune priorità come quello di rafforzare e coordinare il servizio su strada, riportare la polizia municipale fuori dalla macchina burocratica del Comune, dobbiamo valorizzare quelle risorse interne che hanno la professionalità e facendole incontrare con qualificate risorse esterne. – Il Presidente conclude – Lo sforzo principale dovrà essere quello della formazione del personale e l'introduzione di nuove tecnologie,  migliorare le condizioni di lavoro ed avviare una organizzazione più efficiente ed efficace, migliorare la retribuzione, ma non in modo indiscriminato, ma nella stessa misura in cui crescerà la qualità del servizio. Fattore necessario la responsabilizzazione del dirigente che gestirà le risorse in piena autonomia ma dovrà anche rendere conto dei risultati."
 

 




COLLEFERRO, L’AZIENDA DI RACCOLTA OLIO CASALINGO APRE LE PORTE PER UNA GIORNATA INFORMATIVA

Redazione

Colleferro (RM) – Una giornata aperta alla cittadinanza per conoscere da vicino la raccolta e il riciclo dell’olio vegetale esausto.

Mercoledì 10 aprile prossimo la Simploil, l’azienda con la quale il Comune ha appena sottoscritto un protocollo di intesa per la raccolta dell’olio di scarto casalingo, aprirà le proprie porte per far conoscere più da vicino alla popolazione modalità e tecniche usate per il recupero di un materiale di scarto che altrimenti andrebbe a finire negli scarichi cittadini. Presso la propria sede locale, che è sita nell’Incubatore di Imprese di Colleferro in via degli Esplosivi, rappresentanti dell’azienda saranno infatti a disposizione di chiunque vorrà saperne di più su questa raccolta. Dalle ore 12 alle 17 sarà possibile, recandosi presso la struttura, assistere a dimostrazioni sulle varie fasi della lavorazione effettuata dall’azienda la quale, tramite slide ed altro materiale illustrativo, spiegherà ogni dettaglio.

Sarà possibile fare domande per avere delucidazioni in merito o chiarire eventuali dubbi e, volendo, si potrà richiedere di avere il servizio che viene effettuato a domicilio e senza alcuna spesa. Proprio per questo il Comune ha sottoscritto, nel marzo scorso, un protocollo d’intesa con l’azienda, in cui la Simploil si impegna ad effettuare il ritiro  dell'olio vegetale esausto presso i Condomini interessati a titolo gratuito. Sempre gratuitamente, la Simploil si occuperà di ritirare l’olio, che rappresenta un rifiuto speciale, presso grandi comunità (mense, ospedali e mercati comunali e similari)  nell'area del Comune di Colleferro.
“Ritengo sia utile sensibilizzare i cittadini su questa tematica  – dice il sindaco Mario Cacciotti – che è nell’interesse delle future generazioni. Senza questa opera di recupero, infatti, l’olio usato nelle case e nelle mense inevitabilmente finisce negli scarichi domestici, cosa che dobbiamo evitare il più possibile. L’azienda, naturalmente, opererà nel rispetto della vigente normativa e ci ha assicurato la tracciabilità del rifiuto, dalla raccolta al recupero finale, che avverrà presso un impianto di trasformazione in prodotti eco-compatibili quali biodiesel, glicerina ad uso farmaceutico e prodotti per la zootecnia”. “Con l’azienda abbiamo deciso di effettuare periodiche campagne di sensibilizzazione presso le scuole e la collettività –  aggiunge Remo Paniccia, consigliere incaricato dal Sindaco – e questa giornata di apertura al pubblico rappresenta una delle prime iniziative che metteremo in cantiere”. Per informazioni è possibile contattare la Simploil a questi indirizzi: via degli Esplosivi c/o BIC-Lazio – Colleferro; e-mail: info@simploil.com; sito internet: www.simploil.com; tel. 06-9720251.
 




FORMIA ELEZIONI: L'INTERVISTA A GIOVANNI NOCELLA CAPOLISTA DELLA LISTA M5S

Massimiliano Spiriticchio / Angela Carretta

Formia (LT) – La campagna elettorale per le comunali a Formia entra nel vivo. Chiuse le urne delle primarie, scaldano i motori anche le altre forze politiche. A scendere in campo è anche il Movimento 5 Stelle che, qui come nel resto d'Italia, propone, con il suo candidato sindaco Paolo Costa, un programma di cambiamento rispetto alla direzione intrapresa dalla politica formiana negli ultimi vent'anni.

L'osservatore laziale ha cercato di capire i contenuti di questo cambiamento e lo ha fatto ponendo alcune domande ad uno dei candidati della lista Formia 5 Stelle. Giovanni Nocella, 61 anni, napoletano vive a Formia da oltre 20 anni e segue il M5s dal 2008 quando partecipò alle elezioni comunali a Formia con una delle prime liste civiche ispirate da Beppe Grillo. E’ capolista della lista del MoVimento 5 Stelle Formia.

Che cosa l'ha spinta a candidarsi?
“Personalmente non mi sono mai iscritto ad un partito politico e non avrei mai pensato di poter fare politica attiva perché ho sempre avuto un’immagine negativa dei partiti politici. Poi tramite il M5s ho capito che ci può essere un modo diverso di partecipare alla vita politica del proprio paese, della propria città e quindi mi è venuta la voglia di fare qualcosa anche io, di partecipare da cittadino”.

Il M5S è la new entry del panorama politico, quale è il dialogo con gli elettori? E con i giornalisti? Come proponete di gestire la comunicazione del Comune?
“Sono tre domande in una! Con gli elettori è un dialogo diretto che tende a coinvolgerli invitandoli a diventare a loro volta attori e protagonisti della politica. Nella passata campagna elettorale per le politiche e per le regionali abbiamo sempre detto che non ci serve il voto fine a sé stesso, ma serve la partecipazione del cittadino, soprattutto nel dopo elezioni. Per queste comunali credo siamo stati l’unica forza politica a dare ad ogni cittadino di Formia la possibilità di candidarsi, sempre che rispondesse ai requisiti minimi che chiediamo e condividesse principi ed obiettivi del M5S. Per quanto riguarda i giornalisti noi non abbiamo niente contro di loro, soprattutto a livello di testate locali. Con i media che io  definisco “di regime”, a livello nazionale, si sa che i rapporti sono pessimi, ma questo essenzialmente perché sono loro che non fanno un’informazione critica ed obiettiva, sono semplicemente di parte e dimostrano chiaramente di avercela col M5S primo perché molti sono sul libro paga dei partiti e comunque molto condizionati da questi, secondo perché uno dei punti del ns. programma nazionale è l’eliminazione del finanziamento ai giornali. A livello locale sembra, ripeto sembra, che le cose vadano un po’ meglio. Quanto alla comunicazione del Comune spingeremo molto sulla informatizzazione per agevolare gli adempimenti dei cittadini ed il rapporto con l’amministrazione comunale, ma non ci dimenticheremo certo di chi ha difficoltà ad usare il computer o non lo ha proprio. Quindi cureremo anche l’assistenza diretta al cittadino. Nel complesso daremo ampio spazio alla trasparenza ed alla informazione, con la pubblicazione on line di tutti gli atti del comune, soprattutto quelli di spesa”.

Una volta eletto, qual'è il primo taglio che farebbe?
“Parlare di tagli in questo periodo è molto difficile. Sicuramente comincerei dalle consulenze esterne, che spesso sono espressione di clientelismo e il più delle volte completamente inutili o inutilizzate”.

Le politiche per il lavoro: cosa propone il M5S in concreto?
“Per il lavoro non ci può essere un provvedimento singolo che faccia il miracolo. Guardare come in passato e per molti anche oggi alle grandi opere come motore risolutivo dell’economia locale per noi è totalmente sbagliato. A parte che oggi non ci sono più tante risorse, bisogna considerare l’impatto ambientale che esse di solito comportano, che spesso non creano neanche posti di lavoro stabili o almeno in quantità accettabili, che diventano a volte le classiche  cattedrali  nel deserto e che ci voglio anni ed anni per la loro realizzazione e se per un motivo o per l’altro non si realizzano si è solo sperperato il danaro pubblico e a noi restano i ruderi ed i disoccupati. Se si riescono a trovare risorse economiche a livello locale per i lavori pubblici, secondo noi oggi come oggi vanno utilizzate innanzitutto per finanziare piccole infrastrutture che diano lavoro alle aziende del posto e creino veramente benessere per la città, pensiamo ad esempio alla riqualificazione dei piccoli porti turistici, ad alcune opere stradali che snelliscano la viabilità locale, alla manutenzione delle scuole e degli edifici pubblici e così via. Per il resto, a livello comunale, serve avere una visione globale di dove può andare la città dal punto di vista dello sviluppo economico con una proiezione almeno a venti anni e una miriade di provvedimenti in tutti i settori produttivi. Noi siamo per  una razionalizzazione nell’uso delle risorse e delle tecnologie, soprattutto nel campo della bioedilizia e del risparmio energetico; rifiutiamo la globalizzazione dei mercati e privilegiamo il piccolo commercio e le produzioni  e le risorse locali; favoriremo lo sviluppo della piccola ricettività a livello familiare, piuttosto che le grandi strutture; punteremo a migliorare la quantità e qualità dei servizi turistici e culturali; incentiveremo il ritorno alla terra ed alle coltivazioni biologiche e ciò non solo per dare lavoro ai giovani, ma perché riteniamo che una delle battaglie fondamentali per il paese sarà per il prossimo futuro assicurarsi la massima autonomia dal punto di vista alimentare oltre che energetico.  Questo e molto altro ancora, insieme con lo sviluppo dell’informatica, con le soluzioni in materia di trasporti e viabilità ed in tutti i vari settori in cui l’amministrazione comunale può intervenire, significano centinaia di posti di lavoro a patto che tutti si rimbocchino le maniche”.

Spesso le famiglie avvertono il problema di costi molto pesanti per i vari servizi come trasporti, mense scolastiche, spesa quotidiana, ecc. che risultano costosissimi per chi ha più di due figli: come affrontare questo problema? Potrebbe essere utile modulare il costo in base al reddito Isee meglio di quanto accade attualmente?
“I Comuni purtroppo non hanno più grossi margini di autonomia Se non si vuole ridurre la spesa sociale e quella per i servizi qualcuno purtroppo deve pagare e questo qualcuno si sa è il cittadino. In una fase di recessione come quella che stiamo vivendo credo che sia molto importante fare un forte richiamo alla solidarietà sociale e puntare su una più equa redistribuzione della ricchezza, per cui noi faremo senz’altro ricorso a tutta l’autonomia del Comune per agire da un lato sulla modulazione delle tariffe e dei costi  per le famiglie in base a reddito e nucleo familiare, dall’altro sull’applicazione delle aliquote impositive di competenza comunale che rispettino il principio della progressività sul reddito”.

C'è secondo il M5s un tema di particolare importanza che non è stato citato e su cui vorreste intervenire?
“Quello energetico. Perché è la nostra più grande scommessa per il futuro. Agire sul risparmio e sulla riqualificazione energetica in campo edilizio, passare dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, ridurre l’uso dell’auto privata a favore del trasporto pubblico, promuovere la ricerca scientifica e lo spirito imprenditoriale nelle nuove fonti e forme di energia, utilizzare i rifiuti come ricchezza e fonte di beni e materiali da riciclare….. significa agire a tutti i livelli, riqualificare l’ambiente e il territorio creare  nuovi  posti di lavoro, migliorare il benessere della collettività senza aggravare ma anzi riducendo la nostra famosa impronta ecologica”.

 




LATINA AGRICOLTURA: COLDIRETTI CHIEDE UN FORTE IMPEGNO A ZINGARETTI

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Angela Carretta

Latina – "Occorre che la Regione Lazio, dopo un incontro del Presidente Nicola Zingaretti avvenuto in campagna elettorale con gli oltre 200 dirigenti delle circa 40.000 imprese agricole socie della Coldiretti Lazio in cui sono stati illustrati i punti principali del proprio programma per un buon governo dell'agricoltura e dell'agroalimentare nel Lazio, passi quanto prima alla loro applicazione". Coldiretti Latina, condividendo il documento approvato nei giorni scorsi in sede di consiglio regionale dell’organizzazione agricola più rappresentativa a livello nazionale, regionale e provinciale, ribadisce la necessità e l’urgenza di dare risposte al settore primario pontino. “Occorre riavviare un dialogo interrotto da tempo per riportare al centro dell’agenda del Presidente e della nuova Giunta l'agricoltura come settore strategico – spiega Carlo Crocetti, presidente di Coldiretti Latina.

"E' evidente – ha aggiunto – che alla scelta strategica debbano seguire presto azioni concrete che affrontino i temi più cari all'impresa agricola". "Dobbiamo facilitare – ha chiosato il direttore provinciale Saverio Viola – l'accesso al credito per ridare liquidità agli agricoltori e metterli in condizione di programmare investimenti a lungo termine ed aumentare la competitività, procedere con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, la vera "finanziaria" del settore, e ancor prima velocizzare le erogazioni del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, circa 400 milioni di euro, pari al 40% del totale (705 milioni di euro), ferme da 2 anni dalla conclusione del ciclo di programmazione. "Puntiamo subito – ha proseguito il direttore – ad una legge di riforma del credito agrario regionale che regolamenti il ruolo dei Confidi, ad una piena operatività dei CAA (Centri di Assistenza Agricola), e ad un'accelerazione nello sblocco di leggi, che già esistono su carta, come quelle su agriturismo, filiera ed accordi di filiera, sugli OGM e soprattutto sui mercati di vendita diretta e prodotti a KM 0, oltre che una rivisitazione degli aiuti per il settore del kiwi che rappresenta un primato mondiale della nostra agricoltura ma sembra almeno sino ad ora non sia stato degno delle giuste attenzioni". Al Presidente Zingaretti Coldiretti chiede attenzione ai temi delle politiche sociali per la tutela delle famiglie e degli anziani che vivono in contesti rurali, con un appropriato sviluppo dei servizi in loro favore, agendo anche sulla leva fiscale, garantire la tutela e il buon utilizzo delle risorse naturali come acqua e suolo, valorizzando il ruolo dei Consorzi di bonifica e di arrivare ad una rapida soluzione della vicenda legata alla proprietà della Centrale del Latte. Tutto questo in un'ottica di una chiara, condivisa e concreta azione di governo nell'individuazione di comuni obiettivi utili non solo alle imprese agricole ma a tutta la società.




CISTERNA DI LATINA: TESI DI LAUREA IN BIBLIOTECA

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A.C.

Cisterna di Latina (LT) – La biblioteca comunale “apre” alle tesi di laurea. Proprio nei giorni scorsi il Sindaco di Cisterna di Latina, Antonello Merolla, ed il presidente del Consiglio Comunale, Danilo Martelli, hanno dato mandato agli uffici di predisporre l’iter che consentirà ai giovani laureati cisternesi di depositare una copia della propria tesi presso la biblioteca comunale al fine di renderla fruibile e consultabile agli studenti di Cisterna di Latina. La decisione è stata assunta nei giorni scorsi a margine della festa di laurea in ingegneria civile e industriale, corso di meccanica, dell’ing.Davide Trasolini che ha riguardato la verifica e la rispondenza ai requisiti di sicurezza per un linea taglio lamiere di alluminio, il cui approfondimento è stato possibile grazie ad una delle industrie presenti sul territorio comunale.

“L’obiettivo che vogliamo perseguire – hanno spiegato il sindaco ed il presidente del consiglio – è quello di creare all’interno della biblioteca comunale una speciale sezione dedicata alle tesi di laurea in cui raccogliere non solo le tesi più diverse nei contenuti, ma principalmente quelle che raccontano la storia del nostro territorio, come nel caso di questo giovane laureato”.

La tesi di laurea dell’ing.Davide Trasolini, quindi, già consegnata agli uffici comunali sarà l’elaborato n. 1 della nuova istituenda sezione nella biblioteca comunale destinata alle tesi di laurea.

“L’obiettivo – spiegano ancora gli amministratori – vuole essere uno stimolo per i giovani affinché proseguano e concludano il loro ciclo di studi, anche universitari, perché possano ampliare le loro conoscenze e capacità per essere facilitati nell’inserimento nel mondo del lavoro”.

Le tesi, liberamente donate alla biblioteca dagli autori, verranno, così, inserite nel catalogo della biblioteca e saranno disponibili per la consultazione. All’autore della tesi di laurea verrà richiesto di sottoscrivere una dichiarazione nella quale accetti le condizioni per il trattamento e la fruizione dell’elaborato.

La consultazione potrà avvenire solo all’interno della biblioteca e sarà esclusa la possibilità di prestito e di fotocopiatura, oltre all’obbligo di citazione della fonte e dell’autore in caso di utilizzo di dati o risultati tratti dagli elaborati visionati.




L'ITALIA NON BRINDA PIU'? ADDIO AD UN BICCHIERE SU QUATTRO NEGLI ULTIMI 10 ANNI

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A.C.

Consumi – Gli italiani non brindano piu' e dicono addio ad un bicchiere di vino su quattro con il crollo record del 22% in dieci anni dei consumi nazionali che sono scesi a minimo storico dall’Unità d’Italia ad appena 22,6 milioni di ettolitri, inferiori addirittura ai 29 milioni di ettolitri bevuti negli Stati Uniti e ai 30,3 milioni di ettolitri della Francia che detiene saldamente il primato mondiale.

Così  la Coldiretti lancia l’allarme in occasione del Vinitaly nell’evidenziare che per effetto della crisi e del cambiamento di abitudini in Italia sono stati versati 40 milioni di litri di vino in meno nel 2012 rispetto all’anno precedente (-2%).

Il consumo nel 2012 è sceso sotto i 40 litri all’anno per persona con quasi un italiano su tre (32%) che dichiara di consumare il vino solo in occasioni di festività  particolari, il 27% lo porta in tavola tutti i giorni secondo un sondaggio on line condotto da Coldiretti.

Un ulteriore 6% degli italiani non beve mai il vino e il 18% che lo versa nel bicchiere solo una o due volte la settimana mentre il 17% piu’ volte.

“Il settore del vino ha affrontato nell'alimentare la piu' grave crisi dei consumi interni, ma è comunque diventato la punta di diamante del Made in italy nel mondo puntando sulle esportazioni e su una innovazione senza precedenti che valorizza la distintività del prodotto e il legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “il nuovo mondo del vino fornisce gli elementi per definire il modo, la natura, l’identità e il processo di un più generale modo di essere e rappresentare il Made in Italy nel mondo”. Dal primo spumante con polvere d’oro a quello dietetico, dal vino invecchiato tra i ghiacciai a quello negli abissi marini, dal ritorno del vino dei Celti al primo vino sinfonico sono solo alcune delle novità del Vinitaly 2013 che saranno presentate all’apertura di domenica 7 aprile dalle ore 10,00 allo stand della Coldiretti Centro Servizi Arena – nel corridoio tra i padiglioni 6 e 7.

L’Italia è in controtendenza rispetto a quello che è avvenuto a livello globale dove invece quest’anno sono cresciuti i consumi che hanno raggiunto 245,2 milioni di ettolitri (+0,6%). Un risultato che è l’ effetto dell’aumento della domanda in Cina con 18 milioni di ettolitri (+9%) e negli Stati Uniti che, con 29 milioni di ettolitri (+2%).. In Europa – continua la Coldiretti – i consumi crescono un poco in Francia e sono invece stabili in Germania, Portogallo e Grecia mentre calano, oltre che in Italia, anche in Spagna di 60 milioni di litri in un solo anno.

Si sta dunque profondamente modificando – sottolinea la Coldiretti – la mappa internazionale della domanda di vino in una situazione in cui dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) che ha stimato la produzione mondiale di vino in calo del 5% a 251 milioni di ettolitri che rappresenta il minimo storico da quando sono iniziate le rilevazioni.

I consumi di vino degli italiani sono scesi ad un valore che – sottolinea la Coldiretti – è leggermente superiore a quello di 21,5 milioni di ettolitri fatto segnare dalle esportazioni che invece negli ultimi dieci anni sono aumentate in quantità del 58%. L’Italia resta saldamente il maggior esportatore di vino nel mondo dove quasi una bottiglia scambiata su cinque è Made in Italy. Con un valore record delle spedizioni di 4,7 miliardi di euro nel 2012, il vino si classifica come il prodotto agroalimentare italiano piu’ esportato nel 2012. Negli Stati Uniti il vino italiano supera lo storico tetto di un milione di euro in valore, con un aumento del 6% mentre un incremento a due cifre si registra in Cina, dove le bottiglie tricolori stanno conquistando sempre più spazi di mercato (+17%, da 66 milioni a 77 milioni). Ma – continua la Coldiretti – è l’intero continente asiatico a rivelarsi terra di conquista per i nostri prodotti, con un aumento netto del 20%. Tra le destinazioni  si registra un aumento del 4% in Germania che è il secondo mercato dopo gli Usa, del 5%in Gran Bretagna, dell’11% in Canada mentre c’è un calo del 15% cento in Russia.

VALORE DELLE ESPORTAZIONI DI VINO ITALIANO NEL MONDO NEL 2012 (Euro)

Canada 283.398.392 (+11 per cento rispetto al 2011)

Vini più apprezzati: Amarone della Valpolicella, Chianti, Barolo

Gran Bretagna 535.179.058 (+5 per cento rispetto al 2011)

Vini più apprezzati: Prosecco, Chianti, Barolo

Germania 957.660.405 (+4 per cento rispetto al 2011)

Vini più apprezzati: Prosecco, Amarone della Valpolicella, Collio

Russia 100.142.699 (-15 per cento rispetto al 2011)

Vini più apprezzati: Chianti, Barolo, Asti e Moscato d’Asti

Cina 77.019.297 (+17 per cento rispetto al 2011)

Vini più apprezzati: Brunello di Montalcino, Barolo, Amarone della Valpolicella

Stati Uniti 1.006.023.597 (+6 per cento rispetto al 2011)

Vini più apprezzati: Chianti, Brunello di Montalcino, Pinot Grigio, Barolo, Prosecco

TOTALE 4.690.618.646 (+6 per cento rispetto al 2011)

Fonte: Elaborazione Coldiretti su dati Istat




MALAGROTTA, RIFIUTI: L'EMERGENZA SI AVVICINA

Redazione

Roma – Donato Robilotta, Coordinatore dei Socialisti Riformisti, già Consigliere Regionale a ribadire la propria posizione: Non si può pensare di smaltire i rifiuti senza una nuova discarica e con Malagrotta chiusa.

"L’ho dichiarato nei giorni scorsi e continuo a dirlo – dice Robilotta –  chiudere Malagrotta senza una nuova discarica è una follia, perché i dati sui rifiuti indicano un deficit di 690mila tonnellate l’anno di rifiuti che gli attuali impianti non riuscirebbero a trattare.

Infatti al netto della raccolta differenziata del 30%, dato sul quale ho qualche dubbio, nel Lazio si producono ben 2milioni 890mila tonnellate di rifiuti all’anno, a fronte di una capacità complessiva di trattamento pari a 2miloni e 200mila tonnellate l’anno dei 9 impianti attuali di Tmb e del trito vagliatore.

Non solo ma abbiamo anche un deficit ancora più pericoloso nel trattamento del Cdr che rischia di finire in discarica. Infatti oggi a fronte di circa 600 mila tonnellate di Cdr che i nostri attuali impianti di TMB possono produrre abbiamo una capacità massima di trattamento pari a 360mila tonnellate l’anno.

Ecco dunque perché serve una proroga di Malagrotta e l’individuazione comunque di un altro sito alternativo, non fosse altro che per i residui di lavorazione degli impianti, e Roma-capitale e Regione devono assumersi le proprie responsabilità senza lasciare il cerino in mano al commissario Sottile.

Non solo ma Alemanno e Zingaretti  – conclude Robilotta – devono al più presto fare tutto ciò che è di loro competenza per dare il via libera ai lavori della costruzione del gassificatore di Albano e le altre due linee dell’impianto di Malagrotta, altrimenti l’emergenza diventa permanente e strutturale".




RIETI, OGGI LA COMMEMORAZIONE DELLE TRE VITTIME DEL TERREMOTO DI L'AQUILA DEL 6 APRILE 2009

Redazione

Rieti – Oggi alle ore 15.30, nel corso di una breve cerimonia che si terrà al Parco pubblico di via Liberato di Benedetto, il Sindaco Simone Petrangeli, insieme ai familiari delle tre vittime reatine del terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009, apporrà la targa di intitolazione dello stesso Parco alla memoria di Luca Lunari, Argenis Valentina Orlandi e Michela Rossi.

Come già annunciato, la Giunta, con una delibera approvata il 6 marzo scorso, ha manifestato l'intenzione di dedicare alla memoria dei tre giovani reatini uno spazio pubblico della nostra Città. La targa toponomastica, che sarà scoperta durante la cerimonia alla presenza dei familiari, riporterà, sotto lo stemma dell'Amministrazione comunale, la seguente dicitura: "Parco vittime 6 Aprile 2009 – Luca Lunari, Michela Rossi, Argenis Valentina Orlandi". In rappresentanza del Comune dell'Aquila presenzierà alla cerimonia di intitolazione del Parco il Consigliere comunale Maurizio Capri. Nell'ambito di questa iniziativa, sempre sabato 6 aprile, a partire dalle ore 17.30, l'Auditorium Varrone (via T. Varrone, 57) ospiterà un concerto di musica classica con l'esibizione del "Musi Trio", con il Maestro Paolo Paniconi al Piano, il flautista Sandro Sacco e con il soprano Maria Rosaria De Rossi. Saranno proiettati anche tre filmati in ricordo di Luca Lunari, Michela Rossi e Argenis Valentina Orlandi. La direzione artistica è di Fulvio Iampieri (Retezero), presenta Francesco Aniballi.




L'AQUILA: IL CONSERVATORIO “ALFREDO CASELLA”

Angelo Parca

Il Conservatorio di Musica di L’Aquila fu fondato nel 1967 come sezione staccata del Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ottenuta la piena autonomia, nel 1968, venne intitolato al compositore e pianista torinese Alfredo Casella.

La sede storica dell’Ateneo era ubicata presso palazzo Gaglioffi, in via Gaglioffi in pieno centro storico del capoluogo abruzzese. Sull’edificio, risalente al 1200, furono eretti, nella seconda metà del 1300, la Chiesa ed il Monastero della Beata Antonia. Dopo aver occupato per molti anni Palazzo Gaglioffi, cui successivamente si aggiunse parte di Palazzo Rivera, dal 2007 al 2009 il Conservatorio ha occupato il Convento adiacente alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, il più importante monumento della città di L’Aquila. A disposizione delle attività del Conservatorio, oltre alla zona degli uffici, vi erano 43 aule, un auditorium con 150 posti, uno studio di registrazione, un’aula multimediale e la biblioteca con annesso internet point a disposizione degli studenti.

Dal dicembre 2009, abbandonata la sede di Collemaggio perché inagibile a causa dei danni provocati dal sisma, il Conservatorio è ospitato in una sede – appositamente realizzata dalla Protezione Civile. La costruzione è situata in zona “Colle Sapone”, in una zona facilmente accessibile anche a coloro che provengono da fuori L’Aquila e ha consentito agli studenti e ai docenti del Conservatorio di riprendere regolarmente l’attività didattica solo pochi mesi dopo il terremoto. “La nuova sede temporanea è stata realizzata a tempo record. – racconta Bruno Carioti direttore del Casella – La struttura, terminata il 22 dicembre 2009, è stata realizzata con un modulo provvisorio a uso scolastico (Musp) realizzato dalla Protezione civile. – Carioti conclude – Oggi contiamo circa 1000 studenti, quasi il doppio degli iscritti che avevamo nel 2009. La struttura odierna vanta delle caratteristiche tecniche ineccepibili”.

LO SPECIALE SULL'EDIZIONE "VIRTUAL PAPER" DEL 6 APRILE 2013 – WWW.OSSERVATORELAZIALE.COM




UN OMAGGIO AD UNA CITTA’ FERITA

Emanuel Galea

Commentando lo scenario apocalittico dopo il “Grande Terremoto” del 1703, in una lettera inviata al Viceré del Regno di Napoli, Marco Garofolo, Marchese della Rocca, così si era espresso: “La città de L’'Aquila fu, non è; le case sono unite in mucchi di pietra, li remasti edifici non caduti stanno cadenti.Non so altro che posso dire di più per accreditare una città rovinata”.Oggi, ricordando il terremoto che ferisce ancora le città abruzzesi, quello che il 6 aprile 2009, tra le macerie, le case crollate, i  56 centri storici distrutti, le Chiese e i beni storico culturali sepolti sotto cumuli di polvere e di pietre, ricordando le 309 vittime e 2000 feriti ci sentiamo di ripetere, parola per parola lo sfogo del Marchese della Rocca al Viceré di Napoli. Anche se questo anniversario, ahimè,  coincide con l’assoluto crollo della speranza, siamo più che fiduciosi che la città de L’Aquila insieme a tutte le altre cittadine colpite dal sisma  risorgeranno grazie alla tenacia e alla volontà della loro gente e alla solidarietà di persone di buona volontà che, benché se ne dica, esiste ancora. Verrà il giorno che potremo riammirare il capoluogo dìAbruzzo maestoso e fiero dei suoi edifici storici, delle sue chiese, dei suoi musei, cattedrali della cultura e dell’arte.  Non è la prima volta che questa città si trova in ginocchio.  Nel 1259 fu rasa al suolo da Manfredi perché rimasta fedele alla Chiesa nella contesa tra papato e impero; fu distrutta dal grande terremoto del 1703. Ogni volta è rinata più ricca e più bella di prima. Di cuore le auguriamo che così potrà essere anche questa volta..

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GAETA: UNA NUOVA CITTA' PARTENDO DALLA PERIFERIA

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Gaeta (LT) – La nuova Gaeta parte dalla periferia: è questo il percorso indicato dall’Amministrazione Mitrano per realizzare quella riqualificazione complessiva del territorio, finalizzata a ridisegnare il nuovo volto della nostra città, mission fondamentale per l’attuale  governo cittadino.

“Con i fatti –  afferma il Sindaco Cosmo Mitrano – dimostriamo che l’impegno preso con la popolazione di costruire una nuova città a partire dalle periferie, dalle zone solitamente meno curate, intervenendo sulle mancanze del passato, in primis sulla bonifica ambientale, sull’arredo urbano e sulle opere di urbanizzazione primaria, non è mai stata attività di propaganda, ma volontà decisa di agire e lavorare per risolvere i problemi del territorio e garantire il  miglioramento complessivo della vivibilità cittadina”.

Non a parole, dunque,  ma con i fatti. Dai primi mesi di attività amministrativa sono stati posti in essere, importanti interventi di sistemazione, pulizia e riqualificazione in diverse  zone periferiche di Gaeta. Altre azioni sono state progettate e sono attualmente in corso, altre ancora, nei prossimi giorni, vedranno l’avvio dei lavori.

Cominciamo da un’opera di grande rilevanza per la vivibilità del territorio cittadino: la bonifica a 360° di aree della periferia praticamente abbandonate nell’incuria generale, divenute negli anni discariche abusive, ponendo in essere, in alcuni casi, situazioni di pericolo per la salute e l’incolumità pubblica. Strada Comunale Forte Emilio in località Vivano, San Vito, Via Monte Tortona incrocio Via Cervino e Via S. Agostino: queste le zone oggetto di incisivi interventi di rimozione, trasporto e smaltimento/recupero di rifiuti di vario genere.

Ad entrare nei dettagli è l’Assessore alle Politiche Ambientali Alessandro Vona che spiega: “Abbiamo trovato delle vere e proprie discariche a cielo aperto, inaccettabili e indegne per un popolo che voglia definirsi civile. Appena scoperti questi scempi, grazie al lavoro di vigilanza e controllo della Sezione Ambientale del Corpo di Polizia Locale, abbiamo attivato le procedure di intervento e realizzato immediatamente la bonifica complessiva. A Vivano si è trattato di rimuovere e smaltire in modo idoneo fusti in materiale plastico presumibilmente contenenti olio esausto, rifiuti derivati da ristrutturazioni edili ed altri rifiuti speciali; in località San Vito invece fusti metallici probabilmente contenenti liquidi oleosi. Ancora più grave la situazione trovata in Via Monte Tortona incrocio Via Cervino,  e in Via S. Agostino, dove  lo spettacolo indecente aveva come protagonisti rifiuti contenenti amianto, subito avviati all’adeguato smaltimento. Nel garantire il massimo impegno dell’Amministrazione  per il proseguimento dell’opera di bonifica del territorio cittadino, chiedo la piena collaborazione  di tutti sia nel segnalare tali situazioni di degrado ed incuria, sia nel porre in essere l’adeguato smaltimento  di rifiuti ingombranti utilizzando l’isola ecologica sita in Via  Lungomare Caboto. Ricordo che tale smaltimento è gratuito”.

Nei mesi scorsi si è provveduto in diverse zone della città ad un’ampia operazione di pulizia dei bordi stradali, anche con utilizzo di disserbanti per ridurre il fenomeno della crescita spontanea di arbusti ed erba ed evitare  problemi di transito. Tale bonifica ambientale ha riguardato il tratto stradale in località XXV Ponti, nei pressi del “Cimitero nuovo”; il tratto viario dall’incrocio di Via Monte Tortona con Monte Spagnolo, Monte Cristo e Cologna; Via S. Agostino – Grotta del Serpente. “Inoltre – aggiunge l’Assessore Vona – nella zona Monte Tortona numerose scarpate versavano in condizioni tali da essere pregiudizievoli per l’igiene pubblica e l’incolumità dei cittadini. Anche in questo caso abbiamo provveduto con urgenza a lavori di pulizia straordinaria”.

Per tali interventi di bonifica ambientale e pulizia il Comune ha sostenuto, con fondi propri, una spesa di circa 40 mila euro.

E’ invece in fase di programmazione,  di concerto con gli operatori balneari della zona, la riqualificazione della complanare di S. Agostino: lungo il tratto stradale lato monte, il progetto prevede la realizzazione di marciapiedi, fioriere,  posti auto ben definiti, asfalto, creazione pensiline per le fermate  degli autobus, “allo scopo di procedere finalmente  – dichiara il Sindaco Mitrano – alla riqualificazione e rivalutazione di quest’area di alta valenza turistica”.

Inoltre, a breve, inizieranno i lavori di completamento della linea di illuminazione pubblica  prevista dal progetto Monte Tortona, Monte Cristo, Pozzo Cologno, che consentirà di installare luci pubbliche in Via Montecristo: tratto  rimasto per decenni al buio insieme alle tante voci dei residenti, che sollecitavano i governi cittadini ad accogliere la loro motivata richiesta.

Cantieri aperti in Piazza Garigliano, nell’estremità orientale della città, per interventi di manutenzione straordinaria inerenti sia la pubblica illuminazione che la bitumazione stradale, per una spesa complessiva di 25 mila euro finanziata da fondi comunali. Una piazzetta oggi in pessimo stato di manutenzione, posta in un’area periferica ma di notevole transito, poiché di collegamento con le città vicine, e che grazie a questi lavori, sarà finalmente sistemata e riqualificata.

La scorsa settimana, infine, l’Amministrazione Mitrano ha aperto i cantieri per l’immediata realizzazione di un primo intervento di manutenzione straordinaria della Salita Cappuccini volto a risolvere le criticità più urgenti di questa utilissima scorciatoia che collega l’Ospedale Monsignor Di Liegro, con il centro città.

“L’intervento di manutenzione straordinaria di Salita Cappuccini – spiega l’Assessore alle Opere Pubbliche Cristian Leccese – era stato inserito nel Piano triennale dei Lavori pubblici 2011 – 2014, ma non era mai stato progettato nella sua interezza. La nostra Giunta ha provveduto a colmare tale lacuna, approvando nel mese di gennaio, il progetto definitivo riguardante l’insieme complessivo dei lavori di manutenzione straordinaria. In considerazione dell’importanza di questa scalinata che consente di raggiungere il nosocomio civile direttamente da Villa delle Sirene, centralissima piazzetta del quartiere di Porto Salvo, dotata di parcheggi e  di fermate delle autolinee di collegamento urbano e con le città vicine, abbiamo ritenuto opportuno avviare al più presto i lavori per favorirne la fruizione. Abbiamo dato il via al primo stralcio di interventi per la sistemazione urgente di alcune criticità, dal costo complessivo di 54 mila euro, coperto interamente da un mutuo già contratto presso la Cassa Depositi e Prestiti. Durante i lavori si è constato il grave e malsano stato in cui versa la rete fognaria sottostante  ed immediatamente abbiamo avvertito la Società Acqualatina che ha dato la sua disponibilità ad intervenire, contestualmente ai nostri lavori, per l’adeguata  sistemazione delle fogne”.

Anche in questo caso l’Amministrazione Mitrano ha risposto  in modo rapido e fattivo ad un’istanza avanzata, nel corso di decenni, dai cittadini, in particolare dal comitato di quartiere, ma rimasta sempre inascoltata dagli amministratori di turno.

“L’insieme degli interventi realizzati, sottolineo tra l’altro in pochi mesi di governo – afferma Marco Di Vasta collaboratore del Sindaco per lo Studio e la riqualificazione delle periferie – è segno tangibile di grande operatività e vicinanza dell’attuale Amministrazione alle zone periferiche di solito poste in secondo piano. Ringrazio vivamente il Sindaco Mitrano e la sua Giunta per l’impegno posto in questa ampia operazione di riqualificazione.  In qualità di collaboratore del Sindaco, considero questo risultato solo il primo passo di un percorso di rinnovamento e riqualificazione delle periferie cittadine che l’ attuale Amministrazione vuole seguire con il massimo impegno”.

“Siamo ben consapevoli delle molteplici criticità del territorio – conclude il Sindaco Mitrano  – e stiamo cercando di dare risposte e soluzioni compatibilmente con le risorse comunali. Vorrei comunque rassicurare la cittadinanza garantendo un’attenzione sempre alta ed un’azione costante da parte della nostra Amministrazione nei confronti di tali problematiche”.